Il discorso della promozione è ancora aperto. Lo ha affermato con forza la Paganese che – nell’anticipo di sabato – è riuscita a vincere la seconda partita di seguito contro i sardi della Sarrabus Ogliastra. Poco importa se domenica l’esito dell’incontro Sorrento-Casertana non ha rispettato le aspettative generali delle squadre che aspirano alla prima posizione della classifica; tra queste, ovviamente, la Paganese.Il Sorrento è vivo e vegeto, d’accordo, ma non è detto che possa continuare a mantenere il ritmo che fino a questo momento ha contraddistinto il suo cammino. Il campionato è ancora lungo e c’è il mercato di riparazione alle porte, cui la Paganese (da informazioni trapelate) attingerà a piene mani per sistemare alcune carenze di ordine tecnico, che hanno caratterizzato il suo altalenante cammino fino a questo momento.
Dicembre sarà il mese delle verità. Quando mancano ancora quattro gare prima del giro di boa, niente è deciso per quello che riguarda la possibilità di inserirsi nella lotta per la promozione. I sette punti che oggi dividono la Paganese dalla vetta possono essere recuperati.
La storia ci dice che in questi campionato le rimonte sono possibili. Basterebbe andare con la mente al torneo 1998-99 quando la Real Paganese – se la memoria non m’inganna – riuscì a recuperare la bellezza di dieci punti al Sapri che nella prima parte campionato veleggiava solitario in vetta alla classifica; aveva vinto per 1 a 3 a Pagani e sembrava irraggiungibile ma fu poi sorpassato dopo una storica sfida diretta, disputata proprio a Sapri di mercoledì. Ricordiamolo: la partita decisiva – cui partecipò nonostante la giornata feriale una strabocchevole folla di tifosi paganesi – vide la vittoria della squadra azzurro-stellata per 2 reti a 1 con gol di Perrone e Santaniello.
In quell’annata, proprio a dicembre cominciò la marcia trionfale degli uomini di Amerigo Ferrara che, domenica dopo domenica, rosicchiarono preziosi punti alla capolista Sapri e vinsero poi il campionato con tre punti di vantaggio proprio sul Sapri.
Intendiamoci, il cammino per Giampá e compagni non sarà facile ma le due vittorie consecutive, conseguite con il Cassino e con la Sarrabus Ogliastra, autorizzano a sperare in un’inversione di rotta, dopo tanti pareggi; il tutto condito dalle novità di mercato che di certo arriveranno e che – si spera – possano dare maggiore consistenza tecnica nei ruoli che fino a questo momento non hanno del tutto convinto.
La Paganese dovrà per prima cosa pensare a vincere, indipendentemente da quello che riuscirà a fare o non fare il Sorrento. Vincere innanzitutto, senza fare calcoli. Il tempo alla fine darà ragione alla squadra che meglio avrà interpretato lo spirito di prima della classe.
Per restare in tema mercato, credo che a breve ci saranno operazioni di entrata e di uscita che interesseranno l’attacco e il centrocampo. Nulla di definito al momento ma qualcosa già bolle in pentola, anche se le bocche degli interessati sono ermeticamente cucite per motivi di opportunità.
Arrivi e partenze in uguali misure. Arriveranno elementi di sicuro affidamento; segno che i vertici societari non sono affatto rassegnati a recitare parti di comprimari e che la partita promozione è ancora tutta da giocare. Basterà arrivare su quegli elementi che fanno al caso della squadra. A Giampá, poi, il compito di assestare il tutto nel segno della continuità che vede al momento Iuliano e D’Agostino sul podio degli intoccabili; due elementi che rappresentano un vero lusso per la categoria.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com