29.4.19

Fino all'ultimo respiro.

Di Nino Ruggiero

I patemi e le sofferenze per la Paganese non finiscono mai. Quando sembra tutto a portata di mano, basta un niente, un gol subìto nei minuti di recupero, perché tutto sia rimesso in discussione. Non è finita e non finirà tanto presto; perché se è vero che i numeri al momento assolvono la squadra, è pur vero che bisognerà attendere l’ultima partita, quella di domenica prossima con la Viterbese al “Marcello Torre” per avere la certezza di potersi giocare la permanenza in serie C con il Bisceglie in due gare senza appello. Sui carboni accesi si sta male, molto male.

La matematica dice che basterebbe un punto, salvo codicilli di ordine federale visto che i pugliesi hanno prodotto reclamo per vedere ridotti i tre punti di penalizzazione loro attribuiti di recente. Eppure, se si vincesse domenica con la Viterbese, cosa evangelicamente buona e giusta perché la squadra di Erra sta dimostrando di non essere più la squadra colabrodo della prima parte di campionato, la Paganese non solo sarebbe pronta a incontrare il Bisceglie ma – in caso di superamento del turno – potrebbe giocarsela a tu per tu con la vincitrice dell’altro play-out che, come è noto, coinvolge anche i gironi A e B. L’impresa non è di poco conto. Ma le ultime prestazione degli azzurro stellati aiutano a credere che l’impresa possa essere alla loro portata.

A dire il vero, sono apparse poco felici le modifiche apportate all’art. 49 delle norme federali a pochi turni dalla fine, anche inopportune – se vogliamo – nonostante sia stato anche introdotto il principio di premiazione delle squadre virtuose. Fra queste squadre cosiddette virtuose, lo sappiamo oramai tutti, c’è la Paganese cui è stata calata una preziosa quanto meritata ciambella di salvataggio di ordine amministrativo per la sua oculata gestione. Ma le riforme, per correttezza, non si fanno mai in corso d’opera. Lo impone soprattutto il buon senso.

Queste sono cose che andavano dette e lo abbiamo fatto.

Altro è invece il discorso agonistico che non può mai ridursi a calcoli ragioneristici. Il calcio è bello quando attrae le masse, quando una squadra riesce a entusiasmare le folle in virtù di prestazioni di rispetto, di risultati non necessariamente sempre vincenti. Le squadre devono avere un’anima, devono calamitare attenzioni e suscitare emozioni. Tutto questo non c’è stato da un po’ di tempo, diciamo da quando necessariamente si è dovuto fare i conti con un bilancio difficile da far quadrare.

È andato tutto storto fin dall’inizio in estate, il tifo è mancato, la massa degli sportivi si è allontanata, la disaffezione verso i colori azzurri stellati si è ridotta a minimi storici.

Adesso però c’è da salvare una categoria, c’è da fare quadrato attorno alla squadra e alla società. I conti potranno essere fatti successivamente, anche a muso duro. Bisogna salvare una storia e quindi non si deve andare tanto per il sottile.

Nel momento del bisogno ci sarebbe voluta un’apertura dello stadio alla città con un prezzo d’ingresso simbolico; ma nemmeno questo crediamo sia possibile, visto che, oltre alla tribuna inagibile per lavori che interesseranno la disputa delle Universiadi, c’è anche il settore “distinti” ancora chiuso per misteriose lungaggini burocratiche.

Allora bisognerà ancora una volta fare affidamento sulla passione del solito zoccolo duro degli ultras e di pochi altri fedelissimi che dalla curva vorranno accompagnare la squadra nella partita più delicata dell’anno. Avanti, fino all’ultimo respiro!

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La Paganese sconfitta a Trapani sul filo di lana, ma c'è ancora speranza per evitare la retrocessione diretta.

Le ultime speranze per evitare una retrocessione diretta. Certo, i playout saranno poi più ostici che mai, ma per adesso la Paganese può ancora sperare, anche se il tutto non è solo nelle mani degli azzurrostellati, che con la sconfitta odierna sul campo del Trapani non hanno smosso la classifica, che li vede ultimi a 20 punti. 6 lunghezze sopra c'è il Bisceglie, caduto oggi sul campo della Virtus Francavilla. 

Per poter disputare gli spareggi salvezza, i campani dovranno mantenere non più di 8 punti dal Bisceglie, e dovranno quindi sperare di vincere o pareggiare domenica contro la Viterbese, soprattutto poi se il Bisceglie centrasse i tre punti contro la Cavese. 

In caso di sconfitta contro i laziali, invece, la formazione di Erra dovrebbe sperare anche in un k.o., o al massimo in un pari, dei nerazzurri pugliesi.

da tuttoc.com

24.4.19

Il punto sulla volata salvezza,

Il discorso salvezza nel Girone C di Serie C si è ridotto a due squadre. Più una che suo malgrado potrebbe rientrarci in extremis. La Paganese, col successo sulla Virtus Francavilla di sabato e la contemporanea sconfitta interna del Bisceglie sul Rieti, ha ridotto a sei i punti di distacco dai nerazzurro stellati. Con questo divario si disputerà il playout intergirone. Ricordiamo che la perdente andrà direttamente in Serie D mentre la vincente dovrà disputare un altro spareggio con l'omologa del Girone A.

A gioire il Rieti, che con la vittoria esterna completa il bel girone di ritorno griffato mister Ezio Capuano e conquista la salvezza diretta con due giornate di anticipo. Sulla carta sarebbe salvo anche il Siracusa, ma i Leoni siciliani non possono ancora cantar vittoria perché pende su di loro un ulteriore deferimento Covisoc che potrebbe comminargli potenzialmente altri quattro punti di penalità.

Con ricordiamo, sia il Siracusa che il Bisceglie in attesa di capire l'esito del ricorso contro la decurtazione, le ultime due giornate potrebbero risultare sicuramente decisive per entrambe. Ma ovviamente anche per la Paganese che deve mantenere al massimo ad otto il divario dai pugliesi, altrimento retrocederà direttamente.

CLASSIFICA

Juve Stabia 74
Trapani 70
Catania 63
Catanzaro 61
Potenza 53
Virtus Francavilla 49
Monopoli 47
Casertana 47
Reggina 46
Cavese 46
Viterbese 45
Rende 44
Sicula Leonzio 42
Vibonese 42
Rieti 37
Siracusa 36
Bisceglie 26
Paganese 20
Matera -18 (escluso dal campionato)

37^ giornata (28 aprile)

Casertana-Potenza
Cavese-Catania
Rieti-Monopoli
Siracusa-Catanzaro
Trapani-Paganese
Vibonese-Reggina
Virtus Francavilla-Bisceglie
Viterbese-Rende
Matera-Juve Stabia 0-3 a tavolino

Recupero 16^ giornata (1 maggio)

Catanzaro-Viterbese

38^ giornata (5 maggio)

Bisceglie-Cavese
Catania-Rieti
Catanzaro-Trapani
Juve Stabia-Virtus Francavilla
Monopoli-Siracusa
Paganese-Viterbese
Potenza-Vibonese
Sicula Leonzio-Casertana
Reggina-Matera 3-0 a tavolino

da tuttoc.com

La ciambella di salvataggio.

di Nino Ruggiero

Le novità sono due.

La prima, beneaugurante, è rappresentata dalla vittoria contro la Virtus Francavilla, portatrice di tre punti che hanno ridotto lo svantaggio dal Bisceglie e significano, al momento, disputa dei play-out.
La seconda, non meno importante, è la consapevolezza di avere a portata di mano anche una ciambella di salvataggio calata dalla Lega da assegnare alle cosiddette squadre virtuose.

Di che di tratta? Il consiglio federale, primo fra tutti il presidente di Lega, Francesco Ghirelli – con la modifica delle norme federali, all’articolo 49 – ha inteso premiare le squadre più virtuose, vale a dire quelle che hanno sempre avuto i piedi ben saldi per terra e non si sono avventurate sul terreno della dissolutezza facendo debiti che poi alla lunga non hanno onorato. Fra queste squadre virtuose c’è senza ombra di dubbio la Paganese.

Da quest’anno, dunque, le squadre virtuose avranno un ruolo di primo piano e saranno tenute in considerazione ove mai dovessero rischiare di scendere di categoria; in tal caso i club virtuosi saranno riammessi – per raggiungere il numero complessivo delle squadre (che restano sessanta) – a disputare i tre gironi di terza serie, senza dover richiedere il ripescaggio.

Ricapitolando, la Paganese adesso ha disposizione non solo la temibile arma dei play-out, a patto che riesca a mantenere il distacco dal Bisceglie negli otto punti; ma anche la classica ciambella di salvataggio o paracadute, statuita dal nuovo regolamento federale, ove mai ce ne fosse bisogno. Vogliamo sperare innanzitutto che la squadra possa raggiungere la salvezza sul campo di gioco: avrebbe tutto un altro significato.

Essere virtuosi sia sul terreno di gioco che sul piano amministrativo non avrebbe uguali; ma, se ci è consentito, se si dovesse scegliere, preferiremmo vincere la battaglia dell’esistenza proprio sul terreno di gioco, perché essa avrebbe tutto un altro sapore.

La vittoria con la Virtus Francavilla è arrivata nell’ultimo giro delle lancette, in pieno recupero. Ed è arrivata grazie a un’inzuccata prepotente di Alberti, schierato a sostegno dell’attacco negli ultimi minuti di gioco. Mossa della disperazione quella di Erra o intuito professionale? Come tutte le mosse tattiche, sono i risultati che le caratterizzano: esse sono ottime quando si vince, come sabato, o fallimentari quando invece scompensano tatticamente una squadra. Così va il calcio.

A dire il vero, a prescindere dalla vittoria conseguita sabato scorso, che ci voleva come il pane dopo mesi e mesi di sofferenze, la Paganese è apparsa più armonica e organizzata; e non solo perché è arrivata la vittoria al “Marcello Torre”, tanto inseguita per tutta l’annata calcistica.

Di certo le manchevolezze di ordine strutturale – che ci sono e continuano a far dannare gli ultimi baluardi del tifo – non potevano essere eliminate come d’incanto; ma nel complesso la formazione è apparsa se non altro più omogenea dal punto di vista tattico.

Alessandro Erra, con la difesa che si ritrova, grazie al buon assetto assicurato da Stendardo, Dellafiore e Piana, può dedicarsi a prestare maggiore attenzione al gioco che deve essere sviluppato dalla cintola in su. Fermo restando la regia saldamente assicurata dall’onnipresente Capece, bravo a interpretare sia la fase di filtro che quella del rilancio in avanti, sono i ruoli di Gaeta e di Fornito che – rassicurati probabilmente dalle scelte effettuate dall’allenatore – stanno assumendo connotazioni di omogeneità e continuità con il corpo della squadra.

L’allenatore aspetta anche di avere a completa disposizione il migliore Scarpa, attualmente alle prese con un problema alla schiena che ne mina la continuità d’azione. Ma Scarpa è atleta dalle mille risorse; probabilmente, dall’alto della sua indubbia classe, è in grado di dare alla squadra quel ”quid” in più anche se viene utilizzato negli ultimi scorci della gara.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

La Paganese risorge: prima vittoria interna e aggancio playout.

Il penultimo tentativo è quello buono. A quasi un anno dall'ultima vittoria casalinga, la Paganese torna a vincere al Marcello Torre grazie al gol al 92' dell'uomo meno atteso, Thomas Alberti, al primo centro fra i professionisti. L’attaccante vicentino, entrato pochi minuti prima per tentare il tutto per tutto, svetta in area su angolo di Scarpa in pieno recupero ed alimenta le speranze playout degli azzurrostellati. Il 2-1 contro la Virtus Francavilla consente alla formazione di Erra, complice la sconfitta interna del Bisceglie contro il Rieti che riduce a sei lunghezze il margine di distanza dai pugliesi, di entrare negli spareggi salvezza. 



La sfida sul terreno di gioco scorre via su buoni ritmi ed all’insegna dell’equilibrio fino a quando la formazione ospita rompe il ghiaccio. Accade al quarto d’ora quando Partipilo è il più lesto di tutti sulla corta respinta di Santopadre su colpo di testa di Sarao ed insacca per il vantaggio della formazione di Trocini. La reazione azzurra non tarda ad arrivare. Cesaretti prima impegna Nordi in rovesciata con la traversa in soccorso del portiere biancazzurro e poi ristabilisce l’equilibrio trovando il varco giusto con un preciso destro. Nella ripresa Erra gioca tutte le sue carte in attacco ed inserisce a rotazione Di Renzo, Scarpa ed Alberti per trovare il guizzo vincente. Il forcing della Paganese trova un muro quasi insormontabile fino agli ultimi secondi, grazie anche alla mossa di Erra di chiudere con quattro giocatori offensivi.

IL TABELLINO 

PAGANESE (3-5-2):
Santopadre; Piana, Stendardo, Dellafiore (42’ st Alberti); Tazza (29' st Carotenuto), Fornito (18’ st Scarpa), Capece, Gaeta (42’ st Navas), Perri; Parigi (29’ st Di Renzo), Cesaretti. A disp.: Galli, Della Corte, Nacci, Della Morte, Diop, Acampora, Schiavino. All.: Erra.

V. FRANCAVILLA (3-5-2): Nordi; Pino 6 (20’ st Caporale 5,5), Sirri, Tiritiello; Albertini, Gigliotti (39’ pt Mastropietro), Monaco (20’ st Tchetchoua), Folorunsho, Nunzella; Sarao, Partipilo. A disp.: Saloni, De Luca, Cavalieri, Puntoriere, Pastore, Marino, Corado, Vrdoljak. All.: Trocini 

ARBITRO: Saia di Palermo

RETI: 14’ pt Partipilo, 29’ pt Cesaretti, 48’ st Alberti.

NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Partipilo, Cesaretti, Stendardo, Tazza, Nunzella, Nordi, Caporale, Carotenuto, Navas, Alberti. Angoli 4-3. Recupero: pt 2’; st 4’.

Danilo Sorrentino
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10.4.19

Hitchcock ci fa un baffo…

di NINO RUGGIERO

La trama assomiglia a quella di un romanzo di Alfred Hitchock o Agata Christie: una squadra, la Paganese, che a quattro giornate dalla fine del campionato ancora non conosce ancora come andrà a finire la sua tormentata storia.

Ogni settimana in calendario un decisivo appuntamento, un indizio, una prova poi regolarmente fallita: ogni volta è la partita della verità, quella che deve decidere il futuro destino. Ogni settimana da più di un mese, a enigma irrisolto, un rinvio della soluzione a quella successiva.

Destino vuole che a ogni passo falso della squadra (che oramai è una costante) anche l’avversaria nel mirino incappi in insuccessi. I numeri, i calcoli lasciano tutto in sospeso e ancora non si esprimono. Sono asettici e freddi: dicono solo che teoricamente la Paganese potrebbe ancora rientrare nel margine degli otto punti di svantaggio dal Bisceglie necessario per sperare di disputare i famosi play-out.

Come in tutte le trame di film o libri gialli, il finale può riservare ancora delle sorprese, tipo punti di penalizzazione pesanti in arrivo per il Siracusa, una squadra che sembrava lontana da ogni pericolo di coinvolgimento in quella che è una vera e propria lotteria della salvezza.

Questo in teoria. In pratica per la Paganese sono ben poche le probabilità di rientrare nei famosi otto punti di distacco che la separano da una delle squadre che la precedono in classifica. Attualmente sono nove i punti che separano la Paganese dal Bisceglie, tenuto conto del fatto che domenica gli azzurro stellati avranno a tavolino i tre punti contro il retrocesso Matera e che il Bisceglie riposerà (riposo che ha già effettuato invece la Paganese).

Un solo punto da recuperare quando mancano solo tre gare alla fine, autorizzerebbe ancora a sperare. Il guaio è che la Paganese sta sciupando di brutto tutte le occasioni che le si presentano come “ultima spiaggia”. Solo un miracolo, dunque, potrebbe rimettere in sesto la squadra e consentire almeno la disputa di spareggi che sulla carta sembrano proibiti.

Alessandro Erra, che ha sostituito De Sanzo e che non è un mago, come non sono maghi tutti quelli che siedono in panchina, non ha potuto incidere molto sul rendimento della squadra a lui affidata. Gli uomini sono quelli che sono e non c’è nemmeno il tempo per cercare soluzioni tattiche diverse da quelle messe in campo nelle ultime gare.

La difesa è il reparto che risponde meglio alle aspettative generali, ma è soprattutto nella fase di proposizione del gioco che la squadra sconta la mancanza di giocatori di fascia capaci di avvolgere e sconvolgere le difese avversarie, fermo restando che Capece – domenica dopo domenica – dimostra di avere tutte le carte in regola per recitare il ruolo di regista tuttofare.

Tutto è sempre molto prevedibile in avanti con calciatori più di posizione che di movimento. Se poi si aggiunge, come è capitato domenica contro il Rieti, che un calciatore come Cesaretti, uno dei pochi ad avere nelle corde le capacità di saltare l’uomo e di proporsi minacciosamente in avanti, viene francobollato con marcature asfissianti, allora si capisce pure perché la squadra abbia dei limiti e soprattutto abbia quella indecorosa posizione in classifica.

Una nota, chiamiamola considerazione, prima di terminare e di lasciare spazio alla speranza che è sempre ultima a morire. Possibile che nessuno dello staff abbia mai tenuto in considerazione un giocatore come Longo, ala di ruolo, sbolognato a cuor leggero al Potenza nella sessione di gennaio? Se vediamo già solo le cifre, a parte il valore del calciatore, leggiamo che Longo in appena otto partite ha segnato la bellezza di quattro reti (di cui uno segnato proprio contro gli azzurro stellati).
Troppo pochi per la Paganese?

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

8.4.19

L'ex Eziolino Capuano "Successo capolavoro, ho finito gli aggettivi".

Il Rieti sbanca Pagani e grazie ad un rigore di Cernigoi si allontana dalla zona rossa del Girone C. In sala stampa, il tecnico Ezio Capuano, commenta i novanta minuti del “Torre”: 

“Non abbiamo concesso nulla ed abbiamo provato a vincerla a tutti i costi. Dopo il primo tempo, il Bisceglie vinceva a Catania e noi alla luce dei risultati e delle penalizzazioni eravamo di nuovo quasi nel baratro. Ci abbiamo creduto, preparando la partita sul lato sinistro della squadra difendente, la zona da cui è nato il rigore. Ho finito gli aggettivi sulla mia squadra, faccio i complimenti a questi ragazzi che oggi hanno ipotecato la salvezza. Mi pare che sotto la mia gestione siamo terzi in classifica. Oggi vincere a Pagani non era facile, perché per loro era una partita crocevia. Ci aspettavamo veemenza agonistica, ma siamo stati bravi a concedere poco ed attualmente non è facile fare gol al Rieti”.

Capuano non lesina complimenti:

“E’ stato un piccolo capolavoro calcistico, abbiamo messo un mattone importante sulla nostra salvezza. Rigore negato alla Paganese? Ero troppo lontano per vederlo, mi fido dei pareri di chi lo ha rivisto alla moviola, parola mia non lo posso giudicare. Il segnale che ho dato alla squadra è arrivato sui tre cambi, perché abbiamo dimostrato di non volerci accontentare del pareggio”.
Sulle regole cambiate in corsa: “Io non sono fumantino, dico le cose che penso perché credo che la libertà di pensiero sia il sentimento che dovrebbe albergare in ogni essere umano. La mia onestà la ribadisco anche ora, non si possono cambiare le regole a 4-5 partite dalla fine. Le penalizzazioni? Chi ha i conti in regola è giusto che venga rispettato, chi ha commesso scorrettezze deve pagare. In questa situazione mi sembra che ad essere svantaggiato sia stato il Rieti”.

da tuttoc.com

Erra: "Abbiamo una zavorra psicologica pesante".

Non riesce proprio a risollevarsi la Paganese, che anche contro il Rieti cade. A margine del match, l'analisi dello stesso è offerta dal tecnico degli azzurrostellati Alessandro Erra:

"Nel primo tempo abbiamo fatto meglio noi, nel secondo loro, la differenza l'hanno fatta gli episodi: è stata una gara sporca, giocata sui nervi come era preventivabile. Sapevamo appunto che sarebbe stata una partita come quella che è stata, il pari sarebbe stato più giusto ma abbiamo poi subito queste ripartenze e il calcio di rigore. Contro squadre come Vibonese e Casertana, dove abbiamo potuto mostrare una parte tecnica che oggi (ieri, ndr) invece non c'è stata da parte di nessuna delle due formazioni, che hanno giocato uomo su uomo a tutto campo: alcune situazioni potevamo gestirle con maggiore lucidità, come ho detto prima nelle gare sporche gli episodi fanno la differenza. Ma il tutto qui parte da lontano, e la zavorra psicologica che abbiamo è pesante, nel secondo tempo questo si è visto chiaramente. Io non mi sento tradito, ma è ovvio che serve una tenuta mentale diversa".

Sul futuro: "La squadra si sta sforzando, sta provando a fare alcune cose. In un lungo lasso di tempo non ci è riuscita, ci proviamo comunque fino alla fine anche se siamo nella disperazione: io ci credo, ma non gioco io. Però ripeto, ci credo: tecnicamente abbiamo le possibilità per giocarcela, solo sui secondi tempo ho qualcosina da obiettare, serve saper giocare con una pressione diversa dalle altre, e con questo aspetto ci dobbiamo convivere, facendo rispondere il campo".

Conclude poi: "Sono talmente amareggiato che nemmeno ho chiesto i risultati delle altre, dobbiamo solo guardare in casa nostra. Con i fatti si può recuperare tutto. Capisco però la contestazione della gente, che sopporta da inizio anno, ed è per questo che dico che tutti dobbiamo fare di più".

da tuttoc.com

Paganese, il playout si allontana.

Resta disperata la situazione in casa Paganese: la compagine azzurrostellata perde 1-0 in casa contro il Rieti e non riesce a sfruttare l’assist offerto dalle penalizzazioni giunte alle dirette concorrenti in settimana. Per Alessandro Erra, dopo due pareggi, un ko doloroso che complica i piani salvezza: il distacco dal Bisceglie (che ha perso di misura sul campo del Catania) è di 12 punti. Dovrà scendere ad 8 per disputare gli spareggi ed evitare la retrocessione diretta dei campani in D. Sia Paganese che Bisceglie giocheranno ancora 3 incontri: i pugliesi hanno infatti da osservare il turno di stop, mentre la squadra di Erra ha il Matera tra le prossime avversarie. Un dato, più di tutti, preoccupa gli azzurrostellati: a torneo ormai finito, è stata conquistata una sola vittoria e mai è stata regalata una gioia al pubblico del “Marcello Torre”.

da tuttoc.com

Paganese-Rieti 0-1: ripresa da censura. L'ex Cernigoi castiga dal dischetto.

La migliore notizia della giornata della Paganese arriva da Catania, dove la squadra rossoazzurra, trovando il gol-vittoria al 92', ha tenuto il Bisceglie a -9, per cui i playout restano ad un solo punto. La matematica non condanna la Paganese, la situazione è la stessa di stamattina ma con una gara in meno da giocare. La domanda è un'altra: si può ancora sperare, se si guarda solo a quello che (non) dice il campo? Soprattutto in relazione ad un secondo tempo imbarazzante contro il Rieti, ricco di errori tecnici e con la squadra senza mordente, che non si è calata nella partita dal punto di vista caratteriale. E poi è arrivato anche l'episodio negativo, col calcio di rigore a 10' dalla fine - realizzato dall'ex Cernigoi - che ha mandato la Paganese al tappeto. Doveva essere la gara da dentro o fuori, quella da non fallire, invece gli azzurrostellati non hanno avuto quel fuoco negli occhi che tutti (forse anche il Rieti) si aspettavano. Squadra scomparsa all'intervallo, altro passo indietro sotto il profilo del gioco e situazione sempre più drammatica. 

Una Paganese che non è stata fortunata, va detto. Dopo nemmeno due minuti, l'arbitro non concede un rigore solare per fallo di mano di Zanchi in piena area, poi sono arrivate un paio di occasioni importanti. La prima al 20', con il destro di Parigi che spara a lato da buona posizione; la seconda al 45', con un colpo di testa di Dellafiore respinto da Mattia quasi sulla riga di porta. Nel mezzo una buona intensità, un Rieti compatto che ha sfiorato il gol solo su un tiro di Gondo respinto da Santopadre (46') e poi ha gestito la partita senza affanni. Ci si aspettava una reazione anche di pancia nel secondo tempo, invece sin dall'avvio si è capito che il Rieti aveva e ha qualcosa in più, anche mentalmente. Pronti, via e sia Brumat che Gondo falliscono l'1-0 a due passi dalla porta. All'11', su punizione di Zanchi, Santopadre non si fa sorprendere dal tocco sottomisura di Carpani. Erra ci prova col 4-4-2, ma gli uomini più esperti "tradiscono" il tecnico: prestazione insufficiente dei vari Scarpa, Cesaretti, Parigi, Capece, con una squadra inconsistente in fase offensiva. Sarebbe stata la classica gara dello 0-0, se solo lo stesso Capece non avesse commesso un fallo ingenuo su Marchi. Calcio di rigore che realizza l'ex Cernigoi spiazzando Santopadre e contestazione aperta verso la squadra e la società. Domenica finalmente la Paganese vincerà, a tavolino: arriveranno tre punti a distanza di tre mesi e mezzo dal blitz di Rende. Si può ancora sperare? 

IL TABELLINO

PAGANESE (3-4-1-2)
: Santopadre; Piana (35' st Di Renzo), Stendardo, Dellafiore; Tazza (26' st Della Morte), Capece, Gaeta (12' st Fornito), Perri (12' st Della Corte); Scarpa; Parigi, Cesaretti. A disp.: Galli, Nacci, Sapone, Navas, Carotenuto, Diop, Alberti, Schiavino. All.: Erra.

RIETI (3-5-2): Marcone; Delli Carri, Gigli, Mattia; Brumat, Marchi, Carpani (35' st Garofalo), Palma (32' st Venancio), Zanchi (12' st De Vito); Maistro (12' st Tommasone), Gondo (12' st Cernigoi). A disp.: Costa, Scardala, Tiraferri, Gualtieri, Svidercoschi, Corinti. All.: Capuano. 

ARBITRO: Clerico di Torino

RETI: 34' st rig. Cernigoi

NOTE: spettatori 300 circa. Ammoniti: Gondo, Piana, Palma, Fornito, Capece, Dellafiore, Gigli, Mattia. Angoli 3-5. Recupero: pt 2'; st 4'. 

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

2.4.19

Quel che resta di un sogno.

DI NINO RUGGIERO 

Cifre alla mano, non c’è molto da stare allegri in casa Paganese. Non solo c’è poco da stare allegri, ma addirittura, man mano che ci si avvicina al termine del campionato, ci si rende conto di avere un piede e mezzo più di là che di qua.

Delle speranze di salvezza, dopo il pareggio di Vibo Valentia, purtroppo è rimasto ben poco. I pareggi sono buoni e valgono quando si rispetta in toto un cammino lineare; non certo quando si deve rincorrere e bisogna recuperare affannosamente su avversarie che non sono mai ferme.

I sogni purtroppo vengono polverizzati dalla realtà. Le gare di susseguono una dietro l’altra tra pareggi e battute di arresto e, quando mancano cinque turni alla fine, scopriamo che il distacco dalla penultima non cambia e non si riduce. Dodici erano i punti che dividevano la Paganese dal Bisceglie e dodici in pratica sono ancora oggi, con l’aggravante che le partite da giocare diminuiscono; e con esse anche la speranza di contenere nei famosi otto punti il distacco in classifica nei confronti della squadra pugliese che consentirebbero agli azzurrostellati di giocarsi la carta dei play out.

In verità si era pensato nelle scorse settimane (si sa oramai – a forza di fare conteggi e previsioni – siamo diventati tutti ragionieri) di poter fare la corsa salvezza anche sul Siracusa. Perché? Perché pare che la squadra siciliana non abbia rispettato le scadenze di pagamento relative alle spettanze dei calciatori; motivo per cui dovrebbe subire delle penalità in termini di punti in classifica. Il Siracusa però ha risposto subito sul campo in trasferta contro la Sicula Leonzio; non solo non ha perso ma addirittura ha colto l’intera posta in palio.

A questo punto, quando mancano cinque turni alla fine (con la vittoria già assicurata sul retrocesso Matera), la Paganese dovrà giocare sul campo quattro partite. Tre in casa con Rieti, Virtus Francavilla e Viterbese; una sola in trasferta sul campo del Trapani.

La matematica non condanna i sogni; è possibilista ancorché sia fredda, rigida e asettica. Quello che manca alla matematica in termini di sentimenti, di calore e di passione dovrebbe essere aggiunto da una squadra che non può e non deve rassegnarsi a cedere le armi alle avversarie che troverà sulla strada della disperazione. Ma può una squadra, che ha avuto un rendimento osceno e irritante per tutto il girone di andata, tutt’ad un tratto – anche se rinforzata a febbraio con elementi di indubbio valore – riscoprire qualità che non si sono mai viste? Ecco l’interrogativo che angustia coloro i quali non si rassegnano al peggio.

Resta poco di un sogno cullato fino all’inverosimile. Una salvezza maturata sul campo non ha mai prezzo, anche se dovesse arrivare sul filo di lana.

Altre salvezze sono bene accette, sia chiaro. Ma avrebbero tutto un altro sapore. Ci siamo capiti.

DA PAGANESEGRAFFITI.WORDPRESS.COM

1.4.19

Erra: "Daremo tutto fino all'ultima partita".

Pareggio esterno per la Paganese in casa della Vibonese. Lo 0-0 non può soddisfare mister Alessandro Erra, visto il ritardo dal Bisceglie nella lotta playout. Queste le parole del tecnico campano in sala stampa: 

“Quello che sarà di noi non lo possiamo sapere, non dipende solo da noi. Mi interessa vedere che la squadra dia tutto in campo nelle rimanenti partite. Noi daremo tutto in queste 5 partite. Cesaretti? Veniva da un problema muscolare, si è allenato a singhiozzo. Ci dà profondità ma a livello di condizione fisica non è al top e si vede. Sicuramente insieme a Scarpa qualitativamente può aiutarci. Nei numeri la squadra ha sempre dimostrato qualcosa a livello offensivo, purtroppo abbiamo preso troppi gol, lo dice la storia del campionato. La gara di oggi è stata equilibrata, abbiamo concesso qualcosa, ma sicuramente anche noi ci siamo resi pericolosi”.

Da www.tuttoc.com

Primo “clean sheet” esterno del campionato.

Domenica da ricordare per la Paganese: la squadra azzurrostellata conquista un pareggio in casa della Vibonese che non cambia più di tanto le sorti della lotta salvezza. Ancora troppo ampio il divario dal Bisceglie per cercare l’impresa. Ma comunque lo 0-0 in terra calabrese, riserva un dato statistico importante. Per la prima volta in questo campionato, la Paganese è riuscita a non subire reti lontano dal “Torre”. In campionato erano stati appena 2 gli altri “clean sheet”, tutti in casa, ossia contro Reggina e Bisceglie. Un piccolissimo record per Erra, che sicuramente lo avrebbe barattato volentieri con un successo per 3-2 al “Razza”.

Da www.tuttoc.com

Pareggio insapore a Vibo. Gara senza spunti, secondo X per Erra.

Un altro pareggio che sa di brodino caldo, dal retrogusto amaro. Rispetto a domenica scorsa, quando la Paganese poteva recriminare per quelli che sembravano due punti persi, stavolta gli azzurrostellati devono accontentarsi e portare a casa, in attesa dello scontro diretto col Rieti della prossima settimana: sarà una sfida decisiva quella con gli uomini di Capuano che hanno vinto con la Reggina. Passettino in avanti anche per il Bisceglie, che ferma in casa un'altra big: finisce 0-0 con la Juve Stabia.

Il pareggio di Vibo Valentia è arrivato dopo una gara con pochissimi spunti, in cui la Vibonese ci ha provato di più senza però trovare lo spiraglio giusto. Soprattutto nel primo tempo i rossoblù sono stati pericolosi, con Melillo e Bubas nei primi venti minuti. La Paganese ha messo paura a Zaccagno, quasi inoperoso, solo con un tiro dalla distanza di Capece di poco alto. E prima dell'intervallo grande parata di Santopadre (a sorpresa di nuovo nell'undici iniziale) sulla botta dalla distanza di Bubas. Secondo tempo con ancora meno emozioni rispetto alla prima frazione. Parigi spara alle stelle dopo 2' da fuori area, i calabresi sbattono contro una Paganese organizzata ed attendista, che aspetta la Vibonese ma poi non riparte come dovrebbe. Così il match si avvia al triplice fischio senza spunti. Uno 0-0 che nulla dà e nulla toglie agli azzurrostellati. 

IL TABELLINO

VIBONESE (4-3-2-1)
: Zaccagno; Finizio, Camilleri, Malberti, Tito; Prezioso (23’ st Collodel), Obodo, Scaccabarozzi; Allegretti, Melillo (23’ st Taurino); Bubas. A disp.: Mengoni, Filogamo, D’Agostino, Maciucca, La Ragione, Buonocore. All.: Orlandi. 

PAGANESE (3-5-2): Santopadre; Piana, Stendardo,, Dellafiore; Tazza (44’ st Carotenuto), Gaeta, Capece, Scarpa (25' st Fornito), Perri (25’ st Della Corte); Parigi (33’ st Di Renzo), Cesaretti (44’ st Alberti). A disp.: Galli, Nacci, Sapone, Navas, Della Morte, Diop, Gifford. All.: Erra.

ARBITRO: Fontani di Siena.

NOTE: spettatori 1000 circa. Ammoniti: Camilleri, Malberti, Piana, Gaeta. Angoli: 2-3. Recupero 1' pt, 4' st.

Danilo Sorrentino
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