È andata male la trasferta di Terni. Una sconfitta che pesa nell’economia generale della squadra; non solo ai fini della classifica ma anche sul morale. Poche le attenuanti.
Da quel poco che sono riuscito a vedere nel primo tempo, essendo fuori sede, attraverso la piattaforma Eleven Sports, la squadra azzurro-stellata era entrata in campo con un inconsueto spirito garibaldino che aveva colto di sorpresa i padroni di casa.
Dopo un minuto, Diop con una torsione aerea su cross di Perri dalla sinistra aveva fatto correre i brividi nella schiena dei tifosi ternani. Il pallone era però terminato di un soffio alla destra del portiere umbro. Poi ci aveva provato Capece, autore di uno slalom al limite dell’area a sorprendere la difesa ospite con un tiro a giro terminato di un niente alla sinistra del portiere.
Per il resto la squadra sembrava poter reggere al prevedibile dominio territoriale degli avversari in virtù di uno schieramento ordinato e che riusciva a mettere in imbarazzo le manovre offensive della Ternana.
Insomma un primo tempo che prometteva bene, anche in considerazione del fatto che Baiocco doveva solo compiere interventi di ordinaria amministrazione.
Il patatrac nella ripresa, che, purtroppo, ho visto solo a tratti a causa delle bizze dei mezzi tecnologici a disposizione. Mi riprometto di vedere interamente la partita, dall’inizio alla fine e di stendere poi qualche nota più appropriata.
Per il momento commento il risultato con qualche considerazione di massima.
È andata peggio di quanto si sperasse, soprattutto alla luce di un buon primo tempo disputato da pari a pari. Poi, probabilmente, alla lunga, ha prevalso la logica del più forte. E non va bene per una squadra come la Paganese che deve mettere in campo argomenti agonistici e tattici per giocare alla pari.
Contro le squadre considerate più forti non bisogna mai abbassare la guardia; non ci deve essere un solo momento di rilassatezza; l’intensità agonistica deve essere ossessiva, continua, parossistica. Solo in questo modo gli avversari in possesso di doti tecniche superiori alla media possono andare in affanno. Il principio regolatore di un calcio redditizio prevede ristrettezze di spazi per gli atleti avversari in possesso di palla, anche con raddoppi e pressing continuo. Così non è stato a Terni nella seconda parte della gara. Stanchezza o cos’altro?
Da quel poco che sono riuscito a vedere, nella ripresa ci sono stati attimi di smarrimento difensivo in occasione della prima segnatura.
Smarrimenti che una squadra come la Paganese non se li può permettere.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com