30.9.24
Essere o non essere, questo è il problema.
Cassino-Paganese non è stata una partita per tutti: chi avrebbe volentieri visto la gara da casa, ancora una volta è stato penalizzato da un comportamento non condivisibile del Cassino calcio che, da padrone di casa, titolare dei diritti televisivi, ha deciso di non trasmettere in streaming l’incontro.
Si è capito anche che in questo tipo di comportamento non è possibile interferire per non urtare le suscettibilità altrui. Resta però il rammarico per tutte quelle persone che, interessate a una gara di calcio, devono per forza di cose sottostare alla volontà e all’umore di chi è titolare di diritti indivisibili. Ancora oggi c’è in giro probabilmente chi non si rende conto di calpestare il tessuto sociale più debole costituito da persone anziane e desiderose di vivere una giornata di sport; senza poi voler considerare una massa di persone che vivono lontani dalla loro realtà di origine perché impegnati in attività lavorative e imprenditoriali. Ma lasciamo perdere, il discorso sociale sarebbe troppo lungo…
Ci interessava oggi sapere qualcosa sulle reali capacità della Paganese di incidere da protagonista in questo tipo di campionato. Il dubbio in materia non è stato sciolto e forse non si scioglierà nemmeno nelle prossime partite. Il campo, a prescindere dai giudizi sui singoli che non sarà possibile esprimere proprio per il fatto di non aver assistito alla partita, ha detto solo e soltanto che l’attuale Paganese è squadra di buone risorse e di buona quadratura tecnica, non altro. Cosa che d’altra parte si sapeva già. Si sapeva, infatti, che la società aveva mosso buoni passi sulla scia di quanto fatto lo scorso anno, con un occhio doveroso al bilancio e alla possibilità concreta di definire con l’erario una volta per sempre una situazione debitoria che viene da lontano.
Quello che volevamo sapere non è venuto fuori a Cassino. Resta, dunque, ancora da capire quale sarà il campionato della Paganese. Guardiamoci per bene negli occhi per una risposta seria, da girare soprattutto ai seicento audaci che oggi hanno accompagnato la squadra in terra laziale.
Cassino-Paganese 1-0: arriva la prima sconfitta stagionale. Decide Gomez.
Prima sconfitta stagionale per la Paganese che nel match di cartello della quarta giornata si arrende al Cassino. Al "Gino Salveti" termina uno a zero in virtù delle rete di Gomez ad inizio ripresa, abile a sfruttare un'incomprensione difensiva tra il portiere Spurio in uscita ed il difensore Ianniello, costretto ad uscire in barella e trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso, ed insaccare così facilmente il gol vittoria. Nella restante abbondante mezz'ora di gioco la Paganese spinge sull'acceleratore ma senza riuscire a creare nessun pericolo per Stellato peccando così di lucidità negli ultimi 16 metri.
Nella prima frazione di gioco, invece, dopo una lunga fase di studio il Cassino al 40' ha avuto una ghiotta chance per passare in vantaggio con la concessione di un calcio di rigore per fallo di mano di Mancino. Dagli undici metri, però, Abreu manda a lato alla destra di Spurio. Sul capovolgimento di fronte è la Paganese a rendersi pericoloso con Faella che nel momento più bello veniva murato da Macciariello.
IL TABELLINO
MARCATORI: st 12' Gomez
CASSINO (3-5-2): Stellato; Cocorocchio, Lazazzera, Maciariello; Raucci, Traditi, Herrera, Magliocchetti (Onesto), Valente (Islamaj); Abreu, Gomez. A disp.: Lovecchio, Carcione, Croce, Carnevale, Caiazzo, Sbardella, Rossi. All.: Fiorini (Carcione squalificato)
PAGANESE (3-4-2-1): Spurio; Ianniello (Langella), Esposito, Dicorato (Boccia); Zugaro (Di Masi), Bucolo (Fusco), Montoro (Del Gesso), De Angelis; Faella, Mancino; Coratella. A disp.: Cacciapuoti, Ventura, De Feo, Giamminelli. All.: Esposito
ARBITRO: Francesco Aloise di Voghera (Proietti - Fiori)
NOTE: Spettatori 1500 circa di cui 600 da Pagani. Al 40'pt Abreu (C) sbaglia un calcio di rigore. Ammoniti: Dicorato, De Angelis, Di Masi, Raucci, Stellato. Rec.: 1' pt; 17'st
da paganesemania.it
26.9.24
26 SETTEMBRE 2014 - 26 SETTEMBRE 2024: 10 ANNI DI PAGANESEMANIA!
Paganesemania oggi compie il suo 10° anniversario. Fu un lungo parto durato circa un anno per alcuni incovenienti non riconducibili alla volontà degli ideatori di questo progetto. Quattro amici (Danilo Sorrentino e Marco Orlando Ferraioli di Paganese.net con Gianluca Russo e Peppe Nocera di Paganese.it) fusero la loro passioni giornalistiche, dando vita al nuovo portale dedicato alla Paganese.
10 anni in cui abbiamo raccontato vittorie, sconfitte ed anche trepidanti attese come quelle in diretta dal Coni di Roma, per il ricorso al Tar. Tutto con alla base l'amicizia e la passione per la Stella e così continueremo a farlo.
Buon compleanno Paganesemania!
24.9.24
Chi siete, dove andate, da dove venite?
I tre punti nel calcio sono sempre benvenuti, non importa tanto se sono meritati, né se sono il frutto di una gara ineccepibile sotto il profilo tecnico-tattico o se invece sono solo il frutto del caso. Sono tre punti, e basta. Prendiamoli senza avere la puzza sotto il naso perché, come capita assai spesso nel calcio, i momenti buoni si alternano senza un perché logico con i momenti grigi e bui in cui sembra che ti debba andare tutto storto.
Contro il Monterotondo la Paganese ha giocato la sua onesta partita. Avrete probabilmente già letto il consueto pagellone di fine gara nel quale ho cercato di condensare l’essenza della partita andando sui particolari e sulle prestazioni dei singoli. A quanto già abbondantemente scritto a mente fredda, va aggiunto anche che la squadra nel complesso non ha demeritato. Certo non ha entusiasmato come una settimana fa a Cisterna di Latina, ma ha dato dimostrazione di reggere bene il confronto con gli avversari di turno e soprattutto di saper anche soffrire per mantenere il risultato.
Stiamo parlando, per quanto ovvio, ma anche a scanso di facili equivoci, di una Paganese che è stata allestita per ben figurare ma che è tutta da valutare se qualcuno dovesse mettersi in testa qualche malcelato sogno di grandezza.
Per intanto, la squadra dà dimostrazione di compattezza e di affidabilità in tutti i reparti. L’allenatore Esposito sta cercando di sistemarla nei ruoli che al momento sono ancora ballerini. E, guarda caso, contro il Monterotondo ha estratto dal cilindro la carta Zugaro, proprio l’elemento che è risultato determinante ai fini del risultato finale, autore di un gol splendido su calcio di punizione battuto con un sinistro magico dal limite destro dell’area. E voi pensate che il tiro in questione sia solo il frutto del caso? Credo proprio di no, giacchè si è capito nel corso della gara che questo Zugaro ha nelle corde proprio la battuta sui calci di punizione che, se ci fate caso, sono stati equamente divisi tra lui e Bucolo.
L’impressione personale è che l’allenatore Esposito abbia trovato in Zugaro l’elemento adatto a cui affidare la fascia destra (ma anche la sinistra) del suo schieramento difensivo; il che non significa minimamente che non ci sia più spazio per Boccia, Langella e per Di Masi che nel ruolo di destra si sono alternati fino a questo momento.
A quanto già detto in precedenza, vorrei solo aggiungere che il lavoro di Raffaele Esposito sta dando i suoi frutti perchè è il concetto di squadra che sta prendendo forma. Poco importa che al momento ci sia ancora qualche elemento non proprio al massimo della forma. Le certezze arrivano da un portiere, Spurio, che garantisce mestiere e affidabilità a tutta la difesa e da calciatori come Bucolo e Faella che sono già in forma campionato e che riescono a trascinare la squadra nel momento in cui c’è bisogno della loro personalità.
Intanto è in arrivo la trasferta a Cassino, proprio sul terreno di quella che al momento è considerata la favorita numero uno per la vittoria del campionato. Sarà il momento della verità per la squadra azzurro-stellata. E probabilmente riusciremo a sciogliere l’antico dubbio espresso dal doganiere a Massimo Troisi e a Roberto Benigni nel film Non ci resta che piangere: Chi siete, dove andate, e da dove venite?
23.9.24
La Paganese vista da...Nocera! - Ecco la prima gioia interna.
Arriva anche la prima vittoria interna e per il presidente Cardillo si chiude il cerchio con le sue prime volte, conquistando i primi tre punti della sua gestione anche in casa. Ci volevano, lo speravano, anche se sono arrivati dopo una prestazione non esaltante. Merito di un Monterotondo che con il suo punticino in due giornate avrà ingannato tutti. Ci siamo illusi di far un sol boccone, invece è stato in campo con ordine, riuscendo ad esprimere un palleggio più pulito di quello degli azzurri. E quando, soprattutto nel primo tempo, gli ospiti sono giunti dalle parti di Spurio l'ex numero uno del Bisceglie si è fatto trovare pronto con sicurezza mantenendo il risultato in equilibrio. Una Paganese che ha trovato sulla sua strada un avversario che, nonostante il pessimo fondo del Torre, ha saputo trovare maggiore qualità nella conduzione della palla a dispetto di Bucolo e compagni più impacciati e autori di troppi errori tecnici nella fase di costruzione. Approccio sotto tono degli azzurri che pian piano, superando il momento critico, grazie come detto anche a Spurio, hanno trovato la soluzione con Zugaro su calcio piazzato che alla fine porterà i tre preziosi punti a casa.
Il merito di questa Paganese è stato quello di capire e gestire la sofferenza lasciando il pallino ai laziali mantenendo quasi sempre al limite della zona calda dell'area. Ancora una partita sporca per Coratella che insegue il primo gol stagionale ieri orfano anche di Ferreira, bloccato alla viglia come Di Masi da un infortunio, ed assistito da Faella che ha cercato come sempre di illuminare il reparto offensivo. La Paganese nonostante tutto è imbattuta dopo tre giornate, c'è da migliorare, con il tecnico Esposito che vuole vedere qualcosa di diverso secondo il suo credo calcistico.
Nel frattempo si apre l'ultima settimana di settembre che potrebbe portare novità su due fronti caldi: il mercato e notizie sul saldo e stralcio. Accardi è al lavoro per affidare al mister qualche altro elemento, soprattutto dalla trequarti in avanti. Dal tribunale si attendono notizie che portino ad una soluzione del problema più importante della stagione.
Peppe Nocera - paganesemania.it
Paganese-Monterotondo 1-0: il pagellone di PaganeseGraffiti.
Spurio – Con lui in porta la Paganese ha finalmente le spalle coperte. Non solo dà sicurezza all’interno reparto arretrato con la sua spavalderla ma contribuisce a far crescere l’autostima complessiva della squadra. Si erge a protagonista nei primi minuti della gara compiendo interventi determinanti ai fini del risultato.
Ianniello – Si fa ammonire nei primi minuti di gioco per un fallo inutile e gioca con la spada di Damocle dell’espulsione sulla testa per tutta la durata della gara. Cionondimeno gioca la sua onesta partita salvaguardando il settore destro del suo schieramento.
Esposito – Riesce a dare il meglio di sè quando deve impostare il gioco da dietro a testa alta. Non sempre convince nelle chiusure difensive soprattutto quando dovrebbe intervenire con più autorevolezza nel gioco aereo. Resta però un punto fermo della squadra che lo ha eletto “coram populo” capitano a tutti gli effetti.
Dicorato – Si fa apprezzare nel suo ruolo di difensore centrale di sinistra nella difesa schierata a tre. Non si limita, soprattutto quando la squadra deve proporre gioco, a difendere la sua zona ma si proietta spesso e volentieri in avanti a dare una mano ai colleghi del centro campo.
Zugaro – È l’uomo che ha deciso le sorti della gara con un indovinatissimo tiro su calcio di punizione che ha ingannato tutta la difesa avversaria, portiere compreso. Per il resto si è visto a singhiozzo soprattutto sulla destra, fascia di sua competenza. È sembrato sempre pronto a battere punizioni e si vede che in questo ha talento.
(67’ De Feo) – Quando la squadra ha bisogno di uno spirito guerriero, De Feo è sempre pronto. Entra nella parte finale della gara e si sistema a destra della difesa come frangiflutti a ridosso dei compagni di difesa. Lo fa con determinazione e mestiere. L’allenatore Esposito sa che sul suo apporto potrà contare a occhi chiusi.
Bucaro – Ritorna in campo dopo l’assenza di domenica scorsa e lo fa con grande mestiere, discernimento e qualità. Distribuisce palloni invitanti per gli attaccanti soprattutto nella prima parte della gara. Cala poi alla distanza ma è da considerarsi punto di forza della squadra.
Montoro – Ripete la buona prestazione di domenica scorsa e dimostra di poter essere una buona spalla di Bucolo nella zona centrale del campo. Avrà bisogno di tempo per concertare l’affiatamento con i compagni di reparto, ma le premesse per ben figurare ci sono tutte.
De Angelis – È un under modello. Ha fisico; è ben strutturato nei fondamentali e conosce le regole del difensore di fascia vecchia maniera. Non fa mai il passo più lungo della gamba e dà l’impressione di saper svolgere il compitino a lui assegnato. Può e deve migliorare.
(78’ Langella) – Entra nei momenti più delicati della gara, ma gioca con il piglio del veterano limitandosi all’essenziale per difendere un risultato importantissimo.
Mancino – Gara in chiaroscuro per il talentuoso trequartista azzurro-stellato. Buone giocate ma anche errori in fase di palleggio e di conclusione a rete. Viene sostituito nel finale di gara quando gli ospiti si fanno più di una volta minacciosi in avanti e c’è bisogno di rinserrare vieppiù le fila
(67’ Del Gesso) – Impatto positivo anche per lui a gara in corso. Riesce a dare maggiore consistenza alla zona centrale del campo
Coratella – Cerca di farsi vedere in avanti nella posizione di centravanti-boa ma non riesce quasi mai a dialogare con i compagni che lo affiancano in fase di attacco. L’impegno c’è anche se i risultati non sono proprio esaltanti.
Faella – Non è risultato il mattatore di Cisterna di Latina, ma il suo apporto ancora una volta è determinante dalla trequarti in avanti. È di certo uno dei migliori acquisti di quest’anno e può migliorare soprattutto quando riuscirà a convivere con i compagni di attacco.
da www.paganesegraffiti.it
(foto Paganese Calcio)
Paganese-Monterotondo 1-0: Zugaro firma il ko e il primato in classifica.
Seconda vittoria consecutiva per la “nuova” Paganese di patron Cardillo che, in un caldo pomeriggio di fine estate, batte a domicilio il Real Monterotondo grazie alla firma di Davide Zugaro. La partita è stata decisa così al tramonto della prima frazione dal colpo balistico del numero 20 che, direttamente da calcio di punizione dal limite dell’area, fa partire con il suo mancino la traiettoria vincente che fa esultare il “Marcello Torre”.
Gli azzurrostellati di mister Esposito ottengono così la prima vittoria tra le mura amiche mostrando anche in questa circostanza una buona solidità difensiva confermando inoltre il trend positivo di inizio campionato. Sono, infatti, 7 i punti conquistati nelle prime 3 giornate che valgono la vetta del girone G, seppur in coabitazione con Guidonia, Puteolana e Gelbison.
Ora è il momento di godersi quest'avvio positivo per poi iniziare a lavorare per affrontare la trasferta di Cassino, gara importante per dare continuità ai risultati contro una delle pretendenti alla vittoria finale ora a 6 punti in classifica.
IL TABELLINO
MARCATORE: pt 40' Zugaro
PAGANESE (3-4-2-1): Spurio; Ianniello, Esposito, Dicorato; Zugaro (23'st De Feo), Bucolo, Montoro, De Angelis (34'st Langella); Mancino (23'st Del Gesso), Faella; Coratella. A disp.: Cacciapuoti, Ventura, Boccia, Giamminelli, Fusco, Petrosino. All.: Esposito
REAL MONTEROTONDO (3-5-2): Silvestrini; Contucci, Grossi, Albanesi (39'st Riosa); Gningue, Manca, Meledandri, Ansini (30'st Cantiani), Mauro (32'st Scaffidi); Menghi (16'st Napoleoni), D’Alessandris. A disp.: Mengucci, Darini, Ceccarelli, Muti, Barba. All.: Boccolini
ARBITRO: Antonio Spera di Barletta (De Candia-Miccoli)
NOTE: Spettatori 1500 circa. Ammoniti: Ianniello, Menghi, Gningue. Al 44’st ammonito l’allenatore Boccolini per proteste; al 50’st espulso l'allenatore in seconda Rinaldo. Angoli: 2-5. Rec.: pt 1'; st 5'
Francesco Monaco - paganesemania.it
foto: Paganese Calcio
16.9.24
La Paganese vista da...Nocera! - Il generale Faella guido lo sbarco di Anzio.
Lo sbarco di Anzio, il 22 gennaio del 1944, meglio conosciuto con il nome in codice "operazione shingle" non ebbe complessivamente il risultato sperato, con le divisioni tedesche che riuscirono a contrastare il IV corpo d'armata statunitense. Quello azzurrostellata, invece, in terra di Cisterna di Latina, guidato dal generale Faella è andata a segno, dopo un iniziale sbandamento, per ben tre volte colpendo e affondando le truppe laziali.
Aldilà dei riferimenti bellici, è stata una Paganese devastante quella che ha espugnato il Bartolani. Dopo essere stata colpita nell'orgoglio dall'ex Sirignano e barcollato sul legno colpito dai laziali, ha reagito colpendo una traversa con Mancino, reclamato per due dubbi rigori non assegnati e poi ha calato lo show di Faella. L'eroe della campagna laziale ha prima raggiunto la formazione di mister Guida poi, spaccando le linee del centrocampo e difesa, ha fulminato con un bolide Perna per servire, dopo un'altra sgroppata in ripartenza, Montoro che ha calato il tris.
Il condottiero azzurrostellato, mister Esposito, aveva chiesto alla vigilia della trasferta conferme e risposte ed interpretare la gara con spirito guerriero. Nonostante l'assenza del faro Bucolo, l'armata azzurrostellata s'è saputa districare, illuminata da Faella che ha tatuato sulla pelle dei calciatori laziali il marchio della sconfitta.
Una vittoria netta, importante, utile per morale e classifica che fortifica le speranze di inizio stagione e che aumenta e stuzzica ancor di più la fantasia nella stanza dei bottoni. C'è volontà di regalare alla tifoseria e mister Esposito qualche altra pedina, tra centrocampo e attacco nei prossimi giorni, per aumentare soluzioni del reparto offensivo.
Peppe Nocera - paganesemania.it
Anzio-Paganese 1-3: permettete? Alessio Faella, il tuttocampista.
Un giudizio, un commento, una riflessione. Che vi devo dire dopo Anzio-Paganese, una gara che è stata solo un oggetto di desiderio; volevo vederla ma non è stato possibile perché, come capita ormai molto spesso in questa categoria, non c’è rispetto alcuno per chi, pur interessato, non può essere presente allo stadio.
Niente diretta televisiva, come preannunciato, e notizie poche, arrivate con il contagocce, come nei tempi eroici di un calcio che non c’è più.
Non ci crederete, ma è come se la partita l’avessi vista realmente attraverso la testimonianza diretta di Enzo Giorgio, presente a Cisterna di Latina, un caro amico ben introdotto negli ambienti sportivi per competenze specifiche e per professionalità. Da lui ho avuto tutte le notizie che cercavo, addirittura mi ha fornito una cronaca dettagliata di ogni momento della partita e di particolari che di solito sfuggono allo spettatore distratto.
Dall’esito della gara è emersa soprattutto una buona notizia: questa Paganese ha una struttura ben definita, ha un buon assetto di squadra e riesce a controbattere colpo su colpo agli avversari che incontra sul suo cammino. Non era facile andare a fare punti contro l’Anzio che aveva sbancato il terreno di gioco della Lodigiani nella prima di campionato; e non era facile soprattutto riprendersi dopo aver subìto al quarto d’ora un gol evitabilissimo messo a segno da Ciro Sirignano, un ex dal dente avvelenato.
Ebbene, la squadra dopo aver avuto qualche attimo di sbandamento difensivo, si è ripresa brillantemente potendo contare su un Faella, oggi davvero superlativo, punta di diamante dell’inquadratura, collante indistruttibile in un centrocampo orfano di Bucolo, fermo per un risentimento muscolare. Due gol portano la firma di questo stacanovista del calcio, avanti e indietro come uno stantuffo, un occhio alla fase difensiva e uno alla fase di offesa. Il terzo gol, messo a segno da Montoro, ha comunque le sue stimmate: partenza dalle retrovie, difesa avversaria attraversata come una lama d’acciaio rovente in una difesa di burro e pallone servito al bacio per Montoro. “Adesso pensaci tu, in questa squadra c’è gloria per tutti”.
Faella, al momento, appare come l’uomo della Provvidenza; ha conquistato un posto di primo piano nella scala gerarchica del merito e appare come un jolly pescato in un numeroso mazzo di carte. Merito indiscutibile di chi lo ha prima adocchiato e poi ingaggiato per questa squadra dal rendimento ancora tutto da decifrare.
Resta il fatto che la Paganese ha una sua precisa fisionomia; è ben equilibrata in tutte le zone del campo; ha un suo gioco e può contare anche su giovani di indubbio valore tecnico. Valuteremo il suo peso specifico alla distanza, quando il gioco si farà duro e ci sarà bisogno di darci dentro senza risparmio. Ma le premesse per ben figurare ci sono tutte.
13.9.24
Addio a Giovanni Cascone, presidente dei giorni difficili.
Dopo lunghi mesi di sofferenza fisica, ci ha lasciati l'ex presidente della Paganese Giovanni Cascone. Una sola stagione al comando, quella 1989-'90, dettata dal senso di appartenenza verso la società guidata per anni dal fratello Vincenzo, storico presidente. E' il periodo più buio della storia della Paganese quando, nell'estate del 1989, entra in società subentrando proprio al fratello Vincenzo, logorato economicamente e moralmente dal peso della società, che nel frattempo viene esclusa dal campionato Interregionale. I fasti degli anni settanta e ottanta sono alle spalle, i debiti, accumulati in quegli anni, no.
Il futuro è tutto da scrivere nel campionato di Promozione, categoria assegnata dalla Lega dopo l'esclusione per meriti sportivi, e l'impegno è ancora nelle mani della famiglia, emerita, Cascone con al comando Giovanni. Con l'aiuto del compianto, ex sindaco, Nicola Campitiello s'imbastisce una squadra giovane con alla guida Angelo Mammì. Sarà un anno di sofferenza e lo si capisce fin dall'inizio. I risultati non arrivano e si cambia ma con l'arrivo di Antonio Merolla le cose non migliorano. In società il piatto piange e non si può fare nulla di più. I risultati latitano, nonostante la presenza di un giovane bomber di razza, che spiccherà il volo proprio dopo quella stagione, come l'attaccante Tonino Barbera, autore di 17 reti. Giovanni Cascone e pochi dirigenti non mollano la spugna, per tenere in vita la Paganese, ma la classifica non guarda i sentimenti e non fa sconti. Alla fine gli azzurri dovrebbero disputare lo spareggio con il Real Palomonte per salvarsi ma la Lega, qualche giorno prima, riscontra un'irregolarità dell'Angri tra cui la partita con il Palomonte a cui vengono restituiti i due punti che gli fanno scavalcare la Paganese che retrocede direttamente.
Con quella delusione si chiude la prima repubblica della Paganese e lo fa orgogliosamente con a capo Giovanni Cascone che sino all'ultimo s'è speso per salvare il salvabile. Il dado era tratto ormai e bisognava guardare avanti con la storia che si riscrive con l'avvento del presidente Iacuzio. Ma questa è un'altra storia!
Nel frattempo erano state scritte le pagine più belle e difficili, grazie al contributo della famiglia Cascone. Sino all'ultima giornata Giovanni Cascone cercò di evitare il tracollo, con il suo coraggioso intervento, che fu di pura passione.
Che la terra ti sia lieve Presidente!
Peppe Nocera - paganesemania.it
10.9.24
Lo chiamano salto di qualità.
L’impressione generale che ho ricavato dall’incontro con il Guidonia può essere considerata incoraggiante. Gli azzurro-stellati non si sono sprecati e hanno cercato di imporre il loro gioco fin dall’inizio contro una squadra ben schierata e per niente disposta a soccombere. Del rendimento dei singoli ho già detto tutto che c’era bisogno di dire con il pagellone stilato subito dopo la gara.
Per il resto, bisogna dire che la squadra nel complesso ha giocato la sua onesta partita, forse un tantino piatta per quello che riguarda la qualità del gioco; ma sappiamo tutti che nel calcio, per venire a capo di una partita, conta molto la qualità, soprattutto quando si ha di fronte un avversario attrezzato come il Guidonia che – non dimentichiamolo – viene fuori dalle ceneri del Monterosi retrocesso lo scorso anno dalla serie C. Una squadra cioè che mira subito a risalire, come dichiarato alla vigilia del campionato da una dirigenza che non ha lesinato per niente nell’allestimento della squadra.
La Paganese ha cercato, soprattutto nella prima parte della gara, di aggirare la super guarnita disposizione difensiva che prevedeva raddoppi asfissianti di marcatura sugli elementi considerati più pericolosi e determinanti. Ne sanno qualcosa soprattutto Bucolo, marcato a vista per tutta la partita e in ogni dove, e Faella che, pur essendo per caratteristiche tecniche più svelto e sbrigativo nella fase di proposizione e di attaccante aggiunto, si è trovato sempre con due avversari addosso. Ma è chiaro anche – per evitare equivoci di interpretazione – che in questo tipo di campionato non ci saranno partite facili, giacché ogni avversaria – soprattutto nelle partite da giocare al “Marcello Torre” – farà di tutto per imbrigliare la squadra e poi, se possibile, addirittura prendere il sopravvento. È capitato così proprio ieri, con il Guidonia che – con il passare del tempo, con gli azzurrostellati a corto di fiato per il gran lavoro svolto fino a quel momento – ha giocato per bene le sue carte. Ha immesso forze fresche con Tounkara in avanti e soprattutto Spinosa a centrocampo rigenerando le sue aspettative di vittoria. Non ha potuto fare lo stesso la Paganese. E sapete perché? Perché mentre l’avversaria aveva in panchina atleti di valore pari o addirittura superiore agli elementi schierati dall’inizio, gli azzurro-stellati potevano contare solo su calciatori giovani e di belle speranze certo, ma pur sempre promettenti e poco adusi alla battaglia agonistica. A mio parere, bisognerà farsene una ragione e pensare – se possibile – di dotare la squadra di qualche altro elemento di esperienza, di mestiere e di qualità. Questo sempre se la dirigenza attuale, che fa capo al main sponsor Nicola Cardillo, vorrà pensare di mantenere un programma di buon livello.
In caso contrario, bisognerà puntare tutto sull’attuale rosa, perché di sicuro è competitiva grazie al lavoro oscuro di Guglielmo Accardi, ma che deve contemplare anche possibili cali di rendimento di elementi che non possono tirare la carretta ininterrottamente per tutta la durata del campionato senza avere un valido ricambio. Spero di essermi spiegato.
La Paganese vista da...Nocera! - Un pari giusto.
Inizia con un pareggio, a reti inviolate, il campionato della Paganese nella fornace del "Marcello Torre", inconcepibile l'orario con il caldo di questi giorni.
FOCUS | Mister Esposito, rispetto a Sarno, sostituisce Boccia per Di Masi, anche se il numero 7 non lo ripaga quando entra in campo, cosi come tutti i cambi. Proprio i cambi, bene quelli del Guidonia, hanno fatto la differenza tra le due squadre quando nella seconda parte del secondo tempo era finita la 'benzina'. Bisognerà valutare questo aspetto, in chiave anche di eventuali ed auspicabili nuovi innesti, per il futuro della struttura di questa squadra che, a sensazione, ha già mostrato quali sono quelle carenze da colmare. Servirebbe qualche innesto, di qualità, a centrocampo e in attacco, i reparti maggiormente sotto osservazione.
LA PARTITA | Pareggio giusto, per quello che ha detto il campo. Due squadre che si sono temute con i rispettivi allenatori che hanno studiato i punti deboli e quelli da contrastare degli avversari. Leggi la prestazione sotto tono di Coratella, rispetto a Sarno, francobollato dal suo marcatore non lasciandogli quella libertà di manovra avuta in coppa. Occasioni con il contagocce, da una parte e dall'altra, con le difese che si sono ben comportate e con portieri inoperosi o quasi. Il primo tempo ha lasciato spazio ad una ripresa dove la Paganese, per 20 minuti, ha creato i maggiori pericoli dalle parti di Mastrangelo con Coratella, Mancino, che ha tolto dalla testa di Coratella un invitante pallone, e Faella. Dopo s'è spenta la luce di Bucolo, toccato duro nel primo tempo condizionandolo sino al termine della partita, ed insieme a lui la Paganese. Gli ingressi di Spinosa e Tounkara hanno poi creato non pochi problemi mantenendo in apprensione sino alla fine la retroguardia azzurra, anche se Spurio non è che ha dovuto fare miracoli.
Peppe Nocera - paganesemania.it
Paganese-Guidonia 0-0: Top & Flop di PaganeseMania.
TOP | Alessio Faella. L'ex Siracusa e Cavese è l'unico che nel reparto offensivo riesce ad accendere la miccia e la fantasia dei tifosi. Di categoria superiore quando parte, e non lo fermi, pronto a spaccare la difesa avversaria, cercando l'azione personale e le conclusioni. Dovrebbe essere assistito maggiormente dal reparto che s'imbatte in poca concretezza sotto porta.
FLOP | I cambi. Ci si attendeva di più dai cambi operati a metà ripresa dal tecnico Esposito ma nessuno dei subentrati è riuscito a cambiare marcia al match o quanto meno dare quella continuità che c'era stata nella prima ora di gioco. Evanescente l'apporto del brasiliano Ferreira in attacco così come dell'esterno Boccia; poco piu di 10 minuti invece a disposizione per Del Gesso ed il baby Fusco senza riuscire ad incidere
da paganesemania.it
9.9.24
Paganese-Guidonia 0-0: il pagellone di PaganeseGraffiti.
Spurio – Rappresenta il vero elemento di novità di quest’anno. Sicuro in ogni intervento, riesce a trasmettere fiducia in tutti i compagni della difesa. Credo possa rappresentare uno dei punti di forza della squadra.
Ianniello – Restituito alla sua posizione di terzo centrale difensivo di destra, contro il Guidonia non perde mai la bussola e controlla senza affanno la sua zona con grande autorevolezza.
Esposito – Si fa rispettare al centro della difesa, forte anche del suo ruolo di capitano. Esce sempre palla al piede cercando di impostare il gioco da dietro. Resta uno degli elementi cardine della squadra, soprattutto quando gioca senza tentennamenti.
Dicorato – Terzo di difesa sulla sinistra dello schieramento, gioca una gara giudiziosa senza andare mai fuori dalle righe. Preciso e tempestivo dimostra di poter disputare un campionato senza sbavature. Ottimo il suo stato di servizio che ha consigliato il suo ingaggio
Di Masi – Impiegato per la prima volta dall’inizio, dopo le amichevoli e la Coppa Italia, dimostra di non essere perfettamente integrato negli schemi tattici della squadra o, quantomeno, di non essere al massimo del rendimento. Inizio abbastanza stentato, con miglioramenti evidenti nella seconda parte della gara fino al momento in cui viene sostituito nei compiti e nel ruolo da Boccia.
Bucolo – È senza dubbio l’elemento portante del gioco della squadra. Ha carattere, esperienza e classe per recitare il ruolo di primo piano per cui è stato ingaggiato. Gioca a testa alta e mette lo zampino fatato con servizi deliziosi per gli attaccanti, ma non è molto fortunato. Cala alla distanza e il guaio è che non ci sono sostituti adeguati per il suo delicato ruolo.
Montoro – Gioca a sprazzi e non sempre con ordine come prevederebbe il copione di mediano, come compagno e spalla di Bucolo in fase di impostazione del gioco. Migliora alla distanza e manco a farlo apposta quando la squadra mostra chiari segni di stanchezza.
De Angelis – Non sbaglia un solo passaggio in fase di appoggio sulla fascia laterale sinistra di competenza. È sempre preciso e compìto quando deve dettare un appoggio, ma non va mai oltre un gioco ordinato. Manca del tutto nella fase propositiva sulla sinistra e non si vede mai in avanti proprio nella zona in cui ci sarebbe bisogno di avere più sprint.
Faella – Credo che al momento sia l’uomo più in forma della squadra. Impersona l’animo del guerriero indomabile che non si arrende mai e riesce a interpretare il ruolo di centrocampista aggiunto e di attaccante con grande forza d’animo. Cerca il gol da ogni posizione e nel secondo tempo è l’unico a far provare i brividi al portiere laziale dopo una serpentina di alta scuola.
Mancino – Non è in grande giornata e non riesce a legare come al solito con i compagni di reparto, forse perché controllato a ogni passo. Ma è un calciatore che ha dato prova del suo valore e merita ogni attenuante dopo una prova non proprio esaltante. Qualche suo tentativo in zona gol non è molto fortunato.
Coratella – Schierato al centro dell’attacco, non trova particolari sbocchi per il tiro a rete che è la sua specialità. Non è nemmeno troppo fortunato nel secondo tempo quando un cross dalla destra destinato a lui viene impattato a pochi metri dalla porta avversaria da Mancino. L’impressione è che debba riuscire a trovare ancora una buona intesa con i compagni di reparto.
Boccia (dal 22’ st) – Sostituisce nel ruolo e nei compiti Di Masi ma non riesce a incidere più di tanto nella manovra, pur denotando un buon senso offensivo sulla fascia di destra. Si perde nel grigiore generale quando la squadra comincia ad accusare una certa stanchezza.
Ferreira (dal 22’ st) – Viene schierato per dare maggior freschezza in zona di attacco ma non riesce mai a incidere efficacemente in avanti . Da rivedere all’opera perché il suo valore tecnico non è in discussione
Del Gesso (dal 36’ st) – Entra per dare peso al centrocampo che soffre la pressione degli avversari. Ma la situazione della squadra non migliora nonostante l’impegno profuso.
Fusco (dal 36’ st) – Buono l’esordio del giovane attaccante ex avellinese che si propone come buona alternativa per l’attacco.
Paganese-Guidonia 0-0: nell'esordio casalingo non si va oltre il pari.
Intendiamoci, nessuno pretendeva che la squadra giocasse al massimo del rendimento già dalla prima partita di campionato, ma era lecito attendersi quanto meno una conferma in fatto di rendimento dopo aver giocato in scioltezza nel derby con la Sarnese. E invece non è stato così. La squadra di certo non ha demeritato perché ha mostrato di essere ben messa in campo, ma i suoi limiti in fatto di peso specifico e tecnico si sono avvertiti.
Quest’anno ho deciso di apportare una variazione al consueto pagellone di fine partita: niente voti, solo una disamina attenta per coloro che di volta in volta sono chiamati a difendere i colori azzurrostellati. Cominciamo subito.
2.9.24
La Paganese vista da...Nocera! - Partenza col piede giusto!
Parte con il piede giusto la Paganese, versione coppa Italia, battendo a domicilio con un pratico 2-1, firmato dai due attaccanti esterni Mancino e Faella ma grazie anche al prezioso lavoro di Coratella, uomo assist perfetto, la Sarnese. Supportata dalla marea azzurra, che ha invaso lo Squitieri, la Paganese di mister Esposito ha incartato Agovino con un gioco attendista, irritando l'undici granata capace solo di far girare palla senza trovare il filtrante giusto, almeno nel primo tempo, per spaventare Spurio. Faella e Mancino hanno capitalizzato poi al massimo le combinazioni veloci in ripartenza con Coratella, facendo male ad una linea difensiva dei padroni di casa alta che ha inviato a nozze gli esterni azzurrostellati. Nella ripresa la sfuriata iniziale, ed inevitabile, della Sarnese ha impegnato sommariamente Spurio. Dopo aver superato questa fase, la Paganese avrebbe dovuto avere una maggiore freddezza di idee, e soprattutto di gambe, per chiudere la partita riaperta invece dal bel gol dalla distanza di Lagzir a dieci dal termine, su una palla persa in uscita.
Come ha ribadito l'ex Agovino: "ha vinto chi aveva più voglia di vincere". Ovvero la Paganese che ha mostrato più cattiveria e cinismo nel sfruttare le occasioni avute. E' questo l'aspetto che è emerso. Facendo un parallelo con la Paganese di Agovino, questa di Esposito sembra più di "categoria", una squadra più strutturata fisicamente e di carattere. Forse meno bella, per adesso, nel vederla giocare ma più sul pezzo. A sette giorni dall'esordio in campionato, contro il temuto Guidonia, Esposito può ritenersi moderatamente soddisfatto. La squadra è quadrata con buone individualità, accompagnate da una capacità di adattarsi anche all'avversario mantenendo una certa personalità nel gestire le varie fasi della gara con Bucolo, autentico faro del centrocampo, che come gli altri è calato nella ripresa inevitabile per lo sforzo fisico in una giornata caldissima.
Buone risposte sono giunte dagli under come dagli esperti e adesso c'è curiosità nel capire la forza di questa Paganese rispetto alle altre. Il presidente Cardillo, intervenuto nel post gara, ha fatto intendere che per il momento la rosa va bene così nonostante sino al 30 settembre, termine di chiusura del mercato, si valuteranno eventuali occasioni.
Sicuramente ogni squadra è migliorabile, sia sul mercato che con il lavoro, ma con un occhio anche alle casse con tutto quello che deve "saldare" del pregresso ed in attesa del saldo e stralcio. Tutto ciò non va dimenticato!
Peppe Nocera - paganesemania.it
Buona la prima in Coppa! Con la Sarnese decidono Mancino e Faiella.
Buona la prima per la Paganese targata Nicola Cardillo che nel primo turno della Coppa Italia supera la Sarnese dell'ex Agovino regalandosi così l'accesso al turno successivo in programma ad inizio novembre. Due a uno il risultato finale in favore degli uomini di mister Esposito bravi ad approcciare in modo ottimale al match portandosi sul doppio vantaggio già al termine della prima frazione in virtù delle reti di Mancino e Faella. Di Lagzir, invece, la rete granata a dieci minuti dal termine.
IL TABELLINO
MARCATORI: pt 21' Mancino, 38' Faella; st 36' Lagzir
SARNESE: Bonucci, Manuzzi, Marino, Vecchione (26’st Maresca), Callegari, Pezzi, Bonfiglio (1’st Montini), Uliano (33’st Pinelli), Fernandez (1’st Intinacelli), Lagzir, Iannone. A disp.: Bufano, Samotti, Piantedosi, Gasti, Mancino. All.: Agovino.
PAGANESE (3-4-2-1): Spurio, Ianniello, Esposito, Dicorato; Boccia (45’st Zugaro), Montoro (31'st Perulli), Bucolo, De Angelis; Faella (31'st Del Gesso), Mancino (40’st Di Masi); Coratella (22'st Ferreira). A disp.: Cacciapuoti, Langella, Ventura, De Feo. All.: Esposito.
ARBITRO: Pascuccio di Ariano Irpino (Amarante - Rocco)
NOTE: Spettatori 1500 circa. Ammoniti: Manuzzi, Callegari, Faella, Esposito, Ianniello, Ferreira. Rec.: pt 3′; st 6′
da paganesemania.it