19.12.13

Qui Salernitana: Mounard: "Vincere il derby per ripartire alla grande. Non gioco? Faccio il possibile"

“Sono contento della mia partita e soprattutto della prestazione della squadra. Mi è mancato il gol, anche se ci sono andato molto vicino nel primo tempo. Da esterno di centrocampo mi sono trovato bene anche perché ho già fatto questo ruolo in passato.

Così David Mounard è intervenuto in conferenza stampa al temine di Frosinone – Salernitana. “Io do sempre tutto quando vengo chiamato in causa e non avrei intenzione di andar via a gennaio. Mi alleno sempre con l’intento di giocare e spero di riuscire a trovare più spazio di qui in avanti”. “In campionato siamo un po’ attardati” – ha concluso l’attaccante granata – “Ora pensiamo a vincere contro la Paganese per ripartire alla grande nel nuovo anno”.

Fonte ussalernitana1919.it

18.12.13

Rassegna Stampa di oggi.






Salernitana-Paganese: sogni e ricordi, il derby di Orlando.


Il cuore da una parte, i dolci ricordi del recente passato dall’altra. Il derby Salernitana-Paganese avrà un sapore particolarissimo per un doppio ex, protagonista negli ultimi anni con le maglie di granata e azzurrostellati. Così, quella di domenica, è anche (e soprattutto) «la partita» di Luca Orlando.
Nato e cresciuto all’ombra del castello d’Arechi, sbocciato calcisticamente nella città di Sant’Alfonso. Dalla doppietta con il Gallipoli in granata, alla cavalcata verso la Prima divisone con i liguorini.

Domenica, mentre la sua Aversa Normanna scenderà in campo a Gavorrano, il pensiero andrà sicuramente alla sfida fra le squadre che più hanno segnato la carriera dell’attaccante salernitano. Due formazioni che, per diversi motivi, stanno trovando lungo il loro cammino delle difficoltà forse inaspettate: «La Prima divisione è un campionato ricco di insidie, in cui non bastano le qualità dei singoli per emergere», è il pensiero sulla vecchia C1 di Orlando, che cerca di spiegare il momento delle due formazioni: «La Paganese ha puntato su un progetto di giovani, ci sono alcuni calciatori di valore come Franco e Pepe, ma i risultati non stanno arrivando. Sono stato benissimo a Pagani, siamo riusciti ad ottenere risultati impensabili.

Ma è una piazza in cui è difficile emergere, e se a questo ci si aggiunge l’attuale disaffezione di un pubblico che nei miei anni è stato la vera arma in più, si spiega questo rendimento  - ha sottolineato Orlando -. La Salernitana invece è una squadra molto competitiva, venerdì ho visto la partita di Perugia e credo che siano stati dimostrati tutti i valori della rosa nonostante la sconfitta. Sarà fra le formazioni che si giocheranno la promozione in B».
Già, la Salernitana. Quella squadra che resta il sogno di un calciatore che sente la maglia granata come una seconda pelle. Orlando svela un retroscena del mercato che fu: «Lo scorso gennaio, prima di approdare al Portogruaro, ho avuto dei contatti con il direttore Susini, ma alla fine ho preferito giocarmi le mie chance in Prima divisione. Sono da sempre tifoso della Salernitana, ho fatto tutta la trafila delle giovanili in granata. Ritornare a Salerno resta una delle mie più grandi aspirazioni». Ma adesso c’è da pensare all’Aversa. I normanni stanno disputando un campionato al di sopra delle aspettative, con Orlando tornato grande protagonista (già 5 reti messe a segno) al centro dell’attacco dei casertani: «Mi sto trovando benissimo, Aversa è l’opportunità ideale per dimostrare ancora una volta tutte le mie potenzialità. Sto trovando continuità, ho fatto diversi gol e spero di poter proseguire su questa strada».

Con il cuore diviso a metà, ma senza nessun dubbio sul pronostico: «Penso che la Salernitana possa far sua la partita - ha concluso Orlando -. Gli uomini di Perrone hanno la forza e le potenzialità per poter imporsi su una squadra in grossa difficoltà». Il cuore da una parte, il passato dall’altra. Per Luca Orlando, Salernitana-Paganese non è una partita come le altre, anche se non la gioca.

resport.it 

Derby: container e controlli, Arechi blindato.


Attesa sgonfiata, controlli irrigiditi. Le autorità di pubblica sicurezza non si fidano del clima di (apparente?) disinteresse che avvolge la settimana che porta a Salernitana-Paganese di domenica. Il derby dell’Arechi non sembra stuzzicare la fantasia dei tifosi, né dall’una né dall’altra parte, ma la Questura di Salerno tiene alta la guardia. Questo pomeriggio scatta la prevendita, senza particolari limitazioni: i sostenitori azzurrostellati, come impone la legge, potranno acquistare i tagliandi solo se provvisti di Supporter Card e la società granata non applica l’iniziativa “Porta un amico allo stadio”, che dà possibilità d’accesso al settore ospiti anche ai “non tesserati”, né c’è la possibilità d’applicare il cambio utilizzatore una volta staccato un tagliando. Però non basta. Per il derby di domenica, anticipato alle 12.30 per evitare di “mischiare” il traffico da partita all’esodo dei turisti in visita a Luci d’Artista, l’Arechi sarà blindato. Dal porto sono in arrivo i container che saranno installati nel piazzale antistante la Curva Nord, come accadde in varie occasioni d’altre gare “calde” degli ultimi anni (con Verona, Napoli, Genoa e Cavese).

Eppure da Pagani annunciano presenze limitate, numeri quasi irrisori. «Non so quantificarli, ma c’è uno scoramento giustificatissimo da parte dei nostri tifosi, con il morale davvero sotto i tacchi, tale da farmi immaginare che saranno davvero in pochi a Salerno. Anche perché la trasferta è aperta ai soli possessori di Supporter Card e i nostri gruppi organizzati non sono “tesserati”», ha detto ieri a Radio Bussola il patron liguorino Raffaele Trapani. Il timore delle forze dell’ordine, a questo punto, è se possibile accentuato. Il pericolo preso in considerazione, infatti, è che all’Arechi possano giungere - autonomamente - sostenitori azzurrostellati senza Tessera né biglietto. Per questo saranno rafforzati i controlli. Città blindata come nel derby con la Nocerina? Più o meno sì. Perché, dopo decenni d’indissolubile gemellaggio, tre anni fa, nell’ultima sfida tra Salernitana e Paganese, tra le due tifoserie saltarono nervi e amicizie. Quella sera, nel settore Distinti, c’erano circa 2mila supporters di Pagani, fianco a fianco con il pubblico di casa (follie della prima ora nella fase pioneristica della Tessera del Tifoso). Ne scaturirono disordini, che rappresentano un precedente impossibile da ignorare per le autorità di pubblica sicurezza.

Di certo c’è che la sfida tra deluse (la Paganese, squadra più battuta d’Italia, è desolatamente ultima in classifica mentre la Salernitana non ha ancora spiccato il volo e, dopo l’ultima giornata di campionato, è persino scivolata fuori dalla zona play-off) terrà lontano il grande pubblico dall’Arechi. I granata hanno quasi 5mila abbonati, con i paganti si potrebbe arrivare a 7-8mila (anche in questo caso il fischio d’inizio alle 12.30 non aiuta). In Curva Nord, per ora, si prevedono non più di 100-150 fans liguorini. Però la Questura non si fida. Attesa sgonfiata, controlli irrigiditi.

resport.it 
 

Il Giudice Sportivo appieda Tortora e tre salernitani.

Il Giudice Sportivo della Lega Pro, in riferimento alla gara Paganese - Catanzaro, ha comminato alla società azzurrostellata un'ammenda di 2500 € "per assenza degli steward negli spogliatoi prima della gara; per indebita presenza nel recinto di gioco durante la gara di persone non autorizzate, il cui ingresso veniva agevolato dalla mancata chiusura di un cancello di accesso".

Inflitta, poi, una giornata di squalifica al difensore Giovanni Tortora, espulso per doppia ammonizione "entrambe per condotta scorretta verso un avversario".

Un turno di stop anche per Alessio Luciani, Alessandro Tuia e Francesco Montervino, rispettivamente difensori e centrocampista della Salernitana, prossimo avversario deglli azzurrostellati.

da paganese.it

Paganese, quanti dubbi. Maurizi in confusione.

Maurizi pieno di dubbi per il derby all’Arechi. Giocherà di nuovo Volturo tra i pali o verrà riconfermato il portiere lituano? Con l’assenza dello squalificato Tortora, appiedato ieri da giudice sportivo per un turno, appena promosso titolare due domeniche fa a Gubbio a scapito dei vari Pepe, Toppan e Panariello bocciati a ripetizione in questo girone d’andata, chi sarà il prossimo prescelto? In attacco su chi cadrà la scelta dopo aver messo definitivamente in panchina il pezzo pregiato del mercato estivo, Novothny, non facendolo mai giocare nel suo ruolo naturale? Intanto il giudice sportivo ha inflitto alla società un ammenda di 2.500 euro “per assenza degli steward negli spogliatoi prima della gara; per indebita presenza nel recito di gioco durante la gara di persone non autorizzate, il cui ingresso veniva agevolato dalla mancata chiusura di un cancello di accesso”.

La Città di Salerno

Recuperi: oggi si giocano Nocerina-Lecce e Barletta-Pontedera.

Si recuperano oggi due partite del girone B di Prima Divisione, rinviate il 24 novembre ed il 1 dicembre per motivi diversi. Con questi incontri e con l’ultima di campionato in programma domenica prossima che va ad uniformare anche i turni di riposo, si può avere finalmente una classifica senza asterischi e con 16 incontri giocati per tutte le squadre.

Al “San Francesco” di Nocera, c’è Nocerina-Lecce, match che appartiene alla tredicesima giornata e che venne rinviato per motivi di ordine pubblico e per via di una situazione ritenuta ancora troppo elettrica a due settimane dal derby-farsa di Salerno. Gli ultras rossoneri continuano a disertare gli appuntamenti sportivi della squadra e la società risponde chiudendo curva e distinti: l’unico settore da cui si potrà seguire la sfida ai salentini è la tribuna, ma dopo i 200 spettatori di due settimane fa con L’Aquila, non dovrebbero esserci problemi di capienza. La Nocerina viene da tre risultati utili consecutivi e ha lasciato l’ultimo posto alla Paganese, il Lecce è piombato per la prima volta in zona playoff battendo il Pisa e chiuderà oggi il suo 2013, per via del turno di riposo all’ultima. Per i salentini inizierà da domani l’operazione-Salernitana, prima sfida del nuovo anno in anticipo televisivo.

Ha invece riposato nell’ultimo weekend il Pontedera di Indiani, impegnato nella trasferta di Barletta: il match valido per il 14° turno, fu rinviato per impraticabilità di campo il 1 dicembre. I toscani devono provare a chiudere una mini-crisi che ha prodotto pochi gol e pochissimi punti nell’ultimo mese. Sfumati i sogni di primato, Indiani proverà a conservare un buon posizionamento nella griglia playoff, anche questo un obiettivo superiore alle iniziative precampionato. Il Barletta si avvia verso un mercato invernale che porterà alle cessioni dei pezzi pregiati per ridimensionare il budget in vista del disimpegno di patron Tatò.

Alle 14:30, oltre a Frosinone-Salernitana, si gioca in Coppa Italia anche Perugia-Grosseto. Il match vale come terza giornata del girone C e rappresenta la sfida al vertice tra due squadre che hanno battuto il Lecce e si giocano l’accesso alle semifinali, dove ci sono già Cremonese e Monza e dove è attesa una tra Salernitana e Frosinone.

Questo il programma del giorno:

Lega Pro – 1 Divisione Girone B – Recuperi:
13^ Giornata:  NOCERINA – LECCE
14^ Giornata: BARLETTA – PONTEDERA

Coppa Italia Lega Pro – Fase a gironi – Terza Giornata:
Girone C: PERUGIA – GROSSETO   (Classifica: Perugia e Grosseto 3, Lecce 0).
Girone D: FROSINONE – SALERNITANA   (Classifica: Salernitana 3, Frosinone e Ischia 1).

da granatissimi.com

Ufficiale: fallisce l’Ascoli Calcio. I bianconeri completeranno comunque l’attuale campionato.

’Ascoli Calcio 1898 è fallita, dopo 115 anni di vita costellati di campionati importanti che l’hanno resa una “nobile” di questo sport, specie tra gli anni ’70 ed ’80.

Il momento meno sperato, ma forse il più atteso nelle ultime ore, è arrivato alle 13,59 di ieri, quando il giudice fallimentare Raffaele Agostini ha preso la parola nell’aula del primo piano del tribunale ascolano.

Dopo appena quaranta minuti di camera di consiglio, il verdetto: l’Ascoli Calcio 1898 è fallita. Si arrestano bruscamente 115 di storia della massima espressione calcistica marchigiana, che mai, pur vivendo momenti più o meno bui, era arrivata a tanto. Il titolo sportivo, comunque, verrà mantenuto.

Il campionato, come disposto dallo magistrato e tifoso ascolano, andrà avanti e verrà assicurata la gestione ordinaria della società.

prosegue qui - da granatissimi.com 

17.12.13

Rassegna Stampa di oggi.







Paganese, tutto secondo copione.

Altro giro, altra sconfitta. La Paganese si arrende ancora davanti al pubblico amico. Questa volta a trionfare è il Catanzaro. Il copione è il solito: al "Torre", una volta campo temuto dagli avversari, gli ospiti si prendono gioco della giovane squadra azzurrostellata portando a casa i tre punti. Spettatori? Poco più di cento. 

Pochissimi, meno del solito. 
Ma guai a lamentarsi della poca affluenza all’impianto sportivo cittadino. Perché quando i risultati non arrivano, la gente decide spesso di disertare. Ma quando i risultati non arrivano, e chi può trovare rimedio ai propri errori decide testardamente di perseverare, è inevitabile che i più si sentano offesi e presi in giro e la loro passione svanisca. Insomma: niente risultati, niente tifosi


I numeri della Paganese sono vergognosi: 12 sconfitte, un pareggio e due vittorie in 15 partite disputate. Eppure, nonostante questo, Agenore Maurizi è ancora saldamente legato alla sua panchina. E’ vero: il tecnico di Colleferro si trova ad allenare una squadra costruita con due occhi al portafogli e poche attenzioni al tasso tecnico. Ma a tutto c’è un limite.



A quanto pare, però, la pazienza della società è infinita. Al contrario di quella dei tifosi. I quali, immaginiamo, si staranno chiedendo dove sia finita la normalità. Dove sono finite le partite avvincenti di un tempo? Dove è finita la tensione che accompagnava ogni gara? Dove sono finite le lotte per non retrocedere? 
Le riforme volute dalla Lega hanno senz’altro rovinato il calcio di terza serie. Derby senza tifosi e senza interessi, mentalità aziendaliste e presidenti fin troppo dediti al ‘perdono’ nei confronti dei propri dipendenti lo hanno probabilmente ucciso. 
  
"Il calcio, oggi, è sempre più un’industria e sempre meno un gioco", diceva un certo Zdenek Zeman qualche tempo fa. Qualcuno si sente di contraddirlo? 

Gianluca Pepe

Trapani: "A Salerno ci sarà poca gente ma daremo del filo da torcere alla Salernitana".

Due squadre partite con obiettivi diametralmente opposti, ma accomunate dalla grande difficoltà nel trovare il bandolo della matassa. Se la Salernitana sembra costretta ad abbandonare ogni velleità di primo posto già a Natale, non se la passa meglio la Paganese.

Gli azzurrostellati di Maurizi stazionano mestamente all’ultimo posto in classifica. Patron Raffaele Trapani prova a scuotere i suoi ad abbandonare la scomoda etichetta di cenerentola del girone già a partire dall’imminente derby dell’Arechi in programma domenica ad ora di pranzo:  

“E’ un momento poco fortunato per noi – conferma il numero uno della Paganese ai microfoni de ‘Gli SporTaccioni’ in onda su Radio Bussola24 – Il derby contro la Nocerina poteva dare la svolta positiva, invece siamo andati peggio di quanto potessimo pensare. All’Arechi mi aspetto un derby dove noi cercheremo di fare il nostro, daremo filo da torcere alla Salernitana. Granata in difficoltà con le piccole? Non possiamo che sperare che possa fare fatica anche con noi, non è certo il nostro obiettivo rimanere ultimi”.  

Trapani smorza le voci che rimbalzano incontrollate da Pagani che narrano di un massiccio afflusso di sostenitori azzurrostellati domenica all’Arechi:  

“Essendo una trasferta limitata ai soli possessori di tessera, saranno sicuramente poche le presenze da Pagani. Mi auguro che non ci sarà nessun problema, bisogna giocare il derby in serenità e correttezza, altrimenti scaricare problemi sulla Questura: mi aspetto pochi tifosi, è una partita poco sentita a causa dell’andamento della squadra, c’è uno scoramento giustificato dei tifosi”.

Sarà derby anche tra società i cui rapporti si sono raffreddati negli ultimi tempi. 

“Non escludo che alla riapertura del mercato a gennaio, ci possano essere operazioni tra le due squadre – conclude Trapani – Dobbiamo fare parecchie operazioni in uscita, ma qualcosina anche in entrata. Gustavo è un ottimo giocatore, potrebbe interessarci come altri elementi nel suo ruolo”.

fonte: solosalerno.it

Latina un anno dopo: dal buco in campo a quello sugli spalti.

16 dicembre 2012. Una data che ai più dirà o ricorderà poco. E' stata l'ultima gara del pienone al Marcello Torre, quella contro il Latina, la gara diventata famosa per il "buco" in campo.

Si giocò alle 18, gara in diretta su Sportitalia (dopo un anno non esiste più neppure questa emittente), ma tanti decisero di gustarsela sugli spalti dell'impianto cittadino, magari con le proprie famiglie o i figli, in quella che doveva essere una serata di festa. Invece quella voragine che si formò a metà campo fra il primo e il secondo tempo stoppò lo spettacolo, che venne ripreso a distanza di quattro mesi, in un insignificante giorno infrasettimanale.

Il dato ufficiale parla di 1655 spettatori presenti allo stadio: furono sicuramente più di duemila le persone presenti quella sera al Torre. Fu la gara con più pubblico della passata stagione, di qualche unità superiore al derby del 21 gennaio scorso con l'Avellino, che portò allo stadio 1600 persone, secondo stadiapostcards.com. 365 giorni dopo altro record, stavolta negativo, contro il Catanzaro. Dal buco in campo a quello sugli spalti, in appena un anno. Ieri sono stati staccati poco più di trenta tagliandi d'ingresso.

Va detto che non c'erano così poche persone allo stadio, a questi vanno aggiunti alcuni abbonati che ancora continuano a seguire la squadra (molti di essi preferiscono restare a casa) e qualche addetto ai lavori, ma tant'è: meno di 400 spettatori per una partita di Prima Divisione, con la metà proveniente dalla sponda avversaria. Una protesta che non riguarda il tifo organizzato, anzi. Presenti i gruppi della Nord e la Gioventù Azzurra nel settore distinti (resta il più "affollato"), che ieri mattina avevano invitato i paganesi "a non restare a casa".

Lo stesso hanno fatto dopo la gara, sottolineando che "la squadra si ama a prescindere dal risultato". In risposta a quello che si era verificato poco prima in occasione del match. Una diserzione non annunciata, ma silenziosa, una protesta che ha coinvolto i tifosi comuni, quella gente comune stufa di come stanno andando le cose, dell'ultimo posto in classifica e di un campionato tutt'altro che esaltante, in controtendenza rispetto ai proclami di nono posto fatti ad inizio stagione, e non solo. E, facendo il confronto fra questo e il campionato scorso, il paragone non regge.

Per raggiungere il numero di spettatori presenti nel match col Latina dell'anno passato bisogna mettere insieme i paganti delle gare casalinghe con Prato, Lecce e Perugia di questa stagione. Il tutto prima del derby a porte aperte dell'Arechi. Tre anni fa furono 2500 i paganesi in trasferta a Salerno, in quella notte che segnò la frattura in seno allo zoccolo duro della tifoseria e sdegnò numerosi affezionati della Paganese e amanti del calcio. Speriamo che domenica non saremo costretti solo a togliere i due zeri finali per quantificare i sostenitori azzurrostellati presenti all'Arechi.

Danilo Sorrentino - www.paganese.net

Le ultime dal campo di allenamento.

La Paganese è tornata in campo ieri, lunedi' 16 dicembre, al Marcello Torre di Pagani. La squadra azzurrostellata ha svolto un allenamento di scarico post gara con il Catanzaro. Oggi, martedi' 17 dicembre, il gruppo resterà a riposo, si torna in campo domani mercoledi' 18 dicembre, ore 10:00, a Sarno.

da paganesecalcio.com

Salernitana-Paganese alle 12.30.

La gara Salernitana-Paganese in programma domenica 22 dicembre allo stadio "Arechi" di Salerno, avrà inizio alle ore 12:30.

Salernitana-Paganese. Attesa? Gli ultras azzurrostellati tiepidi.


Altro che febbre da derby. Pochi e infreddoliti fedelissimi ieri hanno sostenuto la Paganese nell’ennesima domenica amara della stagione. Festa grande per i circa 200 supporters giunti di Catanzaro (gemellati con gli acerrimi ‘rivali’ della Nocerina) che hanno assiepato il settore ospiti. Ma dell’attesa per la gara di domenica all’Arechi, tra gli azzurrostellati e la Salernitana, nessuna traccia. Si giocherà alle ore 12.30 e, a patto che già tra oggi e domani da Pagani diano conferma di aver organizzato i bus per la trasferta, in Curva Nord potranno esserci anche i tifosi liguorini se regolarmente provisti di Tessera. Quanti? Qualche centinaia, si dice, ma sulle “stime” non c’è certezza. Di sicuro ieri pomeriggio, al di là del lodevole ricordo dell’«esempio» di Marcello Torre, non c’è stata l’impressione di una tifoseria mobilitata. Nessun coro “anti Salerno”, né tantomeno striscioni in riferimento a una rivalità “esplosa” solo di recente, dopo che gli ultras di Salernitana e Paganese hanno vissuto anni di amicizia e gemellaggio.

resport.it

16.12.13

I tagliandi d'ingresso per Salernitana-Paganese.

Saranno in vendita dal pomeriggio di domani, e sino alle ore 19 di sabato 21, attraverso il circuito Listicket, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Salernitana - Paganese, in programma domenica 22 con inizio alle ore 12,30.

Il costo del biglietto per la Curva Nord, settore riservato esclusivamente ai tifosi azzurrostellati possessori della Supporter Card o di Tessera del Tifoso, è di 12 € + 1,50 € quale diritto di prevendita.

Unico punto vendita è il Bar Futuransa in via N.B. Grimaldi, 95 (Galleria Gargano) a Nocera Inferiore.

da paganese.it

Come un soprabito sdrucito.

IL GOL DI RUSSOTTO SU PUNIZIONE

di Nino Ruggiero

Nella mente e nel cuore resta solo lo striscione che il settore “distinti” ha inteso dedicare alla memoria di Marcello Torre, il grande sindaco trucidato nel dopo-terremoto, appena trentatreanni fa.
Paganese-Catanzaro: una partita inutile. Tempo inclemente, tribuna deserta, in totale un centinaio di spettatori, compresi un manipolo di calabresi: roba da calcio parrocchiale. Si deve giocare e si gioca. Ma è una partita dall’esito scontato; troppa la differenza di sostanza fra le due squadre.
Maurizi, che si sente saldo sulla panchina nonostante i risultati negativi a catena, deve aver studiato per bene gli avversari. Restituisce pertanto Giampà al suo ruolo originario, che è quello di cursore sulla fascia destra: un occhio alla difesa, un altro alla costruzione del gioco sul suo settore. La mossa, a dire il vero, irrobustisce il settore destro perché in quella zona Giampà riesce a dare il meglio di se stesso, come ha sempre fatto nel corso della sua lunga carriera. A Giampà è affidato il compito di ingabbiare, con l’aiuto di Monopoli, Russotto, che è l’elemento di maggior tasso tecnico degli avversari. Mossa di tutto rispetto per una squadra normale, ma non per la Paganese che oramai è come un soprabito sdrucito o, come diciamo coloritamente dalle nostre parti, “arrepezzato”; cerchi di aggiustarlo da una parte e si “scatascia” dall’altra.
Perde colpi, infatti, il reparto di centrocampo, orfano proprio dell’esperienza di Giampà. Il duo Franco-Martinovic è sovrastato dai calabresi che in quel settore schierano quel volpone di Vitiello affiancato da Benedetti e Marchi; superiorità di fatto già solo numerica, per non parlare di qualità.
Maurizi si affida al suo modulo preferito, ai tre attaccanti che sono tali solo sulla carta perché sono preda costante della difesa ospite. Il Catanzaro è padrone del campo perché nel settore centrale schiera calciatori di spessore e di qualità con trascorsi anche in serie superiore.
Quasi un allenamento per il Catanzaro che, come il Perugia un mese fa, una volta arrivato al vantaggio, gioca come fa il gatto con il topo. Ecco il Catanzaro, squadra costruita per vincere: giovani manco a parlarne, se si eccettua Calvarese che lo scorso anno giocava proprio qui da noi. E volete che una squadra siffatta, davanti ad un manipolo di imberbi giovincelli, debba sudare chissà quanto per portare a casa i tre punti?
Oramai ci dobbiamo rassegnare; questo campionato andrà avanti così, con criteri parsimoniosi anche se più d’uno in giro si affida all’orgoglio e alla voglia e di Raffaele Trapani di rimestare il tutto nel mese di gennaio. Il guaio sapete qual è? È che gran parte della tifoseria – a causa di risultati negativi a ripetizione – si è disamorata e nel calcio, come nella vita di tutti i giorni, a perdere “clienti” perché un determinato prodotto non è ritenuto più soddisfacente, è facile, molto facile. Il difficile sta nel riacquistare i clienti perduti, se vogliamo usare una metafora che a mio parere calza a pennello.
Intanto dobbiamo ancora assistere a partite dall’esito scontato; c’è troppa gioventù, troppa inesperienza, troppa gente da svezzare in tutti i reparti. Con un parco giocatori che, quantitativamente, può fare concorrenza a squadre di serie A, l’allenatore Maurizi, in mancanza di materia prima di valore, può rimescolare le carte come vuole: può affidarsi a moduli più o meno offensivi, può provarle tutte, ma quando non c’è sostanza, quando non c’è qualità non puoi mai affrontare una squadra come il Catanzaro sperando di farla franca.
Maurizi ha le sue colpe, non si discute. Di certo, però, non è l’unico responsabile di questo stato di cose; però un allenatore che ha polso e personalità, oltre che dignità, deve farsi sentire e porre dei paletti. Non credo che Maurizi lo abbia fatto o, se l’ha fatto, ha segnalato e chiesto elementi che risultano poco congeniali alla causa di una squadra che invece avrebbe avuto bisogno di elementi di grosso spessore tecnico.
Resta il fatto che Maurizi è ancora saldamente al suo posto e parla anche di futuro; se lo fa, qualche ragione ci deve pur essere, perché è arcinoto che il primo a pagare quando i risultati sperati non arrivano è sempre l’allenatore.
Stiamo parlando di normalità; ma oramai anche la normalità è una parola astratta.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Rassegna Stampa di oggi.







Parla Giampà: "Col Catanzaro passo indietro. Siamo tutti responsabili".

Al termine della sfida persa per tre a uno, Paganese.net ha raccolto le impressioni nella sala stampa del “Marcello Torre” del centrocampista Domenico Giampà che analizza così la sesta sconfitta interna, la dodicesima stagionale.

“E’ stata una giornata diversa dal solito. Finora abbiamo fatto grosse prestazioni non riuscendo comunque a fare risultato, quest’oggi (ieri, ndr) non c’è stata neanche la prestazione. Credo, però, non per demeriti nostri ma per meriti dell’avversario. Il Catanzaro, e non lo dico da catanzarese, è la migliore compagine del girone dopo il Lecce e potrà giocarsi il primato fino alla fine”.
A condannare la Paganese le solite amnesie difensive. Giampà conferma. 

“Ci hanno colpito dove noi soffriamo a testimonianza che hanno preparato la gara molto bene. Hanno dimostrato di essere una squadra compatta per tutti i novanta minuti, lo testimoniano i dieci gol, compreso quello odierno, subiti finora”.

Dopo le buone prestazioni, seppur senza risultati, con la Nocerina ed il Gubbio, ci si attendeva una Paganese combattiva e determinata. Nulla di tutto ciò.  

“Si tratta di un passo indietro – prosegue Giampà - rispetto alla sfida di Gubbio dove abbiamo fornito la miglior prestazione della stagione. Una prestazione del genere in serie C difficilmente si vede, non c’è una squadra che gioca in quel modo. Così come anche con la Nocerina dove abbiamo perso immeritatamente, eravamo anche andati in vantaggio, poi sapete tutti cosa è successo. Purtroppo nel calcio non contano le prestazioni ma soltanto i risultati. E ad oggi le sconfitte sono 12!”

Chiusura finale sulla contestazione dei tifosi che hanno chiesto a gran voce la ‘testa’ di Maurizi. 

“Sono decisioni che spettano alla società. Tutti noi siamo responsabili di questo momento, un eventuale cambio di allenatore è la sconfitta personale di ogni calciatore perchè non si è fatto il proprio dovere”

www.paganese.net

Ascoli: domani l'istanza di fallimento.

(ANSA) - ROMA, 15 DIC - ''Non ci sono i numeri per salvare l'Ascoli, per cui domani mattina mi recherò in Tribunale per presentare istanza di fallimento''. Lo ha detto l'amministratore unico dimissionario del club Costantino Nicoletti al termine dell'assemblea degli azionisti, andata a vuoto per l'assenza della famiglia Benigni, azionista di maggioranza, e riconvocata per domani. Nel frattempo, i tifosi dell'Ascoli avevano bloccato il traffico sotto la sede del club; blocco poi rimosso dopo aver incontrato Nicoletti.