30.4.16
Paganese-Catania: Deli e Cicerelli ci saranno, in difesa ballottaggio tra Penna e Magri.
29.4.16
Qui Catania, Moriero: "A Pagani dobbiamo vincere".
"Andiamo a fare la nostra partita ed a prenderci i 3 punti, sono convinto che avremo un atteggiamento giusto, ci giocheremo la salvezza come abbiamo fatto nelle altre partite. L’atteggiamento è importante, i ragazzi hanno lavorato bene e come sempre c’è la prova del 9. Siamo consapevoli che ci giochiamo la salvezza.
Noi dobbiamo continuare sulla nostra strada e dare soddisfazioni alla nostra gente, che ci sta vicino in questo momento, e possiamo farlo solo attraverso una prestazione ed un risultato. Dobbiamo affrontare le partite una alla volta e con l’atteggiamento giusto.
Da quando sono arrivato tutte le partite sono state importanti, abbiamo due partite per raggiungere la salvezza, per cui bisogna stare attenti però consapevoli che possiamo andare a fare il risultato. E’ una squadra che crede nella salvezza. Abbiamo lavorato bene, anche sulla testa dei ragazzi. Dobbiamo andare senza paura e fare il risultato.
Questo è un girone particolare, le squadre giocano a viso aperto e può succedere di tutto. Dal primo giorno ho sempre detto che non bisogna guardare la classifica. Non possiamo fare calcoli. Domenica tutti pensavano che con una vittoria ci saremmo salvati, invece abbiamo altre due partite, forse più difficili. La squadra deve dimsotrare di essere squadra e scendere in campo per vincere. Mi hanno insegnato che i calcoli nel calcio non esistono.
Bisogna anche vedere come la squadra abbia perso le squadre. Con me la squadra ha creato tante occasioni da gol, ha sempre dettato il gioco. Dobbiamo stare più attenti. La squadra sta migliorando, i giocatori si sentono meglio e sono pieni di entusiasmo. Il calciatore ha sempre la voglia di migliorarsi. Possiamo fare risultato a Pagani.
Il Catania ha giocato senza Falcone. Abbiamo bisogno di gente che sta bene e chi scende in campo deve dare il 110%. Inutile parlare degli assenti, perchè non ha senso.
Rispettiamo la Paganese perchè ha fatto un campionato importante. Vorranno fare risultato in casa, loro giocano per due risultati su tre, noi per vincere.
Se noi sappiamo vincere, quello che fanno gli altri non ci interessa. In queste due partite dobbiamo andare a prendere i 6 punti. Non abbiamo altre medicine, dobbiamo scendere in campo e vincere. Aspettiamo questa gara con la giusta concentrazione, consapevoli della nostra forza, cercando di sbagliare meno in zona gol.
Quando si gioca in casa qualcosa la devi rischiare, come domenica. Sicuramente qualcosa la cambierò. L’atteggiamento da squadra non deve cambiare. Ognuno deve fare il suo a beneficio della squadra.
Vorremmo vedere il Catania che chiude la Paganese nella propria area di rigore.Caccavallo ha fatto 15 gol, è un giocatore importante. Bisogna stare attenti, se gli esterni difendono ed attaccano possono mettere in difficoltà chiunque.".
28.4.16
Marruocco out, ma Grassadonia ritrova tre giocatori.
Sono rientrati regolarmente in gruppo Deli, Cicerelli e Vella. I primi due già nelle scorse settimane, pur essendo stati convocati e giocando, hanno convissuto con qualche acciacco fisico ed è probabile che stringeranno i denti per essere a disposizione del mister anche in questa sfida cruciale. Vella, invece, è assente da circa un mese, ma colCatania dovrebbe essere almeno in panchina, tornando utile a gara in corso.
Questa mattina la squadra è stata divisa in due gruppi che si sono alternati fra palestra e campo. Sul rettangolo verde, il tecnico Grassadonia e il suo vice Fusco hanno diretto un'esercitazione tattica finalizzata ad affinare i movimenti offensivi. Oggi pomeriggio, invece, il gruppo si è ritrovato sul sintetico di Siano. Grande concentrazione tra i giocatori e lo staff.
Dovrà reinventarsi la difesa il trainer salernitano, che dovrà fare a meno, oltre che di Marruocco, anche degli squalificati Esposito e Sirignano. Scelte obbligate in porta e a destra, dove giocheranno Borsellini e Dozi, mentre al fianco di Bocchetti si va verso un ballottaggio fra Magri e Penna.
© Paganesemania
E' la miglior Paganese dell'ultimo decennio, a un passo dal record di punti...ma non è ancora salva.
Ma si diceva dei numeri incredibili di questa Paganese. L'attuale squadra di Gianluca Grassadonia, infatti, è anche ad un passo dal record di punti in Prima Divisione, da quando la vittoria vale tre punti (senza quindi tener conto dello straordinario campionato 76-77 che rappresenta ancora oggi punto massimo della storia della Paganese inSerie C). La squadra che, finora, in questi ultimi dieci anni di professionismo aveva fatto meglio in termini di punti era stata la formazione allenata da Eziolino Capuano nella stagione 2008/2009. All'epoca furono 41 - proprio come la Paganese attuale - i punti conquistati, sempre su 34 partite, e in quell'occasione la salvezza arrivò solo all'ultima giornata, col pareggio con la Juve Stabia. A pari punti con gli azzurrostellati finì il Lanciano, che però era messo peggio negli scontri diretti. L'altro campionato in cui la Paganese ottenne la salvezza diretta fu, sempre conGrassadonia allenatore, quello della stagione 2012/2013, con gli azzurrostellati che avevano vinto l'anno prima i playoff di Seconda Divisione. Cammino tutto sommato tranquillo - esattamente come quest'anno - per Fusco e compagni che non rischiarono mai e brindarono alla salvezza matematica con un turno d'anticipo, nonostante il 4-0 di Latina, grazie ai risultati maturati sugli altri campi. Furono 39 i punti di quella squadra, ma in 30 partite, perchè il girone era a 16 squadre. Numeri ancora più controversi se paragonati alla passata stagione. Nel primo campionato unico, la squadra che fu prima di Cuoghi e poi di Sottil, nonostante una fase di sbandamento iniziale e di appannamento nel girone di ritorno (una sola vittoria), riuscì a salvarsi senza troppi patemi d'animo, matematicamente con un turno d'anticipo grazie allo 0-0 casalingo col Martina, con 37 punti in ben 38 giornate, cioè quattro in più rispetto al campionato attuale. Ma sono i numeri di questa Paganese, oltre che le prestazioni ed il gioco, a renderla forse la migliore di questo decennio. L'attuale compagine di Grassadonia è quella che ha segnato più di tutte (39 reti), ben 18 più di quella di Capuano nel 2008/2009 (che invece detiene la miglior difesa con 29 gol subiti), con il tecnico salernitano che ha migliorato se stesso perchè nel 2012/2013 l'attacco dei variGirardi, Caturano, Fava, Orlando e Scarpa riuscì a siglare solo 29 reti. Ma è anche la Paganese che ha vinto più partite - 10 contro le 9 delle altre tre stagioni - e ha perso, ad oggi, una gara in più della squadra allenata tre stagioni fa dallo stesso Grassadonia. Senza considerare che mai un giocatore azzurrostellata aveva raggiunto quota 15 gol in campionato. Numeri che la dicono lunga sul campionato fatto dalla compagine azzurrostellata, lontana anni-luce da quelle altre che sono invece andate a giocarsi i playout. Gli spareggi retrocessione, infatti, molto spesso, a stagione in corso, hanno rappresentato un obiettivo da raggiungere più che un qualcosa da evitare a tutti i costi. E quest'anno non può finir così.
© Paganesemania
Lo strano derby tra Juve Stabia e Paganese per un posto nella Tim Cup.
La mano pesante del Giudice Sportivo.
Due giornate di stop invece per il portiere Vincenzo Marruocco "per aver colpito con due schiaffi un dirigente della squadra avversaria al termine della gara" mentre una giornata per i difensori Mirko Esposito ("per recidività in ammonizione - decima infrazione") e Ciro Sirignano ("espulso per doppia ammonizione, entrambe per condotta scorretta verso un avversario").
© Paganesemania
Catania, le ultime in vista della Paganese.
26.4.16
Fino all'ultimo respiro.
Nella foto, tratta da Sportube, il gol del Lecce realizzato con un tiro da trenta metri scoccato da De Feudis e terminato all’incrocio dei pali
Di Nino Ruggiero
Volevo scrivere di futuro, quello prossimo, in vista del campionato 2016-17, ma ci sono ancora strani e colpevolmente trascurati codicilli da sistemare per porre definitivamente in archivio l’attuale torneo.
È destino che si debba penare fino all’ultimo in un campionato che poteva riservare ben altre soddisfazioni ma che – conti alla mano, a due giornate dal termine – non è affatto da considerare concluso per quello che riguarda il discorso salvezza.
Pareva fatta, specie all’indomani della bella vittoria conseguita con il Matera, ma non è così; nel calcolo delle probabilità c’è da tenere in debito conto una possibile classifica avulsa che vedrebbe proprio la Paganese messa peggio di tutte in caso di risultati pieni conseguiti da Monopoli, Catania e Catanzaro.
Quarantuno punti, tutti sudati con atteggiamento operaio, dunque, ancora non bastano per garantire tranquillità alla squadra e all’ambiente. Un campionato strano, tirato e strampalato al tempo stesso, da parte della Paganese che ha dato l’illusione, in più di una occasione, di poter coltivare un sogno impossibile, ma che poi, alla fine, ha dovuto ripiegare su cose terrene, più a portata di mano. Ma anche in questo non è stata fortunata; troppi risultati a sorpresa sono sopraggiunti negli ultimi due turni e si è capito che bisognerà fare affidamento solo ed esclusivamente sulle proprie forze per arrivare al traguardo di minima stabilito all’inizio del campionato.
Ci vorrà un punto, da conquistare nella gara interna di sabato prossimo contro il Catania o in trasferta a Caserta nell’ultima di campionato, per chiudere il discorso definitivamente, anche in termini squisitamente aritmetici.
Non è molto, ma non è nemmeno impresa da poco perché, proprio per il fatto di dover affrontare una squadra in lotta per non retrocedere ed un’altra in lotta per i play-off, si sa a priori che si tratta di due incontri affatto morbidi.
Intanto è arrivata pure la scure della Lega che ha appiedato per due turni Marruocco e per un turno sia Sirignano che Esposito. Contro il Catania – concorrente diretta alla salvezza – dunque, Grassadonia dovrà inventarsi di sana pianta il reparto difensivo, proprio quello che nelle ultime gare aveva acquisito una fisionomia di tutto rispetto. Ci sarà da rimodulare l’intero reparto arretrato e Bocchetti, atleta navigato ed esperto, adattato a ben ragione al centro della difesa, dovrà fare da chioccia ai giovani colleghi di reparto cui Grassadonia dovrà obbligatoriamente ricorrere; primo fra tutti il diciassettenne Borsellini che sostituirà in porta il capitano Marruocco.
Sembrerà strano, ma credo che nella giornata di sabato l’attenzione di molti – più che sul “Marcello Torre” – sarà puntata soprattutto sui campi che vedranno all’opera Monopoli e Catanzaro, le due squadre che assieme a Catania e Paganese sono ancora in ballo nel discorso salvezza.
Sarà un finale thriller più per i play-out, con Ischia, Martina Franca e Melfi già rassegnate a giocarsi il posto in Legapro, che per i play-off.
Ripensando al campionato che volge al termine e alle traversie che hanno accompagnato la Paganese per gran parte dello stesso, e al traguardo finale che sembra essere sempre a portata di mano, mi è venuto in mente il titolo di un film in bianco e nero degli anni Sessanta di Jean-Luc Godard dal titolo emblematico “A bout de souffle”, ossia “Fino all’ultimo respiro”.
Si, proprio un campionato all’ultimo respiro, come quello che nel corso delle ultime due gare attanaglierà la mente e il cuore di tutti coloro che amano i colori azzurro-stellati.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com
La Paganese vista da...Nocera!
Una situazione paradossale, rileggendo la stagione della Paganese, ritrovarsi ad essere invischiati per puro caso statistico a valutare classifiche avulse, scontri diretti e quant'altro concerne la materia statistica, per portare a casa questa benedetta salvezza che sembrava cosa fatta. Non è così da domenica sera o meglio dopo l'exploit delMonopoli che sbanca il Ceravolo al 93' e ci fa piombare ultimi nell'ipotesi di classifica avulsa a tre con Catania,Monopoli e Catanzaro.
Non vi tedio con numeri ed ipotesi, già sviluppate con estrema precisione dal collega Sorrentino nel suo articolo, ma focalizzo la mia attenzione su un altro aspetto. Inutile piangere sul latte versato. Dobbiamo fare un benedetto punto e vediamo di farlo al più presto nella gara di sabato con il Catania.
Peppe Nocera per Paganesemania
Grassadonia: “Un ultimo sforzo di tutti per la salvezza matematica".
24.4.16
La classifica avulsa non sorride alla Paganese: serve ancora un punto per la salvezza matematica.
La Paganese non è ancora salva. E' giusto anche smentire noi stessi, che una settimana fa - come la maggior parte dei tifosi azzurrostellati - avevamo esultato per la sconfitta interna delMonopoli, battuta per due a uno dalla Casertana. Subito dopo, infatti, c'eravamo accorti che sarebbe stato possibile anche un arrivo a quattro a 41 punti (Catanzaro, Monopoli, Cataniae Paganese) e quindi non solo a tre. Di fatto, uno scenario confermato dai risultati di oggi, che hanno messo di nuovo tutto in bilico. In particolare è stato il gol di Ferrara del Monopolial 90' contro il Catanzaro (1-2 per i biancoverdi) a "condannare" gli azzurrostellati a restare ancora in dubbio. Sia chiaro: alla Paganese occorre un punto nelle prossime due partite conCatania e Casertana per brindare alla salvezza, senza pensare agli altri risultati. Una posizione, dunque, preferenziale rispetto alle altre tre formazioni. Se dovesse perderle entrambe, invece, si aprirebbero scenari poco incoraggianti, anche perchè c'è da dire che il calendario più complicato ce l'ha proprio la squadra di Grassadonia. Infatti, Catanzaro,Monopoli e Catania affronteranno squadre che poco o nulla hanno da chiedere al proprio campionato. Gli etnei, all'ultima giornata, chiuderanno in casa con la Fidelis Andria, mentre ilCatanzaro affronterà sabato l'Ischia in trasferta e il Melfi in casa nell'ultimo turno. Calendario agevole anche per il Monopoli: sabato in casa c'è la Juve Stabia, l'ultima giornata trasferta morbida a Matera. Dovessero quindi vincere tutte e tre le ultime due giornate di campionato - e ovviamente la Paganese raccogliere zero punti fra Catania e Casertana - ci sarebbe un arrivo collettivo a 41. E la classifica avulsa vede proprio la Paganese in svantaggio: Catania 14, Catanzaro 8, Monopoli 6, Paganese 4. In mezzo fra il gruppetto a 35 e la Paganese c'è anche l'Akragas, raggiunto oggi al 90' dal Messina. I siciliani hanno 38 punti, chiuderanno la loro stagione con Melfi e Benevento e basterebbe loro una vittoria per festeggiare la salvezza. Perchè, con arrivo a 41 punti, nella classifica avulsa sarebbero comunque messi meglio della Paganese, dato che l'hanno battuta all'andata e al ritorno. Per evitare pericoli, quindi, è necessario un punto in due partite, preferibilmente già sabato per evitare tensioni, calcoli e, peggio ancora, guai al Pinto l'ultima giornata.
© Paganesemania
Grassadonia: "Sabato voglio uno stadio pieno, in palio c'è una stagione".
Ha ancora bisogno di un punto la Paganese per salvarsi. Nel finale al Via del Mare grande tensione sul rettangolo verde, con Grassadonia che in sala stampa prova a fare il pompiere."Quando ci sono in ballo obiettvi importanti è normale che ci sia grande tensione. Da parte nostra c'è rammarico per questa sconfitta. Abbiamo fatto una grande prestazione, la partita che dovevamo fare, giocando con dinamismo, qualità, concedendo poco ad una corazzata, una squadra che per i singoli è la più forte del campionato. Lo abbiamo fatto senza un calciatore per noi importante come Caccavallo, con Deli e Cicerelli neppure a mezzo servizio, con Marruocco che si è fatto male al primo tempo ed è stato sostituito da un '99. C'è rammarico da parte nostra perchè siamo ancora in lotta per la salvezza, nonostante abbiamo fatto 41 punti, è un peccato. Per quanto abbiamo dimostrato in questo campionato, siamo rammaricati, ma allo stesso tempo c'è la consapevolezza di poterci arrivare. Il nostro calendario è difficile, abbiamo due gare complicate e sabato col Catania ci giochiamo una stagione. Vogliamo festeggiare una salvezza che ci siamo ampiamente meritati per quello che abbiamo fatto. Per questo motivo invito i tifosi a riempire lo stadio, per raggiungere un obiettivo importante".
© Paganesemania
Lecce-Paganese 1-0: manca ancora un punto alla salvezza matematica.
MARCATORI: st 14' De Feudis
Arbitro: Piccinini Marco (Forlì)
A.A.: Zancanaro Flavio (Treviso) - Cantiani Claudio (Venosa)
Note: Spettatori 2000 circa
Angoli: 7-3
Recuperi: 2' pt, 7' st
Espulsioni: al 36' pt l'allenatore del Lecce, Braglia; al 18' st Cosenza per fallo da ultimo uomo; al 48' st Sirignano per doppia ammonizione
Ammonizioni: Esposito, Sirignano, Carcione, Cosenza, Palmiero
Da www.paganesemania.it
20.4.16
E ora un tifo unito nel ricordo di Salvatore.
Quando viene a mancare all'interno di una comunità, di un'associazione, di un gruppo, un leader come è statoSalvatore Francavilla è fisilogico l'aprire a iniziative che posssano ricordarlo degnamente. Lunedì pomeriggio, mentre in quel struggente funerale camminavo e piangevo alle spalle del feretro e dopo aver visto lo sfilare di tifoserie, da sempre rivali, giungere ai piedi della bara di Salvatore ho capito, facendomi riflettere anche l'amicoCarmine Torino, l'importanza del segnale suscitato dalla morte di Salvatore: Aver unito al suo fianco tutte quelle realtà da sempre separate nell'ambito calcistico. E' stato bello vedere tutta la tifoseria azzurra allo stesso tempo stringersi al fianco di Salvatore, che aveva tracciato una nuova linea nel panorma ultras degli inizi anni novanta.Alla fine di questo ragionamento che facevo tra me e me, mentre il feretro raggiungeva l'esterno,della Curva Nord per l'ultimo saluto a Salvatore, pensavo a come poter rendere immortale il suo insegnamento. Alla fine sono giunto alla conclusione che l'unico modo per ricordarlo, da ora in avanti degnamente, è quello di rivedere la tifoseria azzurra unita e compatta, con i gruppi uno al fianco dell'altro nello steso settore.Con Salvatore, quando c'incontravamo, spesso il discorso andava a finire su questo argomento ed insieme auspicavamo che un giorno, ci potesse essere questa riunione d'intenti logistica che è molto di più di un semplice canatre nello stesso settore. Se fosse solo questo sarebbe riduttivo.Credo che dopo sei anni, premetto che non intendo dare consigli non ne sono in grado e non sono a conoscenza di tutti i retrosceni di questa divisione, sia giunto il momento di mettersi alle spalle il dopo Salerno. E' il momento di una nuova primavera per la tifoseria azzurrostellata, per l'intero movimento ultras paganese. E' il momento che ognuno faccia una giusta riflessione, mettendo da parte rivendicazioni giuste o meno giuste che siano, per confrontarsi su quet'eventualità e rendere credo il giusto omaggio alla memoria di Salvatore Francavilla. Non è importante quale settore si occupi, la Curva o i Distinti, sarebbe invece bello rivedere quello spirito di compattezza di tutti i gruppi, uno a fianco dell'altro, mossi nel coro unitario verso per la Paganese. Dalle dichairazioni della società, di Grassadonia, avverto che qualcosa di nuovo sta nascendo per raggiungere traguardi più ambiziosi e questo sarà possibile se tutte le componeti saranno unite.La spinta per creare tutto ciò può partire già da voi ultras, parte più bella dell'espressione del tifo paganese in questi anni di malinconico abbandono dell scalee del Torre. Ora è il momento di tornare tutti assieme per gridare con i vostri cori, come fate, il vostro il nostro amore per laPaganese, quello che ha fatto per anni il vostro, il nostro, Salvatore.
Peppe Nocera per PaganeseMania.it
Il Giudice Sportivo ferma Caccavallo per un turno.
© Paganesemania
19.4.16
Caccavallo e la particolare scommessa vinta con mister Grassadonia.
Oggi si torna al lavoro in vista di Lecce-Paganese.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl
Borsellini convocato dalla rappresentativa Under 19.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl
18.4.16
La nuova primavera.
Nella foto, tratta da Sportube, l’abbraccio di Cunzi a Caccavallo dopo la seconda segnatura
Anche questa è fatta. Il capitolo salvezza è archiviato, non al cento per cento, ma è come se lo fosse, giacché è impensabile – a tre giornate dalla fine – che qualche assurda combinazione possa ancora coinvolgere in un discorso di classifica anomala anche la Paganese.
È fatta, e possiamo anche tirare un grosso sospiro di sollievo.
Il campionato che si avvia a conclusione è stato palpitante, avvincente, interessante. La Paganese ha interpretato – nel copione dello stesso – un ruolo di comprimaria; come quei giovani attori emergenti che si affacciano alla ribalta ma alla fine sono sopraffatti dai mostri sacri del settore. Al tirar delle somme, però, possiamo anche dire che i risultati finali sono stati rispondenti alle attese della vigilia.
Si voleva un campionato tranquillo che potesse dare qualcosa in più della semplice salvezza; ebbene, mi pare di poter dire, che il traguardo è stato tagliato – non dico agevolmente – ma senza grossi affanni. Guardate, l’ipotetico confine fra le squadre che aspirano ad alti traguardi e quelle che, invece, vogliono solo salvarsi è labile, molto labile. Bastano due o tre vittorie di fila, o due o tre sconfitte di seguito perché i traguardi vengano stravolti.
L’esempio calzante viene dall’inizio del girone di ritorno. Gli azzurro-stellati in sole sei partite hanno raggranellato 14 punti, una media da promozione diretta. Il tesoretto accumulato ha poi consentito alla squadra di superare anche i momenti di stanca che inevitabilmente arrivano in lungo campionato, specie quando non si hanno le risorse umane di ricambio.
Proprio la mancanza di elementi di valore che potessero dare respiro a chi ha tirato la carretta per un anno intero ha costituito il dato negativo di quest’anno. In determinati periodi, quando la squadra è stata falcidiata da infortuni e squalifiche, Grassadonia ha trovato grandi difficoltà ad allestire la squadra. Così si può spiegare l’altalenante rendimento: risultati eclatanti e sconfitte assurde, tipo quella rimediata contro la Lupa Castelli.
Allora, che cosa ha insegnato il campionato che sta per finire?
Due cose importanti. La prima: è difficile, se non impossibile, arrivare a traguardi impegnativi quando il materiale umano non è del tutto rispondente alla bisogna; quando la rosa è ristretta e la panchina non ha elementi di valore pari a quelli schierati in campo.
La seconda: c’è bisogno di stimoli nuovi per una città che oramai si è abituata, quasi assuefatta, a campionati anonimi. Due argomenti che, se andiamo bene a vedere, in simbiosi, possono e devono essere all’ordine del giorno in vista del prossimo campionato.
Il presidente Trapani, cui va il riconoscimento unanime della piazza per aver tagliato il non trascurabile traguardo di tredici anni di presidenza, ha sicuramente in serbo delle novità per il futuro.
Credo abbia in mente di ravvivare gli interessi di una tifoseria apparsa stanca e sfiduciata nella massa. Per farlo ha già cominciato a guardare avanti, così come non era mai successo nella lunga storia della Paganese. I primi segnali vengono dalla riconferma di Gianluca Grassadonia e dal prolungamento del contratto di Carcione, Cunzi e Cicerelli. Non so, al momento, se ci sia l’intenzione di fare la stessa cosa con Marruocco, Caccavallo e Sirignano, apparsi meritevoli di grande considerazione non solo per il valore mostrato a più riprese, quanto per professionalità e dedizione ai colori sociali.
È certo però che in casa Paganese si guarda al futuro perché il prossimo anno, con la nuova riforma che prevede play-off allargati fino al nono posto, ci sarà spazio per tutte le malcelate ambizioni di alta classifica.
Nell’aria finalmente si sente la primavera; le temperature di questi giorni sono dolci, come non capitava da tempo, così come non capitava da tempo immemorabile che si pensasse ad allestire una Paganese di tutto rispetto.
C’è in giro un’aria nuova, dal sapore ineguagliabile della primavera, e non possiamo che esserne contenti.
Ne sarebbe stato sicuramente felice Salvatore Francavilla, un’icona del tifo paganese, scomparso prematuramente proprio ieri: un destino crudele lo ha portato via all’affetto dei suoi cari nel fiore della sua esistenza. Gli sia lieve la terra.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com
Addio a quel sorriso coinvolgente. Ciao Salvatore!
La Paganese vista da...Nocera!
Per il Matera continua ad essere un tabù il nostro terreno di gioco, dato che in otto apparizioni sono stati sconfitti cinque volte e raccolto solo tre pareggi. Un tabù che conserviamo con un poker, la prima volta in stagione, in una partita in cui succede di tutto. Vibrante dall'inizio, con continui capovolgimenti di fronte, con due squadre a cui il pari non serviva e se la giocano a viso aperto, con occasioni che fioccano per entrambe.
Inizia meglio il Matera che non avrebbe meritato di chiudere sotto di due reti il primo tempo ma se in porta c'è l'uomo ragno Marruocco può anche capitare. Mi ha impressionato la parata su Armellino quando è rimasto sospeso in aria, per un attimo, con la mano destra nell'incrocio bloccando la sfera. Impressionante come la reattività su De Rose, su quella deviazione improvvisa del compagno Guerri, sulle chiusure sull'indemoniato Carretta. Poi è salito in cattedra mister Caccavallo con il suo sinistro magico che ci ha fatto spellare le mani come ha fatto per la quindicesima volta in campionato.
Peppe Nocera per Paganesemania
Caccavallo, Paganese: “Il mio futuro? Aspettiamo la fine del campionato”.
17.4.16
La Paganese è matematicamente salva!
Mancava solo la matematica a sancire la salvezza della compagine azzurrostellata inLega Pro. E' arrivata pochi minuti fa, con la sconfitta interna del Monopoli, battuta per due a uno dalla Casertana. A tre giornate dal termine, i pugliesi, come il Catania, in classifica a quota 32, potrebbero raggiungere al massimo quota 41. Anche con tre sconfitte, quindi, gli azzurrostellati manterrebbero la categoria grazie alla classifica avulsa che condannerebbe ai play out la compagine di D'Adderio.
© Paganesemania
16.4.16
Paganese-Matera 4-0: Caccavallo, la classe non è acqua.
Il vistoso risultato finale non inganni. Buona Paganese, implacabile sotto rete; più che discreto Matera, forse la squadra più organizzata vista quest’anno al “Marcello Torre”.
Bella partita; ma soprattutto buon bottino per gli azzurro-stellati che dovrebbero finalmente aver archiviato il discorso salvezza.
Due autentiche perle calcistiche di Caccavallo caratterizzano la partita. Non c’è niente da fare: la classe non è acqua. Chi la possiede è in grado in qualsiasi momento di una gara di mettere la sua firma sul risultato. Caccavallo è uno di quei calciatori che, anche nei momenti di stanca, possono cambiare il corso di una partita. Oggi lo ha fatto due volte. La prima con un tiro liftato di sinistro, anche potente, che si è insaccato nell’angolino alto alla destra di Bifulco, proprio in quello che viene definito il sette della porta; la seconda con un tiro con effetto a rientrare, forse meno potente, ma efficace quanto una incisione effettuata da un luminare della microchirurgia di precisione.
E volete che quei quattro-cinquecento fedelissimi presenti sugli spalti, che chiamerei fortunati per il solo fatto di aver assistito a due autentici e rari pezzi di bravura di un loro beniamino, non gli tributassero i dovuti onori al momento della strategica sostituzione a pochi minuti dalla fine?
Appuntamento a lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su https://paganesegraffiti.wordpress.com
Squalifica in arrivo per bomber Caccavallo.
L'attaccante Giuseppe Caccavallo salterà per squalifica (recidività in ammonizione - quinta infrazione) la prossima gara che vedrà gli azzurrostellati ospiti del Lecce.
Top & Flop di Paganese-Matera.
Un poker e tre punti che profumano di salvezza per la Paganese, che schianta al "Marcello Torre" il Materacon un rotondo 4-0. Punteggio eccessivamente severo per i lucani, che non giocano una brutta gara e anzi nel primo tempo collezionano tante occasioni da gol. Ma nulla possono oggi contro il piede magico di Caccavallo, autore di una straordinaria doppietta nel primo tempo con due conclusioni da fuori area una più pregevole dell'altra. E non possono nulla neanche contro Marruocco, che nel primo tempo compie almeno tre interventi decisivi. A chiudere i conti nella ripresa ci pensano prima Sirignano e poi Cunzi, che trasforma un calcio di rigore. Vediamo chi sono stati i migliori e i peggiori della gara:
TOP
Caccavallo/Marruocco (Paganese): sono l'attaccante e il portiere i veri protagonisti di questo straordinario pomeriggio azzurrostellato. La punta prima sblocca il punteggio con un siluro da venticinque metri, poi si ripete con uno straordinario sinistro a giro. L'estremo difensore invece, con istinto e senso della posizione, neutralizza ogni tentativo della squadra ospite. STRATOSFERICI
L'atteggiamento (Matera): risultato a parte, i lucani giocano davvero una buona gara, soprattutto nella prima frazione di gioco, nella quale sbattono sulla saracinesca chiamata Marruocco e colpiscono anche una traversa nella ripresa. Solo il tris firmato da Sirignano fa tirare i remi in barca ai ragazzi di Padalino. INDOMITI
FLOP
Nessuno (Paganese): quattro reti, tre punti e una salvezza ormai pressoché certa. Serviva vincere oggi e gli azzurrostellati ci sono riusciti con cinismo, coraggio e convinzione. SOLO APPLAUSI
Il risultato (Matera): come sopra, i biancazzurri oggi non hanno commesso grosse sbavature. Le reti di Caccavallo sono stati degli autentici capolavori. E per le occasioni create sicuramente avrebbero meritato almeno un gol. PUNIZIONE ECCESSIVA
Da www.tuttolegapro.com
La Paganese stritola il Matera e ipoteca la salvezza.
14.4.16
Salvezza con tre turni di anticipo, Paganese a caccia del record.
Ovvero la decima salvezza consecutiva in un campionato calcistico professionistico. Una record a cui si aggiungerebbe quello quella salvezza appunto addirittura con tre turni di anticipo cosa questa che non era mia riuscita al club di via Filettine.
I lucani, anche se la matematica non gli da ancora torto, dopo la sconfitta interna contro il Melfi, sembrano aver abbandonato le ambizioni play off.
La gara comunque è ostica per l’11 di Grassadonia visto che la compagine di Padalino è avversario di tutto rispetto. Non ci sarà ancora Caccavallo, che sta seguendo un programma di recupero personalizzato, dopo le noie al ginocchio.
Ma il tecnico salernitana sta provando tutte le soluzioni tattiche perché sabato è fondamentale per la Paganese vincere e agguantare la salvezza matematica.
da www.resportweb.it
Le ultime dal campo d'allenamento.
13.4.16
Il Giudice Sportivo ferma Luca Fusco per due giornate.
Un turno di stop, invece, per Andrea Zaffagnini e Gaetano Iannini, rispettivamente difensore e centrocampista del Matera, prossimo avversario degli azzurrostellati.
© Paganesemania
11.4.16
Passato, presente e futuro.
Nella foto, tratta da Sportube, il tiro di Deli neutralizzato da Grandi nel primo tempo
Di Nino Ruggiero
Adesso non fasciamoci la testa prima che si sia rotta! È vero che i risultati di questa trentesima giornata non sono stati per niente favorevoli alla Paganese, ma è anche vero che – a quattro turni dalla fine – con sei punti di vantaggio sulla zona play-out, la squadra azzurro-stellata deve solo racimolare qualche punto per arrivare al traguardo della salvezza.
Il risultato negativo di Catanzaro ha lasciato tanta amarezza per il modo in cui è maturato. Di certo sul terreno di gioco calabrese non si è vista all’opera la migliore Paganese; ma partite del genere, caratterizzate da prodezze personali, non possono inficiare le tante impressioni positive – pur con qualche zona d’ombra – espresse a più riprese sul rendimento complessivo della squadre nell’attuale campionato.
Sappiamo tutti che la squadra di Grassadonia ha un sua connotazione tattica ben precisa: preferisce infatti agire negli spazi larghi con ripartenze micidiali. Tutto questo a Catanzaro è avvenuto nel primo tempo e la squadra è apparsa felicemente attestata su quelli che sono i suoi standard di rendimento in trasferta. Due volte di seguito il portiere Grandi ha negato la gioia del gol: prima a Deli e poi a Cicerelli; uno standard tutto sommato accettabile per una squadra che gioca in trasferta.
Poi il Catanzaro ha segnato uno di quei gol definiti “impossibili” dalla distanza e la Paganese, come sempre, ha trovato difficoltà a impostare una gara d’attacco perché gli avversari hanno serrato le loro file, hanno ristretto gli spazi e hanno creato una barriera impenetrabile davanti al loro portiere che nella seconda parte della gara si è limitato a interventi di ordinaria amministrazione.
Le giornate negative sono sempre dietro l’angolo. La ricetta è quella di sempre: bisogna rimettersi subito in carreggiata.
La Paganese, lo devo dire, a Catanzaro ha sofferto più del previsto l’assenza di Caccavallo, uno di quelli che “vedono” sempre la porta e che in qualsiasi momento di una partita è in grado di tirare fuori il coniglio dal magico cilindro. Certo, bisogna anche considerare che non sempre i calciatori possono essere al massimo del loro rendimento e – purtroppo – si era già notato nelle ultime partite che lo stesso Caccavallo si trascinava dietro qualche problema di ordine fisico. Dobbiamo augurarci, dunque, che il calciatore possa essere in campo già da sabato contro il Matera, perché è innegabile che la Paganese perda gran parte del suo potenziale offensivo quando non può disporre del suo goleador principe in piena efficienza.
Mi pare di poter dire che Grassadonia le stia tentando tutte per risolvere il problema del gol, che oramai si trascina dall’inizio del campionato, e si evidenzia maggiormente quando la squadra è costretta a rimontare; determinate caratteristiche tecniche, però, non si inventano, così come non si inventano i calciatori che hanno dimestichezza con la porta avversaria. Il fiuto del gol uno o ce l’ha o non ce l’ha.
È inutile quindi rimuginare su quello che poteva essere e non è stato.
A questo punto del campionato, bisogna solo tirare avanti alla meno peggio e pensare a racimolare i pochi punti che servono per la salvezza.
Poi, sulla scorta delle esperienze passate, senza tralasciare per niente il presente, si potrà pensare al futuro e puntare su uomini che abbiamo determinate caratteristiche tecniche e possano risultare punti fermi dell’inquadratura che verrà.
Il Matera, che sabato verrà al “Marcello Torre”, è squadra tosta e arcigna, di sicuro fra le migliori del campionato perché ha uomini di spessore a centrocampo che riescono a interpretare bene sia la fase difensiva che quella di rilancio. Su tutti, segnalo De Rose e Iannini, che costituiscono l’asse portante della squadra lucana. Quest’ultima, però, ha accusato il colpo della sconfitta interna con il Melfi; il che equivale a una sonora bocciatura in tema di play-off; ma non fidiamoci delle apparenze.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com
Oggi si torna a lavorare a Siano. Domani doppia seduta.
Oggi pomeriggio gli azzurrostellati riprenderanno ad allenarsi al Comunale di Siano per preparare la gara di sabato alle 17:30 contro il Matera al “Marcello Torre”. Si valuteranno le condizioni di Vella e Caccavallo.
Domani è prevista una doppia seduta di allenamento: mattina a Pagani e pomeriggio a Siano.
Ufficio Stampa Paganese Calcio 1926 srl