31.3.17
30.3.17
Paganese, colpo in prospettiva: arriva Maiorano fino al 2019.
Dopo oltre un mese di prova (leggi qui la news dello scorso febbraio), Giuseppe Maiorano è diventato oggi ufficialmente un nuovo giocatore della Paganese. Il club di via Filettine ha comunicato l'ingaggio dell'attaccante cresciuto nelle giovanili dell'Inter. Per lui contratto fino al 2019: un vero e proprio colpo in prospettiva per la società di Raffaele Trapani.
Il classe '96, originario di San Marzano sul Sarno, si stava allenando con gli azzurrostellati da fine febbraio, dopo un infortunio al ginocchio che non gli ha permesso di giocare per tutta la prima parte di stagione. Lo scorso anno si era diviso fra Ancona e Lupa Castelli Romani: coi laziali mise a segno un gol in 16 apparizioni nel girone di ritorno. In estate si è svincolato dall'Inter che lo prelevò ragazzino dalla scuola calcio Franco Della Monica e, dal 2013 al 2015, l'ha mandato in prestito al Sassuolo, squadra con la quale ha disputato due campionati Primavera.
Maiorano nasce attaccante esterno, anche se nell'esperienza con la Lupa Castelli, si è adattato anche da mezz'ala. Diverse settimane fa il tecnico Grassadonia si espresse così riguardo al 21enne marzanese: "E' un giocatore valido, ovviamente ora siamo coperti in attacco, ma può essere un calciatore importante per il futuro. Ora spetta alla società decidere". E la società ha deciso per il sì.
Danilo Sorrentino - © Paganesemania
La Paganese rivuole il punto sottratto in classifica per la vicenda Dirty Soccer 3.
www.resportweb.it
29.3.17
Il match col Fondi anticipato alle 14.30.
organizzative, a ratifica degli accordi intercorsi tra le società interessate, ha disposto che la
gara indicata in oggetto MERCOLEDI’ 5 APRILE 2017 Stadio “Marcello Torre”, Pagani, abbia
inizio alle ore 14,30, anziché alle ore 18,30.
Bollino è già carico: Il Foggia ci rispetta, per noi è un orgoglio. A Taranto avremmo voluto giocare".
E' carica la Paganese che, dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico Gianluca Grassadonia in virtù della sosta forzata in campionato, oggi si ritrova per preparare la difficile trasferta di Foggia. Il momento per gli azzurrostellati è favorevole e il fatto di non aver giocato a Taranto non deve assolutamente far calare la concentrazione e l'attenzione in Pestrin e compagni. A farsi portavoce del gruppo è l'attaccante Mauro Bollino, una delle tante rivelazioni di questa seconda parte di stagione. "Stiamo vivendo un momento molto positivo - ha detto il classe '94 sulle pagine del sito ufficiale - il nostro è un gruppo importante a prescindere da chi gioca, con un tecnico che permette di esprimerci al meglio. Non nego che avremmo voluto giocare domenica, ma la decisione di rimandare la gara con il Taranto ci ha permesso di lavorare e recuperare al meglio alcuni elementi della rosa per affrontare le tante gare che ci aspettano". Sarà un vero tour de force questo mese di aprile per la Paganese. Il punto di penalizzazione non ha compromesso più di tanto i piani per conquistare i playoff, ma Bollino preferisce guardarsi le spalle. "Siamo concentrati per conquistare punti salvezza, dopo averla ipotecata guarderemo avanti in classifica. Il mercato di gennaio ha creato, inizialmente, un po' di malumore tra i nostri tifosi ma, come ho detto nella conferenza di presentazione, conoscevo le qualità dei nuovi arrivati e fortunatamente i risultati stanno dando ragione alle scelte fatte dalla società nel ringiovanire la rosa. Si è riacceso l’entusiasmo nell’ambiente e questo non può che essere che positivo per noi ogni volta che scendiamo in campo, così come è accaduto nell’ultima partita in casa contro il Catania". Quella dello Zaccheria sarà una gara particolare per Bollino, il quale si presenterà in terra pugliese da ex, avendo disputato 17 partite in maglia rossonera. "A Foggia ho trascorso un anno e mezzo indimenticabile, loro sono in corsa per vincere il campionato e saranno concentrati per continuare a restare in vetta. Sono partite belle da giocare per ogni calciatore, in uno stadio importante e con una cornice di pubblico da categorie superiori. Loro ci rispettano e questo per noi è motivo di orgoglio, noi abbiamo bisogno di punti e cercheremo di dare continuità al periodo positivo cominciando da domenica e per tutte le restanti partite ancora da giocare".
Danilo Sorrentino - © Paganesemania
Giudice Sportivo: squalificato l'ex Loiacono, salterà Foggia-Paganese.
Uno degli ex di domenica prossima non ci sarà. Il difensore del Foggia Giuseppe Loiacono, infatti, è stato squalificato per una giornata dal Giudice Sportivo "per recidività in ammonizione (V infr)". Il classe '91 era diffidato e a Catania ha rimediato un giallo che gli farà saltare la sfida contro la Paganese. Loiacono ha vestito la casacca azzurrostellata nella stagione 2011/2012, con Grassadonia allenatore, ottenendo al termine di quella stagione la promozione in Prima Divisione.
I provvedimenti del GS per il girone C
CALCIATORI
Tre giornate: Silvestri (Vibonese), Pinto (Monopoli)
Due giornate: Liviero (Juve Stabia), Turati (Siracusa)
Una giornata: Salvemini (Akragas), Scoppa (Catania), Berardino e Rada (Fidelis Andria), Loiacono (Foggia), Cosenza (Lecce), Moi (Vibonese), Galdean e Prezioso (Virtus Francavilla)
ALLENATORI
Una giornata: Sottil (Siracusa)
SOCIETA'
Ammende: 2500€ Juve Stabia, 2000€ Catania, 1000€ Lecce e Vibonese.
Alfonso Esposito - © Paganesemania
27.3.17
Un punto di penalizzazione, la Paganese farà ricorso.
La Paganese non ci sta ed è già pronta a presentare il ricorso contro il punto di penalizzazione inflittogli dal Tribunale Federale Nazionale nell'ambito dell'inchiesta Dirty Soccer. Gli azzurrostellati sono stati puniti per responsabilità oggettiva, in riferimento alla posizione dell'ex direttore generale Cosimo D'Eboli, condannato a 3 anni e 6 mesi di inibizione più un'ammenda di 60mila euro. Nel dispositivo del TFN si evince l'estraneità della Paganese, sanzionato con il punto di penalizzazione in relazione al rapporto intercorrente con D'Eboli. La stessa società, in una nota, specifica che lo stesso tribunale ha riconosciuto "la totale estraneità della Paganese Calcio 1926" e che la sanzione deriva "dal concetto di responsabilità oggettiva che lega visceralmente le società ad i propri tesserati". Il comunicato emanato nel primo pomeriggio dal club di via Filettine si conclude con l'annuncio del ricorso "avverso la pena inflitta in primo grado, con l’augurio che l’ex tesserato Cosimo D’Eboli possa essere prosciolto dalle accuse confermate in primo grado davanti al Tribunale Federale Nazionale".
Dirty Soccer, le sanzioni del TFN: -1 alla Paganese, 3 anni e 6 mesi d'inibizione per Cocchino D'Eboli.
Da www.paganesemania.it
Dirty Soccer 3: la Paganese penalizzata di un punto.
26.3.17
Taranto-Paganese si giocherà il 19 aprile. In tre giorni 2000 km per gli azzurrostellati...
© Paganesemania
24.3.17
Under 20: l'azzurrostellato De Santis in campo nel finale.
Poco più di dieci minuti (recupero compreso) in campo per il difensore della Paganese, Ivan De Santis, nel match della Nazionale Under 20 in Polonia. Purtroppo per gli azzurri non è andata bene. I ragazzi di Evani sono stati sconfitti per 3-1 a Pila dai padroni di casa della Polonia nell’ultima gara del torneo Quattro Nazioni e sono stati superati al primo posto in classifica proprio dai pari età polacchi. L'Italia non riesce così a bissare il successo dello scorso anno e la vittoria del torneo resta un discorso a due tra Germania e Polonia.
All’Italia resta il rammarico per un successo sfumato nel finale, dopo il vantaggio provvisorio firmato in apertura di ripresa dall’attaccante dell’Ascoli, già promesso alla Juventus, Riccardo Orsolini su calcio di rigore concesso per un atterramento in area ai danni di Vido. Nel giro di cinque minuti, tra il 70' e il 75', la Polonia ha prima raggiunto il pareggio con Michalak per poi firmare l’allungo decisivo grazie alle reti di Angieski e Tomasiewicz. Nei minuti finali spazio anche per De Santis, subentrato al difensore del Latina Mauro Coppolaro. Già domani il classe '97 (uno dei due giocatori militanti in Lega Pro, l'altro è Sernicola del Fondi) sarà nuovamente a disposizione diGrassadonia. Ora per il giovane centrale scuola Milan ci sarà da conquistare un posto per la Fase Finale delMondiale di categoria in programma dal 20 maggio all’11 giugno in Corea del Sud.
Danilo Sorrentino - © Paganesemania
23.3.17
Rinvio di Taranto-Paganese, decisione ingiusta.
Domenica scorsa c'è stato un quarto d'ora di ritardo per sensibilizzare e solidarizzare verso le società, i cui tesserati avevano subito delle aggressioni. Nel comunicato che spiega le motivazioni della Lega si legge: "l'atto obbliga tutti a riflettere" ma in tale caso si obbliga a riflettere solo a Taranto come se anche nelle altre realtà non potrebbero verificarsi, eventualmente, questi atti d'inciviltà e di anticultura sportiva. Se bisognava riflettere e dare un segnale, bisognava fermare il campionato, tutte le gare delle 60 formazioni di Lega Pro, non solo quella di Taranto. Penso che s'è persa una buona occasione per fare qualcosa di veramente significativo cioè lo stop del campionato per una giornata. Certo che oltre ad esprimere la solidarietà verso i calciatori del Taranto coinvolti è indubbio sottolineare come il perpetrarsi di tali atti svilisca il vero senso di uno sport il cui attore principale, il pallone, è ormai sgonfio. Un altro colpo inferto ad un movimento già relegato ad eventi di nicchia, per quanto riguarda le presenze sempre più in calo, che con questi episodi contribuiscono solo a far lievitare il disinteresse.
Peppe Nocera - © Paganesemania
Taranto-Paganese rinviata a data da destinarsi.
L’atto obbliga tutti a riflettere e, a tal fine, il Presidente Gabriele Gravina, porterà il tema nella riunione delConsiglio Federale di lunedì 27.
© Paganesemania
22.3.17
Uno dei segreti del momento positivo? Il gruppo. Ieri grigliata azzurrostellata a Vietri.
Spesso si dice che i veri gruppi nascono a tavola. Forse è così, fatto sta che questa Paganese ha davvero un grande gruppo. Il segreto degli ultimi sei risultati utili consecutivi, di cui cinque vittorie, che hanno spinto gli azzurrostellati in zona playoff è proprio il collettivo. A più riprese lo stesso tecnico Gianluca Grassadonia ha rimarcato la ventata di freschezza ed entusiasmo che hanno portato i giovani arrivati nel corso del mercato di riparazione; stati d'animo che ha sottolineato anche chi dall'inizio è nello spogliatoio azzurrostellato (vedi Alcibiade, Pestrin e Cicerelli nelle loro interviste). Certo, vincere aiuta a vincere e ad acquisire maggiore consapevolezza nei propri mezzi, all'interno di quel rettangolo verde, e a compattare sempre di più il gruppo, all'interno dello spogliatoio. Ma può anche essere valido il concetto opposto, ossia che sia proprio la compattezza del gruppo a spingere la Paganese a fornire prestazioni di grande livello, arrivando anche a fare risultato, la domenica sul campo di calcio.
E così può anche capitare che si preferisca trascorrere il giorno libero insieme a quelli che sono i tuoi compagni di squadra, come è successo ieri a gran parte dei calciatori azzurrostellati. Nel giorno di riposo concesso daGrassadonia dopo il successo col Catania, molti giocatori si sono ritrovati a Vietri sul Mare, dove alcuni di loro risiedono, per una grigliata, insieme anche a mogli e fidanzate. Tante risate e grande divertimento per Pestrin e compagni, come dimostrano le "storie" rilasciate dagli stessi giocatori sui propri profili Instagram. E non è la prima volta, anche perchè gli azzurrostellati passano diverse ore del tempo libero in gruppo. Insieme all'azzurro dellaPaganese, c'era anche un altro azzurro, quello dell'Empoli. Infatti, ha partecipato alla grigliata anche Josè Mauri, centrocampista dei toscani in prestito dal Milan e fratello del mediano azzurrostellato, Juan (vedi foto in basso con i fratelli Mauri, Filipe e Gorzelewski).
Da oggi, però, si ritornerà a fare sul serio, visto che nel pomeriggio la squadra si è ritrovata sul sintetico di Sianoper iniziare la preparazione in vista della trasferta di Taranto di domenica pomeriggio (fischio d'inizio ore 16.30). Nei prossimi giorni saranno valutate le condizioni di Mauri e Filipe, ancora ai box. Assente ovviamente il difensore Ivan De Santis, il quale già da domenica sera si è aggregato alla Nazionale Under 20. Oggi il centrale scuola Milan, insieme agli azzurrini di Evani, partirà alla volta della Polonia, dove giovedì alle 12.30 giocherà contro i biancorossi per l'ultima giornata del Torneo Quattro Nazioni, con l'Italia che si gioca il titolo. De Santis ritornerà a disposizione di Grassadonia soltanto nella giornata di venerdì.
Danilo Sorrentino - © Paganesemania
Firenze: "Un risultato positivo a Taranto ci permetterebbe di continuare a sognare".
Festa grande a Pagani.
da resportweb.it
Petardo dopo l'1-0: ammenda di 1000 euro per la Paganese.
I provvedimenti del GS per il girone C
CALCIATORI
Due giornate: Ricucci (Monopoli)
Una giornata: Onescu (Fidelis Andria), Lepore (Lecce), Foggia (Melfi), Gianola (Reggina), D'Angelo e Marino (Unicusano Fondi), Yabre (Vibonese), Nzola (Virtus Francavilla)
ALLENATORI
Una giornata: Pellegrino (Akragas, prep. portieri), Cimino (Casertana, all. in seconda)
© Paganesemania
21.3.17
I giocatori di posizione, di movimento, di affidamento e di prospettiva.
La Paganese vista da...Nocera! - La settimana perfetta.
Tra me e me, nei giorni che separavano il dopo kermesse alla sfida con il Catania, pensavo come sarebbe stato bello se la settimana si fosse chiusa nel modo migliore con un altra vittoria che avrebbe messo il sigillo a fuoco sulla settimana perfetta. Con la speranza che la serata all'Auditorium avrebbe potuto risvegliare, come è avvenuto, il fuoco presente sotto la cenere della passione mi sono approcciato alla sfida con gli etnei. Si respirava entusiasmo in città. C'era qualcosa di diverso, una voglia di partecipazione che non vedevo ed avvertivo da tempo. S'era ritornato a parlare di Paganese, non solo tra lo zoccolo duro dei "maniaci", che faceva ben sperare su una presenza più numerosa di pubblico. La società poi con un colpo azzeccatissimo indice la giornata azzurra, con prezzi vantaggiosi, ed ecco che la scintilla scocca e l'unione di vittorie ed entusiasmo fa lievitare le presenze al Torrecome tutti attendavamo. La riposta c'è stata! Attendevamo poi la risposta sul campo, ed ancora una volta gli uomini di Grassadonia hanno alzato l'asticella, battendo una squadra esperta e tecnicamente valida come il blasonatoCatania.
Una grande partita, una grande Paganese, dinanzi ad un Torre ribollente di passione, come diceva il miticoMimmo Russo durante le sue indimenticabili telecronache, ha messo in evidenza un grande carattere, che ha saputo soffrire e che forse, com'è avvenuto nel girone d'andata, queste partite le avrebbe perse. La felicità domenica sera si tagliava a fette e se anche in tribuna si partecipava al tifo del settore Distinti e Curva, con il battimano ritmato, allora significa che il rombo del Torre è tornato. Neanche nel sogno più bello, avrei potuto mai immaginare una settimana così... semplicemente perfetta. GRAZIE!
Peppe Nocera - © Paganesemania
La partita del tifoso - I giorni dell'appartenenza ritrovata.
Della vittoria di domenica scorsa, abbiamo già detto. Doveroso, da parte mia, ritornare sulla serata di lunedì. Colgo l’occasione per ringraziare ancora (stavolta pubblicamente) l’amico Peppe e gli altri autori del libro per il dono che hanno fatto all’intera città e, in particolare, a noi tifosi. Immagino che il loro sia stato un lavoro immane, reso più leggero e pertanto fattibile dalla passione e dedizione che li contraddistingue: la nostra storia, impressa su carta, è così più facile da tramandare e diffondere alle generazioni future. Io la chiamerei "la serata dell’orgoglio e dell’appartenenza ritrovata". Qualcuno un po’ distratto si sarà reso conto, o meglio si sarà ricordato, dell’importanza e del prestigio della Paganese e di quanto sia amata da tanti, calciatori e non, che ne seguono le gesta con affetto e vicinanza emotiva, anche malgrado la lontananza fisica.
E proprio come un assist che ti mette a tu per tu col portiere avversario, la festa di lunedì è stata il giusto viatico per la partita di domenica. Mi ero già reso conto in settimana che qualcosa stesse cambiando, sentivo tante persone parlare del libro, interessarsi alla squadra, chiedere, informarsi e condividere. La buona cornice di pubblico vista col Catania è stata la conseguenza di tutte le premesse di cui sopra. Ancora più del numero di spettatori (non male, visti i tempi), quello che mi ha entusiasmato è stata la partecipazione di tutti alla partita. La spinta alla squadra è stata continua e tangibile, al punto da sembrare un fattore in mezzo al campo. Abbiamo vissuto, anche sugli spalti, gli stessi stati d’animo dei calciatori. A tal proposito, mi voglio soffermare sui minuti immediatamente successivi al loro gol: c’è stato uno strano silenzio, abbiamo tutti certamente accusato il colpo e, per qualche minuto, siamo rimasti interdetti. E interdetta sembrava essere rimasta pure la squadra, tanto che il pareggio, a un certo punto, sembrava una conquista difficile e preziosa. Invece il pubblico e i ragazzi si sono scrollati di dosso ansie e timori, hanno ripreso a fare il loro lavoro, chi con l’incessante incitamento, chi con una prova gagliarda e coraggiosa. A quel punto, il tocco sottoporta di Firenze è stato il giusto premio per tutti.
Ma il vero protagonista e il vero artefice della vittoria volete sapere chi è stato? Liverani? Macchè! Firenze? Ma quando mai! Cicerelli? Se, vabbuò! Il vero artefice di questa vittoria, se proprio ci tenete a saperlo, è stato… il sottoscritto! Ebbene sì. Provateci voi a “chiamarvi” due volte il gol in una partita e azzeccarci entrambe le volte! E non dite che è una palla, che tanto sui calci d’angolo tutti quanti si chiamano il gol, no! Io mi sono chiamato i due gol con fare quasi scientifico, ho dei testimoni che possono confermarlo.
È evidente, a parte gli scherzi (io, però li ho davvero predetti i gol), che i veri protagonisti sono questi ragazzi che stanno dando l’anima, gettando il fatidico cuore oltre l’ostacolo. La passione, la foga e la voglia che ci mettono in ogni partita credo sia un altro aspetto che abbia fatto riavvicinare un po’ di gente al campo. In tribuna si commentava della presunta superiorità tecnica degli avversari ma faremmo davvero torto ai nostri calciatori, se li elogiassimo solo per l’impegno. La grinta aiuta ma, se non sai giocare al calcio, fai poca strada. E invece di strada ne sta facendo tanta questa squadra. Siamo oramai virtualmente salvi e possiamo metterci comodi a gustarci questo finale di campionato, non avendo nulla più da perdere ma soltanto da guadagnare.
Stasera una menzione particolare per: Liverani, determinante e sicuro; Cicerelli, grande cuore e grandi doti tecniche; Firenze, con un gol alla Pippo Inzaghi; Alcibiade, rinato sulla fascia, e Pestrin, un vero leone. Ma questa è una di quelle sere che se menzioni qualcuno, fai dispetto a tutti gli altri. Tutti bravi, chi più e chi meno ma chissenefrega (tuttoattaccato)!!
Grande prestazione, come dicevo, anche da parte del pubblico, migliore in campo per distacco. Sarebbe bello se la cornice di pubblico di domenica potesse finalmente essere la base, lo zoccolo duro da cui ripartire. Credo che a quel punto potrebbero cambiare tante cose, in tutti i sensi. A quel punto, anche altri tipi di progetti, altre ambizioni, non ci sarebbero preclusi a priori. E giacché siamo in tema di progetti, che ne pensate, ragazzi, se non ci fermassimo sul più bello? Se continuassimo con questo incedere spavaldo e fiero? Se provassimo a toglierci uno sfizio? Gli ultras ve lo hanno gridato innumerevoli volte: “Noi ci crediamo!”.
Alberto Maria Cesarano - © Paganesemania
Il moviolone - Gara maschia ma Zufferli è lucido e freddo: promosso.
Partita maschia quella vista ieri al Marcello Torre tra Paganese e Catania, dove è prevalsa, come riconosciuto anche dagli ultras della gradinata agli stessi calciatori a fine match, una squadra con gli attributi, capace di avere la meglio di un avversario blasonato e sicuramente più dotato sotto l'aspetto tecnico. Lascia ancora una volta una buona impressione il direttore di gara Luca Zufferli di Udine, al suo primo anno tra i professionisti, coadiuvato daAristide Rabotti di Roma 2 e Michele Dell'Università di Aprilia.
Dopo Fondi, Zufferli si riconferma un direttore di gara lucido e freddo (sarà per la sua provenienza geografica), impassibile dinanzi ai mugugni dei calciatori e del pubblico che, a più riprese, non hanno condiviso le sue decisioni. Tanti calci, come dicevo in apertura, tanti potenziali falli non fischiati, ma il direttore di gara ha mostrato coerenza ed uniformità di giudizio per tutta la durata del match. Un arbitro potremmo dire all'inglese che a me, onestamente, non è dispiaciuto. Una partita in cui in molti sarebbero potuti finire sul taccuino dei cattivi ma alla fine rimediano l'ammonizione i soli Firenze (per aver tolto la maglietta dopo il gol), Russotto (per aver allontanato il pallone per proteste) e Scoppa (per aver letteralmente placcato Cicerelli). Graziati sia Biagianti, che commette il più classico dei falli tattici su Herrera lanciato a rete, che Alcibiade che entra in maniera scomposta su Russotto alla mezz'ora della ripresa. Corretta anche la valutazione al minuto 62, quando Pozzebon, complice un liscio di Carillo, si ritrova a tu per tu con Liverani: la posizione dell'ariete etneo è regolare; per fortuna ci ha pensato un prodigioso Liverani, vero punto di forza in questo girone di ritorno.
Mi si consenta un off topic. Dopo le vicissitudini di gennaio, nemmeno il più ottimista avrebbe creduto ad unaPaganese, di fatti, già salva e in piena lotta playoff. Il merito va certamente a chi ha costruito questa squadra, individuando dei giovani di valore provenienti da società della massima categoria (vedi Carillo, Tascone, De Santis). La speranza è che l'anno prossimo si riparta da questi dirigenti ed operatori di mercato, capaci in questa sessione di trovare il giusto equilibrio tra le forze economiche a disposizione e i requisiti tecnici necessari per affrontare un campionato difficile come quello di Lega Pro.
Daniele Ferrara - © Paganesemania
20.3.17
Paganese, osare per crederci.
Una frase tanto semplice quanto importante che descrive al meglio il capolavoro azzurrostellato, Osare per crederci. Questa l’affermazione divulgata dalla Paganese sui principali social network nell’ultimo periodo.
Domenica al Marcello Torre si è assistita all’ennesima prestazione di forza degli uomini allenati da mister Grassadonia. Un 2-1 secco, senza repliche e con tante speranze al suo seguito. I campani hanno ottenuto il sesto risultato utile consecutivo, il sedicesimo punto raccolto sui diciotto disponibili. Una serie che ha catapultato il club nelle zone nobili della classifica. Ora il decimo posto, ultimo valido per i play-off, è condiviso con il Fondi. Se fino ad un mese fa tutto ciò sembrava impossibile, ora parliamo di una realtà assestata. Vincere contro gli etnei è stato solo l’ultimo passo verso la gloria.
Un successo conquistato grazie alla rete nel finale di Marco Firenze. Non è un caso se proprio questo calciatore abbia segnato il gol decisivo. Dai suoi piedi sono nate le azioni più pericolose, e da una sua zampata è partita la festa. Novanta minuti di gioia e sofferenza, dove a dare il via al festival delle emozioni ci ha pensato il gol diAlcibiade. Il difensore ha bucato la difesa avversaria su un calcio d’angolo ben calciato da Bollino. La reazione degli ospiti non si fa però attendere e nella ripresa Di Grazia trova il pareggio. Una buona azione sulla destra ed un tiro deviato da Carillonella propria porta gli permettono di bucare Liverani.
Il Catania prende coraggio, ma ci pensa lo stesso portiere a salvare in due occasioni la Paganese. Due grandi parate, prima su Pozzebon e pochi minuti dopo su Fornito. Un momento di assestamento per i campani che soffrono senza riuscire a ripartire.
Su un altro calcio piazzato ecco che spunta Firenze, il quale insacca senza problemi alle spalle di Pisseri. Con questa marcatura la gara si avvia per la sua naturale conclusione. I tifosi possono esultare e festeggiare, la Paganese c’è e si fa sentire. Domenica la trasferta col Taranto per poter continuare in questa cavalcata ed inseguire un semplice sogno chiamato play-off. Osare per crederci, osare per sognare ancora.
www.zonacalcio.net
19.3.17
Paganese-Catania 2-1: grande partita, grande pubblico, grandi soddisfazioni.
Le vittorie, come le risate, forse sono contagiose. Meno male. Una tira l’altra come le ciliegie e quasi non te ne accorgi. Sei partite: cinque vittorie e un pareggio. Se non è un record, poco ci manca. Torna anche un buon pubblico al “Marcello Torre”, quanto meno raddoppiato come numero rispetto all’ultima esibizione interna con il Cosenza.
La partita non è facile, così come non sono mai facili tutte le gare di questo inebriante campionato di Legapro. Il Catania, nobile decaduto, costruito per vincere, dimostra ancora una volta che nel calcio non c’è mai niente di scontato, anche quando schieri calciatori di serie superiore.
La Paganese vince meritatamente, con sofferenza di certo, ma anche con giocate di classe e con determinazione; elementi che vengono fuori alla distanza nei momenti più importanti della gara.
Primo tempo di predominio quasi costante della Paganese che cerca di stanare gli avversari bravi a effettuare un buon filtro a centrocampo nel tentativo di imbottigliare le manovre degli azzurro-stellati con una fitta ragnatela. Più di una volta il portiere Pisseri è chiamato agli straordinari ma poi capitola grazie a un azzeccato intervento di testa di Alcibiade su calcio d’angolo. La Paganese sembra padrona del campo ma non riesce a raddoppiare per mettere al sicuro il risultato.
Nella ripresa il Catania è un’altra squadra. Entra in campo con uno spirito battagliero e per almeno venti minuti fa venire i brividi a Pestrin e compagni, costretti sulla difensiva. Gli attaccanti etnei, sorretti dai centrocampisti, sembrano imprendibili e sgusciano via da tutte le parti. Arriva il pareggio, complice una sfortunata deviazione di Carillo, e non si può nemmeno dire che si tratti di un risultato bugiardo. Il Catania non appare contento e soddisfatto del pareggio raggiunto e continua ad attaccare. Liverani però ci mette una pezza da gran campione e riesce a deviare un tiro di Pozzobon da due passi. In casa paganese si teme il tracollo. Il Catania però ha dato tutto quello che poteva; la sua carica agonistica si affievolisce.
La Paganese ha uno scatto di orgoglio, come si conviene a una squadra che in cinque gare ha conquistato la bellezza di tredici punti. I garretti sono sani, la vitalità della squadra emerge di minuto in minuto. Pestrin si riappropria del centrocampo; Cicerelli imperversa sulla fascia sinistra aiutato da Della Corte che non sta un momento fermo. Entra anche Herrera al posto di un esausto Bollino e il baricentro del gioco si stabilizza. Il gol della definitiva vittoria arriva grazie a una magia di Firenze su calcio d’angolo.
Finisce 2 a 1 e la Paganese, stavolta, dimostra di essere pronta per aspirare a diversi e più impegnativi traguardi, adesso che può dirsi quasi chiuso il discorso della salvezza.
Grande partita, grande pubblico, grandi soddisfazioni. Quelle che mancavano da parecchio in questa città.
Appuntamento a martedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com
Paganese-Catania 2-1: il pagellone di Paganesemania.
Top & Flop di Paganese-Catania.
La Paganese prosegue il suo eccezionale momento di forma, batte il Catania per 2-1 e sale a quota 40 in classifica. Salvezza ormai raggiunta per la formazione azzurrostellata, che può legittimamente credere nei playoff. Sempre più giù, invece, i rossazzurri. Per gli etnei è la terza sconfitta consecutiva e la condizione psicologica della squadra fa credere a tutto, fuorché al raggiungimento dell'obiettivo playoff. Decidono le reti di Alcibiade e Firenze, intervallate dal momentaneo pareggio di Di Grazia. Ecco i Top e Flop del match:
TOP
Cicerelli (Paganese): lo aveva detto in conferenza stampa in settimana, avrebbe dato tutto per portare la squadra alla vittoria. Conferma i proclami con 90' da applausi. E' una continua spina nel fianco, cui i diretti marcatori non riescono a porre rimedio. In più si sacrifica in fase difensiva quando necessario. E' il vero e proprio trascinatore. QUALITA' E VOGLIA.
Di Grazia (Catania): il migliore, di gran lunga, dei suoi. Abbina proiezione offensiva a sacrificio difensivo. Sigla la rete del momentaneo pareggio e sembra assumere il ruolo di leader, anche se in campo ci sarebbe gente dalla maggiore esperienza. Cala nel finale, ma le energie non sono inesauribili. FRIZZANTE.
FLOP
Reginaldo (Paganese): si vede poco e non accompagna con la sua tecnica ed esperienza le sortite offensive dei compagni. Viene controllato in modo agevole da Bergamelli, non riesce a dimenarsi, né a controllare un pallone efficace. POMERIGGIO NO.
Marchese (Catania): gara letteralmente da dimenticare al più presto. Sbaglia tutto ciò che si potrebbe sbagliare, dalla lettura dei corner ad anticipi quasi elementari. Si propone in fase offensiva senza mai pungere e rendersi utile. Ha esperienza e classe, ma dilapida tutto con disattenzioni puerili. STUPEFACENTE, IN NEGATIVO
Da www.tuttolegapro.com
Catania: errori fatali e notte fonda a Pagani, terzo ko consecutivo.
(di Livio Giannotta)
Paganese batte Catania 2-1. Terza sconfitta di fila per i rossoazzurri allo stadio “Marcello Torre” e campani che li scavalcano in classifica. Persa una partita nel complesso equilibrata dove, a fare la differenza, sono stati gli errori individuali commessi dalla squadra di Pulvirenti.
Catania macchinoso nel primo tempo, molto impreciso nei passaggi e che bada prevalentemente a sfruttare le individualità. Occasioni ghiotte non sfruttate da Pozzebon e Tavares, mentre l’avversario gioca con più mordente e disinvoltura il pallone sbloccando il risultato al 36′ con Alcibiade, bravo ad anticipare di testa Marchese sugli sviluppi di un corner.
Nella ripresa la musica cambia. Il Catania scende in campo decisamente con un piglio diverso, la manovra è fluida, lo sviluppo delle giocate veloce ed imprevedibile. L’ingresso di Russotto dà nuova linfa al reparto offensivo etneo, il Catania costruisce varie opportunità per segnare e vede premiati i propri sforzi trovando la via del gol che vale il momentaneo 1-1. Pregevole affondo di Di Grazia nella circostanza, poi il tiro deviato da un difensore che si va ad insaccare.
Il momento è favorevole ai rossoazzurri che insistono alla ricerca della vittoria. Soffre la Paganese che fatica ad uscire dalla propria metà campo. Pozzebon riesce nell’impresa di fallire un gol praticamente fatto. Proprio nel momento migliore della partita, però, a sorpresa gli azzurrostellati si riportano in vantaggio. Catania beffato ancora una volta sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Firenze “svernicia” Marchese e batte Pisseri che, in precedenti occasioni, si era reso protagonista di un paio di ottimi interventi.
Pulvirenti, a questo punto, si gioca la carta Barisic. Il Catania però si spegne progressivamente, attacca con una buona dose di confusione mentre la Paganese si limita a gestire il prezioso 2-1 provando a sfruttare alcune insidiose ripartenze. Al termine dei 3 minuti di recupero, festa grande per la Paganese che prosegue la marcia trionfale. Notte fonda per l’Elefante.
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La Paganese batte il Catania per 2 a 1, per gli etnei la terza sconfitta consecutiva.
Ancora una sconfitta per gli etnei, la terza consecutiva dopo Melfi e Lecce, anche la Paganese ferma il Catania, dopo un primo tempo privo d’occasioni, nel secondo tempo il Catania reagisce ma nei momento migliori subisce il 2 a 1.
La prima occasione del match arriva al tredicesimo del primo tempo sui piedi del centrocampista della Paganese Bollino ma l’estremo difensore del Catania si fa trovare pronto. Dopo 15 minuti dove nessuna della due squadre si fa pericolosa, arriva l’occasione per gli ospiti ed è sui piedi di Pozzobon dopo un cross di Marchese anche se il pallone finisce poco fuori dallo specchio della porta. Arriva subito la risposta dei padroni di casa, crosso di Della Corte, incornata di Bollino ma Pissieri salva, dal lancio dell’estremo difensore la difesa della Paganese si fa trovare scoperta e solo grazie all’anticipo di Liverani su Taveres non va in vantaggio il Catania. A 10 minuti dal fischio finale del primo tempo arriva il vantaggio della Paganese, grazie a un colpo di testa di Alcibiade da calcio d’angolo dove Pisseri non può farci niente. Il Catania non reagisce e il primo tempo finisce senza altre emozioni.
La seconda frazione inizia subito col botto, arriva il pareggio degli ospiti con un tiro del giovane Di Grazia deviato da De Santis che si insacca nella porta della Paganese, sembra tutto un’altro Catania, che va vicino al vantaggio grazie a Pozzebon ma Liverani non si fa sorprendere e respinge, sempre il Catania pericoloso, con Fornito che con un tiro dal limite impensierisce l’estremo difensore della Paganese che devia in corner. Quando il Catania sembrava aver preso il controllo della partita arriva il vantaggio della Paganese sempre da corner dove Firenze riesce a trovare il pertugio giusto per portare in vantaggio la sua squadra. Il Catania prova a reagire subito con un colpo di testa di Russotto ma sempre Liverani para facilmente.
Il Catania con questa sconfitta si fa superare dalla Paganese e va a 40 punti ad un solo punto dai playoff, invece gli etnei rimangano a 39 e alla dodicesima posizione.
Domenico Cortese - zonacalcio.net
È nu juorn buon, Firenze lancia la Paganese in orbita playoff.
Grassadonia conferma l'undici delle ultime partite e, senza Mauri ancora out, c'è Firenze da mezz'ala, con Reginaldo, Bollino e Cicerelli di punta. Con qualche sorpresa il Catania, visto che Pulvirenti rispolvera Scoppa in cabina di regia e Tavares in attacco con Pozzebon. La gara vive una lunga fase di studio, ci prova solo Bollino (13') con Pisseri che respinge coi pugni, prima di accendersi intorno alla mezz'ora. Ottimo scambio tutto in velocità sull'out mancino tra Biagianti e Marchese, il cui diagonale attraversa pericolosamente l'intera area senza trovare nessuna deviazione vincente. Sessanta secondi e, sugli sviluppi di un corner corto, Carillo svetta su tutti ma è bravo Pisseri a smanacciare, sul capovolgimento di fronte, nato da una palla persa da Pestrin in fase di costruzione, è provvidenziale Liverani che coi piedi riesce ad anticipare sulla trequarti Tavares, ormai lanciato a rete. Al 36' la Paganesepassa: sull'angolo dalla destra di Bollino, Alcibiade svetta più in alto di tutti mandando la sfera alle spalle di Pisseri.
IL TABELLINO
MARCATORI: pt 36' Alcibiade; st 9' Di Grazia, 27' Firenze
PAGANESE (4-3-3): Liverani; Alcibiade, De Santis, Carillo, Della Corte; Tascone (44'st Tagliavacche), Pestrin, Firenze (38'st Picone); Bollino (21'st Herrera), Reginaldo, Cicerelli.A disp.: Marruocco, Gomis, Mansi, Zerbo, Longo, Parlati, Caruso, Carrotta, Gorzelewski. All.:Grassadonia
CATANIA (4-3-3): Pisseri; Parisi, Gil, Bergamelli, Marchese; Fornito (38'st Barisic), Scoppa (33'st Bucolo), Biagianti; Di Grazia, Pozzebon, Tavares (12'st Russotto). A disp.: Martinez, Mbodj, Longo, Piermarteri, Manneh. All.: Pulvirenti.
ARBITRO: Luca Zufferli di Udine (Rabotti - Dell'Università)
NOTE: Spettatori 2000 circa. Ammoniti: Gil, Firenze, Russotto. Angoli: 9-3. Recupero: pt 0', st 3'