27.12.15
Auguri.
Ci ritroviamo il 7 gennaio.
22.12.15
I botti di fine anno.
Di Nino Ruggiero
Tempo di auguri, tempo di consuntivi. Sta per passare un altro anno, in un“amen”, con giorni che sembrano rincorrersi, uno dopo l’altro, velocemente, anche troppo, quando l’età anagrafica non è più quella di una volta.
La Paganese, certo, la Paganese, senza divagare oltre il dovuto, per essere nel tema che più ci interessa.
Era iniziata bene l’annata calcistica, e mi riferisco all’attuale campionato: una vittoria insperata, ma meritatissima, in casa contro il Foggia: guarda caso contro la squadra che attualmente è fra le più in forma di Legapro. Inizio a dir poco scoppiettante: pareggio esterno a Martina Franca, con qualche rimpianto; vittoria casalinga con l’Andria e pareggio esterno a Castellammare di Stabia. Otto punti in quattro partite: e volevate, a questo punto, con tali cifre, che la fantasia del tifoso non si fosse sbizzarrita dopo anni di perenne purgatorio?
Ricordo bene le prime quattro gare. Squadra cortissima, raddoppi continui ed assillanti sugli avversari in possesso di palla: ripartenze micidiali, a destra con Caccavallo, a sinistra con Cicerelli: inserimenti a sorpresa tra le linee di Deli e di Cunzi. Difese avversarie imbambolate, con centrali difensivi che non sapevano chi marcare perché non avevano riferimenti fissi. Tanti “moschiglioni” impazziti, con Cunzi, Deli e Cicerelli a supporto dei centrocampisti di ruolo Carcione e Guerri; il loro pressing impediva agli avversari di prendere il sopravvento nella zona centrale del campo. Ma non è tutto, perché poi gli stessi Cunzi, Deli e Cicerelli erano prontissimi a ripartire in avanti, una volta in possesso della palla, per dare sostegno a Caccavallo, sempre più fondamentale nel gioco della squadra come terminale offensivo.
Credo che sulla vivacità, sull’universalità tattica dei calciatori succitati, Grassadonia abbia costruito le sue iniziali fortune e quelle della propria squadra, ovviamente. Proprio un bel periodo, durato però poco.
In seguito, cominciando dall’infelice gara con la Lupa Castelli, non so se è la squadra che ha accusato pause e cali di tensione o se, invece, le avversarie di turno hanno cominciato a comprendere, prendendo le dovute contromisure, il disegno tattico di Grassadonia. Forse un po’ questo e un po’ quello, senza tralasciare il problema di infortuni e squalifiche, mai tanto abbondanti in questo campionato.
Non ho soluzioni, non ho medicine, lo dico subito, non ho cure da suggerire per sanare l’attuale momento grigioscuro che ha portato soltanto un punto in classifica nelle ultime quattro gare. Posso solo constatare che l’allenatore negli ultimi tempi ha avuto a disposizione una squadra incompleta, falcidiata da infortuni e squalifiche e che – probabilmente anche per tali defezioni – ha perduto la sua bella identità, quella che aveva fatto sognare ad occhi aperti nelle prime quattro gare della stagione.
I rimedi, adesso che la classifica si è fatta brutta, devono arrivare nei prossimi giorni.
Grassadonia pare avere le idee chiare in proposito e ha chiesto adeguati rinforzi, non solo in termini quantitativi ma anche di qualità. La squadra, infatti, quando ha dovuto fare a meno di pedine importanti come Bocchetti, Carcione e Caccavallo, è sembrata ripiombare nel preoccupante grigiore degli anni passati; tanti buoni giovani, tanta buona volontà, ma esperienza zero. E senza esperienza, in un torneo difficile e massacrante come l’attuale Legapro, è difficile che si possa arrivare anche ai traguardi cosiddetti di minima.
Da Raffaele Trapani, giovane presidente che da dieci anni tiene in vita prestigiosi campionati, insperati per una città di poche anime, mi attendo nei prossimi giorni – in vista dell’ultimo incontro del girone di andata contro la Casertana – più di un botto in tema di acquisti.
Chiamiamoli pure botti di fine anno.
Auguri a tutti.
Nino Ruggiero
20.12.15
La Paganese vista da... Nocera!
Il pagellone di Catania-Paganese.
Calil asfalta Rosania, Cunzi non si arrende mai, Marruocco fa impazzire il Massimino
MARRUOCCO 7 - Attento su Musacci al 18', super su Scarsella nell'azione del raddoppio, eccezionale anche nel finale di primo tempo su Calil e nella ripresa su Russotto. Subisce comunque tre gol sui quali non poteva far nulla. Riceve l'ovazione del Massimino per l'incredibile ripartenza innescata e conclusa da lui stesso nel secondo tempo. Sul web c'è già chi lo paragona a Benji Price, chi a Higuita, ma questo è semplicemente Marruocco...
GRILLO 6 - Nonostante giochi in una posizione non sua, non rischia quasi nulla. Falcone prova a metterlo in difficoltà, ma lo costringe sempre a rientrare. Non vuole strafare e comunque non disdegna qualche sortita offensiva.
ROSANIA 4,5 - Una partita da dimenticare per l'ex difensore di Ascoli e Lanciano, autentico protagonista in negativo della sfida. Al quarto d'ora regala palla a Russotto che per sua fortuna non ne approfitta, poi lascia troppo spazio a Calil in entrambe le segnature dell'ex punta della Salernitana. Un doppio passo indietro rispetto alla buona prestazione offerta contro il Lecce.
MAGRI 6 - Oggi era al rientro, dopo diverse panchine ed un infortunio che gli ha condizionato la preparazione della partita. Rischia il meno possibile, nel secondo tempo spesso e volentieri si allarga per aiutare il giovane Di Massa.
SORBO 5,5 - Senza dubbio da apprezzare la sua disponibilità. E' un difensore centrale e si è adattato a sinistra, fra l'altro limitando anche bene Russotto. Lo stesso fa nella ripresa, quando passa a destra - lui che è mancino -, con Falcone, però ha sul groppone il 2-0, dato che Pelagatti gli sfugge.
FORTUNATO 5 - Suo malgrado, entra in tutti e due i gol del Catania del primo tempo. Ha dato il via all'azione dell'1-0, perdendo un pallone a metà campo, e si è perso Scarsella, autore del primo colpo di testa sull'azione del raddoppio. Poi un altro infortunio muscolare...
CARCIONE 6 - La Paganese ha risentito della sua assenza. A Catania inevitabilmente soffre anche lui, ma in mediana fa valere la sua esperienza e qualità. Soprattutto nel secondo tempo deve sacrificarsi doppiamente, visto che è privo di un supporto essendo sia Berardino che Deli due esterni.
DELI 5,5 - Si accende ad intermittenza, come le luci di Natale in questo periodo. Sullo 0-0 fa partire una ripartenza che poteva sfruttare meglio, poi inventa l'assist per Cunzi subito dopo il 2-0, mentre nel secondo tempo non lo si vede quasi mai.
CUNZI 6,5 - La bandiera bianca non sa proprio cosa sia. Non vuol proprio saperne di arrendersi, le migliori occasioni della squadra di Grassadonia le ha lui che, con un pizzico di fortuna, avrebbe potuto togliersi questa soddisfazione. Liverani gli nega il 2-1, nel secondo tempo sfiora un gran gol da fuori.
GURMA 5,5 - Anche lui ha la sua chance sul risultato ancora di parità, ma preferisce calciare col sinistro da fuori, anzichè servire Cicerelli. Gioca per la squadra e riceve le cattive maniere di Pelagatti e Bergamelli.
CICERELLI 6 - Molto attivo nella prima parte di gara, l'uno-due del Catania non lo spegne, anche perchè quando può, in ripartenza, prova a far male al Catania. Quasi ci riesce allo scadere del primo tempo,
BERARDINO 5 - Ormai è un oggetto misterioso. Ancora non è ben chiara la sua posizione naturale, perchè potrebbe giocare dappertutto sul fronte offensivo ma finora non si è mai espresso su buoni livelli. I ritmi del secondo tempo del Massimino non lo agevolano però l'ex Melfi ci mette del suo, non entrando mai in partita.
DI MASSA 5,5 - Al debutto tra i professionisti, trovarsi a marcare Russotto, che è fra i migliori giocatori della Lega Pro, non è semplice per nessuno. Ed infatti va in sofferenza, però ha dalla sua varie attenuanti: era alla prima in assoluto, in un grandissimo stadio, contro una degli attacchi più forti del girone.
MARTINIELLO sv
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Grassadonia non fa drammi: "Risultato esagerato, Liverani il migliore tra i catanesi".
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19.12.15
Catania-Paganese 3-0.
Tutti d’accordo sul valore del Catania; ma proprio quando si gioca contro squadre di grande caratura tecnica non si possono incassare gol assurdi come quello realizzato di testa da Calil su cross dalla destra di Russotto; un cross per niente teso, prevedibilissimo, che tuttavia, nell’occasione, al centro trova la difesa azzurro-stellata completamente impreparata e fuori posizione. Dopo aver subìto un gol del genere, una difesa deve, come minimo, doverosamente recitare il “mea culpa”.
Il gol, incassato dopo venticinque minuti di gioco, condiziona tutto il prosieguo della partita. Arriva così anche la seconda segnatura, dopo un intervento miracoloso di Marruocco che toglie letteralmente il pallone dall’angolo alto alla sinistra della sua porta ma nulla può sul successivo tiro piazzato di Pelagatti.
La Paganese accusa il colpo. Poi reagisce e lo fa con velocissimi contropiede imperniati quasi sempre su Cunzi e Cicerelli. Il primo al 35’ è devastante, si porta a tu per tu con Liverani dopo aver saltato un paio di avversari, ma il portiere etneo compie una grande prodezza e riesce a salvare la propria porta, quando il gol sembrava fatto.
In questa fase, la Paganese meriterebbe almeno di ridurre le distanze perché riesce a contrapporsi anche con lucidità alla superiorità avversaria.
Allo scadere della prima frazione di gioco, ci si mette pure l’arbitro che non concede agli azzurro-stellati un evidente calcio di rigore per un grossolano fallo in area compiuto ai danni di Cicerelli a due passi dalla porta.
Il secondo tempo ha poca storia. Il Catania mantiene con sicurezza il campo e la Paganese non riesce più a manovrare come nei giorni migliori. Quasi scontato che poi arrivi anche il gol del tre a zero.
Catania-Paganese 3-0. Doppio Calil e Pelagatti fanno sorridere gli etnei.
Torna alla vittoria il Catania che al ‘Massimino’ ha superato la Paganese col punteggio di 3-0 nel match della 16.ma giornata di Lega Pro girone C. Un successo che porta la firma di Calil (doppietta) e Pelagatti i quali tra il primo e il secondo tempo hanno sfondato la rete avversaria difesa da Marruocco.
I rossazzurri hanno sfoderato nel complesso una buona prestazione con retroguardia attenta e centrocampo compatto che è riuscito a supportare le punte grazie a un continuo giro palla veloce e pungente che ha confuso la Paganese. Il successo tra le mura amiche mancava da quasi due mesi e il pubblico, inizialmente molto esigente con la squadra e il mister Pancaro, al termine della gara si è lasciato andare intonando cori e applaudendo i propri beniamini.
La risposta del Catania oggi c’è stata e adesso, grazie a questi tre punti, si potrà guardare al nuovo anno con maggiore ottimismo anche perché la sosta consentirà alla squadra di rifiatare e alla dirigenza di trovare qualche rinforzo adeguato per il 4-3-3 tanto caro a mister Pancaro.
Da rilevare la buona prestazione del portiere etneo Liverani che quest’oggi ha giocato dal 1’ minuto al posto di Bastianoni sfoderando un intervento prodigioso nel primo tempo. Porta etnea rimasta inviolata e non accadeva da un mese (Catania-Foggia 0-0). Unica nota stonata l’espulsione di Lulli che a 7’ dalla fine si è fatto cacciare per aver offeso il direttore di gara. Catania chiude l’anno con 16 punti (27 sul campo) frutto di 7 vittorie, 6 pareggi e tre sconfitte. I rossazzurri torneranno in campo il prossimo 10 gennaio sul terreno dell’Andria. Il Natale per il Catania è felice.
CATANIA-PAGANESE 3-0
MARCATORI: 24′ Calil, 29′ Pelagatti, 82′ Calil
CATANIA (4-3-3) Liverani; Garufo, Bergamelli (dal 83′ Ferrario), Pelagatti, Nunzella; Agazzi, Musacci, Scarsella (dal 76′ Lulli 5.5); Russotto, Calil (dal 85′ Russo), Falcone. A disp. Ficara, Bacchetti, Sessa, Castiglia, Barisic, Plasmati, Di Grazia, Rossetti, Calderini. All. Pancaro.
PAGANESE (4-3-3) Marruocco; Grillo (dal 57′ Di Massa), Rosania, Sorbo, Magri; Fortunato (dal 41′ Berardino), Carcione, Deli (dal 76′ Martinello); Cunzi, Gurma, Cicerelli. A disp. Esposito, Acampora, Bernardini, Trotta, Amoroso. All. Grassadonia
ARBITRO Mastrodonato della sezione di Molfetta
AMMONITI: Deli, Russotto, Carcione, Agazzi, Lulli
RECUPERO: 0′, 3′
ESPULSO: 84′ Lulli
18.12.15
Qui Catania, le ultime in vista della Paganese.
Grassadonia: "A Catania a viso aperto e senza timori reverenziali".
Si ferma anche Palomeque, tanti baby tra i convocati per Catania-Paganese.
L'infermeria azzurrostellata resta sempre piena. Oggi hanno svolto l'allenamento col gruppo Carcione e Magri che sono stati convocati ma, almeno per quest'ultimo, è in dubbio la presenza dal 1'. Out anche Palmiero, il cui infortunio non desta particolari preoccupazioni ma salterà la sfida del Massimino, e Palomeque, il quale ha subìto un trama distorsivo al piede destro. La sua assenza complica i piani di Grassadonia che dovrà rivedere l'assetto difensivo. Se anche Magri dovesse alzare bandiera bianca, certo il debutto fra i professionisti del terzino Di Massa, uno dei tantissimi giovani convocati da Grassadonia per la gara col Catania. Oltre al classe '97, che si allena ormai da tempo con la prima squadra, ci sono anche i difensori Luigi Trotta ('98) e Piersilvio Acampora ('98), il centrocampista Mariano Bernardini ('98) e l’attaccante esterno Vincenzo Amoroso ('97). Assenti, ovviamente, anche i quattro squalificati, Mirko Esposito, Caccavallo, Dozi e Guerri, oltre al lungodegente Schiavino, al centrocampista De Feo, colpito da un virus influenzale, e all'infortunato Bocchetti, che dovrebbe rientrare dopo la sosta. Questo l'elenco completo dei 19 convocati da Grassadonia:
Portieri: R. Esposito, Marruocco;
Difensori: Acampora, Di Massa, Magri, Rosania, Sorbo, Trotta;
Centrocampisti: Berardino, Bernardini, Carcione, Deli, Fortunato, Grillo;
Attaccanti: Amoroso, Cicerelli, Cunzi, Gurma, Martiniello.
© Paganesemania
16.12.15
La Paganese inaugura il 2016 su Rai Sport: derby con la Casertana di lunedì'.
La Paganese, che ospita la Casertana, attualmente capolista del girone C, scenderà in campo lunedì 11 gennaio alle ore 20. La gara sarà trasmessa su Rai Sport 1: è la prima volta in questa stagione.
Questo il programma completo del girone C:
17ª giornata
BENEVENTO-AKRAGAS sabato ore 17.30
FIDELIS ANDRIA-CATANIA sabato ore 15.00
FOGGIA-JUVE STABIA domenica ore 15.00
ISCHIA ISOLAVERDE-COSENZA sabato ore 14.00
LUPA CASTELLI R.-LECCE domenica ore 15.00
MELFI-CATANZARO sabato ore 15.00
MESSINA-MARTINA FRANCA sabato ore 20.30
MONOPOLI-MATERA domenica ore 16.00
PAGANESE-CASERTANA lunedì ore 20.00 RAI SPORT
© Paganesemania
Marruocco: “A Catania senza timori e per fare risultato”.
15.12.15
Al Massimino di Catania senza Esposito, Dozi e Guerri, squalificati.
Le panchine corte.
Nella foto, tratta da Sportube, l’evidente fallo di mani di Diop prima dell’intervento di Esposito che causerà il calcio di rigore
Mi hanno insegnato, nei primi rudimenti giornalistici, che trascorso un giorno, dopo l’incontro di calcio domenicale – quindi dopo il lunedì, giorno dedicato agli inevitabili commenti – si deve già guardare alla gara successiva. Ne ho fatto sempre tesoro, ma stavolta faccio uno strappo alla regola; qualcosa devo dirlo sulla gara contro il Lecce.
Il risultato di parità di domenica scorsa, alla fine, non ha accontentato nessuno.
Il Lecce ha recriminato sul gol della Paganese per un fallo commesso da Cunzi sul proprio portiere; la Paganese ha contestato la legittimità del rigore concesso al Lecce, viziato da evidente fallo di mano di Diop un istante prima dell’atterramento da parte di Esposito. La foto qui pubblicata, tratta da un fotogramma di Sportube, rende giustizia alle legittime proteste di parte paganese.
Nel gioco delle parti, alla fine si è evidenziata una sostanziale parità, anche se la Paganese – forte di un secondo tempo disputato finalmente alla grande, anche con veemente intensità agonistica – fino a pochi minuti dalla fine aveva dimostrato di poter reggere il preponderante peso degli attacchi leccesi in virtù di una difesa che ha avuto pochissimi sbandamenti.
In tale ottica, va segnalata l’ottima prova di Rosania che ha disputato una gara eccellente, di certo la più convincente dall’inizio del campionato. Il calciatore ha vinto tutti i duelli aerei con Moscardelli e con Curiale; inoltre ha dato spessore al reparto che si è avvalso anche di un Sorbo più determinato e deciso nello spazzare l’area nei momenti di maggiore pressione avversaria. Una difesa tanto compatta e determinata non si vedeva da tempo. Segno che gli insegnamenti venuti da Grassadonia e Fusco, vecchi mastini d’area, incominciano a dare buoni frutti. Bene così.
Alla vigilia della gara, in tanti a Pagani avrebbero sottoscritto per un pareggio senza pensarci due volte. Troppo forte il Lecce; forte in campo e in panchina, per una Paganese raffazzonata alla bell’e meglio, orfana tutti in una volta di elementi cardine dell’inquadratura come Bocchetti, Carcione e Caccavallo.
Il campo, come sempre, è stato giudice inappellabile. Quello che per il Lecce doveva essere un impegno facilmente addomesticabile, alla fine si è dimostrato un incontro ostico a ulteriore conferma che nel calcio non basta avere buoni calciatori per arrivare al successo.
La Paganese ha dimostrato – fugando tutte le apprensioni venute fuori all’indomani dell’insulsa gara di Matera – di avere cuore e garretti sani; anche quando sembra in difficoltà, riesce a invertire la rotta e a darci dentro come deve fare una squadra che ha nelle sue corde l’animus pugnandi.
Bisogna dire che in formazione ci sono ragazzi di grande cuore e che a volte corrono per due: è il caso di Cunzi, un trottolino, vero moto perpetuo, unduracell in miniatura, intenso interprete sia della fase difensiva che di quella offensiva; e volete che un calciatore tanto generoso, tanto insostituibile, riesca ad essere anche estremamente sempre lucido sotto rete? Suvvia, perdoniamolo se qualche volta manca il guizzo decisivo, quello che fa vibrare le reti.
E perdoniamo anche le pause di Deli, il talentuoso calciatore che a volte sembra assente ed estraneo alla manovra ma che poi con qualche giocata di gran classe, come quella di domenica, riesce a mettere al centro palloni che sono inviti al gol che non si possono rifiutare. Uno spunto del genere, credetemi, è degno di platee di serie superiori.
Passo avanti. Vorrei dire qualcosa sul futuro prossimo della squadra; me ne astengo perché forse è meglio parlarne nella pausa di fine anno.
Si ritorna a giocare di sabato e la Paganese andrà a fare visita al Catania, altra nobile decaduta del calcio italiano. Grassadonia, che giù sconta le assenze pesanti di Caccavallo, Carcione e Bocchetti, dovrà fare a meno anche degli squalificati Esposito, Dozi e Guerri. Non vorrei essere nei suoi panni.
Sarà il giorno dei pochi giovani che sono rimasti in panchina in questa prima parte del campionato; purtroppo scontiamo amaramente una panchina decisamente corta.
Fermo restando che nel calcio non si può essere mai certi di niente, mi pare di poter dire che, con tali presupposti, tutto quello che può arrivare in termini di risultato è del tutto guadagnato.
La Paganese vista da...Nocera!
La faccia di Grassadonia in sala stampa era eloquente e comprensibile e dopo aver criticato l’opaca prestazione diMatera stavolta ai ragazzi in maglia azzurra non gli si può dire nulla. Di più non si poteva fare. Ha sofferto, ha stretto i denti, poi s’è illuminato sotto i colpi di un Deli che è paragonabile a quei tubi colorati che addobbano in questo periodo i balconi delle nostre case. Una volta s’accende, una volta si spengono, ad intermittenza. Quando ha deciso di fare qualcosa, con due lampi, ha messo prima Guerri dinanzi al portiere avversario e poi ancora Gurma, dopo un’azione personale e sfiorando ancora il raddoppio con un’altra ripartenza. Questo è Deli per il momento e riflette lo stato di una squadra che come disse Grassadonia alla vigilia del match con i pugliesi: “Se ha vinto con ilFoggia perché non può battere il Lecce”.
Ci stava riuscendo, mancavano pochi minuti e non mi sembrava vero che il tempo passava e non arrivavano grandi pericoli dalle parti di Marruocco che aveva effettuato l’unica seria parata sul “tentativo” di autorete di Cunzi. Peccato. Però è davvero incredibile lo spreco in questo girone d’andata.
Un plauso comunque a Guerri che finalmente l’ha messa dentro, realizzando il primo gol della storia della Paganeseal Lecce ed anche il primo punto, dopo quattro sconfitte consecutive. Da Lecce al Catania.
Ma vi rendete conto che orgoglio per la piccola grande Paganese. Si ritorna a distanza di tanti anni nel mitico ex“Cibali” ora “Massimino”. Ci arriveremo con una difesa mutilata da squalifiche ed infortuni: Magri, Dozi,Bocchetti, Esposito, con Palomeque non al meglio oltre a Guerri e Caccavallo anch’essi appiedati dal giudice sportivo. Risultato scontato? Forse sì. Ma mi voglio augurare un regalo di Natale per tutti i tifosi azzurrostellati ed anche per il sottoscritto, in modo che al termine della gara si possa gridare e scrivere: Clamoroso al Cibali! Pardon... al "Massimino".
Peppe Nocera per Paganesemania
14.12.15
Top&Flop di Paganese-Lecce.
TOP
Esposito M. (Paganese) Ineccepibile fino all'occasione del rigore, che gli costa anche il rosso. Si immola per la squadra impedendo a Diop di segnare, ma è tutto inutile. 90 minuti di altissimo livello, sempre in anticipo sull'avversario e bravo anche in fase di spinta. Una gran partita rovinata da un episodio. PROTAGONISTA
Diop (Lecce) Sta vivendo un momento difficile e ormai non è più un titolare per i giallorossi. Eppure entra e si procura il rigore senza il quale la squadra di Braglia probabilmente avrebbe perso. Decisivo ai fini del risultato, ma bravo soprattutto a entrare in una gara per nulla facile con il giusto piglio. DECISIVO
FLOP
Dozi (Paganese) I biancoazzurri disputano una partita di altissimo livello, sotto tutti i punti di vista. L'unico neo è l'incoscienza di Dozi, espulso alla mezzora e colpevole di aver lasciato la propria squadra in 10 in un momento della partita molto favorevole. INCOSCIENTE
Moscardelli-Curiale (Lecce) Attacco sterile per gran parte del tempo di gioco. Vengono entrambi sostituiti nel finale, senza aver creato praticamente nulla. Moscardelli è spento fisicamente e non riesce a creare nulla, evidenziando anche qualche problema di condizione. Curiale si sbatte, si impegna, ma non è mai pericoloso. RIMANDATI
Grassadonia: “Peccato, era una gara da vincere”
13.12.15
Paganese-Lecce 1-1: il pagellone di PaganeseMania.
Dozi ingenuo, Guerri ci mette il carattere, la difesa regge
MARRUOCCO 6,5 - L'unica parata del primo tempo è sul colpo di testa involontario di Cunzi, mentre nella ripresa è attento su qualche conclusione velleitaria del Lecce. Sul penalty intuisce le intenzioni di Lepore, ma il rigore è ben calciato.
DOZI 4,5 - Prima frazione di grande sofferenza per il terzino franco-congolese, alle prese con Surraco e con qualche discesa senza fortuna in fase offensiva. Meglio nella ripresa, uno spunto interessante in avanti, poi l'incredibile ingenuità che gli costa il secondo giallo. Se sei ammonito, non puoi entrare così in scivolata. Apprezzabili le sue scuse mentre si infila nel tunnel.
ROSANIA 6,5 - Ci mette un po' per trovare le giuste contromisure su Curiale. Per sua fortuna l'ex attaccante di Trapani e Frosinone è in giornata no e lo grazia. Cresce minuto dopo minuto e nel secondo tempo non perde un duello aereo.
SORBO 6,5 - Matera è alle spalle, in particolare per lui. Molto attento su Moscardelli, non si lascia ingannare dalla qualità dell'attaccante giallorosso, che si fa notare ovviamente solo per la sua barba. Pulito negli interventi, imperioso in ogni situazione.
M. ESPOSITO 6 - L'unica sbavatura della sua partita è il fallo da rosso e rigore che costa due punti alla Paganese, ma non avrebbe potuto fare diversamente. Per il resto è fra i migliori della Paganese. Gioca con personalità, riesce ad arginare Lepore, soffre qualcosa in più su Doumbia e comunque prova anche a proporsi in avanti.
CICERELLI 6 - Match di grande sacrificio per l'esterno pugliese, che nella prima parte di gara è costretto a dare una mano in difesa e lo fa bene, chiudendo su Legittimo. In crescita nel secondo tempo, sfiora in acrobazia il 2-0, poi esce stremato.
GUERRI 7 - Il gol è il giusto coronamento di un campionato in crescendo e di una partita di grande quantità. Ci mette carattere, quello che manca alla Paganese, e fa valere la sua esperienza. Bravo a farsi trovare nello spazio sulla sgroppata di Deli e a non fallire il rigore in movimento.
FORTUNATO 5,5 - Non il migliore dei debutti. L'ex Pordenone viene scelto da Grassadonia dal 1', ma si vede che non ha nelle corde l'impostazione del gioco. Bravo in fase di interdizione, ma sbaglia una serie innumerevoli di appoggi soprattutto nella prima frazione. Più pulito ed attento nella ripresa.
DELI 6,5 - Dopo un primo tempo lontano dai radar, il centrocampista laziale spezza in due la partita nella ripresa. Gran lavoro per l'1-0, la sua posizione fa impazzire Cosenza che fatica a tenerlo. Molto generoso quando la Paganese gioca in inferiorità numerica.
GURMA 5,5 - Match molto difficile per l'attaccante albanese che gioca lontanissimo dall'area di rigore ed è chiuso dai difensori del Lecce. Cosenza ed Abruzzese gli fanno vincere pochissimi contrasti aerei. E' impreciso nelle sponde.
CUNZI 6 - Basta vedere in quale posizione del campo termina la partita - da terzino, con la Paganese in nove - per capire l'importanza di questo giocatore. Rischia l'autogol nel primo tempo, ma è quello più vivace nella prima frazione. Lo conferma anche nel secondo tempo, anche se contro una difesa così rocciosa è sempre difficile imporsi.
PALOMEQUE 6 - Nonostante qualche acciacco, svolge con diligenza il suo compito, rischiando pochissimo su Vecsei.
BERARDINO 6 - Grande lavoro fra difesa ed attacco sulla corsia destra, prova a rendersi pericoloso in ripartenza ma ha poche possibilità. Dà un buon contributo in fase difensiva.
PALMIERO sv
Paganese dal volto di sfinge, indecifrabile.
Attendista, quasi rassegnata al peggio nella prima parte della gara, in posizione di perenne attesa, mai propositiva in avanti.
Dirompente e assatanata nella ripresa; un’altra squadra, quella dei giorni migliori, quella che aveva castigato le velleità del Foggia nella prima gara di campionato. E non importa che deve lamentare assenze importanti come quelle di Caccavallo, Bocchetti e Carcione
Primo minuto della ripresa. Basta un solo spunto di Deli, l’elemento maggiormente dotato dal punto di vista tecnico nelle fila azzurro-stellate, per passare in vantaggio.
L’estroso calciatore, su invito di Gurma, se ne va sulla sinistra in area, ondeggia, finta, contro finta: un occhio al centro e servizio al bacio per l’accorrente Guerri cui non pare vero di mettere a segno il primo personale sigillo in questo campionato. Aveva un conto aperto con le porte avversarie: ne aveva fallito almeno un paio clamorose nel corso di precedenti gare da posizioni felicissime. Guerri segna di potenza e di precisione su uno di quegli inviti che nel calcio non si possono rifiutare. Esplode il “Marcello Torre” nel mentre la Paganese sembra prendere coscienza dei suoi mezzi.
Intendiamoci, Il Lecce è squadra di tutto rispetto e sul piano tecnico ha sicuramente dei punti in più. Ma la Paganese sul piano dell’intensità agonistica non conosce rivali. Il ritmo diventa altissimo e mentre il Lecce deve fare i conti con l’impenetrabilità di una difesa che gode del prezioso supporto anche di Fortunato e di Guerri, la Paganese può contare su lanci lunghi in avanti per Gurma e Cunzi che negli spazi larghi riescono spesso a mettere in difficoltà i pugliesi.
L’espulsione affrettata di Dozi e la concessione di un calcio di rigore in favore del Lecce, con relativa espulsione anche di Esposito, condizionano il risultato finale.
E’ pareggio, ma la Paganese ha da recriminare sul risultato: il suo cuore, che nel calcio ha un valore inestimabile, viene castigato da un arbitraggio non proprio ineccepibile.
Appuntamento nella giornata di martedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com
11.12.15
Rosania: “Il Lecce non ci deve sottovalutare”.
Le ultime dall'infermeria.
Domani allenamento di mattina e sabato rifinitura.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl
10.12.15
Dicembre nel segno di Caccavallo.
Paganese: match verità contro il Lecce.
9.12.15
Grassadonia studia un cambio modulo per il Lecce.
8.12.15
Giudice Sportivo: due turni di stop per Caccavallo.
© Paganesemania
7.12.15
Oìza, vecchia Paganese!
Nella foto, tratta da Sportube, Caccavallo ha appena sferrato il tiro che porterà la Paganese sul 2-1 |
La Paganese fino alla vigilia dell’incontro con il Matera, vale a dire dopo tredici giornate di campionato, aveva alternato risultati positivi ad altri negativi. Però aveva sempre dato segni di forte presenza, anche nelle giornate in cui era andato tutto storto e il risultato positivo si era fatto attendere; ultima, la gara interna con il Catanzaro.
Si era vinto e si era perduto, ma le prestazioni della squadra – anche nei momenti di poca fortuna – non erano mai dispiaciute dal punto di vista dell’impegno agonistico e del comportamento, sia tecnico che tattico.
A Matera, invece, per la prima volta in questo scorcio di campionato, si è vista una squadra diversa: molle, poco reattiva, con idee annebbiate, quasi sempre succube dell’avversaria di turno che – guarda caso – non vinceva in casa dalla prima di campionato.
Troppo brutta la Paganese, tanto brutta da non sembrare vera. Una squadra inguardabile, mai in partita, soprattutto nel primo tempo. Una giornata storta generale, o cos’altro?
Ho già detto a caldo nella serata di sabato che se si fosse trattato della prima partita di campionato, credo che in tanti avremmo tratto conclusioni amare sul futuro della squadra. Ma, per fortuna, la Paganese ha avuto modo, in altre occasioni, di dare dimostrazioni di forza, di compattezza e di solidità in virtù di un buon impianto di gioco. Quindi, per forza di cose, se vogliamo essere propositivi – e credo che lo siamo un po’ tutti – dobbiamo pensare che si sia trattato solo di una bruttissima esibizione. Di certo la più brutta degli ultimi campionati, anche se si fa fatica a cercarne la causa.
Le risposte che in tanti si aspettavano dalla gara esterna con il Matera, in tema di potenzialità della squadra e di prospettive future, credo siano state deludenti, al di là del risultato.
Si vince, di perde, si pareggia: il calcio non dà certezze e ogni partita ha sempre uno svolgimento diverso, anche se – per assurdo – un determinato incontro dovesse ripetersi a distanza di qualche giorno fra le stesse contendenti. Quello che preoccupa non è tanto la sconfitta, che è nell’ordine delle cose, quanto una parvenza di rassegnazione nei confronti di un’avversaria determinata e vogliosa di arrivare alla vittoria.
Da Grassadonia, che non credo possa essere in discussione, mi aspetto una serena diagnosi sul momento difficile attraversato dalla squadra. Sono sempre stato dell’avviso che quando una società punta su un allenatore all’inizio del campionato, è giusto che lo stesso sia accompagnato e assistito anche nei momenti più difficili che una squadra può attraversare. L’allenatore, che ha tra le mani il metro della situazione, però, dovrebbe farci capire a che cosa si può attribuire un preoccupante calo di tensione arrivato in un momento delicato del campionato e, in tal senso, dovrebbe parlare chiaro soprattutto a società e tifosi.
Fermo restando che si stanno scontando infortuni a catena da parte di atleti considerati elementi cardine dell’inquadratura, credo però sia anche il caso di strigliare a dovere – richiamandoli alla responsabilità e alla calma – gli atleti più rappresentativi della squadra, perché si sta esagerando con le espulsioni subite.
Caccavallo, che stimo molto per la sua classe cristallina, in particolare, non può cadere nella trappola tesagli dall’avversario di turno e farsi espellere d’acchito, per un riprovevole fallo di reazione, privando così la squadra della sua preziosa presenza per più giornate.
Adesso proviamo a guardare avanti con l’idea di un pronto riscatto. Si gioca finalmente di domenica al “Marcello Torre” nell’orario canonico delle ore 15 contro il Lecce.
Oìza! vecchia Paganese. Ricalco un vecchio titolo in vernacolo usato da Guido Prestisimone su “Sport7” appena cinquant’anni fa e riferito al Napoli di Vinicio, incredibilmente caduto a più riprese sotto i colpi di avversarie per niente trascendentali.
Oìza, come dicevano amorevolmente i carrettieri di una volta, quando il cavallo cadeva sotto il peso della carretta stracolma e ingombrante.
Oìza! alzati e cammina, vecchia cara Paganese per festeggiare adeguatamente i tuoi prossimi novant’anni di vita.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com
Caccavallo e i regali di Natale.
Da www.paganesemania.it
Oggi la ripresa per preparare la gara interna col Lecce.
Si torna a lavoro in casa Paganese oggi pomeriggio a Siano. Settimana di allenamenti per preparare la partita casalinga di domenica alle 15 contro il Lecce di Piero Braglia. Da valutare le condizioni diAntonio Bocchetti, uscito anzitempo sabato a Matera e del regista Imperio Carcione che ha accusato venerdì scorso un problema muscolare che gli ha impedito di partecipare alla trasferta. Marco Schiavino continua la riabilitazione dopo l’operazione.
Domani allenamento mattutino e mercoledì doppia seduta.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl
6.12.15
La Paganese vista da... Nocera!
Il pagellone di Matera-Paganese,
Si salvano solo Marruocco e Cunzi, Caccavallo rovina tutto, brutto esordio di Palmiero
DOZI 5 - Parte a destra nel quartetto difensivo passando subito sul versante opposto dopo il forfait di Bocchetti. Ed è proprio da quella corsia che nasce il gol di Rolando che in piena area lo salta con troppa facilità. Al di là dell'episodio, va spesso in difficoltà.
ROSANIA 5,5 - Giornata no per il 'rosso' difensore che fin dal primo minuto non riesce a tenere a bada Letizia. Alterna cose buone a cose meno buone, stringe i denti nel finale dove, nonostante un fastidio muscolare, resta in campo per evitare l'inferiorità numerica.
SORBO 5 - Stranamente finisce anche lui nel calderone, dopo una serie di gare in cui era stato sempre positivo. Emblematico la facilità con cui Carretta lo salta in una ripartenza sul finale di gara.
BOCCHETTI sv - Si fa male (è la ricaduta della ricaduta) al primo pallone giocato: era proprio necessario rischiarlo?
PALOMEQUE 5 - Entrato a freddo dopo l'infortunio di Bocchetti, fa fatica ad adattarsi ai ritmi della gara anche in virtù della verve di Carretta suo avversario di riferimento nella ripresa, che lo mette in costante difficolta
BERARDINO 5 - È costretto praticamente per l'intera parte di gara in cui resta in campo alla fase difensiva soffrendo le avanzate di Rolando. Nullo, come l'intera squadra, l'apporto alla fase offensiva
DELI 5 - L'ingresso in campo sembra quello giusto, ma bastano pochi minuti per capire che sarà l'ennesima prova scialba. Cambia poco al match, l'emblema è la méta che trova dal limite.
GUERRI 5,5 - Tenta il possibile, prova a metterla sull'esperienza, ma il centrocampo del Matera sembra invalicabile e fa un sol boccone della mediana azzurrostellata. Si dimena fra difesa ed attacco ma non basta
PALMIERO 5 - Prima da titolare da dimenticare per il gioiellino scuola Napoli. Chiamato a sostituire Carcione nel cuore della mediana, il classe '96 non riesce praticamente mai a dettare i tempi della manovra. Dimentica Ingrosso in occasione del due a zero.
CICERELLI 5 - Per lui vale lo stesso discorso fatto per Berardino. Tanto lavoro - inutile - in difesa e poco in attacco, dove si fa vedere soltanto nel secondo tempo, senza riuscire mai a mettere la testa fuori.
CUNZI 5,5 - Nell'apatia generale della squadra, il folletto azzurrostellato è l'unico che corre, pressa, cercando di inventare qualcosa dalla trequarti in su. Da premiare l'immensa generosità fino al novantesimo.
GURMA 5 - Tenta di duellare e aiutare la squadra, come ci ha abituato finora, in fase di non possesso, ma il negativo primo tempo degli azzurrostellati condiziona anche la prestazione dell'attaccante albanese
CACCAVALLO 5 - Ha il merito di ridare vigore alla Paganese nella parte finale riaprendo la gara a cinque minuti dal termine. Rovina il buono impatto alla gara con l'evitabilissima espulsione nei minuti di recupero che, con molta probabilità lo costringerà a saltare le restanti gare del 2015.
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