21.5.18

Speriamo di ricordare questa stagione come “sofferta ma vincente”.


Illusione del gol da parte della Paganese in uno dei suoi attacchi alla porta del Fondi

di Nino Ruggiero

Ragazzi, qua soffriamo troppo! Soffrire è un verbo che ricorre molto, anche troppo e viene coniugato in tutte le salse nelle vicende che riguardano non solo la Paganese ma anche i suoi tifosi. E, tanto per non essere da meno, anche a Fondi nella prima partita del torneo finale della speranza, i circa cinquecento tifosi al seguito hanno rischiato grosso.

Quando Cesaretti, con una delle sue sgroppate sulla sinistra, dopo appena dieci minuti ha effettuato un tiro cross rasoterra che ha letteralmente sorpreso il portiere del Fondi, terminando in rete, si è avuta la sensazione che la partita potesse mettersi sui binari giusti e che il verbo “soffrire”, riferito ai tanti tifosi accorsi a Fondi con ogni mezzo, per una volta, potesse essere messo in naftalina.

Niente di più sbagliato. La squadra laziale non si è scomposta più di tanto; ha accusato il colpo ma si è riorganizzata affidando la manovra di centrocampo all’ex De Martino e puntando sulle capacità offensive di Addessi sulla fascia destra e del tuttofare Nolè, una vera bestia nera per la difesa paganese. Passavano i minuti e cresceva di tono il Fondi. Un vero miracolo di Galli quando mancavano dieci minuti alla fine della prima frazione impediva agli atleti locali di raddrizzare il risultato. Il portiere era bravo a neutralizzare un tiro ravvicinato di Galasso che sembrava irrimediabilmente diretto in fondo alla rete.

Il vantaggio numerico e psicologico da parte degli ragazzi in maglia azzurro-stellata è stato purtroppo male gestito e il Fondi, man mano, ha preso fiducia nei suoi mezzi e nella ripresa, quando il cliché tattico di una Paganese apparsa troppo rinunciataria e slegata nella manovra non è cambiato, si è temuto il tracollo. Due volte di seguito è andata a rete la squadra pontina e Nolè ha recitato la parte del leone con due gol su cui niente ha potuto il bravo Galli.

E’ finita poi in parità, ma c’è voluta ancora una perla del mai troppo lodato Bensaja, subentrato in corso d’opera, a mettere le cose a posto con un guizzo e una zampata in diagonale degni di un goleador di razza. Bensaja è come se avesse un conto aperto con il Fondi; fu decisivo nell’ultimo incontro al “Purificato” circa un mese fa quando pennellò un tiro di interno destro che si insaccò nell’angolo alto alla sinistra del portiere laziale. Lo è è stato anche oggi quando mancavano pochi minuti alla fine e il Fondi sembrava avviato verso un’agevole quanto insperata vittoria. Ma a dire il vero c’è anche un altro atleta, in campo avverso, potentino di nascita, Nolè, ex centrocampista di fascia, che sembra avere un conto in sospeso con la Paganese. Segnò due gol nella partita del 4 a 5 e ha segnato due gol anche oggi.

La sofferenza, a cui purtroppo siamo abituati quest’anno, non va ancora in cantina. Al ritorno, sabato al “Marcello Torre” potrebbe bastare anche un pareggio per la salvezza.

Speriamo di ricordare questa stagione come “sofferta ma vincente”.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com