30.4.17

Paganese-Lecce 1-1: i playoff sono cosa fatta!

Nella foto, Firenze ha appena messo a segno il gol del temporaneo uno a zero

Di Nino Ruggiero

I play-off sono cosa fatta. Non c’è stata la vittoria della speranza, quella che avrebbe potuto permettere alla squadra di accedere alla fase finale giocando in casa la partita del “o la va o la spacca” del primo turno, ma il pareggio va ugualmente bene; forse non benissimo, ma va bene lo stesso perché assicura alla Paganese la disputa dei play-off: un’impresa non da poco perché unica da annoverare nella sua storia in Legapro.
La partita ha avuto contenuti di grande spessore tecnico, soprattutto nella prima parte della gara. Primi minuti che scorrono senza grossi patemi d’animo per la Paganese che negli ultimi tempi ha sofferto l’impatto iniziale della gara.
I padroni di casa, orfani di Pestrin a centrocampo e di Reginaldo in attacco, giocano un calcio lineare e armonico. Tagliavacche, da centromediano metodista distribuisce il gioco e si fa valere nelle vesti di vice-Pestrin; attorno a lui giocano a occhi chiusi Tascone e Mauri, assistiti da Bollino e Cicerelli che si fanno valere sulle fasce di competenza. Il Lecce è come frastornato dal gran movimento degli azzurro-stellati che sfiorano il gol ogni qual volta si presentano nei pressi dell’area di rigore avversaria. La difesa leccese è costretta agli straordinari e commette falli su falli per frenare l’ardore tecnico-agonistico degli attaccanti paganesi. Il gol è nell’aria e arriva su calcio di punizione dal limite di Firenze (e sono nove in una decina di partite disputate) che piazza la sfera nell’angolo alto alla destra di Perucchini con un tiro a giro, degno del miglior Del Piero, di Pianic o di Insigne, se preferite. Potrebbe ancora segnare la Paganese sempre con Firenze su calcio di punizione ma stavolta, dopo pochi minuti dalla prima segnatura, Perucchini si salva con un volo alla sua destra con il pallone che termina sul palo.
E’ il periodo migliore della Paganese che imperversa in avanti con uno scatenato Firenze. L’attaccante è come indiavolato e si inserisce prontamente con velocità degna di uno scattista puro su un errato disimpegno difensivo di Lepore; il portiere del Lecce è anticipato con un tocco d’astuzia ma frana sull’attaccante. Tutti si aspettano l’assegnazione del calcio di rigore ma l’arbitro, ineffabilmente, addirittura ammonisce Firenze per simulazione.
La Paganese è proprio scatenata e continua a mostrare energie inaspettate vincendo tutti i duelli a centrocampo e sulla tre quarti campo. Il Lecce è costretto sulla difensiva ed effettua falli su falli che portano alla doppia ammonizione, con successiva espulsione di Drudi dopo venticinque minuti di gioco. Potrebbe essere fatta per la Paganese che mantiene il campo con sicurezza e determinazione per tutta la durata del primo tempo; ma nel calcio, quando non riesci a schiacciare l’avversario in termini di concretezza, la sorpresa è sempre dietro l’angolo.
Il secondo tempo vede in campo un Lecce diverso; più battagliero e voglioso di arrivare al pareggio mentre la Paganese mostra i segni di una evidente stanchezza atletica accumulata probabilmente lungo una serie interminabile di partite vittoriose e di un recupero settimanale, di quelli che tagliano le gambe a una squadra che non ha molte frecce al suo arco in tema di ricambi.
Il pareggio arriva con una sventola di Doumbia su cui nulla può il bravo Liverani ma bisogna riconoscere che quando una squadra, nel nostro caso la Paganese, mostra di non avere più le migliori energie è inevitabile che ci sia spazio anche per l’avversaria di turno.
Uno a uno finale, dunque, con qualche rimpianto inevitabile per gli azzurro-stellati, autori di una superba prestazione collettiva del primo tempo.
Finalino. Il traguardo dei play-off cui si tendeva è raggiunto con pieno merito. L’impressione però è che la squadra debba meglio dosare le forze per i prossimi impegni; non tanto per Reggio Calabria di domenica prossima, quanto per la prima partita della fase finale che verosimilmente sarà giocata o a Francavilla Fontana o a Cosenza.

Grassadonia: " Si poteva vincere. Ora vogliamo scrivere altre pagine di storia".


E' vero che non è arrivata la vittoria, ma Gianluca Grassadonia non può non essere contento. La Paganese ha raggiunto i playoff al termine di una partita che avrebbe potuto anche vincere. Ma tant'è. "La squadra ha fatto un gran primo tempo, in 11 contro 11 siamo stati più ficcanti e dovevamo chiuderla perchè c'erano le possibilità, secondo me era netto il calcio di rigore su Firenze. Poi nel secondo tempo ci siamo un po' adattati al clima, ad una partita di fine campionato, siamo calati dal punto di vista fisico. Abbiamo perso certezze quando hanno colto il palo su un nostro regalo e ci siamo un po' innervositi. La squadra era chiaramente stanca, abbiamo perso le distanze tra i reparti, la situazione di Della Corte ci ha tenuti col fiato sospeso perchè avrei optato per un altro cambio ma per l'infortunio che ha avuto era in netto calo fisico e l'ho dovuto sostituire. Potevamo vincerla però siamo contenti, ora dobbiamo guardare avanti con fiducia ed ottimismo e continuare a crescere". Nei playoff laPaganese non vuole recitare un ruolo secondario. "L'obiettivo è sempre lo stesso, innanzitutto vogliamo andare a Reggio Calabria per fare la nostra partita contro un avversario che ha già raggiunto la salvezza. Sarebbe stato preferibile vincerla oggi per giocarci fino alla fine il settimo posto, magari anche il sesto. Però va fatto comunque un grande plauso a questi ragazzi. Parlavamo a fine partita con lo staff tecnic di quanti di questi giovani l'anno scorso erano in Primavera o non erano protagonisti nelle rispettive squadre e oggi si sono trovati a giocare una partita importante. E' un sogno per tutti, paghiamo un po' di mentalità rispetto alle altre squadre. Dobbiamo spingere fino alla fine e qualunque sia il risultato cercare di passare il turno. Non avrebbe senso arrivare fino a qui e fermarsi. Vogliamo scrivere altre pagine di storia". Le avversarie probabili sono, a conti fatti, il Cosenza e la Virtus Francavilla.Grassadonia non ha preferenze. "Avrei preferito arrivare settimo. Da allenatore ho vissuto l'essere arrivato ai playoff con una situazione di vantaggio, con 2 risultati su 3 a favore e sono stato eliminato, perdendo in casa. Allo stesso tempo con la mia Paganese, siamo arrivati ultimi in griglia e abbiamo concluso al primo posto. Dobbiamo velocemente crescere da un punto di vista mentale, della malizia, della pazienza, del leggere immediatamente la partita. Oggi l'approccio è stato molto buono, la squadra ha proposto calcio ma è stata poco cattiva contro una squadra che - non va dimenticato - ha fatto 72 punti. Nel secondo tempo è mancato qualche giocatore di personalità, che si assumesse maggiori responsabilità. Ci siamo un po' accontentati e questo non va bene. Conosco i pregi ed i difetti della mia squadra, dobbiamo correggere questi ultimi. Paghiamo la bassa età media di questa squadra". La Paganese deve comunque guardarsi le spalle dagli attacchi della Casertana"L'unica che potrebbe raggiungerci è la Casertana che sfida il Catania che pure si gioca tanto. Adesso è inutile fare calcoli, ma se li volessimo fare, incontreremmo il Francavilla se arrivassimo ottavi, e il Cosenza se arrivassimo noni. Fino alla settimana scorsa non ci pensavo, adesso ci siamo anche noi e dobbiamo migliorare, centellinare le energie. Ci sono dei giocatori che non ne hanno più, vedi Cicerelli che è arrivato stremato. Ha perso quasi 3 kg, ha speso tantissimo in queste ultime partite. Abbiamo uno staff medico all'avanguardia, e dobbiamo ottimizzare il tutto". Dopo la partita è comparso uno striscione di ringraziamento in curva "Grassadonia uomo vero". "Non l'ho guardato perchè sono abbastanza sensibile - spiega il tecnico - mia figlia mi aveva chiesto di salutare il pubblico, ma non gliel'ho promesso perchè già sapevo che non l'avrei fatto. In questo momento è fondamentale andare avanti, rimanere concentrati. E' innegabile che mi sono emozionato, ho pensato e posso solamente ringraziare tutti i presenti ma anche gli assenti. Il mio non è un commiato, ora dobbiamo pensare ad altro se non a continuare la stagione. Quando finirà, ci siederemo tutti insieme e discuteremo del futuro. Ci aspettavamo un'affluenza diversa, maggiore. Peccato per chi non si è goduto questo percorso che io divido in 3 step: la cancellazione della Paganese dall'ambito nazionale e quindi lo scoramento totale, la forza di una persona imbattibile per la ferocia con la quale affronta le situazioni, il nostro presidente; il ringraziare chi è andato via per le rispettive motivazioni; la partita di Catanzaro dove molti ci davano per finiti e dove abbiamo iniziato a costruire. Quando ho iniziato a credere nei playoff? Giorno dopo giorno, perchè vedevo la squadra lavorare, la vittoria di Agrigento ci ha dato uno slancio importante, il pareggio con la Vibonese è stato fondamentale, magari nel girone d'andata l'avremmo persa senza battere ciglio. La vittoria di Taranto è stata importante, la sconfitta a Siracusa è stata una delusione perchè non sappiamo leggere le situazioni. Come attenunate c'era la stanchezza". 

Alfonso Esposito
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Ecco nel dettaglio il meccanismo dei playoff per accedere in serie B.

Squadre partecipantiModifica

La partecipazione ai play-off è consentita alle squadre che, a conclusione del campionato, si sono classificate dal secondo al decimo posto nei gironi A e B; e dal secondo all'undicesimo posto nel girone C, oltre alla squadra che risulta vincitrice della Coppa Italia di Lega Pro.

Modalità di svolgimentoModifica

Lo svolgimento delle gare di play-off si articolerà attraverso tre distinte fasi, con condizioni di accesso determinate come segue:

  • Prima fase;
  • Seconda fase;
  • Final Eight.
Prima faseModifica

Alla Prima fase accedono le 24 squadre classificate dal terzo al decimo posto di ciascun girone. Essa si svolgerà attraverso la disputa di una gara unica ospitata dalla squadra meglio classificata al termine della stagione regolare secondo i seguenti accoppiamenti:

  • la squadra terza classificata affronterà la squadra decima classificata del medesimo girone;
  • la squadra quarta classificata affronterà la squadra nona classificata del medesimo girone;
  • la squadra quinta classificata affronterà la squadra ottava classificata del medesimo girone;
  • la squadra sesta classificata affronterà la squadra settima classificata del medesimo girone.

In caso di parità di punteggio al termine del tempo regolamentare, acquisirà l’accesso alla Seconda Fase la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare.

Seconda faseModifica

Alla Seconda fase partecipano 16 squadre così identificate:

  • le 3 squadre seconde classificate di ogni girone al termine della stagione regolare;
  • le 12 squadre che risultano vincenti gli incontri della prima fase;
  • la squadra vincitrice della Coppa Italia Lega Pro. Tale squadra accederà alla seconda fase purché non si verifichi per la stessa alcuna delle seguenti condizioni:
    • piazzamento al primo posto nel girone di competenza (vincitrice di campionato);
    • piazzamento all’ultimo posto nel girone di competenza (retrocessa in categoria inferiore);
    • piazzamento in posizione che comporta accesso ai play-out.

In caso di ricorrenza di tali ipotesi, sarà designata l’altra squadra finalista e, nell'ulteriore ricorrenza per quest'ultima di una delle condizioni preclusive di cui sopra, l’accesso alla Seconda fase sarà consentito alla squadra terza classificata nei vari gironi che avrà ottenuto il maggior numero di punti (in caso di parità si prenderà in considerazione il maggior numero di vittorie, il maggior numero di reti segnate e, in ultimo, la minor media età tra i calciatori impiegati).

In tale caso, ai fini della individuazione delle otto squadre della prima fase, si prenderanno in considerazione le squadre classificate dal quarto all'undicesimo posto nel girone in cui ha militato la terza classificata che beneficia dell’accesso diretto. Analogamente si procederà nella ipotesi in cui la vincente della Coppa Italia o la perdente della finale di Coppa Italia(se la vincente è preclusa), abbiano acquisito alla fine delle stagione regolare il diritto alla partecipazione ai play off dellaPrima Fase.

Così definita nelle partecipanti, la Seconda Fase si svolgerà – con gare di andata e ritorno, da disputarsi quest'ultima in casa della meglio classificata al termine della stagione regolare – secondo i seguenti accoppiamenti:

  • Gara 1: A (2ª classificata girone A) vs O (vincente 5º – 8º girone C)
  • Gara 2: B (2ª classificata girone B) vs P (vincente 6º – 7º girone A)
  • Gara 3: C (2ª classificata girone C) vs Q (vincente 6º – 7º girone B)
  • Gara 4: D (vincitrice Coppa Italia) vs R (vincente 6º – 7º girone C)
  • Gara 5: E (vincente 3º – 10º girone A) vs L (vincente 4º – 9º girone C)
  • Gara 6: F (vincente 3º – 10º girone B) vs M (vincente 5º – 8º girone A)
  • Gara 7: G (vincente 3º – 10º girone C) vs N (vincente 5º – 8º girone B)
  • Gara 8: H (vincente 4º – 9º girone A) vs I (vincente 4º – 9º girone B)

A conclusione delle due gare, risulterà vincitrice la squadra che avrà ottenuto il miglior punteggio. In caso di parità di punteggio, dopo la gara di ritorno, risulterà vincente la squadra meglio classificata nella regular season.

Final EightModifica

Alla fase cosiddetta Final Eight partecipano le 8 squadre vincenti gli incontri della Seconda Fase, inserite in un tabellone e accoppiate mediante sorteggio. Il tabellone prevederà anche le semifinali e la finale. Il tutto sarà così articolato:

  • i confronti valevoli quali Quarti di finale saranno disputati in gare di andata e ritorno. In caso di parità, saranno disputati due tempi supplementari di 15’ e, perdurando tale situazione, saranno eseguiti i tiri di rigore.
  • i confronti valevoli quali Semifinali saranno disputati in gara unica ed in campo individuato dalla Lega Pro. In caso di parità, saranno disputati due tempi supplementari di 15’ e, perdurando tale situazione, saranno eseguiti i tiri di rigore.
  • la Finale sarà disputata in gara unica ed in campo individuato dalla Lega Pro. In caso di parità, saranno disputati due tempi supplementari di 15’ e, perdurando tale situazione, saranno eseguiti i tiri di rigore.

Da Wikipedia

Paganese matematicamente ai playoff, Taranto retrocesso in serie D.

Top & Flop di Paganese-Lecce.

Finisce in pareggio la sfida tra Paganese e Lecce. Uno a uno il finale dal “Torre” di Pagani, che ha visto l’esordio sulla panchina dei giallorossi di mister Rizzo. Paganese che ha giocato bene, ma che specialmente nella ripresa è apparsa sprecona visto e considerato che ha giocato con un uomo in più per oltre un’ora di gioco. Il Lecce, invece, ha dimostrato carattere e spirito di sacrificio. A decidere il match due eurogol; una punizione di Firenze nella prima frazione di gioco, ed una bomba al volo di Doumbia nella ripresa. Ecco a Voi i Top & Flop di questa sfida.

TOP

Firenze (Paganese): nelle ultime settimane si sono quasi esauriti i complimenti per l’attaccante di proprietà del Crotone. Perno centrale, stella e baluardo di questa Paganese. In ogni suo tocco c’è qualità. Il calcio di punizione messo a segno nel primo tempo, è una roba da vedere e rivedere. CHE GEMMA

Doumbia (Lecce): a prescindere dalla bomba messa a segno nella ripresa, è colui che cerca di creare sempre scompiglio alla retroguardia azzurrostellata. Corsa e dribbling a volontà, che sicuramente potranno rivelarsi utili ai play-off. EFFERVESCENTE

FLOP

Della Corte (Paganese): spinge di meno in fase offensiva, rispetto al suo solito. Grava sulla sua prestazione l’errore in fase di lettura, in occasione del gran tiro scagliato da Doumbia dal limite, valso poi il pareggio dei giallorossi. APPANNATO

Drudi (Lecce): due cartellini gialli nei primi venticinque minuti. E’ stato un pomeriggio da incubo per il difensore dei giallorossi. Lascia i suoi in dieci per oltre un’ora di gioco. INGENUO

Da www.tuttolegapro.com

Paganese-Lecce 1-1: il Pagellone di PaganeseMania.

Firenze straripante, centrali granitici, errore fatale ma unico neo per Della Corte

LIVERANI 5.5 - Con un passaggio sciagurato consegna a Caturano il pallone del possibile 1-1 che per sua fortuna si stampa sul palo e poi viene bloccato dallo stesso portiere. Nulla può sull'eurogol di Doumbia.

LONGO 6 - Si fa notare per le sue galoppate offensive di cui in una guadagna un calcio di punizione dal limite che Firenze rischia di trasformare ancora in gol. Alla fine del primo tempo va anche vicino al gol. Nella ripresa si vede meno.

DE SANTIS 6 - Spedisce nei distinti tutti i palloni che passano dalle sue parti. Marconi non è in giornata e ne beneficia, più in difficoltà quando Doumbia gira attorno a Caturano.

ALCIBIADE 6.5 - Leader difensivo, autore di un'altra ottima prestazione. Sicuro e non commette nessuna sbavatura, ingaggiando un bel duello con gli attaccanti giallorossi.

DELLA CORTE 5.5 - Un intervento sbagliato consegna un pallone che Doumbia trasforma nel gol del pareggio. Un neo vistosissimo in una partita che stava conducendo alla grande. Apparso in netto calo fisico nella seconda frazione, anche a causa di una condizione non ottimale.

TASCONE 6 - Solita partita di sostanza per il centrocampista napoletano che quando può tenta anche la soluzione dalla distanza. Per non rischiare una doppia ammonizione, viene sostituito da Parlati.

TAGLIAVACCHE 5.5 - I compagni gli recapitano pochi palloni ed anche lui non è cosi felice nel proporsi. Gioca una gara opaca, vittima della gabbia che gli riserva il centrocampo salentino.

MAURI 6 - Prestazione sufficiente per il centrocampista argentino che fa rifiatare i suoi smistando bene tutti i palloni. Nel finale accusa un po' di stanchezza dovuta anche al gran caldo di quest'oggi.

BOLLINO 6.5 - Ottimo primo tempo per l'esterno siciliano che duetta alla grande con Firenze ma è più volte impreciso nell'ultimo tocco. Anche lui va vicino al gol su calcio di punizione.

FIRENZE 7 - Dopo sei minuti confeziona un gioiello su calcio di punizione portando in vantaggio gli azzurrostellati. Dopo pochi minuti costringe alla parata Perucchini su un ennesimo calcio di punizione. Viene ammonito per una simulazione alquanto dubbia. Nel secondo tempo è ancora il portiere salentino a negargli la gioia della doppietta personale e del decimo gol con la maglia della Paganese.

CICERELLI 5.5 - Commette tanti errori quest'oggi e salta poche volte l'uomo, cerca con insistenza il duetto in area quando potrebbe tirare di più verso lo specchio della porta. Purtroppo nella ripresa è molto stanco e lo si vede.

PARLATI 5.5 - Sbatte più volte contro il muro eretto dai salentini.

ZERBO 5.5 - Cincischia troppo con il pallone innamorandosene quando dovrebbe buttarla "in the box" in pieno recupero.

PICONE sv - E' sua l'ultima occasione della partita quando, appena dentro l'area di rigore, da posizione defilata, manda il pallone di poco alto.

Alfonso Esposito
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Sfuma la vittoria ma non la storia: i playoff per la B sono realtà.


Matematicamente ai playoff!Il punto che serviva per guadagnare con una giornata d'anticipo l'accesso ai playoff la Paganese lo trova contro il Lecce. Ma è un pareggio che esclude anche gli azzurrostellati dalla possibilità di disputare in casa il primo turno dato che il Francavilla, vincendo contro il Fondi, ormai è irraggiungibile (+4). Pareggio amaro anche perchè la squadra di Grassadonia, in vantaggio in apertura di gara con Firenze, non ha saputo sfruttare la superiorità numerica per tre quarti di gara in virtù dell'espulsione di Drudi al 24'. A costringere gli azzurrostellati sul pari è stato un gran gol di Doumbia ad un quarto d'ora dal termine. 

L'avvio di gara è subito brillante e con ritmi alti. E si sblocca subito il match con la Paganeseavanti, dopo aver corso un brivido con il tiro di Drudi dalla lunga distanza di poco alto, grazie alla punizione di Marco Firenze. Una pennellata da applausi del numero 10 azzurrostellato, con Perucchini battuto. Il portiere del Lecce si salva invece al 12', quando ancora sul calcio piazzato dell'attaccante ligure la tiene sulla linea. I salentini provano a gestire il pallone dalle retrovie, ma si perdono sempre nell'ultimo passaggio e non creano grossi grattacapi aLiverani che deve compiere la prima parata poco dopo il quarto d'ora su una conclusione dal limite di Pacilli. A complicare i piani di Rizzo ci pensa Drudi, che rimedia una doppia ammonizione in poco più di dieci minuti e lascia i suoi in inferiorità numerica. Il neo allenatore del Lecce passa al 4-3-2, ma rischia tantissimo nell'ultimo quarto d'ora. Prima con un retropassaggio di Lepore per Perucchini che va a contatto con Firenze (ammonito l'attaccante per simulazione), poi con due conclusioni ravvicinate di Bollino e Longo murate dall'estremo difensore ospite. Il Lecce ha comunque la palla del pareggio sui piedi diDoumbia dopo un grande assist di Lepore: conclusione alta. 

Ritmi non altissimi nella ripresa ma subito un'occasione per Mancosu di testa, mentre dalla parte opposta Ciancio salva sulla linea su Mauri a botta sicura. La Paganese ha il braccino corto, non riesce a chiuderla anzi rischia tantissimo al 18' quando Liverani regala palla aCaturano il quale prova un pallonetto che si stampa sul palo. La grande chance per il raddoppio ce l'ha Firenze in girata: Perucchini è un gatto e manda in angolo. Intervento provvidenziale perchè Doumbia alla mezz'ora s'inventa una rete eccezionale con un tiro che centra la traversa e si insacca in rete, dopo un intervento sbagliato di Della Corte. Nel finale occasione per Picone con un destro a giro sul secondo palo, alto di poco. Ma ormai è troppo tardi per i tre punti. Gli applausi, comunque, giustamente non mancano.

MARCATORI: pt 6' Firenze; st 31' Doumbia
PAGANESE (4-3-3): Liverani; Longo, De Santis, Alcibiade, Della Corte (37' st Picone); Tascone (22' st Parlati), Tagliavacche, Mauri; Bollino (27' st Zerbo), Firenze, Cicerelli. A disp.: Marruocco, Gomis, Carillo, Caruso, Carrotta, Gorzelewski, Filipe, Maiorano. All.: Grassadonia
LECCE (4-3-2-1): Perucchini; Lepore, Drudi, Ciancio, Vitofrancesco; Costa Ferreira, Arrigoni, Mancosu; Pacilli (34' pt Fiordilino), Doumbia (44' st Maimone); Marconi (6' st Caturano). A disp.: Bleve, Chironi, Agostinone, Tsonev, Monaco, Muci, Mengoli. All.: Rizzo
ARBITRO: Pasciuta di Agrigento (Mariottini - Meozzi)
NOTE: spettatori 2mila circa. Ammoniti: Drudi, Tascone, Firenze, Mauri, Lepore, Mancosu. Espulso: al 24' pt Drudi per doppia ammonizione. Angoli 5-2. Recupero pt 2', st 3'

Danilo Sorrentino
© Paganesemania - Riproduzione riservata

Tripudio azzurrostellato, la Paganese pareggia col Lecce e vola ai play-off.


Nella penultima giornata di campionato la Paganese ha ospitato il Lecce al Marcello Torre. I campani hanno pareggiato contro i salentini assicurandosi un posto nei play-off. Grande festa per gli azzurrostellati che ritornano a lottare per i vertici della categoria dopo molti anni. Andiamo però a vedere cos’accaduto nel dettaglio durante i novanta minuti.

PRIMO TEMPO – Passano pochi minuti ed ecco già il vantaggio dei padroni di casa. Marco Firenze su punizione firma il gol dell’1-0 con una grande conclusione. L’ex Siena, incontenibile quest’oggi, sfiora la doppietta costringendo Perucchini ad un intervento miracoloso. Continua il pressing della Paganese che su una ripartenza permette a Tascone di scaricare un gran tiro, alto di poco sopra la traversa. Ecco poi la svolta della gara. Al ventiquattresimo viene espulso Drudi, reo di aver commesso un fallo di mano con Firenze lanciato a rete.

SECONDO TEMPO – Le squadre ritornano in campo con i campani in pieno controllo della gara. Nuova occasione, stavolta firmata da Mauri. Il calciatore non trova la rete solo grazie al repentino salvataggio del pallone sulla linea dei repentini difensori avversari. Si sveglia improvvisamente il Lecce che colpisce un palo con Caturano.  Da qui in poi la partita cambia ed i giallorossi trovano il pareggio. A firmalo è Doumbia ad un quarto d’ora dalla fine.

Si conclude così l’incontro. Festeggia la città di Pagani che nel prossimo mese potrà giocarsi la promozione negli ambiti e ormai conquistati play-off.

Tabellino:

PAGANESE: Liverani, Della Corte (83° Picone), Bollino (73° Zerbo), Firenze, Cicerelli, Alcibiade, Longo, De Santis, Tagliavacche, Tascone (69° Parlati), Mauri.  Allenatore: Grassadonia.

LECCE: Perucchini, Vitofrancesco, Mancosu, Arrigoni, Costa Ferreira, Marconi (51′ Caturano), Lepore, Pacilli (Fiodilino 33′), Drudi, Ciancio, Doumbia (44° Maimone). Allenatore: Rizzo.

Marcatori: 6′ Firenze

Ammonizioni: Firenze, Tascone, Mauri

Espulsioni: 24′ Drudi

ARBITRO: Pasciuta di Agrigento

Gaetano Scotto - zonacalcio.net



28.4.17

Proviamoci.


di Nino Ruggiero

Ci avviamo alla conclusione del campionato e due considerazioni devono essere fatte.
La prima: è stato scongiurato il pericolo dei play-out già da qualche settimana, quindi il traguardo di minima fissato ad inizio di campionato è stato raggiunto.
La seconda: forse non si è capito ancora quanto entusiasmante sia stato il cammino della squadra da gennaio a questa parte e che cosa possa significare per Pagani arrivare a disputare i play-off, un traguardo mai raggiunto nella lunga storia della Paganese calcio.
Ci sono state annate belle e brutte, qualcuna entusiasmante, qualche altra insignificante; pagine vissute intensamente con un solo comune denominatore: l’attaccamento ai propri colori. Quello che deve essere ben chiaro alla vigilia dell’incontro Paganese-Lecce è che per la prima volta Pagani ha nel mirino un traguardo prestigioso; lontanissimo, di sicuro, ma che comunque è alla portata di un sogno tante volte solo accarezzato.
La disputa dei play-off apre quest’anno orizzonti nuovi sul campionato di terza serie nazionale giacché per la prima volta vengono coinvolti in un torneo finale le prime dieci squadre dei tre gironi, con esclusione delle prime in classifica promosse direttamente. Per la Paganese una possibilità, nient’altro che una possibilità, se si pensa che, dalle ventisette squadre coinvolte in totale, una sola a fine torneo avrà via libera per la serie B. E’ un po’ come partecipare a un concorso pubblico che deve assegnare un solo vincitore tra tantissimi concorrenti. Questione di percentuali minime di probabilità…
Ma volete che la squadra non lo sappia, che Grassadonia, Trapani e compagni non sappiano quanto sia arduo il cammino verso quello che al momento è solo un bel sogno?
E’ il popolo di Pagani che deve intuire quanto importante sia arrivare a disputare, in veste di protagonisti, tale torneo a eliminazione. Ecco perché domenica la città è chiamata a irrobustire lo sparuto numero di spettatori del “Marcello Torre” che hanno sempre avuto la fede sotto braccio, anche nei momenti critici, anche nei momenti di difficoltà.
L’occasione per andare avanti, quanto più avanti è possibile, è a portata di mano e bisogna sfruttarla. I play-off possono riservarci nel primo turno, quello del “la va o la spacca!”, una trasferta lunga e difficile, ma possono anche regalarci l’eventualità di giocarcela in casa questa possibilità. Per farlo non c’è scampo: bisogna raccattare quanti più punti è possibile con il Lecce domenica e con la Reggina, fuori casa, tra una settimana.
Bisogna crederci e remare verso un traguardo non impossibile. Bisogna farlo nel nome dei tanti che hanno avuto la Paganese nel cuore: i presidenti Torre, Cascone, De Risi, Bifolco, De Pascale, Iacuzio, ma anche dei tanti tifosi storici che non ci sono più; primo fra tutti Louis Conforti, raffigurato nell’allegata foto, simbolo di un tifo e di una passione senza confini e senza età.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Paganese, le scelte per il Lecce.

Sul fronte offensivo, appare scontato l’utilizzo di Firenze al centro dell’attacco con Bollino e Cicerelli ai lati, per formare un tridente veloce e tecnico anche se leggerino. L’ex senese ha già dimostrato di poter giocare da “falso nove”, mostrando anche una certa padronanza sotto rete. Meno possibilità ci sono di rivedere in campo l’ex palermitano Zerbo . In mediana, Tagliavacche, Tascone e Mauri nel ruolo di mezz’ala dovrebbero supportare l’attacco. L’ex genoano, ha mostrato grande affidabilità ogni qualvolta è stato chiamato in causa. In difesa potrebbero esserci novità: Grassadonia potrebbe affidare il ruolo di esterno destro a Picone , riportando Alcibiade centrale con De Santis -nel caso in cui Carillo non abbia smaltito l’errore di Siracusa – con l’utilizzo di Della Corte sulla corsia di sinistra.

da www.resportweb.it

Tutti al Torre per scrivere la storia.


Paganesi, se ci siete battete un colpo. Domenica al Torre arriva il blasonato Lecce che si lecca le ferite per la promozione in B sfumata, con l'esonero dell'allenatore Padalino avvenuto ad inizio settimana e voglioso di fare la voce grossa proprio ora. Non è domenica, cari amici leccesi. In tanti anni avete calcato i campi della Serie B e della Serie A ed ora da alcuni anni vi siete impaludati nell'inferno, per voi, della Serie C. Per noi questo è il paradiso che si potrebbe trasformare nel Super Paradiso con una vittoria che splancherebbe quasi certamente le porte del teatro dei playoff per la Serie B. Non abbiamo illusioni di vittorie, siamo tutti con i piedi per terra e realisti ma Pagani ed i paganesi, pochi, molti, tutti hanno voglia di sognare. Sognare è bello perchè non costa niente ma il sogno va alimentato con la presenza massiccia domenica allo stadio. Questa squadra e questo allenatore, che probabilmente a fine anno saluterà tutti, forse domenica si esibiranno per l'ultima volta dinanzi alla Pagani sportiva e debbono avere un giusto tributo di presenza e di applausi comunque vada a finire, per quello che hanno fatto, per quello che faranno. Bisogna andare allo stadio per essere testimoni di un evento che mai ci è capitato di assistere ovvero, con una vittoria, poter tragliare un traguardo incredibile, storico, impensabile per la storia della Paganese. Noi tutti potremmo essere testimoni di un miracolo calcistico. Roba da far rigirare nelle tombe gli statistici e gli amanti delle previsioni, i gufi e chi segue con invidia calcistica.

40 anni fa la Paganese di Rambone fece sognare la nostra città, da neopromossa, sfiorando la Serie B ma questa Paganese ha fatto qualcosa di diverso e forse più eclatante. Non voglio fare paragoni irriverenti con un altro calcio e con altri calciatori ma l'impresa di questa Paganese è quasi superiore a quella che fece tremare il Bari. Tutti allo stadio domenica. Non potete mancare se avete sangue azzurrostellato che scorre nelle vostre vene. Questa società e questi ragazzi lo meritano per il lavoro profuso, per l'impegno dello staff tecnico, per la professionalità di chi ci ha creduto sempre prima ad agosto e poi a gennaio nella rivoluzione delle rivoluzioni tecniche che sta facendo scaturire il miracolo dei miracoli. Salite domenica sul carro dei vincitori, va bene. Saliteci pure, più ne siamo e più faremo paura al Lecce, che vorrebbe rompere le uova nel nostro paniere. Non è domenica. "Non passa lo straniero" come recitava uno striscione nella Curva Sud dell'Olimpico quando la Roma fu impegnata nella Coppa dei Campioni del 1983 che la proiettò in finale. Domenica è il momento di spingere questa Paganese che ci ha fatto brillare gli occhi, ci ha divertito, ci ha entusiasmato, emozionato, ci ha fatto sentire ancora più orgogliosi di essere paganesi. Forza Ragazzi è il momento di guardare l'avversario diretto neglio occhi, senza mai abbassarli. Forza Paganesi è il momento di rendere merito a questa squadra, di far capire che al Torre domenica non si passa, di gridare a squarciagola FORZA PAGANESE!

Peppe Nocera
© Paganesemania

27.4.17

La squalifica di Reginaldo porta delle inevitabili novità in attacco.

La sconfitta di Siracusa non ha pregiudicato nulla ma ha lasciato scorie disciplinari cui bisogna porre rimedio in vista della sfida di domenica al Torre contro il Lecce. Il cartellino giallo rimediato da Reginaldo pesa come un macigno sulla preparazione del match e sullo sviluppo della manovra offensiva di Cicerelli e compagni. La squalifica di un turno della punta brasiliana, che è il capocannoniere della squadra, apre un buco al centro della prima linea. Una falla che Grassadonia è chiamato a colmare non senza difficoltà. Già contro la Vibonese, quando l’attaccante sudamericano diede forfait per una tendinopatia, la defezione di Reginaldo creò non pochi grattacapi al reparto offensivo della Paganese. In quella occasione il tecnico si affidò a Firenze ma senza esiti significativi, salvo poi cambiare in corso d’opera con l’innesto di Caruso. Contro il Lecce quale attacco ? Attenzione alle sorprese…

da www.resportweb.it

Qui Lecce: doppio allenamento ieri in vista della Paganese.

Doppia seduta d'allenamento ieri per il Lecce, svolta al Via del Mare. Al mattino il gruppo è stato diviso in due, alternandosi in un lavoro atletico in palestra seguito dai preparatori Redavid e Tumolo e su campo. Nella seconda seduta mister Rizzo, coadiuvato dal secondo Alessandro Morello, hanno fatto svolgere delle esercitazioni tattiche e delle partitelle a campo ridotto. Tutti gli effettivi hanno lavorato regolarmente, tranne Giosa, che ha svolto un allenamento differenziato.

Oggi allenamento alle ore 15.30, sempre al Via del Mare.

da www.tuttolegapro.com

L'ultima al Torre, una tradizione positiva.


Più che positiva la tradizione dei match della Paganese dinanzi al pubblico amico nell'ultima uscita stagionale. Analizzando le ultime dieci stagioni, tra i professionisti, dell'era Trapani si ricorda una sola sconfitta, indolore ai fini della classifica nella stagione 2012-13, quando gli azzurri di Grassadonia, al passo d'addio della sua prima duplice esperienza in azzurrostellato, furono sconfitti per 2-0 dal Perugia con le firme umbre di Lebran e Dettori. I grifoni furono ospiti, all'ultima stagionale a Pagani, anche qualche anno prima precisamente nella stagione 2009-10, ma in quell'occasione la vittoria fu appannaggio della Paganese che, grazie ad una doppietta di Loris Tortori, fece sua la gara importantissima in chiave playout poi disputati con il Viareggio.
Il viaggio nel tempo dell'ultima stagionale dinanzi al pubblico amico ci riporta alla stagione 2006-07, la prima del ritorno in serie C2, che ebbe un insperato finale ai playoff, ampiamente conquistati dopo anche l'ultima vittoria interna di quel campionato grazie al 3-0 rifilato ai giallorossi del Poggibonsi a firma di Fummo, Scarpa su rigore e Guarro. Finale al cardiopalma nella stagione successiva in C1 2007-08, quando furono i playout con il Lecco a regalarci la permanenza in categoria. Per arrivarci però fu necessaria la vittoria sul Cittadella che arrivò proprio all'ultima giornata, 2-1, con vantaggio di Scarpa pareggio di Germinale, per i veneti, e gol vittoria a 10' dalla fine di Pasquale Esposito che vediamo in questa foto all'ingresso in campo di quella sfida. All'intervallo di quella partita, gli azzurrostellati erano virtualmente retrocessi; al 90' si ritrovarono quartultimi.
La serie di vittorie s'interruppe invece nella stagione 2008-09. Nell'ultima uscita casalinga di quella stagione al Torreè di scena l'Arezzo e alla Paganese servono i tre punti per festeggiare la salvezza. Ne arrivò uno, dopo lo zero a zero finale, e salvezza rinviata e conquistata una settimana dopo a Castellammare. Amara invece fu la vittoria contro il Sud Tirol, nella stagione 2010-11, quando Radi realizzò il gol della speranza che venne vanificato dai risultati dagli altri campi che condannarono la Paganese di Capuano alla retrocessione in Seconda Divisione. Dolcissima invece quella conquistata a distanza di un anno circa quando in un finale trilling la formazione diPalumbo, poi esonerato con il ritorno di Grassadonia, battè in rimonta nei minuti finali il Fano. Cazzola portò in vantaggio i granata poi Fava a cinque dal termine e capitan Fusco nel recupero diedero agli azzurri la possibilità di sperare ancora nei playoff. Gli spareggi furono conquistati sette giorni dopo ad Arzano ma senza senza quella rete, a tempo scaduto di Fusco, a nulla sarebbe servito il resto compresa la promozione che ne conseguì a Chieti in finale. Vittoria di prestigio e platonica, invece, quella rifilata ai cugini della Salernitana, già con la testa ai play-off, nell'ultima casalinga del campionato 2013-14 con l'uno azero firmato da Francesco Deli. Nelle ultime due stagioni invece da registrare due pareggi, alla calata del sipario al Torre, entrambi zero a zero. Il primo con il Martina Franca, il secondo con il Catania che significarono salvezza anticipata. Domenica invece per la prima volta sarà un congedo diverso, dal sapore speciale, si gioca dinanzi al publico amico per conquistare qualcosa d'importante, storico, i play-off per la serie B.

Peppe Nocera
© Paganesemania

Giudice Sportivo: contro il Lecce senza Reginaldo. Tra i salentini appiedato Cosenza.

Domenica pomeriggio contro il Lecce, la Paganese dovrà fare a meno di Reginaldo. L'attaccante brasiliano è stato squalificato dal Giudice Sportivo della Lega Pro "per recidività in ammonizione (V infr)". Fatale, quindi, l'evitabile cartellino giallo rimediato nei minuti finali della sfida di Siracusa. Entra in diffida, invece, Ivan De Santis, che va ad aggiungersi a Bollino e Picone. Un'assenza importante anche per il Lecce, privo del difensore Cosenza, che sconta la seconda e ultima giornata di squalifica.

I provvedimenti del GS per il girone C

CALCIATORI
Tre giornate: Patti (Catanzaro)
Due giornate: Bensaja (Catanzaro)
Una giornata: D'Alterio (Casertana), Mancosu (Catanzaro), Onescu (Fidelis Andria), Cancellotti e Kanoute (Juve Stabia), Marano (Melfi), Rea (Messina), Reginaldo (Paganese), Varone (Unicusano Fondi)

SOCIETA'
Ammende: 3000€ Vibonese, 1500€ Lecce, 500€ Akragas, Catanzaro e Cosenza, 300€ Taranto

Danilo Sorrentino
© Paganesemania

26.4.17

Il Lecce a Pagani con un nuovo allenatore: l'idolo Rizzo sostituisce l'esonerato Padalino.


Già non sarebbe stato in panchina perchè squalificato, ma Pasquale Padalino non sarà al Torre perchè da ieri non è più l'allenatore del Lecce. La società salentina ha deciso di esonerarlo dopo la sconfitta interna con il Messina. Il nuovo allenatore del Lecce è Roberto Rizzo, che ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno prossimo, con rinnovo automatico in caso di promozione in serie B. Un rapporto quello tra il tecnico foggiano e i tifosi salentini mai idilliaco. Questi ultimi, dopo la sconfitta nel derby con il Foggia, avevano chiesto l'esonero di Padalino, reo di aver schierato una squadra troppo rinunciataria a dispetto della capolista. L'ultima sconfitta rimediata domenica cambia gli scenari per i salentini che, a ridosso dei playoff, vedono cambiare la propria guida tecnica. Con Padalino, va via anche il suo staff che comprendeva allenatore in seconda e preparatore atletico.
Quello di Rizzo, salentino doc, è un arrivo che fa contenta la tifoseria ma sarà fondamentale capire il suo approccio con l'ambiente. Rizzo, che in passata ha vestito la maglia giallorossa, ha iniziato la sua carriera da allenatore sedendo dal 2002 al 2006 sulla panchina della primavera del Lecce, dalla quale passarono diversi giovani passati poi in prima squadra come Pellè, Vucinic, Bojinov. Dal 2006 al 2008 continua ad allenare in Puglia alla guida diMartina Franca e Casarano, poi nel 2010 conduce il Matera alla vittoria dei playoff di Serie D e della Coppa Italia dilettanti. Nella stagione 2010/11 torna a Lecce come vice di Gigi De Canio che segue poi sia a Genovache a Catania, mentre l'anno scorso affianca Maragliulo alla guida del Lanciano. Il suo credo di gioco è basato prevalentemente sull'applicazione del 4-3-3, modulo che i giocatori sono già abituati ad interpretare.
Il nuovo allenatore Rizzo è intervenuto oggi in conferenza stampa e successivamente ha diretto il primo allenamento al Via del Mare. E' intervenuto prima il ds Meluso che ha voluto innanzitutto ringraziare l'ottimo lavoro di Padalinononostante la mancata promozione diretta e annunciare il nuovo allenatore compreso il suo staff che non comprenderà Javier Ernesto Chevanton come si vociferava. L'allenatore in seconda sarà Alessandro Morello, il preparatore atletico Redavid e il collaboratore tecnico Tumolo.
Rizzo ha sottolineato la sua felicità nel tornare sulla panchina salentina dopo undici anni e la necessità di cambiare l'atteggiamento di squadra: "In questo momento è importante lavare il cervello a tutti, ripartire con stimoli e atteggiamenti nuovi". Poi continua sulle prossime due partite, di cui subito quella di domenica in trasferta con laPaganese: "Andremo in campo sempre per vincere, perchè non si può accendere e spegnere la macchina a piacimento. Dobbiamo giocare sempre con la formazione migliore, aiutarci a stare meglio con le vittorie. Abbiamo dei calciatori fermi per infortuni e acciacchi, se riuscissimo a rimetterli in piedi sarebbe ancora meglio. Non saranno queste due partite rimanenti degli allenamenti in vista dei playoff, ma saranno gare vere, che dobbiamo vincere e affrontare al meglio. Sarebbe follia pensare di usare il campionato per allenarsi ai playoff, non sarebbe neanche l'atteggiamento giusto per arrivarci competitivi. Noi dobbiamo andare in campo per vincere sempre".

Alfonso Esposito
© Paganesemania - Riproduzione riservata

fonte foto: Lecce Prima

La Paganese corre verso l'ultimo sprint.


Nonostante la sconfitta al De Simone, la Paganese si è avvicinata ancor di più ai playoff. Manca ancora un punto alla formazione azzurrostellata per averne la matematica certezza, ma gli scontri diretti che ancora ci sono in questo finale di stagione portano la squadra di Grassadonia sempre più vicina agli spareggi promozione. Tuttavia un risultato positivo a Siracusa avrebbe aumentato le chance della Paganese di acciuffare il settimo posto, vista la concomitante frenata della Virtus Francavilla, sulla quale gli azzurrostellati si trovano un po’ a fare la corsa. In chiave playoff, quindi, il 2-0 rimediato in terra sicula non ha compromesso nulla: la distanza dalla posizione che vale la disputa del primo turno playoff in casa è rimasta invariata (-2 dai pugliesi), mentre dietro hanno accorciato Casertana e Unicusano Fondi. Il destino, quindi, resta ancora nelle mani della Paganese, ed è già importante.

da www.resportweb.it

La Paganese vista da...Nocera! - Non è sempre festa.

Questa volta la tradizione che vuole la Paganese mai sconfitta nel giorno della della Madonna delle Galline non s'è ripetuta. A Siracusa l'ex tecnico Sottil vince il personale duello con Grassadonia e meritatamente conquista una vittoria che lo proietta verso l'obiettivo di disputare in casa il primo turno dei playoff. Si sapeva, e ne era conscio anche l'ambiente azzurrostellato, che la trasferta in terra aretusea non sarebbe stata una passeggiata, come lo era stata quella di metà settimana a Taranto. L'undici siciliano è uno dei complessi più in forma del campionato che proprio dalla gara d'andata, era il 7 dicembre, ha innestato il turbo ed è volato a ridosso delle quattro battistrade ponendosi all'attenzione del girone C. Squadra senza grossi nomi ma blocco granitico che soprattutto in casa è osso assai duro e lo sarà per chiunque nei playoff. La Paganese, come a Foggia, ha subito il gol a freddo non riuscendo a reagire ed è incappata nella seconda sconfitta nelle ultime 12 gare.
Soprattutto nel primo tempo dopo l'iniziale svantaggio Reginaldo e compagni pian piano hanno guadagnato metri e preso anche in mano il bandolo della matassa ma senza trovare mai quella giocata limpida per impensierire il portiere siciliano. Qualche conclusione dalla distanza che avrebbe potuto avere migliore gestione, in quanto la difesa di casa ha lasciato comunque margini di manovra, ma in soldoni pochi pensieri seri per gli avversari. Nella ripresa poi il match ha trovato la definitiva chiusura con il raddoppio di Catania, autore di una doppietta, ponendo la parola fine alle speranze di riaprire l'incontro.
Si chiude la settimana del triplice impegno per gli azzurrostellati, con un pareggio, una vittoria ed una sconfitta ma a 180 minuti dalla fine la Paganese è in piena corsa per un posto al sole. La sconfitta a Siracusa ci può stare, mica è sempre festa, ora però lasciandoci alle spalle la trasferta siciliana è fondamentale non fallire il prossimo impegno casalingo con il Lecce. La sconfitta del Francavilla come quelle dell'Andria alle spalle e il pari scontato del Fondinon complicano la corsa ad un miglior piazzamento e scalare qualche posizione. Contro i salentini c'è da chiudere nel migliore dei modi la stagione, dinanzi al pubblico amico, che ha vissuto quest' incredibile stagione iniziata nel lontano mese di settembre, dopo l'altrettante incredibile estate vissuta sull'altalena delle emozioni. C'è da conquistare un sogno ed il sogno passa attraverso una vittoria con il Lecce che, dopo aver inopinatamente perso in casa con ilMessina con il secondo posto già blindato, vorrebbe rompere le uova nel paniere a noi? Ora è la settimana della nostra passione, del nostro orgoglio, del centrare l'obiettivo a tutti i costi, aldilà del nome dell'avversario domenica conta solo vincere.

Peppe Nocera
© Paganesemania - Riproduzione riservata

24.4.17

Angelo Fabiani: "Complimenti a Giana Erminio, Paganese e Sambenedettese".

Mancano due giornate alla fine della regular season in Lega Pro. Nel girone B l'ha spuntata il Venezia, in quello meridionale invece ha vinto il Foggia. Lotta ancora aperta nel raggruppamento A, con Cremonese ed Alessandria a giocarsi il primato. A tal proposito la redazione di TuttoMercatoWeb ha contattato il direttore sportivo della Salernitana, Angelo Fabiani, dirigente esperto e più volte vincitore in terza serie.

Lei ha vinto molto in Lega Pro, qual è il segreto?

"In primis è importante allestire una squadra importante per la categoria. Non sempre prendere giocatori dalle serie superiori funziona. Il Venezia del mio amico Perinetti ha avuto ragione, ha allestito una squadra altamente competitiva con giocatori di categoria, su tutti Evans Soligo. Anche il Parma ha speso molto, non possiamo parlare di fallimento ma evidentemente qualcosa non ha funzionato. Il Foggia ci provava da anni, sono stati fatti investimenti importanti e quest'anno ce l'hanno fatta ai danni del Lecce".

In particolar modo ha vinto in piazze calde come Genova e Salerno. Quanto pesa l'ambiente?

"Il segreto sta nel non farsi risucchiare dalle polemiche quotidiane. Alla lunga vince la programmazione. Se una società è sane e forte tutte le componenti lavorano meglio, direttori, allenatori e giocatori. Va fatto un discorso piramidale, è sempre la società a fare la differenza. Anche Sacchi ha dichiarato di aver vinto tanto al Milan grazie alla solidità garantita da Berlusconi, oggi accade lo stesso con la Juventus o con la Lazio. Lotito è un personaggio discusso ma allo stesso tempo un manager importante. Non si conseguono vittorie sul campo senza una società forte e lungimirante, non esistono uomini soli al comando. Ho avuto la fortuna di lavorare con tanti presidenti, tutti personaggi solidi che hanno messo a disposizione tutta la loro imprenditorialità".

E' serrata la lotta nel girone A. Chi la spunta tra Alessandria e Cremonese?

"Entrambe meriterebbero di andare direttamente in Serie B. Questo è stato il girone più equilibrato anche se l'Alessandria ha sprecato un vantaggio importantissimo che aveva raccolto. Ora conterà il saper gestire i nervi nelle ultime due partite".

Quali sono le delusioni e le rivelazioni?

"Nel girone B sicuramente la Sambenedettese è una sorpresa. Parliamo di una neopromossa che sosta in zona play-off e negli spareggi con la forza del pubblico potrà dare fastidio a chiunque. Non può essere una delusione la Paganese, squadra giovanissima in lotta per i play-off. Ha fatto un campionato straordinario al pari di Virtus Francavilla e Giana Erminio. Poi nei play-off potrà succedere di tutto. In ogni girone ci sono società che hanno speso tanto senza raccogliere quanto seminato e altre che invece hanno allestito dei gruppi giovani con investimenti mirati. Oggi non puoi avventurati a spendere milioni di euro, quindi va fatto un plauso a società come la Giana Erminio o la Paganese. Hanno deluso un po' Parma, Juve Stabia, Matera e Lecce. Ripeto, faccio i complimenti alla Paganese che ha valorizzato Cicerelli, la Sambenedettese ha tirato fuori Simone Mattia, poi Mancuso, già acquistato dal Pescara. Anche la Giana Erminio ha diversi giovani di prospettiva come Greselin".

da www.tuttolegapro.com

La partita del tifoso - Bisogna saper perdere, non sempre si può vincere.

“Bisogna saper perdere! Bisogna saper perdere! Non sempre si può vincere e allora cosa vuoi?”. Cantava così il gruppo “The Rokes”, ormai mezzo secolo fa. Quanto avevano ragione! Quando vinci spesso, però, inizi a farci l’abitudine e scatta qualcosa dentro e ti convinci che sei imbattibile. Il sapore amaro della sconfitta, ultimamente, era diventato un lontano ricordo ed è per questo motivo che quando lo riassapori ci stai male quasi da strozzarti.
Credo sia successo questo, a noi tifosi, nella nostra tanto amata domenica di festa, per la Madonna delle Galline. La partita di Siracusa è da archiviare immediatamente ma dobbiamo essere bravi a fare tesoro della sconfitta e dei tanti errori commessi. Col senno del poi, come sappiamo, siamo tutti bravi, tutti sanno cosa non si sarebbe dovuto fare, per non uscire sconfitti. Ciò premesso però, io voglio ugualmente farmi masto a posteriori e chiedere una cosa: perché ‘sto 3-5-2? Perché cambiare un modulo (il 4-3-3) che ci ha premiato, in tutte queste gare, facendo la nostra fortuna e scegliere un altro che ha già dimostrato di snaturare la nostra squadra? Il 3-5-2 è spesso stato la mossa diGrassadonia, a gara in corsa, per blindare un risultato di vantaggio. L’ultima volta che lo abbiamo utilizzato dall’inizio è stato a Foggia e il risultato (non intendo solo quello della gara) non è stato per nulla entusiasmante. È vero, a prescindere dal modulo utilizzato, ciò che conta è l’atteggiamento e l’interpretazione degli attori, in campo. A me sembra indubbio però, che presentarsi al cospetto di un avversario con un modulo di gioco, almeno in teoria, più prudente, sia un inconscio segnale di debolezza, di sudditanza. La Paganese di questi ultimi due mesi non deve avere alcun timore reverenziale. Il gioco espresso, le tante vittorie, la bellissima posizione di classifica, devono indurci ad un po’ di sana sfacciataggine, se non di arroganza e presunzione.

La partita è stata giocata male, nessuno si è salvato, meritando una stentata sufficienza. Qualcuno addirittura, sebbene abbia giocato novanta minuti, non è neppure giudicabile (penso a Reginaldo), così pochi sono stati i palloni giocati. Salvo solo Alcibiade. Il resto abbondantemente sotto gli standard cui ci aveva abituato. Per carità, mica dobbiamo farne un dramma! Nulla è perduto, ci mancherebbe! I play off sono sempre lì, alla nostra portata e anzi, la concomitante sconfitta del Catania, ci avvicina ulteriormente a un traguardo storico, oltre che inatteso. Magari, mentre scrivo, neanche mi rendo conto che ci siamo già dentro matematicamente. Chissà.

Nel corso di questa stagione, tanti ex ci hanno pugnalato alle spalle, segnandoci. A ‘sto giro, è toccato a un ex allenatore, che pure ha fatto bene qui ed è molto apprezzato dalla piazza. In settimana, si era fatta insistente la voce secondo cui avremmo trovato un ambiente non proprio accogliente, a Siracusa. Forse qualcuno pensava di doversi vendicare per chissà quale presunta offesa o sgarbo subito. Non so se questo sia vero. Se così fosse, cosa volete che vi dica? A questo giro gli è andata bene (per non parlare della rapina a mano armata dell’andata) ma a proposito di giro, il calcio, come la vita è una ruota. La ruota gira e stavolta gli è girata a favore. Mica però è sempre festa, caroSottil. E come diceva il grande Peppino (a un tizio che lo stava maltrattando): “Tu poi sempre ci capiti al paese…”.

E dopo queste frasi che potrebbero sicuramente essere usate contro di me, in futuro, prendo congedo da voi. In lontananza sento echeggiare i fuochi d’artificio che segnalano il passare della nostra Madonna delle Galline. Attratto da un fortissimo richiamo, mi porterò verso di lei, da buon paganese. Vi lascio con una frase suggeritami dalla coautrice di questo pezzo ,mia moglie, la quale, nel vedermi afflitto per la sconfitta, davanti al pc, incapace di trovare le giuste parole, per rassicurarmi e ispirarmi mi ha detto: “Scrivi così: ciò che non ci uccide, ci fortifica. Questa sconfitta ci renderà ancor più forti di prima!”. E chi sono io per andare contro la sua ispirazione?!

Alberto Maria Cesarano
© Paganesemania - Riproduzione riservata

23.4.17

La classifica aggiornata: la Paganese rimane in zona playoff. Foggia promosso in serie B.


Siracusa-Paganese 2-0: non sempre le ciambelle riescono col buco.


Nella foto, tratta da Sportube, uno dei rari attacchi della Paganese alla porta del Siracusa

di Nino Ruggiero

Non sempre le ciambelle riescono con il buco, è storia vecchia. A Siracusa è andata male, ma proprio male. Si comincia con il gol incassato dopo appena tre minuti. Un gol di certo non irresistibile, ma il calcio è così: una disattenzione, una maglia che si allarga, un tiro effettuato senza contrasto difensivo, la palla che tocca terra qualche centimetro prima della linea di porta e portiere scavalcato nonostante un tuffo alla disperata. Uno a zero e partita tutta da giocare; però in evidente handicap psicologico.
Aggiungeteci anche che la Paganese di oggi non è quella sfavillante e baldanzosa di Taranto e il Siracusa – bisogna dirlo, ad onor del vero – soprattutto non è il Taranto.

Trova difficoltà nella manovra la squadra di Grassadonia; soprattutto non trova quelle giocate sulle fasce laterali che negli ultimi tempi sono risultati spesso vincenti. Mancano Pestrin, Tascone e Della Corte, punti di forza della squadra e Grassadonia si inventa una difesa a tre composta da De Santis, Alcibiade e Carillo, con Longo sulla destra e Cicerelli sulla sinistra a supporto. A centrocampo si fa valere Mauri, che nelle ultime giornate dimostra di avere recuperato la piena condizione fisica, ma qualcosa blocca la squadra dalla tre quarti campo in avanti. La difesa del Siracusa non lascia scampo a Reginaldo e Bollino, quest’ultimo oggi posizionato alle sue spalle; Firenze non trova mai la giocata giusta mentre Cicerelli, marcato stretto quasi sempre a uomo, si intestardisce in azioni personali che non portano a risultati concreti.

L’unica azione da rete, intorno al ventesimo di gioco, vede Bollino contrastato duramente da Malerba mentre sta per effettuare il tiro a rete. Per l’arbitro l’intervento del difensore è regolare, nonostante le vibrate proteste degli azzurro-stellati.

Nella ripresa Grassadonia mescola le carte e inserisce Tascone e Picone per cercare di dare maggiore sprint alla manovra. Bollino torna ad occupare il settore di destra dell’attacco ma la squadra azzurro-stellata mostra una certa stanchezza di idee e probabilmente anche fisica.

Arriva così anche il secondo gol, grazie ad un generoso regalo di Carillo che, indeciso sul da farsi, si fa superare da Catania mentre Liverani tenta disperatamente di intervenire. Palla in rete per lo zero a due.

Partita brutta, in conclusione, da parte della Paganese che in questo finale di campionato deve riprendere soprattutto fiato e convinzione nelle proprie possibilità. Niente è perduto. Il discorso play-off è sempre aperto ma bisognerà anche sperare di poter avere tutti gli uomini di maggiore tasso tecnico in buona salute. Il sogno di tanti si è solo affievolito; non è svanito.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com