30.5.14
29.5.14
28.5.14
Le ultimissime sui gironi della Serie C Unica.
SALERNO - Reggina e Juve Stabia sono le meridionali retrocesse dalla B.
Catanzaro e Benevento, condannate all’inferno della C unica dopo la
sconfitta dei playoff di Lega Pro. Da domenica, in finale con due atti,
spareggeranno Lecce e Frosinone: la perdente rischia di restare al
Sud. E sarebbe una condanna, perché il girone di ferro che Lotito
vorrebbe evitare alla Salernitana e le istituzioni altrettanto, è
un raggruppamento ad altissimi rischio ordine pubblico, oltre che
altamente competitivo.
Se la Lega Pro, nonostante gli inviti, facesse prevalere il criterio geografico senza possibilità di comporre gironi “in verticale”, le retrocesse Reggina e Juve Stabia giocano certamente contro la Salernitana, rimasta in C1 con Catanzaro e Benevento che hanno perso i playoff. Poi ci sono la Paganese che ha conservato la categoria, Ischia e Casertana neopromosse col Savoia.
Alle 7 campane potrebbe aggiungersi una nuova corregionale. Dipende dall’Arzanese: se risolve a proprio favore i playout col Tuttocuoio, salta nella C unica. Dalla C2 vengono su anche Messina, Cosenza, Foggia, Melfi, Vigor Lamezia. Dalla D, promosse Lupa Roma, Matera e la già citata Savoia. Il Barletta è l’altra pugliese che ha difeso la categoria. Con questo assortimento - che abbatterebbe i costi da trasferta ma non di gestione dell’ordine pubblico - le campane iscritte al girone Sud sarebbero 7, le calabresi 4, le pugliesi 2, le lucane 2, infine una laziale e una siciliana.
A chi va il posto lasciato vuoto dalla Nocerina? Potrebbero prenderlo Akragas o Pomigliano, se una delle due vincesse i playoff di D ai quali partecipano anche Correggese e Matelica del centro-Nord. Il Questore di Salerno De Iesu, aveva anticipato a mezzo stampa la realizzazione di un documento da inviare alla Lega per chiedere di non inserire la Salernitana nel girone meridionale. Contattato telefonicamente, ieri il Questore ha spiegato: «Un’idea, una proposta: sono valutazioni che stiamo facendo, oggetto di una dinamica interna. Non rilascio dichiarazioni in merito.
Ne devo parlare con Prefetto ed Osservatorio. I tempi non sono ancora maturi». Ghirelli, il dg di Lega Pro, ha tenuto il profilo basso: «Playoff ancora in corso, impossibile sbilanciarsi ora. Deciderà il direttivo, la componente campana e toscana incide ma i gironi sono 3 e non sarà facile dividere». Tutto è possibile, il primo problema - se ci fosse spacchettamento delle campane - sarebbe comunque quello geografico.
La Salernitana potrebbe emigrare al Nord col Benevento; Casertana e Juve Stabia si dividono il Menti di Castellammare, sono gemellate e potrebbero essere spostate nel raggruppamento centrale con l’Ischia; al Sud Paganese e Savoia.
Al Nord, si preparano alla C unica Feralpisalò, Albinoleffe, Como, Cremonese, Vicenza, Unione Venezia, Pro Patria, Lumezzane e Pavia, Bassano Virtus, Alessandria, Renate, Monza, Real Vicenza, Mantova, Padova, Pordenone e Giana Erminio. Poi una tra Sud Tirol e Pro Vercelli, in base all’esito dei playoff di Lega Pro, e una tra Varese, Novara e Cittadella, a rischio retrocessione dalla B. Spera il Delta Porto Tolle impegnato nei playout di Seconda col Forlì. Tra le squadre del Centro-Italia, certe di disputare la C unica con incognita sul girone: Carrarese, San Marino, Savona, Reggiana, Grosseto, Prato, Pisa, Gubbio, Viareggio, Ascoli, L’Aquila e Pontedera , Teramo, Santarcangelo, Spal, Lucchese, Pistoiese, Ancona e Pro Piacenza.
Fonte: La Città
Se la Lega Pro, nonostante gli inviti, facesse prevalere il criterio geografico senza possibilità di comporre gironi “in verticale”, le retrocesse Reggina e Juve Stabia giocano certamente contro la Salernitana, rimasta in C1 con Catanzaro e Benevento che hanno perso i playoff. Poi ci sono la Paganese che ha conservato la categoria, Ischia e Casertana neopromosse col Savoia.
Alle 7 campane potrebbe aggiungersi una nuova corregionale. Dipende dall’Arzanese: se risolve a proprio favore i playout col Tuttocuoio, salta nella C unica. Dalla C2 vengono su anche Messina, Cosenza, Foggia, Melfi, Vigor Lamezia. Dalla D, promosse Lupa Roma, Matera e la già citata Savoia. Il Barletta è l’altra pugliese che ha difeso la categoria. Con questo assortimento - che abbatterebbe i costi da trasferta ma non di gestione dell’ordine pubblico - le campane iscritte al girone Sud sarebbero 7, le calabresi 4, le pugliesi 2, le lucane 2, infine una laziale e una siciliana.
A chi va il posto lasciato vuoto dalla Nocerina? Potrebbero prenderlo Akragas o Pomigliano, se una delle due vincesse i playoff di D ai quali partecipano anche Correggese e Matelica del centro-Nord. Il Questore di Salerno De Iesu, aveva anticipato a mezzo stampa la realizzazione di un documento da inviare alla Lega per chiedere di non inserire la Salernitana nel girone meridionale. Contattato telefonicamente, ieri il Questore ha spiegato: «Un’idea, una proposta: sono valutazioni che stiamo facendo, oggetto di una dinamica interna. Non rilascio dichiarazioni in merito.
Ne devo parlare con Prefetto ed Osservatorio. I tempi non sono ancora maturi». Ghirelli, il dg di Lega Pro, ha tenuto il profilo basso: «Playoff ancora in corso, impossibile sbilanciarsi ora. Deciderà il direttivo, la componente campana e toscana incide ma i gironi sono 3 e non sarà facile dividere». Tutto è possibile, il primo problema - se ci fosse spacchettamento delle campane - sarebbe comunque quello geografico.
La Salernitana potrebbe emigrare al Nord col Benevento; Casertana e Juve Stabia si dividono il Menti di Castellammare, sono gemellate e potrebbero essere spostate nel raggruppamento centrale con l’Ischia; al Sud Paganese e Savoia.
Al Nord, si preparano alla C unica Feralpisalò, Albinoleffe, Como, Cremonese, Vicenza, Unione Venezia, Pro Patria, Lumezzane e Pavia, Bassano Virtus, Alessandria, Renate, Monza, Real Vicenza, Mantova, Padova, Pordenone e Giana Erminio. Poi una tra Sud Tirol e Pro Vercelli, in base all’esito dei playoff di Lega Pro, e una tra Varese, Novara e Cittadella, a rischio retrocessione dalla B. Spera il Delta Porto Tolle impegnato nei playout di Seconda col Forlì. Tra le squadre del Centro-Italia, certe di disputare la C unica con incognita sul girone: Carrarese, San Marino, Savona, Reggiana, Grosseto, Prato, Pisa, Gubbio, Viareggio, Ascoli, L’Aquila e Pontedera , Teramo, Santarcangelo, Spal, Lucchese, Pistoiese, Ancona e Pro Piacenza.
Fonte: La Città
I possibili avversari della prossima stagione.
Qualora la suddivisione dovesse essere su base geografica, questo il prossimo girone C di Lega Pro:
BARLETTA
BENEVENTO
CASERTANA
CATANZARO
COSENZA
FOGGIA
FROSINONE/LECCE
ISCHIA
JUVE STABIA
L'AQUILA
LUPA ROMA
MATERA
MELFI
MESSINA
PAGANESE
REGGINA
SALERNITANA
SAVOIA
VIGOR LAMEZIA
ARZANESE/vincente play off serie D
dalla pagina Facebook di paganese.it
BARLETTA
BENEVENTO
CASERTANA
CATANZARO
COSENZA
FOGGIA
FROSINONE/LECCE
ISCHIA
JUVE STABIA
L'AQUILA
LUPA ROMA
MATERA
MELFI
MESSINA
PAGANESE
REGGINA
SALERNITANA
SAVOIA
VIGOR LAMEZIA
ARZANESE/vincente play off serie D
dalla pagina Facebook di paganese.it
27.5.14
26.5.14
21.5.14
La Paganese aspetta allenatore e Direttore Sportivo. D'Eboli: "A presto l'ufficialità".
Per la nuova Paganese inizia una settimana importante: nei prossimi sette giorni, infatti, la società guidata da Trapani dovrebbe annunciare allenatore direttore sportivo.
A confermare le prossime mosse è il direttore generale Cosimo D’Eboli, anche lui negli ultimi giorni al centro del gossip sportivo che lo dava in partenza per Salerno.
"S’è fatto un gran parlare di questa possibilità, ribadisco il piacere per queste voci perché Salerno è una piazza in cui tutti vorrebbero lavorare, ma il mio pensiero al momento è rivolto alla costruzione della nuova Paganese - chiarisce D’Eboli - sono sotto contratto e solo il presidente Trapani, con il quale mi confronto quotidianamente, potrà eventualmente decidere in merito".
A proposito delle novità per la prossima stagione, D’Eboli è altrettanto chiaro: "Capisco la voglia di notizie sul futuro, ma il fatto che non circolino tante voci, per noi è un bene, significa che lavoriamo con i riflettori spenti. Ad esempio sul nome dell’allenatore: tranne Campilongo, con il quale confermo il contatto, leggo nomi che non sono stati mai cercati. Posso solo dire che il prossimo tecnico sarà un allenatore esperto e di prima fascia".
Conferme invece sui tempi: "Il presidente s’è preso ancora qualche giorno, avremo a breve delle risposte e credo che in questa settimana ci potrebbero essere l’annuncio dell’allenatore". Altra novità è quella del direttore sportivo: "Sì, ci sarà un uomo di campo con orizzonti allargati sul mercato, un altro tassello per rinforzare la società, presto potrebbe essere annunciato anche lui".
Tante le novità in arrivo anche sul fronte squadra: "Sarà totalmente rinnovata, dell’ultima rosa resterà poco, abbiamo qualche giovane interessante come Volturo e Deli, ma aspettiamo il nuovo allenatore per decidere".
Peppe Nocera - La Città
A confermare le prossime mosse è il direttore generale Cosimo D’Eboli, anche lui negli ultimi giorni al centro del gossip sportivo che lo dava in partenza per Salerno.
"S’è fatto un gran parlare di questa possibilità, ribadisco il piacere per queste voci perché Salerno è una piazza in cui tutti vorrebbero lavorare, ma il mio pensiero al momento è rivolto alla costruzione della nuova Paganese - chiarisce D’Eboli - sono sotto contratto e solo il presidente Trapani, con il quale mi confronto quotidianamente, potrà eventualmente decidere in merito".
A proposito delle novità per la prossima stagione, D’Eboli è altrettanto chiaro: "Capisco la voglia di notizie sul futuro, ma il fatto che non circolino tante voci, per noi è un bene, significa che lavoriamo con i riflettori spenti. Ad esempio sul nome dell’allenatore: tranne Campilongo, con il quale confermo il contatto, leggo nomi che non sono stati mai cercati. Posso solo dire che il prossimo tecnico sarà un allenatore esperto e di prima fascia".
Conferme invece sui tempi: "Il presidente s’è preso ancora qualche giorno, avremo a breve delle risposte e credo che in questa settimana ci potrebbero essere l’annuncio dell’allenatore". Altra novità è quella del direttore sportivo: "Sì, ci sarà un uomo di campo con orizzonti allargati sul mercato, un altro tassello per rinforzare la società, presto potrebbe essere annunciato anche lui".
Tante le novità in arrivo anche sul fronte squadra: "Sarà totalmente rinnovata, dell’ultima rosa resterà poco, abbiamo qualche giovane interessante come Volturo e Deli, ma aspettiamo il nuovo allenatore per decidere".
Peppe Nocera - La Città
20.5.14
Natalino Mazzeo nuovo responsabile tecnico del settore giovanile della Paganese Calcio.
La Paganese Calcio 1926 Srl comunica che il nuovo responsabile tencnico del settore giovanile per la stagione 2014/2015 è il sig. Natalino Mazzeo.
Inoltre comunica che nella giornata di martedi 27 maggio 2014 alle ore 14.00 presso lo stadio Capasso ( Campo Mazzeo) sito in via Libertà 50 a San Sebastiano al Vesuvio (NA) si terranno gli stage per le seguenti categorie:
· 1996/1997
· 1998/2000
I partecipanti dovrranno essere muniti di abbigliamento sportivo proprio, del nulla osta delle società di appartenenza e della visita medica in corso di validità.
Per informazioni rivolgersi al Sig. Natalino Mazzeo ai seguenti numeri 393.9200737 - 339.8800183
· 1996/1997
· 1998/2000
I partecipanti dovrranno essere muniti di abbigliamento sportivo proprio, del nulla osta delle società di appartenenza e della visita medica in corso di validità.
Per informazioni rivolgersi al Sig. Natalino Mazzeo ai seguenti numeri 393.9200737 - 339.8800183
www.paganesecalcio.com
19.5.14
16.5.14
Imminente faccia a faccia tra Trapani e D'Eboli.
In questi giorni, il colpo di mercato più che metterlo a segno per
gli azzurrostellati sta cercando di metterlo a segno per se stesso, il
dg della Paganese D’Eboli. Lo sarà ufficialmente sino
al 30 giugno, essendo in scadenza, come ha sottolineato in molte
dichiarazioni dalle quali emerge la sua ambizione di lavorare per la Salernitana a stretto contatto con Fabiani.
Ambizione legittima per qualsiasi professionista che ha voglia di misurarsi in una realtà più grande e che lo stesso D’Eboli spera che si possa concretizzare. Un addio alla Paganese? Dopo 8 stagioni forse sembra essere giunto il momento. A gennaio, quando L’Aquila gli aveva strizzato gli occhi, aveva iniziato ad avvertire dei “mal di pancia” ma poi, per l’amicizia ed il rapporto con la famiglia Trapani, nonostante divergenze di vedute tecniche, rimase. Un’esposizione mediatica diretta come quella di questi giorni induce a delle riflessioni che anche Trapani sta facendo per programmare la prossima stagione senza, in caso di divorzio, traumi eccessivi, come evidenziano le sue parole: «Nel calcio tutto può succedere, se ci dovesse essere l’interessamento della Salernitana per D’Eboli mi potrebbe solo far piacere, significa che ha lavorato bene, che merita l’opportunità. A Pagani abbiamo lanciato tanti allenatori e calciatori, è logico che poi guarderemo avanti anche perché c’è una stagione da programmare, anche se - prosegue Trapani - non mi è stato anticipato nulla da D’Eboli avendo avuto negli ultimi giorni con lui solo contatti telefonici». La Paganese è ancora in stand-by ma al di là del futuro di D’Eboli, che alla fine dovrebbe continuare ad essere punto fermo azzurrostellato, la prossima settimana sarà decisiva: «Ci potrebbero essere novità - dice Trapani - sia per l’allenatore sia per l’ingresso di nuove figure nell’organigramma. Stiamo valutando quella di un direttore sportivo; stiamo facendo ancora sondaggi».
Peppe Nocera - La Città di Salerno
Ambizione legittima per qualsiasi professionista che ha voglia di misurarsi in una realtà più grande e che lo stesso D’Eboli spera che si possa concretizzare. Un addio alla Paganese? Dopo 8 stagioni forse sembra essere giunto il momento. A gennaio, quando L’Aquila gli aveva strizzato gli occhi, aveva iniziato ad avvertire dei “mal di pancia” ma poi, per l’amicizia ed il rapporto con la famiglia Trapani, nonostante divergenze di vedute tecniche, rimase. Un’esposizione mediatica diretta come quella di questi giorni induce a delle riflessioni che anche Trapani sta facendo per programmare la prossima stagione senza, in caso di divorzio, traumi eccessivi, come evidenziano le sue parole: «Nel calcio tutto può succedere, se ci dovesse essere l’interessamento della Salernitana per D’Eboli mi potrebbe solo far piacere, significa che ha lavorato bene, che merita l’opportunità. A Pagani abbiamo lanciato tanti allenatori e calciatori, è logico che poi guarderemo avanti anche perché c’è una stagione da programmare, anche se - prosegue Trapani - non mi è stato anticipato nulla da D’Eboli avendo avuto negli ultimi giorni con lui solo contatti telefonici». La Paganese è ancora in stand-by ma al di là del futuro di D’Eboli, che alla fine dovrebbe continuare ad essere punto fermo azzurrostellato, la prossima settimana sarà decisiva: «Ci potrebbero essere novità - dice Trapani - sia per l’allenatore sia per l’ingresso di nuove figure nell’organigramma. Stiamo valutando quella di un direttore sportivo; stiamo facendo ancora sondaggi».
Peppe Nocera - La Città di Salerno
Paganese e Campilongo separati da accordi economici.
E’ una mera questione economica quella che separa per ora Sasà Campilongo dalla panchina della Paganese. Gli azzurrostellati del presidente Trapani avrebbero scelto il tecnico napoletano che però pretende adeguate garanzie rispetto al progetto sportivo della società. Insomma, Campilongo vuole una squadra forte e non fatta di giovani, seppur di valore. Di certo, l’ex trainer della Cavese e dell’Ischia, ha anche altre offerte, non ultima quella del Savoia, mentre a Caserta si sono raffreddati gli animi visto che resta in pole position Auteri. Trapani però avrebbe già una opzione alternativa nel caso in cui non si raggiungesse un accordo con Campilongo.
Giuseppe Della Morte per paganinotizie.it
15.5.14
D'Eboli: "Io alla Salernitana? Mi farebbe piacere!".
La delusione è grande in casa Salernitana dopo
l'eliminazione dai playoff già nel quarto di finale. Per cercare di non
commettere gli stessi errori della scorsa estate, la società granata sta
già pensando alla prossima stagione.
Lotito e Mezzaroma hanno già dato mandato al ds Fabiani di riorganizzare l'assetto dirigenziale dei granata e potrebbe esserci un posto (ruolo ancora da definire) anche per l'attuale dg della Paganese, Cosimo D'Eboli, il quale ha strettissimi rapporti d’amicizia con lo stesso Fabiani. Almeno questa è l'indiscrezione riportata dal sito SoloSalerno.it, al quale l'operatore di mercato ha rilasciato anche la seguente dichiarazione. “Ci spero, mi farebbe enormemente piacere. Salerno non è seconda ad alcuna piazza in Italia, darei la vita pur di portare in alto i colori granata. L’eliminazione dai playoff ha lasciato ferite ancora aperte, aspettiamo le decisioni della proprietà”. Già la scorsa estate si parlò di un addio di D'Eboli, verso L'Aquila, essendo il dirigente eburino in disaccordo con la scelta, mai avallata, di Maurizi come allenatore. Poi a spuntarla fu l'amicizia che lega Trapani e D'Eboli, con quest'ultimo che decise di restare. Ed ora, cosa succederà?
Danilo Sorrentino - www.paganese.net
Lotito e Mezzaroma hanno già dato mandato al ds Fabiani di riorganizzare l'assetto dirigenziale dei granata e potrebbe esserci un posto (ruolo ancora da definire) anche per l'attuale dg della Paganese, Cosimo D'Eboli, il quale ha strettissimi rapporti d’amicizia con lo stesso Fabiani. Almeno questa è l'indiscrezione riportata dal sito SoloSalerno.it, al quale l'operatore di mercato ha rilasciato anche la seguente dichiarazione. “Ci spero, mi farebbe enormemente piacere. Salerno non è seconda ad alcuna piazza in Italia, darei la vita pur di portare in alto i colori granata. L’eliminazione dai playoff ha lasciato ferite ancora aperte, aspettiamo le decisioni della proprietà”. Già la scorsa estate si parlò di un addio di D'Eboli, verso L'Aquila, essendo il dirigente eburino in disaccordo con la scelta, mai avallata, di Maurizi come allenatore. Poi a spuntarla fu l'amicizia che lega Trapani e D'Eboli, con quest'ultimo che decise di restare. Ed ora, cosa succederà?
Danilo Sorrentino - www.paganese.net
14.5.14
Alcuni rumors danno D'Eboli nella nuova dirigenza della Salernitana.
Angelo Fabiani è già pronto a disegnare la nuova Salernitana. Ripartirà
dal dirigente romano la struttura societaria cui Lotito e Mezzaroma
demanderà la gestione organizzativa e sportiva per cercare l’impresa
nella prossima Lega Pro unica. Fabiani continuerà a godere della massima
operatività, sia nella definizione della compagine tecnica che di
quella dirigenziale. Già perché tira aria di rivoluzione non solo in
campo: la Salernitana 2014/2015 presenterà diverse facce nuove, anche
dietro la scrivania. Fedelissimi di Fabiani, figure a lui storicamente
vicine per formare un unico blocco granitico ed evitare quelle
“correnti” che hanno caratterizzato in negativo la prima parte di
stagione. Voci di corridoio sussurrano che una di queste potrebbe essere
Cosimo D’Eboli, attuale direttore generale della Paganese in
strettissimi rapporti d’amicizia con Fabiani. Al dirigente eburino, che
pare aver esaurito il suo ciclo professionale nella città di
Sant’Alfonso, Fabiani demanderebbe l’interfaccia quotidiana con i
calciatori, ma anche collaborazione nello sviluppo e nella definizione
delle trattative di mercato. Un ruolo prettamente operativo,
considerando che D’Eboli non può rivestire la carica di direttore
sportivo essendo sprovvisto del necessario patentino. L’indiscrezione è
rimbalzata a Salerno come a Pagani, dove patron Trapani attende
dall’uscente DG lumi sul futuro per iniziare a definire gli assetti
tecnici azzurrostellati (congelata per questo motivo la scelta di Sasà
Campilongo come futuro allenatore). Fabiani smentisce, D’Eboli incrocia
le dita: “Ci spero, mi farebbe enormemente piacere. Salerno non è
seconda ad alcuna piazza in Italia, darei la vita pur di portare in alto
i colori granata. L’eliminazione dai playoff ha lasciato ferite ancora
aperte, aspettiamo le decisioni della proprietà”. Staremo a vedere.
da solosalerno.it
da solosalerno.it
13.5.14
Il tandem Belotti-Fusco bocciato da TuttoLegaPro.
Il sito tuttolegapro.com ha stilato la lista dei promossi e dei bocciati in Lega Pro per la stagione che si è appena conclusa. Tra i bocciati figura anche il tandem Belotti-Fusco:
TANDEM BELOTTI-FUSCO (PAGANESE): dovevano far disputare un girone di ritorno di buon livello alla compagine azzurrostellata ed invece hanno bucato l'opportunità avuta. Una regressione sia nel gioco che nel rendimento rispetto al girone d'andata. La passione di una piazza come Pagani e di un patron come Trapani meritavano di più. Non a caso il diggì D'Eboli sta già valutando altri profili per la prossima stagione...
da tuttolegapro.com
TANDEM BELOTTI-FUSCO (PAGANESE): dovevano far disputare un girone di ritorno di buon livello alla compagine azzurrostellata ed invece hanno bucato l'opportunità avuta. Una regressione sia nel gioco che nel rendimento rispetto al girone d'andata. La passione di una piazza come Pagani e di un patron come Trapani meritavano di più. Non a caso il diggì D'Eboli sta già valutando altri profili per la prossima stagione...
da tuttolegapro.com
Campilongo a 360°: "Incontri con D'Eboli in attesa del presidente! Casertana pero' in vantaggio!".
E’ in cima alla lista stilata dal direttore generale Cosimo D’Eboli per la panchina della Paganese. Sasà Campilongo, ex tecnico di Cavese, Foggia,Empoli e Ischia, si confessa a 360° alla trasmissione “Paganesemania” condotta da Peppe Nocera in onda i venerdi su VideoNola (canale 88 dgt)
Domenica ha assistito da vicino a Paganese – Salernitana. Che match è stato?
“Le motivazioni hanno fatto la differenza, la Paganese dopo un campionato mediocre aveva voglia di regalare una gioia, una vittoria a tifosi e società in un derby come quello con la Salernitana. I granata, invece, avevano la mente già rivolta ai Play)off. Sono rimasto colpito, oltre all’accoglienza che ho avuto domenica in Tribuna anche da semplici tifosi, da Deli, calciatore classe ’94 che ha una marcia in più rispetto ai pari età. Stesso discorso per Volturo che ha una bella prospettiva da portiere. E’ difficile dare uno giudizio su tutti gli altri guardando un solo match: coi giovani bisogna lavorarci giorno dopo giorno e vedere quali sono i margini di crescita”
Dopo l’esperienza di Ischia, che tipo di progetto cerca Sasà Campilongo?
“Avevo sposato con grande entusiasmo il progetto Ischia che all’apparenza sembrava importante prima di rivelarsi una mezza bufala per volontà del presidente che non ha avuto da Ischia quello che si aspettava. Lì non ho pagato una situazione tecnica perchè quando sono andato via la squadra era settima, ma una situazione societaria e la decisione di dare un netto taglio al monte ingaggio. Cerco un progetto che mi consente di allenare a 360° sul campo, non sono un tecnico da scrivania che porta calciatori. Adotto un mio preciso sistema di gioco (4-3-3) con le dovute modifiche poi a gara in corso. Ho bisogno di serenità, del supporto costante di una società e una struttura dove poter lavorare e crescere i giovani. La mia carriera si era incanalata sulla strada giusta fino ad Empoli quando poi si è interrotta bruscamente. Voglio riprendere quel filo con una squadra ed una società che mi permetta di fare ciò in un lasso di tempo di due/tre anni”
Voci di mercato parlano di un reale interessamento della Paganese per la prossima stagione. Quanto c’è di vero?
“Non nego che ne ho parlato con il direttore alcune volte e mi ha sempre detto che già da alcuni anni vuole lavorare con me. Da parte mia c’è tutta la volontà a patto che sia un programma vero con basi solide per costruire qualcosa di buono in due/tre anni lavorando anche con i giovani ed un gruppo composto da cinque/sei calciatori esperti di categoria. Non intendo i trentacinquenni ma al massimo i ventisettenne con esperienza capaci di far da chioccia ai giovani provenienti dai vari settori giovanili di A e B o a qualche talento pescato dalla serie D. Non ho nessuna preclusione, anzi sarei onorato di potermi sedere sulla panchina della Paganese”
Si prospetta un campionato difficilissimo con tante squadra blasonate. La prossima stagione è vietato sbagliare, c’è il baratro della D...
“E’ vero, ci sono tantissime squadra blasonate ma non è questo il problema. Le grandi piazze non spaventano. Il problema è trovare un progetto ben preciso con delle strutture dove poter allenarsi e crescere. Con queste basi nessun raggruppamento può spaventare. Con il lavoro si raggiungono i risultati, non basta spendere soltanto soldi. Basta pensare all’era Moratti all’Inter che ha sperperato tanto e vinto solo con Mourinho. C’è bisogno di programmazione e strutture. Ad esempio, per un allenatore da campo come me poter lavorare anche tre/quattro ore con i suoi ragazzi è differente da quell’ora e mezza per poi essere costretti a lasciare l’impianto perchè dopo c’è la scuola calcio o un’altra squadra. Avendo poi la possibilità di far crescere i giovani approntando un potenziamento specifico con i miei collaboratori. Questo è il futuro!”
Che progetto le ha illustrato il direttore D’Eboli?
“Il direttore ha parlato chiaro: nel campionato appena concluso la società ha puntato al risparmio dopo aver speso tanto l’anno precedente in cui non sono riusciti a centrare i Playoff ma soltanto una salvezza con alcune giornate di anticipo. Il discorso futuro è legato a vicende anche extra calcistiche come la gestione completa dello stadio e il restaiyling dell’intera struttura. Sarebbe ideale per una compagine di Lega PRO avere a disposizione una buona struttura ed un terreno di gioco sintetico di ultima generazione. Il presidente fa bene a pensare ciò. Soltanto così si costruisce un futuro solido”
Dopo il match con la Salernitana, c’è stato qualche altro contatto con il club azzurrostellato?
“Non c’è stato nessuno contatto anche perchè avendo subito un piccolo intervento la settimana fa, sono stato qualche giorno in convalescenza. Non ho parlato con nessuno del mondo calcistico. L’ultima volta che ci siamo visti con il direttore è stato quindici giorni fa all’Arechi durante Salernitana – Perugia. Parlammo anche del progetto futuro della Paganese e di un prossimo incontro con il presidente Trapani”
Non solo Paganese però. Si parla di un interessamento anche di Juve Stabia e Casertana, cosa c’è di vero?
“Con la Juve Stabia sono solo voci non c’è stato nessun contatto a differenza di quanto avvenuto con la Casertana. Ho incontrato con il direttore ed il presidente e mi hanno riferito di voler puntare su di me per l’immediato futuro. Ci siamo sentiti tre volte parlando dell’eventuale progetto senza, però, chiudere niente”.
Paganese e Casertana, chi è in vantaggio?
“La Casertana. Lì abbiamo affrontato un discorso un pò più concreto. Abbiamo parlato anche di ingaggio, di calciatori, di numeri. Con la Paganese, invece, c’è stato soltanto un pour parler con il direttore D’Eboli in attesa dell’incontro con il presidente Trapani”
www.paganese.net
Domenica ha assistito da vicino a Paganese – Salernitana. Che match è stato?
“Le motivazioni hanno fatto la differenza, la Paganese dopo un campionato mediocre aveva voglia di regalare una gioia, una vittoria a tifosi e società in un derby come quello con la Salernitana. I granata, invece, avevano la mente già rivolta ai Play)off. Sono rimasto colpito, oltre all’accoglienza che ho avuto domenica in Tribuna anche da semplici tifosi, da Deli, calciatore classe ’94 che ha una marcia in più rispetto ai pari età. Stesso discorso per Volturo che ha una bella prospettiva da portiere. E’ difficile dare uno giudizio su tutti gli altri guardando un solo match: coi giovani bisogna lavorarci giorno dopo giorno e vedere quali sono i margini di crescita”
Dopo l’esperienza di Ischia, che tipo di progetto cerca Sasà Campilongo?
“Avevo sposato con grande entusiasmo il progetto Ischia che all’apparenza sembrava importante prima di rivelarsi una mezza bufala per volontà del presidente che non ha avuto da Ischia quello che si aspettava. Lì non ho pagato una situazione tecnica perchè quando sono andato via la squadra era settima, ma una situazione societaria e la decisione di dare un netto taglio al monte ingaggio. Cerco un progetto che mi consente di allenare a 360° sul campo, non sono un tecnico da scrivania che porta calciatori. Adotto un mio preciso sistema di gioco (4-3-3) con le dovute modifiche poi a gara in corso. Ho bisogno di serenità, del supporto costante di una società e una struttura dove poter lavorare e crescere i giovani. La mia carriera si era incanalata sulla strada giusta fino ad Empoli quando poi si è interrotta bruscamente. Voglio riprendere quel filo con una squadra ed una società che mi permetta di fare ciò in un lasso di tempo di due/tre anni”
Voci di mercato parlano di un reale interessamento della Paganese per la prossima stagione. Quanto c’è di vero?
“Non nego che ne ho parlato con il direttore alcune volte e mi ha sempre detto che già da alcuni anni vuole lavorare con me. Da parte mia c’è tutta la volontà a patto che sia un programma vero con basi solide per costruire qualcosa di buono in due/tre anni lavorando anche con i giovani ed un gruppo composto da cinque/sei calciatori esperti di categoria. Non intendo i trentacinquenni ma al massimo i ventisettenne con esperienza capaci di far da chioccia ai giovani provenienti dai vari settori giovanili di A e B o a qualche talento pescato dalla serie D. Non ho nessuna preclusione, anzi sarei onorato di potermi sedere sulla panchina della Paganese”
Si prospetta un campionato difficilissimo con tante squadra blasonate. La prossima stagione è vietato sbagliare, c’è il baratro della D...
“E’ vero, ci sono tantissime squadra blasonate ma non è questo il problema. Le grandi piazze non spaventano. Il problema è trovare un progetto ben preciso con delle strutture dove poter allenarsi e crescere. Con queste basi nessun raggruppamento può spaventare. Con il lavoro si raggiungono i risultati, non basta spendere soltanto soldi. Basta pensare all’era Moratti all’Inter che ha sperperato tanto e vinto solo con Mourinho. C’è bisogno di programmazione e strutture. Ad esempio, per un allenatore da campo come me poter lavorare anche tre/quattro ore con i suoi ragazzi è differente da quell’ora e mezza per poi essere costretti a lasciare l’impianto perchè dopo c’è la scuola calcio o un’altra squadra. Avendo poi la possibilità di far crescere i giovani approntando un potenziamento specifico con i miei collaboratori. Questo è il futuro!”
Che progetto le ha illustrato il direttore D’Eboli?
“Il direttore ha parlato chiaro: nel campionato appena concluso la società ha puntato al risparmio dopo aver speso tanto l’anno precedente in cui non sono riusciti a centrare i Playoff ma soltanto una salvezza con alcune giornate di anticipo. Il discorso futuro è legato a vicende anche extra calcistiche come la gestione completa dello stadio e il restaiyling dell’intera struttura. Sarebbe ideale per una compagine di Lega PRO avere a disposizione una buona struttura ed un terreno di gioco sintetico di ultima generazione. Il presidente fa bene a pensare ciò. Soltanto così si costruisce un futuro solido”
Dopo il match con la Salernitana, c’è stato qualche altro contatto con il club azzurrostellato?
“Non c’è stato nessuno contatto anche perchè avendo subito un piccolo intervento la settimana fa, sono stato qualche giorno in convalescenza. Non ho parlato con nessuno del mondo calcistico. L’ultima volta che ci siamo visti con il direttore è stato quindici giorni fa all’Arechi durante Salernitana – Perugia. Parlammo anche del progetto futuro della Paganese e di un prossimo incontro con il presidente Trapani”
Non solo Paganese però. Si parla di un interessamento anche di Juve Stabia e Casertana, cosa c’è di vero?
“Con la Juve Stabia sono solo voci non c’è stato nessun contatto a differenza di quanto avvenuto con la Casertana. Ho incontrato con il direttore ed il presidente e mi hanno riferito di voler puntare su di me per l’immediato futuro. Ci siamo sentiti tre volte parlando dell’eventuale progetto senza, però, chiudere niente”.
Paganese e Casertana, chi è in vantaggio?
“La Casertana. Lì abbiamo affrontato un discorso un pò più concreto. Abbiamo parlato anche di ingaggio, di calciatori, di numeri. Con la Paganese, invece, c’è stato soltanto un pour parler con il direttore D’Eboli in attesa dell’incontro con il presidente Trapani”
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Paganese, il futuro in quattro punti.
Una stagione che più triste non si può, non c'è stata e forse, ci auguriamo, non ci sarà. Il derby con la Salernitana è
stato l'ultimo atto di un campionato infinito, conclusosi con una punta
di soddisfazione in più rispetto a come lo si stava chiudendo.
Ma i riflettori della Paganese, ora, sono tutti puntati sul futuro. Se il campo ha distratto, fino a questo momento, anche i più attenti, adesso si comincia a fare sul serio. Già da diverso tempo il club azzurrostellato sta programmando il futuro, ossia dal giorno in cui (dopo la sconfitta col Viareggio) si è alzata la bandiera bianca e tirato i remi in barca, pensando all'entusiasmante prossimo torneo di Lega Pro. Quello nel quale la Paganese non può permettersi errori, e comunque in maniera minima rispetto all'anno appena passato ma anche i precedenti. Il presidente Trapani, a dire il vero, dopo le delusioni ha sempre fatto emergere il proprio orgoglio, costruendo cavalcate trionfali, come la promozione in C2 nel 2006 e il ritorno in Prima Divisione nel 2012. Ma questa sua voglia va a scontrarsi con un momento comunque delicato per la società. Nell'ultimo anno c'è stato l'allontanarsi di alcuni dirigenti che ormai da anni erano al fianco della famiglia Trapani, sia per dei risultati scadenti ma soprattutto per il grave momento di crisi che si sta vivendo. Qualche spiraglio, da questo punto di vista, lo si intravede, dato che probabilmente nuove forze potrebbero avvicinarsi alla Paganese, anche esterne alla città di Sant'Alfonso. Una potenza economica che comunque deve fare il paio con un potenziamento delle varie figure societarie, per presentarsi ai nastri di partenza senza lacune e con una struttura dirigenziale ben definita e già collaudata. Le colpe maggiori, e lo ha ribadito anche Trapani la scorsa settimana, per il disastroso campionato fatto ce l'ha la società, che ha cominciato a sbagliare con la scelta dell'allenatore a luglio ed avallando quasi tutte le richieste di Maurizi. Non dovrà essere così per il prossimo anno. La guida tecnica dovrà essere scelta insieme, dal presidente e dal direttore D'Eboli. Sotto questo aspetto pare si sia sul punto giusto: il dg ha sondato pesantemente il terreno per Salvatore Campilongo, allenatore stimato dalla piazza per i suoi trascorsi alla Cavese ed anche dallo stesso patron, col quale a giorni ci sarà un colloquio. In pole position c'è dunque il mister ex Ischia, il cui pallino, più che i termini contrattuali o la squadra al suo servizio, sono le strutture. Altro nodo da sciogliere al più presto. Da troppo tempo la Paganese è ferma al palo per questa annosa vicenda della convenzione del Torre. Una vicenda legata da un filo rosso con le sorti di Palazzo San Carlo e dunque con le prossime elezioni amministrative. Se per gli azzurrostellati quello dello stadio è un problema primario, non si può dire altrimenti degli amministratori della città. L'affidamento dell'impianto sportivo alla società Paganese entro l'estate è pura utopia, molto più probabile per il prossimo anno. Ma nonostante questo il Torre ha bisogno di un restyling. E non solo il manto erboso. Il club sembra intenzionato ad accollarsi anche i costi dei lavori, sperando in una gestione ventennale dello stadio in un futuro abbastanza recente. Campilongo, o chi per esso, si accontenterà? E poi c'è da far fronte ad un altro problema: i tifosi. Non basta la scelta di un allenatore apprezzato per riportare la gente allo stadio, dopo un'annata così fallimentare. Occorrerà studiare iniziative tese a tale fine e soprattutto fare risultati dall'inizio, l'unico modo per far ritornare il sorriso sul volto di tifosi delusi. Occorrerà, insomma, sfruttare e dimostrare di non aver sprecato, il tempo che la Paganese ha avuto e ha a disposizione.
Danilo Sorrentino - www.paganese.net
Ma i riflettori della Paganese, ora, sono tutti puntati sul futuro. Se il campo ha distratto, fino a questo momento, anche i più attenti, adesso si comincia a fare sul serio. Già da diverso tempo il club azzurrostellato sta programmando il futuro, ossia dal giorno in cui (dopo la sconfitta col Viareggio) si è alzata la bandiera bianca e tirato i remi in barca, pensando all'entusiasmante prossimo torneo di Lega Pro. Quello nel quale la Paganese non può permettersi errori, e comunque in maniera minima rispetto all'anno appena passato ma anche i precedenti. Il presidente Trapani, a dire il vero, dopo le delusioni ha sempre fatto emergere il proprio orgoglio, costruendo cavalcate trionfali, come la promozione in C2 nel 2006 e il ritorno in Prima Divisione nel 2012. Ma questa sua voglia va a scontrarsi con un momento comunque delicato per la società. Nell'ultimo anno c'è stato l'allontanarsi di alcuni dirigenti che ormai da anni erano al fianco della famiglia Trapani, sia per dei risultati scadenti ma soprattutto per il grave momento di crisi che si sta vivendo. Qualche spiraglio, da questo punto di vista, lo si intravede, dato che probabilmente nuove forze potrebbero avvicinarsi alla Paganese, anche esterne alla città di Sant'Alfonso. Una potenza economica che comunque deve fare il paio con un potenziamento delle varie figure societarie, per presentarsi ai nastri di partenza senza lacune e con una struttura dirigenziale ben definita e già collaudata. Le colpe maggiori, e lo ha ribadito anche Trapani la scorsa settimana, per il disastroso campionato fatto ce l'ha la società, che ha cominciato a sbagliare con la scelta dell'allenatore a luglio ed avallando quasi tutte le richieste di Maurizi. Non dovrà essere così per il prossimo anno. La guida tecnica dovrà essere scelta insieme, dal presidente e dal direttore D'Eboli. Sotto questo aspetto pare si sia sul punto giusto: il dg ha sondato pesantemente il terreno per Salvatore Campilongo, allenatore stimato dalla piazza per i suoi trascorsi alla Cavese ed anche dallo stesso patron, col quale a giorni ci sarà un colloquio. In pole position c'è dunque il mister ex Ischia, il cui pallino, più che i termini contrattuali o la squadra al suo servizio, sono le strutture. Altro nodo da sciogliere al più presto. Da troppo tempo la Paganese è ferma al palo per questa annosa vicenda della convenzione del Torre. Una vicenda legata da un filo rosso con le sorti di Palazzo San Carlo e dunque con le prossime elezioni amministrative. Se per gli azzurrostellati quello dello stadio è un problema primario, non si può dire altrimenti degli amministratori della città. L'affidamento dell'impianto sportivo alla società Paganese entro l'estate è pura utopia, molto più probabile per il prossimo anno. Ma nonostante questo il Torre ha bisogno di un restyling. E non solo il manto erboso. Il club sembra intenzionato ad accollarsi anche i costi dei lavori, sperando in una gestione ventennale dello stadio in un futuro abbastanza recente. Campilongo, o chi per esso, si accontenterà? E poi c'è da far fronte ad un altro problema: i tifosi. Non basta la scelta di un allenatore apprezzato per riportare la gente allo stadio, dopo un'annata così fallimentare. Occorrerà studiare iniziative tese a tale fine e soprattutto fare risultati dall'inizio, l'unico modo per far ritornare il sorriso sul volto di tifosi delusi. Occorrerà, insomma, sfruttare e dimostrare di non aver sprecato, il tempo che la Paganese ha avuto e ha a disposizione.
Danilo Sorrentino - www.paganese.net