7.1.14

Rassegna Stampa di oggi.





I tagliandi d'ingresso per Pontedera.

Saranno in vendita da domani, e sino alle ore 19 di sabato 11, attraverso il circuito Booking Show, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Pontedera - Paganese, in programma domenica 12.

Il costo del biglietto per la Gradinata Sud, settore riservato esclusivamente ai tifosi azzurrostellati possessori della Supporter Card o di Tessera del Tifoso, è di 13 € + 1,50 € quale diritto di prevendita.

Tra i punti vendita il Bar Futuransa in via N.B. Grimaldi, 95 (Galleria Gargano) a Nocera Inferiore, Europoste Angri in via Renato Raiola, 103 ad Angri, N@vigando.IT in via Pecorari, 395 a Nocera Superiore, Europoste Sarno in via San Valentino, 8 a Sarno, Cartoleria Tirrena in Corso Mazzini, 87/89 a Cava De' Tirreni, Zanzibar ricevitoria in Via Poggiomarino, 169 a Scafati.

da paganese.it

6.1.14

Panariello: "Gol cercato".


Secondo indiscrezioni di mercato, ha le valigie già pronte sull’uscio della sede sociale di via Filettine. Nonostante ciò Aniello Panariello, calciatore voluto tra l’altro fortemente da Agenore Maurizi, ha guidato con autorità il pacchetto arretrato nonostante lo spauracchio Evacuo siglando poi a metà ripresa l’eurogol che è valso il meritato pari. “E’ andata molto bene. Nel primo tempo eravamo un pò bloccati poi ci siamo sciolti scendendo in campo nella ripresa con un’ottima mentalità. Siamo contenti di questo pari ottenuto contro una grande squadra che ci fornisce morale e fiducia. Possiamo affrontare così una nuova settimana di lavoro con maggiore serenità consapevoli delle nostre forze nonostante il periodo delicato vissuto finora e le tante critiche piovuteci addosso”.

A chi gli chiede cosa ha portato il cambio in panchina, Panariello risponde cosi: “Ha portato tanta voglia, tanto entusiasmo oltre che fornire a tutti la possibilità di mettersi in mostra. Dovremo assimilare la mentalità del nuovo allenatore, mettere in campo ciò che lui vuole e fare sempre meglio”. Gol cercato o fortunoso? Nessun dubbio: “Ho cercato la conclusione. Ero arrivato sulla trequarti senza poter fornire nessun appoggio ai compagni di squadra quindi era l’unica strada percorribile. Ci ho provato ed è andata benissimo. La dedica? Alla mia famiglia”.

Chiusura finale sul calciomercato e sulle voci che parlano di un imminente addio: “E’ un discorso che stiamo affrontando con la società. Il mese di gennaio è ancora lungo quindi al momento non posso dire nulla. Valuteremo passo dopo passo”

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De Sena: "Ottimo pari, cambio di mentalità".

Ha macinato chilometri in attacco lottando come un gladiatore su ogni pallone che si aggirava sulla trequarti beneventana. Carmine De Sena è l’emblema della nuova Paganese, quella della ripresa scesa in campo con tanto cuore, grinta e determinazione.

“Siamo contenti di aver conquistato un ottimo pari contro una squadra importante composta da calciatori dall’alto tasso tecnico. Nel primo tempo abbiamo un pò sofferto cercando le misure al Benevento, dopdichè nella ripresa siamo venuti fuori scendendo in campo più decisi. Abbiamo così creato maggiori pericoli in attacco conquistando un pari meritato”.

Su cosa ha portato il cambio in panchina, Carmine De Sena, che è già stato alle dipendenze di Belottiall’epoca dell’Ebolitana, ha le idee chiare. “Ha portato tanta voglia in virtù della conoscenza che già aveva con l’ambiente di Pagani. Rispetto a Maurizi ci ha fornito maggiore serenità e tranquillità senza troppe pressioni. Ci ha inculcato che nonostante non ci siano retrocessioni è pur sempre umiliante restare in ultima posizione. Abbiamo così fissato tutti insieme un obiettivo che rappresenta la salvezza in un campionato normale”

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Mister Belotti: "Molto bravi nella ripresa, la squadra è viva".

Al termine del pari ottenuto con il BeneventoPaganese.net ha raccolto le impressioni del tecnico azzurrostellato Vittorio Belotti che ha commentato così a caldo il primo punto della sua gestione

“Si tratta di un pari importantissimo ed anche meritato. Nel primo tempo non abbiamo giocato, avevamo ancora timore e poca personalità e così abbiamo sofferto la supremazia tecnica e territoriale del Benevento. Nella ripresa, invece, siamo venuti fuori andando alla ricerca del pari mettendo in campo tutto quello che avevamo provato in allenamento. Il gol, è vero, è giunto su un eurogol di Panariello ma credo che aldilà di quella prodezza siamo stati autori di una buona prestazione tenendo testa al Benevento sia per quanto riguarda il gioco che l’impegno”.

E’ un punto che lascia ben sperare per il futuro e per il raggiungimento del quartultimo posto, obiettivo fissato dalla società. 
“Con questo risultato importante credo che un pò siamo già usciti dalle sabbie mobili che rischiavano di risucchiare una squadra con il morale sotto i tacchi. E’ la dimostrazione, nonostante le difficoltà, che siamo una squadra viva. Ora dovremo continuare a lavorare e cercare continuità già da domenica a Pontedera”.

A Pontedera mancherà anche Martinovic, espulso, che rende ancor più ampia l’emergenza a centrocampo già vissuta quest’oggi. 
“In settimana inventeremo qualcosa anche se non è escluso l’arrivo di qualche nuovo calciatore. In alternativa troveremo qualche soluzione interna come avvenuto quest’oggi con Beretta interno di centrocampo, che tra l’altro è rimasto stoicamente in campo nonostante una forte botta subita al gomito. Ceccarelli? E’ un ragazzo che ci sa fare! Abbiamo preferito dal primo minuto Toppan per sfruttare la sua fisicità in virtù del terreno pesante. Nell’intervallo, poi, abbiamo optato per le due sostituzione rivelatesi giuste”

Cosa si aspetta dal mercato nelle prossime settimane?
“Come già detto durante la presentazione avrei tenuto tutti i calciatori proprio per creare il gruppo che è la base per fare bene nel mondo del calcio. In ogni caso, credo che altri partiranno così come ci saranno arrivi. Sono decisioni che spettano alla società”

Chiusura finale su Luca Fusco.
“La posizione di Fusco dipende dalla squalifica. Potrebbe rientrare anche da calciatore nel caso in cui si verificasse una riduzione. Altrimenti bisognerà valutare l’ipotesi di tesserarlo come allenatore. Nonostante la giovane età, è un ragazzo esperto, valido che può dare una mano a chiunque”

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Paganese-Benevento 1-1, i sanniti falliscono ancora il successo esterno.


Una prodezza balistica di tale Aniello Panariello è sufficiente alla giovane Paganese per farsi beffe del più quotato avversario e ripiombare la Strega nell’incubo. E’ bastato un singolo episodio per gettare alle ortiche novanta minuti e vanificare quel poco di buono lasciato intravedere contro il Prato. E pensare che gli azzurrostellati finora in casa avevano incassato la bellezza di 7 sonori ceffoni, ed erano reduci da un tribolato periodo di smobilitazione e ribaltoni tecnici. All’inedito duo Fusco-Belotti (il primo all’esordio come allenatore, il secondo assente dal calcio professionistico da tempo immemore) è bastato schierare una squadra ordinata e determinata per fare lo sgambetto ad un avversario giunto al Torre per fare la parte del leone, e tornato a mestamente a casa con la coda tra le gambe, in barba alle bellicose dichiarazioni di Mengoni e Carboni nella settimana pre match. Il tecnico aretino conferma l’undici vittorioso nell’ultimo turno del 2013, eccezion fatta per Zanon che si riprende la corsia di destra a scapito di Ferretti, e per Mancosu che rileva Montiel. La Paganese, invece, somiglia più ad una formazione Berretti che a una compagine di Prima Divisione, e si schiera con ben tre classe ’94 e un venticinquenne come vecchio saggio del gruppo.  L’avvio di gara è insolitamente incoraggiante e così il Benevento sfiora il gol con Altinier, reclama un rigore per atterramento di Evacuo, crea una buona chance con Mancosu e passa meritatamente in vantaggio con un tocco sotto del duca mantovano. Sbloccato il punteggio, i giallorossi sembrano in pieno controllo della partita mentre i locali faticano a mettere insieme più di tre passaggi, figurarsi imbastire una valida reazione. La rete della sicurezza tarda ad arrivare, ma gli azzurrostellati non pungono e questo induce Carboni a richiamare in panchina Mancosu e concedere spazio a Ferretti. Manco il tempo di risistemarsi in campo che la Paganese gela la Strega. Censurabile ripartenza locale, Panariello si invola indisturbato sulla trequarti e ha tutto il tempo di prendere la mira e fulminare Gori con una sassata che si insacca all’incrocio. Incassato il pari, il Benevento si lancia all’assalto confuso e disordinato, senza alcun aiuto dalla dea bendata, come accaduto a Grosseto, Frosinone e L’Aquila. A nulla servono i disperati ingressi di Campagnacci e Buonaiuto, quest’ultimo steso da dietro da Martinovic che spende il rosso per interrompere un pericoloso contropiede, quel che avrebbe dovuto fare la Strega in occasione dell’1 a 1. Gesti di malizia ed esperienza padroneggiati da un manipolo di ragazzini e non dal Benevento. La migliore occasione capita sui piedi di Evacuo che calcia a botta sicura ma trova sulla linea di porta il provvidenziale salvataggio di Perrotta. Inutile appellarsi al campo pesante e alla cattiva sorte, patetici tentativi di nascondere un’ulteriore figuraccia. Non c’è nulla che possa giustificare il mancato successo a Pagani e a questo punto è ora di rinunciare ad ogni ambizione di primato e concentrarsi sul raggiungimento dei playoff: l’anno nuovo è iniziato peggio del vecchio.

Antonio Colangelo per LoStregone.net

Continua la maledizione delle trasferte per il Benevento: 1-1 anche a Pagani.


Continua la maledizione delle trasferte. I giallorossi tornano ancora una volta senza i tre punti nonostante di fronte ci fosse una squadra sulla carta nettamente più debole. E in effetti anche in campo la differenza s’è vista. Gli azzurrostellati con un solo tiro sono riusciti a mettere le mani su un punto per loro prezioso. Da qui la rabbia, l’amarezza, le perplessità di un Benevento che proprio non riesce a decollare in un girone che inizia a tirar fuori le vere protagoniste. Il Frosinone fa la voce grossa ad Ascoli, il Perugia non si fa scappare l’occasione con la Nocerina, il Lecce sta recuperando il terreno perduto, cosa che avrebbe dovuto fare anche la strega. Carboni scuote la testa: questa volta ci ha creduto fino all’ultimo consapevole (lui) che i suoi uomini gli hanno dato tutto. Sicuramente rispetto a Catanzaro e Viareggio la performance è stata di gran lungo migliore, dopotutto soprattutto al Dei Pini era stato toccato il fondo. Ma ancora una volta questo Benevento è inciampato nei soliti problemi: un solo gol realizzato rispetto alle tante occasioni finite sui piedi degli attaccanti (spreconi) e una rete, quella degli avversari che hanno avuto il merito di affacciarsi una sola volta dalle parti di Gori. Una partita così la si archivierebbe tranquillamente come giornata sfortunata se fosse però un caso isolato, ma con alle spalle situazioni (e punti persi) come Catanzaro (un tiro e un gol subito) e Grosseto (potremmo continuare su questa strada)  c’è da chiedersi cosa non va. E pensare che il ritrovato Altinier sembrava la medicina giusta per questo Benevento. L’attaccante mantovano si è mosso bene, ha segnato e ha dato supporto a un giocatore importante come Evacuo. E’ tornata perfino la difesa titolare, ma nemmeno questa ha consentito al Benevento di non subire reti e di conquistare finalmente una vittoria esterna. In una partita come quella al Torre sicuramente è mancata la qualità a centrocampo, quella che non avrebbe potuto dare nemmeno chi è rimasto ai margini come De Risio e  come Montiel, il primo per caratteristiche, il secondo perché non riesce ancora a trovare una sua identità. E allora l’unico rimedio lo si intravede nel mercato dove stavolta sarà bene seguire alla lettera le indicazioni del tecnico (confermato) che in estate ha parlato una lingua diversa rispetto al diesse Pastore allestendo così una squadra con dei limiti nascosti “inizialmente” dalla presenza di giocatori importanti. Correre ai ripari sarà fondamentale per provare a giocarsi il tutto per tutto nei play off in un ambiente che però dovrà svestire i panni del pessimismo. Perché nonostante ci siano tutti i presupposti per piangersi addosso anche dopo la prestazione di Pagani, un buon commercialista insegna che i conti vanno fatti solo alla fine. 

benevento.ottopagine.net

Un cioccolatino dalla Befana.


Il cuore, certo il cuore. Meno male che c’è il cuore, un muscolo che non sta mai fermo e che trasmette energie vitali. Con il cuore, che rappresenta la vita, si possono affrontare a viso aperto anche i valori tecnici che nel calcio non sono tutto; rappresentano molto nel calcio le qualità tecniche, ma – per fortuna – non rappresentano l’assoluto. Se dovessero prevalere sempre e solo le doti tecniche non ci sarebbe mai partita e vincerebbero sempre le squadre più forti, quelle che spendono e spandono; il calcio perderebbe tutto il suo fascino e le partite avrebbero già una sorte segnata in partenza. Ma non è così.
Il cuore è risultato l’invitato più prestigioso nel derby Paganese-Benevento. Tanto cuore, tanto ardore, tanto garibaldino entusiasmo da parte dei giovanotti in maglia azzurro-stellata, messo in mostra soprattutto nella seconda parte della gara, meritavano un premio; lasciamo perdere i valori tecnici, lasciamo stare le pecche che c’erano e ci sono, scordiamoci anche, per un attimo, di aver tanto penato e sofferto dal mese di settembre ad oggi. Ci sono valori, nel calcio, che ti trascinano, che ti fanno entusiasmare, che ti fanno trepidare, che ti fanno sentire vivo, che ti fanno amare quello che resta lo sport più bello del mondo; sono i sentimenti pregnanti della vita, con le sue passioni, con gli stati d’animo che solo chi frequenta le scalee di uno stadio può capire e condividere.
E’ bello il gioco del calcio! E sapete perché? Perché il campo ragiona – oltre che con i valori tecnici che sono indiscutibili e alla base dei successi – anche con il sudore della fronte, con l’agonismo, con la forza che hai nelle gambe. Quando perdi per zero a uno, quando la squadra avversaria sembra padrona del campo in virtù di una migliore organizzazione di gioco e per una classe superiore dei suoi componenti, basta un’invenzione come quella di Panariello con pallone scaraventato, a mo’ di liberazione, nell’angolino alto alla destra di Gori da buoni trenta metri, per rimettere tutto in gioco, per farti ammettere che in fondo una partita è pur sempre una partita e che niente deve intendersi come scontato.
A pareggio ottenuto, in un pomeriggio plumbeo, su un campo ridotto ad un vero e proprio acquitrino, viene finalmente fuori lo spirito guerriero di una banda di ragazzi che intuiscono di stare lì lì per compiere un’impresa. Vedo volti stanchi, sfigurati dal fango, maglie azzurre pregne di fanghiglia e mi ritornano in mente le gesta pioneristiche di atleti degli anni cinquanta/sessanta, di calciatori che giocavano con un fazzoletto legato alla fronte per colpire meglio di testa palloni che allora pesavano un accidente. Un copione di un calcio di altri tempi che i ragazzi di Belotti interpretano con orgoglio, passione e furore agonistico, come cavalieri senza macchia e senza paura.
Il pareggio finale ha il sapore di una vittoria. Dagli spalti applausi scroscianti dei pochi temerari; applausi che mancavano al “Marcello Torre” da tempo immemorabile; segno indiscutibile di partecipazione e di coinvolgimento in una specie di battaglia combattuta sul campo ma anche, idealmente, dalla scalee.
Le note tecniche in una partita del genere passano in sottordine. Con il materiale a disposizione, con una squadra orfana di Pepe, Franco e Giampà, elementi considerati titolari partiti in direzione di Messina e di Lamezia; con le assenze di William, Amelio e Iraci per infortuni vari, va in campo una squadra rabberciata al massimo.
Tanto rabberciata che presenta molti elementi fuori ruolo, adattati per la particolare circostanza. Dall’altra parte il Benevento; quadrato in tutti i reparti, nomi altisonanti in panchina e in tribuna. Una squadra che dovrebbe spaccare il mondo ma che da anni non riesce a spiccare il volo. Una gara sulla carta affatto proibitiva per i sanniti, contro una Paganese allo sbando; una squadra all’ultimo posto in classifica, con un allenatore fresco di nomina, con addii e partenze da vera e propria Stazione Termini.
Gara dall’esito scontato? Mai niente nel calcio è scontato, anche se – soprattutto da parte di uno sfiduciato ambiente locale – credo che nessuno in partenza avrebbe scommesso un euro su un risultato di parità.
Primo tempo come da copione: Benevento padrone del campo e difesa locale sempre in ambasce per mancanza di filtro a centrocampo. Storia vecchia che si ripete e porta il Benevento al vantaggio per mancata chiusura in diagonale di un difensore; niente da fare per Volturo. Il portierino è chiamato ad un super lavoro e lo svolge egregiamente, soprattutto quando para da campione un rasoterra micidiale di Mancosu. Finisce il primo tempo e Belotti nell’intervallo rimodula la squadra. Entrano Ceccarelli al posto di Toppan e Beretta al posto di Deli. Si dice che le partite si vincono anche dalla panchina; è vero parzialmente, a seconda dei risultati che si ottengono. Questa volta la mossa riesce. Potrebbe trattarsi di intuizione tattica, di buona sorte o anche solo di coincidenze: gli ingressi in campo di Ceccarelli e di Beretta danno una vitalità diversa alla squadra. Ceccarelli si presenta subito sulla fascia sinistra con una bella sgroppata e un cross millimetrico al centro, ma soprattutto il ragazzo non sta mai fermo e sembra avere l’argento vivo addosso. Beretta, abituato più a stazionare nelle aree di rigore avversarie, a centrocampo fa valere la sua stazza e riesce a dare un valido supporto a Velardi e Martinovic costantemente in inferiorità numerica per tutto il primo tempo.
Quando arriva l’eurogol di Panariello si intuisce che l’impresa è possibile, che quel manipoli di ardimentosi sanno stringere i denti, sanno soffrire e possono portare a termine positivamente una gara considerata impossibile.
Considerazione finale. Abbiamo ritrovato lo spirito guerriero di una squadra allo sbando; la Befana è stata generosa e ci ha portato un delizioso cioccolatino; ma non illudiamoci più di tanto. Servono rinforzi ed anche presto, anche se Belotti avrà intuito che qualche giovanotto di belle speranze c’è e va valorizzato.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com 

La magica stella.


Il pareggio a volte vale una vittoria. E’ il caso della partita di oggi. Contro un Benevento altezzoso ed incostante, la squadra azzurro-stellata, affidata in settimana a Belotti, gioca un secondo tempo molto intenso per impegno, per dedizione e per ardore agonistico. Il Benevento, composto da elementi di caratura tecnica di prim'ordine, nella seconda parte della gara, sbanda in più di una occasione e viene preso d’infilata da una banda di ragazzi assatanati e forse anche vogliosi di farsi notare in vista di una rivoluzione di gennaio più volte annunciata. I cambi effettuati ad inizio di ripresa danno gli effetti sperati. Si fa apprezzare il gioco lineare e redditizio di Ceccarelli che sulla fascia sinistra porta brio e velocità. Più che apprezzabile l’apporto di Beretta che nonostante un infortunio alla mano resta stoicamente in campo. L’eurogol realizzato di Panariello con un destro violentissimo dal limite dell’area costituisce la perla dell’incontro e premia meritatamente una squadra che, oggi come oggi, merita di sicuro almeno l’oscar della combattività. Non è tutto, ma non è nemmeno poco. 
Appuntamento a domani per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://paganesegraffiti.wordpress.com di: Nino Ruggiero


Comincia bene l'avventura di Belotti alla Paganese.

Vittorio Belotti
© foto di Cafaro Agency/TuttoLegaPro.com
Vittorio Belotti

Buona la prima. Il neo tecnico dellaPaganese Vittorio Belotti esordisce regalando un punto ai suoi nel derby contro il Benevento.

Belotti sceglie di confermare il 3-5-2 utilizzato dal suo predecessore Maurizi. Solo panchina per l'ultimo arrivato Vincenzo Marruocco: in porta va il giovane Volturo.

E' il Benevento a prendere in mano il pallino del gioco sin dai primi minuti. La prima conclusione del match è di marca ospite ed arriva al 15', quando Mancosi ci prova dalla distanza impegnando Volturo. Gli sforzi giallorossi vengono premiati al 26':Altinier, lanciato in profondità, batte l'estremo difensore ospite con un delizioso pallonetto.

Ad inizio ripresa Belotti prova a cambiare le carte in tavola inserendo l'esterno mancino Ceccarelli al posto di Toppan e l'attaccante Beretta al posto di Deli. Gli azzurrostellati dimostrano di essere usciti dagli spogliatoi con la giusta mentalità senza, però, arrivare mai al tiro. La prima conclusione del match da parte degli uomini di casa porta al gol del pareggio: Panariello parte palla al piede e scarica una conclusione molto potente che non lascia scampo a Gori.

A pareggio ottenuto, la Paganese pensa principalmente a difendersi. Su un'azione di contropiede dei sanniti a 5' dal termine, Martinovic stende da dietro un avversario e viene espulso dal direttore di gara. In pieno recupero gli ospiti guadagnano un calcio di punizione dal limite. Alla battuta Evacuo non sorprende Volturo.

E' l'ultima occasione del derby campano che consegna un punto ciascuno a Paganese e Benevento. 

Paganese-Benevento 1-1

Paganese (3-5-2): Volturo; Panariello, Perrotta, Monopoli; Meola, Velardi, Martinovic, Deli (46' Beretta), Toppan (46' Ceccarelli); Novothny, De Sena (Grillo). A disp.: Marruocco, Tortora, Lanteri, Cioffi. All.: Belotti

Benevento (4-3-3): Gori; Zanon, Mengoni, Signorini, Som; Espinal, Agyei (75' Bonaiuto), Di Deo (85' Campagnacci); Mancosu (70' Ferretti), Evacuo, Altinier. A disp.: Baiocco, Millesi, Porcaro, Montiel. All.: Carboni

Arbitro: Pagliardini di Arezzo (D'Apice - Cinquini)

Marcatori: Altinier (B) al 26', Panariello (P) al 70'

Note: giornata piovosa. Spettatori 500 circa. Ammoniti: Toppan, Deli, Volturo (P), Evacuo, Agyei, Signorini, Di Deo (B). Espulso: Martinovic (P) all'85'. Recupero: 1', 4'.

Tuttolegapro.com


Top e Flop di Paganese-Benevento.

Ritorna una delle classiche rubriche di Paganese.net in cui, nelle ore successive, la gara degli azzurrostellati vengono scelti due calciatori rispettivamente come TOP & FLOP della giornata

TOP: ANIELLO PANARIELLO

Nonostante il suo nome sia sulla lista di sbarco in casa azzurrostellata, mostra grande professionalità disputando un'ottima gara. Bravo in difesa nonostante lo spauracchio Felice Evacuo, eccellente in attacco quando indossa i panni del numero 10 e manda al sfera dove Gori non può arrivare da oltre trenta metri.

FLOP: JURY TOPPAN

Non combina guai come avvenuto precedentemente (vedi Benevento all'andata, Pontedera e Nocerina) ma la sua prestazione nella posizione adattata di esterno alto non convince. Un'unica proiezione offensiva nei primi quarantacinque minuti senza effetto. Resta negli spogliatoi per il più offensivo Ceccarelli

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5.1.14

Un pari tutto cuore e grinta: col Benevento finisce 1-1 con un eurogol di Panariello.


Inizia con un sorriso il 2014 azzurrostellato e la nuova era targata Vittorio Belotti. Gli azzurrostellati, reso pesante dalla pioggia, strappano un pari tutto cuore e grinta al più quotato Benevento. A ristabilire la parità dopo il vantaggio di Altinier, è un eurogol dai trenta metri del difensore Panariello in un azione solitaria iniziata nella propria trequarti.

Mister Belotti si affida al 3-5-2 varando un’inedito reparto mediano in cui soltanto Meola è il superstite dell’ultima apparizione all’Arechi. In cabina di regia ci sono Velardi e Martinovic supportato dall'adattato Deli, utilizzato in quella porzione di campo già con Maurizi. Sul versante mancino Toppan, anch’egli un adattato, vince il ballottaggio con Ceccarelli. In attacco De Sena è affiancato dall’ungherese Novothny. Nessuna novità, invece, nel pacchetto arretrato: al centro c’è Panariello, tra i pali fiducia a Volturo.

Pronti, via ed il Benevento a prendere in mano subito il pallino del gioco e a cercare il vantaggio. Dopo centoventi secondi è Espinal a sfiorare il palo con un colpo di testa; dieci minuti dopo, invece, è bravo Volturo a deviare in angolo la conclusione di Mancosu. Al terzo affondo, nonostante i ritmi bassi, il Benevento passa: lancio lungo dalle retrovie su cui si avventa Altinier che supera con un pallonetto Volturo in uscita.

La ripresa inizia subito con un doppio cambio: Belotti inserisce nella mischia Ceccarelli e Beretta in luogo rispettivamente di Toppan e Deli chiedendo alla squadra soprattutto maggiore grinta, cattiveria e coraggio in fase offensiva. Consigli che la squadra mette subito in campo al rientro dagli spogliatoi: le azioni continuano a latitare ma l’atteggiamento dell’undici in campo è cambiato. Gli sforzi vengono premiati a meta ripresa: Panariello indossa i panni del ‘numero 10’ trovando l’angolo giusto da oltre trenta metri a coronamento di una ripartenza personale. A pareggio ottenuto gli azzurrostellati badano ad amministrare anche se a cinque dal termine i piani potrebbero complicarsi: ripartenza pericolosa del Benevento con Martinovic che si becca il rosso diretto reo di aver atterrato in scivolata l’avversario. La Paganese ‘serra’ i ranghi anche rischia a recupero inoltrato: ci prova Evacuo dal limite ma la palla indirizzata nell’incrocio è deviata di testa da un provvidenziale colpo di testa di Perrotta.

Il fischio finale è accompagnato dall’urlo di liberazione dell’intero “Marcello Torre”. C’è tanto, tantissimo da lavorare ma la grinta, la determinazione, la caparbietà mostrata nella ripresa è quella giusta!

www.paganese.net

IL TABELLINO

Paganese (3-5-2): Volturo; Panariello, Perrotta, Monopoli; Meola, Velardi, Martinovic, Deli (1'st Beretta), Toppan (1'st Ceccarelli); Novothny, De Sena (41'st Grillo). A disp. Marruocco, Tortora, Lanteri, Cioffi. All. Belotti

Benevento (4-3-3): Gori; Zanon, Mengoni, Signorini, Som; Espinal, Agyei (30'st Bonaiuto), Di Deo (40'st Campagnacci); Mancosu (25'st Ferretti), Evacuo, Altinier. A disp. Baiocco, Millesi, Porcaro, Montiel.All. Carboni

ARBITRO: Pagliardini di Arezzo (D'Apice - Cinquini)
MARCATORI: 26'pt Altinier (B), 25'st Panariello (P) 
NOTE: Giornata piovosa. Spettatori 600 circa di cui 150 da Benevento. Recupero: 1'pt, 4'st
AMMONITI: Toppan, Deli, Volturo (P), Evacuo, Agyei, Signorini, Di Deo (B). 
ESPULSO: al 40'st Martinovic (P) per fallo

Paganese-Benevento 1-1: il 2014 si apre con un buon pareggio. Così come si era chiuso il 2013.

A stasera per gli aggiornamenti.

3.1.14

Ultimora: Franco lascia la Paganese.

Domenico Franco lascia la Paganese per trasferirsi al Messina di Grassadonia.

(dalla pagina Facebook di paganese.it)

Rassegna Stampa di oggi.





Mercato: nel mirino una punta del Frosinone.


Paganese scatenata sul mercato: il diggì D'Eboli ha chiesto al Frosinone l'attaccante Salvatore Aurelio, in uscita dai ciociari.

da tuttolegapro.com

Qui Benevento: a Pagani con il sostegno della Curva Sud.

Comunicato curva Sud: la prima gara del 2014 ci vedrà di scena al Marcello Torre di Pagani, dove riprenderemo il cammino interrotto nella gara casalinga contro il Prato.

Anno nuovo, stesse emozioni. La prima gara del 2014 ci vedrà di scena al Marcello Torre di Pagani, dove riprenderemo il cammino interrotto nella gara casalinga contro il Prato. Comunichiamo pertanto l'allestimento di pullman il cui costo sarà di 10 euro e che potrete prenotare presso il Tabacchi Collarile di P.zza San Modesto, luogo in cui vi saranno comunicati orario e luogo di partenza. Invitiamo altresì coloro i quali intendano partire con mezzi privati a farlo uniti alla Curva Sud.

COMPATTEZZA, TUTT A PAGANI


da lostregone,net

2.1.14

Ultimora: Belotti nuovo tecnico e Marruocco nuovo portiere.

Domani mattina, 3 gennaio, alle ore12.00, nella sala stampa dello stadio Marcello Torre sarà presentato il nuovo allenatore della Paganese Vittorio Belotti.
Da segnalare anche l'avvenuto ingaggio del portiere Vincenzo Marruocco.

Rassegna Stampa di oggi.





1.1.14

Annullata la presentazione del nuovo tecnico.

La Paganese Calcio comunica che, per motivi organizzativi, la conferenza stampa di presentazione dello staff tecnico fissata per domani, giovedi' 2 gennaio alle 12:00, è stata annullata. 
Si darà tempestiva comunicazione di altra data fissata dalla società.
Inoltre, le sedute di allenamento di domani, saranno a porte chiuse e, pertanto, non sarà possibile realizzare immagini.