31.3.09

Pescara: si lavora sotto la pioggia.

CITTA' SANT'ANGELO - Sotto una pioggia battente i biancazzurri si sono allenati sul manto erboso del comunale angolano. Prima parte uguale per tutti di circa un'ra nella quale hanno effettuato due blocchi di lavoro di potenza aerobica. In seguito coloro che erano scesi in campo contro il Foligno si sono dedicati a lavoro di scarico e stretching, mentre coloro che non hanno giocato si sono cimentati in partitelle a tema e lavoro tattico.

E' tornato a lavorare col gruppo Lucas Simon, mentre Bazzani ha svolto lavoro differenziato in palestra.

Ufficio stampa - Delfino Pescara 1936 Srl

Paganese, quante buone notizie (Il Roma).

La sciocchezza di Esposito gli costa due turni di squalifica.

Il Giudice Sportivo della Lega Pro, in merito alla gara Perugia - Paganese, ha inflitto due giornate di squalifica ad Antonio Esposito " per comportamento offensivo verso l'arbitro " ed una a Raffaele Imparato ( recidività in ammonizione - ottava infrazione ).
Squalificato per due giornate anche il centrocampita del Pescara Massimiliano Pisciotta.

Gianluca Russo - paganese.it

Ripresa dei lavori dopo la gioia di Perugia.

Sono ripresi questo pomeriggio, sul sintetico di Tramonti, gli allenamenti per la Paganese in vista dell'incontro interno di domenica prossima con il Pescara. Gli azzurrostellati hanno svolto lavoro aerobico, prima che mister Capuano focalizzasse la sua attenzione sulle correzioni da attuare dopo gli errori tattici commessi a Perugia.
Lavoro specifico per Melillo e Pantanelli ai quali si sono aggregati i portieri della "Berretti" Romeo e Volturo.
A riposo Lasagna e Caracciolo con quest'ultimo che nel pomeriggio si sottoporrà ad ecografia per verificare il problema agli adduttori accusato a Perugia. Non dovrebbe essere comunque in dubbio la sua presenza domenica.
Domani doppia seduta di allenamento. In mattinata lavori di "forza" in palestra al "Torre"; nel pomeriggio invece trasferimento a Tramonti per una seduta prettamente tattica incentrata sulla fase di non possesso in funzione del 4-4-2, modulo applicato dai prossimi avversari della Paganese. Giovedì pomeriggio, sempre a Tramonti, amichevole con l'Atletico Nocera, capolista del girone C di Promozione. Venerdì pomeriggio allenamento a Tramonti mentre sabato mattina rifinitura al "Marcello Torre".

Francesco Pepe - paganese.it

Fanasca e De Giosa goleador, «Salvezza a portata di mano».



RAFFAELE CONSIGLIO Pagani. E' un libro già scritto. Tutto come nel girone di andata. La Paganese dal Taranto ha ripreso a far punti importanti. Nella prima parte di campionato fu proprio la trasferta in Puglia a dare il là ad una serie di risultati positivi. Quella Paganese arrivò a ridosso della zona play off. Poi il periodo di appannamento, il mercato invernale che ha portato via tanti calciatori, lo scivolone in classifica fino alle soglie dei play out. Corsi e ricorsi che si stanno ripetendo. Nelle ultime tre gare la compagine di Capuano ha raccolto 7 punti e per lo più contro squadre (Taranto, Lanciano e Perugia) che lottano per la salvezza. Un dato che lascia ben sperare anche perchè adesso per la fatidica quota salvezza mancano soltanto 6 punti. Una grossa mano a questa squadra l'ha data la vecchia guardia, De Giosa e Fanasca che già lo scorso anno hanno sofferto per far si che la Paganese restasse in C1. A Perugia proprio loro hanno messo il sigillo alla vittoria che sa di impresa. Impresa perchè si è giocato in dieci per gran parte del secondo tempo. Impresa perchè il Perugia dopo il pari ha cercato la vittoria con insistenza ma ha trovato sulla sua strada un Melillo che cresce domenica dopo domenica. A Fanasca il gol era stato pronosticato dallo stesso Capuano che come ci conferma lo stesso calciatore durante tutta la settimana il tecnico lo ha stimolato a trovare il primo gol dell'annata con la casacca della Paganese. «Si prova una gioia immensa fare gol contro una diretta concorrente alla salvezza. Poi al Perugia e per lo più in uno stadio blasonato come il Curi. E' un sogno che ho realizzato ed è servito a far si che la Paganese uscisse vittoriosa. E' un momento buono per noi e di questo passo possiamo raggiungere il nostro obiettivo. Però dobbiamo restare sempre concentrati perchè se perdiamo la testa poi si può compromettere tutto. Spero che domenica ci sia il pubblico delle grandi occasioni perchè possiamo completare l'opera». Capitano goleador De Giosa non sta nella pelle per quel gol a tempo scaduto. «Sono andato convinto di poter incidere ed alla fine sono stato premiato. La vittoria è un risultato importante che ci permette di fare un grosso passo in avanti verso la salvezza. Siamo in un ottimo stato di forma e mentale. Veniamo da tre gare consecutive positive e questo lascia ben sperare per le restanti partite. Ci separano sei punti dalla salvezza ed abbiamo quattro gare casalinghe e tre fuori. Sono fiducioso anche perchè in casa grazie al nostro caloroso pubblico ci trasformiamo e siamo capaci di mettere in riga chiunque. Rispetto allo scorso anno abbiamo una mentalità diversa e siamo squadra più quadrata. Se nelle gare importanti non siamo venuti mai meno vuol dire che sappiamo il fatto nostro». Sul gol una dedica particolare. «Di gol un difensore non ne fa spesso e quindi segnare per me ha una valenza maggiore. Dedico questo gol soprattutto a mia moglie e mia figlia». Domenica arriva il Pescara di Cuccureddu. La gara sarà trasmessa su Conto Tv.

Il Mattino

Coppa Disciplina: Paganese terzultima.

La Lega PRO ha reso la classifica della Coppa Disciplina riguardante le formazioni sia del girone A che del girone B di Prima Divisione in relazione ai provvedimenti disciplinari irrogati a tutto il 25 marzo 2009. In questa speciale classifica guidata dal Legnano (18.45) per il girone A e dal Taranto (19.55) per il girone B, la Paganese è posizionata al terzultimo posto, con punteggio di 94.90, davanti soltanto al Pescara (101.65) ed alla Cavese (152.35).

paganese.net

Il racconto emozionante di un tifoso azzurrostellato presente al Renato Curi di Perugia.

Ho deciso di scrivervi per raccontarvi la grande emozione che ho provato domenica al "Curi" di Perugia nella curva dei Grifoni. Avete capito bene, nella Curva Nord. Tutto è iniziato a metà settimana quando, leggendo il vostro sito, ho appreso la spiacevole, quando assurda, notizia della chiusura del Settore Ospiti da parte del CASMS, una decisione assurda che vietava la possibilità, a chi come me vive al centro d'Italia, di assistere ad una delle poche trasferte raggiungibili.
In un primo momento ho pensato anche di rinunciare, ma poi mi sono chiesto "Perché ?? Per quale motivo non posso dire c'ero anch'io la prima volta al Renato Curi ? ".
Io che seguo la Paganese da quando avevo 10 anni e ho seguito, da quando mi sono trasferito in Toscana (sezione Firenze), quando potevo, tutte le trasferte al centro e al nord. Non potevo arrendermi ed allora ho deciso, per l'amore che ho per la mia maglia e per la mia città, di assistere alla partita in Curva Nord.
Mi reco allo stadio mischiato ai tifosi grifoni, sciarpe biancorosse in ogni dove, un'onda perugina invadeva il viale che conduceva allo stadio. Mi accingo ad entrare e mi siedo nella parte nord est della curva, le squadre fanno il loro ingresso in campo ed il tifo inizia. Si soffre, Cutolo poi Mazzeo ed ancora Cutolo, la Curva si infiamma ed io tiro sospiri di sollievo uno dopo l'altro. Finisce il primo tempo, i tifosi biancorossi ci credono. Tra un borghetti e caffè commentano alle mie spalle : segnerà Mazzeo, no segnerà Gatti, no sarà Cutolo a segnare ed intanto inizia il secondo tempo. Diogo e poi un corner ....Fanascagool... e la curva ammutolita. Mi alzo di scatto ed urlo con tutta la voce che ho...NOOOOO!!!! Dopo poco Mazzeo ed il pareggio. Tutti intorno esultano mentre io, per la rabbia, distruggo un ombrello. Si risoffre, le lancette scorrono veloci e, tra maledetto questo e maledetto quello, i tifosi del Perugia invocano a gran voce un gol. Siamo quasi alla fine ed io prego, a bassa voce, il buon Dio di far terminare al più presto questa partita. Palla finalmente fuori dalla nostra metà campo, Diogo tiene palla. Punizione, cross, De Giosa gool. La curva si gela, ed io ???? Sono rimasto più immobile di tutti i tifosi del Perugia. Fermo, zitto, mi alzo ed una lacrima cade sulla mia guancia. Una, poi un'altra ed un'altra ancora. Una gioia immensa che trova sbocco in un pianto che solo un amore viscerale per il proprio paese può portare all'estremo della più pura follia.

Mario Perfetto (da paganese.it)

Via libera ai sostenitori azzurrostellati per il match col Crotone.

Il Comitato di Analisi per la Sicurezza sulle Manifestazioni Sportive, riunitosi questa mattina per valutare situazioni a rischio relative alle gare in programma sabato 11 aprile, non ha riscontrato alcuna criticità in merito all'incontro Crotone - Paganese. Via libera dunque ai sostenitori azzurrostellati che potranno seguire i propri beniamini nel match dello "Scida".

Gianluca Russo - paganese.it

Un pizzico di...Pepe.

Nella città del cioccolato la Paganese non si limita solo all’assaggio ma fa incetta di dolcezze per i suoi tifosi regalando a tutti noi una domenica da sogno, oltre ogni più rosea aspettativa. Fanasca e De Giosa allo scadere hanno spezzato le velleità di un Perugia grandi firme solo sulla carta. Di fronte ha trovato la solita Paganese operaia che raccoglie punti ed anche consensi come il suo tecnico. A Perugia gli uomini di Capuano hanno sfoderato la gara perfetta o quasi ma poco importa. Quella che conta sono i punti e da domenica sera la formazione azzurrostellata ne ha messi in cascina tre pesantissimi che valgono oro. Inutile nasconderlo a noi stessi. Il raziocinio ci impone di restare tranquilli e con i piedi ben saldi a terra. Giusto così ma non possiamo negare che siamo davvero di fronte alla svolta tanto attesa. Il prestigioso successo del "Curi" sarà difficile da cancellare per il blasone dell’avversario e per il palcoscenico in cui si è giocato. Se poi a questo aggiungiamo la terza vittoria stagionale lontano dal fortino del "Marcello Torre" il quadro è completo. Due trasferte contro avversari in lotta, come la Paganese, per evitare i play out hanno fruttato quattro punti, un carico notevole di entusiasmo ed hanno accresciuto la voglia e la consapevolezza che il traguardo tanto ambito, in fondo in fondo, tanto lontano non è. Capuano ha ragione quando parla di miracolo. La Paganese non ha un reparto avanzato completo. Solo Zarineh è una punta di ruolo, poi seconde punte ed un trequartista come Diogo prezioso sempre, anche nel far scorrere il cronometro e guadagnare il fallo decisivo per la rete della vittoria. In campo le motivazioni degli azzurrostellati hanno fatto il resto. Questa stagione che sta per volgere al termine ci lascerà un insegnamento fondamentale per il futuro del calcio nella nostra città. Il solco è stato tracciato con ottimi risultati e su questa scia bisogna proseguire. Il giusto mix tra gioventù importante ed esperienza immancabile, il tutto con la sapiente regia di un allenatore con la A maiuscola, potranno permettere alla Paganese di scrivere altre pagine indimenticabili della propria storia. In città si respira un’aria diversa, positiva, c’è fermento per tutto quello di buono che stanno facendo questi fantastici calciatori. I giochi però non sono ancora chiusi, guai a rilassarsi in un momento topico come questo. Adesso arriva il Pescara, bisogna conquistare l’intera posta in palio per la società e per i tifosi che non hanno potuto assistere al capolavoro umbro. Che peccato negare alla tifoseria la trasferta dell’anno, so solo che da domenica sera tutti noi che amiamo la magica stella siamo ancora più orgogliosi di essere rappresentati da questa “banda di ragazzini” che indossano la maglia della Paganese. Lottano fino alla fine senza alcun timore reverenziale verso nessun avversario, sono encomiabili per professionalità ed impegno, seguono alla lettera le direttive del loro “maestro”. Capuano sa cosa questo gruppo può dare e scaltramente resta sulla difensiva. Sarà anche un miracolo ma questi ragazzi, coperti alle spalle dalla vecchia guardia, rappresentano una splendida realtà. Ora il "Torre" può dare loro ancora un’ulteriore spinta. Un sostegno incessante contro il Pescara sarebbe decisivo per la conquista dei tre punti. E’ partito il countdown per la sfida contro i delfini...Avanti verso la salvezza.

Francesco Pepe per paganese.it

30.3.09

La sintesi di una partita che entrerà nella storia della Paganese Calcio.



Si ringrazia: http://www.youtube.com/user/perugiacalcio

Una stoica Paganese espugna Perugia - di Peppe Nocera.

Una giornata indimenticabile quella vissuta dal sottoscritto e dalla cinquantina di paganesi " comunque presenti " in tribuna al "Renato Curi" tra dirigenti e accreditati a vario titolo visto il divieto alla trasferta umbra per i tifosi ospiti. Un peccato per chi non ha potuto assistere alla prima vittoria della storia degli azzurrostellati a Perugia che ha fatto il paio con quella conquistata a Pagani nel girone d'andata con identico punteggio e marcatore per i Grifoni ovvero Mazzeo. Fanasca ed il capitano De Giosa hanno posto invece la firma in calce sul tabellino della storica vittoria. La piccola Paganese batte il Perugia grandi firme sorpassandolo in classifica e mettendo in cassaforte un gran bottino dopo le due trasferte, conquistando quattro punti importantissimi dopo la vittoria sul Taranto. La gara veniva presentata dalla stampa umbra come quella della svolta e da vincere a tutti i costi per non complicare una classifica ibrida e lontana dagli auspici iniziali del presidente Covarelli. La Paganese di contro saliva in Umbria vogliosa di strappare un punto per proseguire il trend positivo delle ultime giornate. Tema dell'incontro scontato : i biancorossi nelle prima frazione avevano un predominio territoriale e Paganese a contenere senza affanni e cercare di pungere con l'attacco brevilineo Fanasca-Diogo. A metà del primo tempo Capuano, già privo di Zarineh, deve rinunciare per infortunio a Caracciolo, problema agli adduttori della coscia destra, e nella ripresa ad Esposito espulso. L'impresa prende forma proprio nei secondi quarantacinque minuti. Il vantaggio di Fanasca, alla prima rete stagionale, alla seconda marcatura in azzurro dopo quella della passata stagione rifilata alla Cremonese, scuote l'incontro ed in tribuna cominciano a saltare i nervi agli "sportivi perugini" che martellano il duo Capuano-D'Eboli con continui cori al grido di camorristi e mafiosi come nel più classico degli insulti perpetrato dal pubblico locale quando la Paganese si reca da queste parti vedi anche le trasferte del passato come Gubbio e Foligno. Il gol dell'attaccante romano squarcia il cielo plumbeo sul "Curi" come un raggio di sole e rende la sparuta rappresentante ospite più coraggiosa al cospetto del Grifone che per un quarto d'ora pressa gli azzurri. Ne fa le spese Taccola che, colto in controtempo, dà il via libera a Mazzeo di colpire e raggiungere il giusto pareggio dopo un'ottima parata di piede di Melillo su Boldrini. Da questo momento comincia un'altra partita soprattutto alla luce dell'inferiorità numerica. Cominciano venti minuti di apprensione e sofferenza in panchina e tribuna che sono il preludio alla stoica impresa. Sì perchè si tratta, anche con un pizzico di fortuna (finalmente!!), di una Paganese stoica quella che ha sbancato il "Curi" capace di chiudere, come solo la Paganese sa fare, ogni risorsa ai Grifoni che ad un certo punto erano schierati con tre attaccanti e due esterni offensivi. I minuti trascorrevano e l'ansia di non portare nemmeno un punto a casa faceva capolino in tutti noi. Gli azzurri in campo in dieci stringevano i denti contro crampi e fatica, poi ecco un rilancio per far respirare la squadra, il pallone viene addomesticato da Diogo che puntualmente viene abbattuto. Siamo nel recupero, nell'ultimo dei quattro assegnati dal direttore di gara. Diogo taglia con un diagonale il corpo dell'area, il pallone, scheggiato da un difensore umbro, giunge sulla testa del capitano De Giosa lesto ad insaccare. Guardo per un attimo l'assistente, tutto ok, l'arbitro indica con il braccio teso il centrocampo per sancire il raddoppio della Paganese. Esplode la colonia azzurrostellata in tribuna nell'incredulità del "Curi" che accompagna i propri calciatori nei secondi finali al coro vergognatevi! vergognatevi! mentre Benassi tenta l'ultimo assalto proiettandosi in attacco, lasciando la porta sguarnita pronta per ricevere il terzo pallone calciato da Berardi ma il direttore di gara fischia la fine dell'incontro. La Paganese ha espugnato il "Curi" di Perugia scrivendo una pagina indelebile nel racconto di questo campionato e della sua storia.

Peppe Nocera per paganese.it

I Pescara Rangers organizzano la trasferta di Pagani.



Così sul sito www.solopescara.com:

DOBBIAMO ANDARE TUTTI A PAGANI

Con un po’ d’anticipo e per farvi programmare questa trasferta per tempo vi comunichiamo che per la partita di domenica 05/04/2009 che il Pescara disputerà a Pagani i PESCARA RANGERS organizzano la trasferta in pullman.

Abbiamo seguito la squadra e dato del nostro meglio durante tutto questo campionato.
Non possiamo arrenderci ora.
Non lasciamoli soli.

A PAGANI CI ASPETTA UN’ALTRA FINALE!!

Per le prenotazioni e per ulteriori informazioni recarsi presso la sede dei PESCARA RANGERS in via Pepe Zona Stadio

PESCARA RANGERS L'IMPERO CONTINUA

(su segnalazione di paganese.it)

La Paganese sbanca Perugia con un gol al 92' (Il Roma).

Dal 26 aprile tutti in campo alla stessa ora.

La Lega Pro ha reso noto che, dalla 14ª giornata di ritorno in programma domenica 26 aprile, le gare di campionato dovranno essere disputate nella stessa giornata e con contemporaneo inizio.
Sempre dalla 14ª giornata di ritorno, viene ridotto a soli 10' il periodo massimo di tolleranza consentito alle squadre per la presentazione in campo.

Gianluca Russo - paganese.it

Fanasca: "Una giornata così non si scorda". Capuano felice "Questa vittoria mi inorgoglisce".



Corriere dello Sport

Perugia, recupero fatale: secondo ko di fila (Tuttosport).

Perugia-Paganese 1-2: le pagelle di Cuoreazzurrostellato.

Direttamente dal forum Azzurrostellato, ecco il giudizio di chi a Perugia c'era:

"Grandissimo Caracciolo, fino all'infortunio, era su tutti i palloni ed ha fatto ripartire la squadra.
Bravi ed attenti in difesa, malgrado l'erroraccio di Taccola. Bene Chiavaro e De Giosa.
Benissimo Berardi e Cucciniello (nel secondo tempo). Esposito per me il migliore in campo.Diogo ha fatto reparto da solo.
Il secondo tempo li abbiamo fatti giocare ma senza mai soffire.
Il secondo tempo poi, siamo entrati in campo in maniera più aggressiva e decisa, in cerca del gol che poi è venuto, meritatamente (ci sono state un paio di azioni di Fanasca ed Imparato non inserite nel servizio).
La nostra percezione, sullo 1-0 è che non ci avrebbero segnato mai, anzi!!!
I tifosi iniziavano a contestare ed i giocatori del Perugia sbagliavano appoggi facilissimi, erano in confusione totale.
Poi li abbiamo rimnessi in gioco noi ma anche sullo 1-1, hanno dimostrato poca cosa, al di là di qlc azione confusionaria.
E poi al 92'...

Menzione particolare per l'arbitro: una chiavica!!!
Ha ammonito 8 nostri giocatori, in una partita, credetimi, correttissima. Nessuno o quasi ammonito per falli commessi.
E sullo 1-1 li ha presi per mano e li ha portati verso la nostra area: vergognoso..."

Cuoreazzurrostellato.

Fanasca e De Giosa esaltano Capuano.

Il trionfatore di questa impresa è senza dubbio l’allenatore Ezio Capuano. La prima ammissione arriva dal realizzatore della prima rete degli ospiti Fanasca. “In settimana il mister ci ha fatto provare con assiduità i movimenti da fare in campo per irretire i nostri avversari. Sapevamo alla perfezione come si sarebbe mosso il Perugia e conoscevamo quali erano le contromisure da adottare. Siamo stati sempre corti, forse abbiamo concesso loro troppo il possesso palla, ma siamo stati bravi a tenerli lontano della nostra porta”

Elogi a mister Capuano arrivano anche dall’eroe di giornata, quel De Giosa che in pieno recupero ha realizzato il gol vittoria. “Abbiamo il tecnico più preparato dell’intera categoria. Il mister sa preparare e leggere la gara come pochi e questo per noi è un vantaggio enorme.
La nostra forza è l’unione. Anche oggi, dopo essere stati raggiunti sul pari e con un uomo in meno siamo stati bravi a non disunirci sulla pressione del Perugia. Siamo rimasti compatti e abbiamo creduto nella vittoria fino all’ultimo istante”

La Città – paganese.net

Perugia-Paganese, la voce dei protagonisti.

Incredibile sconfitta interna per il Perugia, che viene beffato allo scadere dalla Paganese e sprofonda in piena zona play-out. I campani vincono 2-1 al Curi e scavalcano in classifica proprio la squadra di Pagliari. Nel primo tempo sterile predominio dei padroni di casa, che provano a sbloccare il risultato con Cutolo all'8' e al 24', ma il pallone sfiora il palo in entrambe le occasioni. Nella ripresa i campani si affacciano per la prima volta nell'area avversaria e recriminano per un presunto atterramento di Fanasca. Al 57', sugli sviluppi di un corner, l'ex attaccante della Ternana riesce a centrare l'angolo basso alla sinistra di Benassi e porta in vantaggio gli ospiti. Un minuto più tardi il neo entrato Boldrini ha la palla del pareggio, ma il giovane biancorosso spara addosso a Melillo. Al 69', dopo un innocuo colpo di testa dalla trequarti, la difesa campana si addormenta e spiana la strada a Mazzeo, che davanti a Melillo non sbaglia e pareggia. All'81' il centrocampista azzurrostellato Esposito riesce a farsi espellere per doppia ammonizione nel giro di pochi secondi per proteste: se non è un record, poco ci manca. Il Perugia spinge, ma al 92' arriva la beffa: punizione di Diogo Monteiro, Passiglia manca il pallone e da due passi il capitano De Giosa appoggia in rete di testa.

PERUGIA

Il tecnico dei Grifoni Giovanni Pagliari, esprime tutta la sua amarezza: "Non meritavamo di perdere, la partita l'avete vista tutti. È incredibile perdere così, fa male. Abbiamo perso con una squadra che non ha giocato a calcio, ma tornano a casa con tre punti e quindi hanno ragione loro. L'errore di Passiglia ci può stare, purtroppo capita. Dobbiamo fare punti, non costruirci alibi: ora che l'obiettivo è cambiato, dobbiamo avere l'umiltà di difendere anche un punto e puntare alla salvezza. Bisogna lottare e cercare di arrivare a 40 punti il prima possibile. I ragazzi devono ritrovare subito morale, perché a partire da domenica prossima saranno tutti spareggi. Un possibile ritiro? Personalmente sono sempre stato contro questo tipo di provvedimento, secondo me è inutile...ma se sarà necessario, ci andremo".

PAGANESE

Felice l'allenatore azzurrostellato, Ezio Capuano: "Siamo contentissimi per questa vittoria, ottenuta su un campo difficille. Siamo una squadra piena di giovani, esordienti e sconosciuti, ma abbiamo fatto 34 punti. Oggi eravamo messi bene in campo, occupavamo diligentemente gli spazi e ho visto voglia e impegno. Nel primo tempo ci facevamo schiacciare troppo: poi, grazie anche all'ingresso di Cucciniello che ha dato più ordine al nostro centrocampo, siamo migliorati. Il gol del Perugia è frutto di un nostro grave errore, secondo me non abbiamo rubato nulla. Considerando che la maggior parte dei ragazzi è esordiente in questa categoria, la vittoria in casa di una squadra così blasonata vale sicuramente doppio".

www.tuttomercatoweb.com

Colpo grosso della Paganese a Perugia.



Vantaggio di Fanasca, poi il pareggio degli umbri. Al 92’, in inferiorità numerica, decide De Giosa.

PASQUALE SORRENTINO Perugia. Grande impresa della Paganese. In dieci riesce a espugnare il Curi con tanto cuore, diligenza tattica e anche un pizzico di fortuna. Capuano sorprende e schiera una formazione differente dalle aspettative. Difesa assai guarnita, centrocampo di contenimento e un solo attaccante. L’intento è chiaro: difendersi e ripartire. Fuori l’ex di turno Cucciniello e l’attaccante Lasagna. In attacco gioca il solo Diogo. Dentro anche Fanasca. Davanti a Melillo giocano in cinque con l’aggiunta di Caracciolo davanti alla linea arretrata. Il Perugia, invece, è costretto a giocare senza centravanti di ruolo considerando le assenze di Del Core, Maccan e Ferrari. Pagliari preferisce il 4-4-2 con Cutolo e Mazzeo in avanti. È proprio di Cutolo il primo tiro (7’). Ma la sua botta da fuori area è larga alla sinistra di Melillo. La partita si sviluppa sul possesso palla dei padroni di casa, che, però, faticano a trovare spazio nelle maglie strette degli ospiti. E la mancanza di attaccanti di peso fa sì che non si trovano sbocchi neanche con le palle alte. La Paganese chiude tutti gli spazi, gli umbri sono imbrigliati e ci provano con il gioco sulle fasce e qualche lancio lungo. Ma bisogna aspettare il 24’ per vedere un’azione da gol. Gatti lancia in verticale Cutolo, l’attaccante con due finte di corpo disorienta De Giosa e dal vertice sinistro dell’area piccola ci prova con un tiro a girare che si spegne di poco sul fondo. Il match non è cattivo ma l’arbitro estrae cartellini gialli in quantità industriale. La Paganese continua a non spingere, aspetta con tutti i suoi effettivi il Perugia dietro la linea della palla e chiude tutti gli spazi possibili. Di occasioni per la formazione di Capuano non se ne trovano traccia. Il tecnico è costretto poco dopo la mezz’ora a sostituire l’infortunato Caracciolo con Cucciniello. L’occasione più ghiotta arriva al 40’ e la confeziona il Perugia: punizione dal limite di Mazzeo, il pallone sorvola la barriera ma sfiora il palo. Il Perugia insiste nel finale di tempo. Cutolo trova spazio e da venticinque metri si gira e tira ma il pallone, deviato da un difensore, si spegne di poco sul fondo. Il primo tentativo della Paganese arriva al 6’ della ripresa con Diogo che poco dopo aver superato il centrocampo vede Benassi fuori dai pali e ci prova con una conclusione alla Mascara. Il risultato, però, è completamente diverso: pallone altissimo. La Paganese appare più viva in avanti. Soprattutto sulla corsia destra. Esposito ci prova con un diagonale, Benassi devia in angolo. Dal corner lo schema della Paganese è perfetto e Fanasca (11’) dal dischetto del rigore di prima e con il sinistro trafigge Benassi. La reazione del Perugia è veemente. Mazzeo in area di tacco libera il neo entrato Boldrini, il cui tiro ravvicinato è respinto con i piedi da Melillo. È un’altra partita, più viva. La Paganese prova a tenere e sembra poter tenere l’incontro. Ma Taccola commette un errore clamoroso, lascia scorrere un pallone innocuo sul quale si avventa Mazzeo (23’) che di prima intenzione non lascia scampo a Melillo. Preme il Perugia e la Paganese appare alle corde. Ci si mette anche Esposito che si fa espellere (35’) per due cartellini gialli rimediati per proteste in 30 secondi. Si soffre, ma nel recupero, a tre minuti dalla fine, De Giosa di testa fa il miracolo approfittando di un incredibile svarione di Passiglia. È il gol per la grande festa della Paganese che vede la salvezza più vicina.

Il Mattino

Fanasca: «Una partita perfetta, sono felice per la rete».

Perugia. Con un tocco da biliardo a inizio ripresa, ha avuto il merito di aprire le danze e portare in vantaggio la propria squadra. Fanasca sorride ed è naturalmente soddisfatto per la rete e soprattutto per il risultato. Innanzitutto, però, l'elogio al suo tecnico. «Il mister - afferma convinto - ha preparato la partita in modo pressoché perfetto. Sapevamo cosa fare e che cosa avrebbe fatto il Perugia. Ecco perché non ci siamo fatti trovare mai impreparati e abbiamo concesso ben poco agli avversari. Dovevamo stare tutti dietro la palla e così abbiamo fatto. Il mister ha questa grande capacità, ovvero di saper preparare e poi leggere la partita nel modo migliore. Per noi è un immenso vantaggio». Sulla propria prestazione giocata soprattutto in copertura questo il parere dell'azzurrostellato. «Mi era stato chiesto di fare una partita di sacrificio e così è stato. Poi il gol non può che fare piacere». Fanasca poi svela anche un retroscena sullo stadio «Curi». «Questo impianto mi porta bene - dice - anche perché ci ho già vinto con la Fiorentina». Basta poi guardare al passato. Fanasca guarda al futuro con ottimismo. «Domenica contro il Pescara è una partita fondamentale e dobbiamo giocare con la stessa determinazione mostrata oggi. Poi - termina - nelle prossime sette partite ne abbiamo quattro a Pagani, deve essere questa la nostra vera forza».

Il Mattino

Chiavaro provvidenziale, Cucciniello sfavillante (le pagelle de Il Mattino).

MELILLO 6,5. Si arrende solo al gol di Mazzeo. Bravissimo nel salvare su Boldrini subito dopo il primo vantaggio della Paganese.

IMPARATO 6,5. Tiene a bada De Giorgio e raramente va in difficoltà nell'uno contro uno. Dal 29' st Iraci sv. In campo per pochi minuti.

CHIAVARO 7. Provvidenziale il suo intervento a salvare il risultato nel primo tempo, su diagonale di De Giorgio.

TACCOLA 5,5. In occasione del pareggio del Perugia commette un grave errore di valutazione che gli macchia la solita prestazione grintosa.

DE GIOSA 7,5. Non bastasse la grande prestazione difensiva, segna nel finale un gol storico.

LEGITTIMO 6. Nei primi minuti regge alla grande, poi va in sofferenza sul finale di tempo. Sostituito nell'intervallo. Dal 1' st ASTARITA 6. Gioca una partita senza errori. C'è anche il suo contributo in questo successo azzurrostellato.

ESPOSITO 5. Un'ottima prestazione, macchiata però dall'ingenuità dell'espulsione rimediata per doppia ammonizione. Un errore che poteva costare caro.

CARACCIOLO 6. Pochi minuti in campo, spesi nel migliore dei modi con una mezz'ora eccellente. Un infortunio muscolare lo mette fuori causa. Dal 34' st CUCCINELLO 6,5. Protagonista di un secondo tempo straordinario.

BERARDI 6,5. Con Caracciolo out, si erge lui a muro davanti la difesa.

FANASCA 7. Non ha lasciato scampo al Perugia. Un po' farraginoso nel primo tempo, implacabile nella ripresa.

DIOGO 6. Svolge un lavoro oscuro ma molto prezioso. Peccato che non si veda mai sottoporta.

Capuano: umiliata una grande, la salvezza è vicina.



La gioia del tecnico che elogia Cucciniello: ragazzo d’oro e grande calciatore.

PASQUALE SORRENTINO Perugia. Una notorietà costruita tra i campi di periferia e alcune frasi storiche. Tutto questo è Eziolino Capuano, tecnico della Paganese, uscito dal Curi ancora una volta da trionfatore (era già successo lo scorso anno con la Juve Stabia) battendo (2-1) i padroni di casa. «Sono molto contento perché abbiamo vinto contro una grande squadra - spiega -, noi che siamo solo un gruppo di ragazzi, che però hanno occupato bene gli spazi e che hanno raddoppiato sempre le marcature dimostrando un legame viscerale alla maglia che indossano. La vittoria è ampiamente meritata». E' un fiume in piena Capuano che vuole gustarsi fino in fondo l'ennesimo exploit al Curi. «Siamo una squadra di sconosciuti che cerca di imbruttire l'avversario per cercare di tirare fuori il meglio da quello che abbiamo, ovvero l'applicazione, il rigore tattico e la capacità di ripartire. Abbiamo affrontato una squadra che ha grandi nomi e un potenziale offensivo notevole - continua il tecnico azzurrostellato -, ma se questa è la classifica significa che il Perugia ha qualche problema. Sull'1-1 e con noi che eravamo rimasti in dieci, sinceramente dai biancorossi mi aspettavo molto di più». L'ultima parola è per Cucciniello. "Mi dite se meritava di restare a Perugia? Io posso dirvi che è un ragazzo d'oro e un grande giocatore". Infine sulla volata salvezza: «E' ancora molto difficile, ma siamo sulla buona strada». Gol vittoria a due minuti dalla fine. E per di più anche al "Curi", un impianto di grande importanza. Roberto De Giosa la ricorderà a lungo questa partita. "Tre punti davvero importanti - sottolinea sorridendo il capitano della Paganese - sono naturalmente felice. Abbiamo avuto il merito di non mollare mai e lottare fino alla fine, recupero compreso. Bisogna dare fiducia a questa squadra che lavora sempre bene e che ha carattere da vendere". Poi racconta il gol: "Mi hanno lasciato da solo in area, hanno commesso un errore e io mi sono fatto trovare pronto". Complimenti a Capuano da parte del capitano: "Sapevamo cosa fare e pur se il Perugia ci ha messo in difficoltà abbiamo saputo farlo. Siamo stati anche fortunati perché abbiamo segnato due volte con due tiri in porta. Per una volta va anche bene così". E infine: "Dobbiamo sfruttare le partite in casa e cercare di fare un po' di punti nelle tre esterne, con questo cuore possiamo farcela". La curiosità: nonostante il divieto di trasferta e il biglietto vendibile solo ai residenti a Perugia erano una cinquantina i tifosi della Paganese presenti al "Curi".

Il Mattino

Il Grifo sprofonda nel baratro (La Nazione).

Perugia: squadra senza passato, presente e futuro.

La squadra dei senza. Un avverbio che come nessun altro identifica il Grifo attuale. Infatti, ieri, in una giornata bestiale, i senza si sono sprecati. Innanzitutto il Grifo è senz'anima. Una squadra gregaria che non riesce ad essere protagonista neppure con una volenterosa ma modesta avversaria come la Paganese. Una squadra senza reattività, se non si volesse chiamare così quello sciamare inconsulto di grifoni verso la porte avversaria degli ultimi venti minuti. Quelli della disperazione. Una squadra senza gioco, che ha affossato di seguito tutti gli schemi proposti, tanto che ieri il gol di Mazzeo è venuto dopo che appunto qualsiasi schema era abbondantemente saltato. Anarchia da dilettanti. Una squadra poi, nello specifico, senza difesa, visto che la Paganese ha “dovuto”, nel senso letterale del termine, segnare due gol per benevola concessione di un reparto che riesce ormai ad andare in confusione anche solo di fronte a qualche banale calcio piazzato. Una squadra di seguito senza centrocampo, se è vero che ormai Mezavilla non ne azzecca più una, mentre Gatti naviga alla ricerca di una sedia da regista che deve aver smarrito in uno degli ultimi ciack della sua carriera. Una squadra infine senza attacco, visto che il solo Mazzeo riesce a dare un senso alla sua presenza, ma lo fa nel deserto totale del gioco e della collaborazione, tanto più che l'unico vero centravanti che c'era in circolazione è stato spedito a Treviso, per la ragione, dicono, che fosse troppo grasso, mentre i magri e neppure slanciati che sono rimasti ci danno, come si vede, soddisfazioni infinite. Una squadra a pensarci bene probabilmente ormai anche senza guida, visto che, esattamente come nella prima prova, Pagliari è partito bene per perdere poi slancio e sostanza. E due prove fallite nel calcio non accettano purtroppo repliche! Una squadra, dopo tutto ciò, ci verrebbe da dire, anche senza futuro, se non ci soccorresse ancora una flebile speranza che qualcosa possa succedere per cambiare il corso delle cose. Illusione, si potrebbe dire. E forse non si sbaglierebbe di troppo.

Claudio Cagnazzo - Il Messaggero

Perugia, al peggio non c’è fine.



Grifoni battuti al Curi dalla Paganese con poco più di un tiro in porta.

PERUGIA - Che tonfo. Pesante, fragoroso, preoccupante. Peggio dell’incubo peggiore, peggio della più nera delle previsioni, una realtà che supera di gran lunga le fantasie più pessimistiche.
Cosa c’era di peggio per il Perugia che giocarsi ieri al Curi un “clamoroso” scontro-salvezza con la Paganese? Solo perderlo. Appunto. I grifoni sono riusciti anche in questo, tanto per non smentire quel beffardo ritornello popolare secondo cui al peggio non c’è mai fine.
Un 1-2 tremendo, una mazzata durissima giunta al 93’ quando mancava soltanto un giro di orologio per mandare in archivio un’altra brutta giornata, con un altro brutto pareggio che però avrebbe portato in casa biancorossa un punto comunque importante per una classifica difficile.
E invece ecco un fallo inutile di Accursi a tempo scaduto. Ecco un calcio di punizione apparentemente tranquillo, che Passiglia “cicca” maledettamente permettendo a De Giosa di insaccare ed al suo tecnico Capuano di esultare (giustamente) come un ossesso. Già, Capuano. Cinque incroci col Grifo: tre vittorie (di cui due al Curi) e due pari. La classica bestia nera, insomma.
Anche se forse sarebbe più giusto dire che il Perugia è bestia nera di se stesso. Una sconfitta che è sulla linea delle tante di questa stagione. Nulla da dire sull’impegno, molto da ridire su carattere e personalità. Manca la sostanza, non in tutti ma in diversi.
Pronti via e (8’) un sinistro di Cutolo dai venti metri finsce sul fondo. Tema del match scontato: grifoni a fare la partita, Paganese a difendersi con cinque uomini sulla linea dei difensori più tre a centrocampo. Passano i minuti, il Grifo non riesce a “sfondare”, finchè (24’) Stamilla pesca Cutolo in area spalle alla porta: l'attaccante riesce a mettere a sedere il proprio marcatore ma calcia a lato. Un altro quarto d’ora e (39’) Mazzeo fa gridare al gol con una punizione dal limite che si perde di un soffio sul fondo. L’ultimo acuto è un sinistro di Cutolo, deviato sul fondo dallo stinco di Taccola.
Ripresa a tutto gas? Sì, ma per i campani. La Paganese capisce che può provarci, che mettere il naso fuori dal guscio e rendersi pericolosa non è gioco proibitivo contro questo Perugia. Ed infatti al primo affondo gli uomini di Capuano passano. Schema su corner, palla rasoterra per l’accorrente Fanasca che al volo insacca. E’ il 12’ e sul Curi scende il gelo.
Due minuti e Perugia vicinissimo al pari: De Giorgio pesca Mazzeo in area, tacco smarcante per il neo entrato Boldrini che spara a botta sicura ma addosso a Melito. Grifoni avanti col forza della disperazione. Minuto 24: Taccola svirgola, Mazzeo si infila in area e batte Melito. Il Perugia a questo punto sembra sbloccarsi, Mazzeo e De Giorgio riescono a sfondare sulle fasce e Cutolo (26’) va via a destra, entra in area e spara di sinistro: il portiere ospite blocca a terra.
La partita torna ad essere un monologo biancorosso, anche perchè dal 35’ la Paganese resta in dieci per l’espulsione di Esposito, ma il risultato sembra ancorato sul pari. E quando pensi che un pari comunque deludente possa farti allungare un punto sulla quintultima e quindi non sia da buttare, ecco la beffa in pieno recupero sopra descritta.
Capuano e giocatori della Paganese con le braccia al cielo, grifoni a pezzi. Il pubblico nemmeno si arrabbia più, ed a parte qualche urlaccio lascia il Curi senza nemmeno fischiare. L’indifferenza: forse il peggiore tra i sentimenti, proprio perchè è assenza di sentimenti. E i playout uno spettro sempre più reale.

MICHELE MILLETTI - Il Messaggero

Perugia, Mister Pagliari: «Siamo messi male».

PERUGIA - Giovanni Pagliari ce la mette tutta per alimentare la speranza che per il Perugia ci sia ancora qualcosa di salvabile: «Non siamo allo sbando. Anche oggi abbiamo provato a giocare in ogni circostanza, cozzando ancora una volta con le difficoltà di fare gol». Il tecnico però non riesce ad accettare le circostanze in cui la sconfitta, bruciante e dalle possibili devastanti conseguenze, è maturata: «Non si può perdere contro un avversario come la Paganese che ha badato esclusivamente a distruggere, prendendo gol in superiorità numerica, a tempo scaduto e su palla inattiva. Il bello e il brutto del calcio però - aggiunge l’allenatore - sta nel fatto che ti spinge immediatamente a pensare al domani. Subito dopo la gara ai ragazzi che erano molto scossi, ho chiesto di cominciare a pensare al Foggia. Siamo messi male, costretti a pensare alla salvezza dopo i sogni svaniti di traguardi prestigiosi. Per evitare i playout ci si impone di cercare anche un misero punticino in ogni occasione in cui ci sarà possibile. Oggi non abbiamo avuto la freddezza di fare questa valutazione: visto quanto era difficile fare gol nel finale avremmo dovuto ponderare nella giusta maniera il pari che avevamo rimediato con Fabio. Nei conti finali avrebbe potuto essere preziosissimo». Pagliari, che prima della gara aveva preso di escludere Pagani anche dalla panchina, non condivide le riserve sulle scelte iniziali e sui cambi: «Avevo in sostanza uomini contati. L’inserimento di Federici l’ho pensato per allargare il gioco sugli esterni, tornando all’abituale 4-3-3: il ragazzo ha fatto quello che mi aspettavo. Mi è parso positivo anche De Giorgio; un pò meno Cutolo. Non ho timori particolari per il futuro - conclude l’allenatore -. Anche se dovrò mettercela tutta per tirare fuori dal gruppo un pò di cattivveria agonistica, diventata ormai vitale».
«Arrivati a questo punto credo che sia ridicolo commentare la partita bisogna invece esaminare la situazione più in generale. Chiediamo quindi scusa alla società ed a tutti i nostri tifosi». Non accampa scuse Fabio Gatti.
«Siamo responsabili di quanto abbiamo fatto fino adesso cioè male e per una annata totalmente fallimentare credo quindi superfluo ricordare che la Paganese abbia fatto un tiro in porta dato che è venuta chiaramente per prendere un punto e ne ha ottenuti tre» riconosce il centrocampista.
La domanda che tutti si pongono è però se questa squadra abbia o meno le qualità mentali per uscire da quella che sembra essere una caduta libera: «Ora è importante cercare di salvare il salvabile se però mentalmente non siamo pronti diventa tutto più difficile, credo tuttavia che se non abbiamo la forza per uscirne non meritiamo di vestire questa maglia».
Eziolino Capuano se potesse prenderebbe casa al Curi. Per lui Perugia è terra di conquista e conferma anche le sue qualità dialettiche: «Abbiamo affrontato una grande squadra con una formazione operaia. Però per come abbiamo occupato gli spazi e per la nostra abnegazione abbiamo meritato di vincere. Sia chiaro il Perugia non ha meritato di perdere però noi siamo riusciti a fare bene. Anche la rete del Perugia come la nostra è arrivata per una indecisione: tuttavia i"grifoni" avrebbero potuto segnare prima».
E Capuano conclude: «Il Perugia è una squadra di grandissimi giocatori ma quando scende in campo una mia squadra i valori in campo vengono sovvertiti. Ma ammetto che francamente mi sarei aspettato qualcosa in più dagli avversari. Invece anche in dieci non abbiamo sofferto".

GIANNI FABI e CORRADO LOSITO - Il Messaggero

Paganese-Pescara in Pay per View.

La gara Paganese - Pescara, in programma domenica 5 aprile, sarà trasmessa in diretta sul canale satellitare ContoTV 3 (canale 959 della piattaforma SKY).
10 € il costo dell'evento, 5 € se acquistato in prevendita entro le ore 21 di venerdì 3.

Gianluca Russo - paganese.it

Una classifica bellissima: godiamocela per un po' e poi pensiamo al Pescara.

29.3.09

Zuccata vincente e urlo liberatorio: in due istantanee tutta la gioia di capitan De Giosa.





Foto: Settonce Photo Agency

Orlando Fanasca in settimana l'aveva detto: "Segnerò un gol pesante".



L'aveva detto in settimana al quotidiano Il Mattino e questo blog aveva riportato quell'intervista. Orlando Fanasca aveva promesso un gol pesante per riscattarsi di un periodo non tanto felice. E così è stato.

Nella foto la sua esaltanza dopo lo 0-1 al Perugia.

Foto: Settonce Photo Agency

Unico neo di giornata: l'imbattibilità perduta di Vincenzo Melillo.



E' durata 248 minuti l'imbattibilità di Vincenzo Melillo fra i pali della Paganese. Poi al 68' minuto di Perugia-Paganese è arrivato il gol di Mazzeo (nella foto). Peccato!Ma credo che Vincenzo ci avrebbe messo la firma per perdere l'imbattibilità a fronte di una vittoria al Renato Curi.

Foto: Settonce Photo Agency

Perugia-Paganese 1-2: la cronaca di paganesecalcio.com



VIttoria fondamentale quella conquistata dalla Paganese quest'oggi allo stadio "Renato Curi" di Perugia.
Alla lettura delle formazioni ufficiali, Capuano sorprende tutti e manda in campo dal primo minuto Legittimo sulla corsia di sinistra, De Giosa ritorna a formare il trio difensivo con Taccola e Imparato, quest'ultimo preferito ad Astarita. In attacco Fanasca vince il ballottaggio con Lasagna, ed affianca Diogo. Nel Perugia scelte obbligate per Mr Pagliari che in attacco si affida al duo Cutolo-Mazzeo con De Giorgio e Stamilla sulle corsie esterne. Il Perugia prova a fare la partita costringendo la Paganese sulla difensiva, ma le iniziative dei Grifoni risultano prevedibili e la retroguardia azzurrostellata, con l'aiuto di un centrocampo molto basso, riesce a respingere senza troppe difficoltà: solo in due occasioni la squadra di casa si rende pericolosa dalle parti di Melillo. Al 20' è Cutolo che con una bella azione personale in area supera Taccola e De Giosa ma, da buona posizione, tira a lato; in chiusura di tempo è Mazzeo a sfiorare il goal su punizione dal limite che si spegne di pochissimo sul fondo. La Paganese in fase offensiva si affida alle iniziative del solo Diogo che sembra troppo isolato in attacco. A centrocampo da segnalare l'uscita dal campo di un sontuoso Caracciolo, fino a quel momento migliore dei suoi, per un guaio muscolare. Al suo posto entra il giovane Cucciniello.
Nella ripresa Capuano manda in campo Astarita in luogo di Legittimo, spostando De Giosa sulla fascia sinistra di centrocampo. Dopo appena dieci minuti nel corso della ripresa, sugli sviluppi di un angolo gli azzurrostellati trovano il vantaggio grazie a Fanasca, bravo a sfruttare un tiro-cross di Esposito. Il gol della Paganese ha scatenato la prevedibile reazione dei padroni di casa che si affacciano in maniera sempre più minacciosa dalle parti di Melillo, bravo a respingere un tiro ravvicinato di Boldrini prima e di Mazzeo poi, prima del pareggio dei grifoni giunto al 68' ad opera di Mazzeo sfruttando al meglio una indecisione difensiva di Taccola.
Dopo il pareggio degli umbri la partita è diventata particolarmente tesa; ne ha fatto le spese Esposito che è stato espulso dal direttore di gara per proteste in seguito ad una rimessa laterale contesa.
Gli ultimi dieci minuti della gara sono stati al cardiopalma. La Paganese ha badato a controllare l'incontro fino alla fine del tempo regolamentare. Poi, incredibilmente al 92', è arrivato il gol che ha dato alla Paganese una vittoria che passerà alla storia indipendentemente da come finirà questo campionato. De Giosa è stato abile nello sfruttare un'indecisione della retroguardia bianco-rossa e di testa ha trafitto Benassi. La vittoria al di là del valore intrinseco assume un'importanza capitale ai fini della salvezza diretta.

paganesecalcio.com

Il Perugia sprofonda all'inferno: gli spareggi retrocessione sono sempre più vicini.



È la fine. Il Perugia cola a picco sotto il plumbeo cielo di fine marzo e crolla, davanti al pubblico di casa, contro la Paganese di Enzo Capuano. Con una rete in pieno recupero di De Giosa, la formazione biancoazzurra campana porta via l’intera posta in palio al Curi, nel più totale smarrimento dei giocatori di Pagliari. Ancora umiliato, il pubblico perugino ha dovuto assistere ad una ennesima prestazione completamente incolore e priva di efficacia di questo Perugia, passivo e remissivo rispetto a qualunque cambio tattico e tecnico, costantemente disastroso e demotivato.
Il primo tempo aveva fondamentalmente mostrato quello che era già parso chiaro nella partita contro la Ternana e nella trasferta di Taranto: una squadra priva di grinta e mentalità, scoordinata e slegata dal punto di vista tattico e logistico, spesso in grave ritardo o, perlomeno, molto in affanno per quanto riguarda la condizione fisica. Come più volte avvenuto, era stata una palla inattiva a innescare una discreta e buona occasione da rete: Mazzeo, direttamente da calcio di punizione, sfiorava e falliva di pochissimo il gol dell’1-0.
A centrocampo regnava sovrana la confusione, principalmente per causa della ormai evidente incompatibilità di Gatti con Mezavilla, ma probabilmente persino di Mezavilla con questa categoria. Inutile e impacciato come pochi, il centrocampista carioca non è mai entrato seriamente nei meccanismi di alcuno dei tecnici coinvolti in questa stagione, che si sono comunque ostinati a schierarlo nell’undici titolare.
Il secondo tempo, regalava un avvio sicuramente meno deprimente: peccato che fosse la Paganese a creare, per merito di Esposito e di Fanasca, le giocate più chiare, fino ad arrivare al vantaggio esattamente al 12’ minuto con un colpo di tacco sotto rete.
È solo in questo momento che, colpevolmente, Pagliari manda in campo Passiglia al posto di Mezavilla e Boldrini in sostituzione di Stamilla. Subito Boldrini guida il tentativo di riscatto, tentando di sorprendere Melillo con una conclusione d’istinto, ma è al 24’ che un errore della difesa biancoazzurra regala un’occasione d’oro sui piedi di Fabio Mazzeo, che lascia ricadere a terra la sfera e batte Melillo, pareggiando i conti.
È il momento potenzialmente centrale per le sorti della gara. Sull’onda dell’entusiasmo ritrovato e dei fantasmi della disfatta scacciati, l’undici di Pagliari tenta il tutto per tutto, con un De Giorgio più brioso del solito e con Mazzeo che tenta di macinare metri e palloni su palloni. Ma dieci minuti di assedio più o meno sconclusionato e privo di una organizzazione cinica e quadrata, eslcusivamente costruito sull’emotività e sull’approssimativa improvvisazione, non bastano di sicuro: la regia di un Gatti stremato viene a mancare, le punte non mordono, nemmeno con l’ingresso dell’esordiente Federici, e i giocatori calano, soprattutto negli ultimi dieci minuti di gara.
Sono ben quattro però i minuti di recupero concessi dall’arbitro, oltre i novanta regolari. Mentre la partita sembra destinata ad uno scialbo e inutile pareggio, ecco arrivare dalle retrovie De Giosa che, coi difensori fermi e immobili, fredda Benassi ed un intero stadio. Al 93’, la Paganese sigla il raddoppio e riesce nella sua impresa di espugnare Pian di Massiano. La dignità del Perugia Calcio è ormai a molti metri sotto terra, mentre la classifica incute terrore. Spaventoso.

Andrea Fais - www.tifogrifo.com

Foto: Settonce Photo Agency

Perugia: "Oggi si è visto quanto poco vale questa Armata Brancaleone".

Ore 16:50… L'arbitro della sfida decide con i suoi tre fischi che anche per oggi può bastare.
Dopo oltre novanta minuti di passione le squadre fanno il loro rientro negli spogliatoi, chi con la gioia nel cuore, per un risultato insperato e chi mestamente, sapendo di essersi giocati un’altra possibilità di far parte del progetto futuro della squadra per la quale veste la maglia.
Parliamo di un ulteriore prova opaca del Perugia che dal fallimento dei Gaucci mai aveva toccato il fondo come quest'’anno.
Non è bastato avere finalmente una presidenza e gran parte della dirigenza di provenienza cittadina, probabilmente gli errori stanno a monte e le colpe si dovranno dividere tra diverse entità. Fatto sta che quest’estate furono sbandierate a destra e a manca la Peruginità e il fatto che l’era dei “Romani” doveva essere un ricordo. Ma si sa,non tutte le ciambelle riescono con il buco.
I vari proclami fatti a Luglio ben presto hanno lasciato spazio a cocenti delusioni e anche a qualche nostalgia dei presidenti che furono. Da squadra costruita per vincere il campionato, ci ritroviamo a dover fare i conti con una classifica deficitaria e come se non bastasse con la concreta possibilità, visto il calendario che ci aspetta,e soprattutto ,visto il modo con cui i nostri giocatori affrontano le partite,di dover disputare i Play out per salvare il salvabile.
Diciamo che non tutte le colpe sono dei giocatori, anche se poi alla fine sono loro a scendere in campo,ma di errori ne sono stati fatti un pò da tutta la dirigenza. Il primo errore che mi viene in mente e’ stato quello di chiamare ,contro il parere della tifoseria, Paolo Indiani e dopo aver superato il momento di burrasca (tifosi/allenatore), quello di non avergli fatto iniziare il suo campionato.Ora non stiamo qui a chiederci di chi fu la colpa,non servirebbe a lenire le ferite che ci portiamo dietro. E’ che dopo quell’errore,altri ne sono stati commessi e purtroppo tutti avallati dal Presidente,che forse per troppo amore mal si è fatto consigliare. E dopo aver messo a libro paga dirigenti e allenatori vari, arriviamo a sette giornate dalla fine arrancando in una classifica impietosa e che dimostra il vero valore di questa che noi chiamiamo “Armata Brancaleone”.
Ma la cosa che più preoccupa è il modo in cui la gente di Perugia sta affrontando la cosa. Si e’ partiti ad Ottobre con qualche timida contestazione dal famoso “Greppo”… Passando per la contestazione plateale di Gennaio davanti ai cancelli,con tanto di faccia a faccia tra tifosi e giocatori… E arrivando fino ad oggi. 268 paganti… Squadra che non ha onorato la maglia… ha perso sul campo dimostrando di non avere gli attributi, e cosa peggiore uscita dal prato erboso del Curi senza i “soliti” fischi della curva. E questa è la cosa che deve far riflettere di più… Siamo arrivati forse al punto di non ritorno. L’indifferenza del tifoso, che non si riconosce più in questi giocatori , non degni di rappresentarli con la maglia rossa del Grifo. AD MAJORA…

Marco Mariuccini - www.tifogrifo.com

I tifosi perugini: "Siamo stati capaci di far segnare 2 gol nelle 2 uniche volte in cui la Paganese ha messo il naso fuori dalla propria metacampo".

Al Perugia Calcio, tutti farebbero bene a tacere, a cominciare dal Presidente e dai suoi collaboratori ...

... stagione doppiamente fallimentare in quanto ormai sei condannato all'ennesima rifondazione ... nemmeno quelli in predicato di restare hanno dimostrato di potersi meritare tanto ...

... cappelle a gogò dalla difesa al centrocampo, per non parlare dell'attacco (sic!) ...

E non invochiamo gli assenti o i panchinari ... siamo stati capaci di far segnare due gol nelle due uniche volte in cui la paganese ha messo il naso fuori dalla propria metacampo ... due tiri = due gol... ed il secondo in dieci!
... e chi entra riesce a far peggio di chi esce ...

... rassegnamoci e prepariamoci mentalmente a disputare i play out, visto che con questi signori c'è da temere il peggio. Conquistiamo almeno il quintultimo posto, nella speranza che due pareggi bastino per eestare in Prima Divisione

... ci sarebbe da ridere se non ci fosse da piangere!

perugianelcuore.myblog.it

Perugia: la sconfitta con la Paganese segna il momento più basso della storia del Grifo degli ultimi venti anni.

Il primo impulso a caldo era quello di non accendere proprio il computer e rimanere in silenzio di fronte ad un'inopinata sconfitta che potrebbe provocare effetti devastanti per il fututo del Perugia. Ma spesso il silenzio diventa accettazione e noi questa situazione non possiamo proprio tollerarla. Non possiamo perchè dopo il deflagrante fallimento dei Gaucci che ci aveva rispedito in poche ore da una possibile Serie A ad una certissima C1 era arrivata una nuova proprietà, quella dei fratelli Silvestrini. Persone serissime che anche se alla loro prima esperienza nel calcio nel primo anno hanno sfiorato i play-off, persi solo per un punto, nel secondo, dopo una partenza ad handicap, con l'arrivo di Cari avevano sfiorato per la seconda volta quei playoff che sarebbero stati sicuramente centrati se all'inizio del torneo qualcuno non avesse consigliato il presidente di ingaggiare Benedetti e non Cari. Nel terzo, pur tra errori e tanti alti e bassi si era riusciti a centrare il quinto posto utile a coltivare il sogno promozione, spezzatosi sul più bello solo per le scellerate scelte tattiche di Cuccureddu nei due spareggi con l'Ancona. Tre anni nei quali la società ha sempre lottato per le posizioni di prestigio mantenendo al tempo stesso tutti i conti in perfetta regola nonostante non abbia avuto l'aiuto di nessun imprenditore locale e, soprattutto, senza avere lo stadio "Curi", ragione principale dell'arrivo degli imprenditori romani a Perugia. Il tutto in un clima di diffidenza prima e di contestazione nell'ultimo anno che hanno portato nel Giugno scorso la cessione della società ad un presidente perugino, come auspicato dai contestatori dei Silvestrini e non solo. Non osiamo certo immaginare quale reazione ci sarebbe stata oggi al termine della gara se al timone della società ci fossero stati ancora i due fratelli della capitale visto che la sconfitta con la Paganese segna il momento più basso della storia del Perugia degli ultimi venti anni. Crediamo che riflettere bene su questi concetti potrà aiutare a capire il perchè siamo arrivati a questa situazione. Se Eziolino Capuano infatti va fiero delle prestazioni delle sue piccole squadre affermando di riuscire a friggere il pesce con l'acqua minerale a Perugia quest'anno siamo riusciti a far friggere solo l'aria e l'aria fritta si sa produce solo tanto, tanto fumo.

Danilo Tedeschini - www.ac-perugia.com

Perugia-Paganese 1-2: la cronaca di perugiacalciospa.it

Nella 27^giornata, il Perugia cade al Curi contro la Paganese, al termine di un incontro rocambolesco. Nel primo tempo, l’arcigno dispositivo difensivo dei campani non lascia spazi ai Grifoni che, comunque, sfiorano il vantaggio in ben quattro circostanze con Cutolo (8’, 21’ e 45’), le cui conclusioni sibilano il palo, e Mazzeo (40’), la cui punizione dal limite dà solo l’illusione del gol. Nella ripresa, doccia fredda per il Grifo con la Paganese avanti al primo tentativo con Fanasca (12’), sugli sviluppi di un corner. Pagliari inserisce Passiglia e Boldrini, che ha subito la chance di pareggiare ma il suo destro ravvicinato viene respinto dal miracoloso riflesso di Melito. Il forcing biancorosso viene premiato al 24’ quando Mazzeo sul filo del fuorigioco fulmina il portiere ospite con un destro al volo. Pagliari inserisce anche il giovane attaccante Federici, al debutto tra i pro, ma la porta della Paganese, rimasta in dieci per l’espulsione di Esposito, è stregata e nel recupero arriva anche la beffa della sconfitta: al secondo tiro i campani segnano con capitan De Giosa.

www.perugiacalciospa.it

Perugia-Paganese 1-2: la cronaca di paganese.it

Per la prima volta nella sua storia la Paganese si reca al "Renato Curi" dove trova ad accoglierla un Perugia alla ricerca dei tre punti che le permetta di allontanarsi dalla zona a rischio. Il tecnico Pagliari deve fare a meno degli squalificati Zoppetti e Del Core surrogati da Raimondi e De Giorgio. Rispetto alla gara di Taranto in campo anche Barbagli e Stamilla preferiti rispettivamente a Pagani e Ubaldi.
Mister Capuano, invece, che come preannunciato deve rinunciare a Zarineh, manda in campo, stravolgendo le previsioni della vigilia, Chiavaro in luogo di Astarita, Fanasca a supporto di Diogo, inserendo sulle due corsie di centrocampo Imparato e Legittimo con Esposito dirottato al centro.
Ad aprire le ostilità sono i padroni di casa al 3' con una percussione sulla sinistra di De Giorgio il cui cross è smanacciato da Melillo. Dopo cinque giri di lancette ci prova Cutolo dalla distanza con la sfera che termina a lato. Al 23' numero in area dello stesso attaccante umbro che evita due avversari e con una girata di sinistro manda la sfera di poco fuori. Passano dieci minuti e Capuano è costretto già ad operare il primo cambio. Fabrizio Caracciolo, uno dei migliori sino a quel momento in casa Paganese, per un problema muscolare, è costretto ad alzare bandiera bianca. Al suo posto l'ex Cucciniello. Al 39' punizione dalla lunetta per i padroni di casa. Alla battuta Mazzeo con la sua conclusione che termina sul fondo. Dopo tre minuti si fa vedere anche la Paganese con un cross di Imparato per la testa di Diogo che però non inquadra lo specchio della porta. Ad un minuto dal termine della prima frazione ci prova ancora Cutolo dal limite con la conclusione che, deviata, termina a fil di palo.
Ad inizio ripresa mister Capuano sostituisce Legittimo con Astarita che prende il posto in difesa di De Giosa spostato a sua volta sulla corsia sinistra di centrocampo. Diogo si fa subito notare al 7' quando, visto Benassi fuori dai pali, tenta la conclusione dalla distanza con una bella giocata balistica che però non inquadra lo specchio della porta. Paganese ancora pericolosa dopo quattro minuti. Diagonale di Esposito con Benassi che si rifugia in angolo. Lo stesso ex Juve Stabia si occupa della battuta, palla a Diogo sul cui cross in area si fa trovare pronto Fanasca che mette a segno la prima rete della stagione con la maglia della Paganese.
Il Perugia non si perde d'animo e tenta di riequilibrare il match dopo soli due minuti. Mazzeo e Boldrini duettano al limite dell'area con il centrocampista che vede la sua conclusione a botta sicura deviata con i piedi da Melillo. L'estremo azzurrostellato nulla può però dieci minuti dopo. Taccola sbuccia la palla di testa, alle sue spalle sbuca Mazzeo che tutto solo non ha difficoltà a pareggiare le sorti della gara. Il Perugia prende coraggio e dopo tre minuti si affaccia di nuovo dalle parti di Melillo che è però bravo bloccare la conclusione di Cutolo. Al 80' l'episodio che potrebbe cambiare il volto alla gara. Esposito protesta con il direttore di gara per un fallo laterale non concesso alla Paganese. Il calciatore viene ammonito ma persevera nelle proteste. Cartellino rosso e azzurrostellati in dieci. Nel secondo minuto, dei quattro, di recupero quello che non ti aspetti. Punizione da posizione defilata di Diogo, Passiglia spizzica la sfera, inserimento di testa di De Giosa e palla in rete tra la gioia dei circa cinquanta irriducibili giunti da Pagani nonostante il divieto del CASMS. Azzurrostellati che avrebbero potuto addirittura portare a tre le reti. A venti secondi dal fischio finale, Benassi lascia sguarnita la sua porta per lanciarsi in attacco. Diogo è abile però a recuperare la sfera e lanciare Berardi ma sulla sua conclusione indirizzata a rete Tramontina dice che può bastare. Festa grande in casa Paganese per tre punti che si potrebbero rivelare pesantissimi per la corsa alla salvezza, da stasera decisamente più vicina.

Gianluca Russo - paganese.it

Scatta la diffida per Esposito ed Imparato.

Il difensore Raffaele Imparato ( recidività in ammonizione - ottava infrazione ) ed il centrocampista Antonio Esposito ( espulso ) salteranno per squalifica la prossima gara con il Pescara.

paganese.it

Perugia-Paganese 1-2: vittoria pesantissima che ci proietta all'ottavo posto e fuori dal pantano dei playout. Grande Capuano, la vittoria è tutta sua.



Il sogno si avvera: la Paganese espugna il blasonato Renato Curi di Perugia e si porta a 34 punti in classifica e potenzialmente a 6 punti dalla fatidica quota 40 che a detta di molti è la soglia della salvezza sicura senza passare dai playout.

Se oggi la Paganese ha vinto una partita come questa significa che quest'anno gli astri sono dalla nostra parte. Un gol di Fanasca in apertura di ripresa sull'unica azione da gol degli azzurrostellati fin lì tentata. Il pareggio del Perugia subito dopo che faceva pensare al peggio e miracoli a ripetizione di Melillo che, seppur perdendo l'imbattibilità, oggi si è davvero conquistato la maglia da titolare.

E poi, quando tutto sembrava volgere al peggio con la stupida espulsione di Esposito per proteste e quando ormai i paganesi in campo non vedevano l'ora di ascoltare il triplice fischio liberatorio, ecco ciò che nessun tifoso di calcio si sarebbe aspettato: punizione piuttosto innocuo dalla tre uqarti di Diogo e la difesa del Perugia che perde d'occhio capitan De Giosa che da solo davanti al portiere la butta dentro di testa.

No, non è un sogno. E' la realtà. La Paganese ha vinto contro una squadra dal curriculum straordinario e senza neanche il supporto dei suoi tifosi a cui hanno vietato di assistere all'incontro.

I tre punti diventano pesantissimi in virtù anche del fatto dell'esito degli altri incontri delle dirette avversarie, ricapitolando, quindi, oggi la Paganese ha guadagnato tre punti su: Perugia, Taranto, Foligno, Juve Stabia e Virtus Lanciano. Ha guadagnato due punti su: Real Marcianise, Sorrento e Potenza. Cosa si vuole di più dalla vita?

Vorrei dire inoltre che la vittoria di oggi è tutta di Capuano. Oggi è venuta fuori proprio tutta l'esperienza di Eziolino che all'ultimo momento decide per la coppia d'attaccio Fanasca-Sodinha e ci azzecca: uno segna e l'altro costruisce. Grande prova di professionalità di Capuano che a questo punto crediamo sia pronto per una squadra di serie B. Speriamo il più tardi possibile o meglio, speriamo con la Paganese. Perchè no?

Unici nei di giornata: l'imbattibilità perduta di Melillo che però ci può stare, l'espulsione sciocca di Esposito che salterà il Pescara e gli otto cartellini gialli che, oltre alla squalifica di Esposito e la diffida di Sodinha, denotano il persistere del nervosismo degli uomini di Capuano.

E adesso sotto col Pescara: un'altra vittoria ci porterebbe davvero verso il paradiso della salvezza diretta. Ci penseremo domenica dalle 15. Adesso godiamoci questa vittoria ai danni del Grifo. Wow!

E' finita!!! La Paganese espugna il Renato Curi di Perugia. Una vittoria che vale mezza salvezza.

Siiiiiiiiiiiiiiiiiii! Gol di De Giosa! Paganese in vantaggio al 92'.

90' ( 2) - Incredibile gol di De Giosa che su una punizione battuta da Diogo sfrutta un indecisione di un difensore locale.

Pareggio del Perugia su regalo della difesa azzurrostellata.

68'- Buco di Taccola che sbuccia la palla di testa liberando Mazzeo in area che trafigge un incolpevole Melillo da due passi.

Gol di Fanasca! Paganese in vantaggio.

56' - Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Esposito, dopo aver scambiato con un compagno, crossa basso al centro e Fanasca di sinistro insacca tra una selva di gambe.

(dalla webcronaca di paganesecalcio.com)

Perugia-Paganese: il primo tempo è finito sullo 0-0, ma Caracciolo si è fatto male e abbiamo 4 ammoniti.



Si chiude sullo 0-0 il primo tempo al Renato Curi di Perugia. Da segnalare l'infortunio al mastino Cracciolo, sostituito da Cucciniello e i 4 cartellini gialli a Diogo, Fanasca, Berardi e De Giosa.

Ai punti meriterebbero i grifoni di casa, che hanno avuto un paio di occasioni per passare in vantaggio.

La squadra di Capuano è chiusa a riccio e punta sul contropiede grazie alla fantasia di Diogo che ha solo Fanasca come attaccante di supporto.

Si è segnato solo su due campi: a Pistoia gli arancioni di casa sono in vantaggio sulla Juve Stabia (buono per noi) e la Ternana vince in casa col Lanciano (anche qui buono per noi).

Nell'anticipo di ieri RealMarcianise-Benevento 2-2.

Ci riaggiorniamo a fine partita.

Perugia-Paganese: le probabili formazioni. Lasagna e Diogo Sodinha dall'inizio.



Ancora una volta, ed un vero record in negativo, mister Capuano non potrà mandare in campo lo stesso undici della domenica precedente. Il tecnico salernitano, nella trasferta umbra, dovrà fare a meno di Zarineh che seppur recuperato dal problema muscolare non sarà rischiato nella gara con i grifoni.
Riconfermato, invece, il 3-5-1-1 che vedrà davanti a Melillo il trio difensivo composto da Astarita, Taccola e Imparato. A centrocampo, sulle corsie laterali ci saranno, a destra, Esposito e De Giosa a sinistra. Caracciolo, Berardi e l'ex Cucciniello a ricoprire la zona nevralgica. In attacco il brasiliano Diogo Monteiro a supporto di Fabrizio Lasagna.

Questo il probabile undici : Melillo, Imparato, De Giosa, Caracciolo, Astarita, Taccola, Esposito, Berardi, Lasagna, Diogo Monteiro, Cucciniello.

Gianluca Russo - paganese.it

Foto da : La Nazione.

Perugia: contro la Paganese c'è da vincere assolutamente.

Domani ore 15.00 sarà di scena al Curi la Paganese senza i suoi tifosi al seguito. Partita da vincere assolutamente per il Grifo in piena emergenza giocatori. Lo stesso tecnico Pagliari definirà solo all'ultimo la squadra titolare.

Il Perugia dovrà tentare di far sua la gara ad ogni costo per tentare di non farsi risucchiare nel bailame dei play out che vedrà compagini sicuramente più abituate del Grifo a lottare. E' l'amaro verdetto di un'annata balorda, piena di rimpianti e di errori da parte della nuova società di Covarelli. Questi sono gli uomini e questo è l'entusiasmo reale che si è prodotto. La salvezza che parrebbe alla tranquilla portata dei grifoni non dovrà assolutamente subire ulteriori ritardi ed imprevisti. Sul futuro poi si vedrà, anche se le previsioni non sono del tutto rosee in assenza di un "Progetto Curi" che torna a ripresentarsi come inevitabile crocevia per le sorti biancorosse. Tutto nebuloso insomma, come le previsioni che annunciano piogge domani pomeriggio in quel di Pian di Massiano. Speriamo almeno sul campo si possa riuscire a portare in porto una vittoria che riporti un po' di quiete in un ambiente sin troppo sfiduciato. Come reagirà la Curva domani all'ennesimo richiamo di questi giocatori che dal derby in poi sembrano abbiano rismarrito la giusta via del gol e della prestazioni se non eccellenti almeno decenti? Ai posteri l'ardua sentenza......

perugianelcuore.myblog.it

A tu per tu con l'avversario.

PERUGIA - Difficile tratteggiare cosa succederà a Pian di Massiano dalle 15. Difficile immaginare a che prova darà vita un Perugia in difficoltà forse come non mai in questi ultimi quattro anni di C, e che tra l’altro manca dei vari Maccan, Ferrari, Del Core, Pizzolla e Zoppetti.
«Normale che non sia un gran momento quando fino a due domeniche fa parlavi di un obiettivo ed ora ti ritrovi a due punti dalla zona che scotta - dice Giovanni Pagliari -. Ma la serenità viene dalla consapevolezza dei nostri mezzi. Contro la Paganese ci giochiamo una partita molto importante sotto l’aspetto mentale e psicologico, e l’aspetto mentale nostro deve essere superiore all’atteggiamento dell’avversario. Dobbiamo dare tutto». Si ha la sensazione che avversario più ostico in questo particolare momento non si poteva incontrare. Perchè i campani sono squadra giovane e “assatanata” alla ricerca dei punti salvezza, e perchè Capuano è autentica bestia nera biancorossa: «La cosa principale è la pazienza - risponde il tecnico - non preoccuparci subito se non viene la giocata e non trovi spazi. Loro chiudono bene, hanno grande dedizione al sacrificio ed umiltà. Dovremo stare sempre concentrati e soprattutto non cadere in provocazioni, pensare solo al gioco che sappiamo fare».
Sarà un Perugia forzatamente diverso, quello di oggi. Quattro-quattro-due con Calori, Accursi, Pagani e Barbagli davanti a Benassi; Stamilla, Gatti, Mezavilla e De Giorgio a centrocampo; l’inedito tandem Mazzeo-Cutolo di punta. «Mi diverto quando leggo di moduli e contromoduli, i moduli li fanno i giocatori. Quando fai una squadra dall’inizio è un conto, quando subentri o sei in emergenza il modulo lo fanno i giocatori. Il modo di giocare, l’aggressività e l’intensità devono però rimanere sempre uguali. Mazzeo-Cutolo che coppia è? Di grande imprevedibilità. Non daranno punti di riferimento, e noi dovremo essere bravi a servirli. Certo, la fisicità che possono mettere in campo è poca, ma io preferisco chi sa giocare a calcio».
Il discorso torna ancora una volta sull’ormai cronica mancanza di carattere di questa squadra: «La mentalità si crea dall’inizio col gruppo e la compattezza societaria - chiosa Pagliari -. Noi siamo di fronte ad una partita importante, ma una partita di calcio. Da affrontare con la consapevolezza di essere forte. Questo Perugia è una squadra che ha avuto alti e bassi ma che non è allo sbando. Tiriamo fuori tutto quello che abbiamo, è l’unica cosa che conta».

Questa la probabile formazione (4-4-2) : Benassi; Calori, Accursi, Pagani, Barbagli; Stamilla, Gatti, Mezavilla, De Giorgio; Mazzeo, Cutolo. All. Pagliari.

Michele Milletti

28.3.09

Orlando Fanasca a caccia di riscatto: «È arrivato il momento di segnare un gol pesante».



RAFFAELE CONSIGLIO Pagani.
Danilo Bacchi ha ripreso a pieno con i compagni dopo l'infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per oltre un mese. Il problema al quadricipide è ormai dimenticato e già in occasione del test amichevole del giovedì il calciatore ha ripreso confidenza con il pallone. Bacchi sicuramente però a Perugia non figurerà nell'undici base. Per lui un posto in panca per poi magari fare l'ingresso in campo in caso di bisogno. In Umbria potrebbe mancare invece l'attaccante Zarineh che si è allenato poco ed a parte per un problema muscolare. Quella di Perugia è la seconda trasferta di fila che attende il team azzurrostellato che dopo il pari ottenuto a Lanciano conta, contro un'altra diretta concorrente alla salvezza, di portare a casa altri punti preziosi. Osservato speciale sarà il reparto avanzato che è quello che meno sta dando i frutti. Se infatti la difesa ed il centrocampo stanno rispondendo alla grande per quel che concerne l'attacco qualcosina in più si poteva fare. Mancano i gol di Fanasca (nella foto). Lui che non è un bomber di razza nelle passate stagione ha comunque messo qualche sigillo importante, vedi lo scorso anno nella gara casalinga contro la Cremonese di Mondonico. L'attaccante romano lavora con la solita caparbietà e spera che al più presto possa arrivare anche qualche suo gol che possa poi contribuire alla salvezza. «Di gol non ne ho mai fatti tanti però spero che al più presto possa metterne a segno qualcuno di importante. Domenica a Perugia ci giochiamo una grossa fetta di salvezza. Portare via punti dal Curi ci permetterebbe di mantenere vicino lo stesso Perugia e di tenere compatto il gruppo di squadre che lotta per evitare i play out. Stiamo lavorando bene fin dall'inizio della settimana e con il recupero di qualche atleta possiamo recarci in Umbria al gran completo. Loro hanno qualche defezione importante però sono una grossa squadra costruita per altri obiettivi e di certo chi andrà in campo al posto degli assenti non sfigurerà. Dobbiamo fare una gara accorta limitando il Perugia e cercando di sfruttare al massimo qualche occasione. Un pareggio sarebbe oro anche perchè sono convinto che la salvezza la conquisteremo al Marcello Torre». Perugia - Paganese è stata affidata a Tramontina di Udine.

Il Mattino

Perugia, De Giorgio: "Solo vincere per scacciare la paura" (La Nazione).

La prima volta della Paganese al Curi: Cucciniello è l'ex (La Nazione).

Perugia-Paganese: i convocati azzurrostellati.

I tecnici azzurrostellati Capuano e Pepe, per la gara di domani con il Perugia, hanno convocato i seguenti venti calciatori :

Portieri : Melillo, Pantanelli;

Difensori : Astarita, Chiavaro, De Giosa, Imparato, Taccola;

Centrocampisti : Bacchi, Berardi, Capodaglio, Caracciolo, Cucciniello, Esposito, Fiorentino, Iraci, Legittimo;

Attaccanti : Diogo Monteiro, Fanasca, Lasagna, Zarineh. Gianluca Russo

paganese.it

27.3.09

Le ultimissime da Perugia.

Penultimo allenamento, prima della gara casalinga contro la Paganese, quello che il Perugia ha svolto nel pomeriggio di venerdì. Pizzolla e Ferrari si sono allenati a parte, mentre Passiglia, Barbagli e Raimondi hanno svolto l'intera seduta e risultato quindi abili per la sfida contro i campani. Sabato al termine della consueta rifinitura il tecnico Giovanni Pagliari sarà a disposizione della stampa.

www.perugiacalciospa.it

Capuano: "A Perugia venderemo cara la pelle".

Niente da fare. Capuano proprio non riesce a far giocare due volte di seguito la stessa formazione. Col Perugia era previsto l’utilizzo dello stesso undici che si era ben comportato a Lanciano, ed invece non ha recuperato da un problema muscolare il centravanti Kevian Zarineh che con tutta probabilità salterà la sfida dello stadio “Curi”.
“Credo sia improbabile il suo impegno – dice Capuano – perché si porta dietro questo acciacco muscolare da qualche giorno. Pensavamo fosse una cosa passeggera ed invece non si è allenato neanche oggi e allora dovremmo fare di necessità virtù ed utilizzare i calciatori che abbiamo a disposizione. Bacchi? Si sta allenando da martedì, vediamo in queste ultime quali sono le sue condizioni e poi decideremo se utilizzarlo”

Il trainer è conscio di andare ad affrontare un Perugia voglioso di vincere nonostante abbia qualche assenza all’interno del gruppo.
“Non credo che il Perugia possa lamentarsi, hanno una rosa completa in ogni reparto, averne di problemi come li hanno loro. Sicuramente sarà un Perugia arrabbiato che adesso sta lottando per un obiettivo diverso rispetto a quello iniziale. Loro sono a rischio play-out e vorranno uscirne al più presto, così da evitare sorprese. Noi punteremo sulla nostra organizzazione di gioco, con la caratteristica della occupazione precisa degli spazi. Io dico sempre, in modo improprio, che questa Paganese deve cercare di imbruttire gli avversari, fatto questo può lottare alla pari con tutti. Li conosciamo bene, possiamo fare risultato. Loro sono una formazione fortissima, mancherà Del Core, non ci sarà Ferrari, però hanno un tridente da serie superiore con Mazzeo, Cutolo e De Giorgio oltre ad altri giocatori importantissimi. Noi dovremo essere come sempre operai, non faremo la parte della vittima predestinata. La nostra arma in più? Sicuramente la capacità di soffrire”

La Città - paganese.net

Perugia: ritorna l´incubo playout.

In settimana qualche tifoso biancorosso parlava della partita di Taranto come di una partita inutile nell´ambito di un campionato che per il Perugia era praticamente finito. Ebbene ci hanno pensato la modesta prova dei nostri beniamini e i concomitanti risultati a riaprire l´interesse per le ultime gare visto che, ahi noi!, la zona play-out è tornata ad essere solo due punti sotto, in un pericoloso mischione che dal Perugia al Foligno coinvolge ben otto squadre in due soli punti, con la poco allegra prospettiva che per evitare i play-out non basteranno quaranta punti ma ce ne vorranno almeno tre o quattro in più.

E per il Perugia visto in campo domenica allo "Jacovone" fare undici punti in otto gare non sarà impresa facilissima. Una squadra che ha palesato vecchi difetti, acuiti dalle scelte obbligate di Pagliari, privo di centrocampisti di riserva dopo l´incomprensibile mercato di gennaio della società e costretto di conseguenza a far debuttare il giovane Ubaldi per non snaturare il suo collaudato 4-3-3. Il nervosismo finale dovuto anche al netto rigore non concesso al Perugia e assegnato, invece, nel recupero ai pugliesi ha certamente contribuito al risultato avverso ma, da quanto evinto dalla prestazione di Taranto, la squadra invece di progredire sembrerebbe aver fatto proprio il passo del gambero.

E´ netta poi la sensazione di come questa società, oltre ai gravi errori in serie fatti dall´inizio della stagione, conti molto poco all´interno del Palazzo e lo zero nella casella rigori a favore, dopo ben ventisei partite disputate, ne è una dimostrazione lampante. E domenica prossima un Perugia praticamente senza centravanti di ruolo, vista la squalifica di Del Core e gli infortuni di Maccan e Ferrari, va ad affrontare al “Curi” il primo spareggio salvezza contro la Paganese di Eziolino Capuano, tecnico autentica bestia nera del Perugia alla luce dei due successi e dei due pareggi ottenuti nei quattro precedenti con i biancorossi alla guida di Juve Stabia e Paganese. A Giovannino Pagliari il compito di portare in salvo al più presto questa barca considerata, evidentemente a torto, una corazzata ad inizio torneo ed in questo senso sarà fondamentale che la ciurma lavori di buzzo buono senza pericolose pause come quelle palesate contro i rossoblu´ dell´ex tecnico biancorosso Paolo Stringara.

Danilo Tedeschini - goal.com

La prima volta al Renato Curi - di Peppe Nocera.

Giusto trent'anni fa, stagione '78-'79, Paganese e Perugia vivevano destini opposti nei rispettivi campionati. Mentre gli azzurrostellati lasciavano mestamente la C1, con il tecnico Rambone che non riuscì nell'impresa di qualche anno prima, il Perugia chiuse imbattuto il suo campionato di serie A piazzandosi al secondo posto distanziato di tre punti dal Milan Campione d'Italia. Era il Perugia dei miracoli, era il Perugia del tecnico Ilario Castagner. A distanza di tre decenni le due formazioni si sono incrociate in questo campionato di Prima Divisione per la prima volta e la formazione di Capuano ha subito, nella gara del girone d'andata al "Torre", impresso nella sua storia il marchio della vittoria. Il Perugia di Sarri cadde sotto le mosse tattiche di Capuano che tra primo e secondo tempo rivoluzionò l'attacco inserendo l'italo-argentino Di Cosmo ed il francese Mendil. Due inserimenti che misero a soqquadro la lenta difesa dei grifoni con Di Cosmo che mantenne fede alla sua promessa di iniziare a segnare dalla decima giornata come l'anno prima in C2. Peccato che quelle furono le uniche realizzazioni in campionato che l'hanno portato, in compagnia dell'altro attaccante Mendil, a chiudere la propria esperienza anzitempo con la Paganese. Due reti che rimarranno comunque nella storia di quella prima sfida con il Perugia che proiettarono gli azzurri al quinto posto in classifica, piazzamento migliore durante la stagione in corsa annichilendo e mettendo a nudo la pessima annata del grifone. Domenica la Paganese solcherà per la prima volta invece l'erba del "Renato Curi", un'altra perla di questa società che in questo triennio sta facendo rispolverare mete raggiunte o sfiorate giusto una trentina d'anni fa. Ritengo che debba essere motivo d'orgoglio per tutti gli sportivi e tifosi della Paganese poter vivere queste vigilie di partite contro formazioni di rango del calcio italiano, com'è bello e stimolante per noi cronisti che seguiamo la Paganese poter scrivere di queste vigilie. Ancora una volta va ricordato come questa categoria debba essere vissuta con l'entusiasmo di chi riceve un regalo inatteso e va preservata a tutti i costi con la consapevolezza di non poter pretendere chicchessia da una società che ha riportato il gran calcio a Pagani. Ma gli azzurri come ci arrivano a questa prima al "Curi" ? Ci potevano arrivare con tutti gli uomini a disposizione, così sembrava sino a metà settimana visto anche il recupero di Bacchi, ed invece ecco che l'infortunio di Zarineh ha fatto svanire la piacevole evenienza. Si va delineando una Paganese brevilinea in attacco dove il funambolismo del brasiliano Diogo e le accelerazioni di Lasagna, se sfruttate in massima percentuale, potrebbero far male ai biancorossi di Pagliari. A Lanciano s'è visto poco di quello che possono attuare gli avanti azzurri che, con la compattezza di un centrocampo tutto fosforo e temperamento, avranno modo e tempo per sganciare qualche frizzante offensiva. E' chiaro che la gara la faranno i padroni di casa vogliosi di riscatto dopo la caduta di Taranto. Il Perugia, che sarà privo degli squalificati Zoppetti e Del Core e qualche acciaccato in attacco, ha un solo risultato utile, la vittoria, la Paganese no. Confidiamo dunque nella Paganese versione trasferta che imbruttisce gli avversari e porta punti a casa. Questa volta sarebbero punti storici e dolcissimi...come un Bacio Perugina.

Peppe Nocera per paganese.it

Perugia, si cambia: Pagliari va sul classico (La Nazione).

Grifo, ecco l’ultima trasformazione.

Dal 4-2-3-1 “offensivo” dell’estate al 4-4-2 “atipico” con la Paganese: quanti cambi d’abito.


Cambia pelle. Anzi, trattandosi di Grifo, cambia piume. Lo scontro salvezza con la Paganese è alle porte ed il Perugia cambia nuovamente assetto. Il sesto, cronologicamente parlando, in queste ventisette tribolatissime partite di un campionato disgraziato.
Complici infortuni e squalifiche che gli hanno letteralmente falcidiato il parco-centravanti, e forse anche le non bellissime risultanze in tema di brillantezza del 4-3-3 con Ternana e Taranto, Giovanni Pagliari ieri ha fornito indicazioni ben precise. In quella che suole essere la “prova generale” del giovedì, infatti, il tecnico ha buttato dentro contro un misto Allievi-“reduci” (leggi i grifoni non infortunati o squalifcati, o che stanno riprendendo da stop come Passiglia) un 4-4-2 decisamente atipico.
Dunque, tridente in soffitta e largo alla “strana coppia” davanti Mazzeo-Cutolo. De Giorgio e Stamilla sulle fasce, Gatti e Mezavilla nel mezzo, l’undici viene al momento completato da Calori, Accursi, Raimondi e Barbagli davanti a Benassi.
Sesto cambio di “penne”, si diceva. Già, perchè il Grifo di nuovo perugino di Covarelli partì in estate col 4-2-3-1 offensivo (o sbilanciato che dir si voglia) di Indiani, che forse resta l’unico schema col quale questa squadra avrebbe potuto rendere al massimo. Passato dal 4-4-2 al 4-3-3 nella prima esperienza Pagliari, il Perugia di Sarri si è caratterizzato sempre di più per un 4-2-3-1 “difensivo” che se inizialmente ha pagato poi è finito per “incancrenirsi” in uno schema di gioco che non aveva più efficacia. Col ritorno di Pagliari si è rivisto subito il 4-3-3, che è tornato 4-2-3-1 nel secondo tempo con la Ternana e che domenica si trasformerà di nuovo (pare) in un 4-4-2 con due ali sicuramente non nel loro momento migliore e una coppia d’attacco assolutamente inedita. La necessità aguzza l’ingegno, si dice. E chissà che magari l’ennesimo cambio, che giova ripeterlo è dovuto anche dalle contingenze di infortuni e squalifiche, non porti la tanto agognata quadratura del cerchio.
«Abbiamo l’obbligo di fare punti, per non correre il rischio di andare a Foggia la settimana prossima in una posizione di classifica brutta. Dunque, con la Paganese sarà una partita importantissima». Fabio Mazzeo, in “linea” col portale Paganese.it, non ci gira intorno. «Ma sarà anche una partita dura, perchè i nostri avversari hanno bisogno di punti quanto noi. Come mai ci troviamo in questa posizione di classifica, a ridosso dei playout? Ci siamo e non so come spiegarlo. Una difficoltà in più per quanto ci riguarda è che non è semplice passare dalla lotta per vincere il campionato a quella per salvarsi, ma penso che abbiamo le doti giuste per riuscirci. Come valuto la mia stagione? In linea con quella della squadra. Ho fatto qualche gol ma sono serviti a poco. Dunque è deludente anche per me».
Stadio aperto ai soli residenti nella provincia. La società ricorda che per domenica è autorizzata la vendita di un solo biglietto ai soli residenti della provincia di Perugia, che dovranno presentarsi ai botteghini muniti di documento d’identità. Biglietti a un euro per donne e bambini.

Il Messaggero