"Voglio ringraziare il Presidente Trapani per l’opportunità che mi è stata concessa ad inizio stagione di intraprendere una nuova strada in un nuovo scenario.
31.3.16
L'ex Dg Preiti: "Un'esperienza in una piazza importante".
"Voglio ringraziare il Presidente Trapani per l’opportunità che mi è stata concessa ad inizio stagione di intraprendere una nuova strada in un nuovo scenario.
Le ultime dal campo d'allenamento.
Oggi allenamento pomeridiano, venerdì e sabato (rifinitura) di mattina a Siano.
30.3.16
La Paganese e Preiti: storia di un colpo di fulmine non alimentato e di un addio annunciato.
© Paganesemania
Ufficiale l'addio di Preiti, Raiola DG ad interim.
Un addio, quello di Preiti, che non sorprende, dato che già da qualche mese (praticamente da gennaio) le due parti vivevano da separati in casa. E' un altro passo, quindi, verso il passaggio dell'ex responsabile dell'area tecnica delParma al Catanzaro, che pochi giorni fa ha salutato il suo direttore generale, Carmine Donnarumma. Gli azzurrostellati, invece, sono già alla ricerca di un nuovo profilo che possa ricoprire tale ruolo a partire da giugno.
© Paganesemania
25.3.16
La squadra del domani.
Nella foto, tratta da Sportube, il grande intervento di Marruocco su colpo di testa di Gomes
di Nino Ruggiero
Sono arrivati tre punti e possiamo guardare con serenità e fiducia alle prossime gare. Possiamo così fare anche una buona Pasqua, calcisticamente parlando, e non solo.
Tre punti in uno scontro con una pericolante vogliono dire molto. Innanzitutto che la Paganese è temprata per un certo tipo di partita e che – nelle gare che contano – i suoi componenti, pur soffrendo, mettono fuori tutte le loro qualità.
Adesso la squadra veleggia nelle zone tranquille e – a mio parere – basteranno tre/quattro punti nelle prossime gare per chiudere definitivamente il discorso salvezza.
A Ischia, soprattutto nei primi minuti di gioco, si è vista all’opera una signora Paganese. Corta, equilibrata, disinvolta, padrona del campo, addirittura spavalda nel suo incedere; insomma un atteggiamento da grande squadra, come l’abbiamo sempre sognata. Venti minuti di gran calcio: poi, un mesto ritorno alla normalità, all’aurea mediocrità che quest’anno ha contraddistinto tante prestazioni. E buon per tutti che in porta Marruocco, ancora una volta, abbia recitato la parte che gli spetta di diritto; quella del portierone superman capace di neutralizzare due micidiali colpi bassi di Gomes e di Bruno.
Metamorfosi di rendimento, quest’anno: perché?
Non credo che si tratti di stanchezza atletica complessiva. Quando si gioca ad alti ritmi, è normale e fisiologico che non si riesca ad avere lo stesso standard di rendimento per tutta la durata della gara. Piuttosto credo che il discorso vada fatto a più ampio raggio e investa caratteristiche strutturali; infatti tutte le squadre – a meno che non siano composte da autentici robot – non riescono mai a tenere uno standard alto di rendimento e a reggere su ritmi folli le varie fasi di una partita di calcio.
L’esperienza accumulata in tanti anni mi porta a concludere che le squadre risultano veramente competitive quando riescono a interpretare ogni momento della gara. Sono competitive, e possono ambire a recitare un ruolo di primo piano, quando sanno tenere le redini del gioco in ogni fase della stessa; quando sanno attaccare, certo, ma anche quando sanno difendersi con elementi che devono essere adatti a questo tipo di atteggiamento. L’attuale Paganese, purtroppo, non ha nelle corde anche questo tipo di condotta; e campionati di vertice presuppongono anche atteggiamenti apparentemente rinunciatari, supportati da elementi che devono essere bravissimi a interpretare la fase difensiva.
Dobbiamo dircelo e ribadirlo: è impensabile che una squadra, sia pur essa forte, possa avere per novanta e più minuti sempre il possesso della palla. Nel calcio ci sono anche gli avversari e, quando è il momento, bisogna essere bravi anche nella fase di controllo del gioco; per questo ci vogliono non solo calciatori bravi a interpretare questa delicata fase ma devono essere temprati, e quindi esperti, a non smarrirsi quando la partita diventa infuocata.
Per cui credo che le squadre che aspirano a qualcosa in più di una semplice salvezza debbano avere determinati requisiti strutturali. Dobbiamo convincerci, a malincuore, che la nostra cara Paganese ha tanti buoni elementi, alcuni giovani di sicuro talento ma non è ancora pronta per intavolare un discorso complessivo diverso da quello programmato a inizio campionato.
Sulla scorta, però, di quanto emerso – in fatto di note positive – si può costruire la squadra del domani, che sia di tutto rispetto.
Credo che in questa ottica si stia muovendo il presidente Trapani che oltre a confermare Gianluca Grassadonia al timone della squadra, si è già assicurata la presenza di Cicerelli, Carcione e Cunzi. Spero che la stessa sorte tocchi a Marruocco e Sirignano, che sono da annoverare fra i punti di forza della squadra. Qualcosa si potrebbe fare anche per cercare di allungare anche i prestiti dei giovani che si sono messi in buona luce. Per Caccavallo chissà!
Intanto, per il momento, grazie alla vittoria di Ischia, ci facciamo una buona Pasqua.
Auguri a tutti
Nino Ruggiero
24.3.16
Felici come una Pasqua!
Sono felice come una Pasqua! E non potrei essere altrimenti. Ad Ischia è arrivata una vittoria che significa al novantanove per cento salvezza anticipata. Per certificarla ora servono altri tre punti contro il Melfi nella domenica Santa per i paganesi. Ma non corriamo, godiamoci questi tre punti, da più di un mese non li assaporavamo, poi festeggiamo la Pasqua e poi penseremo al Melfi.
Godiamoci questa vittoria, chiamata, annunciata, voluta, da tutta una squadra che già dopo la sconfitta diBenevento era tutta protesa alla sfida decisiva per cominciare a delineare l'obiettivo stagionale.
Mi impressionarono coloro che arrivarono in sala stampa, dopo la gara persa con i Sanniti che nel frattempo hanno sbancato anche il menti di Castellammare, da Grassadonia a Sirignano a Deli per il modo con cui imperiosamente e con massima determinazione ribadirono il concetto di andare ad Ischia a vincere.
Una vittoria chiamata, annunciata, voluta, cercata, ottenuta con cinismo come conviene e serve in questa fase della stagione che ci toglie dai bollori del caldo di fine stagione che arriverà. Dopo Melfi infatti non sarà una passeggiata andare a Catanzaro o incontrare il Matera lanciatissimo o andare a Lecce, affrontare il Catania o recarsi aCaserta tutte formazioni in lotta per i rispettivi obiettivi. Allora ecco perchè questo 2-0, bissando quello della passata stagione marcato dalla doppietta di Herrera, ha un valore doppio. Lo firmano Cunzi che ritrova il gol, quarto stagionale, e Palmiero ma l'avrebbe meritato Deli che fa tutto bene mettendo in mostro il meglio del suo repertorio quando parte palla al piede e salta avversari come birilli stile Morata a Monaco di Baviera per poi essere beffato dai centimetri calcolati mali che fanno terminare il pallone sul palo.
Una vittoria blindata da un super Marruocco che continua ad esaltarsi in un periodo d'oro per lui balzando come un felino per scacciare quel colpo di testa destinato in fondo al sacco. E se a segnare il vantaggio è stato Cunzi, uomo simbolo di questa stagione per dedizione ed instancabile moto perpetuo vestito d'azzurro, nonchè ex di turno e a chiuderla ci ha pensato Palmiero a mancare all'appello è ancora Caccavallo che sta dando fondo alle sue energie residue dopo una stagione a tirare la carretta. Augurandogli di timbrare il gol salvezza contro il Melfi, come giusto epilogo per lo straordinario bottino che deve continuare a salire, estendo sinceri Auguri a tutta la società, allo staff tecnico ed ai calciatori per una serena Pasqua, e ne abbiamo bisogno in questi giorni, con i propri cari. Grazie ragazzi!
Peppe Nocera per Paganesemania
23.3.16
Tre punti importanti per una classifica tranquilla.
Grassadonia: "Vittoria meritata, squadra matura. Ora alziamo l'asticella".
© Paganesemania
Marruocco: "Mentalità operaia. era fondamentale solo il risultato".
Nel momento più complicato della partita della Paganese, ossia dopo il gol del vantaggio, è salito in cattedra lui. Vincenzo Marruocco, capitano e portiere degli azzurrostellati, ha conservato l'1-0 di Cunzi con almeno due parate decisive su Gomes e Bruno. Per il numero uno la prestazione non è stata brillante come in altre occasioni, ma era fondamentale vincere."Non era una partita facile per noi, anche a livello mentale, perchè venivamo da una buona prestazione fatta sabato dove non meritavamo di perdere. Sapevamo di affrontare una formazione agguerrita - spiega Marruocco - e ci giocavamo tanto. Abbiamo giocato con una mentalità operaia, abbiamo giocato a sprazzi, però era importante il risultato. Dopo il vantaggio abbiamo abbassato un po' la guardia e l'Ischia ha creato tre-quattro occasioni importanti. Le partite sono così: vanno giocate, si vincono anche in una certa maniera. Col Benevento avevamo giocato una grossa gara e abbiamo raccolto zero punti, a questo giro siamo stati più fortunati".
© Paganesemania
Catanzaro-Paganese si giocherà sabato 9 aprile alle 20.30.
La Lega Pro ha reso noto il programma delle gare relative alla 13ª giornata di ritorno, in programma domenica 10 aprile.
Anticipo serale per gli azzurrostellati che scenderanno in campo, sabato alle ore 20,30, al "Ceravolo" di Catanzaro.
Questo il programma completo del girone C:
30ª giornata
Top & Flop di Ischia-Paganese.
La Paganese vince 2-0 allo stadio Mazzella e conquista, nei fatti, la salvezza diretta. Gli azzurrostellati si impongono con le reti dell'ex Cunzi e del giovane Palmiero e inguaiano l'Ischia Isolaverde, ormai destinata ai play-out e alla penultima posizione. Il match non è dei più interessanti, con gli ospiti che colpiscono dopo pochi minuti e gestiscono il risultato: nei primi 45 minuti i padroni di casa sfiorano il pareggio con Gomes e Bruno e recriminano per un rigore non assegnato (fallo di Sirignano su Kanoute). Nella ripresa è paradossalmente la Paganese a fare la gara, facilitata dall'espulsione al quarto d'ora del laterale Bruno: la squadra diGianluca Grassadonia sfiora il raddoppio con Caccavallo e Deli, e poi realizza il 2-0 con rete di Palmiero. Adesso, come di consueto, i Top & Flop della gara:
TOP
Nessuno (Ischia). Prova inqualificabile dei gialloblu, che oggi erano costretti a vincere per sperare ancora nella salvezza e invece incappano nell'ennesima sconfitta casalinga. Tra gli isolani si salva poco e niente: centrocampo ancora una volta inesistente, la difesa viene superata con eccessiva facilità dagli avanti azzurrostellati (si salva il solo Bruno, poi espulso). In attacco Gomes e Armeno ancora una volta non incidono.INGUARDABILI
Deli (Paganese). È l'uomo in più della squadra di Mister Grassadonia. Domina in mezzo al campo, non sbaglia un passaggio e nella ripresa si rende protagonista di uno slalom in solitaria pregevole (la sua conclusione poi finisce sul palo). È l'anno della sua consacrazione. TALENTO ASSOLUTO
FLOP
Gomes e Spezzani (Ischia). L'attaccante non riesce proprio ad imporsi in maglia gialloblu e oggi si fa vedere solo per un colpo di testa respinto pregevolmente da Marruocco. Il centrocampista ex Melfi, invece, non prende le redini del centrocampo in mano, dimostrandosi ancora una volta spaesato e fuori forma. DELUSIONI
Nessuno (Paganese). Impossibile trovare un peggiore in casa azzurrostellata: Marruocco è ancora una volta magistrale, la difesa è attenta, il centrocampo non soffre grazie alla classe di Deli e al dinamismo di Guerri. In attacco Cunzi fa il bello e il cattivo tempo. PERFETTI
Da www.tuttolegapro.com
Pochi rischi, due gol e tre punti fondamentali: blitz ad Ischia firmato Cunzi e Palmiero.
Nonostante i dubbi della vigilia, Grassadonia si affida comunque dall'inizio a Caccavallo, mentre rispetto alla sfida di sabato contro il Benevento c'è solo la novità Mirko Esposito in luogo di Dozi.
La partenza della Paganese è bruciante. Avvio deciso e subito in vantaggio la formazione azzurrostellata, con una classica azione in velocità, nata da un lancio di Caccavallo per Cunzi, che elude la ballerina difesa dell’Ischia, supera Modesti in uscita disperata e sigla l'1-0.
Molto più agevole per la Paganese il secondo tempo, dato che l'Ischia non riesce più ad abbozzare una reazione. L'unica pecca degli uomini di Grassadonia è non aver chiuso la gara, nonostante le tante occasioni avute. Alcune anche clamorose, come quella al 6' avuta da Caccavallo, che da zero metri impatta male il pallone e favorisce la fortuita parata di Modesti. Lo stesso bomber partenopeo poco dopo da posizione defilata calcia sull'esterno della rete. La gara degli azzurrostellati prende una piega positiva al quarto d'ora, quando Bruno riceve il secondo giallo in pochi minuti e lascia i suoi in dieci. La Paganese amministra e cerca di sferrare il colpo del ko, ma è anche sfortunata. Leggi l'occasione avuta da Deli al 25': il fantasista romano parte da centrocampo, supera l’intera difesa avversaria ma è il palo a negargli la gioia del gol. Alla mezz'ora Cunzi ha la possibilità di chiuderla, con un'azione fotocopia del gol, ma Modesti lo blocca in uscita. Solo negli ultimi secondi la Paganese sigla il gol del raddoppio conPalmiero, ben imbeccato da Vella.
© Paganesemania
Ischia-Paganese, per gli isolani è l'ultima spiaggia.
Qualche assente anche in casa Paganese, con Gianluca Grassadonia che deve rinunciare al lungodegente Schiavino, al centrocampista Corticchia (virus influenzale) e all'attaccante De Vita. In ottica formazione, il tecnico ex Messina si affiderà al 4-3-3, con Corcione e Bocchetti a guidare rispettivamente centrocampo e difesa. Qualche metro più avanti, il bomber Giuseppe Caccavallo potrebbe rifiatare (non è da escludere un suo utilizzo solo per un tempo), mentre Cicerelli ed Evangelista Cunzi sono sicuri del posto. Proprio Cunzi è uno dei tanti ex della gara: tra gli azzurrostellati troviamo inoltre il portiere Marruocco e il difensore Sirignano, mentre in casa Ischia spiccano Moracci, Palma e Acampora.
Due punti di penalizzazione per l'Akragas.
Con questa penalizzazione, la squadra di Pino Rigoli resta all'ottavo posto ma scende a 35 punti insieme all'Andria, con una sola lunghezza di vantaggio sulla Paganese.
© Paganesemania
Parte il restyling del manto erboso del Marcello Torre.
Risemina e restyling al terreno di gioco a detta degli addetti ai lavori, uno dei migliori della categoria.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl
22.3.16
Caccavallo potrebbe riposare, in ascesa le quotazioni di Esposito.
Rispetto al derby, invece, non cambierà nulla, anche se sono in ascesa le quotazioni di Mirko Esposito, il quale - a proposito di giocatori stanchi - potrebbe far rifiatare Dozi. Il franco-congolese, che debuttò proprio nel match d'andata, a parte la giornata scontata per squalifica e la trasferta di Foggia saltata in extremis per motivi burocratici, è stato sempre utilizzato da Grassadonia che potrebbe farlo accomodare in panchina. Sempre fermo ai box l'attaccante De Vita, mentre indisponibile è anche il centrocampista Corticchia, fermato dall'influenza.
PAGANESE (4-3-3): Marruocco; Esposito, Sirignano, Bocchetti, Della Corte; Guerri, Carcione, Deli; Caccavallo, Cunzi, Cicerelli. A disp.: Borsellini, Acampora, Magri, Parente, Penna, Dozi, Cassata, Grillo, Palmiero, Tommasone, Vella. All.: Grassadonia
© Paganesemania
Il Giudice Sportivo ferma Iuliano dell'Ischia.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl
Deli: "Ad Ischia a caccia di tre punti fondamentali".
Il trequartista Francesco Deli parla della gara persa col Benevento e di quella di domani ad Ischia:
“C’è rammarico per la sconfitta contro il Benevento perché giocando in casa volevamo mettere punti importanti in classifica per continuare il nostro percorso di avvicinamento alla classifica. Abbiamo avuto qualche difficoltà nel concludere negli ultimi metri ma nonostante la forza dell’avversario nel finale di gara potevamo anche pareggiare e questo è la nostra più grande amarezza ma dobbiamo guardare avanti perché già incombe una partita decisiva per noi come quella di Ischia. Dobbiamo entrare con intensità in campo, facendo come sempre la partita secondo il nostro modo di giocare e cercare di portare a casa i tre punti che sarebbero fondamentali per la nostra salvezza”.
foto e testo da resportweb.it
21.3.16
Presente e futuro.
Nella foto, tratta da Sportube, il tiraccio fuori misura di Cicerelli scoccato proprio al novantesimo
Non sempre vincono i più forti nel mondo del calcio; ma di solito i diritti di una classe superiore vengono premiati. È quello che è successo a Pagani sabato scorso, quando il Benevento è riuscito a espugnare il “Marcello Torre” imponendo la legge del più forte. Certo, si può dire che la Paganese non abbia giocato all’altezza delle sue migliori prestazioni, ma è innegabile che la squadra sannita abbia giocato una di quelle gare che possono essere definite perfette.
In una di quelle partite che vengono presentate come “quella della verità”, la Paganese ha dimostrato che non è ancora pronta per svoltare sulla strada che porta nelle posizioni alte della classifiche; non che non ce ne fossimo accorti, tutt’altro! Solo che da un incontro del genere – al cospetto della capolista del girone – ci si poteva aspettare dalla compagine azzurro-stellata una prova eccezionale, superiore alla norma, di certo all’altezza delle migliori prestazioni della stagione.
Così non è stato e il Benevento ha trovato modo e tempi per imporre il suo gioco e la sua migliore caratura generale.
La Paganese, intendiamoci, ha giocato una buona gara; ma una cosa è giocare una buona gara, un’altra è competere da pari a pari con un’avversaria di tutto rispetto. I ragazzi di Grassadonia hanno iniziato la partita con il freno a mano tirato e più di un elemento si è snaturato nei compiti. Con il senno di poi, credo che lo stesso Grassadonia ritornerebbe a rimodulare l’assetto della squadra che è sembrata troppo alla mercè degli avversari nella zona centrale del campo e sulle fasce laterali.
Probabilmente ci si è fidati troppo dell’universalità di alcuni giocatori che sono più bravi sulla tre quarti campo avversaria che in fase di contenimento e di interdizione. Emblematico l’utilizzo iniziale di Caccavallo sulla fascia destra più a protezione della difesa che in fase di proposizione in avanti.
Schieramento tattico a parte, però, bisogna dire che la squadra ha dato dimostrazione di essere viva e vegeta dal punto di vista atletico e, soprattutto negli ultimi minuti di gioco, quando oramai la tattica se n’era andata a quel paese, il Benevento è stato in difficoltà non in una sola occasione cinto com’era da un assedio finale quasi all’arma bianca.
La sconfitta, che non suona affatto come una bocciatura, deve essere assorbita subito perché il campionato incalza e già dopodomani, mercoledì, gli azzurro-stellati saranno impegnati a Ischia in un incontro che non si preannuncia per niente facile. Il campionato è ancora lungo e bisognerà prendere al più presto i punti che servono per una salvezza tranquilla.
Intanto Raffaele Trapani ha anticipato un’altra mossa che in tanti si attendevano: quella della riconferma di Grassadonia al timone della squadra in vista del prossimo campionato.
Il segnale è più che positivo. Non mi pare, in tanti anni di storia della Paganese calcio, che ci si sia mai mossi con tanto anticipo e tempestività in termini di allestimento di una squadra per un campionato ancora da venire. Segno indiscutibile di una programmazione che lascia ben sperare per il futuro.
Infatti la Lega ha già stabilito nuove regole per il prossimo campionato di Legapro. Si tratta di un format innovativo che prevede l’allargamento dei play-off fino alla decima squadra.
Allora meglio muoversi in tempo – deve aver pensato il presidente Trapani – per allestire una squadra che possa giocarsi le sue carte in finali allargate. Un ragionamento che fa onore al massimo esponente della società che intende perseguire – sempre con i piedi ben piantati per terra – obiettivi diversi, di sicuro superiori ai campionati altalenanti fin qui disputati onorevolmente.
È in questa ottica che la Paganese si accinge a disputare l’impegno infrasettimanale di Ischia; per prendere punti importanti per la classifica e per soppesare le qualità degli elementi da cui eventualmente ripartire in vista del prossimo campionato.
20.3.16
La Paganese vista da... Nocera!
19.3.16
Top & Flop di Paganese-Benevento.
Il Benevento sfata un nuovo tabù ed espugna anche il “Marcello Torre” contro una Paganese ben messa in campo e per nulla rinunciataria. A regalare i tre punti ai giallorossi che consolidano il primato ci pensa Cissè con un gran gol al quarto d'ora del primo tempo. Non sarà la squadra che ha rifilato 6 gol alla Casertana ma è quel che basta per consolidare il primato, indipendentemente dal risultato del Lecce che, ora, dovrà rispondere per mantenere inalterate le distanze. Per la Paganese una sconfitta che non compromette l'obiettivo della salvezza, ormai ad un passo.
TOP:
Del Pinto (Benevento): gran merito per Cissè che al quarto d'ora realizza il gol che regala i tre punti ai giallorossi. Potente l'attaccante guineano, ma la palma di migliore in campo se l'aggiudica il motorino inesauribile del centrocampo giallorosso. Un gladiatore inarrestabile che lotta su ogni pallone. Qualcuno vocifera dagli spogliatoi che stia ancora correndo nel tunnel. Un incubo per gli avversari che se lo vedono arrivare da ogni parte.ONNIPRESENTE
Carcione (Paganese): è la giornata dei centrocampisti in una gara molto combattuta proprio nella zona nevralgica del campo. Il centrale assicura quantità e qualità. A lui l'impostazione della manovra, ma è anche la giusta garanzia che protegge al meglio i centrali di difesa. Fino all'ultimo minuto prova a suonare la carica ai suoi, ma negli ultimi 20 metri i compagni sbattono contro il muro giallorosso. ULTIMO A MOLLARE
FLOP:
Dozi (Paganese): sul lato destro la difesa di casa soffre le sortite offensive degli avversari. Non riesce a limitare le scorribande di Lopez che puntualmente lo salta e non offre spinta da quel lato. Qualche errore anche in fase d'appoggio e dopo essere stato ammonito rischia anche il secondo giallo. L'arbitro lo grazie e Grassadonia corre subito ai ripari sostituendolo. BLOCCATO
Nessuno (Benevento): la capolista si impone anche in trasferta, solida in difesa e pericolosa in avanti. Non sarà la squadra spettacolare che ha rifilato sei gol alla Casertana ma è quel che basta per portare a casa i tre punti. A centrocampo le caratteristiche degli interpreti si completano alla perfezione e lasciano ben poco agli avversari. LA PRIMA DELLA CLASSE
Da www.tuttolegapro.com
Paganese-Benevento 0-1: il campo ha dato ragione agli "stregoni".
Nella foto, un intervento a terra di Gori su incursione di Cunzi nel primo tempo
di Nino Ruggiero
Il campo ha dato ragione al Benevento.
Uno a zero il punteggio in favore degli “stregoni” che hanno dato dimostrazione di compattezza e di forza soprattutto nella prima frazione di gioco. Se sono al primo posto, un motivo ci deve pur essere e poco conta, alla fine, che la Paganese abbia disputato una partita generosa ancorchè disordinata nel suo assieme.
Nella gara in cui ci sarebbe voluto più ordine nell’impostazione del gioco, purtroppo, non tutto è filato per il verso giusto da parte azzurro-stellata, soprattutto nella zona nevralgica del campo.
Carcione, faro del gioco, dai cui piedi quasi sempre parte la manovra, ha avuto difficoltà fin dai primi minuti di gioco perché soffocato da marcature asfissianti che non gli davano la possibilità di giocare palloni puliti.
A centrocampo il Benevento è apparso subito in superiorità numerica con giocatori bravi a interpretare sia la fase di non possesso, sia quella di proposizione del gioco. A questo aggiungeteci che dopo aver realizzato uno splendido gol con Cissè, bravissimo a cogliere la rete con un tiraccio assassino, dopo pochi minuti di gioco, appena quindici dall’inizio, la Paganese – giocoforza – ha dovuto stravolgere il suo assetto tattico.
Infatti il Benevento, da squadra esperta e costruita per vincere, una volta in vantaggio, ha badato soprattutto a controllare la gara. La squadra di Auteri, composta di atleti che conoscono bene il proprio mestiere, ha dato dimostrazione di forza soprattutto nella fase di controllo e di rottura del gioco avversario.
I campionati si vincono anche soffrendo e il Benevento ha sofferto molto nella ripresa quando la Paganese ha avuto un certo risveglio, ma si è trovato davanti una muraglia umana eretta a protezione della porta difesa da Gori.
Diciamocelo chiaro e tondo: quella di oggi non è stata la migliore Paganese, ma avrebbe potuto con un pizzico di buona sorte arrivare anche al pareggio se non altro per l’impegno agonistico profuso nella parte finale della gara. Purtroppo ci sarà ancora da soffrire per raggiungere il traguardo di minima fissato a inizio campionato; ma si sapeva che con il Benevento sarebbe stata dura.
Da parte paganese, sugli scudi Marruocco, Sirignano e Della Corte, atleti che hanno dato il meglio del loro repertorio e che probabilmente hanno sentito meno degli altri il peso della gara.
Appuntamento a lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su https://paganesegraffiti.wordpress.com
18.3.16
Bocchetti: "Grande squadra il Benevento ma ce la giocheremo. Futuro? La società sta facendo grandi cose".
Sabato scorso, invece, Bocchetti ha comandato la difesa a tre schierata da Grassadonia. "A Cosenza abbiamo cambiato modulo per cercare di limitare la loro forza offensiva. Abbiamo adottato questa difesa a tre - prosegue il centrale partenopeo - per attaccare le loro punte e ripartire col nostro centrocampo. Hanno calciato poche volte in porta, a parte il rigore l'occasione più importante è stato il colpo di testa di La Mantia. A noi invece manca un rigore evidentissimo, manca l'espulsione del portiere ed abbiamo colpito un palo. Abbiamo avuto le nostre nitide occasioni, contro una squadra che è nelle posizioni di vertice, non dimentichiamolo".
© Paganesemania
Qui Benevento, si prosegue la preparazione in vista della Paganese.
Questa mattina, gli stregoni si ritroveranno al “C. Vigorito” per la sessione di rifinitura, al termine della quale i convocati partiranno per Pagani.
Paganese-Benevento, si va verso il sold-out del settore ospiti.
17.3.16
Grassadonia e la Paganese insieme fino al 2017.
Alla vigilia della sfida alla capolista Benevento, il tecnico degli azzurrostellati Grassadonia e la Paganeseprolungano il loro matrimonio. Stamane nella sede di via Filettine, alla presenza del presidente Trapani e dell'amministratore unico Filippo Raiola - come recita il comunicato ufficiale della Paganese Calcio - è stato rinnovato il contratto che lega Gianluca Grassadonia alla società azzurrostellata sino al 30 giugno 2017. Nel contempo è stato annunciato il proseguimento del lavoro, sino a quella data, anche per il suo staff nelle figure del vice Luca Fusco, del preparatore atletico Natalino Orrù e del preparatore dei portieri Enrico Limone. Contiua dunque l'opera di consolidamento delle basi programmatiche della Paganese per la prossima stagione, dopo i rinnovi di Cicerelli, Cunzi e Carcione.
© Paganesemania
Grassadonia punta su Deli e Caccavallo per fare lo sgambetto al Benevento.
Cresce l’attesa in casa Paganese per la gara contro la capolista Benevento. Grassadonia tiene tutti sugli scudi e dopo aver recuperato il fantasista Francesco Deli il tecnico salernitano si è buttato anima e corpo sulla tattica e sugli schemi per fermare la banda Auetri. la paganese non vuole fare la vittima sacrificale e anzi spera nella vena realizzativa del bomber Giuseppe Caccavallo, che quest’anno contro le grandi si esalta, per portare a casa un risultato importante. Anche se ieri il bomber si è allenato a parte ma solo a scopo precauzionale. E ieri si è rivisto anche Schiavino. Il centrale ha svolto l’intero lavoro con il gruppo a distanza di quattro mesi dall’operazione di ricostruzione del legamento crociato del ginocchio destro. Con il rientro di Deli il tecnico Grassadonia dovrebbe tornare al 4-3-3 che tante soddisfazioni ha dato quest’anno. Ma la preoccupazione maggiore della Paganese deve essere fermare il gioco offensivo del Benevento e quindi si lavora molto anche sugli scehmi difensivi chiedendo a tutti di rientrare e dare una mano in difesa. Un risultato positivo contro la capolista per la Paganese sarebbe mettere una ciliegina sulla torrta di un’annata importante. Lo sperano i tifosi che sabato accoreranno in massa al Marcello Torre.
da www.resportweb.it
Qui Benevento, Gori: "Ormai mi sento sannita. Non possiamo fermarci, pensieri rivolti già alla sfida con la Paganese".
16.3.16
Le ultime dal campo d'allenamento: Deli e Schiavino in gruppo, lavoro differenziato per Caccavallo.
Ottime notizie arrivano dal difensore Marco Schiavino tornato ad allenarsi con il gruppo. Meno di 4 mesi per il recupero dopo la lesione al crociato del ginocchio destro dello staff medico della Paganese e del massofisioterapista Davide Bisogno.
Nel pomeriggio la squadra si trasferisce al Comunale di Siano per l’altra seduta di allenamento.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl
15.3.16
Benevento, Di Somma sulle accuse leccesi di "biscotto": "Voci ridicole. Noi pensiamo alla Paganese".
Da www.resportweb.it
Con il Benevento Giornata Azzurra a prezzi ridotti.
La Paganese Calcio 1926 srl ha indetto – in occasione della gara interna di sabato 19 Marzo alle 15 contro il Benevento – la “Giornata Azzurra”. Sono sospesi, per l’occasione, accrediti ed entrate di favore, abbonamenti, biglietti ridotti per under 65, donne, convenzione scuola e i ticket baby.
I prezzi stabiliti dalla Società per questa gara saranno i seguenti: Tribuna 15 euro, Distinti 10 euro e Curva 5 euro a cui vanno aggiunti i diritti di prevendita di 1 euro. Da oggi pomeriggio potranno essere acquistatipresso le rivendite autorizzate del circuito GO2 di Pagani: Gusto Cafè in via S.Domenico 4 e Punto Snai “La Biga” in via A.De Gasperi 22.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl
14.3.16
Le partite dell'orgoglio.
Nella foto, tratta da Sportube, Palmiero viene anticipato sotto rete mentre sta per inzuccare su un cross di Caccavallo
La partita con il Cosenza, con le relative note positive ricavate dalla stessa, mi porta a riconsiderare la bontà dei tanti giovani che quest’anno costituiscono la rosa della squadra.
Ci sono sempre stati dei punti fermi nell’inquadratura che hanno costituito l’ossatura della stessa. Parlo di Marruocco, sempiterno portierone dalle mille risorse; di Bocchetti, eclettico e bravissimo difensore che io continuo a preferire a sinistra dello schieramento difensivo; di Carcione, elemento catalizzatore della manovra, nonché regista dai piedi buoni; di Guerri, oscuro lavoratore di raccordo fra difesa e attacco; di Caccavallo, principe del gol, elemento di classe genuina, sprecato per la terza serie; di Cunzi, farfalla impazzita che svaria su tutto il fronte d’attacco senza dare riferimenti alle difese avversarie. A questi va aggiunto subito dopo Sirignano, arrivato a gennaio, ma già punto di forza, completamente integrato nella fisionomia tattica del gioco.
Le squadre si costruiscono dalle fondamenta, come si fa con i palazzi: e quest’anno, per fortuna o per bravura, non lo so, la squadra ha avuto da subito gli elementi cardine che l’hanno caratterizzata fino a questo momento. Dicevo all’inizio della bontà dei giovani che costituiscono l’attuale rosa. Attorno ad autentici mostri sacri hanno trovato spazio giovani di valore come Dozi, Esposito, Deli, Cicerelli che hanno un ruolo determinante nell’economia del gioco.
Non basta. Proprio sabato scorso, nell’incontro con il Cosenza, abbiamo potuto apprezzare la prova di Della Corte e di Palmiero. Entrambi hanno favorevolmente impressionato per la facilità con la quale si sono inseriti negli schemi tattici preparati da Grassadonia. Il primo, Della Corte, è come se giocasse da tempo in questa Paganese tanto è disinvolto e autorevole quando presidia la fascia sinistra e quando si propone in avanti; il secondo, Palmiero, è cresciuto tantissimo e gioca con una semplicità e una spavalderia che lo portano a essere perfino esuberante nel gioco di centrocampo, dove con il suo dinamismo riesce a spalleggiare con autorevolezza le giocate di fino di Carcione. Due giovani, dunque, che sono arrivati sulla rampa di lancio per gradi e che, una volta chiamati all’opera, non hanno per niente deluso le aspettative della vigilia. Grassadonia, anche in questo, ha fatto di sicuro un buon lavoro; valido anche in prospettiva, soprattutto se la società riuscirà a trattenere per il prossimo anno gli elementi considerati adatti a un progetto ambizioso.
I giovani, però, sia detto per inciso, devono però anche saper attendere il loro turno, devono avere pazienza; devono crescere, devono maturare e soprattutto devono saper rubare il mestiere a chi – da vecchio marpione – calca da anni i terreni di gioco.
L’impressione generale, dopo aver assistito a Cosenza-Paganese di sabato scorso, è che lo schieramento a tre in difesa, con Esposito a destra e Della Corte a sinistra schierati in una posizione a fisarmonica, abbia portato benefici alla manovra della squadra; bisogna dare pubblicamente atto a Grassadonia che, davanti alla defezione di Deli, non si è perso d’animo e ha reimpostato sapientemente l’assetto tattico della squadra.
Nel girone di ritorno, dopo aver dato un furtivo sguardo ai risultati, rilevo che la Paganese in nove gare ha conquistato sedici punti; un bottino più che buono per una squadra che deve solo salvarsi e che ha buon diritto al lamento per alcuni punti perduti malamente per strada. Il calcio è così, inutile recriminare: contano i punti, al di là di esibizioni più o meno convincenti.
C’è da dire che la Paganese quest’anno non ha mai deluso contro le cosiddette “grandi”; chiedere per conferma a Foggia, Lecce, Casertana e allo stesso Cosenza.
Ci sono partite che gli azzurro-stellati sanno giocare con l’orgoglio e con il temperamento delle grandi squadre provinciali: quella di sabato prossimo contro il Benevento lo è di certo.
All’andata fu uno a zero per gli stregoni; e un rigore non concesso a Cunzi grida ancora vendetta a distanza di oltre quattro mesi.
Per una partita del genere, tanti anni fa allo stadio ci sarebbe stato il pienone. Mi auguro, quanto meno, che non ci sia il deserto come sta capitando da un po’ di tempo a questa parte.
Allora avanti, per la miseria!
Nino Ruggiero