31.3.11
Indovinate chi c'è con la Paganese nella figurina Panini 2011?
Esatto, il Monza! E' proprio un destino che quest'anno ci sia questo dualismo continuo tra la squadra del paese in cui sono nato e la squadra del mio cuore...
Allenamenti: oggi seduta pomeridiana a Pagani.
Giovedì insolito per la comitiva azzurrostellata che invece della consueta amichevole infrasettimanale, ha sostenuto questo pomeriggio, presso lo stadio "Torre" di Pagani, una seduta di allenamento a cui hanno partecipato tutti i calciatori della rosa, eccezion fatta per l'attaccante Cortese che ha lavorato a parte. Rientra in gruppo invece il centrocampista Gatti, pienamente ristabilito.
Domani doppia seduta di allenamento, con sede sempre l'impianto cittadino del "Torre".
paganesecalcio.com
Domani doppia seduta di allenamento, con sede sempre l'impianto cittadino del "Torre".
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Alla Salernitana è stato scontato un punto di penalizzazione.
Tolto un punto di penalizzazione alla Salernitana, è questa la decisione assunta dalla Corte di Giustizia Federale, Sezioni Unite, nel corso della riunione odierna. La società campana era stata condannata per inadempimenti Covisoc e ora si trova terza in classifica a 45 punti.
tuttolegapro
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La Paganese cala il jolly Imparato.
Jolly per fedeltá e riconoscenza all’uomo che gli ha costruito una carriera. Raffaele Imparato è l’asso della Paganese, il più eclettico di tutti, un miscelatore di corsa ed esplosivitá di cui ha bisogno la formazione azzurrostellata per sentirsi protetta ed allo stesso tempo sostenuta in fase offensiva. La proprietá del cartellino è del Catania (contratto in scadenza nel giugno del 2013), ma la paternitá dell’esplosione fisica e caratteriale è di Ezio Capuano. Parlano le statistiche ancor prima che i diretti interessati: il ventiquattrenne difensore avellinese ha giocato con continuitá e a rendimenti elevati solo quando a guidarlo è stato l’istrione Capuano. Ora Imparato gioca a destra, a sinistra e può perfino adattarsi tra i tre di difesa con grande disinvoltura: è il prototipo ideale di calciatore tattico. Ma i principi li ha appresi quasi tutti dal suo mentore perché prima che la sua strada e quella di Capuano s’incrociassero (nel gennaio 2008, alla Juve Stabia), faceva una fatica enorme a ricoprire il ruolo di terzino destro.
Ventiquattro presenze in azzurrostellato nella stagione della miracolosa salvezza diretta: le prime da perno destro della retroguardia a tre, tutte le altre da esterno di centrocampo nel 3-5-2. "Il suo ruolo è quello - spiega Capuano - perché ha corsa, capacitá esplosiva ed anche buona qualitá». Non si prende grandi meriti il tecnico - «Preferisco che a parlare siano i numeri della sua carriera" - che con Imparato ha usato bastone e carota perché la garanzia di tutela di un lungo ed importante contratto non portasse ad atteggiamenti piatti o fuori dagli schemi: lo escluse dai convocati prima della sfida con la Reggiana per un litigio con Liccardo, l’ha poi rilanciato nella mischia per blindare la fase difensiva e togliere l’aria agli esterni avversari. "Poco importa se spesso resto basso per non scoprire il fronte; ciò che conta è la compattezza di squadra. La sosta - spiega Imparato - ci servirá anche per migliorare la fase offensiva in un gruppo che s’è costituito solo da un paio di mesi". E che ora ha un jolly: il jolly di Capuano.
La Città di Salerno
Ventiquattro presenze in azzurrostellato nella stagione della miracolosa salvezza diretta: le prime da perno destro della retroguardia a tre, tutte le altre da esterno di centrocampo nel 3-5-2. "Il suo ruolo è quello - spiega Capuano - perché ha corsa, capacitá esplosiva ed anche buona qualitá». Non si prende grandi meriti il tecnico - «Preferisco che a parlare siano i numeri della sua carriera" - che con Imparato ha usato bastone e carota perché la garanzia di tutela di un lungo ed importante contratto non portasse ad atteggiamenti piatti o fuori dagli schemi: lo escluse dai convocati prima della sfida con la Reggiana per un litigio con Liccardo, l’ha poi rilanciato nella mischia per blindare la fase difensiva e togliere l’aria agli esterni avversari. "Poco importa se spesso resto basso per non scoprire il fronte; ciò che conta è la compattezza di squadra. La sosta - spiega Imparato - ci servirá anche per migliorare la fase offensiva in un gruppo che s’è costituito solo da un paio di mesi". E che ora ha un jolly: il jolly di Capuano.
La Città di Salerno
Qui Monza: "Benvenuto mister, ora ci restituisca una squadra viva! E faccia giocare Iacopino nel suo ruolo!".
Esonerare Verdelli era un atto dovuto. Erano settimane che chiedevamo alla società di cambiare rotta. L'hanno fatto con terribile ritardo e ora ci ritroviamo ultimi in classifica dopo aver buttato via lo "spareggio" con la Paganese.
Al suo posto è arrivato il brianzolo Gianfranco Motta per ribaltare la situazione. Uno del territorio, uno che dunque conosce l'ambiente e soprattutto un allenatore che ha già visto la squadra in diverse partite. Basterà? Ce lo auguriamo. Al nuovo allenatore chiediamo di avere il pugno duro e di dare la scossa ad una squadra che sembra davvero morta.
Come? Basterebbe davvero poco a nostro avviso. La difesa tre sperimentata nelle ultime domeniche ha subìto poco. Sarebbe il caso di proseguire su questa strada. Sulle fasce Oualembo e Barjie garantiscono una buona spinta. Se davanti alla retroguardia piazziamo tre combattenti come Prato, Campisi e Gambadori possiamo permetterci il lusso di lasciare libero Iacopino da compiti difensivi. Garantendogli ampia libertà di manovra, il capitano può tornare quello dell'anno scorso. Lo si metta dietro alla punta o di fianco, l'importante è non vederlo più sulle fasce o, peggio, davanti alla difesa. Lì non serve a nulla: ci hanno provato a tutti, da Marcolin fino a Verdelli. Iacopino segna e fa segnare, ma quando viene snaturato perde tutto il suo potenziale. Con una gestione tattica seria e intelligente questa è una squadra che potrebbe ancora salvarsi. Almeno proviamoci!
Monza-News
Al suo posto è arrivato il brianzolo Gianfranco Motta per ribaltare la situazione. Uno del territorio, uno che dunque conosce l'ambiente e soprattutto un allenatore che ha già visto la squadra in diverse partite. Basterà? Ce lo auguriamo. Al nuovo allenatore chiediamo di avere il pugno duro e di dare la scossa ad una squadra che sembra davvero morta.
Come? Basterebbe davvero poco a nostro avviso. La difesa tre sperimentata nelle ultime domeniche ha subìto poco. Sarebbe il caso di proseguire su questa strada. Sulle fasce Oualembo e Barjie garantiscono una buona spinta. Se davanti alla retroguardia piazziamo tre combattenti come Prato, Campisi e Gambadori possiamo permetterci il lusso di lasciare libero Iacopino da compiti difensivi. Garantendogli ampia libertà di manovra, il capitano può tornare quello dell'anno scorso. Lo si metta dietro alla punta o di fianco, l'importante è non vederlo più sulle fasce o, peggio, davanti alla difesa. Lì non serve a nulla: ci hanno provato a tutti, da Marcolin fino a Verdelli. Iacopino segna e fa segnare, ma quando viene snaturato perde tutto il suo potenziale. Con una gestione tattica seria e intelligente questa è una squadra che potrebbe ancora salvarsi. Almeno proviamoci!
Monza-News
1^ Divisione, Como migliore squadra nel mese di marzo. Paganese e Lanciano miglior difesa.
Nel mese di marzo il Como risulta essere la migliore squadra di Prima Divisione della Lega Pro. La compagine lariana, infatti, è l’unica dei due gironi ad aver collezionato tre vittorie in altrettante partite disputate: 3 a 0 contro il Lumezzane, 1 a 3 sul campo del SudTirol e il 4 a 2 nell’incontro casalingo con il Pavia. Risultati finali che consentono al Como di detenere anche il primato delle marcature realizzate nell’ultimo mese: dieci in totale, con una media di oltre tre reti a partita che sono valse un terzo del numero totale di vittorie ottenute finora in campionato. Assoluto protagonista è Domenico Germinale autore di quattro marcature in 251 minuti disputati. Segue, con due reti ciascuno, la coppia formata da Robert Maah e il difensore Franco Michele, per quest’ultimo entrambe le marcature sono state realizzate su calcio di rigore. Lo Rileva il Report n. 30/2011 elaborato dall’Osservatorio Calcio Italiano - website monitoring delle manifestazioni calcistiche in Italia.
Salernitana e Taranto con sette punti nelle ultime tre partite (due vittorie e un pareggio per entrambe) seguono l’en plein comasco. Delle squadre sul podio per il mese di marzo, la compagine tarantina e il Como hanno subito un totale di tre reti ciascuna. Il primato mensile della retroguardia meno battuta però spetta a Paganese e Virtus Lanciano, entrambe con la porta inviolata nelle ultime tre partite disputate (in totale non subiscono reti da 360 minuti consecutivi). Bene anche il Pisa con un solo goal subito nel mese di marzo.
Il Como è in serie positiva da otto giornate con uno score di cinque vittorie e tre pareggi (diciassette reti all’attivo e otto al passivo): l’ultima sconfitta lariana risale al 16 gennaio 2011 sul campo del Pergocrema. In dieci giornate il Como risulta essere la squadra ad aver scalato il maggior numero di posizioni in classifica passando dalla zona Playout ad un passo dai Playoff, distante un solo punto.
Redazione TuttoLegaPro
Salernitana e Taranto con sette punti nelle ultime tre partite (due vittorie e un pareggio per entrambe) seguono l’en plein comasco. Delle squadre sul podio per il mese di marzo, la compagine tarantina e il Como hanno subito un totale di tre reti ciascuna. Il primato mensile della retroguardia meno battuta però spetta a Paganese e Virtus Lanciano, entrambe con la porta inviolata nelle ultime tre partite disputate (in totale non subiscono reti da 360 minuti consecutivi). Bene anche il Pisa con un solo goal subito nel mese di marzo.
Il Como è in serie positiva da otto giornate con uno score di cinque vittorie e tre pareggi (diciassette reti all’attivo e otto al passivo): l’ultima sconfitta lariana risale al 16 gennaio 2011 sul campo del Pergocrema. In dieci giornate il Como risulta essere la squadra ad aver scalato il maggior numero di posizioni in classifica passando dalla zona Playout ad un passo dai Playoff, distante un solo punto.
Redazione TuttoLegaPro
Monza, mister Motta: "Proveremo a vincerle tutte. I miei non devono risparmiare nemmeno una goccia di sudore".
Prima parole di Gianfranco Motta alla web tv ufficiale del Monza. Queste le primissime dichiarazioni del tecnico: "Alla squadra ho detto poche cose e poi rimarranno sempre tra me e i giocatori i concetti che ci diremo. Trasmetterò a loro il mio credo tattico. Credo nel lavoro, voglio che sentano l'amore per questi colori. Non voglio fare cose difficili, ma voglio regole e concetti ben precisi. Non c'è molto tempo, dobbiamo provare a vincere tutte le restanti sei partite per dare una svolta. Ho visto il Monza diverse volte in questa stagione. Anche domenica scorsa ero qua e non mi sarei mai aspettato che mi chiamassero. Erano 20 anni che si faceva il mio nome per questa panchina e finalmente sono arrivato. E' una bella sfida, so il compito che mi aspetto e me la prendo molto volentieri. Se la società non avesse creduto nella salvezza, non mi avrebbe chiamato. Cosa chiedo ai miei ragazzi? Di non risparmiare mai nemmeno una goccia di sudore..."
Monza-news.it
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30.3.11
Luca Fusco: "Dobbiamo sfruttare il fattore campo".
Dentro il gruppo Cortese dopo una degenza lunga due mesi: lavoro leggero, quasi esclusivamente aerobico e nessuna complicazione avvertita. E’ giá tanto per l’ex attaccante del Foggia, che Capuano cercherá di rigenerare per il rush finale di campionato e per godere di soluzioni offensive alternative negli spareggi salvezza. Con l’ariete, in regime di differenziato, anche Fabio Gatti, che domani sosterrá una nuova ecografia per vedere se l’infiammazione al flessore sinistro è stata del tutto assorbita. C’è la sosta di mezzo e di conseguenza la possibilitá di lavorare con estrema cautela sul recupero di un calciatore fondamentale per lo sviluppo del gioco e gli equilibri della mediana. Alla ripresa non hanno preso parte soltanto Liccardo ed Urbano, entrambi in permesso per un giorno. Ha corso e guidato il gruppo, invece, Luca Fusco, baluardo difensivo della Paganese, l’uomo più esperto ed autoritario della batteria arretrata, il colosso voluto da Capuano per godere di una sorta di secondo allenatore in campo.
L’ex capitano della Salernitana è tornato sullo scontro diretto del Brianteo e l’ha fatto con un pizzico di rammarico: "La partita potevamo vincerla perché siamo stati noi ad avere le occasioni più nitide. Staccare il Monza di quattro punti ci avrebbe messo quasi al sicuro". Resta però la consapevolezza che dietro quel punticino si nasconde una squadra dal grande valore caratteriale: "Non molliamo mai e ci rendiamo conto di migliorare settimana dopo settimana. Gli equilibri che abbiamo raggiunto dentro e fuori dal campo ci permettono di lavorare con grande serenitá anche se c’è solo un punto di vantaggio sull’ultima posizione. Bisognerá - conclude Fusco - sfruttare soprattutto le sfide casalinghe. Ne abbiamo quattro nelle ultime sei gare e dobbiamo cercare di vincerle tutte".
La Città di Salerno
L’ex capitano della Salernitana è tornato sullo scontro diretto del Brianteo e l’ha fatto con un pizzico di rammarico: "La partita potevamo vincerla perché siamo stati noi ad avere le occasioni più nitide. Staccare il Monza di quattro punti ci avrebbe messo quasi al sicuro". Resta però la consapevolezza che dietro quel punticino si nasconde una squadra dal grande valore caratteriale: "Non molliamo mai e ci rendiamo conto di migliorare settimana dopo settimana. Gli equilibri che abbiamo raggiunto dentro e fuori dal campo ci permettono di lavorare con grande serenitá anche se c’è solo un punto di vantaggio sull’ultima posizione. Bisognerá - conclude Fusco - sfruttare soprattutto le sfide casalinghe. Ne abbiamo quattro nelle ultime sei gare e dobbiamo cercare di vincerle tutte".
La Città di Salerno
Ultimissime da Pagani.
Prosegue la preparazione della Paganese che, come di consueto il mercoledì, ha sostenuto una doppia seduta di allenamento con sede lo stadio "Marcello Torre" di Pagani. In mattinata la comitiva azzurrostellata ha svolto, sotto la direzione del Prof. Ambrosio, un lavoro prettamente atletico, mentre nl pomeriggio la squadra ha spostato l'attenzione sulla parte tecnico-tattica svolgendo, agli ordini del tecnico Capuano, degli esercizi specifici, completati con una partitella svolta a ranghi misti ed a campo ridotto. Hanno lavorato ancora a parte il centrocampista Gatti e l'attaccante Cortese. Ancora in permesso Liccardo.
paganesecalcio.com
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Adesso c'è bisogno dell'apporto del pubblico.
La Paganese ritorna al lavoro dopo essere uscita indenne dal Brianteo di Monza, conquistando il secondo punto stagionale lontano dal pubblico amico. Il pari strappato ai brianzoli mantiene un'importanza molto alta ma non sarà comunque decisivo, un pò come il derby della Madonnina tra Milan e Inter, poichè alla fine della stagione mancano ancora sei partite e nel calcio tutto, ma davvero tutto può succedere. Gli azzurrostellati non dovranno abbassare la guardia ma continuare la striscia positiva che va avanti da cinque partite. La squadra liguorina potrà far affidamento su un calendario piuttosto buono, che le metterà di fronte squadre che probabilmente non avranno più nulla da chiedere al campionato (leggi Gubbio, praticamente già in B, e Como, praticamente già salvo). In più quattro delle prossime sei gare saranno da disputare al "Torre", tornato roccaforte grazie ad una serie positiva di risultati che dura ormai da prima della sosta natalizia. Gli azzurrostellati dovranno costruirsi la salvezza in casa propria, ma - come si dice in questi casi - ci sarà bisogno del 12° uomo in campo, quel pubblico che è stato per troppo tempo distante verso una società che ha fatto ripetuti sacrifici per salvaguardare la categoria, vero patrimonio della città. Le scalee del "Torre" dovranno tornare a riempirsi perchè la squadra ne ha bisogno. Ora, malesseri a parte, tutti i veri paganesi dovranno sostenere quella che fino a poco tempo fa era la loro squadra del cuore. Altrimenti si incapperà in errori difficilmente rimediabili...
Passando al lato prettamente tattico, ieri pomeriggio la truppa di Capuano si è ritrovata sul sintetico di Tramonti, dove ha svolto un lavoro atletico sotto la guida del Prof. Ambrosio. Si sono rivisti anche Gatti e Cortese: il mediano ex Perugia è tornato a lavorare dopo la paura del dopo Sorrento ma non ha comunque forzato il lavoro perchè il turno di riposo che osserverà la 1^ Divisione domenica prossima gli permetterà di lavorare senza fretta e di conseguenza con maggior serenità; l'attaccante ex Foggia, sceso in campo con la maglia azzurrostellata in una sola occasione (1-1 interno col Pavia) prima di essersi beccato un infortunio che lo ha costretto ai box fino ad ieri, è tornato ad allenarsi, anche se a parte, dopo aver terminato il programma personalizzato di recupero in seguito allo stiramento alla pianta del piede. Per Capuano dunque un altra alternativa a bomber Ferraro, per un attacco che potrà tornare finalmente completo visto il concomitante ritorno dell'esterno Triarico.
Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com
Passando al lato prettamente tattico, ieri pomeriggio la truppa di Capuano si è ritrovata sul sintetico di Tramonti, dove ha svolto un lavoro atletico sotto la guida del Prof. Ambrosio. Si sono rivisti anche Gatti e Cortese: il mediano ex Perugia è tornato a lavorare dopo la paura del dopo Sorrento ma non ha comunque forzato il lavoro perchè il turno di riposo che osserverà la 1^ Divisione domenica prossima gli permetterà di lavorare senza fretta e di conseguenza con maggior serenità; l'attaccante ex Foggia, sceso in campo con la maglia azzurrostellata in una sola occasione (1-1 interno col Pavia) prima di essersi beccato un infortunio che lo ha costretto ai box fino ad ieri, è tornato ad allenarsi, anche se a parte, dopo aver terminato il programma personalizzato di recupero in seguito allo stiramento alla pianta del piede. Per Capuano dunque un altra alternativa a bomber Ferraro, per un attacco che potrà tornare finalmente completo visto il concomitante ritorno dell'esterno Triarico.
Gianluca Pepe per Tuttolegapro.com
Orlando Urbano nella Top 11 del Girone A.
Modulo super offensivo quello sul quale puntiamo per disegnare la formazione Top 11 del Girone A di Prima Divisione con centrocampisti di qualità a supportare due mezze punte di classe come La Grotteria e Guadalupi, le quali dovranno innescare il puntero Germinale che da quando è arrivato in riva al Lago di Como è tornato a segnare con una continuità impressionante.
Portiere:
Vincenzo Grillo (Bassano Virtus): se Davide (Bassano) riesce a fermare Golia (Verona), copyrighy by mister Jaconi, il merito è soprattutto degli interventi dell'estremo difensore giallorosso che lucchetta a doppia mandata la propria porta.
Difesa:
Hans Brugger (Sudtirol): il suo dinamismo mette in difficoltà gli esterni della Spal che invece di attaccare come sono soliti fare, contro il numero due altoatesino sono costretti ad abbassare il proprio baricentro ripiegando in difesa per contenerne le avanzate.
Centrocampo:
Marco Martina Rini (Hellas Verona): primo gol da professionista per il giovane centrocampista bresciano che sta dimostrando di poter avere dinanzi a sè un grande avvenire nel calcio che conta.
Romulo Togni (Sorrento): l'archietto dei rossoneri di Simonelli dimostra quanto la sua presenza sia fondamentale nei meccanismi del gioco campano: costruisce tutte le più importanti manovre offensive oltre a togliersi lo sfizio della rete che manda al tappeto un coriaceo Lumezzane.
Niccolò Galli (Pergocrema): il mille polmoni della mediana del Pergo sfodera una grande prova che soffoca i talentuosi avversari di ruolo del Gubbio permettendo alla sua squadra di arrestare la marcia della prima della classe.
Ondreij Herzan (Spezia): di gran lunga il migliore in campo della compagine aquilotta nella trasferta del Benelli, a questo aggiungeteci che ha pure vestito i panni del match-winner con un gol pesantissimo in chiave salvezza. Bèh cosa volete chiedere di più al centrocampista ceco?
Attacco:
Christian La Grotteria (Bassano Virtus): l'argentino è tornato ai livelli splendenti di qualche anno fa quando vestiva le maglie di Palermo e Padova. Se i veneti sognano i Playoff lo devono alle giocate del talento sudamericano a segno anche contro l'Hellas.
Domenico Germinale (Como): il trasferimento in terra comasca è stato taumaturgico per rilanciarlo dopo mesi di alti e bassi. Da quando gioca per i lariani è tornato il cannonniere implacabile dei tempi della Primavera interista. E con la doppietta rifilata al Pavia ora il Como è a meno uno dai Playoff...
Mirko Guadalupi (Pavia): da mezza punta nel 4-2-3-1 o punta esterna nel 4-3-3 di Benny Carbone è rinato dopo una prima parte di stagione chiaroscurale. La doppietta messa a segno al Sinigaglia ha dimostrato anche agli scettici che si tratta di un grande talento dal futuro luminoso, non è un caso che il Siena se lo tenga stretto.
Allenatore:
Roberto Breda (Salernitana): nel caos societario dei granata sarebbe stato facile affondare o affrontare una stagione di secondo piano, invece l'ex centrocampista di Parma e Genoa ha plasmato una squadra a sua immagine e somiglianza: solida e concreta che sta meritando l'accesso ai Playoff.
Tuttolegapro.com
Portiere:
Vincenzo Grillo (Bassano Virtus): se Davide (Bassano) riesce a fermare Golia (Verona), copyrighy by mister Jaconi, il merito è soprattutto degli interventi dell'estremo difensore giallorosso che lucchetta a doppia mandata la propria porta.
Difesa:
Hans Brugger (Sudtirol): il suo dinamismo mette in difficoltà gli esterni della Spal che invece di attaccare come sono soliti fare, contro il numero due altoatesino sono costretti ad abbassare il proprio baricentro ripiegando in difesa per contenerne le avanzate.
Orlando Urbano (Paganese): se i campani non prendono gol da cinque gare il merito è anche dello stopper scuola Juve che sta inenellando una serie di prestazioni d'alto livello che hanno avvicinato la squadra di Capuano ai Playout, obiettivo che solamente qualche settimana fa pareva un miraggio per gli azzurrostellati.
Luca Ricci (Pergocrema): ormai è una certezza. Il centrale di proprietà del Cesena si sta imponendo, a suon di grandi prestazioni, come uno dei marcatori più forti e talentuosi della categoria.Centrocampo:
Marco Martina Rini (Hellas Verona): primo gol da professionista per il giovane centrocampista bresciano che sta dimostrando di poter avere dinanzi a sè un grande avvenire nel calcio che conta.
Romulo Togni (Sorrento): l'archietto dei rossoneri di Simonelli dimostra quanto la sua presenza sia fondamentale nei meccanismi del gioco campano: costruisce tutte le più importanti manovre offensive oltre a togliersi lo sfizio della rete che manda al tappeto un coriaceo Lumezzane.
Niccolò Galli (Pergocrema): il mille polmoni della mediana del Pergo sfodera una grande prova che soffoca i talentuosi avversari di ruolo del Gubbio permettendo alla sua squadra di arrestare la marcia della prima della classe.
Ondreij Herzan (Spezia): di gran lunga il migliore in campo della compagine aquilotta nella trasferta del Benelli, a questo aggiungeteci che ha pure vestito i panni del match-winner con un gol pesantissimo in chiave salvezza. Bèh cosa volete chiedere di più al centrocampista ceco?
Attacco:
Christian La Grotteria (Bassano Virtus): l'argentino è tornato ai livelli splendenti di qualche anno fa quando vestiva le maglie di Palermo e Padova. Se i veneti sognano i Playoff lo devono alle giocate del talento sudamericano a segno anche contro l'Hellas.
Domenico Germinale (Como): il trasferimento in terra comasca è stato taumaturgico per rilanciarlo dopo mesi di alti e bassi. Da quando gioca per i lariani è tornato il cannonniere implacabile dei tempi della Primavera interista. E con la doppietta rifilata al Pavia ora il Como è a meno uno dai Playoff...
Mirko Guadalupi (Pavia): da mezza punta nel 4-2-3-1 o punta esterna nel 4-3-3 di Benny Carbone è rinato dopo una prima parte di stagione chiaroscurale. La doppietta messa a segno al Sinigaglia ha dimostrato anche agli scettici che si tratta di un grande talento dal futuro luminoso, non è un caso che il Siena se lo tenga stretto.
Allenatore:
Roberto Breda (Salernitana): nel caos societario dei granata sarebbe stato facile affondare o affrontare una stagione di secondo piano, invece l'ex centrocampista di Parma e Genoa ha plasmato una squadra a sua immagine e somiglianza: solida e concreta che sta meritando l'accesso ai Playoff.
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Il calendario dà una mano, la salvezza si gioca al «Torre».
Francesco Pepe PAGANI. Il vantaggio in classifica sul Monza resta esiguo e la Paganese non intende abbassare la guardia. Il pareggio del Brianteo ha fatto accrescere l'autostima di un gruppo che sta collezionando risultati importanti ma fino al termine del campionato gli azzurri di Capuano saranno attesi da altre sei gare decisive. Il calendario è dalla parte della Paganese che scenderà in campo tra le mura amiche del Marcello Torre per ben quattro volte. Ecco allora che l'impianto di casa diventa palcoscenico principale di una salvezza da costruire con sagacia tattica ed intelligenza. La condotta di gara sfoderata a Monza ha dato esiti soddisfacenti, lasciando però anche tanti rammarichi. La squadra di Capuano non è stata in grado di piazzare la zampata del ko che avrebbe spezzato le speranze salvezza dei brianzoli. La fase offensiva continua ad essere il vero punto debole di una Paganese quadrata in ogni reparto ma poco cinica davanti alla porta avversaria. Il modulo tattico prevede una cura maniacale della tenuta del pacchetto arretrato ma difetta di soluzioni alternative quando si tratta di pungere. La passione della tifoseria si è nuovamente accesa attorno alla Paganese imbattuta da quattro turni di campionato ma l'ambiente attende un atteggiamento più spregiudicato almeno nelle gare interne dove gli azzurrostellati devono giocoforza incamerare i punti necessari a staccare il pass per i play out. Il doppio turno casalingo con Lumezzane e Cremonese rappresenta una ghiotta occasione per guadagnare terreno sul Monza e creare un buon margine di sicurezza. La sosta di campionato acquista così un'importanza doppia. Oltre all'aspetto tattico particolare attenzione sarà riservata anche al fattore psicologico per evitare cali di tensione pericolosi in questo scorcio di stagione. La squadra ha già ripreso a lavorare ieri pomeriggio sul sintetico di Tramonti. Alla ripresa erano assenti solo Liccardo ed Urbano che hanno usufruito di un giorno di permesso. Sul terreno di gioco si sono rivisti anche Cortese e Gatti che hanno svolto lavoro differenziato. L'attaccante di Sciacca ha ripreso confidenza con il campo dopo due mesi di stop forzato per infortunio. Per Gatti invece è prevista un'ecografia di controllo in settimana dopo il forfait di Monza. Contro il Lumezzane però dovrebbe essere al suo posto in mediana con l'esclusione di Casisa, autore di una buona prova con il Monza. La prestazione del centrocampista siciliano ha fornito un'ulteriore conferma sulla bontà del gruppo a disposizione del tecnico Capuano: «Anche quando sono stato fermo per infortunio - dichiara Casisa - ho dato il massimo per la squadra e ringrazio i miei compagni che mi sono stati sempre vicini. Non ho avuto particolari difficoltà a giocare al fianco di Vicedomini ma pensiamo già alla sfida con il Lumezzane. Dobbiamo continuare a lavorare ed a pensare ad un impegno per volta, cercando di fare i punti necessari per tenere alle spalle il Monza».
Il Mattino
Il Mattino
Difesa, e va bene: ma adesso pensiamo all’attacco.
Così è (anche se non vi pare)
A Monza è andata bene. Ma poteva andare anche meglio. Il pareggio lascia le cose così com’erano, ma non affossa – come poteva essere - le speranze del Monza in tema di retrocessione diretta. La partita è stata brutta e forse non poteva essere diversamente a causa dell’altissima posta in palio. Da un lato un Monza all’ultima spiaggia con l’obiettivo di effettuare il sorpasso sull’antagonista diretta; dall’altra una Paganese che poteva contare su due risultati a favore su tre per mantenere inalterato il vantaggio ed eventualmente allungare in classifica proprio sul Monza.
Ne è venuta fuori una gara nervosa, scialba, piatta, senza acuti. Con un Monza inconsistente ancorché voglioso di arrivare alla vittoria, l’organizzazione difensiva della Paganese è andata a nozze. Tutto maledettamente scontato e prevedibile: fasce bloccate con Santarelli a destra e Imparato a sinistra, ancorati strettamente alla difesa centrale composta da Fusco, Radi e Urbano. Contro un’organizzazione difensiva pressoché perfetta solo la giocata di un singolo avrebbe potuto mettere in difficoltà Ginestra. Il portiere ha svolto tranquillamente solo interventi di ordinaria amministrazione, a differenza di altre gare esterne, quando più di una volta era intervenuto con giocate di testa al limite della propria area.
Questo per dire della pochezza offensiva del Monza, spuntato dal centrocampo in su. Poca cosa i brianzoli anche nella zona nevralgica del gioco, con il solo Iacopino dotato di senso tattico e di piedi buoni ma affiancato da tanti discreti operai del pallone; mai un’invenzione, mai una giocata intelligente, solo un portare avanti la palla senza un acuto, senza un sussulto. Ma è calcio questo? Solo tanta buona volontà, tanta abnegazione; palla lunga e pedalare, si diceva una volta. Ma oggi dove si vuole andare a parare quando manca la qualità, quando non si hanno in organico atleti che puntano a rete senza tentennamenti?
Questo era il Monza; una squadra allo sbando totale, contestata finanche dal proprio pubblico e che man mano che il tempo passava è sembrata sempre di più rassegnata al peggio.
E la Paganese? – vi starete chiedendo. La Paganese se n’è stata buona buona dietro. Ha interpretato la gara con un solo obiettivo. Ha pensato solo ed esclusivamente a prendere il punto che voleva. Ha provato all’inizio a sorprendere gli avversari con un azzeccato colpo di testa di Ferraro parato a terra con difficoltà dal portiere monzese, ma per il resto ha pensato bene di mettersi al riparo da brutte sorprese. Strategia, blocco mentale o cos’altro? L’impressione dei più è stata quella di vedere una squadra “piantata” che non ha mai considerato con convinzione la possibilità di fare bottino pieno sul campo di una squadra allo sbando completo.
E’ andata come andata, adesso bisogna pensare al futuro. Mi sembra che sia chiaro, in prospettiva, che non ci si può sempre e comunque fidare dell’organizzazione difensiva. Dalla prossima gara interna con il Lumezzane bisogna pensare a fare bottino pieno, perché se è vero che dobbiamo tenere d’occhio il Monza, non possiamo sempre e solo basarci sulle sue disgrazie. E poi – teniamolo bene in mente – se riusciremo a entrare nella lotteria dei play-out, non basterà presentare il biglietto da visita della difesa imperforabile o quasi: dovremo anche essere in grado di proporre un decente gioco offensivo. In poche parole: le partite bisognerà vincerle se effettivamente vogliamo tentare di rimanere dove siamo.
Ecco perché la sosta giunge in proposito. Capuano, visto che ha sistemato bene la squadra per quello che riguarda la fase difensiva, dovrà rivolgere le sue attenzioni sulla manovra della squadra dalla cintola in su. Dovrà curare il possesso palla e soprattutto dovrà far capire ai suoi ragazzi – impeccabili interpreti della fase di difesa – che per segnare nella porta avversaria dovranno saper interpretare altrettanto bene la fase offensiva; dovranno essere propositivi per non isolare, come capita da un po’ di tempo a questa parte, il povero Ferraro in avanti.
Bisogna anche dire a onor del vero che il discorso tattico è facile farlo sulla carta; una cosa è la teoria e un’altra è la pratica. Con il lavoro, che paga sempre quando viene fatto per bene, e stuzzicando l’amor proprio di calciatori che non sono affatto dei novellini, con una sottile arma psicologica, bisognerà soprattutto riuscire ad inculcare alla squadra la mentalità vincente che adesso non vediamo. Non è facile, ma bisogna provarci.
L’ennesima sosta arriva al momento giusto. Capuano innanzitutto potrà recuperare in pieno Gatti, elemento di cui la squadra non può fare a meno in un discorso di equilibrio tattico e di qualità. Gatti è elemento catalizzatore della manovra: ha personalità, carisma, intelligenza tattica e può dare “il la” alle manovre di attacco con il suo piede che, se non è vellutato, è certamente misurato e calibrato. In più si spera che Cortese possa risultare in questo finale di campionato “abile e arruolato”, anche per dare modo al tecnico di effettuare – se del caso – qualche mossa di ordine tattico o se non altro per utilizzare, quando serve, forze fresche.
Nell’ottica di dare maggiore linfa al gioco di offesa, mi sembra anche di poter dire che deve essere valutato come merita l’apporto di Triarico in avanti, uno dei pochi atleti che sa svariare con naturalezza sulla fascia destra per proporre cross interessanti al centro. E’ stato un periodo nero per l’ex crotonese. Ha stentato a ingranare nel nuovo meccanismo di gioco proposto da Capuano; ha avuto infortuni a catena che lo hanno perseguitato e probabilmente immalinconito. Ma in questa fase, una volta recuperato in pieno sia sul piano fisico che mentale, l’impressione generale è che la squadra non possa fare a meno del suo estro e del suo apporto offensivo. Infatti è uno dei pochi che riesce con facilità a saltare l’uomo e a creare superiorità numerica quando la squadra si spinge in avanti.
Infine credo che debba essere considerata finita la stagione degli zero a zero. I pareggi ora – è bene che ce lo diciamo chiaro chiaro – soprattutto nelle prossime partite casalinghe con Lumezzane e Cremonese, non servono più. A sei giornate dalla fine bisogna cominciare a fare i conti con se stessi. I pareggi sono serviti in questa fase, specie se si considera che si è dovuto aspettare sette mesi per conquistare qualche punticino esterno, ma adesso non bastano più.
Il tutto anche in ottica play-out, se si riuscirà tenere a debita distanza il Monza. Senza un decente gioco offensivo, con tutta la considerazione possibile per l’ottimo lavoro svolto per l’organizzazione della fase difensiva, mi dispiace dirlo, non si va da nessuna parte.
Nino Ruggiero
(Rubrica “Così è, anche se non vi pare”, Paganese.it 30 marzo 2011)
Gianfranco Motta è il nuovo allenatore del Monza.
L’ A.C. Monza Brianza 1912 comunica che Corrado Verdelli non è più l’allenatore della prima squadra. E’ stato infatti risolto di comune accordo il contratto che legava la Società Biancorossa al sig.Verdelli, al quale vanno i ringraziamenti per la professionalità mostrata durante il lavoro svolto in questi mesi, augurandogli le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera. La guida tecnica della prima squadra viene affidata al sig. Gianfranco Motta, che nel pomeriggio dirigerà il suo primo allenamento al Centro Sportivo Monzello. Il nuovo allenatore verrà presentato alla stampa venerdì 1 aprile (ore 18) presso la Sala Stampa dello Stadio Brianteo.
Comunicato Stampa A.C. Monza Brianza 1912
Foto da Monza-News
Comunicato Stampa A.C. Monza Brianza 1912
Foto da Monza-News
Ufficiale: esonerato il tecnico del Monza Verdelli.
Corrado Verdelli è stato esonerato dal Monza. A breve il comunicato stampa del club brianzolo. Monza-News sta seguendo in diretta la giornata con gli aggiornamenti di Stefano Peduzzi e Valeria Debbia.
(Cliccare F5 PER AGGIORNARE LA PAGINA)
Ore 8.55 - Il Monza si è preso ancora qualche ora per comunicare la decisione sulla panchina. La sensazione di tutti è che oggi il club brianzolo volterà pagina e licenzierà Corrado Verdelli.
Ore 9.06 - Primo esito del nostro sondaggio lanciato ieri: per l'80% dei tifosi questa squadra potrebbe ancora salvarsi se la società decidesse di ingaggiare Giuliano Sonzogni (clicca qui per vedere il sondaggio).
Ore 9.14 - Ma chi sono gli allenatori liberi che potrebbero subentrare? Roberto Cevoli, Giuliano Sonzogni, Antonio Sala, Giovanni Vavassori e Gianfranco Motta sarebbero degli ottimi "traghettatori", ma lo stesso Sala, in un'intervista rilasciata ieri a Monza-News, ha dichiarato che Clarence Seedorf sta cercando un tecnico giovane.
Ore 9.20 - Boom di contatti nella notte su Monza-News. Il nostro sito è stato visitato da centinaia di utenti tra ieri sera (quando è uscita la notiza del possibile esonero di Verdelli) a questa mattina.
Ore 9.30 - Intanto sul Blog1912, si apprende che ieri Verdelli non avrebbe nemmeno diretto l'allenamento della squadra. E' un segnale che la società aveva già preso in considerazione la possibilità dell'esonero?
Ore 9.38 - CORRADO VERDELLI E' STATO ESONERATO: A BREVE IL COMUNICATO DEL CLUB BRIANZOLO.
Ore 9.41 - Per la panchina biancorossa restano in lizza due allenatori di esperienza. Esclusa la pista del tecnico giovane, come si era vociferato ieri. Sono stati depennati Vavassori (ritenuto troppo caro) e Antonio Sala. Restano in lizza Gianfranco Motta e Giuliano Sonzogni.
Ore 9.52 - La società vuole un tecnico "duro e autorevole" che possa dare nuovi stimoli alla squadra.
Ore 10.01 - In questi minuti a Milano l'incontro con i due "candidati". A breve l'ufficializzazione dell'ingaggio
Ore 10.10 - Per il Monza è già il quarto cambio tecnico in questa stagione. Dopo la decima giornata, era stato sollevato dall'incarico Alessio De Petrillo. Al suo posto erano stati "promossi" il vice Tammaro e l'allenatore dei Giovanissimi Monguzzi. Dopo un mese però era scaduta la deroga, da qui la decisione di assumere Corrado Verdelli. Il deludente cammino di Verdelli ha però convinto il club brianzolo a cambiare nuovamente strada.
monza-news.it
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Ore 9.14 - Ma chi sono gli allenatori liberi che potrebbero subentrare? Roberto Cevoli, Giuliano Sonzogni, Antonio Sala, Giovanni Vavassori e Gianfranco Motta sarebbero degli ottimi "traghettatori", ma lo stesso Sala, in un'intervista rilasciata ieri a Monza-News, ha dichiarato che Clarence Seedorf sta cercando un tecnico giovane.
Ore 9.20 - Boom di contatti nella notte su Monza-News. Il nostro sito è stato visitato da centinaia di utenti tra ieri sera (quando è uscita la notiza del possibile esonero di Verdelli) a questa mattina.
Ore 9.30 - Intanto sul Blog1912, si apprende che ieri Verdelli non avrebbe nemmeno diretto l'allenamento della squadra. E' un segnale che la società aveva già preso in considerazione la possibilità dell'esonero?
Ore 9.38 - CORRADO VERDELLI E' STATO ESONERATO: A BREVE IL COMUNICATO DEL CLUB BRIANZOLO.
Ore 9.41 - Per la panchina biancorossa restano in lizza due allenatori di esperienza. Esclusa la pista del tecnico giovane, come si era vociferato ieri. Sono stati depennati Vavassori (ritenuto troppo caro) e Antonio Sala. Restano in lizza Gianfranco Motta e Giuliano Sonzogni.
Ore 9.52 - La società vuole un tecnico "duro e autorevole" che possa dare nuovi stimoli alla squadra.
Ore 10.01 - In questi minuti a Milano l'incontro con i due "candidati". A breve l'ufficializzazione dell'ingaggio
Ore 10.10 - Per il Monza è già il quarto cambio tecnico in questa stagione. Dopo la decima giornata, era stato sollevato dall'incarico Alessio De Petrillo. Al suo posto erano stati "promossi" il vice Tammaro e l'allenatore dei Giovanissimi Monguzzi. Dopo un mese però era scaduta la deroga, da qui la decisione di assumere Corrado Verdelli. Il deludente cammino di Verdelli ha però convinto il club brianzolo a cambiare nuovamente strada.
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Monza, Verdelli ancora in bilico ma l'esonero è vicino.
Si è concluso ieri sera con un "nulla di fatto" il vertice per decidere la sorte del tecnico del Monza Corrado Verdelli. L'allenatore continua ad essere in bilico e, secondo alcuni rumors provenienti dal centro sportivo Monzello e raccolti da Monza-News.it, potrebbe essere sollevato dall'incarico proprio nella giornata odierna. Pare che Seedorf e soci si aspettassero le dimissioni del tecnico, ma non essendo arrivate la decisione - inevitabile - dell'esonero dovrà essere presa dalla stessa società biancorossa.
Monza-News.it
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29.3.11
Ripresa degli allenamenti: si rivede Cortese, Gatti prosegue il recupero.
Sono ripresi questo pomeriggio sul sintetico di Tramonti gli allenamenti della Paganese, dopo il prezioso punto conquistato domenica scorsa in casa del Monza. La comitiva azzurrostellata si è concentrata prevalentemente sull’aspetto atletico, svolgendo, agli ordini del Prof. Ambrosio, un lavoro di capacità e potenza aerobica. Dopo diverse settimane si rivede anche l’attaccante Cortese che, terminato il lavoro personalizzato di recupero, ha iniziato a correre. Lavoro a parte dunque per l’ex attaccante del Foggia, così come per Gatti (foto) che prosegue il recupero senza però forzare i ritmi, considerata anche la sosta che il campionato di Prima Divisione osserverà la prossima domenica. Erano invece assenti alla seduta odierna il difensore Urbano ed il centrocampista Liccardo che hanno goduto di un permesso speciale. Domani doppia seduta di allenamento. In mattinata la squadra si allenerà allo stadio “Torre” di Pagani mentre è ancora da definire la sede della seduta pomeridiana.
paganesecalcio.com
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Giudice Sportivo: squalifica per Finazzi del Lumezzane che salterà Pagani.
Il Giudice Sportivo della Lega Pro ha squalificato per una giornata il centrocampista del Lumezzane, prossimo avversario della Paganese, Lucas Finazzi.
Lumezzane, una sconfitta indolore. Il sogno play-off rimane vivo.
Il conto da pagare alla classifica per la sconfitta di Sorrento è stato meno salato del previsto. Il Lumezzane è rimasto al quinto posto ed è stato spinto fuori dalla zona play-off solo dalla migliore differenza reti del Verona, che pareggiando con il Bassano ha agganciato i rossoblù a quota 39.
DI MEGLIO non si poteva chiedere a una domenica da zero punti. A sei turni dal sipario, le chance play-off restano intatte e tra due settimane, dopo la pausa concessa alla Prima Divisione dal calendario, la rincorsa agli spareggi promozione riprenderà dalla trasferta di Pagani. Sul campo della vice-cenerentola del torneo, in serie positiva da 4 giornate e con un solo gol al passivo nelle ultime sei, Emerson e i suoi dovranno tornare a marciare. La classifica è sempre più schiacciata e il numero delle candidate a un posto al sole si allarga di domenica in domenica.
È un campionato strano. Un dato la dice lunga sull'imprevedibilità della volata play-off: tra la Salernitana, terza, e la Cremonese, tredicesima, ci sono 10 punti e 9 squadre, tutte più o meno legittimate a coltivare sogni di gloria: perché il blasone lo impone (Cremonese e Verona), perché la piazza lo chiede (Reggiana e Spal), perché i risultati raccolti nelle ultime settimane invitano a sperare. È l'incredibile caso del Como, che il 16 ottobre scorso, quando salì in Valgobbia per l'andata, era ultimo in solitaria.
«È stato così fin dall'inizio - il commento di Nicola -, e sarà così fino alla fine. Ogni domenica propone una serie di scontri diretti e tutto può ancora succedere. Ma ce la giocheremo con tutti». Alla ripresa ci saranno Cremonese-Como, Spezia-Spal, Gubbio-Bassano, Verona-Salernitana.
AL LUMEZZANE servono almeno una dozzina di punti. L'anno scorso a Leonardo Menichini non ne bastarono 52 per la quinta piazza. Due anni fa la Spal chiuse sesta a quota 53, mentre nel 2007 il Padova restò tagliato fuori a 56. La media degli ultimi anni dice che 54 punti quasi sempre bastano, ma la classifica attuale suggerisce che la quota play-off in questa stagione sarà molto bassa, c'è chi dice addirittura a 50 o 51 (l'ultima volta è accaduto nel 2003, quando il Padova fu quinto con 51 punti, mentre nel 2000 al Brescello ne bastarono 50).
Ora come ora gli scenari possibili sono troppi per azzardare ipotesi. Bene fa Nicola a ricordare che i play-off per il Lumezzane non devono essere un imperativo categorico.
www.bresciaoggi.it
DI MEGLIO non si poteva chiedere a una domenica da zero punti. A sei turni dal sipario, le chance play-off restano intatte e tra due settimane, dopo la pausa concessa alla Prima Divisione dal calendario, la rincorsa agli spareggi promozione riprenderà dalla trasferta di Pagani. Sul campo della vice-cenerentola del torneo, in serie positiva da 4 giornate e con un solo gol al passivo nelle ultime sei, Emerson e i suoi dovranno tornare a marciare. La classifica è sempre più schiacciata e il numero delle candidate a un posto al sole si allarga di domenica in domenica.
È un campionato strano. Un dato la dice lunga sull'imprevedibilità della volata play-off: tra la Salernitana, terza, e la Cremonese, tredicesima, ci sono 10 punti e 9 squadre, tutte più o meno legittimate a coltivare sogni di gloria: perché il blasone lo impone (Cremonese e Verona), perché la piazza lo chiede (Reggiana e Spal), perché i risultati raccolti nelle ultime settimane invitano a sperare. È l'incredibile caso del Como, che il 16 ottobre scorso, quando salì in Valgobbia per l'andata, era ultimo in solitaria.
«È stato così fin dall'inizio - il commento di Nicola -, e sarà così fino alla fine. Ogni domenica propone una serie di scontri diretti e tutto può ancora succedere. Ma ce la giocheremo con tutti». Alla ripresa ci saranno Cremonese-Como, Spezia-Spal, Gubbio-Bassano, Verona-Salernitana.
AL LUMEZZANE servono almeno una dozzina di punti. L'anno scorso a Leonardo Menichini non ne bastarono 52 per la quinta piazza. Due anni fa la Spal chiuse sesta a quota 53, mentre nel 2007 il Padova restò tagliato fuori a 56. La media degli ultimi anni dice che 54 punti quasi sempre bastano, ma la classifica attuale suggerisce che la quota play-off in questa stagione sarà molto bassa, c'è chi dice addirittura a 50 o 51 (l'ultima volta è accaduto nel 2003, quando il Padova fu quinto con 51 punti, mentre nel 2000 al Brescello ne bastarono 50).
Ora come ora gli scenari possibili sono troppi per azzardare ipotesi. Bene fa Nicola a ricordare che i play-off per il Lumezzane non devono essere un imperativo categorico.
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Paganese fa rima con bunker: 4 giornate senza subire gol.
Il reparto difensivo azzurrostellato non subisce gol da 4 partite. E Ginestra può battere un record
Ad un punto dal burrone, a tre gradini dalla storia. Il penultimo posto blindato col pari sul campo del fanalino di coda Monza nasconde in realtá lo spirito di una Paganese di ferro, l’organizzazione esemplare della formazione di Capuano ed una capacitá difensiva che appartiene (dalla serie A alla prima divisione) soltanto a complessi di squadra eccellenti. Numeri molto più grandi ed importanti di una classifica che continua a preoccupare. Che la retroguardia azzurrostellata fosse un bunker era giá chiaro (appena quattro reti subite nelle dieci gare del 2011), ma a far lievitare l’autostima del gruppo e la fiducia del tecnico Ezio Capuano c’è la continuitá, la stessa che due stagioni fa portò ad una miracolosa salvezza diretta. Gli ultimi quattro turni senza subir gol non hanno soltanto permesso all’istrione salernitano di eguagliare il record del 2009-10, ma di entrare nell’Olimpo del calcio italiano, di stabilirsi in sesta posizione (su 78 squadre) nella speciale graduatoria dominata dall’Udinese di Guidolin, che non ha incassato gol nelle ultime sette partite. La serie positiva dei friulani è l’unica ancora aperta insieme a quella azzurrostellata.
Tanto per intendersi, la Paganese impenetrabile di Capuano, restando immacolata al Brianteo di Monza, ha agganciato (ed ora può superare) Napoli, Siena, Novara, Varese, Empoli e Bassano, ha ad un tiro di schioppo il Gubbio (cinque partite senza subire) e di conseguenza la leadership nel proprio girone. Non solo: dovesse superare i prossimi due appuntamenti casalinghi post-sosta contro Lumezzane e Cremonese diverrebbe seconda in Italia, mettendosi sullo stesso gradino di Atalanta, Atletico Roma e Virtus Lanciano ed assicurando a Ginestra (che non subisce gol da 436 minuti) di entrare nella storia del club azzurrostellato. Numeri impressionanti, che fanno specie se a raggiungerli è una squadra in piena lotta per evitare la retrocessione diretta. E che ovviamente amplificano i meriti di Ezio Capuano, seccato un po’ se al record s’associa il termine difensivista: "Curo la fase tattica nei minimi particolari. Non siamo catenacciari, ma organizzatissimi. Non segniamo con frequenza, ma di occasioni ne costruiamo tante in ogni partita. Anche a Monza abbiamo sprecato tantissimo, ma all’avversario abbiamo concesso appena un paio di tiri dalla lunga distanza. Siamo compatti, questo è il segreto".
La Città di Salerno
Ad un punto dal burrone, a tre gradini dalla storia. Il penultimo posto blindato col pari sul campo del fanalino di coda Monza nasconde in realtá lo spirito di una Paganese di ferro, l’organizzazione esemplare della formazione di Capuano ed una capacitá difensiva che appartiene (dalla serie A alla prima divisione) soltanto a complessi di squadra eccellenti. Numeri molto più grandi ed importanti di una classifica che continua a preoccupare. Che la retroguardia azzurrostellata fosse un bunker era giá chiaro (appena quattro reti subite nelle dieci gare del 2011), ma a far lievitare l’autostima del gruppo e la fiducia del tecnico Ezio Capuano c’è la continuitá, la stessa che due stagioni fa portò ad una miracolosa salvezza diretta. Gli ultimi quattro turni senza subir gol non hanno soltanto permesso all’istrione salernitano di eguagliare il record del 2009-10, ma di entrare nell’Olimpo del calcio italiano, di stabilirsi in sesta posizione (su 78 squadre) nella speciale graduatoria dominata dall’Udinese di Guidolin, che non ha incassato gol nelle ultime sette partite. La serie positiva dei friulani è l’unica ancora aperta insieme a quella azzurrostellata.
Tanto per intendersi, la Paganese impenetrabile di Capuano, restando immacolata al Brianteo di Monza, ha agganciato (ed ora può superare) Napoli, Siena, Novara, Varese, Empoli e Bassano, ha ad un tiro di schioppo il Gubbio (cinque partite senza subire) e di conseguenza la leadership nel proprio girone. Non solo: dovesse superare i prossimi due appuntamenti casalinghi post-sosta contro Lumezzane e Cremonese diverrebbe seconda in Italia, mettendosi sullo stesso gradino di Atalanta, Atletico Roma e Virtus Lanciano ed assicurando a Ginestra (che non subisce gol da 436 minuti) di entrare nella storia del club azzurrostellato. Numeri impressionanti, che fanno specie se a raggiungerli è una squadra in piena lotta per evitare la retrocessione diretta. E che ovviamente amplificano i meriti di Ezio Capuano, seccato un po’ se al record s’associa il termine difensivista: "Curo la fase tattica nei minimi particolari. Non siamo catenacciari, ma organizzatissimi. Non segniamo con frequenza, ma di occasioni ne costruiamo tante in ogni partita. Anche a Monza abbiamo sprecato tantissimo, ma all’avversario abbiamo concesso appena un paio di tiri dalla lunga distanza. Siamo compatti, questo è il segreto".
La Città di Salerno
Il commento alla ventottesima giornata.
Tanta paura, zero goal. Questo il risultato di Monza-Paganese, scontro tra ultima e penultima terminato 0 a 0. Quello del “Brianteo” è stato l'unico match senza reti in una giornata che ha visto tante sorprese, tra le quali la vittoria della Reggiana al 90' sull'Alessandria, l'exploit dello Spezia sul campo del Ravenna ed il pari del Gubbio sul campo del Pergocrema. Ne ha approfittato il Sorrento, che ha battuto senza particolari difficoltà il Lumezzane. Vittoria in rimonta per la Salernitana che piega la Cremonese. Il Bassano ferma la corsa del Verona, mentre è inarrestabile il cammino del Como, vittorioso per la terza volta di seguito.
IL COMMENTO PARTITA PER PARTITA
LO SCONTRO SALVEZZA - Si conclude con zero reti la gara più importante della stagione per Monza e Paganese. Le due squadre, che occupano le ultime due posizioni della graduatoria, non si sono fatte del male e la squadra di Capuano può vantare un punto in più sui brianzoli oltre ad un calendario abbastanza favorevole (4 gare su 6 al Torre). Monza-Paganese 0-0
COMO SCHIACCIASASSI - Continua la corsa del Como, che batte il Pavia nel festival del goal e si porta addirittura al 7° posto, in piena corsa per i playoff. I lariani sono passati letteralmente dalle stalle alle stelle grazie ad un attacco molto prolifico che vede in Germinale e Maah i suoi punti di forza. Como-Pavia 4-2
LA SORPRESA - Spezia morto, Spezia risorto. Lo Spezia dopo aver dato evidenti segni di cedimento e rassegnazione sorprende tutti battendo a domicilio il Ravenna. Al "Benelli" è decisiva una rete al 35' del bianconero Herzan. Ravenna-Spezia 0-1
LA CAPOLISTA - Inatteso stop della capolista Gubbio, che impatta sul campo del Pergocrema e vede avvicinarsi - ma senza particolari preoccupazioni - il Sorrento. Gli eugubini non hanno di che temere e dovranno solo continuare a giocare come hanno sempre fatto per mettere in cassaforte la B. Pergocrema - Gubbio 1-1
LA SPERANZA - Il Gubbio pareggia ed il Sorrento ne approfitta subito. I costieri di Simonelli riducono il distacco dagli eugubini battendo tranquillamente il Lumezzane al Campo Italia. Il secco due a zero con cui i rossoneri battono i valgobbini non serve però a cambiare gli scenari di un campionato che sembra comunque nelle mani del Gubbio. Sorrento-Lumezzane 2-0
LA RIMONTA - Grande rimonta della Salernitana, che batte non senza sofferenze una Cremonese mai doma. Gli ospiti, passati in vantaggio grazie ad una beffarda deviazione del granata Jefferson, devono arrendersi alla grande reazione dei padroni di casa che hanno così ottenuto 6 punti dalle due sfide casalinghe consecutive. Salernitana-Cremonese 2-1
LA BEFFA - Almeno una volta a segnare al 90' non è Fabio Artico. Chi di spada ferisce di spada perisce, ed è cosi che l'Alessandria cede in extremis ad una Reggiana in ripresa che ambisce ad un posizionamento play-off. Reggiana-Alessandria 1-0
LA FRENATA - Frena l'Hellas Verona, che viene fermato sul pari dal Bassano al "Mercante". Gli ospiti fanno come al solito la partita ma concretizzano (come al solito) davvero poco. Alla fine il pareggio va stretto agli scaligeri, che possono però continuare a sperare in un posto al sole. Bassano Virtus – Hellas Verona 1-1
COMO SCHIACCIASASSI - Continua la corsa del Como, che batte il Pavia nel festival del goal e si porta addirittura al 7° posto, in piena corsa per i playoff. I lariani sono passati letteralmente dalle stalle alle stelle grazie ad un attacco molto prolifico che vede in Germinale e Maah i suoi punti di forza. Como-Pavia 4-2
LA SORPRESA - Spezia morto, Spezia risorto. Lo Spezia dopo aver dato evidenti segni di cedimento e rassegnazione sorprende tutti battendo a domicilio il Ravenna. Al "Benelli" è decisiva una rete al 35' del bianconero Herzan. Ravenna-Spezia 0-1
LA CAPOLISTA - Inatteso stop della capolista Gubbio, che impatta sul campo del Pergocrema e vede avvicinarsi - ma senza particolari preoccupazioni - il Sorrento. Gli eugubini non hanno di che temere e dovranno solo continuare a giocare come hanno sempre fatto per mettere in cassaforte la B. Pergocrema - Gubbio 1-1
LA SPERANZA - Il Gubbio pareggia ed il Sorrento ne approfitta subito. I costieri di Simonelli riducono il distacco dagli eugubini battendo tranquillamente il Lumezzane al Campo Italia. Il secco due a zero con cui i rossoneri battono i valgobbini non serve però a cambiare gli scenari di un campionato che sembra comunque nelle mani del Gubbio. Sorrento-Lumezzane 2-0
LA RIMONTA - Grande rimonta della Salernitana, che batte non senza sofferenze una Cremonese mai doma. Gli ospiti, passati in vantaggio grazie ad una beffarda deviazione del granata Jefferson, devono arrendersi alla grande reazione dei padroni di casa che hanno così ottenuto 6 punti dalle due sfide casalinghe consecutive. Salernitana-Cremonese 2-1
LA BEFFA - Almeno una volta a segnare al 90' non è Fabio Artico. Chi di spada ferisce di spada perisce, ed è cosi che l'Alessandria cede in extremis ad una Reggiana in ripresa che ambisce ad un posizionamento play-off. Reggiana-Alessandria 1-0
LA FRENATA - Frena l'Hellas Verona, che viene fermato sul pari dal Bassano al "Mercante". Gli ospiti fanno come al solito la partita ma concretizzano (come al solito) davvero poco. Alla fine il pareggio va stretto agli scaligeri, che possono però continuare a sperare in un posto al sole. Bassano Virtus – Hellas Verona 1-1
DAI DUE VOLTI – E’ una Spal dai due volti quella vista nel posticipo della 28^ Giornata. Brutta ed incapace di imbastire una manovra offensiva e sotto di due gol fino al 60’ con il SudTirol, per poi trasformarsi nell’ultima mezzora rendendosi protagonista di una rimonta fissando il risultato del due a due finale. Spal – SudTirol 2-2
Gianluca Pepe - www.paganese.net
Monza, vertice tecnico nel pomeriggio: salta la panchina?
Indiscrezioni attendibili raccolte da Monza-News.it prevedono per il futuro del Monza un vertice tecnico questo pomeriggio al centro sportivo Monzello. Probabilmente la società biancorossa deciderà che strada prendere per quanto riguarda la panchina. Clarence Seedorf, sconfortato dai pessimi risultati conseguiti durante la gestione Verdelli, potrebbe finalmente decidere di cambiare allenatore.
La "piazza" vorrebbe Giuliano Sonzogni, che ha seguito il Monza in diverse occasioni in questa stagione e che domenica è stato letteralmente "osannato" dal pubblico. Un tecnico preparato, che conosce l'ambiente, l'unico che probabilmente potrebbe dare la giusta scossa ad una squadra che sembra morta.
Un altro dei candidati è Antonio Sala che però ha già parlato con lo stesso Seedorf nei scorsi giorni. "Ho avuto un contatto con lui - ha rivelato il tecnico saronnese - ma mi ha risposto che se dovesse cambiare, punterebbe su un allenatore giovane". Da non escludere la pista che porterebbe al clamoroso ritorno di Roberto Cevoli, attualmente ancora senza squadra. Meno praticabile la pista Vavassori, qualche chances per Gianfranco Motta.
Valeria Debbia - tuttolegapro.com
La "piazza" vorrebbe Giuliano Sonzogni, che ha seguito il Monza in diverse occasioni in questa stagione e che domenica è stato letteralmente "osannato" dal pubblico. Un tecnico preparato, che conosce l'ambiente, l'unico che probabilmente potrebbe dare la giusta scossa ad una squadra che sembra morta.
Un altro dei candidati è Antonio Sala che però ha già parlato con lo stesso Seedorf nei scorsi giorni. "Ho avuto un contatto con lui - ha rivelato il tecnico saronnese - ma mi ha risposto che se dovesse cambiare, punterebbe su un allenatore giovane". Da non escludere la pista che porterebbe al clamoroso ritorno di Roberto Cevoli, attualmente ancora senza squadra. Meno praticabile la pista Vavassori, qualche chances per Gianfranco Motta.
Valeria Debbia - tuttolegapro.com
28.3.11
Posticipo: finisce 2-2 tra Spal e SudTirol.
Termina in parità (2-2) il posticipo di 1^ Divisione tra Spal e SudTirol. Il club altoatesino aveva chiuso in vantaggio il primo tempo per 2-0, grazie alle reti di Marchi (24') e Fischnaller (33'). Nella ripresa la Spal recupera lo svantaggio: prima realizza un calcio di rigore con il neo entrato Volpe (72') e poi trova il pari su autorete di Nazari che devia un cross dello stesso Volpe al 79', nel tentativo di anticipare Paolo Rossi.
► Classifica aggiornata (ultime otto posizioni): Spal e Ravenna 36, Spezia 35, Cremonese 34, Pavia 31, SudTirol 29, Pergocrema 28, Paganese 22, Monza 21.
tuttolegapro.com
► Classifica aggiornata (ultime otto posizioni): Spal e Ravenna 36, Spezia 35, Cremonese 34, Pavia 31, SudTirol 29, Pergocrema 28, Paganese 22, Monza 21.
tuttolegapro.com
Missione compiuta, occasione sprecata.
Nel commentare il punto conquistato contro il Sorrento, dissi che valutavo il bicchiere mezzo pieno mentre qualcuno lo accolse senza troppi sorrisi. A Monza la Paganese esce indenne dallo scontro diretto annullando il match point dell’undici di Verdelli, mantenendo il punto di vantaggio sui brianzoli. Alla vigilia della gara avevo sperato in una Paganese decisa ad osare per tentare l’affondo definitivo nei confronti della più immediata concorrente. In effetti, guardando la cronaca della gara, è stata proprio la Paganese a fare la partita con Ginestra mai seriamente impegnato mentre gli azzurri in quattro-cinque circostanze si sono affacciati anche pericolosamente dalle parti di Westerveld. Addirittura nei minuti di recupero Lepore non ha saputo capitalizzare un contropiede, tre contro uno, che ha fatto imbufalire Capuano sprecando così il possibile colpo del ko. La sensazione questa volta è che il bicchiere è mezzo vuoto, che si è sprecata una grossa occasione per fare entrare in coma il Monza mentre il grosso spreco mantiene ancora attaccato al respiratore i biancorossi che ad un certo punto hanno modificato il più spregiudicato 3-4-3 dell’avvio gara con un modulo, il 4-4-2, più equilibrato. Speravo nel primo brindisi stagionale in trasferta anche per come la Paganese arrivava a questo scontro diretto, con il sorpasso agguantato domenica scorsa, una condizione psicologica migliore, un assetto di squadra consolidato, un Monza privo di alcune pedine importanti come gli squalificati Barjie e Gambadori, gli infortunati Uggè e il cannoniere Ferrario. Ancora una volta però alla Paganese di Capuano, che non disponeva di Gatti, è mancata la zampata vincente. Una squadra però che conferma il momento positivo con una difesa blindata a doppia mandata che arriva all’ultima sosta con quattro risultati utili consecutivi. Ha dimostrato anche a Monza, dove ha conquistato il secondo punto esterno consecutivo, di aver trovato la propria identità soprattutto in trasferta e questo è il primo grande merito di Capuano anche se la sterilità offensiva, terzo risultato ad occhiali di fila, è l’altro punto su cui continuare a lavorare per migliorare un reparto che non riesce a pungere. E’ innegabile comunque il grande passo in avanti di questa squadra che in due mesi s’è rimessa in carreggiata e superato lo scontro diretto, annullato il tabù trasferta e mantenuto il minimo vantaggio sul Monza. Dopo la sosta si recupereranno sia Gatti che, finalmente, Cortese con la speranza che si sblocchi anche l’attacco per uno sprint finale tutto in discesa.
Peppe Nocera per Paganese.it
Peppe Nocera per Paganese.it
Fiorenzo Dosso, storico giornalista monzese: "La peggior partita del Monza a cui mi sia capitato di assistere".
Chiedo scusa ma non so più cosa dire … La peggior partita del Monza a cui mi sia capitato di assistere si liquida in una parola: sconcertante. Il resto è mancia. Anche perché nella propria pochezza la Paganese dimostra di avere almeno quelle ‘cosine’ (gli attributi) che invece i nostri … vabbeh ci siamo capiti ! Alla fine del calvario biancorosso mancano 6 partite … alla prima bella gioia che mi verrà a parlare di ‘ultima spiaggia’ a Bolzano lascerò il segno della mia scarpa destra dove non batte il sole. Garantito. Questa volta lancio alcuni flash per stimolare il dibattito.
· Delle dichiarazioni di Seedorf (quale progetto ?) ci siamo stupiti tutti. Io sono rimasto allibito anche dalla sua personalissima coorte dei miracoli. Un manipolo di pretoriani che lo circondano, lo venerano, lo proteggono e lo riveriscono … Con quale competenza calcistica non è dato di sapere. Domenica mi è capitato di uscire dallo stadio con tre di loro. Che si dicevano disgustati dalla contestazione della tribuna. Mi sono presentato e ho detto: “Monza, tifoseria tranquilla e civile e piazza notoriamente molto distaccata rispetto alle vicende calcistiche, è invece esasperata dalla classifica e dalle prospettive di un disastro sportivo senza precedenti …” Non hanno proferito parola e se ne sono andati.
· Capitolo allenatore. Senza sparare sulle Croce Rossa vorrei porre il seguente quesito: un tecnico (nessun nome per non urtare delicate suscettibilità) decide di dimettersi, la società respinge le dimissioni ma il mister è fermamente convinto della propria decisione e ne ribadisce l’irrevocabilità. La domanda è: il martedì alla ripresa degli allenamenti il presidente potrebbe mandargli a casa i carabinieri e farlo portare al campo con la forza e contro la sua volontà ?
· In tribuna c’erano tutti: presidente della Provincia, sindaco, assessore allo sport (*).Verso la fine dell’intervallo (compiaciuti reduci dal ricco buffet) qualche ‘vaffa’ se lo sono pure preso. Personalmente continuo a ritenere che le loro responsabilità siano enormi. Ed il loro clamoroso immobilismo è complice determinante nella ingloriosa fine di una storia che comunque è stata bella per quasi cento anni.
Fine. Chiedo ancora scusa ma oggi non riesco a dire nulla di più.
Fiorenzo Dosso per Monza-News.it
· Delle dichiarazioni di Seedorf (quale progetto ?) ci siamo stupiti tutti. Io sono rimasto allibito anche dalla sua personalissima coorte dei miracoli. Un manipolo di pretoriani che lo circondano, lo venerano, lo proteggono e lo riveriscono … Con quale competenza calcistica non è dato di sapere. Domenica mi è capitato di uscire dallo stadio con tre di loro. Che si dicevano disgustati dalla contestazione della tribuna. Mi sono presentato e ho detto: “Monza, tifoseria tranquilla e civile e piazza notoriamente molto distaccata rispetto alle vicende calcistiche, è invece esasperata dalla classifica e dalle prospettive di un disastro sportivo senza precedenti …” Non hanno proferito parola e se ne sono andati.
· Capitolo allenatore. Senza sparare sulle Croce Rossa vorrei porre il seguente quesito: un tecnico (nessun nome per non urtare delicate suscettibilità) decide di dimettersi, la società respinge le dimissioni ma il mister è fermamente convinto della propria decisione e ne ribadisce l’irrevocabilità. La domanda è: il martedì alla ripresa degli allenamenti il presidente potrebbe mandargli a casa i carabinieri e farlo portare al campo con la forza e contro la sua volontà ?
· In tribuna c’erano tutti: presidente della Provincia, sindaco, assessore allo sport (*).Verso la fine dell’intervallo (compiaciuti reduci dal ricco buffet) qualche ‘vaffa’ se lo sono pure preso. Personalmente continuo a ritenere che le loro responsabilità siano enormi. Ed il loro clamoroso immobilismo è complice determinante nella ingloriosa fine di una storia che comunque è stata bella per quasi cento anni.
Fine. Chiedo ancora scusa ma oggi non riesco a dire nulla di più.
Fiorenzo Dosso per Monza-News.it
Paganese, evitare l'ultima piazza non è una mission impossible.
Un punto guadagnato o due punti persi? La domanda sorge spontanea dopo il pareggio della Paganese a Monza nell'autentico scontro salvezza che ha consentito agli uomini di Capuano di mantenere invariato il distacco dai brianzoli in virtù del pareggio a reti inviolate del Brianteo. Il punto in più sui biancorossi rimane, così come la consapevolezza che la corsa dovrà essere fatta su sè stessi senza il bisogno di sperare nelle sventure altrui. Con quattro delle restanti sei partite da disputare al Torre, per la Paganese evitare l'ultima piazza non è una missione impossibile. La salvezza andrà costruita nell'impianto liguorino mattone dopo mattone. E la prima fondamenta per un posto nei playout potrebbe arrivare proprio dalla doppia sfida consecutiva da disputare a Pagani, contro Lumezzane prima e Cremonese poi. Una legge non scritta del calcio dice che è difficile vincere due partite consecutive in casa: ci sono riuscite Alessandria e Salernitana, spererà di riuscirci anche la squadra di Capuano. Il tecnico azzurrostellato al termine della gara si è detto molto amareggiato e dispiaciuto per la mancanza di quel pizzico di determinazione in più che avrebbe permesso ai suoi di portare a casa l'intera posta in palio. Il Monza è stato poca cosa, apparso decisamente bloccato dalle preoccupazioni per l'ultimo posto e per le continue contestazioni verso il "governatore-ombra" Clarence Seedorf, presente in Tribuna Vip ieri pomeriggio.
La squadra brianzola in attacco non è mai stata pericolosa e non ha mai severamente impegnato Ginestra, che ha evitato di raccogliere la palla da in fondo al sacco per la quarta volta consecutiva. Merito del portierone-saracinesca ma anche di una difesa ben diretta dal rinato Luca Fusco, sempre più cardine della retroguardia composta anche da Urbano e Radi, sempre attenti e concentrati. Parte del merito è anche del centrocampo, ben coordinato da capitan Vicedomini, autore di una prestazione autorevole, e da Peppe Casisa, tornato in campo dopo mesi e mesi per sostituire più che degnamente l'infortunato Gatti. E mentre la Paganese pensava al da farsi per soccombere all'assenza del playmaker ex Napoli ha scoperto di avere a disposizione un centrocampista ritrovato ed affidabile. Gli esterni non hanno fornito un ottimo apporto alla gara. Santarelli è stato bravo a difendere ma poco propositivo, mentre Imparato dopo un buon inizio è calato alla distanza limitando le sue scorribande offensive sfavorendo anche il gioco dell'ariete Ferraro. La difesa continua a non prendere goal, tuttavia l'attacco non fa nulla per approfittare del grande lavoro della retroguardia, tant'è che le ultime tre gare sono finite tutte 0 a 0. Lepore gioca defilato e serve i compagni con sventagliate sempre precise, ma non arriva mai al tiro e quando lo fa è solo su palla inattiva nelle sue insidiosissime traiettorie. Tortori gioca praticamente da centrocampista, non è mai vicino alla porta ed è praticamente annullato da questa nuova posizione che non gli permette di pungere come d'abitudine. E se gli esterni non arrivano mai al cross a risentirne è anche Ferraro, che quando viene servito fa comunque tremare gli avversari come dimostra la difficile parata del portiere Westerveld dopo il colpo di testa con cui il messinese stava portando in vantaggio i suoi.
Non perdendo mai la salvezza comunque non scapperà, perché il Monza è apparso voglioso di fare ma condizionato dalla tensione venutasi a creare in tutto l'ambiente, un pò come successe prima delle vacanze natalizie in casa Paganese con le leggere ma snervanti contestazioni a Capuano, incapace di guidare una squadra da lui definita "da oratorio". Col mercato di gennaio le cose sono cambiate, ma per i brianzoli questa occasione non ci sarà, per cui se lo score parla di sconfitte esterne e di pareggi interni la Paganese non ha nulla a che temere, a patto che faccia il suo dovere ogni settimana, vincendo ogni partita vincibile, tralasciando i dubbi dei "punti guadagnati e punti persi".
Gianluca Pepe per Tuttolegapro
La squadra brianzola in attacco non è mai stata pericolosa e non ha mai severamente impegnato Ginestra, che ha evitato di raccogliere la palla da in fondo al sacco per la quarta volta consecutiva. Merito del portierone-saracinesca ma anche di una difesa ben diretta dal rinato Luca Fusco, sempre più cardine della retroguardia composta anche da Urbano e Radi, sempre attenti e concentrati. Parte del merito è anche del centrocampo, ben coordinato da capitan Vicedomini, autore di una prestazione autorevole, e da Peppe Casisa, tornato in campo dopo mesi e mesi per sostituire più che degnamente l'infortunato Gatti. E mentre la Paganese pensava al da farsi per soccombere all'assenza del playmaker ex Napoli ha scoperto di avere a disposizione un centrocampista ritrovato ed affidabile. Gli esterni non hanno fornito un ottimo apporto alla gara. Santarelli è stato bravo a difendere ma poco propositivo, mentre Imparato dopo un buon inizio è calato alla distanza limitando le sue scorribande offensive sfavorendo anche il gioco dell'ariete Ferraro. La difesa continua a non prendere goal, tuttavia l'attacco non fa nulla per approfittare del grande lavoro della retroguardia, tant'è che le ultime tre gare sono finite tutte 0 a 0. Lepore gioca defilato e serve i compagni con sventagliate sempre precise, ma non arriva mai al tiro e quando lo fa è solo su palla inattiva nelle sue insidiosissime traiettorie. Tortori gioca praticamente da centrocampista, non è mai vicino alla porta ed è praticamente annullato da questa nuova posizione che non gli permette di pungere come d'abitudine. E se gli esterni non arrivano mai al cross a risentirne è anche Ferraro, che quando viene servito fa comunque tremare gli avversari come dimostra la difficile parata del portiere Westerveld dopo il colpo di testa con cui il messinese stava portando in vantaggio i suoi.
Non perdendo mai la salvezza comunque non scapperà, perché il Monza è apparso voglioso di fare ma condizionato dalla tensione venutasi a creare in tutto l'ambiente, un pò come successe prima delle vacanze natalizie in casa Paganese con le leggere ma snervanti contestazioni a Capuano, incapace di guidare una squadra da lui definita "da oratorio". Col mercato di gennaio le cose sono cambiate, ma per i brianzoli questa occasione non ci sarà, per cui se lo score parla di sconfitte esterne e di pareggi interni la Paganese non ha nulla a che temere, a patto che faccia il suo dovere ogni settimana, vincendo ogni partita vincibile, tralasciando i dubbi dei "punti guadagnati e punti persi".
Gianluca Pepe per Tuttolegapro
Capuano: "Per vincere ci voleva più convinzione".
Massimiliano Sala Monza. Non è soddisfatto e si vede: nonostante il buon pari colto sul campo della diretta avversaria nella lotta per evitare l'ultimo posto, Ezio Capuano si presenta nella sala stampa del Brianteo accompagnato dall'espressione corrucciata di chi è consapevole che, con un pizzico di cattiveria in più, i suoi uomini avrebbero potuto uscire tranquillamente vincitori dalla sfida con il Monza: «Sono d'accordo nel rimarcare la buona prova difensiva offerta dai miei ragazzi - ha esordito il tecnico campano - e accetto volentieri i complimenti per l'attenzione e la compattezza da loro mostrate in campo, ma non posso dirmi completamente soddisfatto. Sono convinto che se avessimo messo maggiore convinzione e determinazione nell'orchestrare le ripartenze, specie nel secondo tempo, adesso saremmo qui a commentare una vittoria della Paganese. Davanti ad un Monza attanagliato dalla tensione e dalla paura di perdere,avremmo dovuto approfittare della nostra migliore condizione psicologica. I meccanismi difensivi hanno funzionato alla perfezione - ha proseguito il trainer azzurro stellato - è un peccato che non siamo riusciti a sfruttare gli spazi che i biancorossi ci hanno concesso nella ripresa, soprattutto sul versante destro della loro difesa. Abbiamo dimostrato grande solidità ed abbiamo comunque preso un buon punto, che ci tiene attaccati ai playout mantenendo il pur esiguo vantaggio di un punto sui brianzoli». Poi Capuano commenta un dato importante: «L'imbattibilità di Ginestra? Non è un caso che questa squadra non prenda gol da quattro partite e sia la difesa meno battuta del campionato durante il girone di ritorno: merito dei miei uomini, che hanno sempre creduto nella possibilità di rimontare il distacco di sei punti che avevamo fino ad un mese fa, quando tutti quanti ci davano già per spacciati. Il campionato non si chiude qui, ci sono ancora sei gare prima della fine, partite da affrontare con lo stesso piglio e la stessa convinzione mostrati dai miei uomini durante il girone di ritorno». Di segno completamente opposto le dichiarazioni del tecnico del Monza Verdelli, rammaricato per l'ennesima occasione persa dai suoi uomini per raddrizzare una stagione davvero negativa: «Purtroppo la tensione e la paura di perdere - ha dichiarato l'allenatore biancorosso - hanno pesato nella testa e nelle gambe dei miei giocatori, specie tra gli elementi più giovani: nel primo tempo la palla scottava e nessuno dei miei riusciva a ragionare, finendo per creare tanta confusione in mezzo al campo e nient'altro. Abbiamo fatto leggermente meglio nella ripresa, provando ad attaccare con maggiore lucidità, ma non è bastato per avere ragione di una Paganese che non ha rubato nulla, dimostrando di sapersi difendere con ordine e attenzione. È un momento davvero difficile per noi - ha continuato l'ex trainer della Cremonese- ed il clima di contestazione nei confronti della società penalizza pesantemente anche la squadra, che si porta in campo le scorie di questa situazione poco felice. Comunque la stagione non è ancora finita: mancano ancora sei gare, tutte da affrontare con il coltello tra i denti e senza perdere la speranza, fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata di questo campionato».
Il Mattino
Il Mattino
Paganese, un punto prezioso nella lotta per non retrocedere.
Massimiliano Sala MONZA. Un pareggio a reti bianche che vale un punto d’oro ed il quarto risultato utile consecutivo per la Paganese. Nello scontro salvezza di Monza alla formazione campana va tutto secondo i piani della vigilia contro i brianzoli protagonisti di una gara spenta e senza la giusta verve. Il tecnico azzurrostellato Capuano conferma le indicazioni della vigilia. In campo dal primo minuto Urbano e Casisa al posto di Cuomo e dell’infortunato Gatti. Scelte obbligate per Verdelli che deve rinunciare agli squalificati Barjie e Gambadori oltre agli infortunati Ferrario, Alberti e Uggè. In prima linea Masini è supportato da Seedorf, cugino del centrocampista del Milan che si accomoda in tribuna per seguire il delicato scontro salvezza. L’inizio di gara è di marca campana. Si muove bene lo sgusciante Tortori, a suo agio contro la difesa a tre brianzola. All’8’ non arriva per un soffio su un ottimo traversone di Imparato. Passano due giri di lancette ed il bomber della Paganese tenta la battuta ma è provvidenziale la deviazione di Fiuzzi che salva il Monza dalla capitolazione. La formazione ospite spinge alla ricerca del vantaggio. Dopo otto minuti il colpo di testa di Ferraro, servito da Lepore, è sventato dal portiere di casa Westerveld in due tempi. Paganese ben disposta in campo contro un Monza incapace di apportare pericoli alla porta difesa da Ginestra. Dopo le fiammate iniziali degli uomini di Capuano la gara cala d’intensità. L'importanza della posta in palio è tale che le due squadre badano a non scoprirsi troppo per non prestare il fianco alle ripartenze degli avversari. Il match vive così una fase di studio e di continui fraseggi nella zona centrale. Non c'è spazio per lo spettacolo al Brianteo con frequenti interruzioni di gioco. In pratica sul rettangolo verde non accade più nulla fino al termine della prima frazione che regala pochi sussulti, tutti di marca azzurra. Al rientro in campo subito una novità tra le fila della squadra di casa. Furlan rileva Seedorf, aspramente contestato dalla tifoseria biancorossa. Il giovane jolly del Monza dà maggiore vivacità alla manovra lombarda dopo un primo tempo davvero abulico per i brianzoli. Gli uomini di Verdelli sembrano più intrapendenti e provano ad alzare il baricentro con l'ingresso di Antonio Esposito al quarto d'ora della ripresa. I biancorossi passano al 4-4-2. Per la Paganese però nessun sostanziale pericolo. Al 21' gli ospiti si affacciano nuovamente nella metà campo avversaria. Buona giocata di Lepore che serve un delizioso assist a Tortori. L'attaccante della Paganese è anticipato in extremis da Campinoti. Un minuto più tardi rischia grosso la compagine di Capuano. Ginestra alza in angolo un cross insidioso di Esposito. Al 25' favorevole occasione per la Paganese. Lepore calcia debole però su servizio di Ferraro, poi Vicedomini manda alto di poco. È questo l'ultimo sussulto della gara. Nonostante i tentativi del Monza di spezzare l'equilibrio del match, la Paganese non ha particolari difficoltà a conservare l’imbattibilità dell’estremo difensore Ginestra. Per gli azzurrostellati arriva un pareggio meritato che consente di tenere dietro il Monza, sempre più in crisi e contestato dal pubblico del Brianteo. I campani tornano indenni dalla Lombardia prima della sosta e di un doppio turno casalingo con Lumezzane e Cremonese da sfruttare appieno per rinsaldare la posizione playout.
Il Mattino
Il Mattino
Al Brianteo nessuno si fa male, reti inviolate, il Monza resta ultimo.
Monza - E' finito a reti inviolate lo scontro salvezza al Brianteo tra Monza e Paganese, ventottesima giornata del campionato di Prima Divisione. Un risultato che non condanna definitivamente i biancorossi, che puntavano tuttavia ai tre punti per poter aspirare ai play-out. Verdelli deve rinunciare al bomber Ferrario e schiera in attacco Masini supportato da Seedorf e Ricci.
Primo tempo piuttosto «ingessato», esclusa un'insidiosa punizione di Lepore al 18' colta di testa da Ferraro con Westerveld che sventa in due tempi e, al 39' tiro dalla distanza di Masini, ben parato a terra da Ginestra. Al primo minuto del secondo tempo Verdelli sostituisce il contestato Stefano Seedorf con Furlan che porta più vivacità all'attacco biancorosso.
Al 61' Verdelli richiama Dennis Esposito ed inserisce Antonio Esposito, all' esordio con la maglia del Monza: il modulo passa al 4-4-2. Al 63' calcio piazzato di Iacopino in area sul quale arriva Masini che calcia a lato; Cudini, a terra, chiede un penalty per una presunta spinta. Al 66' brivido per il Monza: grande giocata di Lepore sulla trequarti, assist per Tortori anticipato all'ultimo momento da Campinoti.
Al 67' risposta biancorossa: un cross sbagliato di Esposito si trasforma in una parabola insidiosa, ma Ginestra sventa in angolo. Un ultimo brivido per il Monza al 70' quando la Paganese si rende pericolosa per due volte, prima con Lepore che servito da Ferraro calcia debolmente da posizione favorevole, poi con Vicedomini che calcia di volo un assist di Tortori, la palla finisce di poco alta.
Seguono due fiammate biancorosse: al 76' Oualembo crossa in area un pallone basso sul quale Masini, ottimamente appostato davanti a Ginestra, liscia clamorosamente; tenta la conclusione A.Esposito che però viene ribattuta da Fusco. Poco dopo A. Esposito ci riprova con un sinistro al volo deviato in corner dal corpo di Urbano; dal calcio d'angolo Prato cerca la rete da fuori area ma Ginestra blocca senza problemi.
Il Monza resta ultimo in classifica con 21 punti preceduto a 22 dalla Paganese, a sei punti dal SudTirol.
Il Cittadino di Monza e Brianza
Primo tempo piuttosto «ingessato», esclusa un'insidiosa punizione di Lepore al 18' colta di testa da Ferraro con Westerveld che sventa in due tempi e, al 39' tiro dalla distanza di Masini, ben parato a terra da Ginestra. Al primo minuto del secondo tempo Verdelli sostituisce il contestato Stefano Seedorf con Furlan che porta più vivacità all'attacco biancorosso.
Al 61' Verdelli richiama Dennis Esposito ed inserisce Antonio Esposito, all' esordio con la maglia del Monza: il modulo passa al 4-4-2. Al 63' calcio piazzato di Iacopino in area sul quale arriva Masini che calcia a lato; Cudini, a terra, chiede un penalty per una presunta spinta. Al 66' brivido per il Monza: grande giocata di Lepore sulla trequarti, assist per Tortori anticipato all'ultimo momento da Campinoti.
Al 67' risposta biancorossa: un cross sbagliato di Esposito si trasforma in una parabola insidiosa, ma Ginestra sventa in angolo. Un ultimo brivido per il Monza al 70' quando la Paganese si rende pericolosa per due volte, prima con Lepore che servito da Ferraro calcia debolmente da posizione favorevole, poi con Vicedomini che calcia di volo un assist di Tortori, la palla finisce di poco alta.
Seguono due fiammate biancorosse: al 76' Oualembo crossa in area un pallone basso sul quale Masini, ottimamente appostato davanti a Ginestra, liscia clamorosamente; tenta la conclusione A.Esposito che però viene ribattuta da Fusco. Poco dopo A. Esposito ci riprova con un sinistro al volo deviato in corner dal corpo di Urbano; dal calcio d'angolo Prato cerca la rete da fuori area ma Ginestra blocca senza problemi.
Il Monza resta ultimo in classifica con 21 punti preceduto a 22 dalla Paganese, a sei punti dal SudTirol.
Il Cittadino di Monza e Brianza
Monza-Paganese 0-0: l'unico sussulto viene dalla tribuna VIP con Seedorf duramente contestato.
Missione fallita: il Monza non è riuscito a vincere neppure con l'altra squadra derelitta del girone, la Paganese. Uno scialbissimo 0-0 al Brianteo che significa 3 miseri punti racimolati nelle ultime 8 partite e permanenza all'ultimo posto della graduatoria. Mancano 6 gare alla fine di un'agonia che, salvo miracoli, sancirà la retrocessione della compagine biancorossa in Seconda Divisione. Evento che si verificherebbe alla vigilia del centenario sociale...
Oggi allo stadio era presente tutto lo "stato maggiore" del club brianzolo che, al termine del match, è stato pesantemente contestato dal pubblico di casa. Ma già all'inizio si respirava un'aria tutt'altro che leggera. Ad aggravare la situazione in via Ragazzi del '99 i fatti verificatisi negli ultimi sette giorni: il parapiglia scatenato dagli esasperati ultras al rientro della squadra dalla trasferta di Lumezzane, con Vignaroli malmenato, e la conseguente decisione del centrocampista ligure di rescindere, con l'assenso della dirigenza della società, il contratto stipulato appena due mesi prima. Inoltre, come a gettare benzina sul fuoco, l'ex team manager Diego Foresti, accompagnato dall'ex allenatore Giuliano Sonzogni, ha avvisato per tempo la Curva "Pieri" della sua presenza allo stadio. E così all'inizio del match, oltre ai cori per i due "beniamini" dei tempi della presidenza Begnini, nella "Sud" è stato esposto uno striscione recante la scritta "Bentornato Diego, la Pieri ti aspetta", una sorta di invito all'imprenditore ex dirigente a rilevare la proprietà del club. Come c'era da aspettarsi, a seguire non sono mancate le imprecazioni contro il garante dell'attuale proprietà, il centrocampista del Milan, Clarence Seedorf, riprese al 14' del primo tempo con condimento di vergognosi cori razzisti. Intanto la partita non dava segni di prendere vita sul serio. Del resto che la paura la faccia da padrona lo si intuisce dal fatto che entrambi gli allenatori fanno difendere la squadra con cinque uomini. Il tecnico biancorosso Corrado Verdelli deve fare a meno degli squalificati Barjie e Gambadori, sostituiti rispettivamente da Campinoti e Đokovic, e dello stanco Uggè (impegnato due giorni prima con la Nazionale Under 20), rimpiazzato da Dennis Esposito. Inoltre preferisce Stefano Seedorf a Furlan mentre il posto lasciato libero da Vignaroli viene occupato da Iacopino che a sua volta libera una casella nell'"undici" titolare a favore di Oualembo.
Nella prima frazione di gioco la noia è mortale e sul taccuino si registra solo al 18' un calcio di punizione di Lepore dalla tre quarti sinistra che permette a Ferraro di schiacciare di testa, però debolmente, verso la porta difesa da Westerveld, che dunque non ha problemi a neutralizzare il pericolo.
La ripresa comincia con Furlan al posto di Stefano Seedorf ma non succede ancora nulla. Allora al 16' Verdelli fa esordire Antonio Esposito come centrocampista laterale sinistro passando al modulo 4-4-2. Proprio il neoentrato al 22' effettua un tiro-cross che sorprende Ginestra costringendolo alla deviazione in corner. La Paganese risponde 4' dopo: Ferraro a centro area serve la sfera indietro a Lepore che calcia rasoterra e debolmente, non impensierendo Westerveld. Al 31' Oualembo crossa dalla destra, in mezzo all'area la palla viene "ciccata" da tutti e finisce dalle parti di Antonio Esposito che tira addosso ai difensori avversari. Al 34' il subentrato Prato ci prova da lontano, ma calcia troppo bene e Ginestra blocca stando fermo al centro della porta. Al 47', infine, la Paganese spreca malamente sulla tre quarti un'azione in netta superiorità numerica.
Al triplice fischio dalla curva e dalla tribuna partono massicce dosi di insulti all'indirizzo di Clarence Seedorf che decide di affrontare di petto la contestazione. A differenza delle altre volte, però, non riesce a parlare più del suo "progetto": i tifosi non gli credono più.
Ecco il video della contestazione dei tifosi ripreso da uno spettatore della tribuna: clicca qui.
Camillo Chiarino per www.mbnews.it
Oggi allo stadio era presente tutto lo "stato maggiore" del club brianzolo che, al termine del match, è stato pesantemente contestato dal pubblico di casa. Ma già all'inizio si respirava un'aria tutt'altro che leggera. Ad aggravare la situazione in via Ragazzi del '99 i fatti verificatisi negli ultimi sette giorni: il parapiglia scatenato dagli esasperati ultras al rientro della squadra dalla trasferta di Lumezzane, con Vignaroli malmenato, e la conseguente decisione del centrocampista ligure di rescindere, con l'assenso della dirigenza della società, il contratto stipulato appena due mesi prima. Inoltre, come a gettare benzina sul fuoco, l'ex team manager Diego Foresti, accompagnato dall'ex allenatore Giuliano Sonzogni, ha avvisato per tempo la Curva "Pieri" della sua presenza allo stadio. E così all'inizio del match, oltre ai cori per i due "beniamini" dei tempi della presidenza Begnini, nella "Sud" è stato esposto uno striscione recante la scritta "Bentornato Diego, la Pieri ti aspetta", una sorta di invito all'imprenditore ex dirigente a rilevare la proprietà del club. Come c'era da aspettarsi, a seguire non sono mancate le imprecazioni contro il garante dell'attuale proprietà, il centrocampista del Milan, Clarence Seedorf, riprese al 14' del primo tempo con condimento di vergognosi cori razzisti. Intanto la partita non dava segni di prendere vita sul serio. Del resto che la paura la faccia da padrona lo si intuisce dal fatto che entrambi gli allenatori fanno difendere la squadra con cinque uomini. Il tecnico biancorosso Corrado Verdelli deve fare a meno degli squalificati Barjie e Gambadori, sostituiti rispettivamente da Campinoti e Đokovic, e dello stanco Uggè (impegnato due giorni prima con la Nazionale Under 20), rimpiazzato da Dennis Esposito. Inoltre preferisce Stefano Seedorf a Furlan mentre il posto lasciato libero da Vignaroli viene occupato da Iacopino che a sua volta libera una casella nell'"undici" titolare a favore di Oualembo.
Nella prima frazione di gioco la noia è mortale e sul taccuino si registra solo al 18' un calcio di punizione di Lepore dalla tre quarti sinistra che permette a Ferraro di schiacciare di testa, però debolmente, verso la porta difesa da Westerveld, che dunque non ha problemi a neutralizzare il pericolo.
La ripresa comincia con Furlan al posto di Stefano Seedorf ma non succede ancora nulla. Allora al 16' Verdelli fa esordire Antonio Esposito come centrocampista laterale sinistro passando al modulo 4-4-2. Proprio il neoentrato al 22' effettua un tiro-cross che sorprende Ginestra costringendolo alla deviazione in corner. La Paganese risponde 4' dopo: Ferraro a centro area serve la sfera indietro a Lepore che calcia rasoterra e debolmente, non impensierendo Westerveld. Al 31' Oualembo crossa dalla destra, in mezzo all'area la palla viene "ciccata" da tutti e finisce dalle parti di Antonio Esposito che tira addosso ai difensori avversari. Al 34' il subentrato Prato ci prova da lontano, ma calcia troppo bene e Ginestra blocca stando fermo al centro della porta. Al 47', infine, la Paganese spreca malamente sulla tre quarti un'azione in netta superiorità numerica.
Al triplice fischio dalla curva e dalla tribuna partono massicce dosi di insulti all'indirizzo di Clarence Seedorf che decide di affrontare di petto la contestazione. A differenza delle altre volte, però, non riesce a parlare più del suo "progetto": i tifosi non gli credono più.
Ecco il video della contestazione dei tifosi ripreso da uno spettatore della tribuna: clicca qui.
Camillo Chiarino per www.mbnews.it
Monza, rabbia e insulti contro Clarence Seedorf: "Ora vattene via!".
Finisce con un coro applaudito da tutto il Brianteo: "Clarence Seedorf vattene da Monza!" Lui sorride e non fa una grinza. Al 90' e passa è ancora lì, ad osservare i suoi giocatori (molti dei quali scelti e comprati dal comitato tecnico di cui fa parte) uscire dal campo. Poi tra un insulto e l'altro, con grande coraggio, decide di affrontare i più acerrimi contestatori della tribuna. "Dov'è il progetto? Diccelo dov'è il progetto?" gli chiede un tifoso tra i più esasperati. Seedorf lascia parlare, accenna qualche risposta, ma è ormai un dirigente confuso con la tremenda paura di retrocedere.
Difficile per i cronisti che devono restare a distanza di qualche metro, ascoltare le risposte del governatore-ombra. Si, perchè anche in una domenica di grande contestazione nessuno della società, nè del comitato tecnico, ha parlato con la stampa per spiegare come si andrà avanti in queste ultime sei giornate, se resterà l'allenatore, se la società ha ancora fiducia in questa gestione tecnica. "Ci sono cose che dovreste chiedere alla società" ha detto in sala stampa ai cronisti Corrado Verdelli. Già, ma quale società?
www.monza-news.it
Difficile per i cronisti che devono restare a distanza di qualche metro, ascoltare le risposte del governatore-ombra. Si, perchè anche in una domenica di grande contestazione nessuno della società, nè del comitato tecnico, ha parlato con la stampa per spiegare come si andrà avanti in queste ultime sei giornate, se resterà l'allenatore, se la società ha ancora fiducia in questa gestione tecnica. "Ci sono cose che dovreste chiedere alla società" ha detto in sala stampa ai cronisti Corrado Verdelli. Già, ma quale società?
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Monza-Paganese 0-0: le mie pagelle personali.
GINESTRA 6: il Monza tira in porta solo due volte e lo fa da 25 metri. Ginestra oggi si è riposato. E intanto la sua imbattibilità sfiora i 400 misura SARACINESCA
IMPARATO 5: me lo ricordavo un altro giocatore. Lo smog di Monza non gli fa bene: mai una discesa delle sue e qualche impaccio difensivo RIMANDATO
URBANO 6,5: la difesa non subisce gol da circa 400 minuti il merito è anche suo. Di testa è infallibile e dà sicurezza a tutti ROCCIA
FUSCO 6,5: stesso discorso fatto per Urbano. Da lle sue parti non si passa, anche se l'attacco del Monza oggi era davvero poca cosa ESPERTO
RADI 7: stesso discorso fatto per Urbano e Fusco. Il mezzo voto in più è per l'urlata che ha rivolto alla panchina a metà ripresa quando chiedeva a gran voce un cambio perchè vedeva la squadra soffrire. Due minuti dopo Capuano l'ha tolto. Un caso? CORAGGIO DA LEONE
SANTARELLI 6: rispetto a Crema spinge meno ed è meno aggressivo. Il suo compito però lo porta a termine SOLIDO
CASISA 6,5: Non era facile rimpiazzare il folletto Gatti. Lui non ha fatto il folletto ma non ha fatto fare il folletto nemmeno ai centrocampisti del Monza RITROVATO
VICEDOMINI 7: per me il migliore in campo. Appena si respira aria di playout, lui mette la quinta. Va anche vicino al gol nel secondo tempo UN CAPITANO, C'E' SOLO UN CAPITANO!!!
LEPORE 5: al novantesimo spreca l'azione del possibile vantaggio facendosi recuperare da Cudini in un contropiede tre contro uno. Peccato, perchè fino a lì non aveva giocato male. SPRECONE
FERRARO 5,5: è vero, di palloni giocabili ne è arrivato solo uno. Ma quell'uno lo doveva buttare dentro, non in bocca a Westerveld. Sembra sempre che gli manchi il morso finale, la zannata che ferisce NE' CARNE NE' PESCE
TORTORI 6: è un sei politico, perchè lo vedi che si danna l'anima e combatte su ogni palla, ma i difensori del Monza non faticano a fermarlo EVANESCENTE
CUOMO 6: si allinea al resto della difesa sbrogliando un paio di situazioni complicate SICURO
TRIARICO 6: non morde, anche se la prestazione, sinceramente, non si può giudicare per mancanza di prove
LICCARDO SV: gioca 50 secondi
CAPUANO: trasmette alla squadra la sensazione che se finisce 0-0 è come aver vinto MISTER X
IMPARATO 5: me lo ricordavo un altro giocatore. Lo smog di Monza non gli fa bene: mai una discesa delle sue e qualche impaccio difensivo RIMANDATO
URBANO 6,5: la difesa non subisce gol da circa 400 minuti il merito è anche suo. Di testa è infallibile e dà sicurezza a tutti ROCCIA
FUSCO 6,5: stesso discorso fatto per Urbano. Da lle sue parti non si passa, anche se l'attacco del Monza oggi era davvero poca cosa ESPERTO
RADI 7: stesso discorso fatto per Urbano e Fusco. Il mezzo voto in più è per l'urlata che ha rivolto alla panchina a metà ripresa quando chiedeva a gran voce un cambio perchè vedeva la squadra soffrire. Due minuti dopo Capuano l'ha tolto. Un caso? CORAGGIO DA LEONE
SANTARELLI 6: rispetto a Crema spinge meno ed è meno aggressivo. Il suo compito però lo porta a termine SOLIDO
CASISA 6,5: Non era facile rimpiazzare il folletto Gatti. Lui non ha fatto il folletto ma non ha fatto fare il folletto nemmeno ai centrocampisti del Monza RITROVATO
VICEDOMINI 7: per me il migliore in campo. Appena si respira aria di playout, lui mette la quinta. Va anche vicino al gol nel secondo tempo UN CAPITANO, C'E' SOLO UN CAPITANO!!!
LEPORE 5: al novantesimo spreca l'azione del possibile vantaggio facendosi recuperare da Cudini in un contropiede tre contro uno. Peccato, perchè fino a lì non aveva giocato male. SPRECONE
FERRARO 5,5: è vero, di palloni giocabili ne è arrivato solo uno. Ma quell'uno lo doveva buttare dentro, non in bocca a Westerveld. Sembra sempre che gli manchi il morso finale, la zannata che ferisce NE' CARNE NE' PESCE
TORTORI 6: è un sei politico, perchè lo vedi che si danna l'anima e combatte su ogni palla, ma i difensori del Monza non faticano a fermarlo EVANESCENTE
CUOMO 6: si allinea al resto della difesa sbrogliando un paio di situazioni complicate SICURO
TRIARICO 6: non morde, anche se la prestazione, sinceramente, non si può giudicare per mancanza di prove
LICCARDO SV: gioca 50 secondi
CAPUANO: trasmette alla squadra la sensazione che se finisce 0-0 è come aver vinto MISTER X
27.3.11
Monza-Paganese 0-0: un punto guadagnato o due punti persi?
Chiariamo subito una cosa: oggi la Paganese poteva vincere. Bastava crederci e impegnarsi un filo di più, ma evidentemente gli ordini di scuderia erano di portare a casa il pareggio. Quindi diciamo che va bene così: a fine gara tutti contenti, sia giocatori che tifosi, con quest'ultimi a chiedere la maglia agli "eroi del Brianteo".
Ma quanto rammarico per quel contropiede tre contro uno al 92esimo, con Lepore che anzichè servire Triarico tutto solo ha preferito insistere facendosi portare via la palla da Cudini. Ecco, quella è stata la fotografia della partita: la Paganese che può vincere, ma non osa farlo.
Peccato. Mortale.
Monza-Paganese 0-0: ascoltate le interviste che ho realizzato a fine gara per Paganese.it
A fine gara, per Paganese.it, ho intervistato i due mister, Capuano e Verdelli, i paganesi Ginestra, Urbano e Vicedomini e e il monzese Cudini.
Le interviste le potete ascoltare a questi link:
http://www.paganese.it/public/interviste/Capuano_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Verdelli_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Ginestra_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Urbano_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Vicedomini_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Cudini_270311.WMA
Le interviste le potete ascoltare a questi link:
http://www.paganese.it/public/interviste/Capuano_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Verdelli_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Ginestra_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Urbano_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Vicedomini_270311.WMA
http://www.paganese.it/public/interviste/Cudini_270311.WMA
Mister Capuano: "Se una squadra doveva vincere, era la Paganese".
Ecco le dichiarazioni dell'allenatore della Paganese Eziolino Capuano: il mister dei campani è soddisfatto per il punto conquistato anche se si rammarica per le occasioni sprecate dai suoi.
Mister, possiamo dire di aver assistito alla “partita della paura”?
Si, direi proprio di si. In settimana avremmo firmato un milione di volte per il pareggio, ma non sono contento di come è arrivato questo punto. Abbiamo giocato timorosi e chiusi per paura di non perdere ma, visto che da gennaio abbiamo la difesa meno battuta di entrambi i gironi, avremmo dovuto osare di più. Io ci ho provato, mantenendo fino all’ultimo le tre punte e un trequartista. Purtroppo abbiamo sprecato l’inverosimile, come le due ripartenze in superiorità numerica, l’ultima addirittura al 93’. Abbiamo dimostrato solidità tattica e difensiva, e siamo al quinto risultato utile consecutivo, ma non sono contento. Oggi se una squadra meritava di vincere, quella era la Paganese. Mancano sei partite alla fine, e quattro le giocheremo in casa: la Paganese ha un punto in più, che non è niente, ma ha in mano il suo destino. Consideriamo anche che lo scontro diretto è a nostro sfavore: io non c’ero quando il Monza vinse a Pagani, ma quella era una squadra da oratorio! Oggi avrei voluto una squadra più simile al mio carattere, purtroppo però alleno questi ragazzi da troppo poco tempo.
Come giudica la prova del Monza?
Sono una persona schietta: oggi giocavano in modo molto confusionario, sconsiderato. Hanno fatto un punto in sei gare: chiaro che perdere oggi per loro sarebbe stato molto grave. Io ho visto una squadra con voglia, che ha variato più volte l’aspetto tattico, ma senza riuscire a metterci in difficoltà. Non mi aspettavo la difesa a cinque, con gli esterni che, come questo Oualembo, con il loro movimento portavano al 3-4-3: siamo corsi ai ripari, abbassando i nostri esterni ed ecco fatto.
www.monza-news.it
Mister, possiamo dire di aver assistito alla “partita della paura”?
Si, direi proprio di si. In settimana avremmo firmato un milione di volte per il pareggio, ma non sono contento di come è arrivato questo punto. Abbiamo giocato timorosi e chiusi per paura di non perdere ma, visto che da gennaio abbiamo la difesa meno battuta di entrambi i gironi, avremmo dovuto osare di più. Io ci ho provato, mantenendo fino all’ultimo le tre punte e un trequartista. Purtroppo abbiamo sprecato l’inverosimile, come le due ripartenze in superiorità numerica, l’ultima addirittura al 93’. Abbiamo dimostrato solidità tattica e difensiva, e siamo al quinto risultato utile consecutivo, ma non sono contento. Oggi se una squadra meritava di vincere, quella era la Paganese. Mancano sei partite alla fine, e quattro le giocheremo in casa: la Paganese ha un punto in più, che non è niente, ma ha in mano il suo destino. Consideriamo anche che lo scontro diretto è a nostro sfavore: io non c’ero quando il Monza vinse a Pagani, ma quella era una squadra da oratorio! Oggi avrei voluto una squadra più simile al mio carattere, purtroppo però alleno questi ragazzi da troppo poco tempo.
Come giudica la prova del Monza?
Sono una persona schietta: oggi giocavano in modo molto confusionario, sconsiderato. Hanno fatto un punto in sei gare: chiaro che perdere oggi per loro sarebbe stato molto grave. Io ho visto una squadra con voglia, che ha variato più volte l’aspetto tattico, ma senza riuscire a metterci in difficoltà. Non mi aspettavo la difesa a cinque, con gli esterni che, come questo Oualembo, con il loro movimento portavano al 3-4-3: siamo corsi ai ripari, abbassando i nostri esterni ed ecco fatto.
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Lo sfogo dei tifosi del Monza: "Se giocavamo noi facevamo più bella figura".
Che dire? Forse se mettevano a giocare noi tifosi,avremmo fatto pi| bella figura!il pesce puzza dalla testa..ripartire con una nuova societ',un nuovo allenatore,e con dei giocatori che tengono veramente a questa maglia.Oggi in campo mi sembrava di vedere la partita scapoli contro ammogliati,con 11 pseudo-giocatori in cerca di azzeccare qualche passaggio o qualche schema,e Verdelli allora a cosa serve?forse ad assecondare i pensieri folli del nostro” beneamato” presidente?e per fortuna dovevamo vincere!che figura inbarazzante...povero Monza,e poveri noi!!ormai penso che la situazione sia irrimediabilmente compromessa..almeno cerchiamo di chiudere con decenza..11 braccia tolte al lavoro nei campi...quanta delusione...scusate per lo sfogo,ma tutto ha un limite,e mi sembra che noi tifosi monzesi abbiamo sopportato anche per troppo tempo questa situzione...Meglio in eccellenza che andare a vanti con questa presidenza!Vergogna!!!!
www.millenovecentododici.blogspot.com
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Il tecnico del Monza Verdelli: "Siamo ancora ad un punto dalla Paganese ma restano ancora 6 partite da giocare".
E' un Corrado Verdelli deluso e amareggiato quello che si presenta alla stampa. Il tecnico riconosce limiti e colpe sue e della squadra: dalle sue parole traspare un misto di impotenza e rassegnazione.
Mister, un pareggio che chiude le possibilità di rimonta?
Un pareggio che ci lascia a un punto di ritardo quando mancano ancora sei partite alla fine. Come ogni settimana abbiamo lavorato bene, ci siamo preparati adeguatamente a livello tecnico e tattico. Però, complice anche l’ambiente che si è creato attorno alla squadra, i ragazzi fanno molta fatica a esprimersi: giocano con il freno a mano tirato, visto che molti di loro non sono abituati a gestire situazioni come questa. Oggi, contro una squadra che ha avuto una sola occasione, avremmo dovuto essere più coraggiosi, più aggressivi: invece la tensione la fa da padrona e ci blocca, come nel primo tempo. La colpa è nostra.
Il Monza di oggi ha iniziato con il 3-4-3: soddisfatto di questa scelta?
In difesa siamo stati bravi a concedere poco o nulla, mentre in avanti siamo andati male. Mi aspettavo un contributo maggiore dalle fasce, soprattutto nella ripresa. Ci è mancato il coraggio per allargare il gioco e provare a puntare l’avversario nell’ uno contro uno. Sapevo che il cambio di Esposito (Denis n.d.r) era quasi obbligato, ed ero pronto a far disputare 15’ almeno anche a Russo, passando al 4-4-2 con due attaccanti di peso ed esterni molto alti. Poi ho tolto subito Stèfano..
La sostituzione di Stefàno: un cambio dettato dall’ambiente – visto che è stato insistentemente beccato dal pubblico – o da esigenze tattiche?
Cambio dettato da entrambi i motivi: più dal primo che dal secondo. Comunque mi aspettavo qualcosa in più anche da Furlan, che però è molto giovane.
Mister, ha valutato l’ipotesi di lasciare il suo incarico?
Come ho già detto, se sapessi che il cambio di allenatore servisse alla squadra mi sarei già fatto da parte. Sono stato molto trasparente anche con la squadra, che mi ha assicurato di non avere problemi. Ho la coscienza pulita: abbiamo provato a cambiare moduli, allenamenti, di tutto.
Mister ci sembra un po’ fatalista: è realmente ancora convinto del suo ruolo e della possibilità di agguantare i play out per poi provare a vincerli?
Si. Purtroppo però i numeri mi danno torto. Ripeto, se a questi giocatori il cambio di allenatore portasse serenità, questa è una soluzione.
La squadra reagisce male alla pressione dell’ambiente: forse giocare il prossimo incontro in trasferta potrebbe essere un beneficio.
Difficile da dire. Da giocatore vivevo queste situazioni come uno stimolo in più per fare bene. Però non siamo tutti uguali.
Che cosa è successo con Vignaroli? Ci chiediamo che senso abbia avuto questa operazione di mercato.
Chiedete alla società. Sono scelte personali che un ragazzo fa. Avevamo fatto il mercato di gennaio cercando giocatori che potessero darci una mano: io vado avanti a lavorare con i ragazzi che si mettono a disposizione.
Si è parlato di una contestazione dei tifosi dopo Lumezzane: c’è stata?
Confermo che al rientro da Lumezzane siamo stati contestati. Qualche insulto, a Vignaroli come ad altri. Non so cos’altro sia successo.
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Mister, un pareggio che chiude le possibilità di rimonta?
Un pareggio che ci lascia a un punto di ritardo quando mancano ancora sei partite alla fine. Come ogni settimana abbiamo lavorato bene, ci siamo preparati adeguatamente a livello tecnico e tattico. Però, complice anche l’ambiente che si è creato attorno alla squadra, i ragazzi fanno molta fatica a esprimersi: giocano con il freno a mano tirato, visto che molti di loro non sono abituati a gestire situazioni come questa. Oggi, contro una squadra che ha avuto una sola occasione, avremmo dovuto essere più coraggiosi, più aggressivi: invece la tensione la fa da padrona e ci blocca, come nel primo tempo. La colpa è nostra.
Il Monza di oggi ha iniziato con il 3-4-3: soddisfatto di questa scelta?
In difesa siamo stati bravi a concedere poco o nulla, mentre in avanti siamo andati male. Mi aspettavo un contributo maggiore dalle fasce, soprattutto nella ripresa. Ci è mancato il coraggio per allargare il gioco e provare a puntare l’avversario nell’ uno contro uno. Sapevo che il cambio di Esposito (Denis n.d.r) era quasi obbligato, ed ero pronto a far disputare 15’ almeno anche a Russo, passando al 4-4-2 con due attaccanti di peso ed esterni molto alti. Poi ho tolto subito Stèfano..
La sostituzione di Stefàno: un cambio dettato dall’ambiente – visto che è stato insistentemente beccato dal pubblico – o da esigenze tattiche?
Cambio dettato da entrambi i motivi: più dal primo che dal secondo. Comunque mi aspettavo qualcosa in più anche da Furlan, che però è molto giovane.
Mister, ha valutato l’ipotesi di lasciare il suo incarico?
Come ho già detto, se sapessi che il cambio di allenatore servisse alla squadra mi sarei già fatto da parte. Sono stato molto trasparente anche con la squadra, che mi ha assicurato di non avere problemi. Ho la coscienza pulita: abbiamo provato a cambiare moduli, allenamenti, di tutto.
Mister ci sembra un po’ fatalista: è realmente ancora convinto del suo ruolo e della possibilità di agguantare i play out per poi provare a vincerli?
Si. Purtroppo però i numeri mi danno torto. Ripeto, se a questi giocatori il cambio di allenatore portasse serenità, questa è una soluzione.
La squadra reagisce male alla pressione dell’ambiente: forse giocare il prossimo incontro in trasferta potrebbe essere un beneficio.
Difficile da dire. Da giocatore vivevo queste situazioni come uno stimolo in più per fare bene. Però non siamo tutti uguali.
Che cosa è successo con Vignaroli? Ci chiediamo che senso abbia avuto questa operazione di mercato.
Chiedete alla società. Sono scelte personali che un ragazzo fa. Avevamo fatto il mercato di gennaio cercando giocatori che potessero darci una mano: io vado avanti a lavorare con i ragazzi che si mettono a disposizione.
Si è parlato di una contestazione dei tifosi dopo Lumezzane: c’è stata?
Confermo che al rientro da Lumezzane siamo stati contestati. Qualche insulto, a Vignaroli come ad altri. Non so cos’altro sia successo.
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