3.5.17

Tatticamente - Paganese letale negli inserimenti, Lecce ordinato nella ripresa.


Con il pareggio casalingo, ottenuto contro la corazzata Lecce, la Paganese raggiunge matematicamente i playoff e realizza qualcosa di impensabile soltanto tre mesi fa. Se l'obiettivo degli spareggi era nel mirino della società azzurrostellata ad inizio di stagione, quando alla corte di Grassadonia arrivarono calciatori di comprovata esperienza, ben altre aspettative c'erano dopo i notevoli cambiamenti operati nel mercato di gennaio. Molti addetti ai lavori e tifosi (me compreso) erano alquanto preoccupati dopo la partita persa in casa contro il Catanzaro ad inizio febbraio, quando la Paganese, imbottita di nuovi arrivati, perse in malo modo contro i calabresi. Fu allora che molti pensarono che la salvezza era assolutamente una priorità anche difficile da raggiungere. Ma questi ragazzi hanno sorpreso tutti, anche i più ottimisti, ed hanno infilato una serie di risultati straordinari che li hanno portati fino all'Olimpo dei playoff.

Nell'ultima in casa della regular season, mister Grassadonia ritorna al 4-3-3, dopo l'infelice parentesi di Siracusadove invece schierò la sua squadra con il 3-5-2, escludendo Carillo dal pacchetto difensivo e affidandosi a Firenzeal centro dell'attacco al posto dello squalificato Reginaldo. Così davanti a Liverani si sono visti Longo, De Santis,Alcibiade e Della Corte, Tagliavacche come vice Pestrin (infortunato) tra Tascone e Mauri nel mezzo, Bollino,Cicerelli e appunto Firenze in avanti. Il Lecce del neo allenatore Roberto Rizzo si oppone con lo stesso modulo, ma con calciatori di primo livello come il tridente offensivo formato da Pacilli, Marconi e Doumbia con il bomberCaturano addirittura in panchina.

La Paganese parte forte e passa subito in vantaggio con una magistrale punizione realizzata dal solito Marco Firenze. Il vantaggio galvanizza i padroni di casa che si rendono protagonisti di 20 minuti di grande calcio, mettendo alle corde il quotato avversario. La Paganese mette in difficoltà il Lecce soprattutto con gli inserimenti di Tascone eMauri che sfuggono alle marcature delle mezze ali opposte e costringono i difensori ad "uscire" creando così degli spazi che fanno vacillare i salentini. In un'azione di questo tipo Firenze viene a prendere palla sulla trequarti conMauri che va ad attaccare lo spazio lasciato dell'attaccante, quest'ultimo "premia" proprio l'inserimento del compagno servendogli un assist che il centrale del Lecce, Drudi, ferma con una mano e già ammonito viene espulso (vedi foto tratta da Sportube). A quel punto la partita sembra prendere una piega ulteriormente favorevole ai padroni di casa ma l'orgoglio e la forza dei pugliesi tengono la partita in equilibrio e anzi con un sontuoso secondo tempo Lepore e compagni pervengono addirittura al pareggio. Il Lecce rimasto in dieci uomini passa prima al 4-4-1 con l'arretramento di Arrigoni sulla linea dei difensori e il ripiegamento di Doumbia e Pacilli su quella dei centrocampisti, e poi, con l'ingresso di Fiordilino al posto di Pacilli, passa al 4-3-2 con Doumbia che ritorna in attacco di fianco a Marconi. Con questo nuovo assetto il Lecce non sembra risentire dell'inferiorità numerica e, approfittando anche di una Paganese che man mano che passano i minuti sembra aver paura di vincere, trova il pareggio con un gran gol proprio di Doumbia. Poco male perché la Paganese raggiunge il grande obiettivo ma la partita contro i salentini dà un saggio dei potenziali avversari di questo nuovo cammino, speriamo lungo, degli spareggi promozione. Gli azzurrostellati hanno dalla loro la spensieratezza di chi sa che d'ora in avanti quello che verrà sarà tutto di guadagnato e questa condizione mentale, insieme al gioco che Grassadonia gli ha saputo dare, rende possibile ogni cosa!

Alfonso Tortora
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