13.10.25

La Paganese vista da...Nocera! - Tutto è bene quel che finisce bene.

Tutto è bene quel che finisce bene! Sì perchè il calcio è strano. La Paganese domina in lungo e largo dall'inizio l'avversario, nell'ultima mezzora addirittura in 10 uomini per l'espulsione di Schettino, e se la Dea bendata non avesse girato lo sguardo accompagnando dolcemente il tiro di Calemme e poi quello di Maione sui legni, staremo a parlare di un'incredibile sconfitta. Ma al Comunale di Santa Maria la Carità il Dio del calcio ha deciso diversamente, volendo restituire ciò che aveva tolto domenica scorsa con la Virtus Francavilla. Sì è passati dal gol fallito del Pompei al 91esimo al gol vittoria di Negro al 92esimo, prima rete stagionale, facendo esplodere la torcida azzurrostellata alle spalle di D'Agostino.

Eppure l'undicesimo confronto della storia con il Pompei era nato sotto buoni auspici, con una Paganese che s'impossessava della metà campo avversario, tessendo una rete di di passaggi che però non trovavano sbocchi. Costanzo e Lombardi non liberavano il loro potenziale d'incursionisti, non trovando mai il pertugio giusto per inserirsi nelle maglie avversarie, seppur invitanti. Il fraseggio spesso era spezzettato da continui errori d'impostazione o tecnici che ne limitavano le finalizzazioni della manovra. Troppo ricamo poco costrutto. Questa la pecca della Paganese sino ad ora, una squadra che ha a disposizione un bagaglio di nozioni tattiche che spesso però si arenano sul più bello. Una squadra che è apparsa troppo leziosa, più intenta a far bella la trama, con uno due a volte anche forzati, che erano fini a se stessi.

Come dicevamo poi il calcio è beffardo, domini l'avversario ma non lo azzanni e alla fine rischi di portare a casa un pugno di mosche. L'attacco come è concepito stenta a trovare la via del gol. A volte si vuol arrivare sin dentro la porta con tutto il pallone, esasperando giocate che potrebbe essere concluse in modo più semplici. Poi arriva un attaccante come Negro, sino ad ora è sempre entrato bene a partita in corsa, che fa sempre sentire la sua presenza in area e fa un movimento da attaccante e infila D'Agostino, mandando in visibilio i tifosi azzurrostellati. Tutto è bene quel che finisce bene!

Peppe Nocera - paganesemania.it

foto PaganeseCalcio



Pompei-Paganese 0-1: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Pompei-Paganese 0-1: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.

































Pompei-Paganese 0-1: il Pagellone di Paganese Graffiti.

Allenatore Novelli – Ha schierato quella che ritiene essere al momento la migliore formazione. Ha restituito Piga al suo ruolo di difensore di fascia, sacrificando il giovane Giordano che tanto bene si era comportato quando è stato schierato. È stato bravo nel secondo tempo a dare un’ulteriore sterzata tattica alla squadra schierando il baby Pierdomenico e soprattutto Negro al centro dell’attacco.

Gallo – Timbra il cartellino dei disoccupati per quasi tutta la partita. Rischia però di capitolare nel primo tempo per una traversa colpito dai pompeiani.

Di Biagio – Tiene bene la sua fascia destra e spinge anche in avanti a sostegno soprattutto di Lombardi. I suoi cross mettono in crisi l’apparato difensivo del Pompei. Esce probabilmente per prudenza dopo aver subito qualche colpo proibito.

(dal 21′ st Gatto) – Prestazione all’altezza delle aspettative. Sostituisce Di Biagio con buona sicurezza.

Isufi – Al centro non dà un solo metro di spazio agli attaccanti napoletani. In più partecipa alla manovra di rilancio uscendo con personalità dalla fase difensiva.

De Nova – Ennesima conferma per l’ex difensore della Sarnese ormai eletto a beniamino della difesa anche come capitano.

Piga – Riprende il suo posto sulla sinistra dello schieramento e dimostra subito di essere parte integrante del progetto con una gara gagliarda.

Mancino – Ormai è carta conosciuta nella categoria e gli viene riservata una marcatura a doppia mandata fin dai primi minuti di gioco. Sfiora più volte la segnatura ma non è fortunato nelle conclusioni.

(36 st Odianose) – Troppo poco in campo per una valutazione.

Pierce – Grande senso di posizione e mestiere caratterizzano la sua ottima prestazione nella zona centrale del campo. Da annoverare di certo tra i migliori in campo.

Labriola – Sembra voglia spaccare il modo per come si presenta fin dai primi minuti di gioco. Ma il suo apporto non è mai determinante come nelle aspettative generali.

Lombardi – Anche per lui le marcature sono assai strette sulla fascia destra e non riesce a dare il meglio del suo solito repertorio.

(dal 16′ st Pierdomenico) – Entra con la baldanza di un veterano e con l’incoscienza di un diciottenne assicurando la giusta continuità alla fascia destra d’attacco.

Arganaraz – Ha buone occasioni per dimostrare il suo valore sotto rete ma non riesce mai ad emergere in fase realizzativa.

(dal 16’ st Negro) – Ha il merito di aver sbloccato la gara con un gol di prepotenza. Merita a questo punto di giocarsi le sue carte per un posto fisso in prima linea.

Costanzo – Sulla fascia di sinistra dell’attacco svaria che è un piacere ma non trova lo spunto in zona gol come in altre occasioni.

(41 st El Haddadi) – Poco in campo per una valutazione

da www.paganesegraffiti.it


Pompei-Paganese 0-1: Negro presenta il biglietto da visita.

DI NINO RUGGIERO

Due momenti hanno caratterizzato la partita che la Paganese ha disputato a Santa Maria la Carità contro la formazione di Pompei. Il primo quando la squadra, fin dal primo minuto di gioco, si è presentata spavalda e fiera con un atteggiamento da grande, quasi a dire “Qui ci sono io e non c’è trippa per gatti”. Il secondo, a tempo oramai scaduto, quando dal magico cilindro di Negro è uscito fuori il tiro che in definitiva ha poi deciso le sorti della partita.

I due momenti si caratterizzano perché dimostrano ancora una volta come è imprevedibile il gioco del calcio. Infatti, la logica vorrebbe che quando si domina un incontro ci siano poi le realizzazioni che portano alla vittoria. E questo non è accaduto per quasi tutta la partita, quando si è vista una Paganese ben organizzata, addirittura spavalda, partire con manovre ben congegnate che passavano per i piedi educati di Pierce e di Mancino per poi poi svilupparsi sulle due fasce laterali ben gestite da Lombardi a destra e da Costanzo a sinistra. Molto gioco, buone geometrie ma poi sotto rete, una volta una gamba, un’altra volta un errore in fase di tiro, questa benedetta superiorità non si è mai concretizzata.

Guarda caso, il gol che deciderà la partita arriva poi a tempo scaduto, quando sembra che non ci sia niente da fare per arrivare alla vittoria. Un premio sicuramente meritato per gli azzurrostellati, ma una mazzata per il Pompei che in dieci uomini le aveva tentate tutte per conservare la posta in palio.

Bella partita e buon risultato da parte della Paganese che cresce e migliora di volta in volta.

da www.paganesegraffiti.it

Pompei-Paganese 0-1: Negro allo scadere regala tre punti preziosissimi.

È un gol di Antonio Negro al novantesimo a permettere alla Paganese di espugnare il Comunale di Santa Maria la Carità e superare così il Pompei. Una vittoria preziosa per la classifica, il morale e l'entusiasmo ormai dilagante in città quanto difficoltosa per la resistenza della compagine dell'ex tecnico Sandro Erra.

È una gara dall'alta intensità fin dalle prime battute con la Paganese con uno costante predominio territoriale che però non consente di sfondare il muro eretto dai rossoblu nonostante le occasioni nella prima frazione di Lombardi, Arganaraz e Labriola.

Nella ripresa il copione non cambia anche se il Pompei è piu propositivo tanto da colpire la traversa con Calemme (57') dopo una doppia occasione di Mancino e Lombardi. Novelli inserisce forze fresche in attacco con Negro e Pierdomenico per cercare di scardinare la difesa del Pompei che poco resta anche in inferiorità numerica per l'espulsione di Schettino. Con un uomo in più la Paganese continua a spingere prima di un susseguirsi di emozioni sul finale di gara. Il neoentrato El Haddadi (43') spreca malamente da ottima posizione; allo scoccare del novantesimo Maione colpisce il palo, sul capovolgimento di fronte Negro, approfittando di una disattenzione difensiva, batte D'Agostino facendo letteralmente esplodere il "Comunale" colorato di azzurrostellato.


 IL TABELLINO

MARCATORI: st 46' Negro

POMPEI (3-5-2): D’Agostino; Riccio (44' pt Spina), Allegra, Celli; Mendoza (39' pt Schettino), Shaibu, Ziello, Acatullo, Volpe; Calemme (34' st Scala), Maniero (26' st Maione). A disp. Rendina, Del Gesso, Cirillo, De Vietro, Cesario. All. Erra

PAGANESE (4-3-3): Gallo; Di Biagio (19' st Gatto), De Nova, Isufi, Piga; Mancino (34' st Odianose), Pierce, Labriola; Lombardi (16' st Pierdomenico), Arganaraz (16' st Negro), Costanzo (40' st El Haddadi). A disp. Costantini, Figueras, De Feo, Conson. All. Novelli

ARBITRO: Marco Pascali di Pistoia
NOTE: Spettatori 600 circa di cui 300 da Pagani. Espulso al 64' Schettino (Po) per doppia ammonizione. Ammoniti: Riccio, Celli, Acatullo, Pierce, Negro. Recupero: pt 4'; st 5'

da www.paganesemania.it

9.10.25

Coppa Italia: Savoia-Paganese 2-1. Non basta una prodezza di Mancino. Azzurrostellati fuori dalla Coppa.

DI NINO RUGGIERO

Finisce nel peggiore dei modi l’avventura della Paganese in Coppa Italia. Decide tutto un calcio di rigore concesso alla squadra di Torre Annunziata quando la lancetta dei minuti sta per compiere l’ultimo giro dei minuti regolamentari.

La partita riserva moltissime emozioni anche se la Paganese rinuncia a schierare il grosso dei titolari a beneficio della schiera di tanti giovani che quest’anno aspettano solo di poter mettere in vetrina le loro doti. Novelli effettua una vera e propria rivoluzione rispetto alla squadra schierata appena tre giorni prima contro la Virtus Francavilla, ma la squadra gira a meraviglia.

Non ci crederete, ma al “Giraud” di Torre la Paganese non tradisce le aspettative della vigilia, anche se schiera praticamente una squadra del tutto nuova, se si eccettuano le presenze di Pierce e Mancino nella zona centrale del campo.


L’inizio presenta una Paganese armonica e geometrica che fa perno su una difesa inedita ma ermetica che riesce a scoraggiare gli avversari per come è impostata. Cambiano gli interpreti, nella considerazione complessiva, ma non cambia il rendimento della squadra perché si ha subito la sensazione di avere bene le spalle coperte grazie alle ottime prestazioni soprattutto di Conson e di Piga. Ma è tutta la squadra a mostrare di poter passare il turno di Coppa perché è proprio la Paganese a menare le danze fin dai primi minuti di gioco, tanto che si intuisce a naso che primo poi la squadra troverà la via delle rete. Ed in effetti, quando arriva quasi naturalmente il gol messo a segno da uno straordinario Mancino, nessuno si meraviglia più di tanto.

E allora, starete chiedendovi, se c’è stato un dominio territoriale, se i ragazzi in maglia azzurrostellata hanno dato dimostrazione di una certa superiorità, perché non si è vinto? Bella domanda. Nel calcio, non basta dare dimostrazione di bel gioco, di affiatamento, di buona organizzazione di gioco. Ci vogliono i gol per concretizzare la superiorità territoriale. Un vecchio amico esperto di calcio soleva ripetere a mo’ di monito, come una stantia filastrocca: “Quando sei martello, batti. Quando sei incudine, statti”

È proprio così. Ecco perché, dopo aver dato la sensazione di dominare per tutto il primo tempo segnando un solo gol, poi nella ripresa, la squadra ha dovuto cedere una certa iniziativa agli avversari che nel frattempo sono cresciuti in modo inversamente proporzionali al calo degli azzurrostellati.

Finisce l’avventura di Coppa con qualche inevitabile rammarico ma bisogna dire che le cosiddette seconde linee hanno dimostrato di avere ottime frecce al loro arco. Senza entrare sinteticamente nelle valutazioni personali, credo che vadano spese parole più che lusinghiere soprattutto per coloro che fino a questo momento hanno avuto poche possibilità di mettersi in luce. E le note di merito vanno soprattutto agli under, vera risorsa quest’anno della squadra. Una nota particolare va proprio alla prestazione di Pierdomenico (classe 2007) che sulla fascia destra si è fatto rispettare ed è uscito solo perché esausto.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Beffa al novantesimo contro il Savoia: la Paganese esce dalla Coppa Italia.

Termina ai 32esimi l'avventura in Coppa Italia della Paganese che nel pomeriggio è stata eliminata dal Savoia. Due a uno il risultato finale al termine di una gara in cui gli azzurrostellati si fanno rimontare, dopo il gol del match di Mancino a metà primo tempo, in avvio di ripresa da Frasson e al novantesimo inoltrato dal calcio di rigore realizzato da Munoz concesso per un braccio largo in piena area di Di Biagio.

Novelli, come era prevedibile, attua un massiccio turnover tenendo a riposo i pezzi pregiati della rosa lasciando in campo rispetto alla gara di domenica soltanto Pierce e Mancino a centrocampo con il paganese De Feo a supporto. Davanti a Costantini in difesa, dove si rivede dopo aver smaltito l'infortunio muscolare Piga, esordio per l'esperto Conson al fianco di Figueras con Gatto adattato sull'out destro. Attacco inedito, infine, con Odianose terminale offensivo affiancato da El Haddadi e dal baby Pierdomenico.

E' una prima frazione esclusivamente a tinte azzurrostellate con gli uomini di Novelli subito in partita e pericolosi tanto che è Figueras (7') a sfiorare l'eurogol di giornata quando dal cerchio di centrocampo colpisce in pieno la traversa a Sciammarella battuto. Un minuto dopo al termine di un'azione personale El Haddadi manda di poco a lato. Il vantaggio arriva poco dopo la metà del tempo: scambio Odianose - Mancino con il numero 10 azzurrostellato che dalla trequarti salta due avversari e a tu per tu per l'estremo difensore oplontino non fallisce. Sul finire della prima frazione la Paganese ha l'occasione anche per raddoppiare: ripartenza fulminea con El Haddadi che impegna severamente Sciammarella, sulla respinta corta Odianose da ottima posizione spreca tutto. Poco dopo ci riprova ancora El Haddadi ma la pala termina a lato.


Nella ripresa è, invece, il Savoia ad avere la meglio riuscendo a rimettere subito in parità (47') il match con Frasson, assistito da Fiasco, batte in diagonale Costantini. Il gol galvanizza i padroni di casa, la squadre si allungano e di conseguenza si creano maggiori spazi e occasioni. Il Savoia ci prova con Ledesma ed poi in una duplice occasione con Munoz e Reis, la Paganese risponde con Odianone che impegna Sciammarella al termine di una ripartenza.

Quando la gara sembrava praticamente destinata ai tiri di rigore il Savoia trova il vantaggio: a novantesimo inoltrato Di Biagio impatta col braccio il tiro cross di Teratone, dal conseguente calcio di rigore Munoz non sbaglia. Ma non è finita: la Paganese all'ultimo assalto sfiora anche il pari ma lo stesso terzino azzurrostellato in proiezione offensiva manda alto da buona posizione.

IL TABELLINO

MARCATORI: pt 25' Mancino; st 2' Frasson, 47' Munoz su rig.

SAVOIA (3-4-2-1): Sciammarella, Frasson, Checa (21’ st Forte), Bitonto, Rioda (37' st Esposito), Ledesma (11' st Borrelli), Sellaf, Carlini (24' st Teratone), Tiveron, Fiasco (13' st Munoz), Reis. A disp.: De Lorenzo, Pisacane, Cadili, Favetta. All.: Catalano.

PAGANESE (4-3-3): Costantini, Gatto, Conson, Figueras, Piga (23' st Giordano); De Feo, Pierce (20' st Langella), Mancino (8' Di Biagio); Pierdomenico (44' st Sessa), Odianose (28' st Negro), El Haddadi. A disp.: Gallo, Isufi, Aprea, Grimaldi. All.: Novelli

ARBITRO: Paccagnella di Bologna.
NOTE: Spettatori 600 circa. Ammoniti: Conson, Checa. Recupero: pt 2'; st 6'

da www.paganesemania.it

7.10.25

Quelli che fanno la differenza.

DI NINO RUGGIERO

In questo girone campano/lucano/pugliese non ci sono certezze; lo si è capito fin dalle prime battute con risultati mai scontati e con squadre, soprattutto quelle date per favorite dai pronostici degli esperti, che sono ancora alla ricerca di una propria identità.
Tra quelle che stanno mantenendo fede al proprio programma, stilato dopo l’ingaggio di Bocchetti, direttore sportivo, e di Novelli allenatore, c’è sicuramente la Paganese.

Dirò di più: la squadra, pur essendo stata costruita con criteri parsimoniosi, sta dimostrando che non sempre nel calcio vince facilmente chi spende di più. Certo, quando si hanno mire di alta classifica, quando si punta sui nomi si ha qualche garanzia in più, ma bisogna anche fare i conti con i costi degli ingaggi e bisogna soprattutto essere bravi a individuare gli elementi adatti alla bisogna. In tutto questo non occorre mai dimenticare l’obbligo di schierare tre under e quindi non è affatto facile scovare talenti in cerca di una consacrazione.


Ebbene, dicevo, la Paganese, a parte le malcelate mire di alta classifica dei tifosi che non mancano mai, sta dimostrando di avere lungimiranza proprio in tema giovanile. Pensate, è fra le poche squadre che schiera quattro under fin dall’inizio della gara, laddove ne basterebbero solo tre. E due dei quattro non solo sono nati nel 2007, ma, oggi come oggi, fanno la differenza e costituiscono l’ossatura della squadra in difesa, reparto dove solitamente si tende a mettere in campo gente esperta e navigata. Ora è chiaro, con questo tipo di premessa, che non è facile arrivare ad alti traguardi e che ci vuole sempre la giusta comprensione quando i risultati sperati tardano ad arrivare. Ecco perché parlavo di programmi rispettati.

Prendete la partita di domenica contro la Virtus Francavilla. Qualcuno, di parte Paganese, soppesando il pareggio, ha parlato di passo falso, senza considerare il valore della squadra avversaria per il cui allestimento sono stati spesi fior di bigliettoni. Va detto, invece, che il risultato va considerato nella giusta misura, cioè equo, in considerazione del fatto che una squadra come la Paganese allestita con oculatezza senza fare follie di mercato, può raggiungere determinati traguardi anche pareggiando qualche partita.

Sulla partita e sulle valutazioni sul comportamento degli interpreti ho già detto tutto subito nel consueto pagellone di fine partita. Ricorderò solo – a beneficio dei più distratti – che gli obiettivi fissati dalla società erano due: quello di disputare un buon campionato per migliorare la posizione in classifica dello scorso campionato e di sanare la situazione debitoria del passato. Sul primo punto credo che si possa essere soddisfatti dei risultati conseguiti fino a questo momento. Mancano però notizie sulla definizione del sospeso debitorio. Perché tutto tace? Ci siamo o non ci siamo? Sull’argomento bisognerà dire qualcosa. O no?

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

(foto Virtus Francavilla)

6.10.25

La Paganese vista da...Nocera! - La Paganese c'è!

Clima invernale, decido di ritornare nei distinti dopo oltre trent'anni, quando allora m'immergevo nell'odore acre dei fumogeni e nei proclami di Luis Conforti. Il settore spinge come un classico stadio inglese ed anche la partita è di quelle su un terreno pesante, rovinato da pioggia e allenamenti, e si mormora per una tribuna coperta che manca e che forse non vedremo più. A proposito… e il manto sintetico? E' già andato nel dimenticatoio? Altro rebus da sciogliere, forse, sperando che non faccia la stessa fine della copertura, dove il Comune c'entra poco. Ultima digressione sul tema. Raccolgo, dopo aver constatato di persona, le lamentele di tanti tifosi, con cui ho condiviso lo squallore dei servizi igienici del settore distinti che andrebbero adeguati, per renderli quanto meno usufruibili in modo decente.

Ritorniamo all'aspetto tecnico. Bella partita, vibrante, palpitante, a tratti tambureggiante per l'incedere della cavalleria della Virtus Francavilla che soprattutto nel primo tempo ha dettato i tempi, mettendo sotto pressione la difesa, retta da un monumentale De Nova e da un attento Isufi. Ma a mantenerla a Gall…a ci ha pensato il giovane portiere della Paganese, che s'è riscattato alla grande dopo la disattenzione sul tiro della distanza di domenica scorsa di Gentile. Gallo ha sfoderato minimo quattro parate salva risultato, volando a destra a sinistra e sotto la traversa, negando il vantaggio agli attaccanti pugliesi.

La Virtus si fa preferire con lanci a scavalcare che spiovono in area come frecce dalle retroguardie per Tedesco e Carretta, mentre la Paganese fatica ad uscire senza regalare spesso palla agli avversari. Questo il difetto maggiore, dove si sprecano palloni per ripartenze che avrebbero potuto far male, viste le frecce azzurre Lombardi e Costanzo. La Paganese c'è e lo ha dimostrato in questo avvio di stagione, contro formazioni di tutto rispetto. Poi arriva il gran gol di Costanzo, terzo in stagione, nel momento in cui il Torre capisce la difficoltà e spinge. Labriola si fa ipnotizzare da Matei per il 2-0, arriva il pari di Carretta, sfiorando il 2-1 ancora con un fendente dell'ex Sarnese. I cambi, qualcuno tardivo come quello di De Feo che ha un ottimo impatto sfiorando anche la rete in scivolata, rilanciano ali, centrocampo e attacco con Negro che fa reparto e apri scenari nella difesa avversaria. Il finale è tutto Paganese ma il pari è accolto da applausi.

Ora due derby alle porte: con il Savoia, mercoledi, in Coppa Italia e domenica prossima con il Pompei, con il recupero di Piga e Langella. Alle falde del Vesuvio altre conferme si attendono, per De Nova e compagni, per una Paganese che conferma la bontà degli under, che continuano a stupire, ed è pronta a recitare un ruolo da protagonista.

Peppe Nocera - paganesemania.it

Paganese-Virtus Francavilla 1-1: gli altri risultati e la classifica aggiornata.


Paganese-Virtus Francavilla 1-1: la Rassegna Stampa da Paganese Graffiti.





















































Paganese-Virtus Francavilla 1-1: il Pagellone di Paganese Graffiti.

Allenatore Novelli – Presenta l’identica formazione di domenica scorsa e qui non ci piove (si fa per dire, vista quanta acqua é caduta sul “Marcello Torre”!) . Ma la Virtus Francavilla ha una struttura di squadra che le consente di poter imporre il proprio gioco. Novelli probabilmente lo sa e cerca di affrontarla puntando molto sulla impenetrabilità della sua difesa e sulla possibilità di sorprendere gli avversari con un gioco veloce, con ripartenze brucianti che però le condizioni del campo non consentono. In proposito, forse sarà anche il caso di studiare qualche mossa tattica diversa quando si incontrano squadre scorbutiche

Gallo – Si erge a protagonista nel primo tempo quando riesce a sventare tre nitide palle gol degli avversari. Prova ancora a tenere inviolata la sua rete con un altro intervento plastico nella ripresa, ma nulla può sul tiro a incrociare di Carretta che porta al pareggio. Si gioca la palma del migliore in campo con Costanzo.

Di Biagio – Ha il suo da fare sulla fascia destra della difesa e soprattutto nella prima fase della gara deve giocare con il freno a mano tirato. Prova ad avanzare nella ripresa e lo fa con buon discernimento soprattutto dopo l’uscita dalla scena di Lombardi.

De Nova – Deve dare fondo a tutto il suo mestiere per tenere in piedi una difesa che subisce molto l’intraprendenza dell’attacco pugliese. Gli tocca montare la guardia a Carretta quando svaria nella sua zona di influenza e lo fa sempre con tempismo e senso di posizione.

Isufi – Deve controllare Sosa, un cliente assai difficile, punta di diamante della Virtus, e se la cava con buona sicurezza come un veterano. Trova sempre il tempo giusto per intervenire nei momenti cruciali della partita con interventi risolutivi.

Giordano – Dalle sue parti gli avversari provano a sfondare con manovre veloci e avvolgenti. Ma lui non si scompone mai e quando gli riesce prova anche venire avanti per proporre cross interessanti, cosa che fa puntualmente nel secondo tempo quando la squadra comincia a girare come nelle intenzioni di Novelli.

Mancino – Gira come nelle giornate migliori e dimostra di saper dialogare con i compagni per proporsi in avanti. Su un terreno assai pesante a causa della pioggia incessante, mostra di saper fungere da collante tra centrocampo e attacco soprattutto nella seconda parte della gara, quando si tratta di ripartire per cercare di mettere in crisi la forte difesa avversaria.

Pierce – È costretto assai spesso a dare il meglio di sé sulla difensiva, come filtro nella zona centrale del campo, a causa della pressione esercitata dagli avversari per buona parte del primo tempo. Migliora di rendimento nella ripresa quando la squadra intuisce di dover prendere d’infilata gli avversari apparsi boriosi e troppo sicuri di sé.

Labriola – Comincia al piccolo trotto e cerca di limitare l’azione degli avversari che tentano in tutti i modi di imporre il loro gioco. Non è per niente la sua giornata migliore perché in una delle due rare apparizioni in avanti ha sui piedi il pallone del due a zero e lo calcia malamente.

Lombardi – È meno dirompente del solito, frenato probabilmente dal terreno fangoso e pesante che non gli è congeniale. Alla squadra mancano le sue belle giocate in profondità, ma bisogna anche dire che gli avversari avevano preparato soprattutto per lui un ossessivo raddoppio di marcature.

(dall’81’ De Feo) – Conferisce sostanza al gioco di centrocampo riuscendo a farsi valere nel poco tempo che gli è stato riservato.

Arganaraz – Trova difficoltà a farsi vedere in avanti e a dialogare con i compagni che spesso sono costretti sulla difensiva per motivi tattici. Da elemento tecnico e di buona classe individuale prova spesso a svincolarsi da una marcatura asfissiante ma viene sempre anticipato fisicamente e messo in condizione di non nuocere.

(dal 62’ Negro) – Entra e dimostra di poter essere utile alla squadra in chiave tattica. Non disdegna il contatto fisico degli avversari e dialoga bene in avanti con i compagni di reparto. Potrà mostrarsi utile nel prosieguo del campionato

Costanzo – Si gioca la palma del migliore in campo con il portiere Gallo. Mette in mostra tutta una serie di finte e di inserimenti in avanti che mettono in crisi gli avversari. Poi li stordisce con un gol da cineteca, meritevole di copertina del giorno.

(dal 71’ El Haddadi) – Entra al posto di un esausto Costanzo e stavolta si fa apprezzare per l’autorevolezza con cui va a prendere posto nello scacchiere offensivo della squadra.

Nino Ruggiero per paganesegraffiti.it

Paganese-Virtus Francavilla 1-1: Costanzo ci mette la firma d'autore.

Perché ci piace il calcio? Perché è sempre più strano e imprevedibile. Su un terreno al limite della praticabilità, Paganese e Virtus Francavilla hanno dato vita a un incontro il cui esito ha sempre tenuto con il fiato sospeso gli spettatori. Alla fine, le due squadre hanno pareggiato e si può dire che entrambe abbiano da lamentare qualcosa perché hanno avuto entrambe la possibilità di portare a casa l’intera posta in palio. La Virtus ha avuto un dominio territoriale pressoché costante per buona parte del primo tempo e probabilmente la sua prova sarebbe risultata vittoriosa se non avesse trovato sul suo cammino il giovane Gallo che si è superato per tre volte di seguito in bravura. Ma il portiere fa parte della squadra ed è suo compito precipuo parare. La Paganese, dal canto suo, costretta per buona parte della gara sulla difensiva, ha saputo trovare il momento per colpire gli avversari con un’azione corale che ha trovato Costanzo pronto a esplodere il suo destro e a insaccare di precisione. Poi, ironia della sorte, qualche minuto dopo la Paganese ancora con un’azione ben congegnata e ficcante avrebbe potuto raddoppiare e forse mettere la parola fine alla gara ma ha steccato clamorosamente con Labriola solo davanti alla porta avversaria. Finito? Manco per niente. Gol mancato, gol subìto; la dura legge del calcio colpisce ancora. E gli azzurrostellati sono stati colpiti nel momento migliore della loro partita.

Nino Ruggiero - www.paganesegraffiti.it



 


Paganese-Virtus Francavilla 1-1: Carretta riacciuffa gli azzurrostellati, ma rimane un punto d'oro.

Nel fango del "Marcello Torre" termina in parità la sfida con la Virtus Francavila al termine di una gara ad alta intensità. Gli azzurrostellati soffrono per un'ora di gioco la maggior verve dei pugliesi con un Gallo superlativo in almeno tre interventi salvarisultato. Nella ripresa su una ripartenza Costanzo è letale, Labriola spreca il raddoppio dopodiché Carretta fissa il punteggio sul definitivo 1-1.

Mister Novelli conferma dieci/undicesimi della squadra vittoriosa a Francavilla, l'unica novità è rappresentata dal ritorno in Costanzo in campo dal primo minuto.

È una Virtus Francavilla che approccia in modo migliore alla gara e si adatta subito alle condizioni proibitive del terreno di gioco trascinata da un Carretta onnipresente. Ed è proprio l'ex calciatore della Casertana a rendersi pericoloso in avvio (7') colpendo al volo e mandando la sfera di poco a lato. Dopodiché si erge ad assoluto protagonista del match l'estremo difensore Gallo che consente alla Paganese di restare sull'0-0 fino all'intervallo. Prima è reattivo (22') con un colpo di reni sul colpo di Tedesco nel deviare in angolo, poi è attento sulla conclusione dalla distanza di Carretta (43') per poi rispondere in maniera superlativa al colpo di testa di Tedesco sul cross dalla sinistra di Pinna (45').


 La ripresa si apre proprio come si era conclusa la prima con la Virtus a spingere forte sull'acceleratore alla ricerca del gol del vantaggio soltanto sfiorato da Sosa (52') che in acrobazia manda di poco a lato. Ed è proprio nel momento di maggiore pressione della Virtus la Paganese trova il vantaggio (61') al termine di una ripartenza perfetta con Costanzo che dal limite con un destro a giro batte Matei. Il gol galvanizza gli azzurrostellati che dopo appena 7 minuti su un'altra ripartenza sprecano il raddoppio con Labriola che da ottima posizione si fa murare la conclusione dell'estremo pugliese. Il calcio, si sa, è crudele e così sul capovolgimento di fronte la Virtus pareggia: Carretta fa tutto bene e di sinistro in diagonale batte Gallo.

L'uno a uno non accontenta nessuna delle due squadre che continuano a correre e lottare su ogni pallone. Gallo blocca la conclusione dal limite di De Crescenzo (33'); poco dopo Labriola dalla distanza impegna Matei che in modo non perfetto devia in angolo. L'ultimo brivido arriva praticamente a tempo scaduto quando sul cross dalla sinistra di El Haddadi, Negro e De Feo in spaccata non trovano la deviazione vincente per questioni di centimetri.

IL TABELLINO

MARCATORI: st 16' Costanzo, 25' Carretta

PAGANESE (4-3-3): Gallo, Di Biagio, De Nova, Isufi, Giordano; Mancino, Pierce, Labriola; Lombardi (35' st De Feo), Arganaraz (18' st Negro), Costanzo (26' st El Haddadi). A disp. Costantini, Figueras, Conson, Odianose, Pierdomenico, Gatto. All. Novelli

VIRTUS FRANCAVILLA (3-4-3): Matei, Pinna, Negro (29' st Rizzo), Paladini; Ferrante (21' st De Crescenzo) Bonavolontà (21' st Battista) Pitarresi, Ouedarogo; Carretta, Sosa, Tedesco (26' st Diop). A disp. Cutrona, Latagliata, Bolognese, Albano, Longo. All. Coletti

ARBITRO: Flavio Barbetti di Arezzo
NOTE: Spettatori 1200 circa di cui circa una ventina ospiti. Ammoniti: Ferrante, Sosa, Pitarresi. Angoli: 1-10. Recupero: pt 0'; st 5'

da www.paganesemania.it