23.12.24

Una lezione per il futuro.

DI NINO RUGGIERO

All’indomani della brutta batosta presa in casa del Sassari Latte Dolce la domanda è una sola: dove è finita la squadra che nel primo tempo, con alterna fortuna, dopo aver segnato su calcio di rigore del solito Faella, aveva dimostrato di poter mettere la parola fine alla partita?

Le risposte possono essere tante perché nel calcio non c’è mai una sola verità. Una sola cosa è certa: la squadra ha perduto malamente una gara che era sembrata alla sua portata per come era stato affrontato il primo tempo.

Intendiamoci, anche nel corso della prima parte della gara gli azzurrostellati – pur conducendo per una rete a zero – non erano sembrati proprio mostri di bravura. Infatti logica avrebbe voluto che, una volta passati in vantaggio, i “nostri” sapessero amministrare e disporre con astuzia e mestiere degli spazi che inevitabilmente gli avversari di turno – in affanno perché sotto di un gol – avrebbero dovuto concedere. E invece niente di tutto questo; forse per un disegno prestabilito o chissà ancora per la sicumera derivante da altre partite vinte e portate a termine con una certa sofferenza, ma pur sempre vinte.

Guardate, le squadra che vogliono vincere i campionati devono essere ciniche e brave al tempo stesso nell’interpretazione di una gara. Devono conoscere la loro forza, i capisaldi del loro gioco e gestirle con la forza e il temperamento di chi sa che cosa vuole. Nella circostanza, la partita doveva essere chiusa dopo il primo tempo con un punteggio che avrebbe dovuto far capire subito agli avversari chi era la capolista e che non ci sarebbe stata trippa per gatti.


Purtroppo, la Paganese – pur concedendo tutte le possibili attenuanti per assenze importanti – al momento sta mostrando di non avere le pedine giuste per gestire nel migliore dei modi determinate partite. Così, da un primo tempo chiuso in vantaggio, si è passati a una ripresa in cui gli avversari sardi sono sembrati irresistibili. I saggi, che non sbagliano quasi mai, dicevano forbitamente in vernacolo: quando sei martello batti, quando sei incudine statti. E credo non ci sia bisogno di traduzione per capire l’essenza del detto. A questo aggiungeteci pure un modo tutto particolare e inusuale di gestire una partita inopinatamente pareggiata dopo appena un minuto di gioco. Sul risultato di parità gli avversari di turno hanno imperversato con azioni di contropiede da incubo lacerando tutto quello che di buono la squadra in tema difensivo aveva faticosamente costruito nelle partite precedenti.

Oggi, a bocce ferme, lontani dal clamore suscitato da una sconfitta che fa male, si deve pensare subito al domani più prossimo. Una sconfitta, sia pure subìta con un punteggio bruciante, deve servire da lezione per il futuro. La squadra deve pensare a recuperare tutte le pedine più preziose perché di alcuni valori tecnici non si può fare mai a meno se si vogliono raggiungere determinati traguardi. Inoltre tutto lascia pensare che anche la proprietà, che fa capo all’imprenditore Cardillo, sia disposta a fare qualche altro sacrificio per assicurare alla squadra un adeguato potenziamento. Mi auguro che sia così!

da www.paganesegraffiti.it

La Paganese vista da...Nocera! - A Sassari un crollo inaspettato.

Questa volta non basta il solito Faella ad evitare la terza sconfitta del girone d'andata che s'è chiuso amaramente a Sassari. Il crollo inaspettato, nella ripresa, è stato un cazzotto in pieno volto ad un pugile forse troppo superficiale per il controllo del match. La miglior difesa delle prime 16 giornate con soli 9 reti subite è stata impallinata dall'ex Sorgente e compagni facendo traballare un reparto intero. L'uno-due subito in contropiede con la difesa fattasi trovare scoperta ha denotato, oltre quelli tattici, errori di interpretazione della fase della gara. 

Subito il pareggio, non è stata pagata quella frenesia garibaldina che ha spinto Bucolo e compagni all'arrembaggio. Si era appena nella prima parte della ripresa. Un assalto all'arma bianca non supportato però neanche da frecce di ricambio, che avrebbe dovuto dare peso a tale risposta. Le trasferte con Uri e Latte Dolce, effettuate con due attaccanti su quattro, hanno prodotto un solo punto e una rete. Il solo Faella ha rimediato in casa anche con la difficile vittoria con l'ilva Maddalena. Si doveva intervenire prima sulla scelta almeno di un attaccante, vista l'emergenza del reparto che si protae da tempo, virando su altri obiettivi non potendo attendere in eterno il nostro Godot. Un'attesa e un tentennamento che non hanno pagato.

Peppe Nocera - paganesemania.it

Al giro di boa comanda il Cassino, con Gelbison e Paganese in scia.



Al giro di boa è il Cassino a guardare tutti dall'alto nel girone G. E lo fa sfruttando l'inatteso e pesante KO (4-1) della Paganese a Sassari sul campo del Lattedolce nell'anticipo di sabato (qui il commento del match) ma soprattutto imponendosi di misura nel big match di giornata a Guidonia. Gli uomini di Imperio Carcione espugnano così l'ostico terreno di gioco di una delle maggiori pretendenti alla vittoria finale del campionato mandandola inoltre  a -5 dalla vetta. Man of the match il difensore Lazazzera sul finire del primo tempo sugli sviluppi di un calcio d'angolo per la quarta vittoria consecutiva, il 16esimo risultato utile consecutivo. 

Continua a risalire in classifica, piazzandosi a pari punti con la Paganese e a due lunghezze dalla vetta, la Gelbison dell'ex Mimmo Giampà. I rossoblu col solito trio Croce-Prado-Dambros superano in casa l'Olbia (3-2) che comunque resta in partita fino alle fine con le reti di Furtado e Cabrera. 

Crolla a sorpresa, invece, la Puteolana che, dopo i due KO consecutivi con Guidonia e Cassino, fallisce anche nel ritorno davanti al pubblico amico dell' "Arco Felice", finora avevano giocato in campo neutro a Quarto. È il Terracina a rovinare il Natale ai granata che nella ripresa con la doppietta di Sadaj ribaltano l'iniziale vantaggio del solito Dammacco, in una gara iniziata peraltro con 20 minuti di ritardo per un'altezza irregolare di una porta. 

A ridosso della zona Playoff, distante due punti, torna a vincere dopo tre turni l'Anzio che si impone in rimonta nel derby laziale col Real Monterotondo. Di Bartolotta e Sasha Cori su rigore le reti dopo il vantaggio ad inizio ripresa di Fontana. 

Cade a sorpresa allo Squitieri la Sarnese che, dopo una bella rincorsa con l'avvento di Cavallaro in panchina, colleziona il secondo stop consecutivo. Qualcosa si sarà inceppato nell'ingranaggio granata, ad approfittarne, infatti, è il fanalino di coda Sarrabus Ogliastra che si impone con le reti di Floris e Loi. 

Pari e patta, invece, tra Cynthialbalonga e Savoia in un match che vede le reti degli 'eterni' Ingretolli da un lato e Maniero dall'altro. 

In ottica salvezza, infine, balzo in avanti dell'Ilvamaddalena e dell'Atletico Lodigiani che negli anticipi del sabato si impongono rispettivamente in casa col Trastevere (2-1) ed in trasferta con l'Atletico Uri (0-2).

da paganesemania.it

21.12.24

Latte Dolce - Paganese 4-1: il pagellone di Paganese Graffiti.

Allenatore Raffaele Esposito – Ancora una volta ha dovuto fare i conti con parecchie assenze importanti. Lo schieramento iniziale era parso equilibrato, con il primo utilizzo di Ricci, nella zona centrale del campo. Alla squadra però è mancata la forza di mettere al sicuro il risultato dopo il gol realizzato da Faella su calcio di rigore. Da responsabile tecnico, dovrebbe cercare di capire perché la squadra ha difettato della solita determinazione maniacale soprattutto negli uomini deputati alla difesa, che si sono fatti infilare come polli in occasione delle segnature subite. Deconcentrazione o cos’altro?

Spurio – Stavolta nulla ha potuto per evitare una storica debacle. Poche le responsabilità sui quattro gol incassati ma anche lui è sembrato come frastornato a differenza di altre volte quando si è eretto ad ultimo baluardo

Galizia – Comincia bene in funzione di terzo difensore a destra dello schieramento. Crolla nella ripresa quando la squadra si fa infilare facilmente dai contropiede avversari. La più brutta partita da quando è a Pagani

Esposito – Non assicura la solita sicurezza in difesa, specie nella seconda parte della gara quando sembra sul punto di chiedere la sostituzione dopo aver accusato problemi muscolari

Zugaro – Gioca la sua onesta partita soprattutto nel primo tempo quando si fa vedere anche in fase di proposizione del gioco. Alla distanza viene coinvolto suo malgrado nel disordine tattico caratterizzato da una difesa apparsa ballerina su ogni attacco avversario

Ianniello – Schierato come esterno di destra a sostegno di Galizia, non riesce a dare sprint alla manovra sulla fascia di competenza. Per giunta va in affanno nella ripresa, quando si fa trovare impreparato sui contrattacchi che gli avversari portano sulla sua fascia apparsa poco guarnita

Ricci – Comincia al piccolo trotto per cercare da subito la sua posizione a ridosso del centrocampo. Ma non è fortunato perché nel giorno del suo debutto la squadra accusa un’involuzione tattica preoccupante. Gioca con mestiere cercando il dialogo che però non trova facilmente ed esce dopo una esibizione poco valutabile

(dal 22’ st Di Masi)– Poco tempo per dimostrare il suo valore

Bucolo – È forse uno dei pochi che cerca in tutti i modi di tenere i fili del gioco fino all’ultimo. Gli riesce meno bene del solito perché la squadra nel complesso sembra non rispondere alle sue sollecitazioni e al suo modo di intendere

De Angelis – Torna in campo nel delicato ruolo di esterno sinistro a ridosso di Zugaro e come sempre si distingue per il suo gioco ordinato e geometrico nella prima parte della gara. Poi naufraga come l’intero reparto difensivo nel secondo tempo

(dal 22’ st Langella) – Troppo poco in campo per una corretta valutazione

Mancino – Cerca in tutti i modi di costituire un ponte tra centrocampo e attacco per dare spazio alle manovre offensive della squadra ma gli riesce poco perchè la giornata non è proprio adatta per evidenziare le sue indubbie qualità tecniche

Coratella – Fa di tutto per rendersi utile alla manovra di attacco ma è stretto nella morsa di due difensori centrali che non gli danno tregua.

Faella – Arriva per lui, su calcio di rigore, la rete che lo consacra capocannoniere del girone. Costituisce come sempre la punta di diamante della squadra e colpisce anche un palo nel secondo tempo. Si conferma punto di forza della squadra.

da paganesegraffiti.it

Latte Dolce - Paganese 4-1. Clamorosa imbarcata a Sassari.

DI NINO RUGGIERO 

Un’imbarcata così, dopo un primo tempo concluso in vantaggio, non l’avrebbe immaginata nemmeno un acerrimo nemico della Paganese. E invece a Sassari, contro la locale squadra, per gli azzurrostellati nel secondo tempo è calata una specie di nebbia invisibile che ha condizionato l’esito della partita. La squadra locale, dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio di una rete a zero, è tornata in campo con il piglio di chi vuole subito ottenere qualcosa di concreto. Di fronte ha trovato una Paganese che, stranamente, ha sofferto più del dovuto la pressione degli avversari già dalla zona centrale del campo. Stavolta Esposito e compagni non sono parsi impeccabili nello schieramento difensivo e hanno concesso qualche licenza in più agli avversari, prima sul pareggio arrivato nei primi minuti della ripresa e poi, successivamente, quando la disfatta è scoppiata nella sua interezza e la Paganese ne è uscita con le ossa rotte.

Finisce così il girone di andata nel peggiore dei modi, non tanto per una sconfitta che nel calcio deve essere sempre messa in conto, quanto per il modo con cui è scaturita. Una brutta mazzata per la squadra che probabilmente – illusoriamente – aveva fatto i conti senza l’oste. E così non va bene.

da paganesegraffiti.it 

17.12.24

Primi, sogno o son desto?

DI NINO RUGGIERO

Il primo posto in classifica conquistato dalla Paganese suscita strani sentimenti in una piazza che da tempo aveva insabbiato sogni di grandezza calcistici.
Di sicuro c’è un compiacimento generale per essere riusciti ad arrivare in alto, molto più in alto di quello che si poteva pensare alla vigilia del campionato. Ma c’è anche uno strano senso di capogiro mentale, una specie di “sogno o son desto” che pervade gli animi, soprattutto di quei tifosi più avanti con gli anni, abituati a vivere di ricordi calcistici di prima grandezza.
Ebbene, stropicciatevi gli occhi, non state sognando, la squadra è proprio prima in classifica e tutto lascia pensare che riuscirà a concorrere degnamente in un torneo che avrà purtroppo un solo vincitore.

Ma come siamo arrivati a questo? Semplice. Con un programma di minima stilato da uomini di buona volontà; e ripreso, a tempo di record, da Nicola Cardillo, imprenditore di successo, un vero messìa, paganese di nascita, che ha inteso dare continuità e solidità al progetto iniziale varato con l’iniziativa del notaio Nello Calabrese.
Poi, si sa come vanno le cose della vita (e quindi anche del calcio). La squadra gioca, entusiasma, i risultati arrivano. E allora perché non provare a cambiare obiettivo e programma in corso d’opera? Così, risultato positivo dopo risultato positivo, si è arrivati nelle zone alte della classifica.


Adesso che la vetta è stata raggiunta, si è capito che l’annata può essere considerata buona e che ogni tentativo per arrivare al salto di categoria può essere fatto. A conferma di quanto espresso, proprio perché ogni tentativo va perseguito, è arrivato Ricci il centrocampista che ci voleva, e che l’allenatore Raffaele Esposito dovrebbe conoscere bene per i suoi trascorsi a Potenza.

E non finisce nemmeno qui la campagna di potenziamento invernale se è vero, come è vero, che è atteso l’annuncio nelle prossime ore di un nuovo attaccante da affiancare a Faella, denominato “giustiziere”. Segno, questo, che la dice lunga sulle intenzioni di patron Cardillo, che è un saggio e non fa mai un passo più lungo della gamba.

Della partita di domenica scorsa con l’Ilvamaddalena, che ha portato la squadra al primo posto, ho già detto tutto quello che c’era da dire sulle prestazioni dei singoli con il solito pagellone di fine partita. Sulla gara, premesso che i risultati sono quelli che fanno testo, aggiungerò che non si è vista la migliore Paganese dell’anno.
Pazienza, non si può sempre vincere e convincere al tempo stesso.
Ma la squadra c’è, come complesso armonico ed equilibrato. C’è e potrà disporre, prima della chiusura del mercato, di almeno un altro calciatore di valore per continuare a sognare.

da www.paganesegraffiti.it

Paganese-Ilva Maddalena 2-0: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.




La Paganese vista da...Nocera! - Operazione sorpasso, vetta raggiunta!

Chiude con una vittoria la Paganese, nell'ultimo turno casalingo del girone d'andata, superando un'ostica Ilvamaddalena. Una vittoria non semplice, per come raccontava la classifica, ma che vale il primato vista la seconda sconfitta consecutiva della Puteolana. Operazione sorpasso effettuata in una partita, come dicevamo, dove non abbiamo visto l'intensità della gara con la Sarnese ma ogni partita ha la sua storia e la formazione sarda avrebbe meritato almeno di chiudere in parità il primo tempo dopo due traverse ed un'altra occasione. Meno intensità e approccio più blando, ma con una rosa ristretta e con un attacco senza alternative, viste le assenze di Ferreira e De Feo oltre a Di Corato.

E' una Paganese che ha nella sua stella, Alessio Faella, il suo Re Mida che ogni tiro che fa, o quasi, trasforma in gol. Dodici marcatura, capocannoniere, quarta doppietta e soprattutto dopo il gol non si è tolto la maglietta e non è stato ammonito. E' una Paganese caratterizzata, in questo girone d'andata, dalla forza trascinante della saetta azzurra che trascina dietro di sè i compagni, quando segna e non lo riescono a mantenere, e gli avversari che non riescono a trattenerlo. Il centometrista azzurro ha trascinato la Paganese in vetta con i suoi gol, ora però serve qualcosa per aiutarlo a mantenere la vetta. 

E' arrivato Manuel Ricci e la società negli ultimi tre giorni di mercato cercherà di mettere a segno un attaccante e forse un esterno difensivo. Saranno acquisti congeniali e funzionali alla rosa, non figurine da inserire, in un contesto ed un equilibrio ben definito. 

Peppe Nocera - paganesemania.it

16.12.24

Per la prima volta in stagione la Paganese raggiunge il primato in solitaria - Gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Paganese-Ilva Maddalena 2-0: Faella, il giustiziere colpisce ancora - Il Pagellone di Paganese Graffiti.


Prima il risultato, poi le chiacchiere. Oramai bisogna giocare a carte scoperte, specie ora che, per la prima volta in questo campionato, si aprono le porte dorate della prima posizione in classifica.

Certo, la partita con l’Ilvamaddalena non è stata esaltante, ma in questo tipo di gare conta molto il risultato, e direi che non è proprio il caso di andare troppo per il sottile infarcendo una vittoria di troppi “se”, “ma” e “però” che mi piace definire particelle sgarrupative.

Se oggi la Paganese arriva al primo posto, il merito va ai componenti della squadra con a capo l’allenatore Raffaele Esposito. In una squadra però, con buona pace di calciatori “operai”, ci sono pure gli elementi di spicco che riescono a fare la differenza. La storia del calcio è piena di atleti di prima fascia che sanno far risplendere di luce riflessa anche compagni meno dotati dal punto di vista qualitativo ancorchè giovani e poco esperti. Nomi non ne faccio ma avete capito tutti che in questa squadra ci sono elementi che riescono a fare la differenza.
Adesso bisogna augurarsi di riuscire a trovare un attaccante sul mercato che riesca a inserirsi con profitto nel meccanismo della squadra, che gira bene nonostante qualche inevitabile battuta di arresto, che deve essere messa in conto. E poi sperare che l’anno nuovo riporti la Paganese dove merita.

Andiamo a vedere come si sono comportati gli interpreti della partita.

Allenatore Raffaele Esposito – Ha la sua idea di squadra e persevera giustamente nel suo convincimento. Con l’attuale rosa sta disputando un campionato eccellente e riesce a trovare posto a elementi di buona levatura tecnica facendoli convivere con il gruppetto di giovani che devono giocare per motivi di età. Adesso che ha ricevuto buona linfa a centrocampo con Ricci, credo – d’accordo con Accardi – possa rivolgere la sua attenzione su un attaccante da affiancare a Faella

Spurio – La solita sicurezza fra i pali e in uscita. Non si smentisce mai e anzi si conferma come uno degli acquisti più azzeccati in questo campionato.

Galizia – Riprende il suo ruolo di terzo a destra della difesa dopo un turno di forzato riposo e fa capire subito che dalle sue parti non si passa.

Esposito – Esercita con autorevolezza il suo ruolo di difensore centrale e lo fa con una certa semplicità denotando padronanza nel ruolo. Non si fa scrupolo di qualche intervento deciso in area, magari non proprio delizioso, quando le circostanze lo richiedono.

Zugaro – Gioca da veterano sulla sinistra dello schieramento a tre di difesa. Sembra che abbia trovato in quella zona la sua definitiva sistemazione tattica tanto sono naturali i suoi interventi.

(dal 44’ st Boccia) – Pochi minuti per lui.

Ianniello – Sta avendo una trasformazione tattica da qualche tempo, da quando cioè viene utilizzato sulla destra come esterno di fascia. È come sempre efficace in fase difensiva perché si distingue per grinta e applicazione, prova ne sia che la squadra subisce poco gli avversari in quella zona. Se migliora anche il suo apporto in avanti, l’allenatore avrà di che essere fiero.

De Feo – Un bel guaio il suo infortunio che speriamo sia di poco conto. Stava giocando come sempre con grande impegno e dedizione.

(dal 21’ pt Del Gesso) – Entra nel bel mezzo della gara quando la Paganese ha appena messo a segno la prima segnatura. Trova difficoltà nella fase iniziale ma dimostra di sapersi adeguare ben presto al clima della battaglia agonistica e ci mette del suo per poter ben figurare.

Bucolo – Il suo apporto quantitativo e qualitativo cresce sempre più di partita in partita. È il riferimento costante della manovra nella zona centrale del campo che si avvale della sua esperienza e del suo carisma anche nei momenti critici della gara.

Langella – È un giovane di belle speranze e sta trovando posto sulla fascia sinistra dello schieramento come laterale. Riesce a interpretare molto bene la fase di difensiva ma deve probabilmente crescere in quella propositiva.

Mancino – Negli ultimi tempi sta trovando più difficoltà nell’imporsi con il suo gioco elegante e raffinato sulla trequarti campo perché probabilmente risente della mancanza di un collegamento funzionale con i compagni del centrocampo. Allora si cala nella realtà e prende a giocare con più presenza quantitativa. Ecco perché si vede di meno stilisticamente ma si sente nel peso complessivo della manovra.

(dal 32’ st Dimasi) – È un altro elemento che probabilmente meriterebbe una presenza più continua in prima squadra. Gioca pochi palloni ma mette qualità nelle sue giocate da centrocampo in avanti.

Coratella – Ancora una volta ci mette tutto l’impegno possibile e immaginabile ma sembra un corpo a sè, circondato da difensori che gli danno poco spazio. Lui lotta, si intestardisce nel vano tentativo di ritrovare quel gol che gli manca da tempo, e in qualche occasione non è nemmeno troppo fortunato.

(dal 45’ st Ricci) – Un assaggio. Solo un assaggio per lui in attesa di tempi migliori.

Faella – Che dire ancora su di lui quando si sono sprecati tutti gli aggettivi per magnificarne le doti? Veste i panni del giustiziere e in una di quelle giornate grigie di gioco castiga da solo i giovanotti dell’Ilvamaddalena. Se non fosse in questa squadra, bisognerebbe inventarlo.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Paganese-Ilva Maddalena 2-0: un inarrestabile Faella regala vittoria e primato in solitario.

È il solito inarrestabile Alessio Faella a trascinare la Paganese nell'ultima gara casalinga del 2024 che con un gol per tempo supera una coriacea Ilvamaddalena. Una vittoria, non senza difficoltà, che regala la vetta agli azzurrostellati in virtù del KO della Puteolana. 

Novanta minuti in cui la squadra di Esposito è cinica sfruttando al massimo le occasioni che riesce a creare passando al primo vero affondo del match. Faella fa tutto solo: parte dal lato destro della trequarti, si accentra fino al limite per lasciare partire un diagonale imprendibile per Vlasceanu. Dopo il vantaggio, la Paganese compie l'errore di cullarsi sugli allori con i sardi che col passare dei minuti aumentano in coraggio, idee e pericolosità. Dopo un tap-in mancato da Touraj al 21' sugli sviluppi sono i legni a salvare la porta di Spurio: il pallonetto di Blazevic (39') impatta sulla parte superiore della traversa; l'incrocio dei pali ferma il colpo di testa di Nana (43'). 

L'Ilva ci prova anche ad inizio ripresa con Di Pietro su cui Spurio fa buona guardia prima di subire, però, il colpo del KO dopo un quarto di gara. Mancino imbuca per Coratella che dalla linea di fondo mette al centro per Faella che di testa insacca il 12esimo centro personale stagionale. 

La partita si chiude praticamente qui con gli azzurrostellati che rischiano soltanto sul finale di gara ma è provvidenziale la chiusura di Di Masi sulla conclusione a botta sicura di Aloia. 

IL TABELLINO 

MARCATORI: pt 9' Faella; st 18' Faella 

PAGANESE (3-5-2): Spurio; Galizia, G. Esposito, Zugaro (44' st Boccia); Ianniello, Mancino (32' st Di Masi), Bucolo, F. De Feo (22' pt Del Gesso), Langella; Faella, Coratella (46' st Ricci). A disp.: S. Esposito, Mascolo, Metafora, De Angelis, Petrosino. All.: Esposito
 
ILVAMADDALENA (3-5-2): Vlasceanu; Di Pietro, Bonu, Martinoli (32' st Bolo); Di Marco, Furijan (41' st Tapparello), Attili, Tesija, Nana; Blazevic (19' st Alvarez), Touray (1'st Aloia). A disp.: Manis, Bello, Dessena, Tamponi, Riberiro. All.: Fascia
 
ARBITRO: Vicenzi di Bologna
NOTE: Spettatori 1500 circa. Ammoniti: Touray, Ianniello, Esposito (all. Paganese). Recupero: 3' pt, 4' st

da www.paganesemania.it

10.12.24

Ecco il mercato. tra i tanti nomi, D'Angelo e Manca i veri obiettivi.

E' la settimana cruciale per il mercato della Paganese che nelle prossime ore dovrebbe annunciare le prime operazione in entrata ed in uscita. Per capire come sarà il mercato azzurrostellato bisogna rifarsi alle parole del direttore sportivo Guglielmo Accardi che dopo la partita con la Sarnese fece il punto in merito: "Il mercato che andremo sicuramente a fare dovrà tener conto del gruppo che ha trovato la sua identità, il suo equilibrio. Ci sono giocatori che sono fuori da questo undici iniziale che meritano rispetto assoluto e il mercato deve tener conto di questi equilibri. Sappiamo che questa rosa necessità di qualche calciatore che integri il lavoro di questo gruppo ma non prenderemo delle figurine. Da due anni operiamo in questo modo e continueremo a farlo così tenendo conto delle linee guida della sostenibilità della società".

Nello specifico l'orientamento della società è quello di mettere a segno tre colpi, uno per reparto, che vadano ad integrare un gruppo che è secondo in classifica ad una sola lunghezza dalla vetta. Sotto osservazione il reparto offensivo. Tanti i nomi circolati in questi giorni e accostati alla Paganese da Abreu del Cassino, quando c'era aria di smobilitazione con le dimissioni del presidente, a Camilli del Tivoli. S'era proposto anche l'ex San Marzano Fode' Camara per poi spuntare il nome di Cavallo del Messina e Vuthaj del Chieti. 

Il nome caldo per l'attacco azzurro sarebbe, però, quello di Antonio D'Angelo, 26enne del Chyntialbalonga già 8 reti in stagione. Dal club laziale potrebbe arrivare anche il centrocampista 25enne Luca Manca anche se bisogna superare la resistenza della società poca intenzionata a cederlo. 

Valutazioni, invece, in difesa sull'approvare un arrivo o meno vista anche  la duttilità di Francesco De Feo in quel reparto. 

Sul fronte cessioni l'arrivo di un attaccante aprirebbe le porte ad una partenza. Sino a questo momento tutti o quasi hanno dato il proprio contributo anche se Giammarco De Feo ha pagato il ritardo di preparazione e qualche infortunio, stesso discorso per Ferreira, che dopo aver ripreso fiato e gamba s'è bloccato. Coratella, invece, lo si sta aspettando come l'avvocato Agnelli aspettava il suo Godot ai tempi di Del Piero. 

Valutazioni poi anche su coloro che hanno avuto meno spazio con qualcuno che potrebbe chiedere di essere ceduto per giocare di più altrove. In questo intreccio si snoda il mercato del direttore Accardi che come mantra avrà sempre l'equilibrio da preservare per questo gruppo che ha fatto molto bene sino ad ora. 

Peppe Nocera - paganesemania.it

I conti della serva.

DI NINO RUGGIERO

I conti dei cosiddetti punti persi o guadagnati in una determinata partita possono essere fatti solo alla fine del campionato. Quella che potrebbe sembrare una battuta di arresto, considerando le pesanti assenze accusate in formazione (Faella, Dicorato, Ferreira, De Angelis, Gianmarco De Feo) potrebbe anche essere stata una scelta scientifica di mantenere il risultato iniziale. Gli esperti di calcio, d’altronde, hanno sempre suggerito che quando non è possibile arrivare alla vittoria è da saggi accontentarsi del pareggio.

Un po’ come avveniva tanti anni fa, quando in determinate occasioni, veniva evocato il cosiddetto “conto della serva”. Si pensava cioè a risparmiare le risorse quotidiane per poterle poi reinvestire in vista di un domani migliore. Già, investire. Quando e come adesso che c’è in corso la campagna invernale di calciomercato?

Ora, se da una squadra che viaggia con il vento in poppa è lecito attendersi prestazioni all’altezza della posizione che si ha in classifica, è altrettanto lecito pensare che in campo ci sono anche gli avversari; e poi c’è comunque il fattore campo che non va mai sottovalutato. Per cui, guardando alla partita di ieri in terra sarda, si può anche dire che il pareggio ottenuto dalla Paganese va accettato come un buon risultato.

Certo, tutti vorremmo vedere sempre una squadra spavalda e fiera che travolge tutto e tutti; ma i conti da fare con la realtà sono ben diversi soprattutto quando si pensa che l’attuale compagine societaria che fa capo al patron Nicola Cardillo ha dovuto fare i conti non solo con l’allestimento di una squadra ma anche con debiti pregressi della vecchia società. Oggi, è motivo di orgoglio per tanti appassionati vedere la Paganese al secondo posto in classifica, a un solo punto dalla capolista Puteolana. Un sogno, sì proprio un sogno che non deve finire all’alba di una nuova era. Ecco perché – pur nell’amarezza di un pareggio che deve essere considerato positivo per tanti motivi – l’avventura continua e diventa sempre più avvincente.

Sulla partita avrete già avuto modo di leggere il pagellone stilato alla fine della gara, e non dirò altro sulle prestazioni singole dei componenti della squadra che vanno comunque elogiati. Aggiungerò solo che si sono avuto conferme importanti sul fronte di atleti ingaggiati per dare sostanza alla squadra.

A questi atleti, probabilmente si aggiungerà a breve qualche altro calciatore che dovrebbe consentire alla squadra di elevare il tasso tecnico complessivo senza stravolgere l’impianto di gioco che è nella mente dell’allenatore Raffaele Esposito. Almeno lo speriamo.

da www.paganesegraffiti.it

9.12.24

La Paganese vista da...Nocera! - Con l'Uri di più non si poteva...e ora sotto con il mercato.

Che fosse stata una partita complicata, alla vigilia lo si sapeva. Una Paganese che è stata rivoluzionata, vedi assenze per infortuni e squalifiche, da mister Esposito che ha dovuto fare di necessità virtù. Dinanzi al monumentale Spurio, è stato modificato ogni reparto. De Feo Francesco, jolly impeccabile, spostato in difesa con Montoro ritornato a centrocampo e Mancino a fare da vice Faella al fianco di Coratella. La verve dei sardi è stata chiara sin dall'inizio e la Paganese ha cercato di arginare le folate dei giallorossi ma di più non ha prodotto optando per una partita di contenimento. Il reparto avanzato ha stentato e quasi mai impensierito la retroguardia di casa. Seppur decisamente decimata la Paganese ha ottenuto il massimo dalla partita anzi vista la prima caduta della capolista a Guidonia, ha rosicchiato anche un punto alla capolista. 

Ora però si attendono i dovuti rinforzi come detto la, settimana scorsa nel post gara con la Sarnese. Due o tre colpi che aumentino, mantenendo i giusti equilibri, il peso specifico della rosa e la qualità. Alle spalle Cassino, Guidonia e Gelbison stanno ritrovando punti importanti e il mercato sarà fatto per partecipare al ballo della promozione. A maggior ragione la Paganese non può farsi trovare impreparata e dovrà dare un segnale preciso e concreto sulle sue velleità di promozione.

Peppe Nocera - paganesemania.it



Voce grossa del Guidonia! E' di nuovo bagarre in vetta.

Va al Guidonia la copertina al termine della 15^ giornata del girone G che in un solo colpo pone alla fine alla sua 'crisi' di risultati mandando KO per la prima volta in campionato la capolista Puteolana. A decidere il big match le reti di Spinosa, Cali e Calzona, a nulla vale il momentaneo pari su rigore di Coniglio, che consentono così ai laziali di ritornare alla vittoria dopo ben 4 turni. Rallenta in vetta, ma si porta a -1 dai flegrei, la Paganese che in piena emergenza in termini uomini non va oltre lo 0-0 in Sardegna contro l'Atletico Uri

Ne approfittano così alle loro spalle le altre 'grandi' del campionato che vincono e convincono per una vera bagarre nella zone alte con ben 6 compagini in appena 4 punti. Vita facile per la Sarnese che nell'anticipo del sabato travolge l'Olbia (4-1) archiviando la pratica già al termine dei primi 45 minuti con Munoz, Labriola e Marini. Nella ripresa Furtado prova a riaprire il match prima del 4-1 finale di Lagzor. A valanga anche la Gelbison di Mimmo Giampà (4-0) che con le reti di Croce, Gallo, Salzano e Dambros si sbarazza dell'Atletico Lodigiani. All'ultimo assalto, invece, il Cassino ha la meglio dell'Anzio: dopo la rete in avvio di Herrera e l'autogol di Cori a metà ripresa, è Rossi a regalare al novantesimo i tre punti alla squadra di Imperio Carcione che si porta così a ridosso del duo Puteolana (-2) e Paganese (-1). 

Stecca ancora, invece, il Savoia di Mimmo Giacomarro che deve arrendersi al Terracina che ottiene la prima vittoria interna. Al "Colavolpe" il solito Maniero porta in vantaggio gli oplontini prima della decisiva doppietta di Dorato. 
In zona salvezza, il COS Sarrabus Ogliastra ottiene la seconda vittoria esterna consecutiva (4° risultato utile consecutivo) imponendosi con la rete di Floris in casa del Cynthialbalonga mentre termina a reti bianche Ilvamaddalena-Real Monterotondo

Cinquina, infine, del Lattedolce Sassari che in casa schianta il Trastevere (5-1) con Loru e le doppiette di Pulina e Sorgente. 

da paganesemania.it



Atletico Uri-Paganese 0-0: la Rassegna Stampa da PaganeseGraffiti.



Atletico Uri-Paganese 0-0: sugli scudi Spurio, Zugaro e Bucolo (il Pagellone di PaganeseGraffiti).

Solo il tempo ci dirà se, in ottica primato, il punto preso in Sardegna sarà da considerare guadagnato o se invece costituirà un’occasione perduta perché non sfruttata.

La partita non è stata all’altezza delle aspettative. La Paganese ha giocato di certo una delle gare più brutte di questo campionato e ha rischiato parecchio per tutta la durata della partita. Ma va detto, a onor del vero, che la squadra azzurro-stellata ha risentito molto delle assenze in contemporanea di alcuni uomini che sono tra i migliori interpreti di un calcio considerato di prim’ordine.

Per il resto va detto che un punto preso in trasferta è pur sempre prezioso perché nel corso di un campionato lungo ed estenuante bisogna sempre fare i conti con gli incidenti di percorso perché non è mai detto che una squadra più forte sulla carta debba sempre vincere e convincere.

Piuttosto, visto che il distacco dalla Puteolana si è dimezzato, sarà forse il caso di dare un’accelerata alle operazioni di mercato perché la squadra proprio ieri ha dimostrato di avere assolutamente bisogno di qualche elemento di qualità.

Vediamo come si sono comportati gli interpreti della partita.

Allenatore Raffaele Esposito – Il suo primo intendimento forse era di assicurare alla squadra alcune certezze. Ecco spiegato l’impiego in contemporanea di De Feo e di Zugaro nella linea a tre, con conseguente utilizzo di due under, più bravi a difendere che a offendere, sulle linee di fascia destra e sinistra. Considerate le assenze di rilievo, bisogna dire che ha fatto tutto quello che era lecito fare anche se probabilmente, dopo un primo tempo in affanno, avrebbe potuto inserire prima Di Masi per dare un assetto più quadrato alla manovra. Ma nel calcio non si può indovinare sempre tutto.

Spurio – Dimostra sempre più di essere uno dei punti di forza della squadra. Salva il risultato con almeno tre interventi risolutivi. Sicuramente uno dei migliori in campo. Ecco spiegato perché è diventato un idolo dei tifosi.

Ianniello – Viene schierato come esterno a destra in una difesa a cinque e il suo compito lo svolge con alterna fortuna. Si fa trovare pronto nella fase difensiva ma si vede poco in avanti nella zona di destra in fase di proposizione del gioco.

Esposito – La settimana di riposo forzato non gli ha fatto molto bene. Inizia con qualche svarione di troppo per uno del suo calibro ed esperienza. Poi si riprende alla distanza e chiude con la solita disinvoltura e determinazione soprattutto quando la lotta si fa dura e bisogna conservare il risultato.

De Feo – Trova sistemazione come terzo di difesa a destra. Non sbaglia un intervento pur nella insolita posizione, a conferma di essere diventato un vero e proprio jolly per la squadra. Con lui in campo l’allenatore Esposito può dormire sonni tranquilli.

Langella – Le note per lui non sono proprio entusiasmanti perché non si vede mai in avanti a proporre iniziative sulla fascia sinistra. Va molto meglio quando ripiega a difesa del risultato.

Bucolo – Sta attraversando un periodo di forma smagliante. I segnali in tal senso erano già arrivati dalla partita disputata con la Sarnese. Contro l’Atletico Uri conferma di essere l’elemento di mestiere e di classe di cui la squadra ha bisogno nei momenti di difficoltà. Riesce a emergere con tempismo e autorevolezza in tutte le situazioni intricate.

Del Gesso – Non è la sua giornata. Ci mette tutto l’impegno possibile e immaginabile ma non riesce a legare con il resto della squadra. Vaga per il campo senza mai trovare un acuto per dare una svolta nella zona centrale del campo dove gli avversari corrono all’impazzata.

(Dal 29’ st Di Masi) – Entra al posto di Del Gesso con buona lena e si fa anche ammonire al primo intervento. Si vede che ha voglia di trovare posto in prima squadra e si dà un gran da fare nei pochi minuti in cui è in campo.

Zugaro – L’allenatore ha visto giusto. Dopo la bella prova di domenica scorsa lo conferma sulla linea a tre dei difensori centrali. È autore, al pari di Bucolo, di una prova assolutamente superiore alla media. Le sue accelerazioni in avanti, con repentino cambio di passo, portano una ventata di aria fresca nell’economia della squadra. Un suo tiro su calcio di punizione mette i brividi alla difesa sarda.

Montoro – Le tenta tutte, ma non riesce a trovare la posizione giusta in campo. L’impegno non manca ma i risultati sono alquanto deludenti perché gli avversari nella sua zona sembrano avere una marcia in più.

Coratella – Si batte con grande coraggio su tutto il fronte offensivo della squadra essendo l’unico terminale di attacco. Pochi i palloni giocabili dalle sue parti e quasi tutti nella seconda frazione della gara quando la Paganese dà illusoriamente l’impressione di poter cambiare l’andamento della gara.

Mancino – Schierato come seconda punta, non trova spazi per fare emergere il suo talento. Si fa vedere soprattutto nel secondo tempo con buone iniziative individuali quando la Paganese spinge di più nel tentativo di arrivare alla segnatura. Ma anche per lui la giornata non è proprio felice.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Atletico Uri-Paganese 0-0: pesano le tante assenze in casa azzurrostellato.

Finisce a reti bianche la trasferta sarda della Paganese che non va oltre lo zero a zero al "Peppino Sau" di Usini contro l'Atletico Uri. Zero a zero il risultato finale al termine di un match avaro di emozioni in cui hanno pesato per gli azzurrostellati le tante assenze sia in difesa (out Galizia e Dicorato) ma sopratTutto in attacco dovendo rinunciare contemporaneamente allo squalificato Faella e agli infortunati Ferreira e Gianmarco De Feo.

Esposito opta così per il duo Mancino-Coratella in attacco, con Del Gesso e Montoro al fianco di Bucolo in mediana. Sulle corsie laterali gli under Ianniello e Langella con la difesa tutta over composta da De Feo, Esposito e Zugaro.

Sono pochissime le emozioni nell'arco dei novanta minuti: la Paganese non riesce praticamente mai a creare pericoli disputando però una gara compatta e ordinata in difesa. Gli unici pericoli dell'Uri giungono ad inizio ripresa quando Spurio si fa trovare pronto sulla conclusione di Bah dopo appena 30 secondi e su quella dal limite di Melis (6').

Un punto tutto sommato positivo per le tante difficoltà in rosa che permette di allungare a sei i risultati utili consecutivi  e di accorciare sulla capolista Puteolana, distante ora una sola lunghezza, caduta nel big match di giornata con il Guidonia.

IL TABELLINO

ATLETICO URI (3-5-2): Cherchi; Piacente, Rosseti, Fadda; F. Piga (40' st Dore), Fedele, Melis, Animobono Pisano; Attili, Bah (26' st Basciu). A disp.: Renna, Anedda, Ravot, Fiorelli, C. Piga, Tuveri, Mari. All.: Paba

PAGANESE(3-5-2): Spurio; F. De Feo, Esposito, Zugaro; Ianniello, Del Gesso (30' st Di Masi), Bucolo, Montoro, Langella; Mancino, Coratella. A disp.: Cacciapuoti, Boccia, Mascolo, De Angelis, Petrosino. All.: Esposito

ARBITRO: Passarotti di Mantova
NOTE: Spettatori 150 circa. Ammoniti: Rossetti, Langella, Di Masi. Angoli: 4-7. Recupero: 2'pt, 3'st

da www.paganesemania.it

3.12.24

Vince chi segna per primo. È così!

DI NINO RUGGIERO

Paganese e Sarnese se la sono giocata come tanti anni fa, a viso aperto, senza quelle tattiche astruse che fanno a pugni con il calcio di una volta. Allora, ai tempi di un calcio pioneristico, soprattutto quando la gara aveva la connotazione di un derby, si diceva che in questo tipo di partite era importante segnare per primi. Anzi si aggiungeva, a mo’ di oracolo, chi segna per prima vince.

La storia del calcio locale è piena di questo tipo di partite che si sono concluse con risultati risicati. Il cliché della gara disputata domenica al “Marcello Torre”non si è discostato di molto dai ricordi di chi questo tipo di partite li ha vissuti intensamente in epoche passate. Essi vengono riportati dalle memorie storiche di coloro i quali questi momenti li hanno vissuti soprattutto al vecchio “Del Forno” e si perdono nella notte dei tempi.

Ma torniamo alla partita di domenica.

Davanti a una cornice di pubblico di altri tempi, la tifoseria organizzata paganese ha festeggiato quaranta anni di attività del gruppo denominato “Street Urchins”. I festeggiamenti hanno portato bene alla squadra azzurro-stellata che ha conquistato una vittoria preziosissima per la sua classifica. Della partita ho già detto tutto con il consueto pagellone di fine gara e non è il caso di ripetermi. Aggiungerò soltanto, dopo aver ricordato le convinzioni di chi i derby li ha vissuti, che la Paganese ha messo tre punti preziosi nel carniere la cui entità sarà valutabile nel prosieguo del campionato.

Adesso, in vista del mercato invernale, bisognerà capire le strategie della società che ha nel mirino la Puteolana, leader del campionato. Da quello che traspare dalle dichiarazioni precise e riflessive di Guglielmo Accardi, pare di capire che non ci saranno stravolgimenti dell’attuale inquadratura. Ed è giusto così. Fino a questo momento la squadra ha dimostrato di tenere bene il campo in virtù di una buona organizzazione di gioco, ma forse avrebbe bisogno di un po’ di qualità in più nella zona centrale del campo ed in attacco. In questa valutazione, bisognerà soppesare le varie dinamiche che interessano alcuni calciatori importanti che potrebbero avere bisogno di tirare il fiato e che quindi dovrebbero avere un alter ego dello stesso valore. Ma bisognerebbe anche valutare le condizioni fisiche soprattutto di Ferreira che ha accusato problemi di natura muscolare proprio nel momento in cui stava cominciando a dare il meglio di se stesso.
Per finire, credo che un occhio particolare – sempre in tema di mercato – debba andare in direzione di qualche under già rodato per rafforzare la pattuglia dei giovani che così bene si stanno comportando in questa fase del campionato. Sono tre i giovani under da schierare obbligatoriamente in questi campionati e quindi è su di loro che sarebbe preferibile puntare, sempre beninteso, che non ci sia la possibilità di agganciare qualche elemento, anche navigato, in grado di elevare il tasso tecnico complessivo della squadra.

da www.paganesegraffiti.it

La Paganese vista da...Nocera! - Una domenica perfetta!

E' stata la domenica perfetta. In tutti i sensi. Sotto tutte le sfumature. Avevo preoccupazione e timore per questa partita. Innanzitutto per quel senso di scaramanzia che mio pervade quando ci sono grandi preparativi oltre alla consistenza dell'avversario. Spesso in passato con il Torre sfavillante il risultato non è stato quello che ci si aspettava. Questa volta no e chissà se dall'alto non ci ha messo il suo Salvatore Francavilla nell'alzare insieme ai suoi Monelli un muro invalicabile dinanzi a Spurio che in versione Franco Baresi ha neutralizzato in scivolata una pericolosa incursione avversaria.

Tutto tremendamente bello! Una Paganese ben determinata, che ha spinto subito sull'acceleratore, ha indirizzato dalla sua parte il primo tempo. E' mancato poco che si realizzasse il mio auspicio. Ovvero poter scrivere a distanza di 35 anni da De Feo a De Feo ricordando il gol vittoria di Luigi De Feo, contro la Sarnese nell'89, al figlio che ieri s'è procurato il rigore trasformato da Faella.

Nella ripresa è uscita la Sarnese, timida e imballata nel primo tempo, ma la Paganese ha mostrato i denti. Ha retto all'urto, ha sofferto, ha giocato allo stremo con tante assenze, vedi anche quella di Dicorato uscito nel primo tempo, portando a casa una vittoria che la mantiene in scia alla Puteolana ancora vincente.

Avevo scritto alla vigilia che serviva un Marcello Torre ribollente di passione. Così è stato! E' stato un Marcello Torre che ha creato un'atmosfera incredibile spinta da una Curva Nord spettacolare. 

Peppe Nocera - paganesemania.it



2.12.24

La classifica aggiornata: Puteolana e Paganese in scia, Guidonia, che succede? Olbia, crisi finita.

Prosegue la corsa in vetta al girone G la Puteolana, l’unica ancora imbattuta dopo 14 gare, che tra le mura amiche fa sua la sfida d’alta classifica contro l’Anzio. I flegrei archiviano il match già nei primi 45 minuti con le reti di Cangemi dopo appena 100 secondi e di Coniglio poco dopo la mezzora. Resta in scia, e sempre a distanza di due punti, la Paganese che si impone di misura nel derby con la Sarnese, che incamera così il primo ko dell’era Cavallaro dopo ben 7 risultati utili consecutivi. Di Faella su rigore, al decimo centro stagionale, il gol vittoria. 

Alle loro spalle con 25 punti il Cassino che, dopo ben 4 pareggi consecutivi, torna alla vittoria. Al Salveti contro il Lattedolce Sassari decidono le reti di Cocorocchio e dell’ex azzurrostellato Herrera, a nulla vale il gol dell’altro ex Paganese Simone Sorgente. 

Torna alla vittoria anche la Gelbison di Mimmo Giampà che si impone (2-1) a Trastevere grazie ad una doppietta di Prado. Non sa più vincere, invece, il Guidonia che, partito coi favori del pronostico, è a secco da ben 4 turni. Tra le mura amiche, infatti, non riesce a superare l’Ilvamaddalena che risponde con Alvarez al gol di Maccari. Continua il momento no, nonostante l’arrivo di Giacomarro in panchina, il Savoia inchiodato sullo 0-0 dal Sarrabus Ogliastra, fanalino di coda del girone. L’ultima vittoria risale proprio alla sfida con la Paganese ben 5 turni fa.

In ottica salvezza bel balzo in avanti del Cynthialbalonga che con Manca si impone in casa dell’Atletico Lodigiani e del Real Monterotondo che nell’anticipo di sabato rifila una manita all’Atletico Uri, prossimo avversario della Paganese, che termina la gara in 9 uomini. Crisi ufficialmente finita, infine, per l’Olbia che superando (2-1) il Terracina inanella il quarto risultato utile consecutivo, la terza vittoria nelle ultime quattro. 

da www.paganesemania.it




Paganese-Sarnese 1-0: la Rassegna Stampa da PaganeseGraffiti.





Paganese-Sarnese 1-0: Bucolo sale in cattedra (il Pagellone di PaganeseGraffiti).

DI NINO RUGGIERO

Dal “Marcello Torre” e dall’incontro odierno con la Sarnese arriva una verità incontestabile: la Paganese sa soffrire e sa anche vincere. Questo che significa? Significa che la squadra sotto la guida di Raffaele Esposito non ha soltanto una inquadratura solida e affidabile ma ha anche il carattere che si richiede a una squadra che vuole aspirare a traguardi importanti.

La partita non è stata bella e si sapeva che – come ogni derby che si rispetti – poteva essere decisa in qualsiasi momento della gara. Ha vinto la Paganese e la Sarnese ha ben poco da lamentare anche se territorialmente ha prodotto di più spingendo a piene mani nel tentativo di raddrizzare il risultato.

La Paganese si è mostrata all’altezza della situazione e ha saputo contenere gli sterili attacchi degli avversari. Prova che sia che ben pochi tiri hanno impensierito il numero uno degli azzurrostellati.


Vediamo come si sono comportati gli interpreti della partita.

Allenatore Raffaele Esposito – Ha allestito una difesa nuova di zecca a causa dell’assenza di Esposito e ha avuto ragione. Al centro Dicorato ha iniziato alla grande, salvo poi dover uscire dopo un quarto d’ora per un risentimento muscolare. Ha trovato posto per Zugaro sulla sinistra dello schieramento e il calciatore ha ripagato la sua fiducia con una grossa prestazione. Ha rimescolato per forza di causa maggiore le sue carte nel corso della partita e ancora una volta ha avuto ragione in virtù di un risultato che pone la squadra a due punti dalla Puteolana che non perde un colpo.

Spurio – La fiducia in lui è sempre ben riposta e lo dimostra domenica dopo domenica perché conferisce sicurezza e tranquillità alla difesa. Eccelle nelle uscite e a dieci minuti dal termine conferma le sue qualità uscendo tempestivamente per anticipare Lagzir lanciato a rete.

Ianniello – Viene schierato sulla fascia destra a sostegno della difesa a tre e dimostra tutta la sua bravura soprattutto nel secondo tempo quando la squadra è costretta sulla difensiva dalla pressione esercitata dalla Sarnese.

(dal 89’ Montoro) – Solo pochi minuti per lui

Dicorato – Schierato come centrale difensivo al posto dello squalificato Esposito, dimostra di essere pronto e disponibile in tutti i ruoli. Deve uscire dal campo dopo appena un quarto d’ora per un risentimento muscolare

(dal 17’ Del Gesso) – Entra prendendo i compiti di centrocampista di spalla che spettavano a De Feo, retrocesso in difesa al posto dell’infortunato Dicorato. Riesce a ritagliarsi un ruolo importante a sostegno di Bucolo e macina chilometri per far sentire la sua presenza nella zona mediana del campo.

Galizia – Non si smarrisce mai come terzo difensore centrale schierato a destra e fa capire subito agli avversari che da quelle parti non si passa. Bravissimo a conservare il risultato quando la squadra è costretta a difendersi per salvaguardare il vantaggio. Si conferma come ottimo acquisto in ottica “under”.

Langella – Parte come giocatore di fascia sinistra a sostegno di Zugaro impegnato sullo stessa linea e si fa valere soprattutto in fase difensiva sul finale di partita quando eroicamente, dopo aver rimediato un colpo alla testa, resta strenuamente al suo posto

De Feo – Parte da centrocampista per poi andare a sostituire l’infortunato Dicorato al centro della difesa. Gara esemplare nella veste di giocatore tuttofare. Su di lui, in fase di attacco, viene commesso il fallo dal quale scaturisce il calcio di rigore che risolve la partita. Al momento appare tra i più in forma e degno di conferma.

Bucolo – Gioca una delle migliori partite da quando è a Pagani e si distingue non solo per linearità di gioco ma anche per l’intensità con la quale si batte in ogni zona del campo. Assume il ruolo guida che gli compete per esperienza e mestiere. Non sbaglia un solo intervento e chiama a raccolta la squadra quando si tratta di arrivare a difendere il risultato.

Zugaro – Schierato quasi a sorpresa tra i tre centrali in posizione di terzo a sinistra dello schieramento, dimostra di poter essere una pedina importante della squadra. Risulta ancora una volta tra i migliori in campo. Sarà difficile riuscire a fare a meno del suo apporto nel prosieguo del campionato.

Mancino – Si sacrifica in un lavoro oscuro sull’altare della praticità per il bene della squadra e si vede meno del solito in fase offensiva. Sul finale è promotore di un paio di incursioni che avrebbero meritato migliori fortune.

(dal 89’ Boccia) – Solo qualche minuto per lui.

Coratella – Svolge il suo compito di prima punta facendo a sportellate con i difensori sarnesi che lo marcano stretto e gli concedono poco spazio. Si sfianca anche in un lavoro di interdizione quando le condizioni tattiche lo richiedono e lascia il campo sul finale solo perché esausto.

(dal 79’ De Feo G.) – Pochi minuti per lui in attesa di tempi migliori. Ancora non si è visto l’attaccante che potrebbe cambiare il volto all’interno reparto offensivo della squadra

Faella – Comincia alla grande, come suo solito, e non bastano le doppie marcature preparate a tavolino per frenarne l’irruenza. Segna su calcio di rigore ed è freddo e glaciale dal dischetto. Adesso le reti realizzate sono in doppia cifra. Ma la storia non finisce qui …

da www.paganesegraffiti.it

Paganese-Sarnese 1-0: cuore, grinta e Faella, il derby va agli azzurrostellati.

Con cuore, grinta e Faella la Paganese supera di misura al “Marcello Torre” la Sarnese e continua così ad inseguire la Puteolana in vetta, distante sempre due punti. A decidere l’incontro il calcio di rigore, concesso per fallo su De Feo, realizzato dell’attaccante azzurrostellato, al decimo centro stagionale, a metà della prima frazione di gioco. 

Dopodiché gli uomini di Esposito, in emergenza di uomini dovendo rinunciare, oltre ad Esposito e a Ferreira, dopo un quarto di gara anche a Dicorato per noie muscolari, dimostrano cosa vuol dire il termine squadra soprattutto nella ripresa soffrendo la maggiore pressione della Sarnese ma senza minimamente ‘sbandare’. Gli unici pericoli degli uomini di Cavallaro, oltre due conclusioni alla mezzora di Samotti e Marini che terminano sul fondo, sono su due ripartenze. La prima (7’) su un repentino capovolgimento di fronte in seguito da un corner a favore della Paganese su cui è provvidenziale la chiusura in spaccata di Galizia su Munoz. La successiva a dieci dal termine (36’) quando Spurio con una pericolosa ma alquanto efficace uscita di piede al limite dell’area sventa il pericolo su Lagzir lanciato a rete.

A nulla vale il forcing finale della Sarnese che deve arrendersi nella bolgia del Marcello Torre dopo 7 risultati utili consecutivi. Per la Paganese è festa grande, la rincorsa continua…

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 27’ su rig. Faella

PAGANESE (3-5-2): Spurio; Ianniello (45' st Montoro), Galizia, Dicorato (19' pt Del Gesso); Zugaro, Mancino (45' st Boccia), Bucolo, F. De Feo, Langella; Faella, Coratella (34’ st G. De Feo). A disp.: Cacciapuoti, Di Masi, Mascolo, Metafora, Petrosino. All.: Esposito

SARNESE (3-5-2): Bonucci; Samotti (45’ st Montini), Altobelli, De Nova; Manuzzi (39’ st Panzera), Serio (6’ st Marini), Vecchione, Uliano (18' st Liurni), Callegari (6’ st Labriola); Munoz, Lagzir. A disp. Bufano, Montini, Lfareh, Maresca, Gasti. All. Cavallaro

ARBITRO: Luigi Pica di Roma 1 

NOTE: Spettatori 2000 circa. Ammoniti: Faella, F. De Feo, Munoz, Spurio, Altobelli, Lagzir. Angoli: 1-3. Recupero: 2' pt, 6' st

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