28.3.13
Gianluca Grassadonia: “Buon punto contro una signora squadra”.
“Abbiamo raccolto un buon punto contro una signora squadra
giocando un buon primo tempo. Poi abbiamo sofferto, con tanti giocatori
in difficoltà e cambi obbligati. Bisogna accettare la realtà. Abbiamo
affrontato una squadra molto importante che ci ha messo in difficoltà.
Il pareggio è il risultato più giusto. Il gol ad inizio secondo tempo ci
ha rovinato i piani. E' stato un duro colpo che non abbiamo retto. Oggi
tutti hanno dato tutto, non posso rimproverare niente ai miei
calciatori”
Gianluca Pepe – www.paganese.net
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Fabio Pecchia: “Il pari ci sta stretto”.
“Su un campo difficile, contro una squadra ben organizzata e
difficile da affrontare, abbiamo giocato meglio degli avversari nel
secondo tempo. Usciamo dal campo con tanta rabbia per aver sprecato
troppe occasioni. Il risultato ci sta stretto. Viviamo un momento non
felicissimo, dobbiamo tornare a fare gol e concretizzare per uscirne
fuori. Il nostro obiettivo resta vincere quante più partite possibili.
Già cominciando dalla finale di Coppa Italia di mercoledì.”.
Gianluca Pepe – www.paganese.net
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Top & Flop di Paganese-Latina.
Termina 1-1 il recupero tra Paganese e Latina valevole per la quattordicesima giornata di andata del Girone B di Prima Divisione. Ecco Top e Flop della gara.
TOP
Caturano (Paganese, nella foto): complimenti per il suo gol realizzato al Latina. Anche se poi non è servito per i tre punti. CAPARBIO
Jefferson (Latina): mandato in campo dal tecnico al posto di Agodrin, è entrato immediatamente in partita con un bel gol. MICIDIALE
FLOP
Romondini (Paganese): ha sbagliato un po' troppo in mezzo al campo in fase di impostazione. EVANESCENTE
Giallombardo (Latina): ha fallito qualche chiusura e gli errori hanno creato qualche problema alla sua squadra. IMPRECISO
da tuttolegapro.com
Secondo pari consecutivo, col Latina finisce 1-1 con gol di Caturano e Jefferson.
Secondo pareggio consecutivo casalingo per la Paganese che nel recupero della 14^ giornata, non va oltre l'uno a l'uno con il Latina. Gli azzurrostellati passano in vantaggio alla mezzora con Caturano
prima di subire il pari praticamente dopo settanta secondi dal fischio
d'inizio della ripresa. Un gol
che taglia praticamente le gambe agli azzurrostellati che non riescono a
ripetere quanto di buono fatto vedere nella prima frazione, lasciando
campo aperto al Latina rischiando in almeno due occasione di capitolare
Il tecnico Grassadonia conferma in blocco undici iniziale e modulo tattico visto in campo domenica con il Benevento. L'unica novità riguarda l'inserimento del capitan Fusco in difesa al posto di Pepe. C'è anche Fernandez che sembra aver smaltito i fastidi al ginocchio. In mediana, al fianco di Soligo e Romondini, Tortori vince così il ballottaggio con Scarpa. In attacco riconfermati Caturano e Girardi.
Dopo una lunghissima fase di studio tra le due squadre che, pressochè si equivalgono al primo vero affondo la Paganese passa in vantaggio poco prima della mezzora. Punizione dalla mediana di Fusco che trova la sponda di Girardi al limite. Batti e ribatti in area di rigore con la sfera che giunge a Caturano. L'attaccante napoletano nonostante sia sbilanciato riesce a battere Bindi di sinistro. Dieci minuti dopo lo stesso Caturano manca di un soffio il tapin sugli sviluppi di un angolo.
Pronti, via nella ripresa ed il Latina ristabilisce la parità. Schetter va via sulla sinistra a Fusco, palla al centro dalla linea del fondo che trova sul primo palo il tap-in vincente del neo entrato Jefferson che buca sia Fernandez che Marruocco. Due minuti dopo è lo stesso brasiliano a sfiorare il raddoppio con un'insidiosa conclusione dal limite che termina di un soffio a lato. Al 10' arriva la risposta della Paganese direttamente su calcio piazzato: Scarpa, entrato ad inizio ripresa, dai venti metri sfiora l'incrocio dei pali. Cinque minuti dopo ci vuole il miglior Marruocco per evitare il tracollo. Il numero uno azzurrostellato, colpevole sul vantaggio, si riscatta riuscendo a respingere la conclusione del solito Jefferson dal limite. Applausi per l'estremo difensore azzurrostellato anche al 38' quando compie un'uscita decisiva su Ricciardi ormai lanciato in porta. L'ultimo brivido è, però, di marca azzurrostellata: cross dalla mediana, sponda di Fava per Girardi che, sempre, di testa manda la sfera di un soffio a lato.
www.paganese.net - foto da paganinotizie.it
Il tecnico Grassadonia conferma in blocco undici iniziale e modulo tattico visto in campo domenica con il Benevento. L'unica novità riguarda l'inserimento del capitan Fusco in difesa al posto di Pepe. C'è anche Fernandez che sembra aver smaltito i fastidi al ginocchio. In mediana, al fianco di Soligo e Romondini, Tortori vince così il ballottaggio con Scarpa. In attacco riconfermati Caturano e Girardi.
Dopo una lunghissima fase di studio tra le due squadre che, pressochè si equivalgono al primo vero affondo la Paganese passa in vantaggio poco prima della mezzora. Punizione dalla mediana di Fusco che trova la sponda di Girardi al limite. Batti e ribatti in area di rigore con la sfera che giunge a Caturano. L'attaccante napoletano nonostante sia sbilanciato riesce a battere Bindi di sinistro. Dieci minuti dopo lo stesso Caturano manca di un soffio il tapin sugli sviluppi di un angolo.
Pronti, via nella ripresa ed il Latina ristabilisce la parità. Schetter va via sulla sinistra a Fusco, palla al centro dalla linea del fondo che trova sul primo palo il tap-in vincente del neo entrato Jefferson che buca sia Fernandez che Marruocco. Due minuti dopo è lo stesso brasiliano a sfiorare il raddoppio con un'insidiosa conclusione dal limite che termina di un soffio a lato. Al 10' arriva la risposta della Paganese direttamente su calcio piazzato: Scarpa, entrato ad inizio ripresa, dai venti metri sfiora l'incrocio dei pali. Cinque minuti dopo ci vuole il miglior Marruocco per evitare il tracollo. Il numero uno azzurrostellato, colpevole sul vantaggio, si riscatta riuscendo a respingere la conclusione del solito Jefferson dal limite. Applausi per l'estremo difensore azzurrostellato anche al 38' quando compie un'uscita decisiva su Ricciardi ormai lanciato in porta. L'ultimo brivido è, però, di marca azzurrostellata: cross dalla mediana, sponda di Fava per Girardi che, sempre, di testa manda la sfera di un soffio a lato.
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Nel recupero della "buca" finisce 1-1.
Ancora un pareggio per il Latina che fa 1-1 nel ‘re-match’ di Pagani
che consente ai nerazzurri di accorciare a -5 dall’Avellino e agganciare
il Perugia al secondo posto.
Pecchia torna al 4-3-3. Bruscagin sostituisce capitan Milani, squalificato, a destra. In avanti si torna al tridente “piccolo” con Kola al centro e la coppia Barraco-Schetter che intercambiabili sulla fascia di competenza. A centrocampo è Burrai a completare la linea insieme a Cejas e Sacilotto.
L’inizio sembra promettente in casa dei nerazzurri. Pressione a tutto campo sui portatori di campo e buona circolazione di campo. Ma non arrivano le occasioni. Poche quelle degne di nota. Solo al 7′ un break di Burrai, che ruba palla sulla trequarti, libera al tiro Kola che spara su un difensore. La Paganese, allora prende coraggio. Nessun problema per Bindi sui tiri di Ciarcià, Tortori e Girardi. Mentre però tutto lascia presagire ad un primo tempo senza gol, al 29′ arriva il lampo che apre le danze. Punizione dalla tre quarti destra della Paganese De Giosa sbaglia completamente il rinvio. La palla sbatte addosso a Girardi e arriva Caturano che, forse in fuorigioco, interviene girandosi in area per poi battere Bindi in diagonale. Sterile reazione del Latina. Da segnalare, però, alcuni episodi dubbi come un presunto mani in area di rigore di Fernandez e un’evidente trattenuta in area di rigore su Cottafava, non ravvisati da Chiffi. La prima frazione si chiude con un’azione tutta di prima sull’asse Burrai-Schetter, con quest’ultimo che spara da 30 metri: Marruocco blocca senza problemi.
LA RIPRESA – Pecchia cambia subito qualcosa. Dentro Jefferson per Kola. Una scelta premiata immediatamente. Schetter si scatena sulla sinistra, semina due uomini, entra in area e poi dal fondo mette dentro un rasoterra potente su cui Jefferson interviene come un falco anticipando il marcatore e mettendo, di punta, alle spalle di Marruocco. E’ l’evento che risveglia il Latina che comincia a macinare gioco e occasioni. Al 5′ subito occasione per il raddoppio. Lancio di Cejas per Schetter che in area fa sponda per Jefferson. Il brasiliano dal limite mira l’angolo con la palla che sfiora di un centimetro il palo. Al 9′ break di Barraco che guadagna metri e poi prova a cercare al centro Jefferson con un cross liftato. Provvidenziale il tuffo di Marruocco. La risposta della Paganese è solo una punizione di Scarpa che si alza di un soffio sopra l’incrocio dei pali. Il monologo pontino si alimenta al quarto d’ora: Angolo da destra, Jefferson stoppa di petto una palla alzata a campanile dalla difesa, poi gira in sforbiciata. Marruocco è formidabile nel riflesso e para a mano aperta. Sulla ribattuta Sacilotto mette di nuovo al centro ma la difesa azzurrostellata spazza. Due minuti dopo ancora angolo di Burrai. Schetter anticipa tutti di testa ma non trova lo specchio. Il Latina ha speso tanto e Pecchia deve cambiare. Per l’assalto finale dentro Ricciardi e Angelilli per gli stremati Burrai e Schetter. Il Latina fatica a trovare spazi in una difesa della Paganese che si chiude tutta nella propria metà campo. In pieno recupero altro episodio da rivedere. Con Ciarcià che in area di rigore rifila un calcione alle spalle su Jefferson che cade in area senza che Chiffi ravvisi il fallo. Sul ribaltamento pericolo per il Latina con Girardi che incorna su cross dalla destra indirizzando.
alelatina.altervista.org
Pecchia torna al 4-3-3. Bruscagin sostituisce capitan Milani, squalificato, a destra. In avanti si torna al tridente “piccolo” con Kola al centro e la coppia Barraco-Schetter che intercambiabili sulla fascia di competenza. A centrocampo è Burrai a completare la linea insieme a Cejas e Sacilotto.
L’inizio sembra promettente in casa dei nerazzurri. Pressione a tutto campo sui portatori di campo e buona circolazione di campo. Ma non arrivano le occasioni. Poche quelle degne di nota. Solo al 7′ un break di Burrai, che ruba palla sulla trequarti, libera al tiro Kola che spara su un difensore. La Paganese, allora prende coraggio. Nessun problema per Bindi sui tiri di Ciarcià, Tortori e Girardi. Mentre però tutto lascia presagire ad un primo tempo senza gol, al 29′ arriva il lampo che apre le danze. Punizione dalla tre quarti destra della Paganese De Giosa sbaglia completamente il rinvio. La palla sbatte addosso a Girardi e arriva Caturano che, forse in fuorigioco, interviene girandosi in area per poi battere Bindi in diagonale. Sterile reazione del Latina. Da segnalare, però, alcuni episodi dubbi come un presunto mani in area di rigore di Fernandez e un’evidente trattenuta in area di rigore su Cottafava, non ravvisati da Chiffi. La prima frazione si chiude con un’azione tutta di prima sull’asse Burrai-Schetter, con quest’ultimo che spara da 30 metri: Marruocco blocca senza problemi.
LA RIPRESA – Pecchia cambia subito qualcosa. Dentro Jefferson per Kola. Una scelta premiata immediatamente. Schetter si scatena sulla sinistra, semina due uomini, entra in area e poi dal fondo mette dentro un rasoterra potente su cui Jefferson interviene come un falco anticipando il marcatore e mettendo, di punta, alle spalle di Marruocco. E’ l’evento che risveglia il Latina che comincia a macinare gioco e occasioni. Al 5′ subito occasione per il raddoppio. Lancio di Cejas per Schetter che in area fa sponda per Jefferson. Il brasiliano dal limite mira l’angolo con la palla che sfiora di un centimetro il palo. Al 9′ break di Barraco che guadagna metri e poi prova a cercare al centro Jefferson con un cross liftato. Provvidenziale il tuffo di Marruocco. La risposta della Paganese è solo una punizione di Scarpa che si alza di un soffio sopra l’incrocio dei pali. Il monologo pontino si alimenta al quarto d’ora: Angolo da destra, Jefferson stoppa di petto una palla alzata a campanile dalla difesa, poi gira in sforbiciata. Marruocco è formidabile nel riflesso e para a mano aperta. Sulla ribattuta Sacilotto mette di nuovo al centro ma la difesa azzurrostellata spazza. Due minuti dopo ancora angolo di Burrai. Schetter anticipa tutti di testa ma non trova lo specchio. Il Latina ha speso tanto e Pecchia deve cambiare. Per l’assalto finale dentro Ricciardi e Angelilli per gli stremati Burrai e Schetter. Il Latina fatica a trovare spazi in una difesa della Paganese che si chiude tutta nella propria metà campo. In pieno recupero altro episodio da rivedere. Con Ciarcià che in area di rigore rifila un calcione alle spalle su Jefferson che cade in area senza che Chiffi ravvisi il fallo. Sul ribaltamento pericolo per il Latina con Girardi che incorna su cross dalla destra indirizzando.
alelatina.altervista.org
Finisce in parità (1-1) il recupero tra Paganese e Latina.
Finalmente, dopo tre mesi di polemiche, si è disputata regolarmente al “Marcello Torre” la partita della discordia tra Paganese e Latina, una partita il cui verdetto era stato caratterizzato da varie decisioni della giustizia sportiva, con la Disciplinare che aveva inflitto la sconfitta a tavolino ai campani per l’episodio della voragine in campo, esito poi ribaltato dalla Corte di giustizia federale che aveva stabilito che si doveva rigiocare, come poi confermato dall’Arbitrato del Coni. Invece oggi pomeriggio si è giocato, ed è stata una partita combattuta in campo tra due squadre che volevano fare punti, e il match si è concluso sull'1-1. Tra i presenti allo stadio anche il direttore della Lega Pro Francesco Ghirelli, il mister dell’Avellino Massimo Rastelli e il diesse della Nocerina Marcello Pitino. Nel primo tempo si è giocato poco, con il Latina che ha cercato di controllare la situazione e di soffrire il meno possibile, ma la Paganese è passata in vantaggio al suo primo affondo: l’equilibrio è durato fino al minuto 29, quando Caturano, ben servito da Girardi, ha messo la palla in rete con la complicità della retroguardia del Latina. L’ex attaccante dell’Empoli era stato bravo a involarsi nell’area pontina dopo essere sfuggito ai difensori.
In apertura di secondo tempo la Paganese non ha potuto ripresentare Tortori, infortunatosi nella prima frazione: per l'attaccante si sospetta una distorsione del collaterale, e si è rifatta sotto la squadra di mister Pecchia, pervenuta al pareggio subito con Jefferson, mandato in campo in sostituzione di Agodrin. Nell'azione del gol dell'1-1 era stato efficace il lavoro sulla destra dell'ex metelliano Schetter, abile a superare Nunzella e a mettere al centro il pallone. Vicina alla rete ancora la formazione ospite con lo stesso Jefferson che è andato al tiro da fuori area senza riuscire a trovare la porta per pochissimo, ma anche la Paganese ha risposto all'11' della ripresa con un calcio di punizione di Scarpa, passato a pochi centimetri dal palo. Al 14' ancora Jefferson ha sfiorato il gol per la propria squadra, costringendo Marruocco a una grande parata. Entrambe le squadre hanno lasciato trascorrere il tempo, sennonché allo scadere è stato Girardi a fallire il bersaglio di testa, e dopo tre minuti di recupero Paganese-Latina si è conclusa sull'1-1.
Il tabellino della gara
Paganese (3-5-2): Marruocco; Fusco, Fernandez, Perrotta (80' Calvarese); Ciarcià, Soligo, Romondini, Tortori (46' Scarpa), Nunzella; Girardi, Caturano (70' Fava). A disp.: Robertiello, Pepe, Franco, Babù. All.: Grassadonia
Latina (3-4-3): Bindi; Bruscagin, Cottafava, De Giosa, Giallombardo; Sacilotto, Cejas, Burrai (76' Ricciardi); Schetter (76' Angelilli), Agodirin (46' Jefferson), Burrai. A disp.: Ioime, Agius, Gerbo, Danilevicius. All.: Pecchia
Arbitro: Chiffi di Padova
Note: spettatori 1300. Ammoniti: Nunzella (P), Bruscagin, Schetter (L). Recupero: 1', 4'.
Marcatori: Caturano al 29' (P), Jefferson al 46' (L)
tuttologapro.com
In apertura di secondo tempo la Paganese non ha potuto ripresentare Tortori, infortunatosi nella prima frazione: per l'attaccante si sospetta una distorsione del collaterale, e si è rifatta sotto la squadra di mister Pecchia, pervenuta al pareggio subito con Jefferson, mandato in campo in sostituzione di Agodrin. Nell'azione del gol dell'1-1 era stato efficace il lavoro sulla destra dell'ex metelliano Schetter, abile a superare Nunzella e a mettere al centro il pallone. Vicina alla rete ancora la formazione ospite con lo stesso Jefferson che è andato al tiro da fuori area senza riuscire a trovare la porta per pochissimo, ma anche la Paganese ha risposto all'11' della ripresa con un calcio di punizione di Scarpa, passato a pochi centimetri dal palo. Al 14' ancora Jefferson ha sfiorato il gol per la propria squadra, costringendo Marruocco a una grande parata. Entrambe le squadre hanno lasciato trascorrere il tempo, sennonché allo scadere è stato Girardi a fallire il bersaglio di testa, e dopo tre minuti di recupero Paganese-Latina si è conclusa sull'1-1.
Il tabellino della gara
Paganese (3-5-2): Marruocco; Fusco, Fernandez, Perrotta (80' Calvarese); Ciarcià, Soligo, Romondini, Tortori (46' Scarpa), Nunzella; Girardi, Caturano (70' Fava). A disp.: Robertiello, Pepe, Franco, Babù. All.: Grassadonia
Latina (3-4-3): Bindi; Bruscagin, Cottafava, De Giosa, Giallombardo; Sacilotto, Cejas, Burrai (76' Ricciardi); Schetter (76' Angelilli), Agodirin (46' Jefferson), Burrai. A disp.: Ioime, Agius, Gerbo, Danilevicius. All.: Pecchia
Arbitro: Chiffi di Padova
Note: spettatori 1300. Ammoniti: Nunzella (P), Bruscagin, Schetter (L). Recupero: 1', 4'.
Marcatori: Caturano al 29' (P), Jefferson al 46' (L)
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Ancora un pareggio interno per la Paganese.
Ancora un pareggio interno per la Paganese che nel recupero con il Latina non riesce a spuntarla. Gara dai due volti per gli azzurro-stellati che nel primo tempo riescono a mantenere bene il campo e vanno in gol con Caturano. Nella ripresa monologo del Latina che pareggia subito e poi riesce a prendere il sopravvento territoriale su una Paganese più sfilacciata del solito a centrocampo.
Nella foto Caturano ha appena messo a segno il gol del momentaneo vantaggio.
Appuntamento a domani con la rubrica “Così è (anche se non vi pare)” su http://paganesegraffiti.wordpress.com/
Nino Ruggiero
Nella foto Caturano ha appena messo a segno il gol del momentaneo vantaggio.
Appuntamento a domani con la rubrica “Così è (anche se non vi pare)” su http://paganesegraffiti.wordpress.com/
Nino Ruggiero
Finale al Torre: Paganese-Latina 1-1. A Caturano risponde Jefferson, con il punto gli azzurrostellati raggiungono il gruppo delle squadre a 32 punti.
Un punto per uno e tutti a casa, buca compresa.
Ad un gollonzo di Caturano nel primo tempo, risponde il brasiliano Jefferson che al primo della ripresa approfitta di una mezza papera della difesa azzurrostellata per pareggiare.
Più pericoloso il Latina nella seconda frazione di gioco ma pontini che rischiano la beffa al 48esimo su un colpo di testa di Girardi che lambisce il palo.
Con questo punto la Paganese lascia a due distanze il Viareggio e agguanta il gruppetto delle tre squadre a 32 punti: Gubbio, Catanzaro e Prato. A fine gara il mister del Latina Pecchia è stato rumorosamente contestato dal pubblico paganese.
Nella foto i due gol e la nuova classifica.
Ad un gollonzo di Caturano nel primo tempo, risponde il brasiliano Jefferson che al primo della ripresa approfitta di una mezza papera della difesa azzurrostellata per pareggiare.
Più pericoloso il Latina nella seconda frazione di gioco ma pontini che rischiano la beffa al 48esimo su un colpo di testa di Girardi che lambisce il palo.
Con questo punto la Paganese lascia a due distanze il Viareggio e agguanta il gruppetto delle tre squadre a 32 punti: Gubbio, Catanzaro e Prato. A fine gara il mister del Latina Pecchia è stato rumorosamente contestato dal pubblico paganese.
Nella foto i due gol e la nuova classifica.
Paganese-Latina in diretta streaming.
Una buona notizia per i tifosi azzurrostellati fuori sede: la gara Paganese - Latina sarà trasmessa in diretta televisiva sul sito http://www.extratv.it/streaming.html
In alternativa http://www.livestream.com/extratv
In alternativa http://www.livestream.com/extratv
Paganese-Latina: Perrotta e Nunzella gli osservati speciali del CT Bertotto.
Non sarà una gara come tutte le altre per Marco Perrotta, Leonardo Nunzella e, nel caso venga impiegato, Eugenio Calvarese. Oltre all'importante posta in palio nel recupero della 14^ giornata con il Latina, i tre calciatori azzurrostellati saranno osservati da vicino dal Commissario Tecnico della
Lega PRO Valerio Bertotto che sarà ospite al "Marcello Torre". Nell'impianto liguorino l'ex difensore dell'Udinese continuerà l'opera di scouting di calciatori under (nati dopo il primo gennaio 1992) per la Rappresentativa Nazionale della Lega Pro in vista del Torneo Internazionale di Dubai
in programma la prossima settimana. Lo scorso anno al torneo, vinto poi
proprio dagli azzurrini, partecipò anche l'azzurrostellato Dario Balzano. Non ci sarà soltanto Bertotto, però, sulle scalee del "Torre" come ospite d'onore; è attesa, infatti, la presenza anche del direttore generale della Lega PRO Francesco Ghirelli
www.paganese.net
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Paganese-Latina. Il recupero del Torre interessa a molti.
Non saranno solo i tifosi di Paganese e Latina a
seguire con interesse e trasporto il recupero del girone B di Prima
Divisione in programma oggi al Torre (calcio d'inizio ore 14.30). Dopo
tante polemiche, infatti, l'Alta Corte Federale ha deciso di non
concedere ai nerazzurri la vittoria a tavolino ma di far rigiocare
l'incontro, interrotto lo scorso 16 dicembre a causa di una voragine
apertasi sul terreno di gioco.
I pontini vogliono a tutti i costi sbancare Pagani e riportarsi al secondo posto, a -3 dalla capolista Avellino. Gli azzurrostellati, dal canto loro, hanno bisogno di punti per tirarsi fuori dalla zona calda della bassa classifica. Ecco che, dunque, i tifosi di Avellino, Perugia e Nocerina accoglierebbero con piacere un exploit dei ragazzi di Grassadonia. Al contrario, ad Andria, Viareggio, Catanzaro, Gubbio e Prato sperano che gli uomini di Pecchia possano rispettare il pronostico e battere la Paganese. Vedremo chi gioirà a fine partita.
tuttolegapro.com
I pontini vogliono a tutti i costi sbancare Pagani e riportarsi al secondo posto, a -3 dalla capolista Avellino. Gli azzurrostellati, dal canto loro, hanno bisogno di punti per tirarsi fuori dalla zona calda della bassa classifica. Ecco che, dunque, i tifosi di Avellino, Perugia e Nocerina accoglierebbero con piacere un exploit dei ragazzi di Grassadonia. Al contrario, ad Andria, Viareggio, Catanzaro, Gubbio e Prato sperano che gli uomini di Pecchia possano rispettare il pronostico e battere la Paganese. Vedremo chi gioirà a fine partita.
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Grassadonia: "Quella col Latina doveva essere la gara della svolta".
"E' una partita importante per entrambe le squadre, abbiamo
l'obbligo di ricavare il massimo da questa gara, al di là di tutte le
chiacchiere che sono state fatte in questi mesi". Apre così la sua conferenza stampa pre-gara Gianluca Grassadonia, ricordando anche quello che è accaduto lo scorso 16 dicembre.
"Rispetto a tre mesi fa è cambiato molto per noi. In tempi non
sospetti, e quindi non per trovare una giustificazione, dissi che il
nostro campionato è cambiato in quella partita lì, perchè potevamo dare
la svolta che non è mai arrivata. Poi non siamo riusciti ad essere
sempre sull'attenti e a dare continuità, e qui ce ne assumiamo la
responsabilità". Non tutto è perduto, però. Molto passa da questa partita. "Se
la dovessimo centrare ci porterebbe fuori dalle zone calde della
classifica e ci farebbe affrontare con maggiore tranquillità i prossimi
impegni". Sul capitolo formazione sono due i dubbi. Uno in difesa (Pepe e Fernandez) e uno in attacco (Caturano e Tortori). "Voglio decidere con calma - dice Grassadonia
- lo farò solo domani mattina. Non ci sarà grande turnover, però terrò
in considerazione che abbiamo giocato domenica. Non voglio stravolgere
nulla, valuterò poi nel corso del match chi sta bene e chi no". Guai a fidarsi di un Latina in affanno.
"Loro non hanno nulla da perdere, perchè comunque sono nei playoff.
Arrivano da un momento negativo, ma restano un'ottima squadra. Stanno
facendo male sotto il profilo dei risultati, ma stanno giocando comunque
bene". Chiusura su Francesco Scarpa, il quale ha sbagliato il rigore domenica contro il Benevento. "E'
abbattuto chiaramente, però non sono arrabbiato con lui per il rigore
sbagliato perchè lo possono sbagliare tutti, altre volte ci ha fatto
vincere le partite dal dischetto. All'inizio il rigorista era Tortori,
però lui mi ha chiesto di batterlo. Sono arrabbiato con lui per gli
atteggiamenti involontari che assume, perchè poi nei restanti minuti
della gara è psicologicamente crollato e questo un calciatore della sua
esperienza e personalità non può permetterselo".
Danilo Sorrentino - www.paganese.net
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Pecchia: "Arriviamo a Pagani con tutta la serenità possibile".
Il Latina è partito alle 15 direzione Pagani per il recupero della 14esima giornata di campionato, sospesa al termine del primo tempo il 16 dicembre scorso per l'apertura di una grossa buca all'altezza del centrocampo. La squadra di Pecchia si è allenata a ranghi compatti questa mattina (mercoledì 27 marzo). Assente soltanto Andrei Agius, che comunque si unirà al gruppo questa sera, mentre capitan Milani salterà la gara per squalifica: “La squadra ha lavorato bene – ha spiegato Pecchia – Arriviamo alla gara con tutta la serenità possibile. Si è deciso che si doveva rigiocare e noi lo faremo nella massima tranquillità, consapevoli di avere di fronte una squadra organizzata come la Paganese ma che allo stesso tempo saremo noi i primi artefici del nostro destino. Stiamo bene, abbiamo lavorato bene e quindi penso proprio che ci sono tutti i presupposti per dimenticare la non certo brillante prestazione offerta contro il Prato”.
A dirigere l'incontro sarà il signor Daniele Chiffi della sezione di Padova, coadiuvato dagli assistenti Tolfo di Pordenone e Chiocchio di Foligno. La gara sarà trasmessa alle ore 14.30 sul canale digitale di Extra Tv.
uslatinacalcio.it
A dirigere l'incontro sarà il signor Daniele Chiffi della sezione di Padova, coadiuvato dagli assistenti Tolfo di Pordenone e Chiocchio di Foligno. La gara sarà trasmessa alle ore 14.30 sul canale digitale di Extra Tv.
uslatinacalcio.it
27.3.13
Domani al Torre presenti Ghirelli e Bertotto.
Domani al "Torre", ad assitere al match con il Latina, saranno presenti anche Francesco Ghirelli, direttore della Lega Pro, e Valerio Bertotto, CT dell'Italia Lega Pro. Per il tecnico azzurro è lo stadio numero 62 per visionare i giovani calciatori.
da paganese.it
da paganese.it
I convocati di Paganese-Latina.
Al termine della seduta di rifinitura di questa mattina, il tecnico Gianluca Grassadonia ha convocato ventuno calciatori per la gara con il Latina, sono:
Marruocco, Robertiello, Fusco, Fernandez, Pepe, Nunzella, Calvarese, Barone, Ciarcià, Perrotta, Pastore, Romondini, Soligo, Scarpa, Franco, Lulli, Tortori, Girardi, Fava,Caturano e Babù.
Marruocco, Robertiello, Fusco, Fernandez, Pepe, Nunzella, Calvarese, Barone, Ciarcià, Perrotta, Pastore, Romondini, Soligo, Scarpa, Franco, Lulli, Tortori, Girardi, Fava,Caturano e Babù.
3-5-2 verso la conferma. Tortori o Scarpa?
Si concluderà domani mattina con la classica rifinitura pre gara l'insolita settimana corta di lavoro per la Paganese del tecnico Grassadonia che oggi pomeriggio riospiterà, dopo la sospensione del match nel mese di dicembre per l'ormai famoso caso buca, il Latina. Scontata la conferma del 3-5-2 utilizzato
domenica con il Benevento, il tecnico azzurrostellato dovrà sciogliere un unico dubbio. Loris Tortori resta il favorito numero uno per la posizione di terzo interno di centrocampo al fianco di Soligo e Romondini, in netto vantaggio sull'esterno Scarpa, apparso in affanno nella parte di gara in cui è sceso in campo domenica. In difesa rientrerà, dopo il turno di squalifica, Fusco che si riapproprierà così di maglia da titolare e fascia di capitano. A fargli spazio, con molta probabilità, Pepe con l'under Perrotta riconfermato a pieni voti. Il difensore classe '88 resta, però, in preallarme nel caso che Fernandez riaccusasse fastidi al ginocchio.
www.paganese.net
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Contro il Latina serve il carattere di domenica contro il Benevento.
Ripartire da quanto di buono mostrato nel derby con il Benevento. E’ questa l’intenzione della Paganese nel day after dello sfortunato derby campano contro i sanniti, con gli azzurrostellati che nonostante una prestazione tutto cuore e carattere non sono riusciti a strappare l’intera posta in palio al Marcello Torre. La Dea Bendata non ha certamente assistito Scarpa e compagni, con l’ex torrese che ha fallito un penalty nella ripresa, quando l’assedio dei padroni di casa sembrava aver prodotto i frutti sperati. Un super Gori, oltre ai legni che hanno respinto più volte le conclusioni ‘stellate’, hanno inchiodato sullo 0-0 il risultato, che alla luce della mole di gioco prodotta, ha il sapore della beffa. Ma è da questa prestazione, unita a quella di Carrara, che deve ripartire la Paganese, per raggiungere la salvezza. Avranno presto l’occasione di rifarsi, i ragazzi di Grassadonia, che in conferenza stampa non ha risparmiato elogi ai suoi giocatori. Giovedì, infatti, arriva il Latina, per il recupero dal 1’ della tanto contestata partita della buca, episodio in seguito al quale si è scatenata una vera e propria guerra a botte di avvocati e di reclami.
L’occasione della vendetta però, la darà il campo, con in palio punti pesanti per entrambe le squadre. I nerazzurri, dopo il pareggio interno con il Prato, hanno perso il secondo posto in classifica ai danni del Perugia, mentre gli azzurrostellati vogliono accumulare più punti possibili nel mini-ciclo di partite casalinghe, che è iniziato con gli ‘stregoni’ e che terminerà dopo Pasqua con il Barletta. La salvezza della Paganese, passerà inevitabilmente dalle prossime due gare interne al ‘Torre’, dove i padroni di casa sono ancora imbattuti di fronte al proprio pubblico ( il derby terminato 0-1 per la Nocerina è stato disputato all’Arena Garibaldi di Pisa). Il pareggio di ieri l’altro, però, ha leggermente complicato le cose, e per allontanare lo spettro dei playout serve una prestazione maiuscola, come più volte la ‘Stella’ ha abituato i propri tifosi nei ‘big match’.
resport.it
L’occasione della vendetta però, la darà il campo, con in palio punti pesanti per entrambe le squadre. I nerazzurri, dopo il pareggio interno con il Prato, hanno perso il secondo posto in classifica ai danni del Perugia, mentre gli azzurrostellati vogliono accumulare più punti possibili nel mini-ciclo di partite casalinghe, che è iniziato con gli ‘stregoni’ e che terminerà dopo Pasqua con il Barletta. La salvezza della Paganese, passerà inevitabilmente dalle prossime due gare interne al ‘Torre’, dove i padroni di casa sono ancora imbattuti di fronte al proprio pubblico ( il derby terminato 0-1 per la Nocerina è stato disputato all’Arena Garibaldi di Pisa). Il pareggio di ieri l’altro, però, ha leggermente complicato le cose, e per allontanare lo spettro dei playout serve una prestazione maiuscola, come più volte la ‘Stella’ ha abituato i propri tifosi nei ‘big match’.
resport.it
Latina: a Pagani senza Capitan Milani, ma rientra Cottafava.
Prosegue senza soste il lavoro dei ragazzi agli ordini di mister Fabio Pecchia. Il Latina, domani a Pagani, nel recupero della 14° giornata di campionato, si giocherà le sue chance per la rincorsa al primo posto, ancora non compromessa del tutto. Non sarà della partita il capitano Andrea Milani, appiedato per squalifica dal giudice sportivo. Riprenderà il suo posto al centro della difesa, invece, Marcellone Cottafava.
A dirigere l’incontro sarà il signor Daniele Chiffi della sezione di Padova, coadiuvato da Alessio Tolfo (Pordenone) e Marco Chiocchi (Foligno).
alelatina.altervista.org
26.3.13
Il Giudice Sportivo: 1500 euro di ammenda al Benevento e un turno di squalifica a Milani, difensore del Latina.
Il Giudice Sportivo della Lega Pro, in riferimento alla gara Paganese - Benevento, ha comminato alla società sannita un'ammenda di 1500 € " perché propri sostenitori in campo avverso introducevano e accendevano nel proprio settore due fumogeni, uno dei quali veniva lanciato sul terreno di gioco unitamente ad un seggiolino divelto, senza conseguenze ".
Una giornata di squalifica, invece, ad Andrea Milani, difensore del Latina prossimo avversario degli azzurrostellati.
paganese.it
Una giornata di squalifica, invece, ad Andrea Milani, difensore del Latina prossimo avversario degli azzurrostellati.
paganese.it
Biglietto unico per la gara con il Latina.
Sono in vendita i tagliandi per assistere alla gara Paganese-Latina
in programma giovedi' 28 marzo alle 14:30 allo stadio Marcello Torre. Il
prezzo unico dei tagliandi è di 4€ piu diritti di prevendita in tutti i
settori.
La Paganese Calcio 1926 srl, comunica ai propri tifosi che per questa gara non sono previsti Biglietti Ridotti(Donne, under 16 ed Over 65), e non saranno valide tessere omaggio nè abbonamenti.E' possibile acquistare i tagliandi presso la rivendita Bar 84016 in via Guerritore a Pagani oppure al botteghino dello stadio Marcello Torre, lato Tribuna.
paganesecalcio.com
La Paganese Calcio 1926 srl, comunica ai propri tifosi che per questa gara non sono previsti Biglietti Ridotti(Donne, under 16 ed Over 65), e non saranno valide tessere omaggio nè abbonamenti.E' possibile acquistare i tagliandi presso la rivendita Bar 84016 in via Guerritore a Pagani oppure al botteghino dello stadio Marcello Torre, lato Tribuna.
paganesecalcio.com
Il pagellone di paganese.net: Ciarcià si ripete, Perrotta come un 'veterano, Scarpa... così NO!
MARRUOCCO: Domenica di assoluto relax per il numero
uno azzurrostellato che non sporca i guantoni nè la divisa color
arancio per l'intero arco della gara. Per non annoiarsi più di tanto
decide di regalare qualche brivido al "Torre" palla al piede come quando
si inventa un colpo di tacco sulla linea
laterale in fase di disimpegno – VOTO 6
PEPE: Disputa, forse, la migliore gara della stagione offrendo una prestazione pressochè senza sbavature. Limita al massimo gli avanti giallorossi con precise chiusure. Pochi centimetri e il palo gli negano la gioia del primo gol in azzurrostellato – VOTO 6.5
FERNANDEZ: Alle prese con i perenni problemi al ginocchio, l'argentino stringe i denti e ritorna in campo come avvenuto nel derby con la Nocerina per sopperire ai problemi nel pacchetto arretrato, vedi squalifica Fusco. Così come contro i molossi, il difensore disputa una gara autoritaria – VOTO 6.5
PERROTTA: Dopo tre gare in trasferte, il giovane difensore scuola Pescara esordisce anche davanti al pubblico amico del "Marcello Torre". Il classe 1994 non lascia trapelare nessuna emozione nè tentennamenti dimostrando sicurezza e grinta da veterano nonostante la giovane età – VOTO 7
CIARCIA': Dopo la brillante prestazione di Carrara, l'esterno ex Virtus Entella conquista per la seconda volta consecutiva la palma di migliore di campo. Sta attraversando un buon momento dal punto di vista fisico riuscendo finalmente a far ammirare al "Torre", finalmente, le sue qualità. E' uno dei più propositivi nella prima frazione di gioco – VOTO 7
SOLIGO: Soffre in avvio di gara la maggior verve del Benevento che dura però dopo poco più di dieci minuti. Vien fuori così l'ex Vicenza che riesce a svolgere un buon lavoro in fase di rottura anche se, visto l'importante curriculum, ci si aspetta sempre di più – VOTO 6
ROMONDINI: Dopo l'iniziale quarto d'ora in affanno, il centrocampista azzurrostellato prende per 'mano' la Paganese cercando di portarla alla vittoria. Ed è proprio dai suoi piedi che nascono le migliori occasioni. In netta ripresa – VOTO 6.5
TORTORI: Parte come terzo interno di centrocampo a cavallo tra mediana e attacco prima di passare nella sua posizione naturale con l'ingresso di Scarpa. Non riesce quasi mai a rendersi pericoloso, se non in un'unica occasione, nonostante svaria sull'intero fronte del rettangolo verde. Da apprezzare la solita gran voglia di fare non centellinando neppure una goccia di sudore, a differenza di altri – VOTO 6
dal 48'st Fava: sv
NUNZELLA: Fin qui è stato un campionato da 8 pieno per il calciatore scuola Lecce ma dal match con la Nocerina sembra aver perso un po di smalto. Si propone con continuità sul versante mancino ma i cross, complice anche il forte vento, non sono precisi – VOTO 5.5
CATURANO: Dopo meno di un'ora la gara dell'attaccante napoletano per una precisa staffetta in virtù della gara di giovedì col Latina. Si muove tanto alle spalle dell'ariete senza, però, riuscire a creare pericoli – VOTO 5.5
dal 8'st Scarpa: Entra in campo ad inizio ripresa per 'spaccare' il match come avvenuto nel derby con l'Avellino. Ha anche l'occasione per deciderlo ma dagli undici metri trova la respinta di piede di Gori. Aldilà dell'episodio del penalty, che anche i migliori sbagliano, a far storcere il naso è la scarsa personalità con cui il calciatore torrese scende in campo. Mai un cross nè un affondo nè tanto mano un colpo di genio a testimonianza che non sta attraversando un buon momento. Dove è finito il Francesco Scarpa carismatico, quello capace di 'spaccare' le partite? La casacca da titolare bisogna conquistarla col sudore... - VOTO 4.5
GIRARDI: Ingaggia fin dai primi minuti il classico duello fatto di sportellate con i difensore avversari riuscendo a tener sempre alta la squadra anche se in più di una circostanza finisce nella trappola del fuorigioco. Bravo nel sfruttare l'ingenua trattenuta di Mengoni in occasione della concessione del calcio di rigore – VOTO 6
www.paganese.net
PEPE: Disputa, forse, la migliore gara della stagione offrendo una prestazione pressochè senza sbavature. Limita al massimo gli avanti giallorossi con precise chiusure. Pochi centimetri e il palo gli negano la gioia del primo gol in azzurrostellato – VOTO 6.5
FERNANDEZ: Alle prese con i perenni problemi al ginocchio, l'argentino stringe i denti e ritorna in campo come avvenuto nel derby con la Nocerina per sopperire ai problemi nel pacchetto arretrato, vedi squalifica Fusco. Così come contro i molossi, il difensore disputa una gara autoritaria – VOTO 6.5
PERROTTA: Dopo tre gare in trasferte, il giovane difensore scuola Pescara esordisce anche davanti al pubblico amico del "Marcello Torre". Il classe 1994 non lascia trapelare nessuna emozione nè tentennamenti dimostrando sicurezza e grinta da veterano nonostante la giovane età – VOTO 7
CIARCIA': Dopo la brillante prestazione di Carrara, l'esterno ex Virtus Entella conquista per la seconda volta consecutiva la palma di migliore di campo. Sta attraversando un buon momento dal punto di vista fisico riuscendo finalmente a far ammirare al "Torre", finalmente, le sue qualità. E' uno dei più propositivi nella prima frazione di gioco – VOTO 7
SOLIGO: Soffre in avvio di gara la maggior verve del Benevento che dura però dopo poco più di dieci minuti. Vien fuori così l'ex Vicenza che riesce a svolgere un buon lavoro in fase di rottura anche se, visto l'importante curriculum, ci si aspetta sempre di più – VOTO 6
ROMONDINI: Dopo l'iniziale quarto d'ora in affanno, il centrocampista azzurrostellato prende per 'mano' la Paganese cercando di portarla alla vittoria. Ed è proprio dai suoi piedi che nascono le migliori occasioni. In netta ripresa – VOTO 6.5
TORTORI: Parte come terzo interno di centrocampo a cavallo tra mediana e attacco prima di passare nella sua posizione naturale con l'ingresso di Scarpa. Non riesce quasi mai a rendersi pericoloso, se non in un'unica occasione, nonostante svaria sull'intero fronte del rettangolo verde. Da apprezzare la solita gran voglia di fare non centellinando neppure una goccia di sudore, a differenza di altri – VOTO 6
dal 48'st Fava: sv
NUNZELLA: Fin qui è stato un campionato da 8 pieno per il calciatore scuola Lecce ma dal match con la Nocerina sembra aver perso un po di smalto. Si propone con continuità sul versante mancino ma i cross, complice anche il forte vento, non sono precisi – VOTO 5.5
CATURANO: Dopo meno di un'ora la gara dell'attaccante napoletano per una precisa staffetta in virtù della gara di giovedì col Latina. Si muove tanto alle spalle dell'ariete senza, però, riuscire a creare pericoli – VOTO 5.5
dal 8'st Scarpa: Entra in campo ad inizio ripresa per 'spaccare' il match come avvenuto nel derby con l'Avellino. Ha anche l'occasione per deciderlo ma dagli undici metri trova la respinta di piede di Gori. Aldilà dell'episodio del penalty, che anche i migliori sbagliano, a far storcere il naso è la scarsa personalità con cui il calciatore torrese scende in campo. Mai un cross nè un affondo nè tanto mano un colpo di genio a testimonianza che non sta attraversando un buon momento. Dove è finito il Francesco Scarpa carismatico, quello capace di 'spaccare' le partite? La casacca da titolare bisogna conquistarla col sudore... - VOTO 4.5
GIRARDI: Ingaggia fin dai primi minuti il classico duello fatto di sportellate con i difensore avversari riuscendo a tener sempre alta la squadra anche se in più di una circostanza finisce nella trappola del fuorigioco. Bravo nel sfruttare l'ingenua trattenuta di Mengoni in occasione della concessione del calcio di rigore – VOTO 6
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25.3.13
Un tifoso replica a Carlo Vitiello.
Sono totalmente in disaccordo con il sign.Vitiello, ancora una volta diamo la colpa a Grassadonia? ma lo volete capire che l' ALLENATORE NON GIOCA, NON GIOCA, NON GIOCA !!!!!ma come si può considerare invece questa una squadra dalle immense potenzialità? chi sarebbero questi calciatori dall'inespresso valore tecnico? io credo che alla lunga una squadra venga fuori in tutti i suoi limiti/valori e questa squadra sta dimostrando di meritare questa classifica, perchè i veri valori tecnici alla fine vengono fuori. Parliamoci chiaro: non potevamo competere con rose ben più attrezzate per il salto di categoria, i vari Girardi,Caturano,Tortori,non hanno mai avuto durante tutta la loro carriera un rendimento effettivo(e non potenziale caro Vitiello)superiore rispetto a quello attuale. Parlo degli attaccanti perchè purtroppo il verlo anello debole quest'anno è stato proprio il reparto avanzato. Questo però solo perchè le aspettative riposte dai media e da pseudo-addetti ai lavori erano troppo alte. Ma veramente li vogliamo paragonare a gente del calibro di Evacuo,Castaldo,Danileviciuos,Biancolino... ma per piacere!!! Scarpa poi anche quest'anno ha confermato tutti i suoi limiti:calciatore dotato di grandi mezzi tecnici ma anche di limitatissime capacità di leadership e di personalità in campo;questo non per il rigore fallito ieri ma per come non ha saputo reagire all'errore commesso, sembrava un debuttante alle prime armi. Sicuramente la sfortuna in alcune circostanze ha pesato,forse avremmo meritato qualche punto in più in classifica(vedi gare casalinghe con Viareggio e Benevento ieri) ma alla fine la classifica stessa rispetta quasi sempre i valori tecnici e caratteriali di un gruppo. Direi invece ottima la gestione dei giovani calciatori, ragazzi come Calvarese, Nunzella e Perrotta sicuramente potrebbero tornare utili in futuro e forse proprio dai giovani e da qualche innesto dalle VERE POTENZIALITA' dovremmo ripartire l'anno prossimo...
Antonio Tevere
Antonio Tevere
Nel posticipo l'Avellino stende la Nocerina con un gol di Biancolino: i lupi provano la fuga.
Il derby campano fra Avellino e Nocerina regala ai quasi diecimila spettatori accorsi al Partenio-Lombardi un match vibrante ed intenso. A spuntarla gli irpini grazie al colpo di testa di Raffaele Biancolino che in avvio di ripresa suggella il successo della squadra di Rastelli. Con questa vittoria i biancoverdi rimangono saldamente in testa alla classifica con cinquantuno punti, mantenedo cinque lunghezze di vantaggio sul Perugia secondo.
Tuttolegapro.com
Tuttolegapro.com
Io la vedo così - di Carlo Vitiello.
Il calcio? Un festival infinito e perenne di certezze e contraddizioni, illusioni e scoramenti, euforie e disillusioni condite ed alimentate da tante, troppe inutili e sterili parole o da giudizi e convinzioni destinati ad essere smentiti alla prima occasione.
Gli attori sono sempre gli stessi eppure i limiti palesati ed evidenziati da un risultato deludente si trasformano in valori aggiunti nel momento in cui un episodio favorevole o l'insipienza tattica e tecnica dell'avversario favorisce "l'impresa".
Una lunga, troppo lunga serie di risultati negativi trova puntuale giustificazione in infortuni, squalifiche o sfortuna, una vittoria che interrompe paure e totale assenza di identità, viene etichettata come felice interpretazione del lavoro settimanale e della ritrovata "complicità" (?????) del gruppo.
Parole, parole che cercano di allontanare il rimpianto di tutto ciò che poteva essere e non è stato.
La Paganese ieri ha disputato una buona gara contro un modesto, inconcludente piatto e prevedibile Benevento, ha raccolto meno di quanto meritasse ma non mi sento di condividere qualche timido accenno trionfalistico.
La gara e la prestazione di ieri rappresentano, anzi, l'ennesima conferma di una squadra che poteva ambire a qualcosa di molto più importante, prestigioso e rispondente alle immense qualità individuali.
Il campo, e non lo sterile chiacchiericcio, ha dato le risposte scontate e non certo sorprendenti: troppo riduttivo rassegnarsi ad inseguire un traguardo minimo quando avversari non certamente meglio attrezzati potranno inseguire un sogno nettamente alla portata degli azzurrostellati.
Ma la realtà, l'amara realtà è questa e bisognerà allontanarsi al più presto da una posizione di classifica non ancora rassicurante e costellata da imprevedibili insidie.
Con la vittoria di ieri contro il vivace ma troppo incompleto Viareggio, anche l'Andria ricomincia a credere ed a sperare nel miracolo, il pareggio del giovanissimo ed organizzatissimo Prato contro un irriconoscibile Latina è l'allarmante conferma che niente è scontato e che tutti hanno voglia di sopravvivere mettendo in campo, carattere, grinta cuore ma anche un intelligente e proficua utilizzazione delle risorse.
Ed è su queste incommensurabili risorse la Paganese dovrà fare affidamento, dovrà farlo con la consapevolezza della sua forza, con la certezza che l'episodio sfavorevole o la sfortuna possono essere tranquillamente sconfitti dall'identità di gioco e della superiore caratura dei singoli.
Giovedì prossimo scenderà al "Torre" l'avversario giusto per la definitiva riprova di questo campionato altalenante e contraddittorio.
Dico subito che non sarà per niente facile, i pontini rappresentano per me, una delle più convincenti realtà di questo campionato, esprimono un calcio brioso, organizzato equilibrato e convincente.
Hanno da un po' smarrito la strada della vittoria, hanno perso spregiudicatezza e convinzione, si sono inaspettatamente allontanati dalla vetta della classifica ma hanno calciatori validissimi ed altamente competitivi in ogni reparto ed anche ricche e numerose alternative.
Calciatori come Bindi, Milani, Giallombardo e Bruscagin, difensori come Cottafava e De Giosa, centrocampisti come Cejas, Sacilotto, Gerbo e Burrai, attaccanti come Danilevicius, Kola, Barraco e Jefferson, ed ancora il forse indisponibile Schetter, i giovani Ricciardi ed Angelilli, rappresentano quanto di meglio possa bastare per ambire alla B.
Contro questo temibilissimo avversario la Paganese dovrà dimostrare di aver ritrovato convinzione, entusiasmo, fiducia ed autostima, dovrà cercare di farsi perdonare le attese andate deluse e cancellare il rimpianto che questa poteva essere una partita importante ma non ancora decisiva per obbiettivi diversi e raggiungibilissimi.
Carlo Vitiello per paganese.it
Carlo Vitiello per paganese.it
I tagliandi d'ingresso per Paganese-Latina.
Sono in vendita, da questa sera, presso il Bar 84016, i tagliandi di ingresso per assistere alla gara Paganese-Latina, in programma giovedì alle ore 14,30.
Il costo del biglietto per tutti i settori è di 4 € ai quali va aggiunto il diritto di prevendita.
Quei rigori a fil di palo.
di Nino Ruggiero
L’immagine di Scarpa che allontana Girardi per sistemare il pallone sul dischetto è ancora ferma sulla retina. È sicuro del fatto suo Scarpa; tanto sicuro che non vuole sentire ragioni e non vuole essere messo in discussione come rigorista: il tiro spetta a lui. Vuole mettere il sigillo alla gara, come già fatto in altre occasioni; vuole essere il protagonista indiscutibile; intende essere l’uomo partita, quello che firma il gol della vittoria anche se la gara è ancora tutta da giocare perché mancano ancora buoni venticinque minuti alla fine. Silenzio tombale al momento della breve rincorsa. In tribuna, come di consueto, sortilegi e scaramanzia: c’è chi chiude gli occhi, c’è chi guarda in cielo, c’è chi dà le spalle al campo augurandosi che ci sia di lì a poco il boato che di solito segue una realizzazione. Ma sono in tanti a fissare, al pari di una implacabile e lenta moviola, i passi di Scarpa che precedono il tiro. Sono attimi infiniti; attimi che sembrano durare un’eternità. Tira Scarpa e il pallone, colpito di forza più che d’astuzia, viene intercettato dal portiere avversario che si butta sulla sua destra e, di piede, miracolosamente, riesce a sventare il gol. Il boato c’è; ma arriva da un’altra sponda, quella occupata da non meno di trecento tifosi beneventani.
Poteva essere, ma non è stato. Questo è il gioco del calcio.
Dà dimostrazione di buona inquadratura il Benevento. Comincia in salita la gara della Paganese che subisce per almeno un quarto d’ora iniziale la supremazia territoriale degli avversari. Un caldo vento di scirocco, intanto, impazza sul manto erboso del “Marcello Torre” e il gioco risulta spesso spezzettato proprio per le folate di vento che falsano le traiettorie. Un quarto d’ora, non di più, dura lo sterile predominio territoriale degli stregoni. La Paganese ricuce il reparto di centrocampo dove Romondini fino a quel momento appariva quasi circondato da un nugolo di avversari bravi nell’arte del palleggio; si rivede all’opera un immenso Ciarcià, bravissimo a interpretare sia la fase difensiva che di disimpegno e di rifinitura. È quello di oggi (e quello di Carrara, per la verità) il vero Ciarcià, un calciatore mai visto in forma così smagliante e che sprizza energia giovanile da tutti i pori, un moto perpetuo inesauribile, avanti e indietro senza fermarsi mai; un calciatore che, se mantiene l’attuale stato di forma, risulterà il migliore acquisto per quest’ultima parte di campionato.
Dunque cresce Ciarcià, si fa sentire più che vedere anche Soligo, e allora Romondini può giocare come sa, a testa alta; può organizzare il gioco, può innescare la potenzialità offensiva di un vigoroso Girardi mai domo al centro dell’attacco. Se la vede brutta il Benevento quando la Paganese accelera, quando Nunzella spinge sulla fascia sinistra e quando Ciarcià per ben due volte, dopo aver conquistato palla, con slalom entusiasmanti degni del Tomba prima maniera, insidia con due bordate micidiali la porta di Gori. I due tiri, uno di seguito all’altro, quasi fotocopie, terminano di un niente alla destra del portiere sannita che, annichilito, può solo guardare la sfera terminare sul fondo.
È un crescendo quello della Paganese, alla mezzora di gioco. Romondini è l’incaricato speciale a battere i calci d’angolo. Con un vento forte che spira in favore un calcio d’angolo è qualcosa in più di una semplice punizione. Tre calci d’angolo di seguito fanno venire i brividi alla difesa beneventana. Sul primo, battuto sempre da Romondini che ha le chiavi in mano di ogni punizione indiretta, il portiere Gori si salva pur uscendo a vuoto: due attaccanti della Paganese, Tortori e Caturano, e subito dopo anche il difensore Perrotta, non riescono a trovare i tempi giusti per l’impatto con il pallone che quasi danza beffardamente sulla linea di porta. Sul secondo, è il primo palo ad opporsi ad un astuto tentativo di realizzazione diretta. Sul terzo, è Pepe che in un groviglio di calciatori riesce a svettare e a colpire di testa; il pallone sembra indirizzato senza scampo a fil di palo ma viene smorzato da un difensore avversario ad un metro dalla linea di porta e Gori, con un tuffo a terra alla sua sinistra, se lo ritrova miracolosamente fra le mani.
Ma non è finita. L’azione della Paganese è tambureggiante e la difesa del Benevento pare in grossa difficoltà. Quasi allo scadere del tempo si sviluppa l’occasione più ghiotta per passare in vantaggio. Ennesima punizione battuta dalla tre quarti in avanti da Romondini, un difensore respinge alla meno peggio e la palla termina in piena area, sui piedi di Perrotta, tutto spostato sulla sinistra. Maldestro l’impatto del sinistro di Perrotta nei confronti dell’invitante pallone che viene colpito malissimo; “da difensore vecchia maniera” - avrebbe detto qualche cronista di un tempo che fu. Sia chiaro, nessuna demerito per Perrotta che anzi deve essere considerato come una delle note liete della giornata; attento, preciso, puntiglioso, finanche elegante il giovane difensore pescarese che non ha sbagliato un intervento. Un gol, certo, avrebbe premiato la sua bella gara e lo avrebbe consacrato anche nelle vesti di goleador. Sarà per un’altra volta.
Nel calcio troppi errori possono costare caro. Ma soprattutto costa cara la mancata realizzazione del calcio di rigore nella fase centrale della partita. L’errore di Scarpa dal dischetto alla fine risulterà determinante. Inutile rivisitare l’episodio, inutile rimpiangere un qualcosa che poteva essere e non è stato. Piuttosto sarebbe solo il caso di riflettere sulla scelta di esecuzione del tiro dal dischetto risultato fatale dagli undici metri; non per mettere minimamente in discussione la bravura di Scarpa, quanto per il fatto che oggi come oggi quasi tutti i portieri conoscono a memoria i rigoristi che settimanalmente possono incontrare sulla loro strada. Sanno delle loro attitudini, sanno principalmente l’angolo preferito che il rigorista cerca. Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra di poter dire che Scarpa dal dischetto cerca quasi sempre l’angolo alla destra del portiere, anche se oggi ha tentato il tiro forte e centrale; un portiere aggiornato in questo tipo di casistica lo sa e non ha nemmeno bisogno di dare fondo al suo istinto per lanciarsi sulla sua destra. Se il tiro è potente, rasoterra e a fil di palo puoi anche indovinare l’angolo, ma non riesci a prenderlo. Altre soluzioni, per il prosieguo del campionato, è meglio tenerle in caldo: non si sa mai, anche se bisogna dire che i rigori si segnano e si falliscono dovunque, anche nella massima serie e anche da parte di conclamati campioni.
C’era un calciatore della Paganese degli anni Settanta, Tonino Albano, cresciuto alla corte del Napoli, campione come pochi in terza serie, che era un vero cecchino dal dischetto. Un giorno come un altro, durante un allenamento, era l’anno di Rambone allenatore, mi dimostrò come non si riesce a neutralizzare un calcio di rigore anche se conosci in anticipo l’angolo dove è indirizzato. Nella circostanza in porta c’era Pasquale Fiore, altro napoletano doc, un mostro sacro fra i portieri dell’epoca. “Lo tiro alla tua destra – disse Albano – cerca di arrivarci stavolta, ma senza muoverti prima del fischio.” Di interno destro, rasoterra, Albano infilò la porta di Fiore disteso alla vana ricerca del pallone. “È scientifico – disse Albano – se sei al centro della porta non riuscirai mai a fermare un tiro forte, rasoterra e a fil di palo.” È così: è stato sperimentato. Solo che bisogna avere nel piede di battuta una precisione millimetrica; la qualcosa non è da tutti.
Torno alla gara. È andata male, ma non malissimo. Archiviati da tempo i sogni di gloria, anche un pareggio, quando, per un motivo o un altro, non si riesce ad arrivare al risultato pieno, può essere accettato. Siamo alla stretta finale e la salvezza va conquistata anticipatamente, senza che siano riservati grossi patemi d’animo. Per intanto andiamo a recuperare giovedì la gara con il Latina. Sappiamo tutti quelli che successe a dicembre. I “tavolini” sono stati serviti abbondantemente nelle aule dei tribunali sportivi, tipo barba, capelli e shampoo. La parola definitiva passa al campo, che, come sempre, è giudice inappellabile.
Sarà di sicuro una partita molto tirata con in ballo tanti buoni motivi di risentimento e di orgoglio, da parte paganese.
Vediamo come va a finire.
Nino Ruggiero - PaganeseGraffiti
L’immagine di Scarpa che allontana Girardi per sistemare il pallone sul dischetto è ancora ferma sulla retina. È sicuro del fatto suo Scarpa; tanto sicuro che non vuole sentire ragioni e non vuole essere messo in discussione come rigorista: il tiro spetta a lui. Vuole mettere il sigillo alla gara, come già fatto in altre occasioni; vuole essere il protagonista indiscutibile; intende essere l’uomo partita, quello che firma il gol della vittoria anche se la gara è ancora tutta da giocare perché mancano ancora buoni venticinque minuti alla fine. Silenzio tombale al momento della breve rincorsa. In tribuna, come di consueto, sortilegi e scaramanzia: c’è chi chiude gli occhi, c’è chi guarda in cielo, c’è chi dà le spalle al campo augurandosi che ci sia di lì a poco il boato che di solito segue una realizzazione. Ma sono in tanti a fissare, al pari di una implacabile e lenta moviola, i passi di Scarpa che precedono il tiro. Sono attimi infiniti; attimi che sembrano durare un’eternità. Tira Scarpa e il pallone, colpito di forza più che d’astuzia, viene intercettato dal portiere avversario che si butta sulla sua destra e, di piede, miracolosamente, riesce a sventare il gol. Il boato c’è; ma arriva da un’altra sponda, quella occupata da non meno di trecento tifosi beneventani.
Poteva essere, ma non è stato. Questo è il gioco del calcio.
Dà dimostrazione di buona inquadratura il Benevento. Comincia in salita la gara della Paganese che subisce per almeno un quarto d’ora iniziale la supremazia territoriale degli avversari. Un caldo vento di scirocco, intanto, impazza sul manto erboso del “Marcello Torre” e il gioco risulta spesso spezzettato proprio per le folate di vento che falsano le traiettorie. Un quarto d’ora, non di più, dura lo sterile predominio territoriale degli stregoni. La Paganese ricuce il reparto di centrocampo dove Romondini fino a quel momento appariva quasi circondato da un nugolo di avversari bravi nell’arte del palleggio; si rivede all’opera un immenso Ciarcià, bravissimo a interpretare sia la fase difensiva che di disimpegno e di rifinitura. È quello di oggi (e quello di Carrara, per la verità) il vero Ciarcià, un calciatore mai visto in forma così smagliante e che sprizza energia giovanile da tutti i pori, un moto perpetuo inesauribile, avanti e indietro senza fermarsi mai; un calciatore che, se mantiene l’attuale stato di forma, risulterà il migliore acquisto per quest’ultima parte di campionato.
Dunque cresce Ciarcià, si fa sentire più che vedere anche Soligo, e allora Romondini può giocare come sa, a testa alta; può organizzare il gioco, può innescare la potenzialità offensiva di un vigoroso Girardi mai domo al centro dell’attacco. Se la vede brutta il Benevento quando la Paganese accelera, quando Nunzella spinge sulla fascia sinistra e quando Ciarcià per ben due volte, dopo aver conquistato palla, con slalom entusiasmanti degni del Tomba prima maniera, insidia con due bordate micidiali la porta di Gori. I due tiri, uno di seguito all’altro, quasi fotocopie, terminano di un niente alla destra del portiere sannita che, annichilito, può solo guardare la sfera terminare sul fondo.
È un crescendo quello della Paganese, alla mezzora di gioco. Romondini è l’incaricato speciale a battere i calci d’angolo. Con un vento forte che spira in favore un calcio d’angolo è qualcosa in più di una semplice punizione. Tre calci d’angolo di seguito fanno venire i brividi alla difesa beneventana. Sul primo, battuto sempre da Romondini che ha le chiavi in mano di ogni punizione indiretta, il portiere Gori si salva pur uscendo a vuoto: due attaccanti della Paganese, Tortori e Caturano, e subito dopo anche il difensore Perrotta, non riescono a trovare i tempi giusti per l’impatto con il pallone che quasi danza beffardamente sulla linea di porta. Sul secondo, è il primo palo ad opporsi ad un astuto tentativo di realizzazione diretta. Sul terzo, è Pepe che in un groviglio di calciatori riesce a svettare e a colpire di testa; il pallone sembra indirizzato senza scampo a fil di palo ma viene smorzato da un difensore avversario ad un metro dalla linea di porta e Gori, con un tuffo a terra alla sua sinistra, se lo ritrova miracolosamente fra le mani.
Ma non è finita. L’azione della Paganese è tambureggiante e la difesa del Benevento pare in grossa difficoltà. Quasi allo scadere del tempo si sviluppa l’occasione più ghiotta per passare in vantaggio. Ennesima punizione battuta dalla tre quarti in avanti da Romondini, un difensore respinge alla meno peggio e la palla termina in piena area, sui piedi di Perrotta, tutto spostato sulla sinistra. Maldestro l’impatto del sinistro di Perrotta nei confronti dell’invitante pallone che viene colpito malissimo; “da difensore vecchia maniera” - avrebbe detto qualche cronista di un tempo che fu. Sia chiaro, nessuna demerito per Perrotta che anzi deve essere considerato come una delle note liete della giornata; attento, preciso, puntiglioso, finanche elegante il giovane difensore pescarese che non ha sbagliato un intervento. Un gol, certo, avrebbe premiato la sua bella gara e lo avrebbe consacrato anche nelle vesti di goleador. Sarà per un’altra volta.
Nel calcio troppi errori possono costare caro. Ma soprattutto costa cara la mancata realizzazione del calcio di rigore nella fase centrale della partita. L’errore di Scarpa dal dischetto alla fine risulterà determinante. Inutile rivisitare l’episodio, inutile rimpiangere un qualcosa che poteva essere e non è stato. Piuttosto sarebbe solo il caso di riflettere sulla scelta di esecuzione del tiro dal dischetto risultato fatale dagli undici metri; non per mettere minimamente in discussione la bravura di Scarpa, quanto per il fatto che oggi come oggi quasi tutti i portieri conoscono a memoria i rigoristi che settimanalmente possono incontrare sulla loro strada. Sanno delle loro attitudini, sanno principalmente l’angolo preferito che il rigorista cerca. Non vorrei sbagliarmi ma mi sembra di poter dire che Scarpa dal dischetto cerca quasi sempre l’angolo alla destra del portiere, anche se oggi ha tentato il tiro forte e centrale; un portiere aggiornato in questo tipo di casistica lo sa e non ha nemmeno bisogno di dare fondo al suo istinto per lanciarsi sulla sua destra. Se il tiro è potente, rasoterra e a fil di palo puoi anche indovinare l’angolo, ma non riesci a prenderlo. Altre soluzioni, per il prosieguo del campionato, è meglio tenerle in caldo: non si sa mai, anche se bisogna dire che i rigori si segnano e si falliscono dovunque, anche nella massima serie e anche da parte di conclamati campioni.
C’era un calciatore della Paganese degli anni Settanta, Tonino Albano, cresciuto alla corte del Napoli, campione come pochi in terza serie, che era un vero cecchino dal dischetto. Un giorno come un altro, durante un allenamento, era l’anno di Rambone allenatore, mi dimostrò come non si riesce a neutralizzare un calcio di rigore anche se conosci in anticipo l’angolo dove è indirizzato. Nella circostanza in porta c’era Pasquale Fiore, altro napoletano doc, un mostro sacro fra i portieri dell’epoca. “Lo tiro alla tua destra – disse Albano – cerca di arrivarci stavolta, ma senza muoverti prima del fischio.” Di interno destro, rasoterra, Albano infilò la porta di Fiore disteso alla vana ricerca del pallone. “È scientifico – disse Albano – se sei al centro della porta non riuscirai mai a fermare un tiro forte, rasoterra e a fil di palo.” È così: è stato sperimentato. Solo che bisogna avere nel piede di battuta una precisione millimetrica; la qualcosa non è da tutti.
Torno alla gara. È andata male, ma non malissimo. Archiviati da tempo i sogni di gloria, anche un pareggio, quando, per un motivo o un altro, non si riesce ad arrivare al risultato pieno, può essere accettato. Siamo alla stretta finale e la salvezza va conquistata anticipatamente, senza che siano riservati grossi patemi d’animo. Per intanto andiamo a recuperare giovedì la gara con il Latina. Sappiamo tutti quelli che successe a dicembre. I “tavolini” sono stati serviti abbondantemente nelle aule dei tribunali sportivi, tipo barba, capelli e shampoo. La parola definitiva passa al campo, che, come sempre, è giudice inappellabile.
Sarà di sicuro una partita molto tirata con in ballo tanti buoni motivi di risentimento e di orgoglio, da parte paganese.
Vediamo come va a finire.
Nino Ruggiero - PaganeseGraffiti
Il punto della situazione: In attesa del big match in programma questa sera il Perugia si prende il secondo posto: il Latina non sa più vincere.
E’ stata una giornata ricca di sorprese quella che andrà
definitivamente in archivio questa sera con il posticipo del Partenio
tra Avellino e Nocerina. I botti si sono registrati sia in cima che in
coda con la sorprendente vittoria della Carrarese in trasferta a Gubbio
ed il sorpasso del Perugia sul Latina al secondo posto della classifica
generale.
I grifoni con una grande prova di autorità si sono imposti 4-2 a Catanzaro portandosi a due sole lunghezze dall’Avellino che si giocherà al Partenio, contro la Nocerina, una fetta consistente di promozione. In caduta libera è invece quella designata come la principale antagonista degli irpini fino a qualche settimana fa, ovvero il Latina. I pontini hanno perso altri punti in casa impattando contro il modesto Prato e scivolando momentaneamente al terzo posto.
A cinque giornate dal termine il Pisa si ritrova a lottare per i play off grazie al rigore di Favasuli che al 93′ ha condannato alla sconfitta il Frosinone (2-1) nello scontro diretto di giornata. A gioire è anche il Benevento il cui pareggio a Pagani acquisisce valore inestimabile visto il raggiungimento della quinta piazza in coabitazione con i ciociari.
L’altro zero a zero di giornata è maturato al Puttilli di Barletta dove i padroni di casa ed il Sorrento si sono praticamente fatti del male da soli dividendosi la posta in palio. La Carrarese, ultima in classifica, è a solo un punto dalla zona play out e l’ha messa nel mirino risollevandosi dopo quattro sconfitte consecutive.
Infine va segnalato il bel successo dell’Andria sul Viareggio che consente agli uomini di Cosco di rifiatare e che condanna i versiliesi alla zona play out. Con il pareggio ottenuto contro il Benevento, infatti, la Paganese (che ha anche una gara in meno) ha scavalcato proprio i bianconeri in undicesima posizione. Se il campionato finisse ora gli azzurrostellati sarebbero salvi.
http://benevento.ottopagine.net/
I grifoni con una grande prova di autorità si sono imposti 4-2 a Catanzaro portandosi a due sole lunghezze dall’Avellino che si giocherà al Partenio, contro la Nocerina, una fetta consistente di promozione. In caduta libera è invece quella designata come la principale antagonista degli irpini fino a qualche settimana fa, ovvero il Latina. I pontini hanno perso altri punti in casa impattando contro il modesto Prato e scivolando momentaneamente al terzo posto.
A cinque giornate dal termine il Pisa si ritrova a lottare per i play off grazie al rigore di Favasuli che al 93′ ha condannato alla sconfitta il Frosinone (2-1) nello scontro diretto di giornata. A gioire è anche il Benevento il cui pareggio a Pagani acquisisce valore inestimabile visto il raggiungimento della quinta piazza in coabitazione con i ciociari.
L’altro zero a zero di giornata è maturato al Puttilli di Barletta dove i padroni di casa ed il Sorrento si sono praticamente fatti del male da soli dividendosi la posta in palio. La Carrarese, ultima in classifica, è a solo un punto dalla zona play out e l’ha messa nel mirino risollevandosi dopo quattro sconfitte consecutive.
Infine va segnalato il bel successo dell’Andria sul Viareggio che consente agli uomini di Cosco di rifiatare e che condanna i versiliesi alla zona play out. Con il pareggio ottenuto contro il Benevento, infatti, la Paganese (che ha anche una gara in meno) ha scavalcato proprio i bianconeri in undicesima posizione. Se il campionato finisse ora gli azzurrostellati sarebbero salvi.
http://benevento.ottopagine.net/
Paganese-Benevento. Dalla sala stampa.
Gianluca Grassadonia, allenatore della Paganese.
Difficile commentare una partita così, mi dispiace per come è finita dopo aver visto come l’avevamo preparata nei giorni precedenti. Purtroppo non siamo riusciti in alcun modo a sbloccarla. La cosa importante, il lato positivo, è la prestazione della squadra.
Il Benevento attualmente , per le partite che ho visto finora da quando è arrivato Carboni (ancora imbattuto), offre la miglior espressione di gioco del girone.
Oggi il vento ha impedito ad entrambe le squadre di giocare al proprio meglio. Ripeto c’è ancora tanto rammarico.
La prossima partita col Latina rappresenta molto per noi, così come rappresentava molto la partita di oggi.
Questa è una squadra che quando gioca col coltello tra i denti è difficile da affrontare per tutti.
Il Benevento è venuto qui col vento in poppa, ed è stato difficile per loro fare il loro consueto gioco.
La partita di oggi è l’emblema di questa stagione. Ogni volta che la Paganese ha giocato con complicità, da squadra, ha sempre fatto bene. Finora abbiamo avuti molti alti e bassi. Tutti potevano dare di più, ma nel complesso hanno fatto una grande partita, ricordo su tutti Perrotta che è solo un ’94.
Guido Carboni, allenatore del Benevento.
Partita non facile, soprattutto a causa del forte vento; abbiamo fatto una buona prima mezz’ora in cui avevamo quasi sempre la palla noi. Nel secondo tempo siamo calati, era una partita che poteva decidersi su un calcio piazzato o qualsiasi altro episodio.
A proposito di episodi, per me il rigore assegnato alla Paganese è stato alquanto generoso; se si danno rigori simili, allora vuol dire che se ne devono dare decine ogni partita.
Per me il risultato finale è giusto per entrambe le squadre, per quello che alla fine si è visto in campo.
Il mio umore è sempre lo stesso da quando sono arrivato a Benevento; non ho mai parlato di “partite della vita” o da “ultima spiaggia”.
Ho una rosa importante e sapevo di avere una situazione con molti diffidati, quindi col Latina ci regoleremo di conseguenza.
Abbiamo un nostro obiettivo e con calma e serenità speriamo di raggiungerlo, vedremo tra cinque partite se ci saremo riusciti o no.
Ho sostituito Rajcic perché vedevo che venivamo spesso scavalcati a centrocampo, inserendo Germinale ho cercato quindi più profondità.
Anaclerio stanotte ha avuto un attacco influenzale, non era al meglio, e quindi volendo avere sempre al meglio tutti i calciatori, ho deciso di far giocare Bolzan che tra l’altro oggi ha giocato una buona partita.
Anche Rinaldi stanotte ha avuto un po’ di influenza.
Mi dispiace solo di non essere stati più incisivi nel primo tempo, sfruttando quindi la mole di gioco creata.
Ora ci preparemo per la prossima sfida tra quindici giorni col Latina. Speriamo di andare al meglio nelle partite finali, avendo ben tre partite da giocare in casa. In classifica siamo tutti lì.
Giampaolo Ciarcià, centrocampista della Paganese.
La cosa importante oggi era fare bene a livello di squadra, ovviamente sono contento anche della mia prestazione. Ho provato spesso a tirare sfruttando il vento a favore, abbiamo fatto molto poco nonostante avessimo davanti il Benevento che è una squadra che a inizio anno era stata costruita per vincere.
Abbiamo tre giorni per preparare la partita di recupero col Latina.
Nei primi sei mesi ci siamo trovati nella parte alta della classifica, ora siamo in quella bassa, in questi frangenti non sempre è facile reagire.
Mi spiace per Scarpa, se non fosse stato per il suo errore sul dischetto del rigore, ora stavamo parlando di un’altra partita. C’è molto rammarico ma la strada da percorrere è quella giusta. Questo fa parte del calcio.
Enrico Pepe, difensore della Paganese.
La partita di oggi è stata un po’ lo specchio della nostra stagione: giochiamo bene ma non riusciamo a finalizzare.
Penso che se continuiamo su questa strada, alla fine potremo raccogliere qualcosa. Abbiamo giocato bene tutti in difesa, ma anche gli altri compagni nei reparti di centrocampo e attacco. Perrotta anche se giovane penso che possa arrivare lontano.
www.sanniosport.info
Difficile commentare una partita così, mi dispiace per come è finita dopo aver visto come l’avevamo preparata nei giorni precedenti. Purtroppo non siamo riusciti in alcun modo a sbloccarla. La cosa importante, il lato positivo, è la prestazione della squadra.
Il Benevento attualmente , per le partite che ho visto finora da quando è arrivato Carboni (ancora imbattuto), offre la miglior espressione di gioco del girone.
Oggi il vento ha impedito ad entrambe le squadre di giocare al proprio meglio. Ripeto c’è ancora tanto rammarico.
La prossima partita col Latina rappresenta molto per noi, così come rappresentava molto la partita di oggi.
Questa è una squadra che quando gioca col coltello tra i denti è difficile da affrontare per tutti.
Il Benevento è venuto qui col vento in poppa, ed è stato difficile per loro fare il loro consueto gioco.
La partita di oggi è l’emblema di questa stagione. Ogni volta che la Paganese ha giocato con complicità, da squadra, ha sempre fatto bene. Finora abbiamo avuti molti alti e bassi. Tutti potevano dare di più, ma nel complesso hanno fatto una grande partita, ricordo su tutti Perrotta che è solo un ’94.
Guido Carboni, allenatore del Benevento.
Partita non facile, soprattutto a causa del forte vento; abbiamo fatto una buona prima mezz’ora in cui avevamo quasi sempre la palla noi. Nel secondo tempo siamo calati, era una partita che poteva decidersi su un calcio piazzato o qualsiasi altro episodio.
A proposito di episodi, per me il rigore assegnato alla Paganese è stato alquanto generoso; se si danno rigori simili, allora vuol dire che se ne devono dare decine ogni partita.
Per me il risultato finale è giusto per entrambe le squadre, per quello che alla fine si è visto in campo.
Il mio umore è sempre lo stesso da quando sono arrivato a Benevento; non ho mai parlato di “partite della vita” o da “ultima spiaggia”.
Ho una rosa importante e sapevo di avere una situazione con molti diffidati, quindi col Latina ci regoleremo di conseguenza.
Abbiamo un nostro obiettivo e con calma e serenità speriamo di raggiungerlo, vedremo tra cinque partite se ci saremo riusciti o no.
Ho sostituito Rajcic perché vedevo che venivamo spesso scavalcati a centrocampo, inserendo Germinale ho cercato quindi più profondità.
Anaclerio stanotte ha avuto un attacco influenzale, non era al meglio, e quindi volendo avere sempre al meglio tutti i calciatori, ho deciso di far giocare Bolzan che tra l’altro oggi ha giocato una buona partita.
Anche Rinaldi stanotte ha avuto un po’ di influenza.
Mi dispiace solo di non essere stati più incisivi nel primo tempo, sfruttando quindi la mole di gioco creata.
Ora ci preparemo per la prossima sfida tra quindici giorni col Latina. Speriamo di andare al meglio nelle partite finali, avendo ben tre partite da giocare in casa. In classifica siamo tutti lì.
Giampaolo Ciarcià, centrocampista della Paganese.
La cosa importante oggi era fare bene a livello di squadra, ovviamente sono contento anche della mia prestazione. Ho provato spesso a tirare sfruttando il vento a favore, abbiamo fatto molto poco nonostante avessimo davanti il Benevento che è una squadra che a inizio anno era stata costruita per vincere.
Abbiamo tre giorni per preparare la partita di recupero col Latina.
Nei primi sei mesi ci siamo trovati nella parte alta della classifica, ora siamo in quella bassa, in questi frangenti non sempre è facile reagire.
Mi spiace per Scarpa, se non fosse stato per il suo errore sul dischetto del rigore, ora stavamo parlando di un’altra partita. C’è molto rammarico ma la strada da percorrere è quella giusta. Questo fa parte del calcio.
Enrico Pepe, difensore della Paganese.
La partita di oggi è stata un po’ lo specchio della nostra stagione: giochiamo bene ma non riusciamo a finalizzare.
Penso che se continuiamo su questa strada, alla fine potremo raccogliere qualcosa. Abbiamo giocato bene tutti in difesa, ma anche gli altri compagni nei reparti di centrocampo e attacco. Perrotta anche se giovane penso che possa arrivare lontano.
www.sanniosport.info
Paganese e Benevento: tanto cuore, ma al Torre termina 0-0.
Dopo una breve fase di studio, il Benevento si fa vedere dalle parti di Marruocco. Al 10’ Montiel ci prova dalla distanza su punizione, ma la palla termina sul fondo. Dopo sette minuti tocca alla Paganese: da distanza ravvicinata ci provano prima Girardi, poi Soligo, ma Gori si fa trovare pronto e sventa tutto. Al 25’ paura per la compagine giallorossa: Bolzan perde palla sulla mediana, recupera Ciarcià e tira dalla distanza, ma la sfera termina fuori. Alla mezz’ora, quest’ultimo si ripete, ma con scarso successo. Al 35’ la Paganese molto vicina al vantaggio con una rovesciata di Tortori, ma per fortuna del Benevento e complice uno splendido Gori, il risultato resta invariato sullo zero a zero. A pochi minuti dal duplice fischio i padroni di casa sfiorano la marcatura: punizione di Romondini, intercetta Perrotta che calcia al volo, ma non inquadra la porta.
Nella ripresa, parte subito bene il Benevento con un tiro di Montiel dalla distanza. All’11 Tortori, sulla trequarti, calcia al volo, la conclusione termina tra le braccia di Gori. Al 21’ trattenuta di D’Anna su Girardi, per l’arbitro è rigore. Dagli undici metri parte Scarpa, Gori riesce a deviare, ma si infortuna alla caviglia sinistra. Al suo posto entra Mancinelli. Al 35’ errore della difesa azzurra, complice il vento, ma il tiro di Mancosu non inquadra la porta. Nel finale ancora brividi per il Benevento, ma la Paganese non riesce a gonfiare la rete. risultato, dunque, che rimane invariato sullo 0-0.
Christian Schipani - beneventocalcio.it
Nella ripresa, parte subito bene il Benevento con un tiro di Montiel dalla distanza. All’11 Tortori, sulla trequarti, calcia al volo, la conclusione termina tra le braccia di Gori. Al 21’ trattenuta di D’Anna su Girardi, per l’arbitro è rigore. Dagli undici metri parte Scarpa, Gori riesce a deviare, ma si infortuna alla caviglia sinistra. Al suo posto entra Mancinelli. Al 35’ errore della difesa azzurra, complice il vento, ma il tiro di Mancosu non inquadra la porta. Nel finale ancora brividi per il Benevento, ma la Paganese non riesce a gonfiare la rete. risultato, dunque, che rimane invariato sullo 0-0.
Christian Schipani - beneventocalcio.it
24.3.13
In una giornata in cui il vento l'ha fatta da padrone, la Paganese non riesce a spuntarla sul Benevento.
In una giornata in cui il vento l'ha fatta da padrone, la Paganese non riesce a spuntarla sul Benevento. Gli azzurro-stellati colpiscono un palo nel primo tempo con Romondini e vanno più volte ancora vicini al gol. Nella ripresa falliscono un calcio di rigore con Scarpa che si fa parare il tiro dal portiere sannita.
Nella foto Scarpa sistema il pallone sul dischetto mentre i calciatori del Benevento si attardano a protestare con l'arbitro.
Appuntamento a domani con la rubrica “Così è (anche se non vi pare)” su http://
Paganese-Benevento 0-0: l'ennesima occasione gettata al vento.
Non riesce ad andare oltre lo zero a zero la Paganese nel derby del
"Marcello Torre" con il Benevento. Non può far altro che recriminare la
compagine del tecnico Gianluca Grassadonia per l'enorme mole di gioco
prodotta, soprattutto nella prima frazione di gioco, senza però riuscire
a concretizzare. L'episodio più nitido giunge a metà ripresa ma il neo
entrato Scarpa dagli undici metri si fa ipnotizzare da Gori.
Grassadonia conferma il 3-5-2 di Carrara così come l'undici di partenza con un'unica novità. Al centro della difesa recupera l'argentino Fernandez che prende il posto di Fusco squalificato. Ai lati Pepe e il baby Perrotta che esordisce dal primo minuto davanti al pubblico amico. In mediana confermato Tortori, a discapito di Scarpa. In attacco Caturano affianca l'ariete Girardi.
B Dopo una lunga fase di studio è la Paganese a rompere gli indugi poco dopo il quarto d'ora: Girardi dribbla un avversario al limite, ma al momento della conclusione viene anticipato. La sfera giunge a Soligo che, però, non riesce ad impensierire Gori. Al 25' è Ciarcià a provarci dai venticinque metri la sfera termina di poco a lato; stesso esito cinque minuti dopo. Al 35' la Paganese sfiora il vantaggio: lungo batti e ribatti in area di rigore, Tortori prova la conclusione da distanza ravvicinata ma l'estremo difensore giallorosso smanaccia in angolo. Direttamente dal conseguente corner, Romondini colpisce il palo. Ed è proprio dai tiri dalla bandierina che giungono i maggiori pericoli per Gori: al 39' ci prova direttamente Romondini ma Gori è attento. Un minuto dopo svetta indisturbato Pepe, ma il numero uno beneventano in qualche modo riesce a bloccare a terra. Al 44' continua il monologo azzurro: punizione dalla distanza di Romondini, la sfera deviata giunge a Perrotta che, però, svirgola al momento della conclusione.
La seconda frazione di gioco si apre su ritmi molto diversi rispetto alla prima frazione di gioco ma resta sempre di marca azzurrostellata. Al 23' l'oocasione più ghiotta per passare in vantaggio: Mengoni commette un ingenuo fallo ai danni di Girardi con il direttore di gara che assegna il tiro dagli undici metri. Dal dischetto, però, il neo entrato Scarpa preferisce la conclusione forte e centrale trovando la risposta di piede di Gori. La gara termina praticamente qui. A nulla valgono i sette minuti di recupero. Per la Paganese tanto rammarico e l'ennesima occasione per rialzarsi buttata via
www.paganese.net
foto da paganinotizie.it
Grassadonia conferma il 3-5-2 di Carrara così come l'undici di partenza con un'unica novità. Al centro della difesa recupera l'argentino Fernandez che prende il posto di Fusco squalificato. Ai lati Pepe e il baby Perrotta che esordisce dal primo minuto davanti al pubblico amico. In mediana confermato Tortori, a discapito di Scarpa. In attacco Caturano affianca l'ariete Girardi.
B Dopo una lunga fase di studio è la Paganese a rompere gli indugi poco dopo il quarto d'ora: Girardi dribbla un avversario al limite, ma al momento della conclusione viene anticipato. La sfera giunge a Soligo che, però, non riesce ad impensierire Gori. Al 25' è Ciarcià a provarci dai venticinque metri la sfera termina di poco a lato; stesso esito cinque minuti dopo. Al 35' la Paganese sfiora il vantaggio: lungo batti e ribatti in area di rigore, Tortori prova la conclusione da distanza ravvicinata ma l'estremo difensore giallorosso smanaccia in angolo. Direttamente dal conseguente corner, Romondini colpisce il palo. Ed è proprio dai tiri dalla bandierina che giungono i maggiori pericoli per Gori: al 39' ci prova direttamente Romondini ma Gori è attento. Un minuto dopo svetta indisturbato Pepe, ma il numero uno beneventano in qualche modo riesce a bloccare a terra. Al 44' continua il monologo azzurro: punizione dalla distanza di Romondini, la sfera deviata giunge a Perrotta che, però, svirgola al momento della conclusione.
La seconda frazione di gioco si apre su ritmi molto diversi rispetto alla prima frazione di gioco ma resta sempre di marca azzurrostellata. Al 23' l'oocasione più ghiotta per passare in vantaggio: Mengoni commette un ingenuo fallo ai danni di Girardi con il direttore di gara che assegna il tiro dagli undici metri. Dal dischetto, però, il neo entrato Scarpa preferisce la conclusione forte e centrale trovando la risposta di piede di Gori. La gara termina praticamente qui. A nulla valgono i sette minuti di recupero. Per la Paganese tanto rammarico e l'ennesima occasione per rialzarsi buttata via
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Top & Flop di Paganese-Benevento.
Termina in parità il match tra Paganese e Benevento. Questi i top e i flop del match.
TOP:
Ciarcià (Paganese): dopo il gol di Carrara, contro la sua ex squadra disputa una grande partita. Tanta corsa, tanto sacrificio e qualche cross molto invitante per i compagni. RINATO
Gori (Benevento): para un rigore a Scarpa e, in pratica, decide la gara. In quest'occasione si infortuna ed è costretto ad abbandonare il campo. DECISIVO
FLOP:
Scarpa (Paganese): entra in campo nella ripresa e si rende protagonista per il calcio di rigore sbagliato, oltre a tanti errori elementari sicuramente non da lui. ASSENTE
D'Anna (Benevento): regala un calcio di rigore agli avversari trattenendo Girardi sotto gli occhi degli altri. Per sua fortuna, Gori rimedia all'errore. INGENUO
tuttolegapro.com
TOP:
Ciarcià (Paganese): dopo il gol di Carrara, contro la sua ex squadra disputa una grande partita. Tanta corsa, tanto sacrificio e qualche cross molto invitante per i compagni. RINATO
Gori (Benevento): para un rigore a Scarpa e, in pratica, decide la gara. In quest'occasione si infortuna ed è costretto ad abbandonare il campo. DECISIVO
FLOP:
Scarpa (Paganese): entra in campo nella ripresa e si rende protagonista per il calcio di rigore sbagliato, oltre a tanti errori elementari sicuramente non da lui. ASSENTE
D'Anna (Benevento): regala un calcio di rigore agli avversari trattenendo Girardi sotto gli occhi degli altri. Per sua fortuna, Gori rimedia all'errore. INGENUO
tuttolegapro.com
La parata di Gori sul rigore di Scarpa decide il derby campano.
Termina con un pareggio molto combattuto il derby campano tra Paganese e Benevento.
Al “Torre”, azzurrostellati e sanniti si dividono la posta in palio al
termine di una partita decisa dalla parata di Gori sul calcio di rigore
di Scarpa.
Il tecnico azzurrostellato Grassadonia, che deve fare a meno di capitan Fusco per squalifica, vara il 3-5-2. In attacco la coppia Girardi-Caturano, Tortori inserito come terzo di centrocampo.
Per il Benevento, Carboni sceglie il 4-3-1-2. Marchi agisce alle spalle di Mancosu e Marotta.
La partita è molto combattuta sin dalle prime battute, come ogni derby che si rispetti. La prima occasione del match arriva dopo 10 minuti ed è di marca ospite: Montiel su punizione dai 25 metri sfiora la traversa. La risposta azzurrostellata sta in una botta di sinistro dell'ex Ciarcià che termina a lato. Al 35' succede un po' di tutto: prima una spizzata di Girardi, poi una rovesciata di Tortori attraversano l'area beneventana, ma in entrambi i casi nessun azzurrostellato riesce a spingere la palla in rete. Nei minuti successivi i padroni di casa vanno vicinissimi al gol su situazioni di corner in almeno altre due occasioni.
La ripresa è meno emozionante. Bisogna aspettare 20 minuti per vedere un'azione degna di nota: si tratta del tiro d'esterno di Tortori. La partita si accende due mintui dopo, quando l'arbitro Olivieri concede un rigore alla Paganese per trattenuta in area su Girardi. Dal dischetto, Scarpa si fa ipnotizzare da Gori. L'ex estremo difensore della Nocerina è costretto ad uscire per il dolore al piede sinistro con cui ha respinto la conclusione. Al suo posto Mancinelli. E', paradossalmente, l'ultima emozione di un match che ha visto poco gioco da entrambe le parti.
Paganese-Benevento 0-0
Paganese (3-5-2): Marruocco; Pepe, Fernandez, Perrotta; Ciarcià, Soligo, Romondini, Tortori (92' Fava), Nunzella; Girardi, Caturano (54' Scarpa). A disp.: Robertiello, Pastore, Calvarese, Franco, Babù. All.: Grassadonia
Benevento (4-3-1-2): Gori (68' Mancinelli); D'Anna, Mengoni, Signorini, Bolzan; Davì, Rajcic (63' Germinale), Montiel; Marchi (77' Espinal); Marotta, Mancosu. A disp.: Anaclerio, Carotti, Cristiani, Falzarano, Germinale. All.: Carboni
Arbitro: Mirko Olivieri di Palermo (Gori – Bettegoni)
Note: giornata soleggiata. Spettatori 1500, di cui 300 provenienti da Benevento. Ammoniti: Nunzella, Perrotta (P), Rajcic, Montiel, Mengoni, D'Anna (B). Recupero: 1', 7'. Al 67' Gori respinge un calcio di rigore a Scarpa.
da tuttolegapro.com
Il tecnico azzurrostellato Grassadonia, che deve fare a meno di capitan Fusco per squalifica, vara il 3-5-2. In attacco la coppia Girardi-Caturano, Tortori inserito come terzo di centrocampo.
Per il Benevento, Carboni sceglie il 4-3-1-2. Marchi agisce alle spalle di Mancosu e Marotta.
La partita è molto combattuta sin dalle prime battute, come ogni derby che si rispetti. La prima occasione del match arriva dopo 10 minuti ed è di marca ospite: Montiel su punizione dai 25 metri sfiora la traversa. La risposta azzurrostellata sta in una botta di sinistro dell'ex Ciarcià che termina a lato. Al 35' succede un po' di tutto: prima una spizzata di Girardi, poi una rovesciata di Tortori attraversano l'area beneventana, ma in entrambi i casi nessun azzurrostellato riesce a spingere la palla in rete. Nei minuti successivi i padroni di casa vanno vicinissimi al gol su situazioni di corner in almeno altre due occasioni.
La ripresa è meno emozionante. Bisogna aspettare 20 minuti per vedere un'azione degna di nota: si tratta del tiro d'esterno di Tortori. La partita si accende due mintui dopo, quando l'arbitro Olivieri concede un rigore alla Paganese per trattenuta in area su Girardi. Dal dischetto, Scarpa si fa ipnotizzare da Gori. L'ex estremo difensore della Nocerina è costretto ad uscire per il dolore al piede sinistro con cui ha respinto la conclusione. Al suo posto Mancinelli. E', paradossalmente, l'ultima emozione di un match che ha visto poco gioco da entrambe le parti.
Paganese-Benevento 0-0
Paganese (3-5-2): Marruocco; Pepe, Fernandez, Perrotta; Ciarcià, Soligo, Romondini, Tortori (92' Fava), Nunzella; Girardi, Caturano (54' Scarpa). A disp.: Robertiello, Pastore, Calvarese, Franco, Babù. All.: Grassadonia
Benevento (4-3-1-2): Gori (68' Mancinelli); D'Anna, Mengoni, Signorini, Bolzan; Davì, Rajcic (63' Germinale), Montiel; Marchi (77' Espinal); Marotta, Mancosu. A disp.: Anaclerio, Carotti, Cristiani, Falzarano, Germinale. All.: Carboni
Arbitro: Mirko Olivieri di Palermo (Gori – Bettegoni)
Note: giornata soleggiata. Spettatori 1500, di cui 300 provenienti da Benevento. Ammoniti: Nunzella, Perrotta (P), Rajcic, Montiel, Mengoni, D'Anna (B). Recupero: 1', 7'. Al 67' Gori respinge un calcio di rigore a Scarpa.
da tuttolegapro.com
Gori para un rigore a Scarpa e il Benevento esce indenne dal Torre di Pagani: 0-0 il risultato finale.
I giallorossi impattano a Pagani ma si ritrovano in zona play off in
virtù della sconfitta del Frosinone che si è arreso in extremis a Pisa.
Tutto apertissimo per i giochi relativi al quinto posto con la
classifica che torna ad accorciarsi. In riferimento al match del Torre,
decisivo l'intervento di Gori su Scarpa al 23'della ripresa. Dopo la
parata di stinco il portiere ha abbandonato il campo per infortunio
lasciando spazio al suo "secondo" Mancinelli.
PRIMO TEMPO:
5′ Destro di Mancosu, palla alta sul fondo.
9′ Punizione di Montiel dai venti metri ma la sfera si perde alta. Era stato bravo in precedenza Mancosu a liberarsi in velocità di due avversari e conquistare il calcio piazzato.
17′ Numero di Girardi al limite dell’area. L’ex giallorosso con un gioco di gambe elude la marcatura di Mengoni e Signorini che però lo contrasta bene in scivolata. La sfera arriva a Soligo che conclude di destro: Gori blocca in due tempi. Prima vera occasione del match.
22′ Ammonito Nunzella per gioco falloso nei confronti di D’Anna.
25′ Ciarcià prova il sinistro dai venti metri ma la mira è imprecisa.
27′ Giallo anche per Rajcic colpevole di un fallo tattico a centrocampo
35′ Doppia clamorosa occasione da gol per la Paganese che con la complicità del vento è riuscita a mettere in seria difficoltà la difesa giallorossa. Gori è miracoloso sulla deviazione sotto misura di Caturano.
37′ Brutto intervento di Montiel su Ciarcià: giallo anche per il paraguayano.
38′ Ancora un miracolo di Gori, stavolta su Fernandez che di testa sugli sviluppi di un corner dalla sinistra ha provato il colpo di testa vincente.
42′ Ammonito anche Perrotta per un fallaccio su Marotta a due passi dall’area di rigore. Posizione ottima ma il Benevento sciupa clamorosamente decidendo di non concludere in porta e provare uno schema inconcludente.
44′ Fernandez si ritrova la sfera tra i piedi sugli sviluppi di una punizione di Romondini. La lucidità non c’è e l’azione sfuma.
46′ Termina il primo tempo del match dopo un minuto di recupero: Paganese-Benevento 0-0 il parziale.
SECONDO TEMPO:
5′ Bomba di Montiel con il destro: palla out di pochissimo. Primo sussulto della ripresa di marca giallorossa.
15′ Ammonito Mengoni
21′ Bel tiro di Tortori, Gori blocca senza problemi
22′ Rigore per la Paganese: D’Anna strattona Girardi in piena area di rigore e Olivieri indica il dischetto. Decisione discutibile per la dinamica, sicuramente un episodio da moviola.
23′ PARATA DI GORI!!!!!!! Scarpa colpisce male e tira centralmente. Ghigo con i piedi si oppone e poi si infortuna alla caviglia sugli sviluppi dell’azione. Si spera nulla di grave ma l’estremo difensore giallorosso deve abbandonare il campo.
38′ Marruocco sbaglia il rinvio e recapita la sfera a Mancosu. Il sardo sbaglia provando la conclusione invece di effettuare il cross per Germinale tutto solo a centro area. L’azione sfuma.
45′ Si è perso moltissimo tempo nella ripresa: saranno sette i minuti di recupero.
48′ Paganese vicinissima al gol. Girardi arriva in leggero ritardo su un cross basso dalla sinistra con la sfera che attraversa l’area piccola senza essere ribadita in rete.
52′ Finisce qui un orribile secondo tempo in cui la Paganese ha fallito il colpo da tre punti con Scarpa che dagli undici metri si è fatto ipnotizzare da Gori. Per il Benevento è il secondo pareggio di fila nonché nono risultato utile consecutivo.
benevento.ottopagine.net
PRIMO TEMPO:
5′ Destro di Mancosu, palla alta sul fondo.
9′ Punizione di Montiel dai venti metri ma la sfera si perde alta. Era stato bravo in precedenza Mancosu a liberarsi in velocità di due avversari e conquistare il calcio piazzato.
17′ Numero di Girardi al limite dell’area. L’ex giallorosso con un gioco di gambe elude la marcatura di Mengoni e Signorini che però lo contrasta bene in scivolata. La sfera arriva a Soligo che conclude di destro: Gori blocca in due tempi. Prima vera occasione del match.
22′ Ammonito Nunzella per gioco falloso nei confronti di D’Anna.
25′ Ciarcià prova il sinistro dai venti metri ma la mira è imprecisa.
27′ Giallo anche per Rajcic colpevole di un fallo tattico a centrocampo
35′ Doppia clamorosa occasione da gol per la Paganese che con la complicità del vento è riuscita a mettere in seria difficoltà la difesa giallorossa. Gori è miracoloso sulla deviazione sotto misura di Caturano.
37′ Brutto intervento di Montiel su Ciarcià: giallo anche per il paraguayano.
38′ Ancora un miracolo di Gori, stavolta su Fernandez che di testa sugli sviluppi di un corner dalla sinistra ha provato il colpo di testa vincente.
42′ Ammonito anche Perrotta per un fallaccio su Marotta a due passi dall’area di rigore. Posizione ottima ma il Benevento sciupa clamorosamente decidendo di non concludere in porta e provare uno schema inconcludente.
44′ Fernandez si ritrova la sfera tra i piedi sugli sviluppi di una punizione di Romondini. La lucidità non c’è e l’azione sfuma.
46′ Termina il primo tempo del match dopo un minuto di recupero: Paganese-Benevento 0-0 il parziale.
SECONDO TEMPO:
5′ Bomba di Montiel con il destro: palla out di pochissimo. Primo sussulto della ripresa di marca giallorossa.
15′ Ammonito Mengoni
21′ Bel tiro di Tortori, Gori blocca senza problemi
22′ Rigore per la Paganese: D’Anna strattona Girardi in piena area di rigore e Olivieri indica il dischetto. Decisione discutibile per la dinamica, sicuramente un episodio da moviola.
23′ PARATA DI GORI!!!!!!! Scarpa colpisce male e tira centralmente. Ghigo con i piedi si oppone e poi si infortuna alla caviglia sugli sviluppi dell’azione. Si spera nulla di grave ma l’estremo difensore giallorosso deve abbandonare il campo.
38′ Marruocco sbaglia il rinvio e recapita la sfera a Mancosu. Il sardo sbaglia provando la conclusione invece di effettuare il cross per Germinale tutto solo a centro area. L’azione sfuma.
45′ Si è perso moltissimo tempo nella ripresa: saranno sette i minuti di recupero.
48′ Paganese vicinissima al gol. Girardi arriva in leggero ritardo su un cross basso dalla sinistra con la sfera che attraversa l’area piccola senza essere ribadita in rete.
52′ Finisce qui un orribile secondo tempo in cui la Paganese ha fallito il colpo da tre punti con Scarpa che dagli undici metri si è fatto ipnotizzare da Gori. Per il Benevento è il secondo pareggio di fila nonché nono risultato utile consecutivo.
benevento.ottopagine.net
Paganese bloccata sullo 0-0 da un Gori paratutto.
Da ilquaderno.it:
Se la trasferta di Prato aveva lasciato l'amaro in bocca, stavolta il pari a reti bianche conquistato a Pagani è sicuramente oro colato per quello che si è visto in campo. Il Benevento allunga la sua striscia positiva in campionato (nove gare senza sconfitte) e, con la vittoria in extremis del Pisa contro il Frosinone, aggancia i ciociari al quinto posto anche se deve guardarsi alle spalle proprio dai toscani che ora si trovano ad una sola lunghezza di ritardo. Poco male, anzi bene, se si considera che i giallorossi a Pagani hanno dannatamente sofferto rischiando più volte di capitolare e trovando in Ghigo Gori il salvatore della Patria. Il portiere sannita ha parato tutto, compreso un calcio di rigore al 69esimo minuto calciato da Scarpa. Gori si è fatto male ed ha chiesto la sostituzione con Mancinelli, poi sette minuti di recupero ma il fortino giallorosso ha retto. Poca bellezza, punto guadagnato ma il Benevento oggi è apparso inconcludente in avanti con Marchi, Marotta, Mancosu e il subentrato Germinale che non hanno mai impensierito Marruocco. Il miglior attaccante del Benevento è risultato essere un buon Montiel con le sue bordate da fuori area.
Mister Carboni ritrova Mancosu che rientra dal turno di squalifica ma perde per infortunio Bonaiuto. In panchina c'è Falzarano, in campo lo stesso undici che ha sconfitto in casa il Sorrento con l'unica variante sull'out sinistro: c'è Bolzan, panchina per Anaclerio. Risponde la Paganese, rinfrancata dal successo di Carrara e dalla decisione del Giudice Sportivo di annullare la vittoria a tavolino al Latina e rigiocare la partita al "Torre". Grassadonia ci prova, una vittoria contro il Benevento potrebbe riaprire i giochi promozione per gli azzurrostellati: in campo ci sono gli ex Ciarcià e Girardi con Caturano preferito a Scarpa. I primi minuti sono di marca giallorossa: Rajcic, Davì e Montiel tengono bene in mezzo al campo e sono ripetuti gli inviti a D'Anna e Bolzan sulle fasce. L'intento di Carboni è quello di sfruttare il gioco aereo delle punte. Nonostante tutto latitano le palle gol e la Paganese, con il passare dei minuti prende campo e si presenta dalle parti di Gori. La prima occasione degna di nota è al 24esimo con l'ex Ciarcià che spara un tiro da fuori area con la palla che termina non lontano dall'incrocio dei pali della porta giallorossa. Rajcic rimedia l'ennesimo giallo, la Paganese sale in cattedra e sfodera un imponente finale di primo tempo: al 36 doppia palla gol per gli azzurrostellati prima con Caturano che sfrutta di un disimpegno errato di Bolzan ed impegna Gori con una bella parata, poi tocca a Fernandez saltare in area tutto solo ma il suo colpo di testa trova ancora i guantoni di Gori che salva il risultato. Il Benevento perde colpi in mezzo al campo e Montiel si fa pure ammonire per un fallo da "arancione". Al 45esimo clamorosa palla gol per Perrotta che si trova a tu per tu con Gori dopo un tiraccio di Romondini ma spreca clamorosamente sparando alto. Dopo un minuto di recupero termina il primo tempo con il Benevento in evidente difficoltà.
Nella ripresa sembra cambiare la musica e, dopo tre minuti, i giallorossi hanno la loro migliore occasione del match: ancora Montiel, supera in serpentina due avversari e spara un bolide da oltre trenta metri che termina di un niente dalla porta di Marruocco. Il Benevento sembra più fluido ma l'illusione dura veramente poco perchè la Paganese torna a farsi pericolosa. Giallo per Mengoni, poi ci prova Tortori senza fortuna. Carboni prova a cambiare modulo: fuori Rajcic, oggi in difficoltà, dentro Germinale e spazio al 4-3-3. Dopo un minuto però la doccia fredda: Girardi guadagna metri in area, D'Anna lo strattona ingenuamente, per l'arbitro Olivieri è rigore con tanto di ammonizione a Germinale per proteste. Dal dischetto si presenta Scarpa, entrato da poco per Caturano, il tiro è forte e preciso ma Gori si supera respingendo il forte tiro con lo stinco. Esultano i tifosi del Benevento, come un gol. Due minuti dopo però, il portierone giallorosso è costretto ad uscire per una botta alla caviglia. Al suo posto entra Mancinelli con Carboni che è costretto a giocarsi l'ultimo cambio reimpostando la squadra: fuori Marchi, dentro Espinal. La Paganese accusa il colpo del rigore fallito ma il Benevento non ne approfitta anche se, all'83esimo Marroucco esagera nel disimpegno e serve involontariamente Mancosu: il fantasista sardo potrebbe aprire per l'accorrente Marotta, invece conclude frettolosamente con un pallonetto sbaglando la misura del tiro. Si arriva al recupero e Olivieri concede ben sette minuti: la Paganese ha ancora una buona palla gol al 93esimo ma il tiro di Soligo è sbilenco. Finisce così, con i padroni di casa a mordersi le mani ed il Benevento che torna nel Sannio imbattuto e con il quinto posto in condominio con il Frosinone. Migliore in campo tra i giallorossi sicuramente il portiere Gori, bene anche Montiel ed il reparto difensivo, in ombra gli attaccanti. Domenica prossima ultimo turno di sosta del campionato in concomitanza con il weekend di Pasqua, poi ci sarà il rush finale con le ultime cinque partite del torneo. Non è un azzardo, vista anche la classifica e le gare che attendono la Strega, affermare che i playoff del Benevento cominciano proprio domenica 7 aprile quando al "Vigorito" arriverà il Latina. Subito dopo Frosinone, Nocerina e Pisa prima di chiudere in casa con il Barletta. Signori, si comincia.
Se la trasferta di Prato aveva lasciato l'amaro in bocca, stavolta il pari a reti bianche conquistato a Pagani è sicuramente oro colato per quello che si è visto in campo. Il Benevento allunga la sua striscia positiva in campionato (nove gare senza sconfitte) e, con la vittoria in extremis del Pisa contro il Frosinone, aggancia i ciociari al quinto posto anche se deve guardarsi alle spalle proprio dai toscani che ora si trovano ad una sola lunghezza di ritardo. Poco male, anzi bene, se si considera che i giallorossi a Pagani hanno dannatamente sofferto rischiando più volte di capitolare e trovando in Ghigo Gori il salvatore della Patria. Il portiere sannita ha parato tutto, compreso un calcio di rigore al 69esimo minuto calciato da Scarpa. Gori si è fatto male ed ha chiesto la sostituzione con Mancinelli, poi sette minuti di recupero ma il fortino giallorosso ha retto. Poca bellezza, punto guadagnato ma il Benevento oggi è apparso inconcludente in avanti con Marchi, Marotta, Mancosu e il subentrato Germinale che non hanno mai impensierito Marruocco. Il miglior attaccante del Benevento è risultato essere un buon Montiel con le sue bordate da fuori area.
Mister Carboni ritrova Mancosu che rientra dal turno di squalifica ma perde per infortunio Bonaiuto. In panchina c'è Falzarano, in campo lo stesso undici che ha sconfitto in casa il Sorrento con l'unica variante sull'out sinistro: c'è Bolzan, panchina per Anaclerio. Risponde la Paganese, rinfrancata dal successo di Carrara e dalla decisione del Giudice Sportivo di annullare la vittoria a tavolino al Latina e rigiocare la partita al "Torre". Grassadonia ci prova, una vittoria contro il Benevento potrebbe riaprire i giochi promozione per gli azzurrostellati: in campo ci sono gli ex Ciarcià e Girardi con Caturano preferito a Scarpa. I primi minuti sono di marca giallorossa: Rajcic, Davì e Montiel tengono bene in mezzo al campo e sono ripetuti gli inviti a D'Anna e Bolzan sulle fasce. L'intento di Carboni è quello di sfruttare il gioco aereo delle punte. Nonostante tutto latitano le palle gol e la Paganese, con il passare dei minuti prende campo e si presenta dalle parti di Gori. La prima occasione degna di nota è al 24esimo con l'ex Ciarcià che spara un tiro da fuori area con la palla che termina non lontano dall'incrocio dei pali della porta giallorossa. Rajcic rimedia l'ennesimo giallo, la Paganese sale in cattedra e sfodera un imponente finale di primo tempo: al 36 doppia palla gol per gli azzurrostellati prima con Caturano che sfrutta di un disimpegno errato di Bolzan ed impegna Gori con una bella parata, poi tocca a Fernandez saltare in area tutto solo ma il suo colpo di testa trova ancora i guantoni di Gori che salva il risultato. Il Benevento perde colpi in mezzo al campo e Montiel si fa pure ammonire per un fallo da "arancione". Al 45esimo clamorosa palla gol per Perrotta che si trova a tu per tu con Gori dopo un tiraccio di Romondini ma spreca clamorosamente sparando alto. Dopo un minuto di recupero termina il primo tempo con il Benevento in evidente difficoltà.
Nella ripresa sembra cambiare la musica e, dopo tre minuti, i giallorossi hanno la loro migliore occasione del match: ancora Montiel, supera in serpentina due avversari e spara un bolide da oltre trenta metri che termina di un niente dalla porta di Marruocco. Il Benevento sembra più fluido ma l'illusione dura veramente poco perchè la Paganese torna a farsi pericolosa. Giallo per Mengoni, poi ci prova Tortori senza fortuna. Carboni prova a cambiare modulo: fuori Rajcic, oggi in difficoltà, dentro Germinale e spazio al 4-3-3. Dopo un minuto però la doccia fredda: Girardi guadagna metri in area, D'Anna lo strattona ingenuamente, per l'arbitro Olivieri è rigore con tanto di ammonizione a Germinale per proteste. Dal dischetto si presenta Scarpa, entrato da poco per Caturano, il tiro è forte e preciso ma Gori si supera respingendo il forte tiro con lo stinco. Esultano i tifosi del Benevento, come un gol. Due minuti dopo però, il portierone giallorosso è costretto ad uscire per una botta alla caviglia. Al suo posto entra Mancinelli con Carboni che è costretto a giocarsi l'ultimo cambio reimpostando la squadra: fuori Marchi, dentro Espinal. La Paganese accusa il colpo del rigore fallito ma il Benevento non ne approfitta anche se, all'83esimo Marroucco esagera nel disimpegno e serve involontariamente Mancosu: il fantasista sardo potrebbe aprire per l'accorrente Marotta, invece conclude frettolosamente con un pallonetto sbaglando la misura del tiro. Si arriva al recupero e Olivieri concede ben sette minuti: la Paganese ha ancora una buona palla gol al 93esimo ma il tiro di Soligo è sbilenco. Finisce così, con i padroni di casa a mordersi le mani ed il Benevento che torna nel Sannio imbattuto e con il quinto posto in condominio con il Frosinone. Migliore in campo tra i giallorossi sicuramente il portiere Gori, bene anche Montiel ed il reparto difensivo, in ombra gli attaccanti. Domenica prossima ultimo turno di sosta del campionato in concomitanza con il weekend di Pasqua, poi ci sarà il rush finale con le ultime cinque partite del torneo. Non è un azzardo, vista anche la classifica e le gare che attendono la Strega, affermare che i playoff del Benevento cominciano proprio domenica 7 aprile quando al "Vigorito" arriverà il Latina. Subito dopo Frosinone, Nocerina e Pisa prima di chiudere in casa con il Barletta. Signori, si comincia.
Paganese - Benevento 0-0: I giallorossi ringraziano Gori e strappano il pari al termine di una prova opaca e fortunata.
Memore della poco convincente prestazione della settimana scorsa, il Benevento sembra partire con il piede giusto e tenta di imporre il proprio ritmo sin dalle prime battute di gioco. Ma come ampiamente previsto, i locali sono avversari tignosi e abili a chiudere ogni varco alla manovra sannita pur senza disdegnare la sortita offensiva grazie alla vivacità di Caturano e Ciarcià che supportano l’ariete Girardi. Il leitmotiv di una gara fortemente condizionata dal vento è sostanzialmente questo, con i giallorossi che hanno il comando delle operazioni e la Paganese più guardinga. La prima chance è di marca azzurrostellata e giunge al 16’ quando l’ex centravanti sannita riesce a girarsi di prepotenza in un fazzoletto di terra e appena entrato in area viene contrastato al momento di battere a rete. Sullo sviluppo della stessa azione, la sfera termina sui piedi di Soligo che da ottima posizione calcia tra le braccia di Gori. Al 22’ Rajcic premia il taglio di Marotta in piena area piccola ma Marruocco è reattivo nell’uscire con i pugni. Due minuti più tardi Ciarcià opta per una staffilata mancina dai 30 metri che esce di poco alla destra dell’estremo difensore tarantino vanamente proteso in tuffo. Dalla mezz’ora in poi, approfittando del vento a favore, i padroni di casa si fanno particolarmente insidiosi sui palloni aerei e il Benevento trema. Lunga serie di corner e prima Gori è chiamato alla smanacciata su una velenosa deviazione in mischia e poi inchioda la sfera sulla linea di porta dopo un’incornata da distanza ravvicinata di Fernandez. La pressione dei locali non si affievolisce e al 38’ è ancora brivido per i supporters di fede giallorossa: Romondini svirgola la battuta e il vento tramuta l’errata conclusione in un delizioso assist per il giovane Perrotta che conferma di essere un difensore e di sinistro calcia malamente a lato da due passi. Si va al riposo a reti inviolate con i ragazzi di Carboni che paradossalmente hanno avuto un approccio migliore rispetto alle ultime uscite esterne ma hanno costruito molto meno. Dopo soli 4 minuti dalla ripresa delle ostilità, ottimo spunto di Montiel che si libera del diretto marcatore, resiste ad una carica e mette i brividi a Marruocco con una saetta da distanza siderale che si spegne di poco a lato. Trattasi tuttavia di un fuoco di paglia visto che di ulteriori opportunità per sbloccare il punteggio non si ha notizia. Marotta appare abbandonato a se stesso, il genio di Mancosu non si accende e Marchi è decisamente sottotono. Carboni prova a correre ai ripari e aumenta il potenziale offensivo inserendo Germinale per Rajcic ma la clamorosa occasione per passare in vantaggio capita ai locali. Olivieri vede un fallo di D’Anna su Girardi e opta per un discutibile calcio di rigore. L’episodio è da consegnare alla moviola ma la prima sensazione è che la decisione del direttore di gara sia eccessiva. Dal dischetto si presenta il neoentrato Scarpa ma Gori è prodigioso a respingere la massima punizione. Nell’occasione il portiere tarantino si infortuna e cede il posto a Mancinelli. Scampato il pericolo il Benevento tenta il break: traversone di D’Anna, sul secondo palo Germinale arpiona acrobaticamente la sfera e mette fuori causa Marruocco ma al centro non c’è nessuno pronto ad approfittarne. L’autolesionismo locale non finisce qui e ancora una volta il portiere di casa la combina grossa. Prima rinvia corto sui piedi di Marotta, ma Mancosu sciupa tutto svirgolando la battuta mancina, poi esce a vuoto su una punizione di Montiel che per poco non termina la propria corsa direttamente in rete. Ci si mette anche il vento a complicare i piani agli azzurrostellati ma i giallorossi oggi non vogliono proprio saperne. Nel primo dei 7 minuti di recupero Marotta approfitta della sponda di Germinale ma la sua battuta mancina di prima intenzione si perde in curva. A crederci maggiormente sembra essere la Paganese che sfiora il vantaggio subito dopo. Lampo di Tortori che si beve Bolzan e centra in piena area piccola dove Scarpa manca l’appuntamento con il gol per una questione di centimetri. Il corposo extratime trascorre senza altri sussulti e così il risultato finale non si schioda. Giallorossi spenti e baciati dalla buona sorte, Paganese che ai punti avrebbe meritato il bottino pieno. Complice la sconfitta del Frosinone a Pisa, il Benevento aggancia i canarini in quinta posizione ma per sperare negli spareggi serviranno ben altre prestazioni.
PAGANESE: Marruocco, Pepe, Perrotta, Fernandez, Nunzella, Ciarcià, Romondini, Soligo, Tortori (93’ Fava), Caturano (53’ Scarpa), Girardi. A disp. Robertiello, Pastore, Calvarese, Franco, De Olivera. All. Grassadonia.
BENEVENTO: Gori (71’ Mancinelli), D’Anna, Signorini, Mengoni, Bolzan, Rajcic (63’Germinale), Davì, Montiel, Mancosu, Marchi (77’Espinal), Marotta. A disp. Anaclerio, Carotti, Cristiani, Falzarano. All. Carboni.
Arbitro: Olivieri di Palermo
Note: Gori para rigore a Scarpa al 67’ Ammoniti: Rajcic, Montiel, Nunzella, Perrotta, Mengoni, Germinale
Antonio Colangelo per LoStregone.net
PAGANESE: Marruocco, Pepe, Perrotta, Fernandez, Nunzella, Ciarcià, Romondini, Soligo, Tortori (93’ Fava), Caturano (53’ Scarpa), Girardi. A disp. Robertiello, Pastore, Calvarese, Franco, De Olivera. All. Grassadonia.
BENEVENTO: Gori (71’ Mancinelli), D’Anna, Signorini, Mengoni, Bolzan, Rajcic (63’Germinale), Davì, Montiel, Mancosu, Marchi (77’Espinal), Marotta. A disp. Anaclerio, Carotti, Cristiani, Falzarano. All. Carboni.
Arbitro: Olivieri di Palermo
Note: Gori para rigore a Scarpa al 67’ Ammoniti: Rajcic, Montiel, Nunzella, Perrotta, Mengoni, Germinale
Antonio Colangelo per LoStregone.net