Paganese e Sarnese se la sono giocata come tanti anni fa, a viso aperto, senza quelle tattiche astruse che fanno a pugni con il calcio di una volta. Allora, ai tempi di un calcio pioneristico, soprattutto quando la gara aveva la connotazione di un derby, si diceva che in questo tipo di partite era importante segnare per primi. Anzi si aggiungeva, a mo’ di oracolo, chi segna per prima vince.
La storia del calcio locale è piena di questo tipo di partite che si sono concluse con risultati risicati. Il cliché della gara disputata domenica al “Marcello Torre”non si è discostato di molto dai ricordi di chi questo tipo di partite li ha vissuti intensamente in epoche passate. Essi vengono riportati dalle memorie storiche di coloro i quali questi momenti li hanno vissuti soprattutto al vecchio “Del Forno” e si perdono nella notte dei tempi.
Ma torniamo alla partita di domenica.
Davanti a una cornice di pubblico di altri tempi, la tifoseria organizzata paganese ha festeggiato quaranta anni di attività del gruppo denominato “Street Urchins”. I festeggiamenti hanno portato bene alla squadra azzurro-stellata che ha conquistato una vittoria preziosissima per la sua classifica. Della partita ho già detto tutto con il consueto pagellone di fine gara e non è il caso di ripetermi. Aggiungerò soltanto, dopo aver ricordato le convinzioni di chi i derby li ha vissuti, che la Paganese ha messo tre punti preziosi nel carniere la cui entità sarà valutabile nel prosieguo del campionato.
Adesso, in vista del mercato invernale, bisognerà capire le strategie della società che ha nel mirino la Puteolana, leader del campionato. Da quello che traspare dalle dichiarazioni precise e riflessive di Guglielmo Accardi, pare di capire che non ci saranno stravolgimenti dell’attuale inquadratura. Ed è giusto così. Fino a questo momento la squadra ha dimostrato di tenere bene il campo in virtù di una buona organizzazione di gioco, ma forse avrebbe bisogno di un po’ di qualità in più nella zona centrale del campo ed in attacco. In questa valutazione, bisognerà soppesare le varie dinamiche che interessano alcuni calciatori importanti che potrebbero avere bisogno di tirare il fiato e che quindi dovrebbero avere un alter ego dello stesso valore. Ma bisognerebbe anche valutare le condizioni fisiche soprattutto di Ferreira che ha accusato problemi di natura muscolare proprio nel momento in cui stava cominciando a dare il meglio di se stesso.
Per finire, credo che un occhio particolare – sempre in tema di mercato – debba andare in direzione di qualche under già rodato per rafforzare la pattuglia dei giovani che così bene si stanno comportando in questa fase del campionato. Sono tre i giovani under da schierare obbligatoriamente in questi campionati e quindi è su di loro che sarebbe preferibile puntare, sempre beninteso, che non ci sia la possibilità di agganciare qualche elemento, anche navigato, in grado di elevare il tasso tecnico complessivo della squadra.