29.2.16

Akragas-Paganese 1-0: il pagellone di PaganeseMania.

Attacco dalle polveri bagnate, Sirignano non sbaglia nulla, Bocchetti ingenuo

MARRUOCCO 6 - La sua gara si accende nel finale, quando è costretto ad impostare l'azione dalle retrovie. Fino a quel momento qualche timido tiro in porta da parte dell'Akragas senza eccessive pretese.

DOZI 6 - La rete dell'Akragas nasce da un suo disimpegno errato che carambola sui piedi di Di Grazia, autore dell'assist. La sua prestazione, però, è nel complesso sufficiente, perchè difende con ordine e attacca quando deve farlo. Meglio rispetto a sabato scorso.

SIRIGNANO 6,5 - Commette un unico errore quando regala palla a Madonia in avvio di ripresa, con l'attaccante che calcia malissimo. Per il resto è perfetto su di lui e anche quando prende in consegna Di Piazza.

BOCCHETTI 5 - In occasione del gol è più che ingenuo. Di Piazza gli prende il tempo e protegge il pallone per poi scaraventarlo in porta senza permettergli di intervenire. Da difensore esperto avrebbe potuto fare di più. Un peccato perchè è l'unica - decisiva - pecca della sua gara.

DELLA CORTE 6 - Grassadonia gli dà ancora fiducia, dopo la buona prestazione con la Lupa. Il livello non è lo stesso, anche per la differenza degli avversari. Però non demerita: rischia poco ma attacca col contagocce.

GUERRI 6 - La prestazione è come al solito intensa ma soprattutto nella ripresa. Nel primo tempo si preoccupa di fare da collante fra i due reparti, anche se il gol nasce da una sua palla contesa sulla trequarti dove avrebbe potuto fare di più.

PALMIERO 5,5 - Sostituire Carcione non è da tutti e dimostra di non avere quel passo. Però è anche sfortunato, perchè impostare il gioco su un terreno di gioco in quelle condizioni sarebbe stato complicato anche per Carcione. Detto questo, sbaglia diversi appoggi in particolare nella prima frazione.

DELI 5,5 - Sua l'unica vera occasione avuta dalla Paganese nel secondo tempo. Trova uno strepitoso Maurantonio sulla sua strada, anche se c'è da dire che è pure l'unica volta che prende iniziativa. Poco pericoloso.

CACCAVALLO 5,5 - Giornata complicata anche per il bomber della Paganese. Pochi spazi per attaccare e quando ha l'occasione per farlo calcia debolmente col sinistro sul primo palo (nel finale di primo tempo). Prova a fare qualcosa nella ripresa, ma è chiuso dai difensori.

CUNZI 5 - Non è una gara adatta alle sua caratteristiche. Vento e terreno di gioco lo condizionano, Marino riesce ad imbrigliarlo e così crea davvero pochissimi problemi alla retroguardia dell'Akragas.

CICERELLI 5,5 - Anche lui poco incisivo nei primi 45' ma se non altro con la sua rapidità aveva messo in difficoltà la catena di destra dell'Akragas, costringendo due volte Salandria a fermarlo con le cattive. Poi resta negli spogliatoi per scelta tecnica.

DE VITA 5 - Non è l'esordio che si aspettava l'attaccante classe '94. Non riesce a mettere in mostra la sua freschezza nella ripresa e con le sue iniziative riesce a concludere poco o nulla. Sicuramente da rivedere in altre occasioni.

CORTICCHIA e TOMMASONE sv

© Paganesemania

La Paganese si ferma ad Agrigento. Decidono Di Piazza e l'arbitro.

Si ferma ad Agrigento la Paganese. Dopo sette risultati utili consecutivi, gli azzurrostellati cadono in Sicilia. Decide una rete di Matteo Di Piazza al 27' del primo tempo, in una gara brutta, condizionata dal forte vento, da un manto erboso indecente e da un gravissimo errore dell'arbitro che nel finale del primo tempo non espelle Salandria.Akragas che nel secondo tempo ha rinunciato a giocare e Paganese che ha fatto meglio ma non è riuscita a scardinare il muro biancazzurro, se non con un tiro di Deli al quarto d'ora deviato in angolo da Maurantonio. Gli azzurrostellati restano comunque a debita distanza dalla zona playout.
E' buono l'approccio alla partita della Paganese, anche se le condizioni del terreno di gioco non permettono alla formazione di Grassadonia di poter giocare come sa fare. L'assenza di Carcione si sente, anche se Palmiero prova a non farlo rimpiangere, mentre le frecce offensive degli azzurrostellati si accendono ad intermittenza. Così nella prima mezz'ora si segnala soltano una punizione dai venti metri di Caccavallo, di poco alta sulla traversa dopo quattro minuti ed il vantaggio dell'Akragas che arriva al 27'. Un lampo, il primo della partita dei biancazzurri, con Di Grazia che serve in area Di Piazza (non contenuto da Bocchetti), il cui diagonale batte Marruocco. La Paganeseprova a reagire subito, anche se non riesce a creare occasioni pericolose dalle parti di Maurantonio, se non al 41'. Azione in rapidità a destra, col suggerimento di Guerri per Caccavallo: l'attaccante entra in area, ma calcia debolmente sul primo palo, con il portiere dell'Akragas che manda in corner con l'ausilio del montante. Un minuto più tardi incredibile topica dell'arbitro. Salandria, già ammonito, commette fallo su Cicerelli, ma il direttore di gara anzichè estrarre il giallo per lui, ammonisce Dyulgerov. Il tutto sotto la panchina della Paganese, che esplode.
La mossa ad inizio ripresa di Grassadonia è l'uscita dal campo di Cicerelli, per l'ingresso di De Vita, al debutto in azzurrostellato. Ma l'ex Trapani non incide e la Paganese crea l'unica vera opportunità della sua partita al 16'. Fa tutto Deli, in uno dei pochi lampi della sua gara. Il centrocampista laziale supera due avversari al limite dell'area e calcia al volo, trovando un super Maurantonio. Poi l'Akragas serra i ranghi, abbassa sensibilmente la propria linea difensiva ed aspetta la Paganese. Che si perde nell'ultimo passaggio e si fa vedere soltanto nel recupero, con un destro a giro di Deli telefonato per Maurantonio.

© Paganesemania

Mister Grassadonia: "Clamorosa la svista dell'arbitro".

Gianluca Grassadonia tecnico della Paganese rende merito all’avversario, ma punta l’indice contro l’errore tecnico dell’arbitro: “Abbiamo avuto poca intensità nel primo tempo, poco aggressivi rispetto all’Akragas che ripartiva. Ed il gol è arrivato così. Abbiamo fatto meglio nel primo tempo, loro si sono chiusi ma sapevamo che sarebbe andata in questo modo. Nel secondo tempo abbiamo avuto l’occasione con Deli, dove è stato molto bravo il portiere. Bisogna dare merito all’Akragas, però mi meraviglia l’episodio del rosso mancato a Salandria. Probabilmente la gara sarebbe cambiata. In Lega Pro non è possibile non vedere situazioni così pacchiane. Abbiamo subito un’ingiustizia, perché quella situazione è lampante, l’hanno vista tutti. Forse non sono stato bravo neppure io a preparare la squadra per questa partita. Il primo tempo dimostra che abbiamo avuto la pancia piena e non può essere assolutamente così. La quota salvezza si è alzata, dietro corrono e noi dobbiamo pedalare forte ancora, non possiamo pensare che è già tutto fatto. Noi abbiamo questo modo di giocare che coinvolge anche i difensori ed il campo ci ha penalizzato: non è un campo da calcio ma da pascolo. Ma dobbiamo fare solo autocritica per l’intensità che è mancata nel primo tempo”.


Top & Flop di Akragas-Paganese.

Nella sfida tra le due migliori squadre del momento nel Girone C, a spuntarla è l'Akragas, che piega 1-0 con una rete di Di Piazza laPaganese. Gara molto dura e nervosa a tratti, con poche chance da gol. Farà discutere una decisione controversa dell'arbitro che, alla fine del primo tempo, ammonisce Dyulgerov, quando l'autore del fallo sembrava Salandria, che aveva già ricevuto un cartellino giallo. Per il terzino dei siciliani avrebbe voluto dire espulsione e un interno tempo in superiorità numerica per gli ospiti. Vediamo chi sono stati i migliori e i peggiori del match:

TOP

Mister Rigoli (Akragas): al di là del merito dei singoli, tutti sopra la sufficienza per i siciliani, il merito della sesta vittoria consecutiva del Gigante va dato senza ombra di dubbio a Pino Rigoli, che ha cambiato totalmente volto ad una squadra che sembrava sull'orlo del baratro. MAGO

Nessuno (Paganese): non una gran partita per gli azzurrostellati, che sì, ci hanno messo tanta grinta, ma sono apparsi piuttosto confusi in fase offensiva per tutto il match. Lo stesso bomber Caccavallo, al di là di un'occasione nel primo tempo, ha fatto poco per impensierire la difesa di casa. GIORNATA "NO"

FLOP

Il secondo tempo (Akragas): nonostante la vittoria, non è tutto oro quel che luccica per i biancazzurri. Nella ripresa infatti la squadra di Rigoli ha lasciato l'iniziativa agli ospiti, e non è riuscita ad essere concreta nelle ripartenze. Quel che conta ovviamente è il risultato finale, ma bisognerebbe anche limitare i rischi. TROPPA SUFFICIENZA

La manovra (Paganese): vedi i Top, quest'oggi non ha funzionato qualcosa negli schemi di mister Grassadonia, con i giocatori che hanno fatto fatica a trovare la conclusione. Un tiro in porta per tempo è davvero troppo poco per pensare di uscire dall'Esseneto con dei punti. DA RIVEDERE

da www.tuttolegapro.com

28.2.16

Niente salto di qualità. Accontentiamoci di ciò che passa il convento.

Nella foto, tratta da Paganese Calcio 1926 srl, il manipoli di tifosi paganesi presenti oggi all’Esseneto di Agrigento

Di Nino Ruggiero

Una delle poche note liete emerse dalla partita è costituita dalla presenza eroica di un manipolo di tifosi paganesi che hanno voluto seguito la loro squadra nella lunghissima trasferta in terra sicula e che hanno fatto sentire il loro incitamento fino all’ultimo minuto di gioco.

Ha vinto l’Akragas senza strafare, fedele al principio economico cosiddetto del tornaconto: ottenere il massimo con il minimo sforzo. La Paganese è stata solo lontana parente della squadra che aveva castigato avversarie illustri. Né vale, a parziale scusante, che ci siano stati grossi errori di valutazione da parte di un arbitro poco oculato e che si sia giocato su un campo più adatto a coltivazioni di patate che ad un terreno di gioco per il calcio.

Gli azzurro-stellati – oggi in una orribile tenuta verde pisello – hanno preso il gol nell’unica azione in cui la squadra di casa si è fatta vedere in avanti e lo ha preso con la complicità di un rimpallo sfavorevole che ha messo fuori uso Bocchetti nella fase di chiusura. Niente da fare per Marruocco sul micidiale diagonale di Di Piazza.

Dopo aver incassato il gol in apertura di gioco, la squadra azzurro stellata non è riuscita a ricucire il gioco come al solito, nonostante una buona prestazione di Palmiero chiamato a sostituire Carcione nelle funzioni di regista. Purtroppo qualcosa si è inceppato nel meccanismo di interscambi fra i ruoli e Guerri, Cunzi, Deli e Cicerelli non sono riusciti ad integrarsi con il movimento di Caccavallo, apparso fra i più determinati fino all’ultimo minuto di gioco.

Ancora una volta si è visto che i predomini territoriali non servono a niente se poi non si riescono ad aprire spazi nelle munite difese avversarie aggirandole sulle fasce laterali; la Paganese, padrona del campo per tutto il secondo tempo, ci ha messo l’anima per arrivare al pareggio ma lo ha fatto con scarsa lucidità anche quando Grassadonia ha modificato l’assetto della squadra schierando i debuttanti Corticchia e De Vita.

Ad Agrigento, il salto di qualità, tanto invocato e auspicato, non c’è stato; segno che per il prossimo futuro ci si dovrà accontentarsi di quello che passa il convento. Di una Paganese, cioè, capace di grandi imprese ma anche di prestazioni incolori.

Appuntamento a martedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com

L’Akragas non si ferma più: Di Piazza stende la Paganese, sesta vittoria consecutiva.


Una partita ad alta tensione, come era facile prevedere. Due squadre toniche, pimpanti e che hanno dimostrato lo stato di grazia in cui , attualmente, si trovano entrambe. A risolvere la contesa è stato un gol di Di Piazza al 28° minuto del primo tempo. Tre punti pesantissimi, 18 nelle ultime 6 partite, che fanno fare un ulteriore balzo in classifica all’Akragas, adesso distante 6 punti dalla zona play out. Un ruolino di marcia, quello ottenuto da quando Rigoli è tornato sulla panchina agrigentina, del tutto invidiabile: 6 vittorie consecutive su 6 incontri disputati, incredibile. In attesa della gara del Messina, apparso in caduta libera ultimamente, l’Akragas agguanta l’ottava posizione in classifica, un risultato impensabile due mesi fa. La vittoria di oggi è di fondamentale importanza per l’Akragas che ipoteca la salvezza.

FORMAZIONI UFFICIALI:
Akragas: Maurantonio, Salandria, Grea, Vicente, Muscat, Marino, Dyulgerov, Zibert, Di Piazza, Madonia, Di Grazia

Paganese: Marruocco, Della Corte, Bocchetti, Palmiero, Sirignano, Tsouka, Guerri, Deli, Cicerelli, Caccavallo, Cunzi.

Gol di Di Piazza al 29′ minuto

Foto e testo da www.grandangoloagrigento.it 


Akragas-Paganese 1-0: finisce dopo sette giornate la striscia positiva.


25.2.16

A Cosenza in campo di sabato.

La Lega Pro ha reso noto il programma delle gare relative alla 9ª giornata di ritorno, in programma domenica 13 marzo.

Anticipo al sabato per gli azzurrostellati che, alle ore 15, saranno ospiti del Cosenza.

Questo il programma completo del girone C:

26ª giornata

CASERTANA ISCHIA ISOLAVERDE sabato ore 20.30
AKRAGAS LUPA CASTELLI R. lunedì ore 14.00
BENEVENTO CASERTANA domenica ore 15.00
CATANIA JUVE STABIA domenica ore 14.00
COSENZA PAGANESE sabato ore 15.00
ISCHIA ISOLAVERDE FIDELIS ANDRIA sabato ore 15.00
MATERA CATANZARO domenica ore 17.30
MELFI MARTINA FRANCA sabato ore 15.00
MESSINA FOGGIA domenica ore 17.30
MONOPOLI LECCE sabato ore 15.00

© Paganesemania

Le ultime dal campo di allenamento.

Martedì scorso la Paganese di mister Grassadonia è tornata a lavoro al Comunale di Siano. Tutti presenti alla ripresa e lavoro con il gruppo per Schiavino e Magri nella prima parte di martedì e mercoledì e poi allenamento differenziato.

Dopo la doppia seduta di ieri, la squadra sosterrà un allenamento al Comunale di Siano nel pomeriggio di oggi e venerdì a Pagani prima della partenza dall’aeroporto di Napoli-Capodichino programmata sabato mattina per il ritiro di Agrigento in vista della gara contro l’Akragasdomenica alle 14:30.

da www.paganesecalcio.com

24.2.16

Numeri da playoff per la Paganese: seconda in classifica nel 2016.

E’ un 2016 da incorniciare per la Paganese: numeri da promozione nelle sette gare disputate in questi primi due mesi. Squadra imbattutta, 15 punti su ventuno conquistati sul campo. Gli azzurrostellati di Grassadonia nella speciale calssifica del 2016 sarebbero al secondo posto con 15 punti insieme con l’Akragas e 4 punti sotto la capolista Benevento che viaggia a vele spiegate con 19 punti conquistati su 21 in gioco.Il “Torre” è diventato di nuovo fortino inespugnabile e Giuseppe Caccavallo è il capocannoniere del girone con 13 centri. Sette i risultati utili consecutivi a partire dalla gara con l’allora capolista Casertana fermata sul 2-2. Da allora Marruocco e compagni hanno inanellato altre quattro vittorie e due pareggi (contro Foggia e Messina) con 3 vittorie interne contro Martina Franca, Juve Stabia e Lupa Castelli, e quella esterna di Andria. Uno score da far entusiasmare la piazza anche se il tecnico Grassadonia continuare a gettare acqua sul fuoco dicendo che manca ancora qualche punto prima della salvezza matematica.

da www.resportweb.it

Auguri alla beata...Gioventù Azzurra!


Era il 23 febbraio del 1992 quando in un infuocato derby tra Paganese e Nocerina per la prima volta apparve il drappo della Gioventù Azzurra sulle recinzioni del "Marcello Torre", gruppo fondato da un manipoli di ragazzini accomunati dalla smisurata passione verso i colori azzurro-stellati.
Oggi, a distanza di 24 anni di ininterrotta militanza, dopo tante scelte drastiche e coraggiose, essere gioventù, ormai, è diventato per noi un modo di vivere e pensare, nonostante i tempi attuali obblighino mutamenti di stile e forme di rappresentazione, e per questo è ancora piu' significativo ritrovarsi con le stesso spirito di amicizia di un tempo a seguire la gloriosa casacca azzurro-stellata che quest'anno festeggerài 90 anni di storia.
Domenica scorsa è stata l'occasione giusta per festeggiare questo evento, ed è stato bello ricordare tutti i momenti vissuti assieme, forse con qualche capelli bianco in testa, ma con la gioia di esserci ancora nonostante tutto.

© Paganesemania

23.2.16

Giudice Sportivo: fermato Carcione per una giornata.

Il Giudice Sportivo della Lega Pro, in riferimento alla gara Paganese-Lupa Castelli Romani, ha squalificato per una giornata il centrocampista Imperio Carcione per "recidività in ammonizione (quinta infrazione)".

© Paganesemania

22.2.16

Uno sguardo avanti e uno dietro.


Nella foto, tratta da Sportube, il gol messo a segno da Caccavallo

Stavolta partirei con le cifre che spesso dicono con assoluta certezza tutto quello che posizioni di parte e sbalzi umorali non sono in grado di fissare, o, se preferite, fotografare.
Girone di ritorno. Sei gare: quattordici punti in saccoccia. È questo il bottino inoppugnabile che la Paganese ha conquistato senza stravolgere, nel cosiddetto mercato di riparazione invernale, la sua ossatura.

Gli innesti si fanno con cognizione di causa e di solito si individuano i ruoli che vanno puntellati o rinforzati in una precedente intelaiatura di squadra. Ebbene, è bastato già il solo inserimento di Sirignano al centro della difesa per dare più compattezza alla squadra in un reparto che in più di una occasione aveva dato segni di cedimento. Poi, se ci fate caso, la squadra, nel suo insieme, è rimasta così com’era prima delle feste natalizie.

Pochi innesti, ma buoni – diceva un vecchio saggio operatore di mercato. Cosa che ha fatto Preiti nel mercato di riparazione, anche se ero dell’avviso – e lo sono ancora – che un ulteriore centrale difensivo di piede destro avrebbe vieppiù rinforzato la difesa. Sono arrivati però anche giovani di talento; uno per tutti quel Della Corte che ha debuttato proprio sabato contro la Lupa Roma e che credo abbia già assimilato anche i movimenti che Grassadonia chiede ai suoi atleti. Gli altri probabilmente li vedremo alla spicciolata quando una classifica ben definita potrà permetterlo.

Dopo aver visto all’opera la Paganese nelle ultime gare, in cui abbiamo ammirato una squadra armonica e tatticamente irreprensibile, in tanti forse c’è un pizzico di rammarico per quello che poteva essere ma non è stato. Bisogna però guardare avanti e convincersi che una squadra come la Paganese tanto può risultare competitiva se ha tutti gli elementi cardini della rosa a disposizione.
Adesso bisogna guardare avanti, come sempre nella vita, senza darsi limiti e senza mancare di scrutare anche il passato per rendersi conto – in tema di bilancio – di che cosa fare tesoro per il futuro. Tanto per rimanere nel tema, è chiaro che la squadra abbia accusato nella prima parte della gara le assenze di elementi come Marruocco, Bocchetti, Deli e Caccavallo. Gli altri componenti della squadra non se n’abbiano: sono tutti encomiabili e preziosi quando svolgono i compiti che detta il loro bravo allenatore; ma il calcio, oltre che gioco di squadra, ha bisogno di elementi di caratura in grado di dare qualità alle manovre e di dare personalità all’intero complesso; quello che appunto sanno dare elementi come Marruocco, Carcione e Caccavallo.

È soprattutto la mancanza di Caccavallo, elemento di grande spessore tecnico, che è stata accusata a lungo dalla squadra che, nelle partite più importanti della stagione, ha perduto per strada il suo cannoniere principe oltre che leader indiscusso. Oggi Caccavallo, nonostante sia rimasto fermo per sei giornate, è il capocannoniere del girone con tredici reti segnate.

Grassadonia però ha un merito indiscutibile: quello di aver assemblato una squadra nel vero senso etimologico della parola. Ogni elemento al posto giusto, in un’idea di squadra armonica, geometrica e a volte irresistibile, dove tutti – anche i cosiddetti leader – sono al servizio del compagno di squadra, dove tutti si sacrificano per il bene comune. Recitano la loro brava parte i giocatori di movimento perenne, come Guerri, Cicerelli, Cunzi; i giocatori di posizione come Carcione, anima pensante, architetto dalle cento idee; i giocatori di classe cristallina come Caccavallo e Degli.

Con la classifica che è diventata finalmente più rispondente al reale valore della squadra, oggi la Paganese è in grado di recitare una parte importante nel finale di campionato. Peccato solo che, come nel caso di Carcione, squalificato in vista della trasferta di Agrigento di domenica, la squadra non abbia un sostituto dalle identiche caratteristiche tecniche.

Ma Grassadonia, da acuto osservatore, non mancherà di trovare la soluzione tattica più appropriata.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

21.2.16

La Paganese vista da... Nocera!

La LEGGE DEL TORRE, in questo girone di ritorno, non lascia scampo neanche alla Lupa Castelli, vendicata l’inopinata sconfitta dell’andata, altra vittima di Caccavallo e compagni dopo Martina Franca e Juve Stabia. S’è ristabilito il fortino azzurrostellato in questo avvio di2016 dopo le falle della prima parte di campionato dove, tra le mura amiche, avevamo sorriso solo nelle prime due uscite con Foggia Fidelis Andria poi due sconfitte con Akgragas, prossimo avversario, e Catanzaro poi solo pareggi sino a quello acciuffato per i capelli con l’ex capolista Casertana. Da quel pareggio che portò la firma del capocannoniere azzurroCaccavallo, sono arrivati altri due pareggi e quattro vittorie con la striscia positiva che è salita a quota sette. Siamo alle spalle delle grandi piazze BeneventoLecceFoggiaCasertana,Cosenza ed è un vanto risvegliarsi così, per chi ama ancora questi colori, in questa domenica di febbraio e vedere lassù in classifica i nostri colori. La piccola Paganese tra le potenze della serie C che sovrasta Messina, Catania, Catanzaro, Agrigento Castellammare in questo miracolo calcistico e societario datato 1 agosto 2015 quando Sant’Alfonso pose il suo sguardo ed anche qualcos’altro sulle decisioni del presidente del Collegio di Garanzia delConi Frattini che diede parere favorevole al reintegro della Paganese in Lega Pro. Sono fiero ed orgoglioso di questa Paganese che gioca, vince, diverte e fa soffrire perché non si può tenere in vita il fanalino di coda, per un’ora, prima di stenderlo al tappeto rischiando sino alla fine. Anche questo sarà stato a far avere un calo di pressione a Grassadonia che non s’è presentato in sala stampa e sicuramente come dopo la vittoria folle con la Juve Stabia, anche ieri non sarà stato contento della prestazione dei ragazzi nonostante la vittoria. I giovani sono l’autentica croce di questa Paganese, vedi le prestazioni scialbe e le occasioni clamorose fallite dai pari età Deli e Cicerelli, e delizia leggasi Della Corte buona la sua prima uscita a sinistra. Alla fine arriva sempre Zorro, e come nel famoso telefilm, lascia il segno mettendo tutto a posto. Il nostro Zorro si chiama Giuseppe Caccavallo, che infligge il suo marchio per la tredicesima volta e vola verso quota 15 a mantello spiegato e con la spada, il suo magnifico sinistro, sempre pronto a colpire secondo la LEGGE DI CACCAVALLO!

Peppe Nocera per paganesemania.it

Due a zero e tutti a casa.


Nella foro, Caccavallo alla sua tredicesima segnatura, viene festeggiato dai compagni

di Nino Ruggiero

Due a zero, punteggio classico; una volta avrebbero detto “all’inglese”.

Gioca bene la Paganese, ancorchè debba soffrire due assenze importanti: quella di Esposito in difesa e di Cunzi in avanti. Carcione, che in settimana, ha dovuto riposare perché colpito da influenza, gioca come sempre a testa alta e da lui partono tutti i suggerimenti per la manovra offensiva della squadra. Attorno a Carcione, giostrano che è un piacere vederli Guerri, Vella, Cicerelli e Deli.

Poca cosa la Lupa Castelli, squadra volenterosa, anche tignosa e combattiva, ma per niente concreta; poco lavoro quest’oggi anche per Vincenzo Maruocco che una volta tanto fa il turista.

La mossa a sorpresa di Grassadonia di presentare Della Corte sulla fascia sinistra è di quelle che possono e devono essere definite “indovinate”. Il giovanotto dimostra subito di avere qualità e la sviluppa in profondità, soprattutto nella prima parte della gara, con sgroppate che mettono in crisi l’apparato difensivo romano. Della Corte gioca con la semplicità e l’autorevolezza di un veterano, senza essere minimamente sfiorato dal trauma del debuttante; più che buona la sua prova a conferma che quest’anno si è ben pescato a livello giovanile.

L’assenza di Cunzi è di quelle pesanti. Vella fa il suo dovere e gioca la sua brava partita; ma le sue caratteristiche differiscono da quelle del trottolino Cunzi. Quando la squadra rimane corta, come nella prima parte di gioco, con la partecipazione corale al gioco di tutti i componenti, Vella fa un figurone perché è un atleta molto disciplinato tatticamente e dà il suo contributo in termini di sostanza. 

La musica cambia nella ripresa, quando, sotto la spinta territoriale della Lupa Castelli che cerca disperatamente di portarsi in parità, la Paganese si allunga e non riesce a ripartire perché Caccavallo, servito sempre con lanci in profondità, anche direttamente da Marruocco, non ha nelle corde lo scatto del contropiedista puro, lui che è uno stilista, un fiorettista che preferisce il dialogo stretto e la conclusione a rete. 

Proprio perché è uomo di grande talento ed ha qualità, appena gli capita l’occasione, in piena area avversaria, con una torsione di alta scuola, mette al sicuro il risultato e fa tirare un sospiro di sollievo ai suoi infreddoliti e inossidabili tifosi. Due a zero e tutti a casa.

Appuntamento a lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com

Top&Flop di Paganese-Lupa Castelli.

Continua il momento positivo dellaPaganese che, al "Torre" di Pagani, liquida la Lupa Castelli Romani per2-0, grazie alle reti di Bocchetti eCaccavallo, realizzate rispettivamente al 6' del primo tempo e al 35' della ripresa. 3 punti che proiettano gli uomini di Grassadonia al settimo posto in classifica e che di fatto sanciscono una seria ipoteca sulla salvezza. La Lupa, invece, prolunga a 17 le partite senza successo e resta desolatamente ultima a quota 8. La gara viene sbloccata subito dai padroni di casa, che con Bocchetti, abile a correggere di testa una punizione battuta da Carcione sulla trequarti avversaria, trovano il gol del vantaggio dopo appena 6 minuti. Il gol del 2-0 è di fatto un "remake" del primo: punizione sempre battuta dalla trequarti, Caccavallo in area controlla di testa e poi di esterno destro batte Caio Secco per il gol del 2-0. Per i campani si tratta del settimo risultato utile consecutivo e della quarta vittoria nelle ultime cinque gare. 

Ecco i Top & Flop della gara

TOP

Giuseppe Caccavallo (Paganese): ancora una volta l'attaccante napoletano si dimostra l'uomo in più della sua squadra e tanto per cambiare timbra ancora il tabellino dei marcatori. Il gol poi è una meraviglia, dato che in uno spazio ristretto riesce a fare un numero di classe: controllo di testa e esterno destro sui cui il portiere ospite non può nulla. Grazie a questa rete, l'attaccante della Paganese si porta in testa alla classifica marcatori con 13 centri, staccando Iemmello, oggi rimasto a secco nella gara che il Foggia ha perso a Lecce. IMMENSO

Primo tempo (Lupa Castelli): ottima prima frazione per gli uomini di Palazzi, che costringono la Paganese nella propria metà campo, riuscendo anche a creare qualche grattacapo a Marruocco e compagni. Sicuramente gran merito va al nuovo mister, capace in pochi giorni di dare nuova linfa alla squadra, che almeno nei primi 45 minuti è stata lontana parente di quella depressa e poco aggressiva che abbiamo visto nelle ultime settimane. Purtroppo però i limiti ci sono, su tutti l'incapacità di mettere dentro la palla. Nel secondo tempo, inoltre, la compagine laziale si spegne e la Paganese ne approfitta per raddoppiare. I playout sono ancora un miraggio, ma se la Lupa è quella del primo tempo, c'è ancora un filo di speranza. POSITIVO

FLOP

Mario Gurma (Lupa Castelli): doveva essere la sua partita, dato che ritornava a Pagani da avversario, dopo essere stato "scaricato" nel mercato di Gennaio. Purtroppo però l'attaccante albanese non riesce a "vendicarsi", anzi nel primo tempo ha due nitide occasioni che sbaglia clamorosamente: nella prima manda incredibilmente a lato a pochi metri dalla porta avversaria; mentre nella seconda, nonostante si trovasse senza avversari attorno, tira debole e centrale, favorendo l'intervento di Marruocco. COSI' NON VA

Emanuele Cicerelli (Paganese): partita non entusiasmante per l'esterno offensivo della Paganese, che dopo un primo tempo di alti e bassi, nella ripresa ha subito l'occasione per trovare il 2-0, solo che a tu per tu con Caio Secco non riesce nemmeno a centrare la porta, fallendo una comoda occasione. Di fatto, resta in campo per tutti i 90' minuti senza però incidere a dovere. DA RIVEDERE.

Da www.tuttolegapro.com

Paganese-Lupa Castelli 2-0: il pagellone di PaganeseMania.

Caccavallo leader, Deli e Cicerelli croce e delizia, sorpresa Della Corte

MARRUOCCO 6 - Dopo le fatiche di due settimane fa con la Juve Stabia e di Messina, si prende una giornata di pausa. La Lupa non tira mai in porta, è spettatore non pagante del match. 

DOZI 5,5 - Nel primo tempo ci capisce davvero poco, fa arrabbiare Grassadonia che manda a scaldare Grillo, battibecca con Bocchetti. Esce rigenerato dagli spogliatoi, anche perchè la verve degli attaccanti della Lupa si affievolisce.

SIRIGNANO 6,5 - Marcatura speciale per Gurma. L'attaccante albanese si crea qualche occasione, ma il più delle volte è costretto a giocare lontano dall'area di rigore. Non fa passare uno spillo dalle sue parti. 

BOCCHETTI 7 - Oltre alla prestazione di qualità ed esperienza, non sbagliando praticamente nulla, ci abbina il suo primo gol con la maglia della Paganese. Sfiora anche il 2-0. Con una condizione fisica ottimale, può dare tanto a questa squadra.

DELLA CORTE 6,5 - E' la mossa a sorpresa di Grassadonia che preferisce schierare lui (adattato) e non un difensore di ruolo (Bocchetti, con Penna centrale, o Parente). Ha ragione l'allenatore salernitano. Buona prova dell'ex Cavese, attento in entrambe le fasi. 

GUERRI 6 - Solito contributo, finchè la condizione lo ha sorretto. Un problemino avuto in settimana lo ha limitato soprattutto nella seconda parte di gara. Ma per oltre un'ora è stato importante per la Paganese. 

CARCIONE 6 - Senza eccessive marcature, con tanto spazio per agire, può fare quel che vuole. Due assist anche a referto. Rasenta la perfezione, ma il neo c'è. Si becca un giallo evitabile, pur essendo stato graziato in diverse occasioni, e salterà la trasferta di Agrigento. 

DELI 6 - Sa di poter far male quando vuole, ma si accende sempre ad intermittenza. I difensori della Lupa faticano a contenere le sue sortite offensive. Ma sbaglia un altro gol che sembrava già fatto dopo quello con la Juve Stabia.

VELLA 6 - Buon lavoro a servizio della squadra, anche se gioca poco in area di rigore. Col tempo potrà affinare i movimenti e calarsi al meglio nella parte, ma il suo lo fa lo stesso. 

CACCAVALLO 7 - Il vero leader della squadra. E non solo per il gol che chiude la gara. Grande spirito di sacrificio, in una posizione inedita, gli piace duettare con i compagni e crea anche occasioni. Se poi gli lasci tutto quello spazio in area di rigore...

CICERELLI 5,5 - Molto cercato dai compagni, sulla sinistra crea scompiglio ma c'è poco costrutto. Sbaglia anche il gol del possibile 2-0 in avvio di ripresa che avrebbe fatto vivere un secondo tempo diverso. 

TOMMASONE, PENNA e CASSATA sv

© Paganesemania

Bocchetti e Caccavallo mordono la Lupa: 2-0 e settimo posto.


Continua la striscia positiva della Paganese. Gli azzurrostellati archiviano, con pochissimi affanni, la pratica Lupa Castelli Romani. Decidono le reti di Bocchetti al 6' e di Caccavalloall'80'. Match in scioltezza per gli uomini di Grassadonia che hanno avuto il solo demerito di non aver chiuso prima la partita e di aver sofferto qualcosa di troppo nella seconda parte del primo tempo. E' la terza vittoria di fila in casa per la Paganese, che sale al settimo posto in classifica, a due punti dal Matera e alle spalle del quintetto di testa. Ma soprattutto si allontana dalla zona calda e vede più vicino il traguardo della salvezza.

Novità di formazione per la Paganese, con Grassadonia che schiera Della Corte a sinistra in difesa, preferito a Penna, mentre in attacco Vella vince il ballottaggio con Tommasone De Vita. E la partenza della Paganese è bruciante. Dopo sei minuti, punizione di Carcione, tocco impercettibile ma provvidenziale di Bocchetti che timbra l'1-0. Lo stesso difensore centrale azzurrostellato, in uno stesso schema, per poco non raddoppia (20'). La Lupa Castelli è poca cosa, la squadra liguorina ha maggiore qualità e si vede, anche se però non riesce a mettere il sigillo sulla partita, perchè Caio Secco è attento su Guerri al 23'. I laziali salgono in cattedra nella seconda parte della prima frazione, ma per ben tre volte l'ex dell'incontro Gurma ha la possibilità di pareggiare, sprecandola. Marruocco comunque non deve compiere interventi e nel finale di tempo c'è spazio per un'altra occasione per parte. Prima con Gurma, che calcia centrale da buona posizione, poi con Caccavallo, il cui sinistro è neutralizzato da Caio Secco

Meno sofferenza nella ripresa, dove la Lupa Castelli Romani conferma i suoi numeri impietosi. Poca qualità per i laziali e la Paganese viaggia sul velluto, provando a chiudere la contesa. Cicerelli si divora il 2-0 dopo due minuti e mezzo, poi al 23' il sinistro a giro diCaccavallo dal limite è allungato in corner da RosatoGrassadonia dà spazio anche aTommasone, dall'altra parte Palazzi cambia gli interpreti ma la sostanza non cambia e laPaganese mette in ghiacchio la sfida. Poco dopo la mezz'ora Deli ruba palla a Rosato, si presenta davanti a Caio Secco ma manda incredibilmente a lato. Neppure un giro di lancette e, su punizione di CarcioneCaccavallo fa tutto da solo: controllo di testa, poi di destro e col mancino realizza la rete che chiude l'incontro. 

Da www.paganesemania.it

20.2.16

La Paganese regola anche la Lupa Castelli Romani e si porta al settimo posto.

La Paganese batte la Lupa Castelli con un gol per tempo di Bocchetti al 6' e di bomber Caccavallo al 79. 

Con questo gol (nella foto da Sportube la sua esultanza) Caccavallo balza in testa alla classifica dei cannonieri con 13 gol.

A stasera tardi per altri commenti.




18.2.16

Con il Monopoli si giocherà di domenica.

La Lega Pro ha reso noto il programma delle gare relative alla 8ª giornata di ritorno, in programma domenica 6 marzo.

Impegno domenicale per gli azzurrostellati che, alle ore 15, riceveranno il Monopoli.

Questo il programma completo del girone C:

25ª giornata

CASERTANA ISCHIA ISOLAVERDE sabato ore 20.30
CATANZARO BENEVENTO domenica ore 17.30
FIDELIS ANDRIA FOGGIA sabato ore 15.00
JUVE STABIA AKRAGAS domenica ore 15.00
LECCE MELFI domenica ore 17.30
LUPA CASTELLI R MESSINA sabato ore 15.00
MARTINA FRANCA CATANIA domenica ore 14.00
MATERA COSENZA lunedì ore 20.00 RAI SPORT 1
PAGANESE MONOPOLI domenica ore 15.00

© Paganesemania

Le ultime dal campo d'allenamento e dall'infermeria.

La Paganese ieri ha proseguito la preparazione in vista del match di sabato con la Lupa Castelli Romani. Doppia sessione d'allenamento per gli azzurrostellati, agli ordini di mister Gianluca Grassadonia. Non hanno parrtecipato, come riporta il sito ufficiale, Acampora e Borsellini, recatisi a Coverciano con la Rappresentativa Under 19. Inoltre è rimasto fermo ai box il difensore Kevin Magri, che durante l'allenamento di martedì ha accusato un problema alla caviglia. Per la squadra campana oggi seduta pomeridiana al Comunale di Siano.

da www.tuttolegapro.com

17.2.16

Messina-Paganese, Preiti: "Non si commenta una cosa inesistente". E Stracuzzi spara a zero su Berardi.


Continuano le polemiche dopo il pareggio fra Messina e Paganese nell'ultima giornata di Lega Pro. Il match è finito sotto la lente d'ingrandimento della Procura Federale per le segnalazioni arrivate da Federbet riguardo ad un flusso anomalo di scommesse sul segno X, unito al segno 2 primo tempo e alla variante goal-goal. L'evoluzione della gara (con legni colpiti, parate di Marruocco ed anche un rigore sbagliato da Tavares), infatti, ha permesso che si verificassero tutte le ipotesi di scommesse e, ad alimentare i dubbi, c'è il clamoroso autogol di Acampora che ha fissato il punteggio sul 2-2. La Figc ha voluto subito vederci chiaro e domenica mattina ha inviato i suoi 007 nel ritiro della Paganese. Sono stati ascoltati, come da prassi, il tecnico Gianluca Grassadonia e il capitano Vincenzo Marruocco. I due hanno dovuto soltanto sottoscrivere i relativi verbali nel post-gara (anche se la Procura avrebbe voluto anche ascoltare il difensore Acampora), quando invece sono stati ascoltati l’allenatore del Messina Lello Di Napoli, il capitano Carmine Giorgione e il team manager Francesco Alessandro. Si è sollevato un grande polverone, anche a causa delle numerose visualizzazioni che ha ricevuto in rete il video dell'autorete di Acampora, ma le due società confidano in un’archiviazione del caso.

La Paganese ha preferito la strada del silenzio perchè "non si commenta una cosa che non esiste", ha detto il dgAntonello Preiti. "La linea della società è estremamente chiara e netta sulla vicenda, non abbiamo commentato il fatto perché non c’è nulla da commentare, capisco che sono controlli di routine in base a delle segnalazioni, ma a noi non ci toccano per niente e rimaniamo indifferenti sull’accaduto. E’ la prima volta che mi devo confrontare con queste situazioni - le parole di Preiti al quotidiano La Città - per noi è una vicenda morta sul nascere dalla quale non abbiamo nulla da temere perché non ci riguarda, quindi non so più che aggiungere sull’argomento essendo estranea, come da sempre, la Paganese a queste situazioni". 

Per il Messina, dopo aver respinto le accuse con un comunicato stampa, ha parlato invece il presidente giallorossoNatale Stracuzzi, il quale ha annunciato di aver avviato un'indagine interna e alla Gazzetta dello Sport ha sparato a zero su due giocatori giallorossi. "L'autogol è stato assurdo. Alla fine perchè Barilaro ha avuto l'occasione di tirare e non l'ha fatto? Io comunque sono un ex portiere e chi mi fa pensare male è Berardi per il primo e secondo gol. Nelle gare con i campani fa errori bestiali (riferendosi alle gare con Casertana e Benevento, ndr). Ma presto non sarà più un problema, sto prendendo un portiere delle giovanili del Real Madrid (ieri è arrivato a Messina Miguez Angel Martinez, ndr) e giocherà lui".

© Paganesemania

Il Giudice Sportivo: un turno di stop per Esposito e Cunzi.

Il Giudice Sportivo della Lega Pro, in riferimento alla gara Messina-Paganese, ha squalificato per una giornata il difensore Mirko Esposito, espulso per doppia ammonizione "entrambe per condotta scorretta verso un avversario"e l'attaccante Evangelista Cunzi "recidività in ammonizione (quinta infrazione)".

Un turno di stop anche per Giuseppe Aquaro, difensore della Lupa Castelli Romani prossima avversaria degli azzurrostellati.

© Paganesemania

Un punto di penalizzazione per la Fidelis Andria.

Per violazioni del regolamento CO.VI.SO.C., il Tribunale Federale Nazionale ha comminato un punto di penalizzazione, e 3.000 euro di ammenda, alla Fidelis Andria.

Ecco dunque la classifica aggiornata.

Testo e foto da paganesemania.it




16.2.16

Gli assist al bacio.

di Nino Ruggiero

Nella foto, tratta da Sportube, il palo colpito da Deli sul risultato di 1 a 2
Calendario alla mano e film della partita Messina-Paganese tutto da sbobinare.
Cinque partite giocate nel girone di ritorno: undici preziosissimi punti in saccoccia, con tanti ragionevoli rimpianti per quello che poteva essere e non è stato. Di certo c’è una sola cosa: la squadra è viva e vegeta e ha una sua connotazione tattica ben precisa da quando sono finiti gli infortuni a catena e le disdicevoli assenze per espulsioni.
A Messina è andata come è andata, ma – a pelle – la vittoria ha aleggiato a lungo sul terreno di gioco intitolato a Franco Scoglio. Una cosa vi dico: non buttiamo la croce addosso al povero Acampora, individuandolo come l’autore di un misfatto. Gli infortuni difensivi possono capitare a chiunque; figuriamoci a un diciassettenne che si trova catapultato in campo nel momento di maggiore pressione offensiva della squadra peloritana.
Resta il rammarico, certo, per una vittoria che pareva a portata di mano. Ma consoliamoci con un curriculum di tutto rispetto per una squadra che deve salvarsi: undici punti in cinque gare non sono pochi soprattutto se sono anche conditi da più che ragionevoli rimpianti.
La mano di Grassadonia, in questa squadra, c’è e si vede. Non c’è gara in cui la squadra non dimostri la sua forza, la sua compattezza, la sua voglia di arrivare al gol. Nelle manovre c’è geometria; gli interscambi fra i reparti sono continui; i calciatori universali fanno sempre la loro parte che consiste nel difendere, quando sono gli avversari ad avere il controllo del pallone e ad attaccare, come spesso si vede nelle partite di rugby, quando invece il pallone è fra i propri piedi.
Il concetto di squadra è salvo da tempo.
La squadra è tale quando ha un gioco, un modello, un’idea da sviluppare. Non state però a sentire chi vi dice che è il solo modulo tattico che fa grande una squadra; sono balle grandi quanto una casa. Lo disse una volta Arrigo Sacchi, quando, esagerando grossolanamente, asserì che le sue squadre giocavano a occhi chiusi e che nel suo modulo tattico, a vocazione offensiva, avrebbe potuto tranquillamente avere una parte di rilievo anche il suo magazziniere.
Mentalità di gioco, certo; gioco moderno anche, che mi piace definire a fisarmonica, ma i moduli nel calcio non sono tutto. Ci vogliono anche gli interpreti giusti e ci vuole qualità.
Per buona fortuna, la Paganese ha calciatori che, oltre a seguire le direttive tattiche impartite dall’allenatore, hanno anche qualità.
In difesa Maruocco attraversa un periodo felicissimo, forse il migliore della sua lunga carriera e dà sicurezza al reparto. Sirignano si è presentato bene; ha senso di posizione, colpisce bene di testa e dirige bene il traffico nella sua zona anche se – essendo un sinistro nato – avrebbe avuto bisogno di avere al suo fianco un centrale destro. Bocchetti, non è un mistero, è un adattato nel ruolo. Ha grande esperienza e la mette al servizio della squadra, ma continuo a vederlo meglio come terzino d’ala, come si diceva una volta, sulla fascia sinistra dove può sviluppare il suo innato senso di manovra. Carcione è il faro della squadra; gioca in tutte le zone del campo perché ha un’intelligenza tattica non comune e dà del “tu” al pallone in ogni circostanza; anche quando si tratta di inventare gol impossibili dalla lunga distanza.
Non conosco i programmi della società, ma fossi in Trapani gli rinnoverei subito il contratto, così come ha fatto saggiamente con Cicerelli e Cunzi.
La qualità, dicevo. Uno o ce l’ha o non ce l’ha. Prendete Caccavallo. Da quando è iniziato il girone di ritorno non ha sbagliato una partita. Ha segnato, è diventato capocannoniere del girone, ha giocato per la squadra sacrificandosi quando ce n’era bisogno, ha sfornato assist al bacio che solo un elemento di qualità può concepire. Il gol di testa messo a segno domenica scorsa da Deli porta la sua firma inconfondibile: uno di quegli inviti al gol che non è possibile rifiutare. Con Caccavallo, che resta il principe del gol anche se non segna, vanno messi sul delicato bilancino della qualità anche Deli e Cicerelli, due elementi che controllano il pallone in modo delizioso e che devono solo essere più continui nel rendimento. Il senso tattico raggiunto dalla squadra autorizza a sperare in un posizionamento in classifica più consono al reale valore della squadra. Bisogna però non distrarsi un solo momento.
E ricordiamolo ai più distratti: partite facili in questo campionato non esistono.

Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com

Oggi di nuovo al lavoro per la sfida alla Lupa Castelli.

La Paganese è tornata immediatamente a lavoro dopo il 2-2 di Messina. La squadra azzurrostellata, agli ordini di mister Grassadonia, si è ritrovata questo pomeriggio al comunale di Siano. Come riporta il sito ufficiale, chi è sceso in campo nell'ultimo match ha svolto una seduta di scarico, mentre per gli altri allenamento a pieno ritmo. La squadra campana quindi si preparerà per il prossimo match che li vedrà in opposizione alla Lupa Castelli Romani.

da www.tuttolegapro.com

Caso Federbet: la posizione del Messina. La Paganese preferisce il silenzio.

Il Messina non ci sta e, dopo il comunicato di sabato sera, espone la sua versione dei fatti sulla gara di ieri contro laPaganese. Una partita finita sotto la lente d'ingrandimento della Procura Federale per le segnalazioni dellaFederbet. E' già la terza volta che accade alla società peloritana, dopo le partite con Casertana e Benevento. La società guidata da Natale Stracuzzi (che ieri aveva minacciato di ritirare la squadra dal campionato) ha dunque ufficializzato un’indagine per accertare eventuali comportamenti “destabilizzanti e antisportivi” con un incarico conferito al legale della società, l’avvocato Giovanni Villari, a tutela dell’immagine del club giallorosso. Questo il testo integrale.
“La società A.C.R. Messina rende noto che in data 13 febbraio 2016, a seguito delle notizie di stampa relative alle presunte puntate anomale sul risultato della partita Messina–Paganese, valevole per il 22esimo turno di campionato di Lega Pro, Girone C, stagione 2015-16 ha provveduto ad inoltrare alla Procura Federale della FIGC, informativa ex art. 6 del Codice di Giustizia Sportiva. A.C.R. Messina S.r.l., si dichiara assolutamente estranea ai fatti e sconcertata per quanto appreso. La visione dell’A.C.R. Messina, della gestione di una società, ed in particolar modo di una società che opera nel mondo dello sport, infatti, è improntata al rispetto della lealtà e della correttezza nei comportamenti, nonché al divieto categorico di quelli scorretti e sleali, come quelli tendenti, a qualunque fine, alla alterazione dei risultati sportivi. Poiché si tratta di episodi che stanno fortemente rischiando di compromettere la stagione sportiva dell’A.C.R. Messina e stanno sicuramente arrecando alla società un gravissimo danno sportivo, economico e di immagine, si è deciso di avviare una indagine attraverso la quale si possa fare luce circa eventuali comportamenti destabilizzanti e/o antisportivi da chiunque posti in essere in danno dell’A.C.R. Messina. Indagine che verrà condotta nel modo più appropriato possibile ed all’esito della quale, ove dovessero emergere fatti e circostanze antisportive, scorrette, illecite o, comunque, poste in essere in danno della società e dei suoi componenti, non si esiterà a denunciarli in tutte le opportune sedi ivi compresa quella penale. A tal proposito, è stato già conferito incarico al legale della società, Avv. Giovanni Villari di porre in essere ogni più opportuna iniziativa a tutela della onorabilità e dell’immagine dell’A.C.R. Messina, già gravemente compromessa dal proliferare di notizie che avrebbero dovuto essere coperte dal riserbo, nonché da commenti ed illazioni apparsi anche sui mezzi di comunicazione e sui social network – del tutto ingiustificate. A.C.R. Messina per come detto dal Presidente Stracuzzi fin dal primo giorno in cui è stata rilevata la società, è patrimonio dell’intera collettività messinese che deve essere salvaguardato da attacchi e comportamenti che nulla hanno a che vedere con lo sport e che sono, invece, troppo spesso tendenti a far prevalere interessi personali”.
La Paganese, invece, ha preferito non esporsi. Il club azzurrostellato è sereno, le uniche parole su questa vicenda sono state del tecnico Grassadonia che nel dopo-gara ha preso le distanze da queste illazioni. Per ora, quindi, non sono previsti comunicati ufficiali della società liguorina.

da www.paganesemania.it

15.2.16

La Paganese vista da ... Nocera!

Ci s’innamora ogni partita di più di questa Paganese che anche a Messina, nella domenica in cui lo stadio è stato intitolato a Franco Scoglio ex allenatore dei siciliani, ha sciorinato gran calcio e sfiorato la vittoria. Anche aMessina la tradizione ci accompagna e confermiamo di essere la bestia nera dei peloritani che in quarant’anni di sfide non ci hanno mai battuto né a domicilio, con oggi due vittorie e due pareggi, né a Pagani.
Ci s’innamora perché diverte, è spavalda, s’impone, ha coraggio, crea, segna li subisce ma è viva in ogni partita, senza accontentarsi mai, commettendo peccati di gioventù, non crocifiggiamo Acampora anche se è clamorosa l’autorete, essendo sfortunata ma allo stesso tempo fortunata. Questa Paganese racchiude l’essenza del gioco del calcio in tutte le sue sfaccettature. A Messina ancora una volta recriminiamo per le occasioni fallite in momenti cruciali con la traversa di Caccavallo, che poteva essere lo zero a due, e successivamente con il palo di Deli, dopo quel gran gol di testa sulla pennellata di Caccavallo, che poteva significare invece l’uno a tre.
Ritroviamo il gol di Carcione, con le sue velenose conclusioni dalla distanza, e Deli che migliora di partita in partita. Continua il momento positivo per una Paganese che è imbattuta in questo avvio di 2016, con tre pareggi e tre vittorie, sei gare che hanno un unico comune denominatore ossia di una squadra che ormai è padrona di sé e del suo modo di giocare.
Per la sfida con il fanalino di coda, che sino ad ora ha vinto una gara quella contro di noi all’andata, perdiamo due pezzi importanti come Esposito e Cunzi ma chi li sostituirà dovrà avere la stessa fame che hanno questi due mattatori che sudano in lungo e largo la maglia, essendo stati tra i più continui della stagione. Occhio a cali di tensione e approcci sbagliati.
La sconfitta con la Lupa Castelli all’andata rappresentò la prima sconfitta stagionale prima di una serie di partite che ci lasciarono l’amaro in bocca e occasioni buttate al vento. Ora il vento spira sulle nostre vele che sono gonfie come il petto che mostriamo a qualsiasi avversario che affrontiamo ed allora. AVANTI COSI’ PAGANESE!

© Paganesemania

Squalifica in arrivo per Esposito e Cunzi.

Due i sicuri assenti, tra le fila azzurostellate, nel match in programma sabato al "Torre" con la Lupa Castelli Romani. Contro i laziali mancheranno per squalifica il difensore Mirko Esposito e l'attaccanteEvangelista Cunzi. Il primo per la doppia ammonizione rimediata questo pomeriggio, il secondo per recidività in ammonizione.

© Paganesemania

Grassadonia: "Buttata al vento la vittoria".

Mastica amaro Gianluca Grassadonia dopo il 2-2 col Messina. L'autorete di Acampora ad un quarto d'ora dalla fine ha costretto la Paganese a porre fine alla striscia di vittorie consecutive. Nel dopo-gara tengono banco le parole di Baranca, segretario della Federbet, che ieri a TuttoLegaPro aveva detto riguardo alla gara che "il volume di giocate sul segno X, unito al segno 2 primo tempo e alla variante gol-gol, è stato elevatissimo, costringendo numerosi bookmakers alla cancellazione dell'evento dal palinsesto". Effettivamente è andata così: pareggio, dopo momentanea vittoria al 45' della Paganese, poi 2-2 finale. Grassadonia respinge le illazioni e spiega che anche laProcura Federale ha voluto vederci chiaro. "Anzichè preparare la gara, stamattina in ritiro ho dovuto parlare con la Procura Federale, per parlare e chiarire cose che non fanno parte di questo mondo. Cose che sinceramente non ci riguardano. Purtroppo queste cose non fanno parte del calcio, è un circo sempre più malato".
Sulla gara, invece, il commento è amarissimo. "Dispiace perchè poteva essere uno snodo importante. Abbiamo affrontato un buon Messina, giocandoci la partita su ogni campo. Purtroppo abbiamo commesso degli errori pesanti, a partire dal rigore concesso finendo all'autorete. Acampora? E' un '98, era alla sua seconda partita. Fa parte del gioco, la nostra è una squadra giovane, può starci l'ingenuità. Purtroppo è un'ingenuità anche ci fa buttare al vento la vittoria, che avevamo in pugno".
Grassadonia era ex della partita. L'anno scorso è stato esonerato, dopo aver vinto con una rimonta eccezionale il campionato di Seconda Divisione. "Sono stati un anno e tre mesi che mi resteranno dentro, sono cresciuto come allenatore e uomo. Oggi ho rivisto tanti amici che lavorano dietro le quinte, ho condiviso una grande esperienza con loro. Il secondo anno è stata una stagione drammatica, finita in maniera inevitabile secondo me. Qualsiasi allenatore avrebbe fatto fatica, nonostante ciò ho avuto il piacere di un gruppo che ha dato tutto. Ho tante responsabilità per quello che è successo, ma le condivido con tutti, così come ho fatto per i successi. Mi auguro un giorno di ritornare in questa splendida piazza".

© Paganesemania

Top & Flop di Messina-Paganese: Marruocco il portiere più in forma della Lega Pro.

Termina con un pirotecnico 2-2 la sfida tra Messina e Paganese. I campani passano in vantaggio dopo 20 minuti con Carcione, bravo a coordinarsi sull'angolo di Caccavallo e a indovinare l'angolino giusto. Nella prima frazione lo stesso Caccavallocoglie una traversa direttamente su punizione. A inizio ripresa, dopo 5 minuti, Barisic ripristina la parità con una velenosa botta da fuori area che sorprende Marrocco, fin lì impeccabile, autore di ben tre parate decisive. 300 secondi dopo gli ospiti trovano di nuovo il vantaggio: cross telecomandato di Caccavallo, Deli si insinua in mezzo alla traballante difesa peloritana e batte Berardi con un tocco di testa da distanza ravvicinata. Come se non bastasse Baccolo con un intervento inutile decide di conquistarsi il secondo giallo e di farsi la doccia in anticipo. La Paganese, sfortunata, coglie un altro palo ma il Messina non demorde e, nonostante l'uomo in meno, si riversa in avanti alla caccia del pari. L'occasione giusta ce l'ha Tavares dal dischetto (nell'occasione espulso Esposito) ma la punta scivola e manda la sfera alle stelle. La fortuna, però, aiuta i giallorossi: a dieci minuti dal termine il neo-entrato Acampora realizza un comico autogol: tutto solo in mezzo all'area non trova di meglio che spedire la palla alle spalle del proprio portiere. Alla fine, tutto sommato, il 2-2 è il risultato giusto per quanto visto in campo. Ecco i Top & Flop della gara secondo TuttoLegaPro.com.

TOP

Barisic (Messina): un tiro, un gol. Micidiale lo sloveno in forza ai giallorossi, scoperto e voluto fortemente dal diesse Argurio. Abbina qualità e quantità, grazie al fisico da prima punta e lo scatto da esterno. Da capire perché il Catania l'abbia fatto partire così facilmente. CECCHINO

Marruocco (Paganese): si esalta contro l'attacco del Messina, dimostrando di essere il portiere più in forma della Lega Pro. Compie tre interventi da urlo, aiutato anche dalla sua buona stella, con Tavares che spedisce fuori il rigore. Non scegliamo Caccavallo, autore di due assist al bacio, solo per aver fallito un comodissimo contropiede a pochi secondi dal termine. ESPERTO

FLOP

Berardi/Tavares (Messina): il primo cicca l'intervento sul primo gol, facendo terminare in rete una conclusione angolata ma non irresistibile. Si riscatta durante la partita ma ormai il danno è fatto. Brutta copia del portiere che nella prima parte di campionato era tra i migliori in Italia per rendimento. Il secondo, invece, non riesce a vincere il duello con Marruocco nemmeno dal dischetto. Da premiare la perseveranza, meno la mira.ANNEBBIATI

Acampora (Paganese): entrato in campo per difendere il vantaggio, spedisce nella propria rete la prima palla che tocca. Un autogol ci può stare ma non così: il difensore ospite, solo in mezzo alla propria area, aveva tutto il tempo di stopparla o di allontanarla in qualsiasi altro modo. MAI DIRE GOL

da www.tuttolegapro.com

14.2.16

Messina-Paganese 2-2: la miglior partita di Caccavallo da quando è a Pagani. Anche se rimane all'asciutto.


Di Nino Ruggiero

Nella foto, tratta da Sportube, il gol dell’uno a due messo a segno da Deli su pennellata di Caccavallo

Pomeriggio da leone per Caccavallo che gioca una delle gare più intense da quando è a Pagani, anche se rimane a bocca asciutta per le segnature. Le ripartenze del numero dieci azzurro-stellato sono di quelle che infiammano le platee. Se ne va continuamente sulla destra, inseguito almeno da due avversari, dialoga una volta con Cunzi, una volta con Cicerelli, un’altra ancora con Deli: è irrefrenabile.
Ma è la squadra, nel suo insieme, che gira e si fa valere. Segna Carcione su schema da calcio d’angolo con una zampata dal limite e la partita sembra segnata.

Con l’attuale Paganese però non si può mai essere sicuri di niente. Per buona parte del primo tempo la squadra di Grassadonia dà dimostrazione di bel gioco. Il Messina ci mette tempo per attuare le contromosse. La Paganese domina il campo e lo fa con l’autorevolezza delle migliori giornate, grazie anche e soprattutto alla regìa di Carcione che comanda il gioco con sventagliate sulle fasce che mettono in difficoltà la difesa messinese. Anche Cicerelli è in grande giornata; le sue serpentine, i suoi cambi di passo allarmano la panchina giallorossa che è imbarazzata davanti a tanta vitalità e freschezza atletica. Poi, man mano, dopo una traversa colpita magistralmente sulla parte alta dal solito Caccavallo su calcio di punizione, a portiere battuto, il Messina riesce a guadagnare campo e lo fa soprattutto con Gustavo che dalla destra mette più di un pallone al centro per la testa di Tavares. In questi frangenti viene fuori ancora una volta la bravura di Marruocco che in almeno due circostanze salva il risultato che resta fermo sullo zero a uno.
Nella ripresa il Messina sembra più determinato e riesce a pareggiare con un tiro rasoterra su cui nulla può Marruocco.

Ma la Paganese è indomabile; non ci sta a pareggiare la partita. Caccavallo allora inventa un passaggio con il suo piedino magico che innesca la testa di Deli a due passi dalla porta per il gol del momentaneo uno a due.

La partita è avvincente. Il Messina le tenta tutte per pareggiare. Sbaglia persino un calcio di rigore concesso giustamente dall’arbitro per atterramento di Tavares da parte di Esposito. Deli fa il fenomeno, come nelle migliori giornate: si beve tutta la difesa e, sull’uscita del portiere, angola troppo il pallone del possibile uno a tre che invece termina beffardamente sul secondo palo. Il pareggio del Messina ha del paradossale: Acampora, appena entrato in campo, fa da sponda a un cross di Scardina e il pallone termina in fondo al sacco nonostante un estremo tentativo di Marruocco.

Una bella partita; lo dico per chi non l’avesse vista e una bella Paganese. Una squadra mai doma, che non si adagia mai, che combatte e si fa valere. Peccato che dal mercato di riparazione non sia arrivato quel centrale difensivo, tanto richiesto anche da Grassadonia, che avrebbe dato più tranquillità alla squadra e probabilmente avrebbe fatto fare alla squadra quel salto di qualità di cui si è sempre parlato.

Appuntamento a martedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com

Messina-Paganese 2-2: finisce con un punto e un espulso a testa.

Finisce pari con le squadre in 10, i giocatori sembrano condizionati dalle insinuazioni continue di Federbet, la partita va come previsto, ma le azioni sopratutto nel primo tempo smentiscono le anticipazioni fatte dai "signori delle scommesse" che prevedevano il 2 del primo tempo e l'X della ripresa come realmente accaduto, a meno che non si pensi che anche l'arbitro

nel primo tempo fosse coinvolto non concedendo 2 rigori su Tavares, di cui almeno uno netto e che lo stesso attaccante portoghese non fosse d'accordo al segno 2 del primo tempo perchè nei minuti finali tentava due volte la via del gol e solo due prodezze di Marruocco evitavano il pareggio. Nello Di Napoli cambia le carte in tavola e presenta De Vito a far coppia con Burzigotti al centro e Zanini nel suo ruolo di esterno basso, in attacco spazio a Barisic per l'esordio con la maglia del Messina. La Paganese si presenta con un 4-3-3 fisso con i tre davanti che non ripiegano sugli attacchi del Messina e sopratutto sulle palle a fermo. La cronaca: 5' sugli sviluppi di una punizione è Barilaro che tenta il colpaccio dal vertice, tiro alto. 8' colpo di testa di Barisic sul seconda palo su angolo dalla destra, palla a lato. 9' ancora Barisic, dribbling in area e tiro sull'esterno della rete. 20' inaspettatamente passa la Paganese quando su calcio d'angolo, Caccavallo batte verso l'esterno dell'area dove Carcione al volo
Me paganese Gol Barisic
 trova il diagonale che passa in mezzo alle gambe di tutti e sorprende Berardi che la tocca senza riuscire ad impedire la rete. 28' Tavares apparecchia centralmente per Gustavo, il brasiliano tira alto. 31' tiro di Fornito dai 25 metri, palla sotto la traversa e Marruocco manda in angolo. 35' contropiede del messina con Barilaro che cerca l'imbeccata centrale per Tavares anticipato in tuffo da Marruocco. 37' pericolosa punizione di Caccavallo che scheggia la traversa. Negli ultimi minuti succede di tutto. al 42' cross di Fornito con Tavares che anticipa tutti di testa ed indirizza all'angolino basso, Marruocco fa un balzo felino e respinge. 44' la palla arriva nel vertice dell'area piccola ed ancora Tavares tenta il diagonale con Marruocco pronto ancora alla respinta, nel continuo dell'azione Barilaro crossa al centro e Tavares viene affossato da un avversario prima che possa deviare a rete, l'arbitro guarda la sua assistente e poi lascia continuare. Il primo tempo temina con il Messina che non riesce a trovare un pareggio meritato. Pareggio che trova al 5' della ripresa quando prende palla Barisic al limite e lascia partire un fendente angolato su cui nulla può stavolta Marruocco che trenta secondi prima avrebbe meritato l'espulsione per aver  messo le mani addosso a Burzigotti fuori dall'area senza che arbitro ed assistenti se ne avvedessero. Passano solo cinque minuti ed al 10' la Paganese va nuovamente in vantaggio, cross a rientrare dalla trequarti destra, Burzigotti sfiora e dietro di lui arriva Deli in tuffo che lascia di sasso Berardi. 18' inserimento in area di Caccavallo e diagonale che supera Berardi ma si stampa sul palo. 20' il Messina resta in dieci con l'espulsione di Baccolo per doppia ammonizione. 23' esce Gustavo ed entra Russo per rinforzare il centrocampo. 27' il Messina ha l'occasione per il pareggio, cross dalla sinistra con Esposito che trattiene Scardina. Calcio di rigore ed espulso il difensore campano, ma sul penalty Tavares manda oltre la traversa. Il pareggio arriva al 32' quando Tavares recupera una palla in area e dal fondo tira forte verso il centro, sul secondo palo tocca Acampora, appena entrato, e mette in rete nonostante il tentativo di salvataggio di Marruocco. Le squadre sono evidentemente allungate e sulle gambe e si passa da un attacco all'altro. 35' l'azione più pericolosa è un contropiede cche porta Barilaro sul fondo in area, ma nonostante la presenza di Tavares e Scardina in area, la palla viene intercettata da un difensore. Nonostante i cambi ed i 4' di recupero, il triplice fischio sancisce la fine della gara senza altri sussulti.

Me Paganese SecondaoccasioneTavares primo tempo

MESSINA-PAGANESE 2-2

Marcatori: 20' pt Carcione, 5' st Barisic, 10' st Deli, 32' st aut. Acampora
Messina: Berardi, Barilaro, Zanini, Baccolo, Burzigotti, De Vito, Fornito (86' Genny Russo), Giorgione, Tavares, Gustavo (68' Giuseppe Russo), Barisic (57' Scardina). A disposizione: Addario, Mileto, Fusca, Ionut, Biondo, Masocco, Salvemini.All. R. Di Napoli
Paganese:Marruocco, Esposito, Bocchetti (57' Penna), Carcione, Sirignano, Tsouka, Deli, Guerri, Cicerelli (65' Vella) (76' Acampora), Caccavallo, Cunzi. A disposizione: Borsellini, Acampora, Magri, Palmiero, Grillo, Della Corte, Tommasone, Cassata, Corticchia, De Vita. All. G. Grassadonia
Arbitro: Sig. Francesco Forneau di Roma 1
Assistenti:  V. Vettorel di Latina e Leonardo De Palma di Termoli
Ammoniti: Esposito, De Vito, Baccolo, Giorgione, Cunzi, Marruocco, Guerri, Fornito
Espulsi: Baccolo al 20' st, Esposito al 27' st per doppia ammonizione.

Foto e testo da www.ilforzamessina.it