Senza strafare, con una prestazione così così, la Paganese prende i tre punti in palio con l’Angri e conquista, in condominio con il Pomezia, la prima posizione in classifica.
Sempre più strano il calcio. Nel turno precedente, a Caserta, gli azzurrostellati avevano dominato in lungo e in largo per poi cedere, proprio alla fine, due punti d’oro all’avversaria di turno.
Contro l’Angri, in un derby dal sapore antico, gli uomini di Giampà hanno probabilmente recuperato i due punti persi malamente per strada proprio a Caserta. Si, perché diciamocelo in un orecchio, l’Angri si è dimostrata una signora squadra e ha ribattuto colpo su colpo alle iniziative della Paganese; prima, andando in vantaggio dopo nemmeno cinque minuti di gioco con un’azione da manuale calcistico e poi con una saggia condotta utilitaristica che ha portato a bloccare sul nascere la fonte di gioco avversaria individuata nel fantasista D’Agostino.
Amici, questo è il calcio; giochi bene e non vinci, giochi maluccio e fai bottino pieno. Va detto però – a scanso di equivoci – anche che la vittoria non è mai il frutto solo del caso o della buona sorte. La Paganese non ha strabiliato per padronanza territoriale come a Caserta, ma ha giocato la sua onesta partita, impreziosita però da tre autentiche perle; una di Pozzebon e due di D’Agostino.
La partita. Sul piano puramente tecnico va detto che qualcosa bisognerebbe registrare nella fase difensiva attuata dalla squadra; badate bene, fase difensiva, che è cosa ben diversa dall’accusare solo i componenti della difesa quando si incassa un gol.
Resta il fatto, a prescindere dalle considerazioni puramente tecniche, che prendere quattro gol in due gare non è da squadra che vuole vincere un campionato. I campionati si vincono con difese che prendono pochi gol; e questa Paganese mostra probabilmente di avere bisogno – oltre che di una maggiore partecipazione alla fase difensiva da parte di tutti i componenti chiamati ad interpretarla – anche di maggiore personalità al centro della difesa.
Per il resto ci sono state conferme soprattutto da parte di Iuliano, faro indiscusso del centrocampo, e del difensore tuttofare Adeyemo. Cresce Pozzebon. Peccato per l’espulsione rimediata da De Felice nel finale. In Sardegna, contro l’Atletico Uri, appuntamento domenica alle ore 13 e 30, orario insolito, Giampà dovrà fare a meno di lui. Ma è pronto in rampa di lancio il coloured Gueye, di cui si dice un gran bene. Vediamolo all’opera.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com