Paganese.it ha intervista l'ex viareggino Caturano che oggi gioca nel Ravenna.
Mi sono sempre chiesto cosa si prova a segnare una rete in una gara decisiva per la tua squadra, magari in campo avverso, in una finale da dentro o fuori. Mi immagino lo stadio che prima ti fischiava, che ti faceva tremare le ginocchia ora resta in silenzio, ammutolito dalla tua prodezza. E tu, tu solo con i tuoi compagni di squadra a sentirti eroe per un istante...
Mi sono sempre chiesto cosa si prova a segnare una rete in una gara decisiva per la tua squadra, magari in campo avverso, in una finale da dentro o fuori. Mi immagino lo stadio che prima ti fischiava, che ti faceva tremare le ginocchia ora resta in silenzio, ammutolito dalla tua prodezza. E tu, tu solo con i tuoi compagni di squadra a sentirti eroe per un istante...
Caturano, una sua rete al “Torre”, l’anno scorso, ha condannato, in tutta sostanza, la Paganese alla Seconda divisione...
" Si, si, diciamo che a Pagani non sono molto amato. Ma il calcio è fatto così. Allora la mia squadra era il Viareggio e io dovevo fare il bene della mia squadra. Ricordo però che è stata una gara difficile quella giocata a Pagani... "
Domenica ritorna a Pagani con il Ravenna in un momento difficile per la squadra giallorossa...
" E’ così. Mentre la Paganese è partita molto bene mettendo da parte punti importanti per il proseguo del campionato, noi invece siamo partiti meno bene però dico che la nostra squadra sta bene, stiamo lavorando proprio perché da Pagani possa ricominciare la nostra risalita, fermo restando però che il nostro obiettivo minimo è quello della salvezza. Io sono ottimista e sono convinto che verremo a Pagani per cercare un riscatto a questo momento di difficoltà. Dovremo però condurre una gara impeccabile perché giochiamo contro una ottima squadra e contro una piazza che è tra le più calde. Credo che quella di Pagani sia la trasferta più difficile del campionato ".
Nello Califano per Paganese.it