31.10.14
Paganese-Barletta: non ce la fanno Caccavallo, Biancolino e Brandani.
Sottil vuole continuità: "Rispetto il Barletta, ma pensiamo solo a noi".
Trapani guarda avanti: "Non fermiamoci più, cambio di rotta con Sottil".
Alla vigilia di una gara così importante per il futuro immediato della Paganese, il presidente Raffaele Trapani, in un'intervista concessa al quotidiano La Città, ha voluto tracciare un primo bilancio della stagione, partendo dal cambio di allenatore. "Con Cuoghi non sono andati i risultati e, come spesso capita nel calcio, chi paga è il tecnico. Per dare una svolta, come società, abbiamo deciso di cambiare. Con il nuovo allenatore Sottil - ha affermato Trapani - sono arrivati cinque punti in tre gare, il cambio di rotta c’è stato però adesso dobbiamo dare continuità a questi risultati per risalire la china nella convinzione di aver allestito una buona squadra che può fare bene in campionato. Del passato però non mi va di parlare - precisa il patron azzurrostellato - preferisco parlare del presente e del futuro. Col nuovo tecnico abbiamo ritenuto opportuno inserire delle pedine per rinforzare la rosa per essere ancora più competitivi. La società sta facendo ulteriori sacrifici e ha provveduto a ciò. Sono arrivati De Liguori e Bernardo, gente d’esperienza, utili per elevare il tasso tecnico della squadra con la speranza che si possa migliorare in tutti i reparti, per prenderci delle soddisfazioni. E’ un campionato difficilissimo ma ce l’aspettavamo. Siamo stati sorpresi invece della nostra classifica, pensavamo alla vigilia di avere qualche punto in più e ne siamo consapevoli, però c’è tutto il tempo per scalare posizioni. Siamo all’inizio della stagione, come società stiamo facendo il possibile mettendo a disposizione del tecnico tutte le nostre risorse e non facendo mancare nulla alla squadra". Trapani guarda già avanti e non ha nessuna intenzione di cullarsi sugli allori e lo ricorda anche ai suoi calciatori: "Sarebbe un grave errore se la squadra si adagiasse sul risultato conseguito ad Ischia, anzi deve essere uno sprone per continuare. Un punto di partenza per le prossime importantissime gare. Dal Barletta in poi abbiamo partite difficili e dobbiamo capitalizzare al massimo la vittoria di Ischia, altrimenti sarebbe stata vana se non battiamo la formazione pugliese".
Nicola Gai: un comunicato stampa della Paganese Calcio.
D'Eboli presenta Maaroufi: "E' un colpo importante, è qui per rilanciarsi".
Manca davvero solo un piccolo dettaglio per il tesseramento di Ibrahim Maaroufi, che ha convinto staff tecnico e società e a breve diventerà un giocatore della Paganese. Ne parla già come se fosse a tutti gli effetti un calciatore azzurrostellato il dg Cosimo D'Eboli, che ha speso parole d'elogio per il marocchino."Abbiamo messo a segno un colpo importante - afferma con soddisfazione l'operatore di mercato dei liguorini - perchè questo è un giocatore che, quando era alla Primavera dell'Inter, veniva considerato fra i classe '89 più forti al mondo. In effetti, se giochi diverse partite da titolare, in quella squadra che ha vinto poi lo scudetto, vuol dire che hai importanti qualità. Anche lui lo sapeva, ha avuto una fase calante ma adesso è cresciuto, maturato anche umanamente e credo davvero che qui possa rilanciarsi. Lo sa bene anche lui, che ha scelto la Paganese nonostante alcune offerte dalla Serie B e anche da una squadra di Serie A olandese. Ha prevalso la volontà del giocatore di ritornare in Italia per dimostrare nuovamente le sue qualità e dimostrare all'Inter di aver fatto un errore di valutazione sul suo conto". Maaroufi, per caratteristiche, è un'alternativa a De Liguori, ma può anche "convivere" col mediano partenopeo. "Il suo ruolo naturale è chiaramente il regista basso, ma può fare tutti i ruoli a centrocampo, quindi può giocare anche da mezz'ala. Credo davvero che l'acquisto di Maaroufi sia un punto di crescita per la società, visto che tanti addetti ai lavori si sono complimentati con me. Ci vogliamo tutelare e l'abbiamo legato a noi fino alla fine del 2016, ma sono convinto che fra pochi mesi tante squadre verranno a bussare alla nostra porta".In alternativa, potrebbe restare anche l'anno prossimo. "Abbiamo ulteriormente dimostrato - le parole diD'Eboli - che questa società fa seriamente e guarda non solo a questo campionato. Con l'arrivo di Sottil si sono visti dei cambiamenti, la vittoria di Ischia ha dimostrato che questa formazione può dire ancora la sua. Ed ora stiamo intervenendo anche sul mercato, prima c'era qualcuno che ci ostacolava".
Tegola per la Paganese, si ferma il bomber Caccavallo.
PAGANI – Brutte notizie in casa Paganese. Proprio nel momento in cui tutto sembrava, finalmente cominciare a girare per il verso giusto, ecco l’inattesa tegola sul capo di Sottil della Paganese tutta, sotto forma di infortunio a Giuseppe Caccavallo. L’attaccante, durante la seduta di stamane allo stadio di Siano, si è fermato per una lesione miotendinea del semi membranoso a destra. Come riporta il sito ufficiale del club, il problema è stato evidenziato da una ecografia cui è stato sottoposto il giocatore dopo l’allenamento. Ancora da valutare i tempi di recupero, ma è chiaro che proprio all’antivigilia di un delicato spareggio salvezza contro il Barletta al Torre e in un momento particolarmente felice per la squadra, il forfait di un elemento così importante, tra i più positivi anche nel periodo più buio vissuto dalla squadra sotto la gestione di Cuoghi, è una pessima notizia per Sottil, che ora dovrà trovare la soluzione più idonea per la sua sostituzione. Il tecnico, ormai orientato al passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, potrebbe attendere prima di procedere alla modifica tattica. L’arrivo di Maaroufi (la società ha deciso di tesserarlo) concede ulteriori soluzioni a centrocampo, che potrà quindi essere schierato a due o a tre, a seconda delle circostanze o delle esigenze. Potrebbe dunque essere questa l’occasione giusta per Deli in una posizione più avanzata, dopo le difficoltà palesate nell’ultimo periodo che gli sono costate la panchina nel derby di Ischia con l’inserimento di Armenise. Tutte soluzioni che il tecnico prenderà sicuramente in considerazione, al fine di trovare il migliore assetto possibile per una gara che, se vinta, potrebbe fornire la spinta decisiva verso quella tranquilla classifica, grande obiettivo stagionale.
30.10.14
La Sottil tattica/4: Paganese, ora devi diventare grande.
A tu per tu con l'avversario: il Barletta.
Il Barletta arriva alla sfida contro la Paganese dopo quattro sconfitte consecutive ottenute rispettivamente contro Lupa Roma, Benevento, Casertana ed in ultimo contro il Matera. L’obiettivo della truppa diSesia, in questo scontro salvezza, sarà quello di ritornare a fare punti per evitare di sprofondare nella zona play out: «Sappiamo che la Paganese è una buona squadra e che allo stesso tempo è in crescita – dichiara il neo centrocampista del Barletta, Domenico Danti -. Credo comunque che se scendiamo in campo con la giusta grinta potremo giocarcela contro tutti».
Gli uomini di Sesia, sabato pomeriggio, cercheranno di confermare la buona prestazione dello scorso week-end. Lo staff biancorosso, per l’occasione, dovrà fare a meno di Radi, squalificato, Dell’Agnello, lungodegente, e Regno, il quale sta pian piano recuperando dopo lo stop.
Il tecnico piemontese, vista l’assenza forzata dell’esperto difensore Radi, dovrebbe tornare al 4-3-3, modulo utilizzato prevalentemente in questa prima parte di stagione, e lasciare da parte il 3-5-2. In porta, dunque, ci sarà Liverani. In difesa, da destra verso sinistra, dovrebbero schierarsi Meola, Zammuto,Stendardo e Cortellini. Sulla mediana potrebbero agire Palazzolo, Quadri e De Rose, mentre in attaccoVenitucci e Floriano dovrebbero coadiuvare uno tra Fall e Biancolino.
Moracci : "In casa è il momento di invertire la rotta"
Il terzino della Paganese, Leonardo Moracci chiede un cambio di rotta in casa: “I numeri parlano chiaro: al “Torre” i conti non tornano, nonostante le buone prestazioni. Già nella gara con il Melfi, c’è stata una bella rimonta grazie ad un grande spirito di gruppo dettato da tante novità, sia tattiche che di uomini che hanno portato un nuovo entusiasmo. Se riusciamo ad andare per primi in vantaggio poi difficilmente ci rimontano. È successo così sia con il Messina che con l’Ischia: due gare nelle quali non abbiamo preso gol.
29.10.14
Bernardo: "Presto arriveranno anche i miei gol".
Vuole il gol a tutti i costi Vittorio Bernardo, attaccante della Paganese arrivato da poco meno di un mese alla corte di Sottil ma comunque già determinate per la squadra anche senza andare a rete.
“Sabato non dobbiamo fallire l’appuntamento casalingo -ha spiegato l’attaccante di Erice-per far continuare a far gioire i nostri tifosi. Arriveranno presto anche i miei gol, non è questo il problema. L’importante ora è che si vinca..Sono ancora un pò in ritardo rispetto ai miei compagni, ma è normale. Loro sono già in gran forma.
Mi sono messo a disposizione di tutti, allenatore, squadra, società e tifosi ma credo che il gruppo sta reagendo. Con Sottil in tre gare abbiamo conquistato cinque punti, con due rimonte ed una vittoria fondamentale, segno che la squadra c’è, è viva e sta lavorando bene. Dobbiamo continuare anche contro il Barletta per continuare la striscia positiva. Come tutte le altre squadre, ha i suoi valori, non è tanto giovane e con gente di categoria anche superiore come Stendardo e Biancolino, Dobbiamo mettercela tutta altrimenti faremo fatica”.
Qui Barletta: mister Sesia: "La Paganese lotterà con noi per la salvezza".
Marco Sesia, allenatore del Barletta, riprende il lavoro settimanale della sua squadra e ripensando al match con il Matera riconosce i meriti della sua squadra a cui è mancato solo il gol per suggellare una partita quasi perfetta. Il tecnico torinese è stato disponibile a rilasciare in esclusiva a TuttoLegaPro.com alcune dichiarazioni anche sull'esperienza che vive nell'ambiente biancorosso:
- "Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare": così dichiarò nel giorno della sua presentazione: a che punto del lavoro si trova, o meglio, da quel giorno è possibile già tirare una linea?
“Considerata la rosa per il 95% nuova, direi certamente a buon punto. E’ un gruppo che lavora bene”.
- La scorsa estate in un'intervista, provando a definire l'anima del suo Barletta, aveva dichiarato: "Voglio questo: calciatori orgogliosi di essere a Barletta come lo sono io, e pronti a dare l'anima per questa maglia, sullo stile del 'cuore Toro'": li ha visti così i suoi ragazzi contro il Matera?
“Contro il Matera hanno offerto una prestazione maiuscola, fatta di cuore, grinta e anche di ottime qualità tecniche. Purtroppo è mancato solo il gol”.
- Come si riprende il lavoro in settimana che porterà al prossimo impegno di campionato dopo una prestazione molto positiva della squadra ma con la delusione di aver perso la partita? Esistono aspetti particolari su cui lavorare?
“Tenendo la testa alta e con la consapevolezza che giocando così i risultati arriveranno presto”.
- La vostra prossima avversaria sarà la Paganese al Marcello Torre. Come si sente a vedere adesso gli azzurrostellati in classifica davanti a voi mentre fino a poco tempo li guardavate in classifica dall'alto verso il basso?
“La graduatoria adesso non conta. La Paganese è una buona squadra che lotterà con noi per evitare gli ultimi cinque posti, in un campionato che si preannunciava già durissimo alla vigilia”.
- Ieri il suo collega Lucarelli, tecnico della Pistoiese, ha dichiarato "Fare la gavetta dal mio punto di vista è un vantaggio". Qual è il suo commento?
“Di sicuro significa esperienza. Io tra dieci gare avrò trecento partite e so per certo cosa significa la parola 'gavetta', anche se a Barletta per me significa stare in serie A”.
- Nelle ultime ore sono saltate altre due panchine in Lega Pro, precisamente quella di Bucaro al Savoia e quella di Cappellacci al Cosenza: come mai anche in Lega Pro alcuni club, a differenza del Barletta, faticano a fare programmazione?
“Bucaro e Cappellacci sono due ottimi tecnici che pagano per colpe non loro e che hanno subito la consuetudine italiana che vede l’allenatore come unica vittima sacrificale in determinate situazioni. A Barletta si è partiti con un progetto triennale. Spero si possa costruire un gruppo importante di lavoro e si cresca di pari passo con la società”.
28.10.14
Ecco Maaroufi. Oggi doppia seduta di allenamento.
Eric Herrera nella Top 11 di TuttoLegaPro.
Nella decima giornata i gol segnati sono ben 21, 6 sono le vittorie in trasferta e una sola invece in casa, quella raggiunta dai lametini contro i reggini. La classifica sembra divisa in due tronconi, basti pensare che tra la nona in classifica e la dodicesima ci sono ben 8 punti. Ecco la formazione della settimana del girone C di TuttoLegaPro.com.
PORTIERE
Nicola Ravaglia (Cosenza): risulta essere il migliore della sua squadra per alcune parate compiute. La sua squadra avrebbe potuto incassare quattro gol, invece ne prende solo uno.
DIFENSORI
Gennaro Scognamiglio (Benevento): lo stopper riesce a domare senza grosse difficoltà gli attaccanti dell’Aversa Normanna, anzi, segna egli stesso il primo gol.
Fabiano Medina da Silva (Martina): non solo vince molti contrasti, ma realizza la rete del momentaneo pareggio a Torre Annunziata. Questo darà più vigore ai suoi.
Pietro Cascone (Lupa Roma): spesso chiamato a chiudere sugli attaccanti della Casertana che sono molto agili e veloci. Non facile una sua scivolata a metà del secondo tempo.
CENTROCAMPISTI
Eric Herrera (Paganese): era un acquisto indovinato nella squadra di Cuoghi, e anche per Sottil è un punto fermo. Da centrocampista segna due reti e aiuta la squadra.
Giampietro Perrulli (Lupa Roma): disputa un’ottima partita come pure Raffaello, l’autore della rete. Il capitano però prova più volte a fare gol.
Fabio Caserta (Juve Stabia): la partita era difficile. Contro il Cosenza capisce che deve anche dare una mano all’indietro e difatti si abbassa molto.
Abdou Doumbia (Lecce): tatticamente irreprensibile contro la Salernitana l’esterno di origine africana. Realizza anche il gol della sicurezza.
ATTACCANTI
Stefano Del Sante (Vigor Lamezia): due gol alla Reggina non se ne vedono sempre, comunque il primo lo segna con un tiro molto insidioso e preciso. Nulla da fare per Kovacsik.
Alessio Campagnacci (Benevento): abile a superare l’uomo sulla fascia sinistra e a convergere verso l’area aversana per il suo primo gol in campionato.
Francesco Bombagi (Juve Stabia): indovina un gran gol nel giorno della sua migliore partita con la maglia gialloblù. Potrebbe diventare più continuo nel rendimento.
L’ALLENATORE
Fabio Brini (Benevento): la sua squadra merita di essere da sola in testa alla classifica, e soprattutto è sempre imbattuta. Se continuerà così, l’ex carpigiano non solo potrà condurre Benevento sportiva alla B, ma sarà l’allenatore più longevo del Benevento Calcio dalla sua fondazione.
Qui Barletta: Biancolino non si allena.
La rosa del Barletta ha ripreso ad allenarsi questo pomeriggio presso il "Cosimo Puttilli", in vista del prossimo match di campionato in programma in casa della Paganese.
Prima parte della seduta dedicata al lavoro fisico-tecnico, mentre nella seconda parte è stata disputata una partitella a ranghi misti dai calciatori non impiegati nel match con il Matera. All'allenamento hanno partecipato tutti gli elementi a disposizione dello staff tecnico ad eccezione di Biancolino, a riposo a scopo precauzionale. Ne dà notizia il sito ufficiale del club biancorosso.
Il programma di domani prevede allenamenti sia al mattino che nel pomeriggio presso il "Cosimo Puttilli".
27.10.14
Maaroufi già in gruppo. Riecco Schiavino.
Un ex Inter per il centrocampo della Paganese?
E' Ibrahim Maaroufi il centrocampista che si aggregherà in prova alla Paganese, per tamponare la prolungata assenza dal campo di Gai. Maaroufi è nato a Bruxelles il 18 gennaio 1989, è belga di nascita ma naturalizzato marocchino, giocando anche nell'Under 21 delle due nazionali. In Italia (dopo aver giocato nel settore giovanile di Anderlecht e Psv) è stato portato dall'Inter nell'estate del 2006, arrivando anche ad esordire in massima serie contro il Livorno (i nerazzurri erano allenati da Mancini) e raccogliendo in totale, fra campionato e Coppa Italia, cinque presenze. L'anno successivo, 2007/2008, resta aggregato allaPrimavera ed in prima squadra gioca una sola partita, salvo essere ceduto in prestito al Twente a gennaio. A fine stagione ritorna all'Inter e nella finestra di mercato invernale di inizio 2009 viene ceduto in comproprietà al Vicenza. Nel 2009/2010 passa al Bellinzona, mentre nelle ultime stagioni si è diviso fraOlanda, Marocco e Belgio. Nelle ultime settimane non si è concretizzato l'approccio con l'Hsv Hoek, formazione olandese, col calciatore che arriva da alcuni mesi di inattività. Anche per questo sarà valutato nei prossimi giorni dal tecnico Andrea Sottil che lo conosce personalmente e confida nelle proprie doti tecniche e potenzialità, rimaste inespresse nelle ultime stagioni. Già nella giornata di oggi Maaroufipotrebbe svolgere il primo allenamento con la Paganese, nel pomeriggio a Siano.
La Paganese vista da... Nocera.
Paganese, oggi la ripresa. In arrivo un altro centrocampista.
Benevento in fuga. Paganese e Martina accendono la bagarre in coda.
Gioiscono Paganese e Martina che balzano fuori dalla zona nevralgica della classifica. Gli azzurrostellati trovano la seconda vittoria stagionale nel derby dell’isola verde, la prima dell’era Sottil: un super Herrera castiga due volte gli isolani, che non riescono ad obliare il passivo. Al Martina, invece, va il merito di aver lottato fino alla fine: i pugliesi non si arrendono al vantaggio degli oplontini ed espugnano il Giroud, rimasto in piedi fino ad un quarto d’ora dalla fine, quando a quel punto si ritrova costretto a capitolare sotto i colpi di Fabiano e Arcidiacono. Se Paganese e Martina, con le succitate vittorie, vengono momentaneamente fuori dai guai, Ischia e Savoia cadono pericolosamente in basso, con l’aggravante di un calendario non molto favorevole che si profila ai loro orizzonti. Pareggio a reti bianche, infine, per Melfi e Messina, che, alla luce degli altri risultati, non fa male a nessuna delle due compagini.
26.10.14
I centromediani metodisti.
Le controprove nel calcio non esistono, è vero, ma le sensazioni nessuno mai le può contestare o contraddire proprio perché sono sensazioni e non certezze. La sensazione, emersa dalla vittoriosa partita di Ischia, è che la Paganese, con l’innesto di De Liguori in cabina di regìa, è proprio un’altra squadra.
Le prime avvisaglie erano arrivate già nella partita interna con il Melfi e si sono consolidate ieri ad Ischia. Intendiamoci: non è che adesso De Liguori debba assurgere al ruolo di salvatore della Patria o che debba caricarsi di responsabilità più grandi di lui, ma è fuor di dubbio che è l’uomo cui si possono tranquillamente dare le chiavi del gioco di centrocampo; iI che significa che quando si mette l’uomo giusto al posto giusto – anche se nel calcio non c’è mai niente di scontato – ci sono senz’altro tutte le potenzialità per fare di un nugolo di giovani di belle speranze una squadra nel senso etimologico della parola.
Ci sono sempre stati nel passato giocatori che diventavano indispensabili nell’economia del gioco di una squadra. Erano chiamati centromediani metodisti in ossequio ad un ruolo inventato negli anni Quaranta dal fior fiore di allenatori, fra questi Vittorio Pozzo, commissario tecnico della Nazionale.
Questo tipo di giocatore sapeva interpretare alla perfezione il ruolo di uomo-squadra. Sapeva essere punto di riferimento della manovra, era catalizzatore del gioco propositivo e sapeva – soprattutto – dare senso tattico anche alla fase difensiva. Te lo trovavi dappertutto, pronto a mettere uno zampino malandrino interrompendo la manovra offensiva degli avversari, inserendosi un po’ dovunque in virtù di un’esperienza fuori dal comune; poi te lo trovavi anche pronto a chiedere palla, in altra zona del campo, con “nonchalance”, come faro del gioco di rilancio, per innescare i compagni deputati al gioco d’attacco.
Ecco, questo era il centromediano metodista, di pozziana memoria; questo oggi è De Liguori, nell’economia del gioco complessivo della Paganese. Complimenti al calciatore che, nonostante la lunga lontananza dai terreni di gioco, si è mantenuto in buona forma atletica; complimenti anche a chi lo ingaggiato e a chi lo ha fortemente e convintamente voluto; e credo che si tratti – rispettivamente – di Cocchino D’Eboli e di Sottil.
Certo, era un passo che forse si poteva fare anche prima, a giugno. Ma meglio tardi che mai…
Questo sentivo di dire, e l’ho detto spassionatamente. Fermo restando che il calcio – come dicevo e confermo – non è un gioco di certezze e l’alea la fa sempre da padrone. Però, consentitemelo, una cosa è avere una squadra senza capo né coda, un’altra una squadra che ragiona e che ha le pedine giuste al posto giusto.
Ischia evoca pensieri lontani. La mente va per un istante al campionato 1970-71, quasi nella notte dei tempi per i giovani che oggi seguono il calcio. Nella Paganese di quell’annata c’erano mostri sacri del calcio italiano. L’allenatore era Guido Gratton, centrocampista pensante della Fiorentina e della Nazionale; c’era un certo Vasco Tagliavini, difensore di un’Inter che vinceva campionati e Coppe Europee; c’era un giovane emergente, Mauro Della Martire, che sarebbe arrivato qualche anno dopo, grazie alle cure di Giacomino De Caprio, nella Fiorentina e nella Nazionale. Quella volta, mese di gennaio anno 1971, con la Paganese che combatteva per le prime posizioni della classifica, ci fu uno sbarco in massa di tifosi e semplici appassionati paganesi che presero letteralmente d’assalto il traghetto – riempiendolo - dal Molo Beverello.
Quel traghetto, con mare forza nove, arrivò ad Ischia dopo oltre quattro ore di deriva.
Arrivammo, sì c’ero anch’io, al vecchio stadio “Rispoli” solo nel secondo tempo, giusto in tempo per vedere il gol del pareggio segnato con una capocciata,paragonabile ad un tiro al fulmicotone, di Tagliavini che fissò il punteggio sul 2 a 2. Curiosità statistica: su quel traghetto,ostaggio del mare in tempesta, viaggiavano anche i due segnalinee che – proprio perché impediti – furono poi sostituiti in garadai due numeri “tredici” delle due squadre.
Altri tempi, altro calcio: ricordi che però ravvivano la passione e forse allungano la vita, un po’ come dice un felice spot televisivo.
La Paganese di ieri, riprendendo il discorso interrotto per un breve “amarcord”, è stata squadra nel vero senso della parola. Ha ritrovato l’efficienza difensiva che c’era – potenzialmente – ma veniva male espressa, probabilmente a causa di scarsa convinzione e poca determinazione; ha messo finalmente in luce le doti difensive di Vinci, che fino a qualche settimana fa era sembrato un pesce fuor d’acqua nell’insolito ruolo di ala vecchia maniera e si è visto finalmente all’opera il vero Bocchetti; ha confermato le doti di palleggio di Caccavallo, vero spauracchio per le difese avversarie; ha esaltato le doti offensivistiche di Herrera che in avanti può diventare devastante; ha fatto vedere un Bernardo che sa svariare su tutto il fronte d’attacco e che ha solo bisogno di avere i novanta minuti nelle gambe. Aspettiamo, per la verità, solo Armenise che adesso – a centrocampo completato - è nelle condizioni ideali per poter esprimere le sue potenzialità.
La vittoria deve servire, oltre che alla classifica, anche al morale. Con più convinzione nei propri mezzi, con un’inquadratura che finalmente può considerarsi quasi al completo, si può guardare con maggiore fiducia al futuro. La vittoria di Ischia deve servire proprio a questo e Sottil farà bene a catechizzare la squadra ricordando a tutti che l’obiettivo principe è costituito dalla salvezza.
In questa intesa, prepariamoci alla gara di sabato con il Barletta dando un occhio particolare a Venitucci e Floriano, i due gioiellini della squadra.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com
Ischia-Paganese 0-2: il pagellone di Paganesemania.
MARRUOCCO 6,5 - Grandi interventi non ne deve compiere (se non in pieno recupero), però merita qualcosa in più della sufficienza per le tante situazioni che riesce ad evitare con le sue uscite. Rischia grosso solo nel finale, quando non si intende con Moracci.
VINCI 7 - Un altro calciatore rispetto a quello (non) apprezzato nella prima parte di campionato. Da quando gioca da terzino sembrano essere cambiate le cose. Mette a segno un cross vincente per l'1-0, giocando molto offensivo specie nel primo tempo. Qualche passaggio a vuoto lo commette, ma è davvero poca cosa. Positivo anche in fase difensiva.
TARTAGLIA 6,5 - Si rialza anche lui dopo l'opaca prova contro il Melfi. Dimostra che quello contro i gialloverdi è un incidente di percorso che non va ad intaccare quanto dimostrato dall'inizio. Non lascia passare nessun attaccante dell'Ischia.
MORACCI 6 - La presenza di De Liguori in campo gli ha tolto il compito di impostare dalla retroguardia, come spesso gli era capitato. Svolge il suo compito bene, rischiando poco su Ingretolli, fin quando quest'ultimo resta in campo.
BOCCHETTI 6,5 - Verrebbe da dire "finalmente"! Finalmente Bocchetti, che finora aveva fatto contare poco il suo curriculum. Ingaggia un bel duello con Schetter, talvolta con Ciotola, uscendo dal campo da vincitore. Attento in fase difensiva.
CALAMAI 6,5 - Senza compiti da playmaker è un calciatore diverso. Un centrocampista propositivo negli inserimenti e anche molto importante nella manovra. Riesce a bloccare diverse azioni dell'Ischia, è lui l'autore dell'assist per il 2-0 di Herrera.
DE LIGUORI 7 - Con lui in campo si vede un'altra Paganese. In una gara e mezza con De Liguori in cabina di regia, gli azzurrostellati hanno segnato quattro gol, subendone nessuno. Al di là dei numeri, la sua qualità in mezzo al campo si vede, la sua esperienza è benefica perchè fa rischiare poco alla squadra e le fa cambiare il passo. E' riuscito anche a disputare tutta la partita, accusando un calo - più che normale - solo nel finale.
ARMENISE 5,5 - L'esperimento di utilizzarlo sulla linea mediana del campo, da mezz'ala sinistra, e non da esterno, suo ruolo naturale, non ha funzionato. Si gioca poco sull'out mancino, soprattutto nel primo tempo. E' attento a coprire gli spazi, ma non li attacca.
CACCAVALLO 6,5 - Il suo è un lavoro sporco che però serve alla Paganese. Per la prima volta gli azzurrostellati fanno punti e lui non segna, anche se lo sfiora in alcune occasioni. Ma propizia le due reti e fa sudare le proverbiali sette camicie agli statici difensori dell'Ischia.
BERNARDO 6 - La sua fisicità mette in apprensione la difesa gialloblù, che per preoccuparsi di lui lascia troppo spazio a Caccavallo e Herrera. Rispetto alle altre partite non va mai vicino al gol, ma arriverà. Come De Liguori, anche il suo arrivo ha cambiato volto alla Paganese.
HERRERA 7,5 - Contro l'Ischia, oltre alle belle giocate, fa vedere anche tanta concretezza. Il primo gol è da applausi, sul secondo approfitta della dormita dei difensori per segnare di testa. Due gol corredati da una buona prestazione. Avrebbe potuto anche realizzare la tripletta nell'ultimo quarto d'ora.
GIRARDI 5,5 - Fa fatica nei venti minuti in cui entra, nonostante non manca di certo l'impegno. Gioca pochi palloni, deve sbloccarsi anche lui.
PATERNI e DELI sv
Da www.paganesemania.it
Paganese, il primo sorriso di Sottil.
PAGANI – Non poteva essere più dolce, in casa Paganese, il day after del delicatissimo derby salvezza di Ischia. Gli uomini di Sottil hanno espugnato con pieno merito il Mazzella regalando al tecnico il primo sorriso della sua gestione. Una vittoria netta, indiscutibile, ottenuta in casa di una diretta concorrente per la permanenza in Lega Pro, che va a rimpinguare e valorizzare un bottino sin qui discreto, ma non eccezionale ottenuto dal nuovo allenatore dal momento del suo insediamento. In realtà, a prescindere dai risultati, grandi segnali di ripresa si erano già ampiamente notati nelle due gare precedenti, culminate in un doppio pari dal quale tante indicazioni positive, oltre ai soliti limiti, si erano tratte. Sottil ha saputo toccare le corde giuste, restituendo smalto a quei calciatori più in difficoltà (Bocchetti, Herrera, tanto per citarne un paio) durante la passata gestione e conferendo al gruppo una grinta ed un carattere mai visti prima. Mancava ancora una cosa, a detta dello stesso tecnico alla vigilia del derby, la consapevolezza nei propri mezzi, che in tutti i modi avrebbe cercato di trasmettere alla squadra. In tal senso, la vittoria di Ischia gli renderà di sicuro il compito più semplice. Diranno gli incontentabili: il calendario ha dato una mano, le squadre affrontate da Cuoghi erano di ben altro spessore rispetto a quelle con le quali ha dovuto fare i conti Sottil. Vero, ma è anche vero che la salvezza si conquista innanzitutto facendo punti con le dirette concorrenti e senza la svolta voluta ed imposta da D’Eboli all’indomani della rovinosa sconfitta interna patita dalla Juve Stabia, sarebbe difficile oggi ipotizzare un bottino di cinque punti nei tre spareggi seguiti a quel ko. Ritardare ancora, avrebbe potuto essere esiziale.
Sottil, dal canto suo, si gode il magic moment, pur consapevole di quanto possa essere fuggevole ed ingannevole, se non corroborato da un lavoro meticoloso e costante durante l’intero arco della stagione. Così com’era sbagliato deprimersi prima, sarebbe delittuoso esaltarsi ora. La squadra palesa ancora dei grossi limiti, che rendono l’impresa salvezza tutta da conquistare. Altri momenti negativi non mancheranno nell’arco della stagione, sarà necessario non perdere di vista quanto di buono sta emergendo in questa fase. Da Ischia sono arrivati segnali confortanti, in primis dalla difesa, pressoché perfetta nell’annullare ogni velleità di rimonta isolana, ed anche in mezzo al campo, l’innesto dal primo minuto di De Liguori ha confermato quanto fosse necessario l’arrivo di un giocatore di questo spessore in un reparto fin troppo leggero ed inesperto. In attesa di capire quali siano le reali condizioni di Gai (la società, tramite un comunicato stampa, l’altro giorno, ha provveduto a tutelare la privacy del proprio tesserato, invitando a non diffondere dati sensibili o informazioni destituite di fondamento sul suo conto), la mediana azzurrostellata ha trovato il suo leader. Ed anche l’attacco ne beneficia. Rimasto a secco Caccavallo (prestazione comunque più che positiva la sua) ci ha pensato Herrera a risolvere i problemi in zona gol, con una fantastica doppietta (prima rete da antologia) a far capire dove deve e sa giocare. Con il Barletta al Torre, nel prossimo turno, altro fondamentale esame…
Da www.campaniagoal.it
Herrera lancia i predatori azzurrostellati sull’isola verde.
ISCHIA – La Paganese manda in crisi profonda l’Ischia ed ora la posizione di mister Antonio Porta, tecnico degli isolani, è veramente in bilico. La netta vittoria degli azzurro stellati di Andrea Sottil sull’isola verde fa da megafono alla richiesta dei tifosi gialloblù, che durante il match del “Mazzella” hanno invitato a più riprese l’allenatore napoletano a togliere il disturbo. Staremo a vedere come si regolerà la società cara al presidente Pino Taglialatela, all’indomani dell’ennesimo tonfo casalingo ed alla luce di una classifica davvero preoccupante per la formazione ischitana.
Dal proprio canto, è tutto grasso che cola quello che s’è aggiudicato la Paganese sul manto verde del “Mazzella”: trascinati da un super Herrera, reinventato attaccante da mister Sottil (un’intuizione tanto geniale quanto azzeccata), gli azzurro stellati fanno un bel balzo in avanti in graduatoria anche grazie agli ultimi innesti autunnali di De Liguori e Bernardo, nelle mire della stessa Ischia fino a qualche settimana addietro.
Ma veniamo alla cronaca del match. Formazioni in campo con un atteggiamento tattico speculare: 4-3-2-1, ma nell’albero di Natale di Sottil c’è una novità sostanziale, con Armenise preferito a sorpresa a Deli sulla linea di centrocampo; nessun aggiornamento, invece, nelle file dell’Ischia, in avvio di contesa con gli stessi undici scesi inizialmente a Catanzaro, nel corso dell’ultima trasferta stagionale.
LA GARA: Al 2’ la Paganese è già in vantaggio: Vinci scodella un pallone al centro, dove Rainone svetta di testa, ma regala palla ad Herrera che con un piattone di destro infila la sfera alle spalle di Mennella, vanamente proteso alla sua sinistra. L’Ischia prova a scuotersi, ma all’8’ Ingretolli – servito al bacio da Schetter – indugia troppo davanti alla porta degli azzurro stellati e viene contrastato dalla difesa ospite. I padroni di casa appaiono lenti di pensiero ed impacciati nella fase di impostazione, andando a sbagliare anche dei passaggi elementari. La squadra di casa prova comunque a reagire: al 30’ la conclusione di Falagario si perde alta sulla traversa. La Paganese, ben presente e solida in ogni zona del campo, approfitta degli spazi concessi dall’Ischia in zona di rimessa ed al 40’ termina sul fondo una conclusione di sinistro di De Liguori. Al 43’ però è ben congeniata la trama offensiva della squadra di Sottil: Caccavallo addomestica il pallone in area, lo scarica sull’esterno dove Calamai pennella un cross al centro per la testa di Herrera che batte nuovamente Mennella, apparso incerto ed in ritardo nella circostanza, facendo passare la sfera in fondo al sacco. Si chiude così il primo tempo, con l’Ischia che torna negli spogliatoi sotto una pioggia di fischi, contestata dai propri tifosi per la brutta prestazione offerta sul rettangolo verde dello stadio “Mazzella”.
Ripresa. L’Ischia prova subito ad imprimere un ritmo diverso alla sua azione offensiva, al 46’ conclusione alta da parte di Cruz, entrato al posto di Falagario. La Paganese alza un autentico muro davanti alla porta di Marruocco ed al 60’ la mezza rovesciata dello stesso brasiliano dell’Ischia termina fuori. Mister Porta spende anche l’altra carta offensiva Maione, che rileva uno spento Ingretolli: il giovane centravanti della Berretti ha la chance per incidere al 70’ quando devia di testa un pallone invitante su assist di Schetter, ma non trova la porta. La Paganese non resta a guardare ed al 73’ Mennella vola a salvare sull’ennesimo tentativo di Herrera, davvero in gran giornata. L’Ischia non sembra più avere la forza di riprendersi e la Paganese sfiora il tris in due circostanze: al 78’ erroraccio di Rainone in fase di impostazione, Herrera fionda in porta e Mennella salva in angolo; poi (79’) è il sinistro di Caccavallo ad esaltare i riflessi del portiere di casa, che salva ancora sulla linea di porta.
Si conclude così la contesa, l’Ischia ha un sussulto solo nel finale (92’) con Marruocco che spegne abilmente le ultime velleità dei padroni di casa.
Da www.campaniagoal.it