31.3.12
La Paganese ha bisogno del "vero" Dino Fava.
L'allenatore Palumbo conta sul bomber ex Udinese per blindare i playoff
Sei partite. Sei finali nella quali la Paganese si giocherà un’intera stagione, che con l’eventuale accesso ai playoff, potrebbe lasciare ancora accese le speranze promozione. Ma per continuare a credere in questo sogno, è ora che tutti diano qualcosa in più, a partire dai quei calciatori più esperti che, soprattutto ad inizio anno, hanno trainato i tanti giovani in una partenza di campionato entusiasmante. Uno di questi è Dino Fava, a secco dal 4 dicembre scorso; oltre tre mesi dall’ultimo gol siglato in casa con il Melfi.
In seguito diversi guai fisici, parecchie assenze o partite anonime; solo da poco sembra essere tornata finalmente a pieno regime la punta ex Salernitana, con prestazioni finalmente all’altezza del suo nome. Anche il tecnico Palumbo punta su di lui, ed è ancora più convinto ora, tanto da cambiare il modulo dei suoi uomini dal 4-4- 1-1 con Luca Orlando unica punta, al 4-4-2 con il giovane salernitano al fianco dell’esperto ariete nativo di Formia. La risposta sul campo è stata positiva, con il numero 10 che, preferito in seguito al capocannoniere della squadra nell’ultima trasferta di Chieti, è andato più volte vicino al gol, mancato solo per sfortuna o per bravura del portiere avversario. Digiuno non interrotto dunque, ma che dovrà essere a tutti i costi spezzato nelle prossime gare, possibilmente già dal match di mercoledì contro il Campobasso, quando la Paganese dovrà tentare in tutti i modi di riprendersi il “Marcello Torre”, e ritornare a fare la voce grossa tra le mura amiche. Si sa che per un attaccante l’astinenza da rete può rappresentare un grave handicap psicologico, e spesso l’ossessione di doversi sbloccare “a tutti i costi” può risultare deleteria per la propria squadra. Ma un centravanti di mestiere quale Fava, sa anche che in determinate annate il bottino può essere inferiore rispetto al solito, ma i gol “pesanti” possono essere anche più importanti. Allora sarà senz’altro alla ricerca di reti decisive sin dal prossimo match, con la consapevolezza di non essere più solo la seconda scelta offensiva, ma sapendo di poter essere, anche con una sponda aerea o presenza in area di rigore, nuovamente decisivo per le sorti della “stella” e dei suoi tifosi.
Stefano Masucci - resport.it
Sei partite. Sei finali nella quali la Paganese si giocherà un’intera stagione, che con l’eventuale accesso ai playoff, potrebbe lasciare ancora accese le speranze promozione. Ma per continuare a credere in questo sogno, è ora che tutti diano qualcosa in più, a partire dai quei calciatori più esperti che, soprattutto ad inizio anno, hanno trainato i tanti giovani in una partenza di campionato entusiasmante. Uno di questi è Dino Fava, a secco dal 4 dicembre scorso; oltre tre mesi dall’ultimo gol siglato in casa con il Melfi.
In seguito diversi guai fisici, parecchie assenze o partite anonime; solo da poco sembra essere tornata finalmente a pieno regime la punta ex Salernitana, con prestazioni finalmente all’altezza del suo nome. Anche il tecnico Palumbo punta su di lui, ed è ancora più convinto ora, tanto da cambiare il modulo dei suoi uomini dal 4-4- 1-1 con Luca Orlando unica punta, al 4-4-2 con il giovane salernitano al fianco dell’esperto ariete nativo di Formia. La risposta sul campo è stata positiva, con il numero 10 che, preferito in seguito al capocannoniere della squadra nell’ultima trasferta di Chieti, è andato più volte vicino al gol, mancato solo per sfortuna o per bravura del portiere avversario. Digiuno non interrotto dunque, ma che dovrà essere a tutti i costi spezzato nelle prossime gare, possibilmente già dal match di mercoledì contro il Campobasso, quando la Paganese dovrà tentare in tutti i modi di riprendersi il “Marcello Torre”, e ritornare a fare la voce grossa tra le mura amiche. Si sa che per un attaccante l’astinenza da rete può rappresentare un grave handicap psicologico, e spesso l’ossessione di doversi sbloccare “a tutti i costi” può risultare deleteria per la propria squadra. Ma un centravanti di mestiere quale Fava, sa anche che in determinate annate il bottino può essere inferiore rispetto al solito, ma i gol “pesanti” possono essere anche più importanti. Allora sarà senz’altro alla ricerca di reti decisive sin dal prossimo match, con la consapevolezza di non essere più solo la seconda scelta offensiva, ma sapendo di poter essere, anche con una sponda aerea o presenza in area di rigore, nuovamente decisivo per le sorti della “stella” e dei suoi tifosi.
Stefano Masucci - resport.it
Anche il presidente Trapani all'allenamento di stamattina.
C'era anche il presidente Raffaele Trapani alla seduta di allenamento che la squadra ha sostenuto questa mattina sul manto erboso del "Marcello Torre". Il patron azzurrostellato, accompagnato dal vicepresidente Franco Marrazzo e dal direttore generale Cosimo D'Eboli,
ha osservato da bordo campo tutto l'allenamento e poi a fine seduta ha
conosciuto per la prima volta i calciatori. Si è intrattenuto per
qualche minuto con tutta la rosa in mezzo al campo e poi con il tecnico Palumbo.
Non ha preso parte all'allenamento il centrocampista Tricarico, mentre non ha lavorato col gruppo Fusco. Hanno interrotto anzitempo l'allenamento Loiacono e Giglio, in via precauzionale. Domani alle 10,30 partitella in famiglia.
UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO
Non ha preso parte all'allenamento il centrocampista Tricarico, mentre non ha lavorato col gruppo Fusco. Hanno interrotto anzitempo l'allenamento Loiacono e Giglio, in via precauzionale. Domani alle 10,30 partitella in famiglia.
UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO
Trapani: “sono e sarò sempre il primo tifoso della Paganese”.
Ha preso la sua Smart ed ha fatto il giro dell’intera città. Ha voluto respirare l’aria di Pagani, liberamente, dopo i mesi trascorsi in carcere e obbligati nelle mura domestiche dalla pena detentiva dei domiciliari. Raffaele trapani è tornato in libertà ed ha ricominciato dall’affetto degli amici di sempre. Dai suoi posti preferiti, come il bar 84016 dove si è soffermato con tanta gente a parlare della sua vicenda, del suo ritorno alla vita normale e in particolare della sua squadra di calcio, la Paganese, la compagine che lo ha visto coinvolto nell’inchiesta Linea d’Ombra, la squadra di cui è e resterà primo tifoso come ha detto emozionato stamattina microfoni di Telenuova: “finalmente è arrivato il momento di questa libertà, inizia una nuova vita anche se mi sento ancora frastornato”. Dalla libertà poi il collega Peppe Della Morte, chiede della Paganese che il Presidente Trapani ha continuato a seguire indirettamente. “Mi spiace non aver seguito la Paganese da vicino – ha detto Trapani- sono e sarò sempre il primo tifoso e spero che si possa raggiungere l’obbiettivo play off e ricominciare a vincere”.
paganinotizie.it
paganinotizie.it
30.3.12
Palumbo a TLP: "Ho la coscienza tranquilla..."
Per la Paganese di Giuseppe Palumbo una sosta
benevola, quella prevista dal calendario per domenica 1° aprile. Dopo il
riposo, gli azzurrostellati torneranno in campo mercoledì contro il
Campobasso in una partita che sarà aperta: per una Paganese alla ricerca
di punti play-off ci sarà un Campobasso alla caccia di punti salvezza.
Intervistato da Tuttolegapro.com, Palumbo replica con forza a
chi sostiene che le prossime partite possano essere decisive anche per
la sua stabilità sulla panchina della Paganese. “La squadra si
allena ogni giorno, e lo farà anche sabato e domenica perché già
mercoledì avremo questa partita difficile con il Campobasso: loro
verranno a Pagani con la volontà di fare punti, ma da adesso fino alla
fine del campionato saranno tutte partite di una certa difficoltà”.
Si legge da più parti che lei è in discussione.
“Tutte chiacchiere. Sono notizie che si danno così, e non mi interessano. Dovrei sentirmi in discussione se avessi il materiale umano e non l’avessi saputo valorizzare: ho accettato la Paganese, anche se speravo che con alcuni giocatori indisponibili avrei potuto avere qualche rinforzo in più dal mercato. Le cose stanno in questo modo. A lungo andare potrebbe avere problemi anche Tricarico, che sta giocando sempre da trentotto partite, e nel frattempo stiamo adattando Nigro a centrocampo; poi dobbiamo recuperare bene De Martino, e in avanti ho solo Fava e Orlando. Abbiamo una rosa striminzita, per cui non mi sento colpevole di niente: io sto lavorando con serietà. Anche domenica scorsa il nostro portiere ha commesso un errore, ma ci sta, perché se capita che in porta gioca un under o anche chi ha giocato poco a certi livelli, anche la società sa che quel giocatore può venire tradito da qualche incertezza”.
Fino a che punto crede nei play-off?
“C’è ancora speranza di riuscire ad arrivarci fino a fine campionato. È chiaro che Chieti e Gavorrano sono tra le squadre che in questo momento hanno qualcosa in più, perché stanno bene sotto tutti i punti di vista. Io guardo partita per partita, anche se nei play-off ci saranno sempre problemi. Fino a quando avremo le possibilità di qualificarci, ci crediamo, ma i miracoli non può farli assolutamente nessuno”.
Chi vede favorito per la promozione, e chi rischia di retrocedere?
“Sulla promozione, vedo favorite Catanzaro e Vigor Lamezia, tutte e due. In merito a chi retrocederà, non posso predirlo ora: per questo saranno decisive le prossime partite, perché ci sono anche degli scontri diretti”.
Luca Esposito da Tuttolegapro.com
Si legge da più parti che lei è in discussione.
“Tutte chiacchiere. Sono notizie che si danno così, e non mi interessano. Dovrei sentirmi in discussione se avessi il materiale umano e non l’avessi saputo valorizzare: ho accettato la Paganese, anche se speravo che con alcuni giocatori indisponibili avrei potuto avere qualche rinforzo in più dal mercato. Le cose stanno in questo modo. A lungo andare potrebbe avere problemi anche Tricarico, che sta giocando sempre da trentotto partite, e nel frattempo stiamo adattando Nigro a centrocampo; poi dobbiamo recuperare bene De Martino, e in avanti ho solo Fava e Orlando. Abbiamo una rosa striminzita, per cui non mi sento colpevole di niente: io sto lavorando con serietà. Anche domenica scorsa il nostro portiere ha commesso un errore, ma ci sta, perché se capita che in porta gioca un under o anche chi ha giocato poco a certi livelli, anche la società sa che quel giocatore può venire tradito da qualche incertezza”.
Fino a che punto crede nei play-off?
“C’è ancora speranza di riuscire ad arrivarci fino a fine campionato. È chiaro che Chieti e Gavorrano sono tra le squadre che in questo momento hanno qualcosa in più, perché stanno bene sotto tutti i punti di vista. Io guardo partita per partita, anche se nei play-off ci saranno sempre problemi. Fino a quando avremo le possibilità di qualificarci, ci crediamo, ma i miracoli non può farli assolutamente nessuno”.
Chi vede favorito per la promozione, e chi rischia di retrocedere?
“Sulla promozione, vedo favorite Catanzaro e Vigor Lamezia, tutte e due. In merito a chi retrocederà, non posso predirlo ora: per questo saranno decisive le prossime partite, perché ci sono anche degli scontri diretti”.
Luca Esposito da Tuttolegapro.com
Sabato allenamento al Torre.
Nonostante il riposo in campionato, la rosa azzurrostellata lavorerà tutti i giorni, sabato e domenica compresi. Domattina prevista una seduta di allenamento mattutina sul manto erboso del "Torre", dove domenica mattina, a partire dalle 10,30, i ragazzi di Palumbo disputeranno una partitella in famiglia.
UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO
UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO
Cambio di orario.
La Lega Pro ha reso noto che, per esigenze televisive, le gare dei campionati di Prima e Seconda Divisione, in programma domenica 15 aprile, avranno inizio alle ore 15,15.
29.3.12
L'alleato della Paganese è il calendario.
Tra le contendenti ai playoff gli azzurrostellati hanno un cammino più facile.
E’ tempo di bilanci in casa Paganese, per via del turno di riposo previsto per gli azzurrostellati nel prossimo weekend, per provare a difendere con i denti il sesto posto ai danni del Gavorrano. Dopo la domenica passata da spettatrice costretta, la compagine liguorina affronterà quelle che sembrano avere il sapore di sei finali: tutte gare importanti, a partire dal prossimo impegno casalingo del 4 aprile con il Campobasso, anche se con avversari tutti alla portata, eccezion fatta per il big match previsto al Torre con il Catanzaro il 18 dello stesso mese.
Il calendario, sembra sorridere anche al Chieti, freschi di sorpasso in classifica proprio ai danni dei salernitani: nessun impegno proibitivo (sempre sulla carta), e soprattutto una gara in più da giocare rispetto ai campani e ai toscani, avendo gli abruzzesi già effettuato il turno di stop previsto per ogni squadra in questo campionato. La formazione che potrebbe avere più grane da risolvere, sembra essere allora il Gavorrano per due motivi principali: su quattro partite esterne da disputare, ben tre potrebbero rivelarsi complicate, dovendo affrontare i toscani tra le mura amiche Aprilia, L’Aquila e Aversa Normanna: la prima si giocherà le ultime chance per arrivare ai playoff in una sorta di “scontro diretto”, gli abruzzesi si trovano da inizio campionato nelle zone nobili della classifica, mentre i partenopei rappresentano sicuramente una delle sorprese del torneo, trovandosi attualmente all’8° posto, avendo disputato sin qui, un campionato decisamente al di sopra delle aspettative. Il secondo grattacapo, riguarda invece proprio il riposo imposto dalla Lega, previsto alla penultima giornata di campionato, quando sia giochi sia la griglia finale per l’accesso alla post-season, potrebbero essere già virtualmente chiusi.
Occorrerà, però per Scarpa e compagni , trovare la massima concentrazione e condizione psico-fisica per mettere sotto avversari di spessore inferiore e riprendere a correre, perché quando non si sono forma e idee di gioco, le brutte sorprese sono sempre dietro l’angolo.
Stefano Masucci - resport.it
E’ tempo di bilanci in casa Paganese, per via del turno di riposo previsto per gli azzurrostellati nel prossimo weekend, per provare a difendere con i denti il sesto posto ai danni del Gavorrano. Dopo la domenica passata da spettatrice costretta, la compagine liguorina affronterà quelle che sembrano avere il sapore di sei finali: tutte gare importanti, a partire dal prossimo impegno casalingo del 4 aprile con il Campobasso, anche se con avversari tutti alla portata, eccezion fatta per il big match previsto al Torre con il Catanzaro il 18 dello stesso mese.
Il calendario, sembra sorridere anche al Chieti, freschi di sorpasso in classifica proprio ai danni dei salernitani: nessun impegno proibitivo (sempre sulla carta), e soprattutto una gara in più da giocare rispetto ai campani e ai toscani, avendo gli abruzzesi già effettuato il turno di stop previsto per ogni squadra in questo campionato. La formazione che potrebbe avere più grane da risolvere, sembra essere allora il Gavorrano per due motivi principali: su quattro partite esterne da disputare, ben tre potrebbero rivelarsi complicate, dovendo affrontare i toscani tra le mura amiche Aprilia, L’Aquila e Aversa Normanna: la prima si giocherà le ultime chance per arrivare ai playoff in una sorta di “scontro diretto”, gli abruzzesi si trovano da inizio campionato nelle zone nobili della classifica, mentre i partenopei rappresentano sicuramente una delle sorprese del torneo, trovandosi attualmente all’8° posto, avendo disputato sin qui, un campionato decisamente al di sopra delle aspettative. Il secondo grattacapo, riguarda invece proprio il riposo imposto dalla Lega, previsto alla penultima giornata di campionato, quando sia giochi sia la griglia finale per l’accesso alla post-season, potrebbero essere già virtualmente chiusi.
Occorrerà, però per Scarpa e compagni , trovare la massima concentrazione e condizione psico-fisica per mettere sotto avversari di spessore inferiore e riprendere a correre, perché quando non si sono forma e idee di gioco, le brutte sorprese sono sempre dietro l’angolo.
Stefano Masucci - resport.it
E' finita 1-1 l'amichevole col Savoia 1908.
E' terminata con il risultato di 1-1 l'amichevole disputata questo pomeriggio al "Giraud" con il Savoia 1908, capolista del girone A di Eccellenza. La rete di marca azzurrostellata è stata siglata da Luca Orlando.
paganese.it
paganese.it
Dario Balzano convocato per l'Under19.
Il difensore Dario Balzano è stato convocato, dai selezionatori Veneri e Ripari, per la Rappresentativa Under 19 di Lega Pro nell'ambito del torneo “Shiekh Hamdan 2nd International Football Tournament U19”. La manifestazione si terrà a Dubai dal 6 al 16 aprile.
paganese.it
paganese.it
La rincorsa della Paganese parte dalle fasce.
Sono ripresi nella giornata di ieri i lavori per la Paganese, pronta ad analizzare la partita di Chieti e a programmare il lavoro da svolgere in settimana (la squadra azzurrostellata domenica effettuerà un turno di riposo). Palumbo sarà chiamato come al solito a cercare una soluzione ai diversi problemi emersi contro i neroverdi, partendo soprattutto da quella che sembra essere diventata una costante: il terzino sinistro.
Da inizio stagione, infatti, in quel ruolo si sono alternati senza continuità di rendimento i vari Agresta, Errico e Loiacono, dando però solo raramente risultati positivi. Il problema, in verità, era stato già evidenziato alla società dall’ex tecnico Grassadonia, che prima di rassegnare le proprie dimissioni, aveva più volte sollecitato il diesse D’Eboli all’acquisto di un terzino mancino all’altezza della situazione, possibilmente under data l’attitudine dell’allenatore salernitano a lavorare con i giovani. I tifosi e gli addetti ai lavori, vedevano proprio in quel ruolo l’esigenza di attingere dal mercato qualche elemento in grado di far fare alla squadra il definitivo salto di qualità, quando la promozione diretta sembrava essere ancora un possibile traguardo e non una lontana chimera. La crisi societaria, con il conseguente blocco del mercato ha fatto il resto, lasciando invariata l’intera rosa, eccezion fatta per gli acquisti degli svincolati Nigro, Cognigni, e Stillo.
Poi il cambio al timone con il ritorno al sapore di amarcord per Pino Palumbo; ancora il solito walzer, con l’inserimento, seppur sporadico, di Sicignano nella rotazione di terzini con un’unica costante: chi riusciva a fornire una buona prestazione, anche partendo dalla panchina, raramente riusciva a confermare quanto di buono mostrato nella domenica successiva, facendo sempre un passo indietro e mai uno in avanti. Gravi disattenzioni difensive si sono aggiunte al carente supporto in fase di spinta, con rare sovrapposizioni per liberare l’estro e la fantasia di Scarpa, e prevedibili cross dalla trequarti che si sa, sono da sempre manna dal cielo per i difensori centrali ospiti. Grattacapo ammesso candidamente anche dallo stesso tecnico azzurrostellato che in conferenza stampa ha dichiarato a tal proposito che “chi nasce lento non può diventare veloce, è un problema strutturale”, ipotizzando subito dopo il pareggio nel derby contro l’Ebolitana, anche l’utilizzo del giovane Pepe, che ha giocato fin qui sempre da centrale, sull’out mancino. Situazione da risolvere il prima possibile, per il trainer di Venosa che dovrà trovare una soluzione definitiva: per forza di cose dovrà puntare su qualcuno e concedergli massima fiducia nella speranza di risolvere la grana e finire la stagione in crescendo, sperando che il destino non gli riservi un tiro ‘mancino’.
resport.it
Da inizio stagione, infatti, in quel ruolo si sono alternati senza continuità di rendimento i vari Agresta, Errico e Loiacono, dando però solo raramente risultati positivi. Il problema, in verità, era stato già evidenziato alla società dall’ex tecnico Grassadonia, che prima di rassegnare le proprie dimissioni, aveva più volte sollecitato il diesse D’Eboli all’acquisto di un terzino mancino all’altezza della situazione, possibilmente under data l’attitudine dell’allenatore salernitano a lavorare con i giovani. I tifosi e gli addetti ai lavori, vedevano proprio in quel ruolo l’esigenza di attingere dal mercato qualche elemento in grado di far fare alla squadra il definitivo salto di qualità, quando la promozione diretta sembrava essere ancora un possibile traguardo e non una lontana chimera. La crisi societaria, con il conseguente blocco del mercato ha fatto il resto, lasciando invariata l’intera rosa, eccezion fatta per gli acquisti degli svincolati Nigro, Cognigni, e Stillo.
Poi il cambio al timone con il ritorno al sapore di amarcord per Pino Palumbo; ancora il solito walzer, con l’inserimento, seppur sporadico, di Sicignano nella rotazione di terzini con un’unica costante: chi riusciva a fornire una buona prestazione, anche partendo dalla panchina, raramente riusciva a confermare quanto di buono mostrato nella domenica successiva, facendo sempre un passo indietro e mai uno in avanti. Gravi disattenzioni difensive si sono aggiunte al carente supporto in fase di spinta, con rare sovrapposizioni per liberare l’estro e la fantasia di Scarpa, e prevedibili cross dalla trequarti che si sa, sono da sempre manna dal cielo per i difensori centrali ospiti. Grattacapo ammesso candidamente anche dallo stesso tecnico azzurrostellato che in conferenza stampa ha dichiarato a tal proposito che “chi nasce lento non può diventare veloce, è un problema strutturale”, ipotizzando subito dopo il pareggio nel derby contro l’Ebolitana, anche l’utilizzo del giovane Pepe, che ha giocato fin qui sempre da centrale, sull’out mancino. Situazione da risolvere il prima possibile, per il trainer di Venosa che dovrà trovare una soluzione definitiva: per forza di cose dovrà puntare su qualcuno e concedergli massima fiducia nella speranza di risolvere la grana e finire la stagione in crescendo, sperando che il destino non gli riservi un tiro ‘mancino’.
resport.it
28.3.12
Riposo Paganese, quando una pausa può fare solo bene.
La squadra di Palumbo domenica non giocherà: dopo Chieti...meglio così.
E’ un brutto momento per la Paganese, che dopo il pareggio interno nel derby contro l’Ebolitana, cade all’ “Angelini” di Chieti, lasciandosi scavalcare dalla compagine neroverde e scalando di conseguenza al sesto posto in classifica, l’ultimo valido per la qualificazione ai playoff. Deve seriamente riprendere a correre la squadra di Palumbo, soprattutto in vista del veloce recupero del Gavorrano, che dopo la brillante vittoria di ieri per 3-0 ai danni del Giulianova, si è piazzata ad una sola lunghezza da Scarpa & compagni.
Fondamentale, in vista di questo rush finale per l’accesso alla post-season, il riposo previsto per i liguorini nel prossimo weekend. Il recupero di energie fisiche e soprattutto mentali, sarà la priorità di una squadra, che sembra aver finito la birra in corpo, con diversi elementi chiave apparsi stanchi o sottotono. Si sa che le alternative sono poche, lo sa soprattutto Palumbo che sa di avere poche o nessuna variante valida e spera di riuscire a rimotivare i giocatori che possono far la differenza in quest’ultimo scorcio di stagione. Obiettivo, che dopo ieri, si fa realmente più complicato: fino ad un paio di mesi fa, infatti, la squadra era abituata a guardare avanti, nella speranza di riuscire a scalare più posizioni possibili nella griglia playoff per cercare di avere o avversari più agevoli al primo turno o il fattore campo in caso di parità; da un po’ di tempo, causa il rallentamento di risultati positivi, soprattutto casalinghi, gli azzurrostellati hanno iniziato per forza di cose a guardarsi dietro, sperando di non essere gli unici a commettere passi falsi che ne compromettessero la stagione.
Settimana importante, dunque, per sfruttare il turno di riposo in un periodo che non poteva essere migliore, e per far tirare il fiato a chi è stato costantemente impiegato sin da inizio stagione. I vari Galizia, Balzano, Tricarico, vivono infatti, dopo un ottimo rendimento mostrato nel girone d’andata, una fase di appannamento dovuto all’assenza totale di ricambi all’altezza, non risultando più incisivi come in passato. Anche dalle loro condizioni psico-fisiche dipende il futuro della squadra, e lo sa bene il tecnico di Venosa, che punterà in settimana anche a recuperare totalmente il capocannoniere Orlando, lasciato in panchina domenica, avrà capito ieri di non poter fare a meno dei suoi gol e del suo opportunismo.
La Paganese fatica a trovare la rete facilmente, e lo stesso Fava, che dopo l’infortunio sta riprendendo a giocare stabilmente, non timbra il cartellino da mesi, per un digiuno lunghissimo, che a fine anno potrebbe significare vacanze anticipate.
Stefano Masucci - resport.it
E’ un brutto momento per la Paganese, che dopo il pareggio interno nel derby contro l’Ebolitana, cade all’ “Angelini” di Chieti, lasciandosi scavalcare dalla compagine neroverde e scalando di conseguenza al sesto posto in classifica, l’ultimo valido per la qualificazione ai playoff. Deve seriamente riprendere a correre la squadra di Palumbo, soprattutto in vista del veloce recupero del Gavorrano, che dopo la brillante vittoria di ieri per 3-0 ai danni del Giulianova, si è piazzata ad una sola lunghezza da Scarpa & compagni.
Fondamentale, in vista di questo rush finale per l’accesso alla post-season, il riposo previsto per i liguorini nel prossimo weekend. Il recupero di energie fisiche e soprattutto mentali, sarà la priorità di una squadra, che sembra aver finito la birra in corpo, con diversi elementi chiave apparsi stanchi o sottotono. Si sa che le alternative sono poche, lo sa soprattutto Palumbo che sa di avere poche o nessuna variante valida e spera di riuscire a rimotivare i giocatori che possono far la differenza in quest’ultimo scorcio di stagione. Obiettivo, che dopo ieri, si fa realmente più complicato: fino ad un paio di mesi fa, infatti, la squadra era abituata a guardare avanti, nella speranza di riuscire a scalare più posizioni possibili nella griglia playoff per cercare di avere o avversari più agevoli al primo turno o il fattore campo in caso di parità; da un po’ di tempo, causa il rallentamento di risultati positivi, soprattutto casalinghi, gli azzurrostellati hanno iniziato per forza di cose a guardarsi dietro, sperando di non essere gli unici a commettere passi falsi che ne compromettessero la stagione.
Settimana importante, dunque, per sfruttare il turno di riposo in un periodo che non poteva essere migliore, e per far tirare il fiato a chi è stato costantemente impiegato sin da inizio stagione. I vari Galizia, Balzano, Tricarico, vivono infatti, dopo un ottimo rendimento mostrato nel girone d’andata, una fase di appannamento dovuto all’assenza totale di ricambi all’altezza, non risultando più incisivi come in passato. Anche dalle loro condizioni psico-fisiche dipende il futuro della squadra, e lo sa bene il tecnico di Venosa, che punterà in settimana anche a recuperare totalmente il capocannoniere Orlando, lasciato in panchina domenica, avrà capito ieri di non poter fare a meno dei suoi gol e del suo opportunismo.
La Paganese fatica a trovare la rete facilmente, e lo stesso Fava, che dopo l’infortunio sta riprendendo a giocare stabilmente, non timbra il cartellino da mesi, per un digiuno lunghissimo, che a fine anno potrebbe significare vacanze anticipate.
Stefano Masucci - resport.it
27.3.12
Il dg D'Eboli smentisce: "Alla Paganese non c'è nessun caso Orlando"
L'attaccante era stato escluso domenica nella sfida playoff di Chieti
"Sono sicuro: arriveremo ai play-off". Non fa drammi il direttore generale della Paganese, Cosimo D’Eboli, dopo la gara persa a Chieti contro una diretta concorrente per la corsa agli spareggi promozione. Sulla gara contro i neroverdi, il vulcanico Cocchino è sincero: "Abbiamo regalato il secondo gol, poi non siamo riusciti a sbloccare il risultato. E’ stato un vero peccato".
La notizia di giornata è stata l’esclusione di Luca Orlando, a tal proposito D’Eboli spegne ogni possibile voce di un caso: "Bisogna anche farlo riposare ogni tanto. Non c’è nessun problema", ha chiarito il direttore generale degli azzurrostellati.
resport.it
"Sono sicuro: arriveremo ai play-off". Non fa drammi il direttore generale della Paganese, Cosimo D’Eboli, dopo la gara persa a Chieti contro una diretta concorrente per la corsa agli spareggi promozione. Sulla gara contro i neroverdi, il vulcanico Cocchino è sincero: "Abbiamo regalato il secondo gol, poi non siamo riusciti a sbloccare il risultato. E’ stato un vero peccato".
La notizia di giornata è stata l’esclusione di Luca Orlando, a tal proposito D’Eboli spegne ogni possibile voce di un caso: "Bisogna anche farlo riposare ogni tanto. Non c’è nessun problema", ha chiarito il direttore generale degli azzurrostellati.
resport.it
Ve le ricordate le scolle in fronte?
Rubrica Così è anche se (non) vi pare di Nino Ruggiero
Ho pochissima voglia di commentare l'ultima partita dei "nostri". Gli impegni però sono impegni e non si possono rimandare, anche se probabilmente il silenzio esprimerebbe meglio l'ennesima delusione che - espressa in mezzo vernacolo - "ci fa scendere il cuore nelle calzette". Come al solito, quando si tratta di partite in trasferta, cerco di commentare solo il risultato perché non sarebbe serio parlare di una partita non vista. Il risultato, come sta capitando da un po' di tempo a questa parte, specie in occasione di cosiddetti scontri diretti, è stato deludente. La Paganese, ancora una volta rivoluzionata nell'inquadratura, ha dovuto soccombere proprio contro una di quelle squadre che dalla prima giornata del girone di ritorno hanno lanciato il guanto di sfida in ottica play-off. Per giunta, non bastassero gli insperati recuperi effettuati, prima il Gavorrano, a Pagani, e poi il Chieti hanno messo anche una bella ipoteca su quella che, ipoteticamente, potrebbe essere una classifica avulsa in vista dei play-off. Praticamente, se Paganese, Chieti e Gavorrano dovessero a fine campionato finire a pari punteggio, ai fini della qualificazione al mini-torneo finale, sarebbero proprio gli abruzzesi e i toscani ad avere le meglio in quanto, negli incontri diretti con la Paganese, il Chieti potrebbe vantare due vittorie e il Gavorrano un pareggio ed una vittoria. Ve le ricordate le famose "scolle in fronte"? ecco, sono ricomparse, ancora più inquietanti di un anno fa, a darci i tormenti che - come tifoseria - non meritiamo. Allora si combatteva per non retrocedere con una squadra messa su alla bell'e meglio; oggi si sarebbe dovuto combattere per alti traguardi con una squadra messa su proprio per vincere. Ma i risultati sono quelli che sono: miseri, deludenti e mortificanti. All'inizio, alla vigilia del campionato e nelle prime esibizioni, s'era parlato di promozione diretta, di "corazzata", di squadra schiacciasassi; ve lo ricordate? Erano tutte rose e fiori. Bastava una prodezza del singolo, un pezzo di bravura di Fava, una capocciata di Galizia, un acuto di Luchino Orlando per mettere al tappeto le squadre che si incontravano sul proprio cammino. Questo, fino al termine del girone di andata; se si escludono le battute di arresto con il Perugia, con il Chieti in casa e con il Catanzaro. Con il Perugia ricordiamo tutti come andò; più che condivisibili nell'occasione i lamenti per le storture che caratterizzarono una deludente direzione arbitrale e che portarono ad una immeritata sconfitta sotto i riflettori della Rai. Poi, il girone di ritorno. I programmi che si rivedono; l'incomprensibile braccio di ferro tra società e staff tecnico; il ridimensionamento dell'obiettivo primario; i risultati che cominciano a saltellare; l'addio di Grassadonia; l'arrivo di Pino Palumbo. Abbiamo scherzato: promozione "bye-bye"; si comincia a parlare almeno di play-off. Stringi stringi, riduci riduci, pure i play-off adesso sono in serio pericolo. Purtroppo quando le cose cominciano ad andare male, è difficile e complicato addivenire a una inversione di tendenza. A volte ci si mette la buona sorte che ti volta le spalle; qualche altra volta è l'errore di un singolo che ti condiziona e ti condanna; un'altra volta ancora - come pare sia successo a Chieti - incontri sulla tua strada un portiere che para di tutto, anche i tiri considerati imparabili. E allora che fai? Puoi sempre parlare di sfortuna o di presunti meriti calpestati? E' inutile imprecare. La vita insegna che è l'essere umano ad essere arbitro del proprio destino. Ci può essere sfortuna in qualche occasione, ma se hai gli attributi, se hai le qualità giuste, se sei forte, alla fine, riesci sempre ad imporre i tuoi diritti. Se poi diciamo altre cose, se vogliamo trovare sempre i pannicelli caldi, se troviamo sempre una giustificazione, se vogliamo sempre e solo parlare di sfortuna, allora siamo proprio fuori strada. So che più di un tifoso ha quasi del tutto abdicato al suo ruolo istituzionale proprio a causa di risultati altalenanti con tendenza più verso il basso; risultati che - in tutta sincerità - continuano a sconfessare domenica dopo domenica le ottimistiche e fiduciose dichiarazioni dello staff tecnico e societario. Ma altrettanto sinceramente credo che non sia il momento di abbandonare le armi, metaforicamente parlando. In ossequio alla matematica che difficilmente dice bugie perché è una delle poche scienze esatte, credo che abbiamo ancora qualche carta da giocare. Giochiamocela. Guai nella vita a non credere di poter raggiungere un determinato traguardo; che poi ci siano delle riserve, è anche comprensibile e umano. Ma resto dell'avviso che ci si debba arrendere solo quando si è spalle al muro. Al momento, con tutte le crisi che ci attanagliano sia come squadra che come appassionati, con tutte le comprensibili delusioni che quest'anno hanno accompagnato il nostro cammino, con tutte le recriminazioni per quello che poteva essere e non è stato, dobbiamo ancora essere presenti. Presenti e possibilmente vincenti, parafrasando una cara e vecchia pubblicità del Totip.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com
Ho pochissima voglia di commentare l'ultima partita dei "nostri". Gli impegni però sono impegni e non si possono rimandare, anche se probabilmente il silenzio esprimerebbe meglio l'ennesima delusione che - espressa in mezzo vernacolo - "ci fa scendere il cuore nelle calzette". Come al solito, quando si tratta di partite in trasferta, cerco di commentare solo il risultato perché non sarebbe serio parlare di una partita non vista. Il risultato, come sta capitando da un po' di tempo a questa parte, specie in occasione di cosiddetti scontri diretti, è stato deludente. La Paganese, ancora una volta rivoluzionata nell'inquadratura, ha dovuto soccombere proprio contro una di quelle squadre che dalla prima giornata del girone di ritorno hanno lanciato il guanto di sfida in ottica play-off. Per giunta, non bastassero gli insperati recuperi effettuati, prima il Gavorrano, a Pagani, e poi il Chieti hanno messo anche una bella ipoteca su quella che, ipoteticamente, potrebbe essere una classifica avulsa in vista dei play-off. Praticamente, se Paganese, Chieti e Gavorrano dovessero a fine campionato finire a pari punteggio, ai fini della qualificazione al mini-torneo finale, sarebbero proprio gli abruzzesi e i toscani ad avere le meglio in quanto, negli incontri diretti con la Paganese, il Chieti potrebbe vantare due vittorie e il Gavorrano un pareggio ed una vittoria. Ve le ricordate le famose "scolle in fronte"? ecco, sono ricomparse, ancora più inquietanti di un anno fa, a darci i tormenti che - come tifoseria - non meritiamo. Allora si combatteva per non retrocedere con una squadra messa su alla bell'e meglio; oggi si sarebbe dovuto combattere per alti traguardi con una squadra messa su proprio per vincere. Ma i risultati sono quelli che sono: miseri, deludenti e mortificanti. All'inizio, alla vigilia del campionato e nelle prime esibizioni, s'era parlato di promozione diretta, di "corazzata", di squadra schiacciasassi; ve lo ricordate? Erano tutte rose e fiori. Bastava una prodezza del singolo, un pezzo di bravura di Fava, una capocciata di Galizia, un acuto di Luchino Orlando per mettere al tappeto le squadre che si incontravano sul proprio cammino. Questo, fino al termine del girone di andata; se si escludono le battute di arresto con il Perugia, con il Chieti in casa e con il Catanzaro. Con il Perugia ricordiamo tutti come andò; più che condivisibili nell'occasione i lamenti per le storture che caratterizzarono una deludente direzione arbitrale e che portarono ad una immeritata sconfitta sotto i riflettori della Rai. Poi, il girone di ritorno. I programmi che si rivedono; l'incomprensibile braccio di ferro tra società e staff tecnico; il ridimensionamento dell'obiettivo primario; i risultati che cominciano a saltellare; l'addio di Grassadonia; l'arrivo di Pino Palumbo. Abbiamo scherzato: promozione "bye-bye"; si comincia a parlare almeno di play-off. Stringi stringi, riduci riduci, pure i play-off adesso sono in serio pericolo. Purtroppo quando le cose cominciano ad andare male, è difficile e complicato addivenire a una inversione di tendenza. A volte ci si mette la buona sorte che ti volta le spalle; qualche altra volta è l'errore di un singolo che ti condiziona e ti condanna; un'altra volta ancora - come pare sia successo a Chieti - incontri sulla tua strada un portiere che para di tutto, anche i tiri considerati imparabili. E allora che fai? Puoi sempre parlare di sfortuna o di presunti meriti calpestati? E' inutile imprecare. La vita insegna che è l'essere umano ad essere arbitro del proprio destino. Ci può essere sfortuna in qualche occasione, ma se hai gli attributi, se hai le qualità giuste, se sei forte, alla fine, riesci sempre ad imporre i tuoi diritti. Se poi diciamo altre cose, se vogliamo trovare sempre i pannicelli caldi, se troviamo sempre una giustificazione, se vogliamo sempre e solo parlare di sfortuna, allora siamo proprio fuori strada. So che più di un tifoso ha quasi del tutto abdicato al suo ruolo istituzionale proprio a causa di risultati altalenanti con tendenza più verso il basso; risultati che - in tutta sincerità - continuano a sconfessare domenica dopo domenica le ottimistiche e fiduciose dichiarazioni dello staff tecnico e societario. Ma altrettanto sinceramente credo che non sia il momento di abbandonare le armi, metaforicamente parlando. In ossequio alla matematica che difficilmente dice bugie perché è una delle poche scienze esatte, credo che abbiamo ancora qualche carta da giocare. Giochiamocela. Guai nella vita a non credere di poter raggiungere un determinato traguardo; che poi ci siano delle riserve, è anche comprensibile e umano. Ma resto dell'avviso che ci si debba arrendere solo quando si è spalle al muro. Al momento, con tutte le crisi che ci attanagliano sia come squadra che come appassionati, con tutte le comprensibili delusioni che quest'anno hanno accompagnato il nostro cammino, con tutte le recriminazioni per quello che poteva essere e non è stato, dobbiamo ancora essere presenti. Presenti e possibilmente vincenti, parafrasando una cara e vecchia pubblicità del Totip.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com
26.3.12
A Chieti brilla solo la stella di Giglio.
Ultimamente aveva avuto poco spazio, eppure invece di fare polemica ha
aspettato in silenzio il proprio turno. Ci riferiamo al centrocampista,
classe '92, Salvatore Giglio il cui ingresso ieri
contro il Chieti ha conferito vivacità e brillantezza ad una Paganese
sino ad allora abulica. Il talento brindisino ha pure sfiorato il gol
del pareggio nel finale a testimonianza di un impatto decisivo
sull'incontro e potrebbe rivelarsi un'arma preziosa per gli
azzurrostellati nella volata per centrare i Playoff.
Nicolo Schira per Tuttolegapro
Nicolo Schira per Tuttolegapro
Il girone B ai raggi X.
La trentacinquesima giornata di campionato, che ha visto la capolista Perugia riposare, racconta di un campionato che si profila al cardiopalma per decidere le squadre che saranno matematicamente promosse in Prima Divisione e quelle che parteciperanno alle griglie Play Off e Play Out considerato, ormai, quasi spacciato il Celano. Ci son voluti 12' al Catanzaro per far capire alla Vibonese che il derby delle Calabrie si sarebbe concluso in favore dei giallorossi di Ciccio Cozza che sornioni raggiungono la vetta della graduatoria, con pieno merito, aggiungiamo noi. Di Sirignano e del sempreverde Masini le reti che hanno sancito la gara. Non molla alle spalle delle battistrada Perugia e Catanzaro nemmeno il Lamezia che grazie a Mancosu batte un coriaceo Aprilia che così abbandona mestamente le speranze di aggancio al treno play off. Si fa minaccioso in zona play off anche il Gavorrano che con una doppietta del bomber Fioretti giunto a quota 27 reti e con Pucciarelli, liquidano la pratica Giulianova. Si ferma, invece, L'Aquila di mister Ianni che non va oltre uno scialbo zero a zero in casa del Melfi. Sandomenico e Mascolo fanno tornare alla vittoria l'Arzanese di Fabiano che dopo alcune settimane di appannamento, conquista tre punti che le consentono di partecipare di diritto al prossimo campionato professionistico. Alla Neapolis non basta un rigore di Carotenuto per battere un coriaceo Milazzo. I mamertini con tanta grinta e volontà conquistano un prezioso punticino e muovono lentamente la loro classifica. Di Fiore nel finale di partita il gol del pareggio. 1 a 1 anche per Ebolitana - Aversa Normanna e Fondi - Fano. Al Dirceu durante la gara anche un brutto episodio di violenza da parte degli ultras eburini nei confronti di un dirigente. A Fondi, invece, la cura Capuano fa sentire i propri effetti. Un rigore contestatissimo dai laziali consente ai romagnoli di pareggiare l'iniziale vantaggio di Konate nella prima frazione di gioco. Una tripletta di Caira ed un gol di Conte, mandano ko il Celano a Isola del Liri. I frusinati trascinati dal loro bomber non trovano ostacoli sulla loro strada da parte di un Celano ormai già condannato all'inferno dei dilettanti. Di Croce, il gol della bandiera per gli abruzzesi. E, chiudiamo con la sconfitta della Paganese a Chieti in uno scontro diretto per un posto ai play off. Priva del suo capitano Fusco, la squadra di Palumbo palesa i soliti limiti difensivi evidenziati durante le ultime gare di campionato. Complice anche la giornata no del pipelet azzurrostellato Robertiello, gli azzurri, solo nella ripresa, dopo un primo tempo in cui nulla hanno fatto per contrastare i teatini di Paolucci, hanno cercato di raddrizzare la gara e c'è voluta tutta la bravura di Feola, estremo del Chieti per evitare il pari degli uomini di Palumbo. Del Pinto e Alessandro i gol per i neroverdi, del difensore Pepe il gol della bandiera. Domenica si riposa, poi nel turno infrasettimanale, la visita del Campobasso. Unica nota stonata, l'infortunio a Tricarico. Per il centrocampista, forse, un lungo stop.
Carmine Torino per paganese.it
Carmine Torino per paganese.it
25.3.12
La Paganese cade all'Angelini di Chieti.
Cade al
"Guido Angelini" la
Paganese nello scontro play-off di giornata che la vedeva opposta al
Chieti. A costar caro agli azzurrostellati la seconda metà della prima frazione di gioco quando subiscono l'uno-due firmato da
Del Pinto e
Alessandro. Nella ripresa è monologo azzurrostellato che sbatte, però, numerose volte sull'estremo difensore
Feola. Il gol di
Enrico Pepe giunge a due minuti dal triplice fischio, troppo tardi per la rimonta
Il tecnico
Palumbo per la sfida in
Abruzzo rispolvera il 4-2-3-1 affidandosi a
Dino Fava come terminale offensivo supportato alle sue spalle dal trio
Scarpa,
Fabio Orlando,
Galizia. Parte, invece, dalla panchina
Luca Orlando. Le maggiori novità riguardano il pacchetto arretrato con l'inserimento di
Robertiello tra i pali,
Agresta sulla corsia mancina e
Pastore al centro che sostituisce lo squalificato
Fusco.
Parte forte il
Chieti ma è la
Paganese a rendersi subito pericolosa: improvviso break all'ottavo di
Tricarico che manda la sfera di poco a lato. Due minuti giunge la risposta neroverde:
Fiore va via e mette al centro per
Sabbatini, anticipato da
Robertiello in uscita. Al 13' ancora
Paganese in attacco: ci prova
Scarpa dal limite ma la conclusione dell'esterno termina di pochissimo alla destra di
Feola. Risponde colpo su colpo il
Chieti tre minuti dopo con
Berardino che manda alto sulla traversa. Al 24' ancora
Paganese:
Scarpa orchestra un pregievole contropiede, palla per
Fabio Orlando che manda, però, alto. Tre minuti dopo e il
Chieti passa in vantaggio: angolo battuto da
Sabbatini che trova l'incornata sul primo palo
Alessandro. E' provvidenziale la respinta di
Robertiello sulla quale, però, si avventa
Del Pinto che di testa sigla il vantaggio. La
Paganese accusa il colpo e capitola al 42':
Robertiello sbaglia il disimpegno offrendo la sfera a
Sabbatini. Il calciatore nerverde appoggia per
Alessandro che trafigge l'estremo difensore azzurrostellato.
La ripresa si apre con il
Chieti ancora in avanti che sfiora il gol al sesto e all'ottavo rispettivamente con
Alessandro e
Fiore ma
Robertiello in entrambe le circostanze è attento. Dopodichè è monologo azzurrostellato. Al 14'
Fabio Orlando serve
Galizia che di testa manda la sfera di poco a lato. Sette minuti dopo
Palumbo getta nella mischia anche
Giglio e Luca Orlando tentando di dare maggior peso offensivo al'attacco. Al 28'
Scarpa tenta di bissare la prodezza su punizione di sette giorni fa con l'
Ebolitana ma la sfera termina alta. Nell'ultimo quarto di gara sale in cattedra
Feola, estremo difensore neroverde, che nega la rimonta agli azzurrostellati: al 31' vola a deviare un colpo di testa di
Dino Fava, quattro minuti respinge una conclusione di
Luca Orlando prima di compiere un intervento superlativo al 41' su una conclusione dal limite di
Giglio. Tre minuti dopo
Luca Orlando ha sui piedi
l'occasione per accorciare le distanze ma da pochi passi non inquadra lo
specchio della porta. Il gol giunge soltanto a due minuti dal termine
sugli sviluppi di un calcio d'angolo con l'incornata vincente di
Pepe. Troppo tardi per la rimonta! Termina così con la vittoria degli abruzzesi che scavalcano in classifica la
Paganese. Si rifà sotto anche il
Gavorrano, distante soltanto un punto.
www.paganesecalcio.com
Paganese sconfitta nello scontro diretto a Chieti.
Lo scontro diretto fra Chieti e Paganese termina 2-1 per gli
abruzzesi. I neroverdi hanno concluso la prima frazione di gioco sul 2-0
e nel secondo tempo si sono difesi dall'assedio della
Paganese, che ha portato solo al gol di Pepe.
4-2-3-1 il modulo scelto da entrambi gli allenatori. Il Chieti si presenta con la formazione prevista alla vigilia. Nella Paganese Fava vince il ballottaggio con L. Orlando. Al 9' tentativo di Tricarico dal limite, palla alta. Al 13' tiro, ancora dal limite dell'area, di Scarpa, la sfera termina poco distante dal palo. Al 15' è Berardino, servito da Sabbatini, ad andare al tiro, che non impensierisce Robertiello. La Paganese si rende pericolosa in contropiede. Su un cambio di fronte, F. Orlando, servito da Scarpa, non centra di poco la porta. Al 27' Chieti in vantaggio. Corner di Sabbatini, palla ad Alessandro che di testa trova sulla sua strada Robertiello. Sulla respinta dell'ex estremo difensore del Giulianova, però, si fa trovare pronto Del Pinto che non sbaglia. Al 40' Tricarico, che già nei minuti precedenti zoppicava, è costretto ad uscire. Al suo posto De Martino. Subito dopo il cambio, arriva il 2-0. Rinvio errato di Robertiello, Sabbatini serve Alessandro che non perdona. Il primo tempo, dunque, si conclude 2-0.
La seconda frazione di gioco comincia con gli stessi effettivi che avevano terminato la prima. Al 51' Robertiello è bravo a respingere la conclusione di Alessandro. Due minuti dopo Fiore, lanciato da Sabbatini, trova la risposta di Robertiello. La Paganese, però, riprende vigore. Gli azzurrostellati sono costantemente nella metà campo avversaria. Al 59' cross di Scarpa, Galizia di testa non centra il bersaglio. Palumbo inserisce Luca Orlando per Fabio Orlando e Giglio per Nigro. Al 72' Scarpa ci prova su punizione, palla di poco a lato. Al 76' Feola compie un miracolo, volando sul tiro di Fava diretto all'incrocio dei pali. Quattro minuti dopo ancora Feola respinge una conclusione di L. Orlando. All'85' esce il Chieti, ma il colpo di testa di Anastasi è impreciso. Un minuto dopo altro miracolo di Feola, questa volta su Giglio. Il giovane centrocampista azzurrostellato al 90' non approfitta di un errore del portiere neroverde. Al 91' la Paganese accorcia le distanze. Sugli sviluppi di un corner, svetta Pepe che batte il numero 1 degli abruzzesi. E' l'ultimo sussulto della partita.
Tabellino.
Chieti (4-2-3-1): Feola; Bigoni, Migliorini, Serpico, Malerba (dal 57' Di Noia); Amadio, Del Pinto; Fiore, Sabbatini, Berardino (dal 66' Cardinali); Alessandro (dal 77' Anastasi). All: Paolucci.
Paganese (4-2-3-1): Robertiello; Balzano, Pastore, Pepe, Agresta; Tricarico (dal 40' De Martino), Nigro (dal 66' Giglio); Galizia, F. Orlando (dal 66' L. Orlando), Scarpa; Fava. All: Palumbo.
Arbitro: De Benedectis di Bari.
Assistenti: Quitadamo di Modena e Di Salvo di Barletta.
Marcatori: 27' Del Pinto (C), 42' Alessandro (C), 91' Pepe (P).
Ammoniti: Fiore (C), Feola (C), De Martino (P).
Adelmo Pagliuca per Tuttalac
4-2-3-1 il modulo scelto da entrambi gli allenatori. Il Chieti si presenta con la formazione prevista alla vigilia. Nella Paganese Fava vince il ballottaggio con L. Orlando. Al 9' tentativo di Tricarico dal limite, palla alta. Al 13' tiro, ancora dal limite dell'area, di Scarpa, la sfera termina poco distante dal palo. Al 15' è Berardino, servito da Sabbatini, ad andare al tiro, che non impensierisce Robertiello. La Paganese si rende pericolosa in contropiede. Su un cambio di fronte, F. Orlando, servito da Scarpa, non centra di poco la porta. Al 27' Chieti in vantaggio. Corner di Sabbatini, palla ad Alessandro che di testa trova sulla sua strada Robertiello. Sulla respinta dell'ex estremo difensore del Giulianova, però, si fa trovare pronto Del Pinto che non sbaglia. Al 40' Tricarico, che già nei minuti precedenti zoppicava, è costretto ad uscire. Al suo posto De Martino. Subito dopo il cambio, arriva il 2-0. Rinvio errato di Robertiello, Sabbatini serve Alessandro che non perdona. Il primo tempo, dunque, si conclude 2-0.
La seconda frazione di gioco comincia con gli stessi effettivi che avevano terminato la prima. Al 51' Robertiello è bravo a respingere la conclusione di Alessandro. Due minuti dopo Fiore, lanciato da Sabbatini, trova la risposta di Robertiello. La Paganese, però, riprende vigore. Gli azzurrostellati sono costantemente nella metà campo avversaria. Al 59' cross di Scarpa, Galizia di testa non centra il bersaglio. Palumbo inserisce Luca Orlando per Fabio Orlando e Giglio per Nigro. Al 72' Scarpa ci prova su punizione, palla di poco a lato. Al 76' Feola compie un miracolo, volando sul tiro di Fava diretto all'incrocio dei pali. Quattro minuti dopo ancora Feola respinge una conclusione di L. Orlando. All'85' esce il Chieti, ma il colpo di testa di Anastasi è impreciso. Un minuto dopo altro miracolo di Feola, questa volta su Giglio. Il giovane centrocampista azzurrostellato al 90' non approfitta di un errore del portiere neroverde. Al 91' la Paganese accorcia le distanze. Sugli sviluppi di un corner, svetta Pepe che batte il numero 1 degli abruzzesi. E' l'ultimo sussulto della partita.
Tabellino.
Chieti (4-2-3-1): Feola; Bigoni, Migliorini, Serpico, Malerba (dal 57' Di Noia); Amadio, Del Pinto; Fiore, Sabbatini, Berardino (dal 66' Cardinali); Alessandro (dal 77' Anastasi). All: Paolucci.
Paganese (4-2-3-1): Robertiello; Balzano, Pastore, Pepe, Agresta; Tricarico (dal 40' De Martino), Nigro (dal 66' Giglio); Galizia, F. Orlando (dal 66' L. Orlando), Scarpa; Fava. All: Palumbo.
Arbitro: De Benedectis di Bari.
Assistenti: Quitadamo di Modena e Di Salvo di Barletta.
Marcatori: 27' Del Pinto (C), 42' Alessandro (C), 91' Pepe (P).
Ammoniti: Fiore (C), Feola (C), De Martino (P).
Adelmo Pagliuca per Tuttalac
Paganese, oltre al danno la beffa.
Subire una sconfitta già è una cosa pesante da digerire ma poi, quando oltre al danno c’è la beffa, la situazione diventa ancora più insostenibile. La Paganese, oggi pomeriggio in trasferta all’Angelini, oltre all’aver subito una pesante sconfitta per 2 a 1, è stata sorpassata in classifica proprio dal Chieti che ha strappato agli azzurrostellati il quinto posto. Non ci voleva proprio questo passo falso della Paganese anche perché il Gavorrano, strappando tre importanti punti al Giulianova, si è portato ad una sola lunghezza dagli uomini di Palumbo che al momento rischiano davvero di buttare all’aria un’intera stagione che era partita bene ma che ora si sta concludendo nel peggiore dei modi. Per la Paganese Palumbo ha schierato in campo Robertiello, Balzano, Agresta, Tricarico, Pastore, Pepe, Galizia, Nigro, Fabio Orlando, Fava e Scarpa mentre per il Chieti sono scesi sul terreno di gioco Feola, Bigoni, Malerba, Amadio, Migliorini, Serpico, Fiore, Del Pinto, Alessandro, Sabbatini e Berardino. Al cospetto di circa 1500 spettatori, sono partiti meglio gli ospiti che si sono resi pericolosi al 9’ con Tricarico e al 14’ con Scarpa. Dopo il tentativo di rete da parte di Berardino, la gara per gli azzurrostellati si è compromessa definitivamente nella seconda metà della prima frazione di gioco quando il Chieti ha segnato i due goal che hanno deciso le sorti del match: la partita si è sbloccata al 26’ con Del Pinto che ha infilato la sfera in rete sulla respinta del portiere Robertiello e poi, quasi allo scadere del primo tempo, è arrivato anche il 2-0 con Alessandro che non ha sbagliato il tap-in vincente approfittando dell’errore dell’estremo difensore ospite. Gli azzurrostellati si sono svegliati nella ripresa e hanno sfiorato il goal che avrebbe riaperto il match prima al 76’ con Fava e poi all’85’ con Giglio ma in entrambe le occasioni uno straordinario Feola ha protetto la porta in modo impeccabile. Durante i minuti di recupero però la Paganese ha riaperto la gara grazie al goal di Pepe ma purtroppo il tempo per poter riuscire ad agguantare almeno il pareggio era davvero troppo poco. Dopo i 5’ di recupero l’arbitro ha mandato tutti negli spogliatoi. Non poteva giungere in un momento migliore la sosta per gli uomini di Palumbo che, prima della prossima gara di mercoledì 4 Aprile, avranno modi di riflettere sugli errori commessi per cercare di capire in che modo poter agguantare i playoff.
paganinotizie.it
paganinotizie.it
Paganese beffata, i teatini vicono 2-1.
CHIETI – Alessandro crea e Feola salva, i neroverdi sospinti dai 2000 fedelissimi dell’Angelini salgono al 5 posto solitario, scavalcando proprio il forte undici campano.
Chieti cinico, che con il gol del talentuoso argentino e le
formidabili parate del suo portierone continua la cavalcata
inarrestabile verso un inatteso, ma a questo punto sempre più meritato,
piazzamento play off. Risultato ipotecato già nella prima frazione di
gara con le reti di Del Pinto, abile a ribattere in porta la respinta dell estremo difensore ospite, e Alessandro, in gol anche oggi, scaltro dopo uno svarione difensivo a punire i campani.
In avvio di secondo tempo Chieti sciupone con uno spento Berardino
che spreca il gol del 3 a 0. Dal possibile tris per i neroverdi, la
partita cambia con la crescita costante della Paganese. Gli ultimi venti
minuti sono di autentica sofferenza per i teatini che, stanchi e in
affanno, subiscono nella propria metà campo gli attacchi della squadra
campana, alla disperata ricerca del gol. La compagine, allenata dal
bravo Palumbo, alza il proprio baricentro rendendosi piu volte
pericolosa dalla parti di Feola, oggi in versione Buffon. L’estremo
difensore abruzzese dopo aver neutralizzato da campione diverse
occasioni degli ospiti, capitola nei minuti di recupero dopo una forte
conclusione ravvicinta. Gol che non cambia, però, il risultato.
Con questa sofferta ma legittima vittoria i ragazzi di Paolucci
ringraziano i tifosi festeggiando insieme a loro sotto la curva Volpi.
Chieti: Feola Bigoni Malerba (10′ st Di Noia )
Amadio Migliorini Serpico Fiore Del Pinto Alessandro (32′ st
Anastasi ) Sabbatini Berardino(21′ st Cardinali ) – All. Paolucci
Paganese: Robertiello Balzano Agresta Tricarico
(40′ pt De Martino ) Pastore Pepe Galizia Nigro (20′ st Orlando L.)
Orlando F. (20′ st Giglio ) Fava Scarpa - All. Palumbo
Arbitro: De Benedectis di Bari
Rete: 27′ pt Del Pinto, 41′ pt Alessandro, 48′ st Pepe
Note: spettatori circa 2000 Angoli 7-2 per la Paganese. Ammoniti Del Pinto, De Martino
RISULTATI DELLA 35ª GIORNATA
Vigor Lamezia-Aprilia 1-0, Ebolitana-Aversa 1-1,
Arzanese-Campobasso 2-0, Vibonese-Catanzaro 0-1, Isola Liri-Celano 4-1,
Fondi-Fano 1-1, Gavorrano-Giulianova 3-0, Melfi-L’Aquila 0-0,
Neapolis-Milazzo 1-1, Chieti-Paganese 2-1
CLASSIFICA SECONDA DIVISIONE GIRONE B
Catanzaro 70; Vigor Lamezia, Perugia 69; L’Aquila* 60; Chieti 55;
Paganese* 54; Gavorrano* 53; Aprilia, Arzanese 46; Fano 41; Aversa 40;
Fondi 39; Giulianova* 37; Campobasso 36; Milazzo* 35; Neapolis* 33;
Isola Liri, Vibonese 31; Melfi 30; Ebolitana 27; Celano* 22
*una gara in più
www.il-cittadino.it
Il Chieti batte 2-1 la Paganese e sale al quinto posto.
Continua la marcia trionfale del Chieti che all'Angelini oggi batte 2-1 la Paganese, diretta concorrente per un posto nei playoff.
Mister Paolucci manda in campo questo undici: Feola a difesa dei pali, Bigoni, Malerba, Amadio, Migliorini, Serpico, Fiore, Del Pinto, Alessandro, Sabbatini e Berardino. Nella prima frazione i campani mettono più volte in apprensione la difesa neroverde senza mai creare però grandissimi pericoli all'estremo difensore di casa.
Al 27' arriva la rete del vantaggio di Del Pinto che fa esplodere di gioia i 1.500 presenti sugli spalti, la chiave tattica salta e la Paganese prova a fare la partita, ma nel finale di tempo il Chieti trova la rete del raddoppio con Alessandro, abile a sfruttare il regalo della difesa ospite.
Nella ripresa è continuo il pressing della Paganese, un paio di interventi importanti di Feola mantengono il Chieti sul 2-0, doppio vantaggio che crolla all'ultimo respiro quando su azione di calcio d'angolo Pepe insacca il gol del definitivo 2-1.
Partita sofferta ma vittoria di inestimabile valore, presa la quinta posizione con Paganese e Gavorrano, oggi vincente per 3-0 sul Giulianova, a rincorrere.
www.tifochieti.com
Mister Paolucci manda in campo questo undici: Feola a difesa dei pali, Bigoni, Malerba, Amadio, Migliorini, Serpico, Fiore, Del Pinto, Alessandro, Sabbatini e Berardino. Nella prima frazione i campani mettono più volte in apprensione la difesa neroverde senza mai creare però grandissimi pericoli all'estremo difensore di casa.
Al 27' arriva la rete del vantaggio di Del Pinto che fa esplodere di gioia i 1.500 presenti sugli spalti, la chiave tattica salta e la Paganese prova a fare la partita, ma nel finale di tempo il Chieti trova la rete del raddoppio con Alessandro, abile a sfruttare il regalo della difesa ospite.
Nella ripresa è continuo il pressing della Paganese, un paio di interventi importanti di Feola mantengono il Chieti sul 2-0, doppio vantaggio che crolla all'ultimo respiro quando su azione di calcio d'angolo Pepe insacca il gol del definitivo 2-1.
Partita sofferta ma vittoria di inestimabile valore, presa la quinta posizione con Paganese e Gavorrano, oggi vincente per 3-0 sul Giulianova, a rincorrere.
www.tifochieti.com
Chieti-Paganese 2-1: i neroverdi mettono la freccia e completano il sorpasso.
Il Chieti non sbaglia un colpo. I neroverdi centrano il sorpasso
sulla Paganese e ora volano in quinta posizione a quota 55 punti,
proprio uno in più dei campani che si fanno raggiungere anche dal
Gavorrano. Per il Chieti, ora, i play-off sono un obiettivo sempre più
concreto.
La partita. Paolucci sceglie di affidarsi alla formazione annunciata alla vigilia. Conferma per Serpico in difesa, mentre in avanti spazio al trio-fantasia Berardino-Sabbatini-Fiore a sostegno dell'unica punta Alessandro. Palumbo rinuncia a Luca Orlando dal primo minuto, ma c'è il capitano Fava a comandare l'attacco azzurrostellato.
Partono subito forte i teatini: dopo due minuti viene annullato un gol ai padroni di casa, ma l'azione era evidentemente viziata da un tocco di mano. Fiore e Berardino sono i più vivaci e nel primo quarto d'ora provano a mettere in seria difficoltà la retroguardia campana. Tuttavia, il risultato si sblocca solamente al 27':Da azione d'angolo, colpo di testa di Alessandro, Robertiello si supera, da due passi Del Pinto deposita in rete per il gol dell'1-0. Al 40'Tricarico accusa un dolore ed è costretto a lasciare il posto a De Martino. Non passa neanche un minuto dal cambio ospite che la retroguardia campana regala a Sabbatini la possibilità di servire ad Alessandro l'assist che vale il gol dell'argentino. E'2-0.
Nella ripresa le cose non cambiano: gli uomini di Paolucci sono più bravi a gestire il pallone e a mettere in difficoltà la squadra avversaria. I neroverdi sembrano essere più freschi dal punto di vista fisico non fanno fatica a giocare con il cronometro. Al 20' della ripresa Paulmbo prova il doppio cambio Dentro Luca Orlando e Giglio per Fabio Orlando e Nigro; Paolucci gli risponde inserendo Cardinali al posto di Berardino. Al minuto numero 43 Orlando ha la palla per provare a riaprire la partita, ma è clamoroso l'errore del giocatore della Paganese con Feola battuto. In pieno recupero accorciano gli ospiti: colpo di testa di Pepe e Feola non può nulla. Ma non c'è altro tempo. Chieti batte Paganese 2 - 1 e il sorpasso in classifica è cosa fatta.
CHIETI-PAGANESE 2-1
CHIETI: Feola, Bigoni, Malerba (11'st Di Noia), Amadio, Migliorini, Serpico, Fiore, Del Pinto, Alessandro (32'st Anastasi), Sabbatini, Berardino (21'st Cardinali). A disp. Perucchini, Giallorto, Pedrocchi, Gammone. All. Paolucci
PAGANESE: Robertiello, Balzano, Agresta, Tricarico (40'pt De Martino), Pastore, Pepe, Galizia, Nigro (21'st Giglio), Orlando F. (21'st Orlando L.), Fava, Scarpa. A disp. Stillo, Sicignano, Loiacono, Neglia. All. Palumbo.
ARBITRO: De Benedictis di Bari
RETI: 27' Del Pinto, 42' Alessandro, 93' Pepe.
NOTE: spettatori 1.500 circa. Ammoniti: Feola, Del Pinto, Nigro, De Martino. Angoli: 3-7. Recupero: pt 2', st 4'.
Daniele Polidoro - www.abruzzo24ore.tv
La partita. Paolucci sceglie di affidarsi alla formazione annunciata alla vigilia. Conferma per Serpico in difesa, mentre in avanti spazio al trio-fantasia Berardino-Sabbatini-Fiore a sostegno dell'unica punta Alessandro. Palumbo rinuncia a Luca Orlando dal primo minuto, ma c'è il capitano Fava a comandare l'attacco azzurrostellato.
Partono subito forte i teatini: dopo due minuti viene annullato un gol ai padroni di casa, ma l'azione era evidentemente viziata da un tocco di mano. Fiore e Berardino sono i più vivaci e nel primo quarto d'ora provano a mettere in seria difficoltà la retroguardia campana. Tuttavia, il risultato si sblocca solamente al 27':Da azione d'angolo, colpo di testa di Alessandro, Robertiello si supera, da due passi Del Pinto deposita in rete per il gol dell'1-0. Al 40'Tricarico accusa un dolore ed è costretto a lasciare il posto a De Martino. Non passa neanche un minuto dal cambio ospite che la retroguardia campana regala a Sabbatini la possibilità di servire ad Alessandro l'assist che vale il gol dell'argentino. E'2-0.
Nella ripresa le cose non cambiano: gli uomini di Paolucci sono più bravi a gestire il pallone e a mettere in difficoltà la squadra avversaria. I neroverdi sembrano essere più freschi dal punto di vista fisico non fanno fatica a giocare con il cronometro. Al 20' della ripresa Paulmbo prova il doppio cambio Dentro Luca Orlando e Giglio per Fabio Orlando e Nigro; Paolucci gli risponde inserendo Cardinali al posto di Berardino. Al minuto numero 43 Orlando ha la palla per provare a riaprire la partita, ma è clamoroso l'errore del giocatore della Paganese con Feola battuto. In pieno recupero accorciano gli ospiti: colpo di testa di Pepe e Feola non può nulla. Ma non c'è altro tempo. Chieti batte Paganese 2 - 1 e il sorpasso in classifica è cosa fatta.
CHIETI-PAGANESE 2-1
CHIETI: Feola, Bigoni, Malerba (11'st Di Noia), Amadio, Migliorini, Serpico, Fiore, Del Pinto, Alessandro (32'st Anastasi), Sabbatini, Berardino (21'st Cardinali). A disp. Perucchini, Giallorto, Pedrocchi, Gammone. All. Paolucci
PAGANESE: Robertiello, Balzano, Agresta, Tricarico (40'pt De Martino), Pastore, Pepe, Galizia, Nigro (21'st Giglio), Orlando F. (21'st Orlando L.), Fava, Scarpa. A disp. Stillo, Sicignano, Loiacono, Neglia. All. Palumbo.
ARBITRO: De Benedictis di Bari
RETI: 27' Del Pinto, 42' Alessandro, 93' Pepe.
NOTE: spettatori 1.500 circa. Ammoniti: Feola, Del Pinto, Nigro, De Martino. Angoli: 3-7. Recupero: pt 2', st 4'.
Daniele Polidoro - www.abruzzo24ore.tv
Chieti-Paganese 2-1: playoff a rischio.
Delusione, delusione, delusione.
E con la vittoria del Gavorrano, adesso i playoff sono veramente a rischio!
A stanotte per gli aggiornamenti.
E con la vittoria del Gavorrano, adesso i playoff sono veramente a rischio!
A stanotte per gli aggiornamenti.
24.3.12
Chieti-Paganese: così in campo.
Out per squalifica capitan Fusco, mister Palumbo torna ad affidarsi al 4-2-3-1 che vedrà il ritorno tra i pali di Robertiello. Ad affiancare Pepe al centro della difesa sarà Pastore con Balzano ed Agresta ad agire sulle corsie laterali.
In mediana il duo composto da Nigro e Tricarico mentre Galizia, Fabio Orlando e Scarpa supporteranno Fava, in vantaggio su Luca Orlando. Il bomber azzurrostellato dovrebbe accomodarsi in panchina e trovare spazio nella ripresa.
Questo il probabile undici (4-2-3-1): Robertiello; Balzano, Pastore, Pepe, Agresta; Tricarico, Nigro; Galizia, Orlando Fabio, Scarpa; Fava. A disp.: Stillo, Loiacono, Sicignano, De Martino, Neglia, Giglio, Luca Orlando. All.: Palumbo.
paganese.it
Questo il probabile undici (4-2-3-1): Robertiello; Balzano, Pastore, Pepe, Agresta; Tricarico, Nigro; Galizia, Orlando Fabio, Scarpa; Fava. A disp.: Stillo, Loiacono, Sicignano, De Martino, Neglia, Giglio, Luca Orlando. All.: Palumbo.
paganese.it
La rivoluzione di Palumbo per lanciare la Paganese.
Il trainer azzurrostellato, a Chieti, pronto a varare una squadra inedita
“State tranquilli che io non mollo, e farò di tutto per portare questa squadra ai playoff”. Sono queste le parole con le quali si è congedato Palumbo al termine dell’amaro pareggio di domenica scorsa contro l’Ebolitana. Provare per credere, dunque, ma la sensazione è che il tecnico di Venosa, sempre franco e diretto in ogni suo intervento, non scherzasse affatto. E’ disposto a prendersi rischi, e a fare scelte coraggiose e anche un po’ forzate, l’esperto condottiero subentrato a Grassadonia in quel di gennaio, per cercare di consegnare la propria formazione, all’unico obiettivo rimastogli dopo i fasti di inizio stagione, ovvero i playoff.
Oltre allo spesso proposto valzer di portieri Stillo-Robertiello, molto condizionato dalla regola degli under e dai relativi incentivi che ne derivano dall’utilizzo di questi, domani andrà in scena una vera e propria rivoluzione in casa Paganese, per cercare continuità ed una nuova identità. Out Errico, che non è riuscito a convincere nell’ultima prestazione sfoderata contro gli eburini; gli prenderà il posto uno tra Agresta e Loiacono con quest’ultimo leggermente in vantaggio. Pepe ritornerà nel suo ruolo originale (centrale difensivo), per sostituire Fusco squalificato ed infortunato, con la coraggiosa scelta di dare nuovamente fiducia a De Martino dopo gli 8 minuti contro il Gavorrano. La notizia più sorprendente, però, riguarda il reparto offensivo: Luca Orlando, capocannoniere della squadra, che spesso ha risolto partite complicate con giocate determinanti, dovrebbe partire dalla panchina in favore di Fava e Neglia.
Sicuramente il giovane salernitano non è
sembrato in grande spolvero nell’ultima partita al “Torre”, ma
sicuramente ci vuole tanto coraggio per pensare ad una sua rinuncia. Sa
di giocarsi molto il mister della stella, consapevole però che la
fortuna aiuta gli audaci, e che la Paganese quest’anno ha un bel conto
in sospeso con la Dea bendata.
Stefano Masucci - resport.it
I convocati per Chieti-Paganese.
Seduta di rifinitura questo mattina per la formazione azzurrostellata in vista dell'importantissimo match in programma domani pomeriggio allo stadio "Guido Angelini" di Chieti contro la formazione neroverde. Unico assente il capitano Fusco, assente per squalifica. Ecco la lista completa:
PORTIERI: Robertiello, Stillo
DIFENSORI: Agresta, Balzano, Errico, Loiacono, Nigro, Pastore, Pepe, Sicignano;
CENTROCAMPISTI: De Martino, Giglio, Neglia, Orlando F., Scarpa, Tricarico
ATTACCANTI: Cognigni, Fava, Galizia, Orlando L.
UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO
PORTIERI: Robertiello, Stillo
DIFENSORI: Agresta, Balzano, Errico, Loiacono, Nigro, Pastore, Pepe, Sicignano;
CENTROCAMPISTI: De Martino, Giglio, Neglia, Orlando F., Scarpa, Tricarico
ATTACCANTI: Cognigni, Fava, Galizia, Orlando L.
UFFICIO STAMPA PAGANESE CALCIO
Chieti calcio, scontro play off all’ Angelini: arriva la Paganese.
CHIETI – Gara importante quella di domani, fondamentale in prospettiva spareggi.
La partita mette di fronte due formazioni, distanti in classifica
pochissimi punti, chiamate a centrare i rispettivi obiettivi di
giornata: i neroverdi vincere e consolidare i play- off; gli azzuro stellati conservare la loro posizione, insidiata proprio da Amadio e compagni.
Match difficile per tutte e due le squadre, prive di molti elementi fondamentali: abruzzesi senza gli squalificati La Carra e Pepe,
campani che non potranno contare sull esperto Fusco. La squadra di
Paolucci, sul prato verde di Santa Filomena, avrà l’occasione di un
clamoroso sorpasso proprio a scapito dei salernitani, fino ad alcune
settimane fa impensabile; puntando su corsa e gioco palla a terra, le
armi dei ragazzini terribili, vorranno bissare la vittoria dell andata
contro una formazione come quella campana, costruita per il salto di
categoria e che sta invece avendo numerose difficoltà proprio dal match
dell’andata contro i teatini. Una lenta e inesorabile flessione, che dal
primo posto di qualche mese fa, mette oggi seriamente a rischio la
disputa degli spareggi promozione.
Da rimarcare, ancora una volta, l’iniziativa società del presidente Walter Bellia,
decisa più che mai a vedere gli spalti dello stadio gremiti e colorati,
che ha sfornato altre due iniziative per i propri tifosi : dalla
partita contro la Paganese e per tutte le restanti gare casalinghe le donne avranno un ingresso gratuito;
per le scuole calcio del territorio invitate ad assistere alle partite
interne del Chieti, i genitori dei ragazzi che vorranno accompagnare i
propri figli allo stadio pagheranno un biglietto di tribuna laterale di
appena 5 euro.
La probabile formazione dei neroverdi:
Feola Bigoni Malerba Serpico Migliorini Amadio Del Pinto Fiore Berardino Sabatini Alessandro
All.Sig Paolucci.
Arbitrera’ la gara il sig Massimiliano De Benedictis della sezione di Bari (assistenti Quitadamo-Di Salvo).
Ricordiamo che la partita iniziera’ alle ore 15.00.
Nerio Petrocco - www.il-cittadino.it/
Chieti-Paganese, i neroverdi hanno il quinto posto nel mirino.
Il big-match della 35esima giornata del giorne B di Seconda Divisione si
gioca senza dubbio a Chieti. I neroverdi, in uno strepitoso stato di
forma, affronteranno all'"Angelini" la Paganese per quello che definire
"scontro play-off" è un eufemismo.
Infatti, a separare campani e abruzzesi ci sono solamente due punti: se gli uomini di Silvio Paolucci riuscissero a centrare la vittoria, scavalcherebbero proprio la Paganese issandosi in quinta posizione. La partita, dunque, sarà di quelle infuocate come siamo stati abituati a vedere dai teatini soprattutto nel girone di ritorno.
I numeri dicono Chieti: nelle ultime nove gare Pepe e compagni hanno perso una sola volta (a Melfi) e hanno collezionato ben 18 punti viaggiando a una media di 2 punti a partita. Discorso diverso per la squadra allenata da Giuseppe Palumbo che, nonostante abbia subito quattro sconfitte nel girone di ritorno (le stesse del Chieti), non può vantare la stessa media punti: infatti, gli azzurrostellati, che effettueranno il turno di riposo proprio dopo il match con i neroverdi, nelle ultime nove gare hanno ottenuto "solo" dieci punti. Non ci vuole un matematico per constatare che la media della Paganese sia di un punto inferiore a quella del Chieti.
Ecco perchè i neroverdi proveranno ad allungare la striscia postiva, nonostante le assenze di Pepe e Lacarra, entrambi squalificati. Per il resto il tecnico Paolucci avrà tutti a disposizione: la novità di formazione, dunque, è rappresentata dall'inserimento di Alessandro come prima punta, supportato da Sabbatini. Sulle fasce spazio a Fiore e Berardino, mentre in difesa confermato Serpico.
"Abbiamo preso coscienza della nostra forza"-questo il Paolucci-pensiero alla vigilia del match con la Paganese-"La squadra adesso sa dove può arrivare e sa come gestire determinate situazioni. La gara con l'Aprilia ne è stata la prova lampante: in dieci per più di un'ora e un quarto siamo riusciti addirittura a ribaltare lo svantaggio". Gli fa eco il d.g. Luciano Di Giampaolo: "Ormai non possiamo più nasconderci: i play-off sono lì a portata di mano e sarebbe un peccato sciupare un'occasione del genere. Penso che sia arrivato il momento per tentare il colpaccio e scavalcare anche la Paganese ma non dobbiamo farci sorprendere dalle loro individualità. Qualche nome? Scarpa, Fava e Orlando sono i pericoli numero uno".
Intanto, la società ha annunciato l'ennesima iniziativa per tornare a gremire gli spalti dello stadio Angelini in vista del rush finale di una stagione fin qui entusiasmante: a partire da domenica in occasione della partita Chieti-Paganese e per tutte le restanti gare casalinghe da qui al termine del campionato ingresso gratuito per le donne.
Un'altra iniziativa riguarda invece le scuole calcio del territorio, invitate ad assistere alle partite casalinghe del Chieti. I genitori dei ragazzi che vorranno accompagnare i propri figli allo stadio pagheranno un biglietto di tribuna laterale appena 5 euro.
Il fischio d'inizio, fissato alle ore 15.00, sarà dato da Massimiliano De Benedictis della sezione di Bari, coadiuvato dagli assistenti Quitadamo e Di Salvo.
PROBABILE FORMAZIONE CHIETI (4-2-3-1): Feola; Bigoni, Serpico, Migliorini, Malerba; Amadio, Del Pinto; Berardino, Sabbatini, Fiore; Alessandro. All.: Paolucci
Daniele Polidoro - www.abruzzo24ore.tv
Infatti, a separare campani e abruzzesi ci sono solamente due punti: se gli uomini di Silvio Paolucci riuscissero a centrare la vittoria, scavalcherebbero proprio la Paganese issandosi in quinta posizione. La partita, dunque, sarà di quelle infuocate come siamo stati abituati a vedere dai teatini soprattutto nel girone di ritorno.
I numeri dicono Chieti: nelle ultime nove gare Pepe e compagni hanno perso una sola volta (a Melfi) e hanno collezionato ben 18 punti viaggiando a una media di 2 punti a partita. Discorso diverso per la squadra allenata da Giuseppe Palumbo che, nonostante abbia subito quattro sconfitte nel girone di ritorno (le stesse del Chieti), non può vantare la stessa media punti: infatti, gli azzurrostellati, che effettueranno il turno di riposo proprio dopo il match con i neroverdi, nelle ultime nove gare hanno ottenuto "solo" dieci punti. Non ci vuole un matematico per constatare che la media della Paganese sia di un punto inferiore a quella del Chieti.
Ecco perchè i neroverdi proveranno ad allungare la striscia postiva, nonostante le assenze di Pepe e Lacarra, entrambi squalificati. Per il resto il tecnico Paolucci avrà tutti a disposizione: la novità di formazione, dunque, è rappresentata dall'inserimento di Alessandro come prima punta, supportato da Sabbatini. Sulle fasce spazio a Fiore e Berardino, mentre in difesa confermato Serpico.
"Abbiamo preso coscienza della nostra forza"-questo il Paolucci-pensiero alla vigilia del match con la Paganese-"La squadra adesso sa dove può arrivare e sa come gestire determinate situazioni. La gara con l'Aprilia ne è stata la prova lampante: in dieci per più di un'ora e un quarto siamo riusciti addirittura a ribaltare lo svantaggio". Gli fa eco il d.g. Luciano Di Giampaolo: "Ormai non possiamo più nasconderci: i play-off sono lì a portata di mano e sarebbe un peccato sciupare un'occasione del genere. Penso che sia arrivato il momento per tentare il colpaccio e scavalcare anche la Paganese ma non dobbiamo farci sorprendere dalle loro individualità. Qualche nome? Scarpa, Fava e Orlando sono i pericoli numero uno".
Intanto, la società ha annunciato l'ennesima iniziativa per tornare a gremire gli spalti dello stadio Angelini in vista del rush finale di una stagione fin qui entusiasmante: a partire da domenica in occasione della partita Chieti-Paganese e per tutte le restanti gare casalinghe da qui al termine del campionato ingresso gratuito per le donne.
Un'altra iniziativa riguarda invece le scuole calcio del territorio, invitate ad assistere alle partite casalinghe del Chieti. I genitori dei ragazzi che vorranno accompagnare i propri figli allo stadio pagheranno un biglietto di tribuna laterale appena 5 euro.
Il fischio d'inizio, fissato alle ore 15.00, sarà dato da Massimiliano De Benedictis della sezione di Bari, coadiuvato dagli assistenti Quitadamo e Di Salvo.
PROBABILE FORMAZIONE CHIETI (4-2-3-1): Feola; Bigoni, Serpico, Migliorini, Malerba; Amadio, Del Pinto; Berardino, Sabbatini, Fiore; Alessandro. All.: Paolucci
Daniele Polidoro - www.abruzzo24ore.tv
23.3.12
Clamoroso Paganese, bomber Orlando in panchina col Chieti.
Mister Palumbo prepara un'autentica rivoluzione che prevederà l'esclusione dell'attaccante
Una vera e propria rivoluzione, di uomini e di schema, è la notizia del giorno in casa Paganese. Nella partitella in famiglia a ranghi misti, le indicazioni giunte sono significative. Nel test match, infatti, (finito 4-4 con reti dei fratelli Orlando, Cognigni e Scarpa da una parte, doppio Fava, Galizia e Neglia da un’altra), Palumbo ha mischiato le carte, lasciando presagire diversi avvicendamenti dopo lo scialbo pareggio interno contro l’Ebolitana.
A cambiare sarà sicuramente il modulo, con la formazione “titolare” che è stata schierata secondo un 4-4-1-1 con Fava unico riferimento offensivo ed il giovane Neglia alle sue spalle. Scalpore quindi, per la decisione che dovrebbe spedire, sorprendentemente, il bomber Orlando in panchina. Scelta coraggiosa da parte del tecnico di Venosa, anche se, nell’ultima gara interna contro i cugini eburini, il giovane attaccante è sembrato affaticato e fuori forma, spesso in ritardo su diversi palloni e contrasti. Sarà riproposto invece Neglia, dopo un mese passato in naftalina: risale infatti alla partita con il Fondi, la sua ultima apparizione da titolare; dopo solo qualche spezzone di partita. Il trainer azzurrostellato, non vuole rischiare l’utilizzo dal primo minuto di Fabio Orlando, che solo ieri ha ripreso ad allenarsi a pieno regime col gruppo.
Conferma, invece dopo la buona
prestazione di domenica, per Fava. L’esperta punta è sembrata finalmente
in condizione, attivo su molti palloni, specie quelli aerei, andando in
diverse circostanze vicino ad una rete che ormai manca da troppo alla
squadra di Via Albanese. Cambi previsti anche nel pacchetto arretrato:
Robertiello dovrebbe ritrovare posto tra i pali ai danni di Stillo,
senza intaccare lo schieramento di calciatori under per via
dell’inserimento in formazione proprio di Neglia.
Al posto dello squalificato Fusco, da
centrale difensivo agirà Nigro, che lascerà il posto a centrocampo ad
uno tra Giglio e De Martino con l’ex Nazionale Under 21 in netto
vantaggio. Sull’out mancino, invece, sarà riproposto Loiacono che
sostituirà l’incerto Errico, autore dell’errore decisivo nell’ultimo
match al “Marcello Torre”.Stefano Masucci - resport.it
Paganese, trasferta problematica in casa del Chieti.
La Paganese si presenterà senza il suo capitano Luca Fusco all’importante match di Chieti. Allo stadio “Guido Angelini” il tecnico azzurrostellato Pino Palumbo dovrà fare a meno dell’esperto difensore centrale, appiedato dal Giudice Sportivo per somma di ammonizioni ed ancora ai box per un problema all’anca. Quella di Fusco sarà l’unica defezione per una Paganese che contro i teatini si gioca una buona fetta delle proprie chance di qualificazione ai play-off. In caso di exploit, gli azzurrostellati metterebbero a distanza di sicurezza proprio la compagine nero verde. Se però i liguorini dovessero incappare in una sconfitta la classifica si complicherebbe terribilmente.
A dispetto delle poche assenze, sono tanti i problemi di formazione per mister Palumbo. Il tecnico lucano sembra orientato ad arretrare il jolly Nigro nel ruolo di difensore per sostituire Fusco. Tuttavia a centrocampo le alternative non brulicano e i soli Giglio e De Martino non offrono le giuste garanzie. Il centrocampista campano parte favorito nel ballottaggio col più giovane collega e potrebbe esordire dal primo minuto. In alternativa ci sarebbe la prima da titolare per il classe ’91 Pastore. Se così fosse, Nigro sarebbe confermato nel ruolo di mediano.
Gianluca Pepe - CalcioNapoletano.it
Gianluca Pepe - CalcioNapoletano.it
Continuiamo a farci del male.
Cercare di stare dietro questa pazza Paganese è sempre materia più difficile, per dirigenti, tifosi e giornalisti. La quasi regolarità del girone d'andata è solo un flebile ricordo di una squadra che, non dimentichiamolo, aveva racimolato 40 punti e pian piano ha dilapidato un notevole patrimonio, di punti e certezze. Quelle stesse che vanno e vengono come l'effetto che fa un neon delle insegne pubblicitarie al di fuori di un negozio o meglio per rendere l'idea di un gambero, che fa un passo in avanti e due indietro. Ecco questo è quello che può rappresentare al meglio il momento della Paganese, alla continua ricerca di se stessa che una domenica t'illude e l'altra ti fa ripiombare a terra svegliandoti dal sonno e non tanto dal sogno. Da sempre in questa stagione avevo promosso e sponsorizzato il ravvicinarsi della gente allo stadio ma dopo la prestazione di domenica, non si possono biasimare quei tifosi che hanno abbandonato le scalee del Torre. I tifosi. che già quest'anno si son presi il classico anno sabbatico, non possono essere stimolati se offri prestazioni del genere. Quello che mi ha colpito domenica scorsa è stata il diverso modo d'interpretare la gara da parte delle due squadre: cuore, grinta e consapevolezza dei propri limiti, da parte dell'Ebolitana, che alla fine ha raggiunto con le proprie armi un meritato pareggio per come ha interpretato la gara. Dall'altra, la Paganese, che dopo aver trovato il gol con la splendida punizione di Scarpa, ha deciso che bastava quello per portarsi a casa i tre punti, senza lottare e compiacendosi del minimo vantaggio. Cari azzurri le partite si vincono con il cuore e l'errore di mentalità fatto con il Gavorrano, s'è ripetuto. Nel calcio come nella vita non c'è nulla di scontato, tutto si deve guadagnare e pensare che questa sia la strada per raggiungere i play-off comincio ad avere qualche dubbio. Ci siamo cullati con quelle due vittorie di Giulianova e con la Neapolis, frutto di episodi, più che di reale dimostrazione di superiorità nei confronti degli avversari, che ora ci dovranno far riflettere e riorganizzarci mentalmente per la delicata sfida di Chieti. In questo momento è una Paganese ancora che non è uscita dal suo viaggio introspettivo iniziato dopo le dimissioni di Grassadonia. Ancora alla ricerca di se stessa. Confidiamo ancora nelle doti dei famosi senatori per agguantare i play-off anche se, in questo momento, la differenza, tra la Paganese e le altre formazioni, non la stanno facendo loro ma l'aspetto mentale.
Rubrica La Paganese vista da...Nocera di Peppe Nocera per paganese.it
Rubrica La Paganese vista da...Nocera di Peppe Nocera per paganese.it
22.3.12
La difesa della Paganese è tutta da rifare.
Prosegue la preparazione della Paganese in vista dell’insidiosa trasferta al “Guido Angelini” di Chieti contro i neroverdi allenati da Silvio Paolucci. Mister Palumbo negli allenamenti settimanali al campo di Casola sta cercando di trovare tutte le soluzioni possibili per dare una svolta definiva al rendimento degli azzurrostellati, che negli ultimi tempi soffrono di una sindrome da gara casalinga, - la vittoria al “Torre” manca dalla gara contro il Fondi di metà Febbraio - che ha portato Scarpa e compagni a non avere più la certezza del posto play-off come sembrava qualche settimana fa.
Per la gara di domenica sarà fondamentale non perdere e cercare magari di coprirsi per poi punire il temibile undici teatino in contropiede. Proprio lontano dalle mura amiche la Paganese ha raccolto quei punti necessari a mantenere un leggero vantaggio sulle più vicine inseguitrici, fra cui c’è proprio l’undici neroverde che, dopo un periodo di appannamento che sembrava aver fatto perdere ogni speranza di disputa del post season, hanno ripreso a viaggiare a ritmi alti e approfittando del forte rallentamento delle squadre meglio posizionate in graduatoria, ha recuperato diversi punti portandosi a sole due lunghezze dalla Paganese, occupando l’ultimo posto utile per i play-off.
Domenica i teatini dovranno fare almeno del difensore Alfonso Pepe e dell’attaccante Giuseppe Lacarra, entrambi appiedati dal Giudice Sportivo per una giornata. Palumbo si vuole affidare per queste ultime fondamentali gare di campionato ai calciatori di maggior esperienza: l’assenza in Abruzzo di Luca Fusco creerà non pochi grattacapi al tecnico, che ancora non è sicuro se affidarsi al giovane Pastore, apparso ancora un po’ acerbo per la categoria, o trovare qualche nuova soluzione – come Loiacono o l’arretramento di Nigro con l’inserimento di uno fra Giglio e De Martino a centrocampo – che comunque porterebbero a delle modifiche nelle altre zone del campo, rompendo il buon equilibrio trovato nel corso delle ultime settimane.
Chi è chiamato a una grande prestazione è sicuramente Francesco Scarpa: il trequartista napoletano sembra aver ritrovato nelle ultime settimane la migliore condizione.
resport.it
Per la gara di domenica sarà fondamentale non perdere e cercare magari di coprirsi per poi punire il temibile undici teatino in contropiede. Proprio lontano dalle mura amiche la Paganese ha raccolto quei punti necessari a mantenere un leggero vantaggio sulle più vicine inseguitrici, fra cui c’è proprio l’undici neroverde che, dopo un periodo di appannamento che sembrava aver fatto perdere ogni speranza di disputa del post season, hanno ripreso a viaggiare a ritmi alti e approfittando del forte rallentamento delle squadre meglio posizionate in graduatoria, ha recuperato diversi punti portandosi a sole due lunghezze dalla Paganese, occupando l’ultimo posto utile per i play-off.
Domenica i teatini dovranno fare almeno del difensore Alfonso Pepe e dell’attaccante Giuseppe Lacarra, entrambi appiedati dal Giudice Sportivo per una giornata. Palumbo si vuole affidare per queste ultime fondamentali gare di campionato ai calciatori di maggior esperienza: l’assenza in Abruzzo di Luca Fusco creerà non pochi grattacapi al tecnico, che ancora non è sicuro se affidarsi al giovane Pastore, apparso ancora un po’ acerbo per la categoria, o trovare qualche nuova soluzione – come Loiacono o l’arretramento di Nigro con l’inserimento di uno fra Giglio e De Martino a centrocampo – che comunque porterebbero a delle modifiche nelle altre zone del campo, rompendo il buon equilibrio trovato nel corso delle ultime settimane.
Chi è chiamato a una grande prestazione è sicuramente Francesco Scarpa: il trequartista napoletano sembra aver ritrovato nelle ultime settimane la migliore condizione.
resport.it
Battisti, ds del Chieti:"Paganese? Sarà dura ma faremo una grande partita".
Alessando Battisti, d.s. neroverde, raggiunto telefonicamente da Abruzzo24Ore parla del pareggio con l'Aprilia e di come la corsa ai play off sia ancora aperta e veda il Chieti tra i protagonisti.
I neroverdi possono lamentarsi solo per l'eccessiva indisciplina che troppo spesso li contringe a giocare in inferiorià numerica. "Per fortuna abbiamo una rosa ampia e competitiva".
Domenica l'ennesimo scontro play off, questa volta contro la Paganese. Uno scoglio che, se superato abilmente, potrebbe lanciare definitivamente il Chieti nelle zone alte.
Intervista a cura di Matteo De Santis e Daniele Polidoro
I neroverdi possono lamentarsi solo per l'eccessiva indisciplina che troppo spesso li contringe a giocare in inferiorià numerica. "Per fortuna abbiamo una rosa ampia e competitiva".
Domenica l'ennesimo scontro play off, questa volta contro la Paganese. Uno scoglio che, se superato abilmente, potrebbe lanciare definitivamente il Chieti nelle zone alte.
Intervista a cura di Matteo De Santis e Daniele Polidoro
Il pareggio interno con l'Ebolitana lancia segnali allarmanti.
Il percorso, le prestazioni, i risultati, della Paganese offrono sempre numerosi spunti per commentare e valutare l'altalenante ed enigmatico campionato degli azzurro stellati. Due exploit esterni avrebbero potuto rappresentare un inversione di tendenza, un segnale di ritrovata continuità.
Puntuali sono arrivate le smentite, due risultati negativi in casa hanno vanificato la rincorsa ed il raggiungimento del pur minimo obbiettivo finale. Ma sono le prestazioni come quella di domenica contro l'Ebolitana che lasciano interdetti e lanciano segnali allarmanti.
Si attendevano certezze e conferme, sono emerse, invece, altre perplessità, qualcuna inattesa ed imprevedibile, che vanno a moltiplicare dubbi, interrogativi e paure. Si faceva affidamento sul recupero definitivo di Fava, sulla conferma del momento magico di Scarpa, sulla continuità realizzativa di Orlando, sulla ritrovata solidità difensiva, sul dinamismo e la generosità di Tricarico e Nigro, sulla costante insidiosità di Galizia.
Tutte certezze consolidate e da consolidare ma è bastata un'Ebolitana attenta, determinata, grintosa e compatta per far riaffiorare limiti, per far riapparire fantasmi ed interrogativi irrisolti. Troppa leggerezza e superficialità nel gestire il risultato, assenza di lucidità e manovra troppo prevedibile e monocorde.
Non è una novità più per nessuno, ormai, che la Paganese cerca continuamente ed ossessivamente i suoi due impareggiabili esterni offensivi, difficile per tutti, contenerli e limitarli, ma, se e quando ci riescono, la manovra offensiva azzurra diventa prevedibile ed involuta.
Non si può certamente pretendere che i due centrocampisti interditori supportino anche la fase creativa ma sarebbe auspicabile che almeno i due esterni difensivi partecipino con continuità alla fase di possesso cercando i tempi giusti per sovrapporsi, sfruttando le verticalizzazioni ed i movimenti a rientrare di Galizia e Scarpa.
Non essere lenti, prevedibili e ripetitivi è prerogativa di grande squadra. La Paganese ne ha le potenzialità ma sta evidenziando non solo limiti nelle iniziative offensive ma anche marcate deficienze difensive.
Domenica scorsa, ma anche nelle più recenti prestazioni, sono apparse, evidenti e penalizzanti, le difficoltà e le sofferenze difensive soprattutto sugli esterni. Il tutto è stato ed era stato sempre mascherato dalla puntuale prodezza del singolo ma da qualche gara tutto ciò sembra non essere più sufficiente a limitare il rischio di non raggiungere con tranquillità i play-off.
Sembrava fatta invece bisognerà ancora lottare ma con la voglia e la cattiveria agonistica che domenica scorsa hanno messo in campo i rivali eburini.
Bisognerà ritrovare l'umiltà dei forti, la determinazione, le motivazioni giuste per esaltare e far prevalere le indubbie qualità superiori. La prossima trasferta di Chieti è un appuntamento da non fallire, non sarà gara decisiva ma molto significativa dal punto di vista mentale.
La Paganese DEVE ritrovare convinzione, compattezza ed equilibrio, il carattere e la voglia di ritrovarsi, di tornare a credere nei suoi enormi valori potenziali e metterli in campo senza fermarsi ed arrendersi mai.
Solo cosi riuscirà a limitare un avversario vivo, pimpante, autoritario, insidioso e motivatissimo.
Gli ambiziosi abruzzesi sono a due punti di con una gara in meno, vorranno vincere sfruttando anche il calore ed il supporto del pubblico amico, l'"Angelini" ribollirà di entusiasmo per una squadra che, dopo un inizio incerto, li sta facendo sognare traguardi impensabili.
Il bravo Paolucci dovrà rinunciare all'apporto di due calciatori fondamentali: il centrale difensivo Pepe ed il possente terminale offensivo Lacarra, ma potrà fare affidamento su un gruppo compatto ed omogeneo dove non mancano giovani interessantissimi ed affidabili calciatori di categoria.
Fra i pali sta facendo benissimo Feola ('91) la coppia centrale difensiva sarà composta dai giovanissimi Malerba e Migliorini (entrambi '92) una coppia molto ben armonizzata e per niente inaffidabile. Certo al cospetto di calciatori come Orlando e Fava, qualche problema dovrebbero e potrebbero averlo...!
Gli esterni difensivi Bigoni e Serpico (due '90) completeranno un reparto che sembra troppo giovane ma ha già acquisito mestiere e convinzione. A centrocampo Amadio e Del Pinto assicurano qualità interditive e discreta creatività a supporto di un trio di fantasisti molto temibili, rapidi, veloci ed incisivi: il navigato Fiore, l'imprevedibile Alessandro, ed il mancino Berardino.
Terminale offensivo sarà l'interessante Anastasi ('90) che certamente non farà rimpiangere lo squalificato Lacarra più esperto ma molto meno mobile.
Squadra giovane, sulla carta non irresistibile ma le partite si giocano sul campo e non bastano solo esperienza e superiori potenzialità bisognerà arricchirle con la determinazione, la voglia di lottare, tanta rabbia agonistica, grande concentrazione, carattere e cuore.
Carlo Vitiello per paganese.it
Carlo Vitiello per paganese.it
21.3.12
Paganese, finalmente Scarpa.
Era stato acquistato per fare la differenza, eppure Francesco Scarpa quest'anno è andato a fasi alterne, esattamente come la Paganese,
a dimostrazione di quanto sia importante nell'economia del gioco degli
azzurrostellati il genio dell'esterno torrese. Scarpa è tornato nella
"sua" Pagani a distanza di tre anni, dopo aver conquistato una
promozione in C1 con Palumbo e una salvezza clamorosa con Miggiano
l'anno seguente. In questo campionato ha inizialmente avuto molte
difficoltà a trovare la condizione fisica ideale per non aver svolto il
ritiro estivo. Dopo il rigore sbagliato a Perugia in molti lo definivano
un calciatore finito. Niente di più falso: partita dopo partita, goccia
di sudore dopo goccia di sudore, il buon Francesco ha fatto capire a
tutti che le 50 presenze in Serie B e le 100 apparizioni nell'ex serie
C1 non sono frutte del caso ma di un talento che fa invidia a molti.
Dopo un inizio di 2012 da dimenticare, le prestazioni di Scarpa sono in netta risalita. La stupenda punizione segnata domenica scorsa nel derby con l'Ebolitana ha ridato fiducia ad un calciatore che quando è in forma difficilmente può essere fermato a questi livelli. Lo sa bene il tecnico azzurrostellato Pino Palumbo, che si aspetta proprio da Scarpa le giocate decisive per rimettere in carreggiata una Paganese che non riesce ad ottenere due risultati utili consecutivamente e che deve fare i conti con una rosa che non offre alternative adeguate agli uomini cardine.
I tifosi azzurrostellati si augurano che Scarpa e i vari Tricarico, Galizia e Fava tornino al più presto a fare la differenza, magari già dalla trasferta di Chieti di domenica prossima. Allo stadio "Angelini" sarà un vero e proprio scontro diretto per la zona play-off e la Paganese non può assolutamente permettersi di sbagliare. Mancherà per squalifica Luca Fusco, le cui condizioni fisiche sono da valutare dopo l'infortunio subìto in occasione del fallaccio di Corsino che è costato l'espulsione al calciatore eburino.
Gianluca Pepe - tuttolegapro.com
Dopo un inizio di 2012 da dimenticare, le prestazioni di Scarpa sono in netta risalita. La stupenda punizione segnata domenica scorsa nel derby con l'Ebolitana ha ridato fiducia ad un calciatore che quando è in forma difficilmente può essere fermato a questi livelli. Lo sa bene il tecnico azzurrostellato Pino Palumbo, che si aspetta proprio da Scarpa le giocate decisive per rimettere in carreggiata una Paganese che non riesce ad ottenere due risultati utili consecutivamente e che deve fare i conti con una rosa che non offre alternative adeguate agli uomini cardine.
I tifosi azzurrostellati si augurano che Scarpa e i vari Tricarico, Galizia e Fava tornino al più presto a fare la differenza, magari già dalla trasferta di Chieti di domenica prossima. Allo stadio "Angelini" sarà un vero e proprio scontro diretto per la zona play-off e la Paganese non può assolutamente permettersi di sbagliare. Mancherà per squalifica Luca Fusco, le cui condizioni fisiche sono da valutare dopo l'infortunio subìto in occasione del fallaccio di Corsino che è costato l'espulsione al calciatore eburino.
Gianluca Pepe - tuttolegapro.com
Paganese e stadio Marcello Torre: un binomio che non funziona come un tempo.
Paganese e stadio Marcello Torre: un binomio che non funziona come un tempo. Gli azzurrostellati nel girone di ritorno hanno vinto soltanto due delle sette sfide casalinghe, mostrando pecche inattese. La qualificazione play-off la Paganese se la sta costruendo con le partite esterne e non grazie al suo catino casalingo. Fusco e compagni hanno battuto tra le mura amiche solamente Milazzo e Fondi di misura in un girone di ritorno dove sono poi arrivati i pari con Perugia, L’Aquila ed Ebolitana e le sconfitte con Vigor Lamezia e Gavorrano. Praticamente simile il cammino esterno, nelle sei partite due vittorie, due pari e due sconfitte con Celano e Aprilia. Ma il ruolino esterno fa ben sperare perché la Paganese nelle ultime due sfide lontano dalla città di S.Alfonso ha sempre vinto con Giulianova e Neapolis. Buon segnale prima della super sfida di domenica con il Chieti che arriva prima della sosta per gli azzurri che il primo aprile sperano di non subire scherzi dai concorrenti che scenderanno regolarmente in campo. Prima della sosta di pasqua, quest’anno infatti si giocherà il mercoledì 4 aprile e non il sabato santo, la Paganese tornerà a giocare davanti al suo pubblico con il Campobasso e lì bisognerà ritrovare la vittoria al Torre. Particolarità: rispetto agli anni scorsi, quando quasi sempre la Paganese giocava in casa in occasione della festa per la Madonna del Carmelo, stavolta il giorno 15 aprile si giocherà ad Aversa. Mercoledì 4 aprile con il Campobasso.
Peppe Della Morte - paganinotizie.it
Peppe Della Morte - paganinotizie.it
Palumbo pensa a come ridisegnare la Paganese.
Sono ripresi nella giornata di ieri, gli
allenamenti per la Paganese, in vista del big match di Chieti. Due gli
obiettivi primari di mister Palumbo per preparare al meglio questa
sfida: dimenticare il passo falso nel derby con l’Ebolitana e trovare
quanto prima una soluzione all’assenza di Fusco. L’esperto difensore,
ha ricevuto proprio oggi lo stop di un turno dal Giudice Sportivo per
recidività di cartellini gialli. Lo stesso tecnico ha ammesso, domenica
in sala stampa, di avere diverse idee per la testa per sostituire il
capitano azzurrostellato. Una di queste potrebbe essere quella di
arretrare Giglio o De Martino, entrambi centrocampisti centrali, oppure
lanciare dal primo minuto il giovane Pastore, subentrato allo stesso
Fusco già nell’amaro derby del “Torre”.
Ha ammesso anche che sarà schierato chi sarà più in condizione, e quindi, proprio in questo senso, diventano fondamentali i prossimi giorni, per capire chi lavorerà meglio, soprattutto nella partitella infrasettimanale. Altro importante compito del trainer di Venosa, è far dimenticare ai suoi uomini lo scialbo pareggio interno, contro una formazione di certo non irresistibile e in una grave situazione di classifica, quale l’Ebolitana. Per sua stessa ammissione, i liguorini, nonostante la supremazia territoriale, hanno messo in atto una manovra troppo macchinosa, ed un possesso palla sterile, soprattutto dopo aver subito il gol del pareggio. La missione, sarà quella di confermare l’ottimo trend esterno mostrato nelle ultime due partite.
Ha ammesso anche che sarà schierato chi sarà più in condizione, e quindi, proprio in questo senso, diventano fondamentali i prossimi giorni, per capire chi lavorerà meglio, soprattutto nella partitella infrasettimanale. Altro importante compito del trainer di Venosa, è far dimenticare ai suoi uomini lo scialbo pareggio interno, contro una formazione di certo non irresistibile e in una grave situazione di classifica, quale l’Ebolitana. Per sua stessa ammissione, i liguorini, nonostante la supremazia territoriale, hanno messo in atto una manovra troppo macchinosa, ed un possesso palla sterile, soprattutto dopo aver subito il gol del pareggio. La missione, sarà quella di confermare l’ottimo trend esterno mostrato nelle ultime due partite.
A onor del vero, c’è da dire che né
Giulianova, né Neapolis, almeno sulla carta, sembrano essere avversari
dello stesso livello del Chieti, che nelle ultime settimane ha ripreso a
correre, e vorrebbe raggiungere l’ingresso ai playoff proprio a scapito
dei salernitani. I punti di distacco tra le due formazioni sono 2, e
anche uscire dal “Guido Angelini” con un pareggio, non sarebbe
certamente un risultato negativo. Inoltre sarà la diversa impostazione
della partita la possibile chiave di volta per la formazione della
stella: anche secondo le dichiarazioni di Errico, “la Paganese raccoglie
soprattutto quando ha la possibilità di chiudersi, difendersi, e
colpire in contropiede, piuttosto che impostare l’azione palla a terra”.
A fare la partita saranno per forza di cose gli abruzzesi, che
cercheranno di recuperare le due lunghezze di distacco dalla griglia che
porta a giocarsi importanti obiettivi di fine stagione. Tanto
sacrificio, ed un pizzico di pazienza, potrebbero portare alla classica
partita sorniona, magari soffrendo un po’, o rinunciando al possesso
palla, ma tornando però, per la terza volta da una trasferta avendo
recuperato importanti: quei troppi punti persi in casa.
resport.it