26.4.22

Due partite, due finali.

DI NINO RUGGIERO 

Dei commenti sulla partita Turris-Paganese, ultima di campionato, possiamo benissimo farne a meno perché l’esito era scontato. Che volete, con due gare da “mors tua, vita mea” all’orizzonte, il povero Di Napoli poteva mai pensare a fare punti? e per che cosa, quando in coda tutto è già deciso, quando si conoscono da almeno una settimana anche le date dei due spareggi che vedranno di fronte Paganese e Fidelis Andria?

L’allenatore della squadra azzurro-stellata probabilmente cercava solo indicazioni proprio in vista delle due gare di play-out per saggiare lo stato di salute dei calciatori schierati a Torre del Greco. Ebbene, possiamo dirlo con cognizione di causa, alcuni elementi hanno risposto bene; tra questi Bensaja, Tommasini, Martorelli e Guadagni apparsi tra i più in palla e vogliosi di rispondere “presente” all’appello. Su loro Di Napoli potrà contare a occhi chiusi perché denotano un ottimo stato di forma; e si sa che in due partite che non faranno dormire ci si gioca un intero campionato e, forse, un’intera e gloriosa storia all’alba dei cento anni di vita.

A tutti coloro, tifosi ed appassionati, che nel corso di un deludente campionato hanno giustamente mugugnato e imprecato contro tutto e contro tutti diciamo solo che non si possono a cuor leggero abbandonare al loro destino i colori azzurro-stellati; la categoria va salvata con l’aiuto e il sostegno di tutti, anche turandosi il naso.

L’attenzione è rivolta alla prima partita che si terrà sabato 7 maggio allo stadio “Marcello Torre”. La Paganese parte svantaggiata in tutto; perché giocherà in casa la prima delle due gare e perché, in caso di parità dei risultati ottenuti alla fine delle due gare, sarà penalizzata in quanto in classifica è posizionata dietro l’Andria, dopo che le sono stati tolti sei punti per il caso Catania. Una gran brutta storia che però deve scuotere le menti e i garretti sani di coloro i quali sono chiamati a dare dimostrazione di attaccamento ai colori sociali, con prove maschie che devono travalicare le penose esibizioni che hanno caratterizzato un intero campionato.

Alla squadra tutta e al suo allenatore si chiede di dare il massimo. Per questo Di Napoli appronterà sicuramente una formazione composta da elementi di grande affidamento e di esperienza oltre che in buona forma. La Paganese non dovrà commettere errori e soprattutto non dovrà sottovalutare l’avversaria. La Fidelis Andria, infatti, è squadra composta da elementi di buona fattura tecnica. A Di Napoli si chiede di rinforzare per bene l’apparato difensivo che quest’anno in rare occasioni ha potuto contare sui suoi uomini migliori; tra questi Murolo che proprio sul finale di campionato ha raggiunto la migliore condizione fisica e sembra aver trovato la giusta intesa con i compagni di reparto. Al centrocampo si chiede di proteggere adeguatamente la difesa quando saranno gli avversari a pressare e di partecipare attivamente alla costruzione del gioco, una volta in possesso di palla, per supportare gli attaccanti; per questo ci sono elementi che non hanno mai deluso quando sono stati chiamati in causa: sono Bensaja e Cretella. A loro potrebbe essere affiancato anche Tissone per dare sostanza a un reparto che deve rappresentare l’anima della squadra.

Non sappiamo ad oggi, ma mancano più di dieci giorni per la gara di andata, su quali elementi l’allenatore Di Napoli potrà contare, ma ci sembra di poter dire che gli abili e arruolati per le due decisive gare di finale dovranno essere in piena efficienza fisica.
Perchè dovranno dare il massimo per onorare i propri colori, quelli del cuore.

Nino Ruggiero