28.2.22

Campo impraticabile per neve: rinviata Potenza-Paganese.

A causa di una forte nevicata sul capoluogo lucano, è stata rinviata a data da stabilire la partita di calcio Potenza- Paganese.

La gara era in programma alle 17.35 allo stadio Viviani. Dopo un sopralluogo sul terreno di gioco, completamente ricoperto dalla neve, l'arbitro Longo di Paola (Cosenza) ha deciso per il rinvio del match.

Stessa sorte anche per Avellino-Catania per la troppa neve al "Partenio" e per Campobasso-Turris sospesa all'intervallo sul risultato di 1-2, in questo caso si disputerà solo il secondo tempo ripartendo dal risultato fin qui acquisito. 

da paganesemania.it

23.2.22

Catania-Paganese 0-1: essere o non essere.

Di Nino Ruggiero

Non è da tutti uscire indenni dal “Massimino” di Catania. La Paganese c’è riuscita vincendo con pieno merito, al di là di quello che lo striminzito risultato potrebbe fare credere. Una vittoria costruita certosinamente dall’allenatore Grassadonia che ha finalmente rivisto il modulo di gioco attuato fino a quel momento e che non riusciva a convincere, sia per gli scarsi risultati ottenuti, sia per il gioco espresso.

Probabilmente non sapremo mai se la vittoria di Catania è ascrivibile in massima parte allo schieramento inusuale e concreto o se invece è solo il frutto di una magnifica gara disputata dai ragazzi in maglia azzurro-stellata che non si sono sprecati nei novanta e più minuti della gara. Resta il fatto che Tommasini e Guadagni, schierati per la prima volta in un attacco a tre punte sono da annoverare tra i migliori in campo per spirito di abnegazione e per il fatto di aver movimentato rispettivamente la fascia sinistra e quella destra dello schieramento; i due hanno fornito puntuali servizi sia alla proprio difesa nella fase di ripiegamento, sia a Diop, punta centrale, apparso sulla via del completo recupero fisico. 

Anche la difesa, schierata con due centrali, De Santis e Murolo, e con due terzini d’ala, Scanagatta e Brogni, è apparsa più compatta e reattiva. Brogni, in particolare, finché è stato in campo, ha rappresentato la vera sorpresa positiva della giornata perché da terzino vecchio stampo si è fatto valere presidiando da veterano la fascia sinistra dello schieramento.

Una vittoria in trasferta, la prima del campionato, forse non fa primavera ma è innegabile che i tre punti conquistati contro un Catania molto dotato tecnicamente non solo alimentano la scarsa classifica, ma rappresentano anche uno stimolo di ordine psicologico per la squadra che oggi si è stretta attorno a Grassadonia, più volte contestato nell’ultimo periodo, ed ha giocato certamente una delle gare più intense del suo deludente campionato.

Resta il fatto che la squadra ha risposto alle sollecitazioni che venivano soprattutto da una tifoseria delusa oltre ogni limite. Il risultato positivo , insperato, è venuto fuori da una prestazione magistrale da parte di atleti che fino a questo momento avevano lasciato molti dubbi sul loro stato di forma. In particolare si è rivisto uno Zanini puntiglioso e fiero del suo grado di capitano che, oltre a segnare un gol chirurgico per precisione e tempestività, ha partecipato attivamente assieme a Bensaja alle manovre di centrocampo in fase difensiva e in proposizione del gioco. Ha meravigliato, alla luce delle ultime prestazioni opache ed irritanti, la sicurezza e il fiero cipiglio con la quale la squadra ha tenuto il campo.

Essere o non essere. Bisognerà solo capire se Grassadonia insisterà sulla formazione di Catania e se, in questa ottica, riuscirà a recuperare Brogni sulla linea dei terzini e Guadagni sulla fascia destra dell’attacco dove ha brillato di luce propria. Tutto lascia pensare che sabato prossimo anche a Potenza la Paganese si schiererà con una difesa tradizione schierata a quattro con il duo centrale De Santis e Murolo che sta cementando un’intesa più volte sperata. Poi chissà…

Nino Ruggiero

Clamoroso al Cibali! La Paganese rialza la testa e sbanca Catania (0-1).

Nel punto più basso della stagione la Paganese rialza la testa espugnando il "Massimino" di Catania grazie alla rete di Zanini dopo appena un quarto d'ora di gara. Una vittoria importante in chiave salvezza che, dopo il doppio stop con Catanzaro e Monterosi, permette agli azzurrostellati di continuare a tenere la zona salvezza diretta nel mirino, distante solo 4 punti.

Grassadonia rivoluziona l'intero assetto tattico visto finora, abbandonando il 3-5-2,  schierando i suoi in un inedito 4-3-3 così come il pacchetto arretrato dove al fianco  di De Santis c'è Murolo con Scanagatta e Brogni esterni bassi. La linea mediana è composta da Cretella, Bensaja e Zanini con il rientrante Guadagni a formare il trio d'attacco con Diop e Tommasini.

L'approccio alla gara, uno dei talloni d'Achille di questa stagione, è di quelli importanti tanto è vero che al 7' Zanini fa le prove generali del gol con un conclusione dalla distanza su cui Sala non si fa sorprendere. Al quarto d'ora la Paganese passa: Bensaja recupera una gran palla a centrocampo, Zanini conduce la ripartenza che dopo un combinazione con Diop al limite dell'area trova l'angolino vincente. Lo svantaggio fa svegliare il Catania che tenta subito di rimettere in carreggiata la gara: ci provano Greco al 20' di testa, su assist di Albertini, e Cataldi al 23' dai 20 metri ma in entrambe le occasioni Baiocco risponde presente. Qualche giro di lancetta dopo è la Paganese a sfiorare il raddoppio: Tommasini sfrutta un tiro sporco di De Santis ma centra clamorosamente Sala. Sul finale della prima frazione di gioco sugli sviluppi di un angolo Diop calcia alta da buona posizione.

Nella ripresa i ritmi si abbassano, la Paganese si mostra intelligente nella gestione della gara badando a non subire nulla come testimoniano anche gli ingressi di Sbampato, Manarelli e Tissone per cercare l'impresa in terra sicula. Il piano regge ed è proprio la Paganese a rendersi pericolosa: ci prova Zanini al 22' su un'azione fac-simile del vantaggio ma questa volta trova il muro etneo a respingere; ed anche anche a tre dal termine ma il capitano azzurrostellato perde l’attimo e Zanchi in scivolata mura la sua conclusione indirizzata verso lo specchio sguarnito.

Dopo sette minuti di recupero la Paganese può festeggiare così la prima vittoria stagionale in trasferta. L'abbraccio finale al tecnico Grassadonia, prima di quello sotto il settore ospite, la dice lunga sull'importanza della posta in palio in Sicilia. Ed ora testa a sabato ed al Potenza per un altro scontro salvezza!

Alfonso Esposito - paganesemania

IL TABELLINO

MARCATORE: pt 15' Zanini

CATANIA (4-3-3): Sala; Albertini, Monteagudo, Lorenzini, Pinto (1’st Zanchi); Simonetti (18’st Sipos), Cataldi, Greco (34’st Provenzano); Biondi (1’st Russotto), Moro, Russini. A disp.: Stancampiano, Pino, Ercolani, Claiton, Ropolo, Izco, Rosaia, Piccolo. All.: Baldini.

PAGANESE (4-3-3): Baiocco; Scanagatta (32’st Tissone), De Santis, Murolo, Brogni (12’st Manarelli); Cretella, Bensaja, Zanini; Guadagni (18’st Sbampato), Diop, Tommasini. A disp.: Avogadri, Pellecchia, Perlingieri, Konate, Iannone, Del Regno. All.: Grassadonia.

ARBITRO: Ancona di Roma 1 (Pedone - Loic Nana Tchato; IV: Gavini).
NOTE: Ammoniti: Pinto, Biondi, Cataldi, Albertini (C), Guadagni, Brogni, Baiocco, Bensaja, Cretella, Tissone (P). Angoli: 15-2. Recupero: 1’pt e 7’st.

21.2.22

Le promesse non mantenute.

DI NINO RUGGIERO

Notte fonda per la Paganese che ne prende tre in casa contro il Monterosi e precipita senza paracadute verso le zone più basse e infide della classifica. Non è la prima volta quest’anno che si parla di peggiore Paganese vista all’opera; quella di ieri passa a pieno diritto nella “hit parade” delle gare che ti fanno passare la voglia di andare a vedere una partita di calcio. Contro una squadra per niente trascendentale, ma ordinata e tatticamente ineccepibile, gli azzurro-stellati non hanno mai dato l’impressione di poterla spuntare. Una pena, una sofferenza continua per lo sparuto gruppo che ancora affolla il “Marcello Torre”.

Dove è andata a finire la squadra che nel girone di andata, con tre vittorie casalinghe, aveva fatto sognare di poter ambire a più che tranquille posizioni di classifica? In confusione tecnico-tattica da qualche tempo, anche contro il Monterosi la squadra di Grassadonia ha mostrato i suoi attuali limiti avvalorati da una classifica impietosa ma forse sincera. La squadra non riesce più a trovare una sua identità, a cominciare dalla difesa che si salva solo grazie ai miracoli di Baiocco. L’intera linea difensiva è sotto accusa; forse il solo De Santis è su livelli accettabili. Il flop della difesa probabilmente è dovuto al mancato apporto del duo Schiavi-Murolo che, nelle intenzioni di chi la squadra l’ha costruita, avrebbero dovuto assicurare impenetrabilità al reparto arretrato. Lo stesso si deve intendere per il centrocampo, immaginato come terreno di governo per due registi come Vitiello e Tissone ma mai decollato; centrocampo che ha trovato per strada un buon Bensaja ma che è monco di in mediano vecchio stampo, uno di quelli che venivano definiti “rubapalloni”.

Con il Monterosi, come in altre precedenti disfatte, i collegamenti tra i reparti sono apparsi carenti e sporadici; in rare occasioni si sono contati tre passaggi di fila.

Che si può fare? L’allenatore, come accade sempre quando i risultati tardano ad arrivare, è sul banco degli accusati ma resterà al suo posto perché gode della fiducia della dirigenza. Eppure in estate c’erano state le premesse per allestire una squadra di tutto rispetto. Anche se in ritardo sulla tabella di marcia, la società aveva dato dimostrazione di ambire a qualcosa in più della solita e risicata salvezza raggiunta sempre in extremis negli anni precedenti. Acquisti di un certo rilievo autorizzavano a sperare in un campionato di rilievo. Il ricorso a Grassadonia dopo due giornate, all’indomani della cocente sconfitta con il Latina, avvalorava la tesi di una società che non si sarebbe accontentata di una semplice salvezza. Le vittorie consecutive conseguite in casa contro Catania, Taranto e Vibonese e il pareggio conquistato sul campo della capolista Bari avevano proiettato la squadra nelle zone nobili della classifica e autorizzavano a sperare in un ulteriore miglioramento. Niente di più sbagliato. Promesse e premesse non mantenute. 

Dalla trasferta di Campobasso in poi, complice anche una recrudescenza del Covid19, la Paganese ha perduto nel tempo non solo la peculiarità di squadra cui niente è precluso, ma anche pezzi importanti della sua inquadratura, probabilmente per una questione di scelte societarie, con l’avallo del suo allenatore. Così oggi ci ritroviamo con una squadra su cui si profila minacciosa l’ombra dei play-out, a meno di clamorosi inversioni di rotta. Ne sapremo di più dopo la doppia trasferta (Catania e Potenza) cui è chiamata la squadra nel giro di una settimana. Purtroppo è così.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.it

Paganese-Monterosi Tuscia 0-3: notte fonda al Marcello Torre.

Disfatta totale per la Paganese che cade sotto i colpi di un buon Monterosi, capace di espugnare il Torre per 3-0. Partita completamente sbagliata per gli azzurrostellati che non riescono a mettere carattere in una gara da vincere a tutti i costi.

Per quanto riguarda l’11 iniziale Grassadonia rispetta in parte le previsioni della vigilia: in difesa c’è Celesia con De Santis e Sbampato. A centrocampo Zanini vince il ballottaggio con Cretella e si aggiunge a Bensaja e Firenze, mentre sugli esterni tornano Manarelli e Martorelli. In attacco Tommasini e Diop, riconfermato dopo i 90’ del Ceravolo.

Dopo una fase di studio iniziale la partita si stappa intorno al quarto d’ora, quando le due squadre danno vita ad un bel botta e risposta: prima è il Monterosi a rendersi pericoloso con Verde che sfonda sulla destra e va a calciare, Baiocco però con un intervento di puro riflesso respinge. Un giro di lancette dopo si fa viva la Paganese con Manarelli che, liberato da uno splendido velo di Firenze, va alla conclusione ma anche qui è ottima la risposta dell’estremo difensore. Il Monterosi sembra più determinato e va di nuovo vicino al vantaggio stavolta con la girata aerea di Costantino che trova però ancora l’opposizione del portiere azzurrostellato
Sull’ultimo pallone del primo tempo arriva la doccia fredda per una Paganese con la testa già negli spogliatoi: punizione di Cancellieri che trova Rocchi che appostato sul secondo palo sblocca il parziale.

Nel secondo tempo Grassadonia inserisce Tissone e Brogni per Bensaja e Manarelli.
Squadra che prova a reagire con Tommasini che si vede annullare un gol per un presunto fuorigioco sul tocco di Diop. Poco dopo ci prova Firenze con una bella punizione,ma gli ospiti si salvano con l’intervento provvidenziale di Mbende che mette in angolo.
In quello che probabilmente è il momento migliore della Paganese arriva l’episodio che complica ulteriormente la gara degli uomini di Grassadonia: Celesia entrando in modo scomposto su Errico rimedia un cartellino rosso guadagnando anticipatamente la via degli spogliatoi. Paganese che crolla definitivamente quando Artistico, servito da Parlati, fa fuori Sbampato e firma il raddoppio per il Monterosi. Nel finale c’è tempo anche per il terzo gol del Monterosi con Franchini che anticipa Murolo e si ritrova a tu per tu con Baiocco. Brutta sconfitta ed enorme delusione per una Paganese che a questo punto vede allontanarsi la salvezza diretta.

Christian Esposito - paganesemania

IL TABELLINO

RETI: 49’pt Rocchi (M), 32’st Artistico (M), 48’st Franchini (M).

PAGANESE (3-5-2)
Baiocco; Sbampato (33’st Scanagatta), De Santis( 34’st Murolo), Celesia; Martorelli, Zanini (28’st Cretella), Bensaja (14’st Tissone), Firenze, Manarelli ( 14’st Brogni); Diop, Tommasini. A disp.: Avogadri, Konate, Castaldo, Perlingieri, Iannone, Del Regno. All.: Gianluca Grassadonia.

MONTEROSI (3-5-2)
Alia; Mbende, Borri, Rocchi; Verde (8’st Errico), Franchini, Abdallah (13’st Abdallah), Parlati, Cancellieri (44’st Milani); Costantino (13’st Artistico), Ekuban (44’st D’Antonio). A disp.: Basile, Fiaschettii, Adamo. All.: Leonardo Menichini.

ARBITRO
Fontani di Siena (Del Santo Spataru-Cravotta; IV Costa).

NOTE
Spettatori: 700 circa. Espulso: Celesia al 25’st. Ammoniti: Bensaja (P), Borri (M), Cancellieri (M), Parlati (M), Martorelli (P). Recupero: 3’pt, 5’st. Angoli: 4-7.

16.2.22

Le partite da sei punti.

DI NINO RUGGIERO

E’ durato una cinquantina di minuti il sogno della Paganese di uscire indenne dal “Nicola Ceravolo” di Catanzaro. Un primo tempo giocato all’insegna del calcio di una volta, quello che prevedeva marcature ferree, asfissianti e raddoppi sull’avversario in possesso di palla per poi ripartire in contropiede. Una tattica che ha dato i suoi frutti finché c’è stata benzina nelle gambe dei ragazzi di Grassadonia che per tutto il primo tempo hanno consentito un solo tiro pericoloso diretto scoccato da Martinelli verso la porta difesa da Baiocco, e guarda caso per un errore in ripartenza di Celesia che aveva indugiato a respingere il pallone al limite della propria area. Ma le tattiche difensive – quando incontri squadre quadrate e compatte come il Catanzaro – portano frutti se, oltre a neutralizzare gli avversari e a irretirli per marcature al limite del lecito, riesci anche a controbattere in velocità, sfruttando gli spazi che gli avversari, costretti ad attaccare, lasciano liberi. Frutti che la Paganese non ha colto e difficilmente coglierà anche nel futuro perché, tolto Guadagni fermo da tempo ai box, non ha nelle corde la velocità di esecuzione, l’estro, la fantasia e il cinismo sotto rete, indispensabili per questo tipo di impostazione tattica.

Così inevitabilmente, batti e ribatti, dopo dieci minuti nella ripresa, è arrivato il gol che poi in definitiva ha deciso la partita. Un sinistro mortifero di Biasci dalla sinistra che Sbampato non è riuscito a frenare e che ha trafitto l’incolpevole Baiocco.
Dopo aver incassato il gol, gli azzurro-stellati hanno cercato di invertire l’atteggiamento tattico ma c’è stata poca storia perché il Catanzaro ha mostrato non solo i muscoli ma anche una superiorità tecnica indiscutibile.

Chiudiamo il capitolo Catanzaro, inutile ricorrere a rimpianti. Svanito il sogno di uscire indenni dal “Ceravolo”, bisognerà guardare da subito alle prossime gare, che saranno decisive, a partire da sabato quando al “Marcello Torre” arriverà il Monterosi Tuscia. Alla fine la sconfitta con il Catanzaro poteva pure essere messa in preventivo, considerato l’indiscusso valore della squadra giallorossa, ma quello che preoccupa è il fatto che fino a questo momento anche le avversarie che sulla carta sarebbero abbordabili hanno preso a correre e a fare punti.

Per la Paganese il tempo dei rimpianti e delle illusioni di sogni irrealizzabili è svanito da tempo. C’è una dura realtà da affrontare con fiero cipiglio, con ardore, consapevoli di dover aggiungere un altro capitolo nella lunga lista dei miracoli cui la squadra nel tempo ci ha abituati. La classifica è impietosa: adesso sono nuovamente quattro le lunghezze da recuperare in termini di salvezza sia dal Campobasso, sia proprio dal Monterosi. Chiaro allora che la partita di sabato assuma un valore inestimabile per le future sorti degli azzurro-stellati. Sarà una partita dal “dentro o fuori”; i punti in palio varranno il doppio. Una vittoria della Paganese consentirebbe alla squadra di Grassadonia di arrivare a un solo punto dalla zona salvezza; un pareggio, o, peggio, una sconfitta avvicinerebbe ancora di più l’ombra dei play-out.
Possibile che si debba sempre parlare di retrocessione o di salvezza?

Nino Ruggiero

Mister Grassadonia: "Un buon primo tempo. Dopo il gol poca lucidità e troppa frenesia".

E' un gol dell'ex di turno Tommaso Biasci dopo un'ora di gioco a far crollare il piano di Grassadonia di riuscire a portare via punti preziosi dall'ostico campo di Catanzaro. Un uno e zero che condanna la Paganese alla decima sconfitta, su tredici gare, lontano dal "Torre" che lascia qualche rammarico al tecnico azzurrostellato. "Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, c'è rammarico per alcune occasioni che potevamo e dovevamo sfruttare in maniera diversa dove abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio. Avevamo il controllo della gara riuscendo a concedere poco o nulla al Catanzaro. Nella ripresa una volta in svantaggio abbiamo avuto 10 minuti di sbandamento, dopodichè non siamo stati bravi nella lettura della gara, abbiamo avuto troppa frenesia di pareggiare. Credo che alla fine sul risultato finale abbia influito anche la condizione fisica, siamo calati nel finale. Undici iniziale? Abbiamo preferito far riposare qualche calciatore in vista del trittico di gara che ci aspetta in questo mese facendo incamerare minuti ad altri. Ripartiamo dalla prestazione della squadra nel primo tempo che mi è piaciuta consapevoli però che potevamo fare meglio nella gestione della palla. Sabato col Monterosi ci aspetta una gara importantissima"

Alfonso Esposito - paganesemania

Catanzaro-Paganese 1-0: azzurrostellati stesi da un gran gol di Biasci.


Non basta un'attenta Paganese per uscire indenne dal "Ceravolo" di Catanzaro. In una gara  in cui gli azzurrostellati badano soprattutto a difendere, è solo un gran gol di Biasci ad  
inizio ripresa a rompere gli equilibri del match.
Grassadonia opta una semi rivoluzione nell'undici iniziale anche in virtù dei tanti impegni  
ravvicinati del mese di febbraio. In difesa insieme a De Santis e Sbampato c'è Celesia: a  
centrocampo insieme dal 1' Bensaja e Tissone con Cretella a supporto; come quinti il  
rientrante Zanini e Brogni. In attacco Tommasini e Diop, in luogo di Castaldo.

Fin dalle prime battute di gioco l'inerzia del match è ben chiara: pallino del gioco  
saldamente in mano al Catanzaro con la Paganese interamente dietro la linea del pallone  
cercando di pungere in ripartenza. Il piano di Grassadonia sembra reggere con i giallorossi  
imbrigliati che non riescono a trovare il varco giusto per colpire. L'unico vero intervento  
di Baiocco è poco dopo la mezzora quando devia in angolo la velenosa conclusione dai 25  
metri di Martinelli. Poco prima (28'), su un lancio lungo dalla difesa, Diop aveva trovato  
la risposta di Branduani.

La ripresa si apre sulla stessa falsariga della prima frazione di gioco ma col Catanzaro  
più arrembante; al 4' il diagonale di Sounas scheggia il palo a Baiocco battuto. Il  
predominio territoriale vede i suoi frutti al 10': Cianci inventa un assist di tacco per  
Biasci che di prima intenzione col sinistro batte l'incolpevole Baiocco. Il gol dello  
svantaggio costringe Grassadonia a rivedere il piano tattico: subito dentro Castaldo e  
Firenze, insieme a Scanagatta e Murolo, per cercare di costruire qualche occasione degna di  nota. Nulla di tutto ciò, il Catanzaro amministra il vantaggio senza mai correre pericoli:  
ci provano soltanto Cretella alla mezzora e Diop sul finale ma con conclusioni velleitarie.

Arriva così la decima sconfitta lontano dal "Torre", la quattordicesima stagionale, ma bisogna rimboccarsi subito le  maniche. Sabato arriva il Monterosi per un vero e proprio scontro salvezza. 

Alfonso Esposito - Paganesemania

IL TABELLINO

MARCATORE: st 10' Biasci

CATANZARO (3-5-2): Branduani; Martinelli, S. De Santis, Scognamillo; Bayeye (34’st Bjarkason), Souans (23’st Carlini), Cinelli (23′ st Verna), Welbeck, Vandeputte; Biasci (34’st Bombagi), Cianci (38’st Vazquez). A disp.: Nocchi, Romagnoli, Tentardini, Fazio, Gatti. All.: Vivarini.

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Sbampato, I. De Santis (16’st Scanagatta), Celesia (16’st Murolo); Zanini, Cretella, Bensaja (16’st Firenze), Tissone (32’st Martorelli), Brogni; Tommasini (16’stCastaldo), Diop. A disp.: Pellecchia, Avogadri, Konate, Perlingieri, Manarelli, Iannone, Del Regno. All.: Grassadonia.

ARBITRO: Saia di Palermo (Politi - Feraboli; IV: Madonia).
NOTE: 2300 spettatori circa, di cui 100 ospiti. Ammoniti: Cianci, Scognamillo, Vandeputte, Carlini, Vivarini (allenatore) (C), Celesia, Zanini (P). Angoli: 6-3. Recupero: 2’pt e 4’st.

14.2.22

Paganese-Campobasso 2-1. Mai dire mai.

DI NINO RUGGIERO

Dall’incontro con il Campobasso sono arrivati punti e fiducia. Poche note sulla gara. Non è stata una partita facile per i ragazzi di Grassadonia che hanno avuto un impatto difficile contro avversari che nei primi minuti di gioco sono apparsi intraprendenti e spregiudicati. Ancora una volta la Paganese ha evidenziato sfasature nel reparto arretrato tanto che i molisani hanno prima sfiorato il gol su errate posizioni difensive e poi hanno incassato il gol che avrebbe potuto dare una svolta decisiva alla partita. Il gol incassato ha evocato tristi presagi sul “Marcello Torre” visti i precedenti in materia, ma, per buona sorte, la Paganese con il passare del tempo ha preso coraggio, ha ribattuto colpo su colpo e ha potuto allestire qualche buona manovra offensiva grazie alla lineare regia di Bensaja e alla buona vena di Firenze tornato quello delle migliori giornate.La vittoria, inutile dirlo, rilancia le azioni della Paganese che adesso ha ridotto a una sola lunghezza la distanza dalla zona salvezza. Ovviamente oltre ai tre punti si spera che la squadra possa ritrovare la sua identità e la convinzione nei propri mezzi in vista di un calendario che non dà tregua.

L’impressione è che ci sia ancora qualcosa che non va nel reparto difensivo. L’innesto di De Santis è indubbiamente da annoverare tra le note positive, ma è il meccanismo di interscambio tra i difensori che non funziona come dovrebbe. Il gol incassato, infatti, contro il Campobasso suona come solenne bocciatura per un reparto infilato con una semplicità incredibile da innocuo pallone in verticale.
La difesa, schierata alta, senza alcuna protezione ha alzato nell’occasione bandiera bianca, ma lo aveva fatto già qualche minuto prima graziata da un errore sotto rete di Emmausso.

Adesso bisognerà capire se Murolo, che ha scontato una giornata di squalifica, sarà pronto per prendere posto nel ruolo di leader difensivo che gli spetta per autorevolezza e per determinazione.
Grassadonia per adesso ha trovato per strada il centrocampista d’ordine che ci voleva. Bensaja, senza strafare, si è proposto autorevolmente nel ruolo con un gioco semplice, senza inutili fronzoli, con lanci illuminanti. Bisognerà solo capire se riuscirà a convivere con Tissone e soprattutto capire chi – eventualmente – potrà fargli spazio. Il compito spetta all’allenatore che dovrà scegliere tra un centrocampo più guarnito, formato da Bensaja, Tissone e Cretella, e un attacco formato da un attaccante e un trequartista come Firenze. Si tratterebbe, per quanto ovvio, di cambiare metodo di gioco. Ma queste sono scelte tecniche che spettano all’allenatore.

Per intanto, in attesa del recupero di Guadagni, in avanti Tommasini sta facendo tutto per intero quello che da lui si aspettava. Castaldo e Diop non appaiono in condizioni ottimali, soprattutto il senegalese che è stato assente per quattro mesi dai campi di calcio. Ma, giocando, si spera che possano prendere il ritmo partita e regalare alla squadra gol importanti per lasciare l’attuale scomoda posizione di classifica.
Intanto c’è poco tempo per disquisire su argomenti tecnico-tattici.

Domani gli azzurro-stellati saranno di scena nuovamente a Catanzaro. Un banco di prova proibitivo sulla carta. Mai dire mai, però. Una Paganese come quella vista all’opera contro il Campobasso nel secondo tempo potrebbe essere capace di tutto.

Nino Ruggiero

Paganese-Campobasso 2-1: la vittoria del cuore! Firenze e Cretella firmano la rimonta.

Match di fondamentale importanza quello vinto dalla Paganese contro il Campobasso, in rimonta per 2-1. Grassadonia resta fedele al 3-5-2 inserendo Celesia nel terzetto di  difesa al posto dello squalificato Murolo. A centrocampo Bensaja vince il ballottaggio con Tissone mentre a sinistra torna Manarelli. In attacco confermato il tandem Castaldo-Tommasini.

Gara che inizia subito col brivido per gli azzurrostellati: ottima azione degli ospiti che imbucano per Emmausso che con un tocco di esterno non trova la porta. Passano pochi minuti e il Campobasso trova la rete del vantaggio: lancio di Liguori, velo intelligente di Emmausso che fa proseguire per Di Francesco, l'attaccante, solo davanti a Baiocco, non sbaglia. Una Paganese che sembra essere rimasta mentalmente ancora negli spogliatoi prova a scuotersi intorno al quarto d’ora quando sugli sviluppi di una punizione messa in mezzo da Firenze il pallone arriva a Castaldo che si coordina e al volo manda il pallone di poco a lato. Il pallone del pareggio capita ancora sui piedi dello stesso 10 azzurrostellato che stavolta manda alto, dall’altezza del dischetto, l’ottimo cross di Martorelli proveniente da destra. Nel finale gli sforzi della Paganese si concretizzano ed arriva il pareggio: cross di Cretella che trova ancora Castaldo che colpisce di testa, miracolo di Raccichini che deve però arrendersi sul tap-in di Firenze.

Diversamente dal primo, inizia invece col botto il secondo tempo per  la Paganese che trova subito il sorpasso: invenzione di Firenze per Tommasini che resiste al duello di forza con il difensore e serve l’inserimento puntuale di Cretella che da pochi passi mette in rete e corre ad esultare sotto la Nord. Per il giovane centrocampista si tratta del terzo gol stagionale. Le cose si mettono decisamente nel verso giusto quando al 17’ il capitano rossoblù Bontà si fa espellere per doppia ammonizione. Alla mezz’ora palla gol gigantesca per il Campobasso con Pace che recupera palla dopo l’erroraccio di Martorelli, e dal limite dell’area lascia partire una sassata che spacca la traversa. Paganese che nonostante tutto però riesce ad arrivare alla vittoria portandosi a casa tre punti pesantissimi ed inaugurando al meglio un ciclo di gare decisive che incideranno sicuramente sul piazzamento finale in classifica.

IL TABELLINO

RETI : 7’pt Di Francesco (C) , 43’pt Firenze (P), 2’st Cretella (P)

PAGANESE (3-5-2): Baiocco;Sbampato, De Santis, Celesia; Martorelli (36’st Tissone), Cretella (26’st Zanini), Bensaja (44’st Scanagatta), Firenze, Manarelli (44’st Brogni); Tommasini (36’st Diop), Castaldo. A disp.: Pellecchia, Avogadri, Konate, Perlingieri, Iannone, Del Regno. All.: Gianluca Grassadonia.
CAMPOBASSO (4-3-3): Raccichini; Fabriani, Sbardella, Dalmazzi, Pace; Candellori, Ladu, Bontà; Di Francesco (21’st Giunta), Emmausso (39’st Emmausso), Liguori (21’st Rossetti). A disp.: Cocco, Vanzan, Nacci, Martino, Merkaj, Magri, Bolsius. All.: Mirko Cudini

ARBITRO: Zamagni di Cesena (Pintaudi - Conti; IV Bocchini)
NOTE: Spettatori: 600 circa . Ammoniti: Dalmazzi (C), Martorelli (P), De Santis (P), Cretella (P), Castaldo (P). Espulso: Bontà (C) al 17’st per doppia ammonizione . Recupero: 0’pt, 6’st. Angoli: 0-1. 

Christian Esposito - paganesemania.it

Vibonese-Paganese 0-0: vittoria ancora rimandata. A Vibo gli azzurrostellati non vanno oltre il pareggio.

L’inerzia non cambia, anzi la Paganese con la gara ieri sembra aver ribadito ancora una volta quale sarà il tipo di campionato che la attende. Al “Gigi Razza” gli azzurrostellati non vanno oltre lo 0 a 0 nonostante avessero di fronte l’ultima della classe, la Vibonese di mister D’Agostino, restando di fatto ancora insabbiati in quintultima posizione. L’appuntamento per uscire dalla zona rossa della graduatoria è dunque rimandato alla prossima giornata, in cui l’avversario da ospitare al “Torre” sarà un’altra concorrente diretta come il Campobasso. I passi falsi però cominciano ad essere un po’ troppi per gli azzurrostellati, anche se a preoccupare se possibile ancora più della classifica è ciò che (non) si vede in campo. La mano di mister Gianluca Grassadonia sulla squadra non si avverte minimamente, infatti le poche palle gol avute nelle ultime gare sono da imputare solamente ad iniziative personali e mai ad un’azione corale messa su dalla squadra.

Entrando nel merito delle difficoltà, sicuramente non aiuta il calo evidente a cui sono soggetti Cretella e Firenze, che oltre ad essere le due mezz’ali rappresentano il motore della squadra. Alternative però non ce ne sono in questo momento, quindi l’unica strada utile per tamponare a questo doppio periodo di appannamento in mezzo al campo sarebbe un cambio del sistema di gioco. Tuttavia i problemi di questa Paganese non sono limitati solamente al centrocampo, ma più in generale ad una condizione fisica deficitaria che poi induce a compiere sempre scelte poco lucide. In più occasioni è mancato solamente l’ultimo passaggio per crearsi una buona occasione, ma puntualmente un errore tecnico rovinava il tutto. E nemmeno 15’ giocati in superiorità numerica sono serviti per vedere una Paganese più arrembante e all’attacco, animata dalla voglia di conquistare i suoi primi tre punti in trasferta. Alla Vibonese è bastato compattarsi nella propria metà campo per non subire alcuna azione pericolosa, dato che nel frattempo si era pure infortunato Spina. Quest’ultimo è rimasto in campo fino alla fine solo per fare numero. In realtà, seppur la partita con il passare dei minuti si sia incanalata sempre più verso i binari dello 0 a 0, a provarci con un po’ di veemenza in più è stata la Vibonese. Al 6’ Spina, il più pimpante del match, colpisce la traversa dal limite dell’area, mentre al 23’ una sua conclusione da calcio di punizione trova attento Baiocco.

La Paganese invece passa dai piedi di Tommasini, che al 25’ di vede deviare in corner da Mengoni una girata indirizzata all’angolino basso. Sul tiro dalla bandierina Murolo prende bene il tempo di testa, ma la sfera termina di poco alta sopra lo specchio. Da qui in poi la partita perderà ogni tipo d’interesse, infatti nella ripresa ci sarà spazio solo per un’occasione per parte. Al 52’ Curiale spizza verso la porta un cross di Spina, ma un ottimo riflesso di Baiocco evita lo svantaggio. Al 78’ viene espulsa proprio la punta dei calabresi per un intervento a gamba tesa che gli costa la seconda ammonizione. Cinque minuti più tardi una combinazione tra Castaldo ed il neo entrato Diop apparecchia la tavola per il tiro al capitano azzurrostellato, però il suo diagonale da posizione favorevole non prende il giro giusto e si spegne a lato.

Gerardo De Prisco - La Città

IL TABELLINO

VIBONESE (3-4-3): Mengoni; Polidori, Risaliti, Mahrous (24’ st Suagher); Corsi (35’ st Cattaneo), Zibert (35’ st Panati), Basso, Carosso (10’ st Blaze); Grillo (10’ st Ngom), Curiale, Spina. A disp.: Marson, Alvaro, Gelonese, Bellini. All.: D’Agostino

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Sbampato (36’ st Konate), De Santis, Murolo (23’ st Celesia); Martorelli, Cretella (31’ st Tissone), Bensaja, Firenze, Brogni; Tommasini (23’ st Diop), Castaldo.
A disp.: Pellecchia, Avogadri, Perlingieri, Manarelli, Scanagatta, Iannone. All.: Grassadonia.

ARBITRO: Petrella di Viterbo (Grasso e Giorgi; IV: Totaro).
NOTE: Espulso per doppia ammonizione al 33’st Curiale. Ammoniti: Polidori (V), Brogni, Sbampato, Bensaja (P). Angoli: 5-3. Recupero: 1’pt e 5’st.

Da paganesemania.it

8.2.22

Vibonese-Paganese 0-0: AAA punti cercasi.

DI NINO RUGGIERO

Sempre più difficile e improbo il cammino della salvezza per la Paganese. Contro la Vibonese, fanalino di coda del campionato sarebbero stati di importanza vitale i tre punti, non solo per la classifica ma anche per un morale che è sempre più sotto i tacchi. In Calabria gli uomini di Grassadonia si sono accontentati di un pareggio che – stante la loro attuale posizione in classifica – non è né carne, né pesce. Adesso la Paganese, con i suoi 23 punti, è invischiata assieme a Messina, Fidelis Andria e Potenza nelle sabbie mobili che portano alla disputa dei play-out, a quattro lunghezze dalla zona salvezza.Come uscirne? Servono punti, non più chiacchiere; e i punti purtroppo si vedono con il lanternino perché anche sul campo dell’ultima in classifica, squadra decisamente deficitaria, non si è stati capaci di fare prevalere la legge del più forte. Ma più forte di chi? 

Siamo sempre convinti che gli innesti di gennaio abbiamo dato qualcosa in più alla squadra? Passi pure per la sconfitta con il Bari che ci può stare – ed anzi era pure da mettere in conto – ma non si può poi indecentemente perdere in casa in uno di quelli che vengono etichettati come “scontro diretto” contro un Latina per niente trascendentale. In altre parole, detto terra terra: i punti da dove devono arrivare? Con il Bari di certo no, ma da due incontri con Latina e Vibonese non è possibile che una squadra che si deve salvare arrivi a prendere un solo punto. Ovvio allora che il distacco dalla zona tranquilla aumenti e faccia preoccupare tutti coloro che ai colori azzurro-stellata sono visceralmente legati.

Brevissimo commento sulla gara di domenica scorsa. Che dire? Ancora una volta non c’è stata traccia di fantasia, non c’è stata inventiva nelle manovre della Paganese; la manovra è apparsa piatta, scontata, prevedibile; tanti i passaggi sbagliati, anche troppi.

Eppure l’impatto di Bensaja a centrocampo non è stato negativo. Il calciatore ha denotato personalità, buon tocco di palla, buona posizione, anche intelligenza tattica.

La difesa pare aver trovato finalmente pace con l’arrivo di De Santis come centrale e il ritrovato Murolo; ma è dalla cintola in su che la squadra non convince. Quello che lascia perplessi è il fatto che la squadra non riesce a cambiare pelle anche in corso d’opera. La manovra vive sulla genialità altalenante di Tissone e sulle accelerazioni di Cretella in campo largo; il miglior Firenze fino a questo momento si è visto poco e il suo zampino prezioso poche volte viene innescato. La manovra, in tutta sincerità, appare scontata, prevedibile, monocorde; manca di fantasia, estro, genialità. Manca un calciatore capace di saltare l’uomo sulla fascia e di creare superiorità numerica. No, non c’è.

Ma per questo bisognerebbe risalire non solo alla scelta di un modulo di gioco diverso da quello attualmente praticato, ma anche alla scelta di atleti adatti alla bisogna. Avete visto quello Spina della Vibonese; lo avete visto come si inseriva sulla fascia destra, e non solo su quella facendo reparto da solo?

Il guaio più grosso è che alla Paganese oltre al gioco mancano pure i punti. E’ difficile nel calcio che i due elementi possano coesistere, ma capita assai spesso che al non gioco corrisponda una buona resa in termini di punti. Ma forse questo capita alle squadre forti…

Se non fossimo già nel girone di ritorno, potremmo concludere col dire che la Paganese ha bisogno di tempo per amalgamarsi, per trovare i fili della manovra.

Ma siamo a campionato inoltrato e tutto è maledettamente complicato per arrivare alla salvezza.

Nino Ruggiero

3.2.22

Grassadonia: "Sconfitta meritata! Chiediamo scusa ai tifosi".

“Chiediamo scusa ai tifosi e a coloro che sono venuti a sostenerci” esordisce così in sala stampa Gianluca Grassadonia al termine della sfida persa con il Latina. Una sconfitta netta, senza attenuanti.  “Volevamo regalare e regalarci una vittoria che potesse darci maggiore serenità ma purtroppo è andata così. Avevamo pensato ad una gara diversa ma abbiamo regalato troppo ad una squadra che ha meritato la vittoria. Abbiamo sbagliato delle letture sia in occasione del rigore che del secondo gol, entrambi evitabili”.

Una netta involuzione dal punto di vista tecnico e mentale rispetto alla gara, o meglio al secondo tempo, visto contro la capolista appena tre giorni fa. “Adesso non dobbiamo abbatterci. Abbiamo delle problematiche che non vogliono passino come alibi ma anche oggi eravamo in emergenza avendo pochi calciatori a disposizione. La ricetta per uscirne è una sola: rimboccarci le maniche, lavorare in silenzio e far prendere condizione fisica agli ultimi arrivati. Purtroppo nessuno ha il ritmo gara: De Santis non giocava da agosto, Konate viene da un anno di inattività, Celesia non giocava da tempo così come Diop. Avevamo bisogno di far rifiatare Castaldo lì in attacco e qualcuno a centrocampo ma non avevamo cambi. Tissone ha fatto il massimo disputando la sua seconda gara di fila”

Un’emergenza in termini numerici a centrocampo in virtù degli infortuni di Volpicelli e Zanini, il mancato arrivo di un under invocato prima della chiusura del calciomercato e a cui si aggiunge la vicenda Zito. “Mancano delle pedine ma la società ha fatto il massimo in un mercato non facile sia in termini di entrate che di uscite. Per Vibo recupereremo soltanto Bensaja che rientra dalla squalifica. Zito e Schiavino restano fuori rosa, ci sono altri 10 giorni per il mercato di serie D. In base a quello poi la società deciderà”.

Alfonso Esposito - paganesemania.it

Paganese-Latina 1-2: preoccupante involuzione mentale, gli ospiti passeggiano al Torre.

Una Paganese senza idee, senza gioco e soprattutto senza mordente cede il passo al Latina che, col minimo sforzo, espugna il “Marcello Torre” per due reti a uno. Per gli azzurrostellati è il secondo ko in tre giorni dopo quello di domenica con il Bari ma a destare preoccupazione è la netta involuzione sia fisica che mentale rispetto proprio alla gara contro la capolista.

Grassadonia rispetto all’undici contro i galletti ridisegna il terzetto difensivo: al fianco di Konate esordio dal 1’ per De Santis e Celesia; centrocampo confermato anche in virtù dell’assenza di ricambi (Volpicelli e Zanini infortunati, Bensaja squalificato), in attacco, invece, c’è Diop al fianco Tommassini

E’ un approccio compassato quella della Paganese che fin dal primo minuto subisce la maggior verve della giovanissima squadra laziale che si fa viva al 9’ ed al 19’ rispettivamente con Tessiore e Carletti che trovano la pronta respinta di Baiocco. Un minuto dopo giunge l’inaspettato vantaggio della Paganese: Tommassini riceve palla sulla trequarti da Cretella e lancia partire un destro dai 25 metri che si insacca alle spalle di Cardinali. 

Sembra mettersi così in discesa la gara per gli uomini di Grassadonia ma alla mezzora arriva il 14° calcio di rigore stagionale contro per un contatto, molto discutibile, tra Brogni e Ercolano. Dal dischetto Carletti non sbaglia. Appena sette minuti dopo arriva anche il colpo del ko: è perfetta l’incursione di Ercolano che di testa, sul cross di Giorgini, batte Baiocco

La gara praticamente termina qui: della Paganese, nonostante l’ingresso di Castaldo nella ripresa, non c’è traccia, eccezion fatta per una conclusione sbilenca di Firenze a dieci dal termine. 

Poco, troppo poco per una formazione che deve iniziare a correre per non restare insabbiata nella zona calda della classifica. Serve una reazione già a partire da domenica in trasferta con la Vibonese, serve quella tanto decantata voglia di mettersi in mostra e di essere protagonisti che contro il Latina non si è vista.

Alfonso Esposito - paganesemania.it

IL TABELLINO

MARCATORI:  pt 20’ Tommassini, 33’ su rig. Carletti, 41’ Ercolano

PAGANESE (3-5-2): Baiocco; Konate (1’st Sbampato), De Santis (36’st Iannone), Celesia (30’ Scanagatta); Martorelli, Cretella, Tissone, Firenze, Brogni (14’st Murolo); Diop (14’st Castaldo), Tommasini. A disp.:  Pellecchia, Avogadri, Del Regno. All.: Grassadonia.

LATINA (3-5-2): Cardinali; De Santis, Giorgini, Carissoni (22’st Sarzi); Ercolano (29’st Teraschi), Tessiore, Amadio, Di Livio (17’st Barberini), Celli; Sane (17’st Jefferson), Carletti (29’st Rossi). A disp.: Ciammaruconi, Tonti, Rosseti, Atiagli, D’Aloia. All.: Di Donato.

NOTE: 400 spettatori circa. Ammonito: Sarzi (L). Angoli: 2-9. Recupero: pt 3’, st 5’.

2.2.22

Cocchino D'Eboli: "E' una Paganese molto rafforzata. L'addio di Piovaccari? Una scelta tecnica".

“E’ una Paganese molto rafforzata” ne è sicuro il coordinatore dell’area tecnica Cosimo D’Eboli alla chiusura della sessione invernale di calciomercato. “E’ vero che saremo una squadra più giovane, come ci aveva richiesto il presidente per abbassare il budget, ma abbiamo fatto tutti innesti di qualità. Sono arrivati calciatori giovani e di prospettive con alle spalle già esperienza in C e voglia di mettersi in mostra. Di Celesia si parla un gran bene, Brogni ha alle spalle 40 presenze, Martorelli ha ben figurato finora così come Tommasini”.

Un ringiovanimento della rosa però riuscito a metà: dei quattro over in uscita sono partiti, infatti, solo Schiavi e Vitiello con Schiavino e Zito che restano a libro paga della società ma presumibilmente fuorirosa. D’Eboli taglia corto “meglio non parlarne neanche”

Un ultimo giorno di mercato, però, non senza polemiche vista l’inaspettata partenza dell’attaccante Federico Piovaccari. “E’ stata una scelta prettamente tecnica. Sgombriamo il campo da voci inutili: nessun litigio o battibecco con il tecnico. Nulla di tutto ciò. Semplicemente Grassadonia gli chiedeva dei movimenti ed un tipo di lavoro da fare che come ha affermato anche il calciatore non aveva nelle corde. Si sono lasciati da buoni amici così come il rapporto con la società è ottimo, si è sempre comportato da vero professionista. Ci dispiace ma abbiamo preferito sposare in pieno la linea tecnica tracciata da Grassadonia, virando poi su Tommasini. Giovane si ma con già la sua esperienza in Serie C”.

Oltre a Piovaccari, prima del gong è arrivata anche la rescissione di Curci, arrivato qualche giorno prima, oltre all’arrivo di Nicholas Bensaja, già vecchia conoscenza azzurrostellata “E’ arrivato negli ultimi giorni ma visto che avrebbe trovato poco spazio avendo davanti Murolo e Celesia ha deciso, anche per motivi personali, di avvicinarsi a casa. Bensaja, invece, è il play che serviva alla Paganese per avere maggiore fluidità e brillantezza nella manovra. E’ stato un acquisto dettato anche dagli infortuni di Volpicelli e di Zanini, che si era ben adattato a questo nuovo ruolo, per il quale stiamo aspettando gli esami strumentali dopo il problema al tendine. Oltre al fatto che così potrà rifiatare in qualche occasione anche Tissone che finora ha ‘tirato’ la carretta lì in mezzo”. 

Resta aperto il mercato degli svincolati, D’Eboli non chiude le porte: “Nelle ultime ore di mercato ho tentato di chiudere per una mezzala in modo tale da essere completamente coperti in quella porzione di campo avendo solo Cretella e Firenze oltre a Tissone che potrebbe giocare anche da interno. Vedremo nei prossimi giorni tutti i calciatori che nell’ultimo giorno si sono svincolati. Se si presenterà l’occasione non ci tireremo indietro”.

Alfonso Esposito - paganesemania.it

1.2.22

Grassadonia: "Tanto rammarico ma bisogna ripartire dal secondo tempo".

"Il secondo tempo deve essere un punto di partenza, il primo ci deve far riflettere". 

Le parole in conferenza stampa di mister Gianluca Grassadonia rispecchiano un po’ il pensiero comune al termine di Paganese-Bari, terminata 2-1 per i pugliesi. Al “Torre” si è vista una Paganese in versione dottor Jekyll e mister Hide, impalpabile nei primi 45’ ed a tratti incontenibile nei secondi 45’. Al termine della gara mister Grassadonia ha poi analizzato la prima frazione di gioco: 

"C’è tanto rammarico per la prima mezz’ora, in cui eravamo timorosi. Nel primo tempo siamo stati troppo passivi e bassi, sbagliando molte uscite".

A fine primo tempo il gol di Castaldo ha fatto scattare qualcosa nella testa degli azzurrostellati, ma anche l’ingresso di Manarelli è stato importante in questo senso: 

"Nel calcio conta soprattutto la testa ed il gol al 45’ ci ha fatto capire di potercela giocare. Abbiamo aggiustato qualcosa nella ripresa perché l’avevamo preparata in un modo diverso e siamo stati bloccati a capire le situazioni, ma anche questo sarà di lezione per le prossime volte. Si riparte dal secondo tempo, continuando a fare le cose come stiamo facendo ultimamente". 

Il tecnico azzurrostellato si è poi soffermato anche sulle prestazioni di alcuni nuovi, chiedendo tempo: 

"De Santis è un giocatore che ha già lavorato con noi ed ha delle letture ben chiare, magari a differenza di Brogni che in fase di non possesso è stato un po’ titubante". 

Una chiosa veloce poi anche sul rigore e sul ruolo del rigorista in casa Paganese: 

"Castaldo è il primo e Firenze il secondo. I rigori si sbagliano, fa parte del calcio".

Un occhio non può che andare già alla gara di mercoledì, a questo punto fondamentale, contro il Latina:

 "Si cambierà qualcosina, così come faremo poi domenica a Vibo. Valuteremo anche Guadagni che per mercoledì non credo ce la faccia, magari vediamo se domenica riesce". 

Sul mercato poi è stato chiaro: 

"Dobbiamo mettere competitività nei ruoli, inoltre ci serve un under in mezzo al campo per poter gestire il minutaggio".

Gerardo De Prisco - La Città