Di Nino Ruggiero
In questi ultimi giorni di gennaio, definiti “della merla”, la Paganese, con l’arrivo di un altro paio di calciatori, dovrebbe definitivamente cambiare pelle (e piume, come la merla) e voltare pagina.
A dire il vero, sono bastati anche i soli Stendardo, Capece e il giovanissimo Perri a dare una certa dimensione alla squadra; di sicuro hanno contribuito ad allontanare con due buone prove gli spettri di una disfatta senza precedenti. Se non altro, la squadra appare tale, etimologicamente parlando e – con riferimento soprattutto all’ultima gara disputata a Castellammare di Stabia contro la capolista del girone – sicuramente è in credito con le dea bendata.
Non so, per la verità, in che misura i “nuovi” riusciranno ad incidere sui risultati a venire perché il calcio è materia che sfugge ad ogni ragionamento; di certo però hanno portato quella compattezza alla difesa di cui la squadra aveva tanto bisogno e dato maggiore geometria nella zona centrale del campo, apparsa orfana di guida fino a qualche domenica fa.
Anche De Sanzo adesso ha qualche carta in più da giocare e potrà giostrare meglio le pedine a disposizione specie se arriverà, come sembra, il giovane Konate Amara, classe 1999, una forza della natura, che ieri sera ho avuto modo di apprezzare nel corso di Cavese-Rieti.
Adesso la squadra appare più quadrata e – anche se nel calcio non c’è mai la controprova – appare evidente che se i rinforzi arrivati a gennaio avessero anticipato la loro venuta dopo le prime disfatte accusate in casa e fuori, a quest’ora avremmo avuto argomenti diversi da mettere in campo in tema di salvezza.
Poteva essere, ma non è stato. Mettiamoci una pietra sopra e guardiamo avanti.
Invece è chiaro a tutti, sfogliando il regolamento in tema di retrocessioni, che la Paganese – a meno di un auspicabile miracolo calcistico – sarà chiamata ad una impresa disperata nel tentativo di evitare i play-out. È vero che la precaria posizione del Matera, falcidiato da una caterva di punti di penalizzazioni, facilita il compito della Paganese, ma nel girone C ci saranno due retrocessioni. Dato per scontato che oramai i lucani sono destinati, per assurde vicende amministrative a scendere di categoria, ci sarà bisogno di disputare i play out per designare la seconda squadra che li accompagnerà in serie D.
Ce la faranno gli azzurro stellati a saltare il fosso? Incrociamo le dita e pensiamo a fare punti…
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com